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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 15 novembre 2005

LA DIPLOMAZIA CONCORDATARIA DELLA SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2005 (VIS). L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati, ha pronunciato oggi un discorso durante un Congresso promosso dall'Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede su: "La Diplomazia Concordataria della Santa Sede nel XX secolo: Tipologia dei Concordati".

L'Arcivescovo Lajolo ha iniziato il suo discorso ricordando che: "Convenzionalmente si considera come primo concordato della storia quello di Worms del 1122. La 'Concordia' o 'Pax Wormatiensis' tra Callisto II e l'imperatore Enrico V pose fine all'aspra controversia a proposito delle investiture dei vescovi, allora anche principi temporali e feudatari imperiali".

"Agli inizi dell'epoca moderna" - ha proseguito l'Arcivescovo - "risalgono i vari concordati con i sovrani, i quali rivendicavano ampi spazi di controllo sull'organizzazione e la vita della Chiesa, sopratutto per quanto riguardava la nomina agli uffici ecclesiastici, a cominciare dai vescovi diocesani. Emblematico, al riguardo, è il Concordato fra Leone X e Francesco I di Francia, del 18 agosto 1516".

Il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha precisato che dalla Rivoluzione Francese al primo conflitto mondiale "la Chiesa si trova di fronte un nuovo tipo di Stato, non più confessionale e talvolta anche non più a regime monarchico". Per esempio, "Di particolare rilevanza all'inizio di questo periodo è la 'Convenzione fra Pio VI e il Governo francese' del 1801, il cosiddetto 'Concordato Napoleonico', che regolerà i rapporti fra Chiesa e Stato in Francia".

In merito al periodo che va dal Pontificato di Papa Benedetto XV (1914-1922) e il Concilio Vaticano II (1962-1965), l'Arcivescovo Lajolo ha precisato: "Di per sé il Pontificato di Papa Dalla Chiesa non ha visto la stipulazione di molti accordi", però "nella Pentecoste del 1917 Benedetto XV promulgò il 'Codex Iuris Canonici'. I concordati e gli accordi degli anni successivi avranno anche lo scopo di regolare la vita ecclesiale nei diversi Paesi in conformità alle norme contenute in questo testo legislativo".

Nel corso del Pontificato di Papa Pio XI, ha ricordato l'Arcivescovo Lajolo, si firmarono i Patti Lateranensi (11 febbraio 1929) che comprendono "il Trattato Lateranense, il Concordato fra la Santa Sede e l'Italia e la Convenzione finanziaria". Durante i diciannove anni di Pontificato di Papa Pio XII (1939-1958) "l'attività concordataria della Santa Sede fu intensa". Tra gli accordi di maggiore rilevanza di questo Pontificato sono i Concordati con il Portogallo (1940) e con la Spagna (1953).

L'Arcivescovo Lajolo ha ricordato inoltre che: "Il breve Pontificato di Giovanni XXIII fu contrassegnato specialmente dall'indizione e dall'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965), che il successore Paolo VI portò a conclusione. (...) Gli insegnamenti e disposizioni conciliari hanno però avuto un influsso - e non irrilevante - sulla successiva attività concordataria della Santa Sede". Prova di ciò, ha detto l'Arcivescovo è "nell'istituzione delle Conferenze Episcopali".

Successivamente l'Arcivescovo Lajolo ha fatto riferimento al Pontificato di Paolo VI ed ha sottolineato che "Il Pontificato di Paolo VI (1963-1978) costituisce una stagione concordataria particolarmente intensa" durante la quale furono firmati più di quaranta accordi, nella maggior parte con i Paesi dell'Europa Occidentale e dell'America Latina, oltre l'accordo con la Repubblica di Tunisia (1964), il primo accordo della Santa Sede con un Paese di religione musulmana.

L'Arcivescovo Lajolo ha ricordato quella che è stata chiamata la "Ostpolitik" della Santa Sede e le intese parziali raggiunte mediante l'Atto con Protocollo fra la Santa Sede e l'Ungheria nel 1964, gli accordi del 1966 con la Jugoslavia, cioè il Protocollo sulle conversazioni intercorse tra le due Parti e lo Scambio di lettere sulla nomina di Rappresentanti diplomatici permanenti di carattere ufficioso e l'Accordo del 1974 con la Polonia per istituzionalizzare i gruppi di lavoro bilaterali. "Non posso omettere" - ha affermato l'Arcivescovo Lajolo - "un deferente omaggio alla memoria del Cardinale Agostino Casaroli, che fu uno dei principali artefici di questa fase della diplomazia della Santa Sede".

Durante i 26 anni di Pontificato di Giovanni Paolo II (1978-2005) l'attività concordataria "si allarga a Continenti e Paesi, con i quali fino ad allora aveva avuto poco o nulla a che fare. (...) In questo conteso meritano una particolare attenzione i due accordi conclusi con Israele, cioè l'Accordo fondamentale del 30 dicembre 1993 e l'Accordo sulla personalità giuridica delle istituzioni cattoliche del 1997; com'è noto" - ha spiegato il Presule - "la Santa Sede si attende che, essendo entrati entrambi in vigore con lo scambio degli strumenti di ratifica, trovino doverosa esecuzione anche nell'ambito giuridico interno dello Stato d'Israele".

Con Giovanni Paolo II fu anche firmato l'Accordo di base con l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina del 2000 e numerosi accordi con diversi paesi africani: Marocco, Gabon, Costa d'Avorio e il Camerun, oltre che con l'Organizzazione dell'Unità Africana. Nel 1984 vi fu la revisione del Concordato Lateranense con lo Stato Italiano e ci conclusero cinque accordi con la Spagna.

L'Attività concordataria dei paesi europei "ha avuto una forte accelerazione dopo la 'grande svolta del 1989'" quando la Santa Sede "ha sottoscritto accordi con vari Stati del blocco comunista, con l'Albania, con la Croazia e la Slovenia ed anche con la maggior parte dei nuovi Länder della Germania già compresi nell'ex DDR.

"In questi primi mesi del Pontificato di Benedetto XVI" - ha detto ancora l'Arcivescovo Lajolo - sono stati sottoscritti Accordi con il Panama, e il 12 luglio con la Francia un Avenant alle Convenzioni del 1828 e agli Avenants del 1974 e 1999, riguardante la Chiesa di Trinità dei Monti. "Per le prossime settimana è prevista la firma di un Accordo con la Libera Città Anseatica di Amburgo".

L'Arcivescovo Lajolo ha spiegato anche quali sono stati i soggetti degli accordi ed in merito ha detto: "Normalmente la Santa Sede conclude accordi con gli Stati" ed "anche accordi con soggetti sovranazionali".

"I concordati e gli altri accordi" - ha detto ancora l'Arcivescovo Lajolo - "vengono stipulati con Paesi retti da diverse forme di governo, senza che per principio una di queste venga escluso. Si è dunque rimproverato alla Santa Sede di aver talvolta accettato di concludere accordi anche con regimi totalitari, dando loro in qualche modo un avallo morale e facilitandone la presenza nel conteso internazionale. In merito va però precisato anzitutto che con tali accordi la Santa Sede non ha mai riconosciuto un determinato regime; a norma del diritto internazionale, chi stipula l'accordo è lo Stato, che resta, e non il governo, o il regime, che invece passa. Né si può dimenticare che la Santa Sede, nel concludere degli accordi, mira a proteggere la libertà della Chiesa in un Paese e il diritto di libertà religiosa dei singoli fedeli e dei cittadini, e questo può risultare ancor più necessario proprio quando chi governa lo Stato non rispetta pienamente i diritti fondamentali".

In merito al contenuto degli accordi, l'Arcivescovo, data l'impossibilità di menzionarli tutti, ha citato i rapporti diplomatici con la Santa Sede; lo status della religione cattolica e della Chiesa, il patrimonio artistico e culturale, il riconoscimento del matrimonio canonico, ecc.
.../CONCORDATI/LAJOLO VIS 20051115 (1150)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor José Leopoldo González González, finora Vice Rettore dell'Università Cattolica di Guadalajara (Messico), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Guadalajara (superficie: 20.827; popolazione: 6.600.000; cattolici: 6.011.044; sacerdoti: 1.354; religiosi: 4.186; diaconi permanenti: 4), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Cañadas (Messico), nel 1955 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1984.

- Il Monsignore Anton Jamnik, finora Rettore del Liceo arcidiocesano San Stanislao di Sentvid, Ljubljana, (Slovenia), Vescovo Ausiliare di Ljubljana (superficie: 8.542; popolazione: 914.684; cattolici: 715.000; sacerdoti: 576; religiosi: 759; diaconi permanenti: 4), Slovenia. Il Vescovo eletto è nato a Videm-Dobrepolje (Slovenia), nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987.
NEA/.../GONZÁLEZ GONZÁLEZ:JAMNIK VIS 20051115 (120)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE CARDINALE FURNO


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2005 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato oggi che domenica 20 novembre, Solennità di Cristo Re dell'universo, alle ore 12:00, il Cardinale Carlo Furno, Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Arciprete emerito della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, prenderà possesso del Titolo del Sacro Cuore di Cristo Re, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo Presbiterale, Viale Mazzini, 32.
OCL/POSSESSO TITOLO/FURNO VIS 20051115 (80)

lunedì 14 novembre 2005

LETTERE CREDENZIALI NUOVO AMBASCIATORE STATUNITENSE


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Signor Francis Rooney, nuovo Ambasciatore degli Stati Uniti d'America presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

Nel suo discorso, il Papa ha chiesto al diplomatico statunitense di trasmettere al Presidente George W. Bush, la sua "solidarietà per le popolazioni colpite dagli uragani negli Stati del Sud" ed il sostegno delle sue "preghiere per quanti sono impegnati nei soccorsi e nella ricostruzione".

Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato il Messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata Mondiale della Pace 2005, nel quale il suo Predecessore "sottolinea l'intrinseca dimensione etica di ogni decisione politica", ed ha affermato che "la preoccupante diffusione dei disordini sociali, della guerra, dell'ingiustizia e della violenza nel mondo possono essere contrastate solo con il rispetto della legge morale universale, i cui principi derivano dal Creatore".

"Riconoscere il ricco patrimonio di valori e principi incarnati in quelle legge è essenziale per l'edificazione di un mondo che riconosca e promuova la dignità, la vita e la libertà di ogni persona umana, mentre crea le condizioni di giustizia e di pace nelle quali gli individui e le comunità possono realmente fiorire. È precisamente la promozione e la difesa di questi valori, che devono governare i rapporti fra le nazioni e i popoli (...) che ispira la presenza e l'attività della Santa Sede nella comunità internazionale".

"Come affermò il Concilio Vaticano II" - ha detto il Santo Padre - "la missione religiosa universale della Chiesa non permette che essa sia identificata con un particolare sistema politico, economico o sociale, tuttavia allo stesso tempo, questa missione serve come fonte di impegno, direzione e forza" perché l'umanità si conformi alla legge di Dio.

Il Papa ha espresso all'Ambasciatore il suo apprezzamento per aver fatto riferimento "all'impegno della Santa Sede nel contribuire ad individuare soluzioni efficaci ad alcuni dei più significativi problemi degli ultimi anni che devono essere affrontati dalla comunità internazionale, quali lo scandalo della continua diffusione della fame, gravi malattie e povertà in larghe aree del mondo. Un adeguato approccio a questi problemi non può limitarsi a considerazioni puramente economiche o tecniche, ma richiede una visione globale, una solidarietà pratica e coraggiose decisioni a lungo termine rispetto a questioni etiche complesse. (...) Penso in particolare" - ha detto Benedetto XVI - "agli effetti schiaccianti del debito che alimenta la spirale della povertà in molte nazioni meno sviluppate".

"Il popolo americano" - ha concluso il Pontefice - "si è sempre distinto per la sua generosità verso i bisognosi in tutti i continenti. (...) Sono certo che la sua Nazione continuerà a dimostrare la sua guida fondata sul fermo impegno per i valori della libertà, dell'integrità e dell'auto-determinazione".
CD/STATI UNITI/ROONEY VIS 20051114 (460)

INVIATO SPECIALE CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE GHANA


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stata resa pubblica la Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 15 ottobre, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Anthony Olubunmi Okogie, Arcivescovo di Lagos (Nigeria), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del Congresso Eucaristico Nazionale del Ghana, che si svolgerà a Kumasi, il 19 e il 20 novembre prossimo.

La Missione che accompagnerà il Porporato è composta dal Monsignore Mark Kadima, Segretario della Nunziatura Apostolica in Ghana, dal Monsignore Stephen Adu-Kwaning, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Accra e dal Padre Christopher Bazaanah, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Tamale.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/GHANA:OLUBUNMI VIS 20051114 (110)

ALLA CHIESA CALDEA: L'IRAQ PROSEGUA STRADA VERSO PACE


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2005 (VIS). In occasione del Sinodo Speciale della Chiesa Caldea tenutosi a Roma, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi Sua Beatitudine Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei (Iraq) ed i Presuli partecipanti a questa Assemblea Sinodale.

"Vi ringrazio per la vostra visita" - ha detto il Papa - "che mi permette di far giungere, attraverso di voi, una parola di fervido incoraggiamento alle vostre comunità e a tutti i cittadini dell'Iraq. Alla parola di solidarietà si accompagna l'assicurazione del mio ricordo nella preghiera, affinché il vostro amato paese, pur nell'attuale difficile situazione, sappia non perdersi d'animo e proseguire nella strada verso la riconciliazione e la pace".

Successivamente il Papa ha fatto riferimento al progetto di revisione dei testi della Divina Liturgia in rito siro-orientale elaborato dai Presuli nel corso del Sinodo per preparare "una riforma che dovrebbe permettere un nuovo slancio di devozione nelle vostre comunità. Questo lavoro ha comportato anni di studio e di non sempre facili decisioni, ma è stato un periodo durante il quale la Chiesa Caldea ha potuto riflettere più a fondo sul grande dono dell'Eucaristia".

Altro tema importante esaminato nel corso dell'Assemblea Sinodale è stata l'analisi della bozza del Diritto Particolare che regola la vita interna della comunità caldea. "Un'appropriata disciplina canonica propria" - ha commentato il Santo Padre - "è necessaria per l'ordinato svolgersi della missione affidatavi da Cristo".

"Ora, nel tornare alle vostre rispettive sedi" - ha concluso il Pontefice - "siete rinfrancati da questa esperienza di comunione vissuta presso le tombe degli Apostoli Pietro e Paolo. È una comunione che trova una particolare espressione qui, oggi, nell'elevare al Signore insieme al Successore di Pietro la comune preghiera di gratitudine".
AC/SINODO CALDEO/DELLY VIS 20051114 (300)

LA CHIESA CATTOLICA IN BULGARIA È VIVA


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale di Bulgaria al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Il Papa ha detto di aver tratto la convinzione, nei colloqui personali con i Vescovi, che "la Chiesa cattolica in Bulgaria è viva e desiderosa di offrire con entusiasmo la propria testimonianza a Cristo in mezzo alla società in cui vive". "Il Signore" - ha detto il Santo Padre - "sa sempre supplire alle eventuali nostre lacune e alla povertà dei mezzi a nostra disposizione. Ciò che conta non è tanto l'efficienza dell'organizzazione, quanto piuttosto l'incrollabile fiducia in Cristo, perché è proprio Lui a guidare, reggere e santificare la sua Chiesa, anche attraverso il vostro indispensabile ministero".

Riferendosi al servizio ecclesiale che i Presuli compiono "fianco a fianco dei nostri fratelli della Chiesa ortodossa bulgara", il Santo Padre ha auspicato che "le buone relazioni esistenti si sviluppino ulteriormente a vantaggio dell'annuncio del Vangelo del Figlio di Dio, principio e fine di ogni azione compiuta dal cristiano. A tale proposito, vi chiedo, venerati Fratelli, di recare il mio cordiale saluto al Patriarca Maxim, primo Gerarca della Chiesa ortodossa di Bulgaria".

"Occorre proseguire" - ha detto ancora il Pontefice - "il cammino intrapreso, intensificando la preghiera perché si affretti l'ora in cui potremo sedere all'unica Mensa, per mangiare l'unico Pane della salvezza".

Sottolineando che sussiste "un intenso dialogo con le Autorità civili su temi di comune interesse", il Papa ha affermato che "la Comunità cattolica, pur essendo in minoranza nel contesto del Paese, può svolgere un compito di generosa testimonianza dell'universale carità di Cristo".

Benedetto XVI ha proseguito affermando: "Dopo il triste periodo dell'oppressione comunista, i cattolici che hanno perseverato con alacre fedeltà nella loro adesione a Cristo avvertono ora l'urgenza di rassodare la propria fede e di diffondere il Vangelo in tutti gli ambiti sociali, specialmente dove più manifesto è il bisogno dell'annuncio cristiano. Penso, ad esempio, alla forte denatalità, all'alta percentuale di aborti, alla fragilità di tante famiglie, al problema dell'emigrazione. Sono lieto di sapere che la Chiesa cattolica in Bulgaria è fortemente impegnata in campo sociale, per sovvenire alle necessità di tanti poveri. Vi incoraggio, venerati Fratelli, a proseguire su tale cammino al servizio del Popolo bulgaro, a me caro".

Il Papa ha esortato i Vescovi a non aver timore "di proporre alle giovani generazioni anche l'ideale della totale consacrazione a Cristo" e a proseguire "nello sforzo di dotare, con l'aiuto anche di altre Chiese ed organizzazioni cattoliche, le vostre Comunità delle strutture che appaiono utili alle attività pastorali ed all'esercizio del culto cristiano. Al riguardo, ho appreso con particolare soddisfazione che si sta completando la ricostruzione della Chiesa Cattedrale latina di Sofia, dedicata a San Giuseppe".
AL/.../BULGARIA VIS 20051114 (470)

ANGELUS: LAICI CHIAMATI PERFEZIONE VITA CRISTIANA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2005 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata dal Cardinale José Saraiva Martins, nella Basilica Vaticana, nel corso della quale sono stati proclamati Beati i Servi di Dio: Charles De Foucauld, Maria Pia Mastena e Maria Crocifissa Curcio, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, per recitare l'Angelus con i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Nell'introdurre la preghiera mariana, il Papa ha detto che i nuovi Beati "vanno ad aggiungersi alla folta schiera dei Beati che durante il Pontificato di Giovanni Paolo II sono stati proposti alla venerazione delle Comunità ecclesiali in cui sono vissuti, nella consapevolezza di quanto il Concilio Ecumenico Vaticano II ha fortemente sottolineato, che cioè tutti i battezzati sono chiamati alla perfezione della vita cristiana: sacerdoti, religiosi e laici, ognuno secondo il proprio carisma e la propria specifica vocazione".

Papa Benedetto XVI ha ricordato successivamente l'attenzione che il Concilio ha posto al ruolo dei fedeli laici ai quali dedicò "un intero capitolo - il quarto - della Costituzione 'Lumen Gentium' sulla Chiesa per definirne la vocazione e la missione, radicate nel Battesimo e nella Cresima e orientate a 'cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio".

I Padri Conciliari, ha detto ancora il Papa "approvarono uno specifico Decreto sull'Apostolato dei laici, 'Apostolicam actuositatem'. Esso sottolinea innanzitutto che 'la fecondità dell'apostolato dei laici dipende dalla loro unione vitale con Cristo', cioè da una robusta spiritualità, alimentata dalla partecipazione attiva alla Liturgia ed espressa nello stile delle beatitudini evangeliche".

"Per i laici, inoltre" - ha proseguito Benedetto XVI - "sono di grande importanza la competenza professionale, il senso della famiglia, il senso civico e le virtù sociali. Se è vero che essi sono chiamati individualmente a rendere la loro testimonianza personale, particolarmente preziosa là dove la libertà della Chiesa incontra impedimenti, tuttavia il Concilio insiste sull'importanza dell'apostolato organizzato, necessario per incidere sulla mentalità generale, sulle condizioni sociali e sulle istituzioni. (...) Al tema della vocazione e missione dei laici l'amato Papa Giovanni Paolo II ha voluto dedicare l'Assemblea sinodale del 1987, dopo la quale è stata pubblicata l'Esortazione apostolica 'Christifideles laici'".

Il Pontefice ha concluso le sue riflessioni ricordando la Beatificazione, domenica scorsa a Vicenza (Italia), di Eurosia Fabris, la madre di famiglia che accolse in casa diversi orfani della Prima Guerra Mondiale, definendola "modello di vita cristiana nello stato laicale".
ANG/LAICI/... VIS 20051114 (410)

PROCLAMAZIONE TRE BEATI, FRA I QUALI CHARLES DE FOUCAULD


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina, all'Altare della Confessione della Basilica Vaticana, il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presieduto la celebrazione dell'Eucaristia e, per incarico del Santo Padre Benedetto XVI, ha dato lettura della Lettera Apostolica con la quale il Papa ha iscritto nell'Albo dei Beati i Servi di Dio: Charles De Foucauld (1858-1916), Presbitero; Maria Pia Mastena (1881-1951); Vergine, Fondatrice delle Suore del Santo Volto e Maria Crocifissa Curcio (1877-1957), Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù.

Al termine della Celebrazione, il Santo Padre è giunto in Basilica e dopo aver venerato le Reliquie dei nuovi Beati, ha rivolto ai presenti un breve saluto ed ha impartito la Benedizione Apostolica.

Parlando in francese, il Papa ha reso grazie a Dio per la testimonianza di Padre De Foucauld ed ha detto: "Con la sua vita contemplativa e nascosta a Nazareth, egli ha incontrato la verità dell'umanità di Gesù, invitandoci a contemplare il mistero dell'Incarnazione; in questo luogo ha appreso molto sul Signore che voleva seguire con umiltà e povertà. Egli ha scoperto che Gesù, venuto ad unirsi a noi nella nostra umanità, ci invita alla fraternità universale, che ha vissuto più tardi nel Sahara, nell'amore di cui il Cristo ci ha dato l'esempio. Come sacerdote, egli ha posto l'Eucaristia e il Vangelo al centro della sua esistenza".

Benedetto XVI ha evidenziato l'attualità del carisma di Maria Pia Mastena che, "conquistata dal Volto di Cristo, ha assimilato i sentimenti di dolce premura del Figlio di Dio verso l'umanità sfigurata dal peccato, ne ha concretizzato i gesti di compassione ed ha poi progettato un Istituto con la finalità di 'propagare, riparare, restituire l'immagine del dolce Gesù nelle anime".

Della Beata Maria Crocifissa Curcio, il Santo Padre ha ricordato che ha posto al centro della sua vita "la presenza di Gesù misericordioso, incontrato e adorato nel Sacramento dell'Eucaristia. Un'autentica passione per le anime ha caratterizzato l'esistenza di Madre Maria Crocifissa che coltivava con slancio la 'riparazione spirituale' per ricambiare l'amore di Gesù per noi. La sua esistenza fu un continuo pregare anche quando si recava a servire la gente, specialmente le ragazze povere e bisognose".

La Messa di Beatificazione è stata concelebrata da 65 Cardinali e Vescovi, fra i quali il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale della Diocesi di Roma; il Cardinale Polycarp Pengo, Arcivescovo di Dar-es-Salaam (Tanzania); l'Arcivescovo André Vingt-Trois, di Parigi (Francia); l'Arcivescovo Vincent Landel, S.C.I., di Rabat (Marocco); e il Vescovo Maroun Elias Lahham, di Tunisi (Tunisia).

Nell'omelia, il Cardinale Saraiva Martins ha affermato che Charles De Foucauld, il missionario francese che trascorse la sua vita nel Sahara fra i Tuareg - uomini del deserto - "ebbe una notevole influenza sulla spiritualità del XX secolo e resta, in questo inizio del terzo millennio, un riferimento fecondo, un invito a uno stile di vita radicalmente evangelico. (...) Accogliere il Vangelo in tutta la sua semplicità, evangelizzare senza voler imporre, testimoniare Gesù nel rispetto delle altre esperienze religiose, riaffermare il primato della carità vissuta nella fraternità, sono alcuni degli aspetti più importanti" della preziosa eredità del nuovo Beato.

Della suora italiana Maria Pia Mastena, la cui Congregazione è diffusa in Italia, Brasile ed Indonesia, il Porporato ha detto che "sentì la forte tensione missionaria di 'portare il Volto di Gesù tra gli uomini di tutto il mondo, nei luoghi più poveri e abbandonati. (...) Così spiegava (...) il carisma delle Religiose del Santo Volto: 'Quando un fratello è triste e sofferente è nostro compito far ritornare il sorriso sul suo viso'".

Di Madre Maria Crocifissa, il Porporato ha detto: "fu una donna semplice e forte, afferrata dall'amore di Dio, tutta protesa al cielo, ma attenta a curvarsi sulla terra, in particolare sull'umanità sofferente e bisognosa".
HML/BEATIFICAZIONE/SARAIVA VIS 20051114 (640)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Emilio Aranguren Echeverría, finora Vescovo di Cienfuegos (Cuba), Vescovo di Holguín (superficie: 14.089; popolazione: 1.600.000; cattolici: 435.000; sacerdoti: 30; religiosi: 49; diaconi permanenti: 3), Cuba. Il Vescovo Echeverría succede al Vescovo Héctor Luis Lucas Peña Gómez, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Giuseppe Merisi, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano (Italia), Vescovo di Lodi (superficie: 894; popolazione: 256.855; cattolici: 253.166; sacerdoti: 228; religiosi: 325), Italia. Il Vescovo Merisi succede al Vescovo Giacomo Capuzzi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

Sabato 12 novembre è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Lino Pizzi, finora Rettore del Seminario diocesano di Modena, Vescovo di Forlì-Bertinoro (superficie: 1.182; popolazione: 175.769; cattolici: 171.142; sacerdoti: 151; religiosi: 235; diaconi permanenti: 8), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Rivara (Italia), nel 1942 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966. Succede al Vescovo Vincenzo Zarri, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Suo Inviato Speciale al 1° Congresso Eucaristico Nazionale del Ciad, che sarà celebrato a Moundou, dal 4 all'8 gennaio 2006.
NER:RE:NA/.../ VIS 20051114 (250)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Dottor Wolfgang Schüssel, Cancelliere Federale dell'Austria e Seguito.

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale della Repubblica Ceca, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Miloslav Vlk, Arcivescovo di Praga, con gli Ausiliari Vescovo Václav Maly, il Vescovo Karel Herbst, S.D.B., ed il Vescovo Jaroslav Skarvada, già Ausiliare.

- L'Arcivescovo Jan Graubner, di Olomouc, con l'Ausiliare Josef Hrdlicka.

- Il Signor Masoud Al-Barzani, Presidente della Regione irachena del Kurdistan e Seguito.

Sabato 12 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Vescovo Walter Mixa, di Augsburg (Repubblica Federale di Germania).

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20051114 (50)

IL MONDO RIEMERGA DALLA RETE DI CONFLITTI E VIOLENZE


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Membri della Delegazione del Centro Simon Wiesenthal, (Stati Uniti d'America), istituzione fondata nel 1977 per custodire la memoria dell'Olocausto, e per promuovere il rispetto e la comprensione attraverso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e dell'educazione.

Ricordando che quest'anno si commemora il 40° anniversario della Dichiarazione Conciliare "Nostra Aetate", che "formulò i principi che hanno guidato l'impegno della Chiesa nella promozione di una migliore comprensione fra Ebrei e Cattolici", il Papa ha affermato: "Dopo una storia difficile e dolorosa, i rapporti fra le nostre due comunità hanno attualmente preso una nuova e più positiva direzione".

"Dobbiamo proseguire ad avanzare lungo il cammino del rispetto reciproco e del dialogo, ispirati dalla nostra comune eredità spirituale ed impegnati in una collaborazione sempre più efficace al servizio della famiglia umana".

Il Santo Padre ha sottolineato che i cristiani e gli ebrei "possono fare molto perché le future generazioni vivano in armonia e nel rispetto della dignità della quale il Creatore ha dotato ogni essere umano. Esprimo la speranza, condivisa dovunque da uomini e donne di buona volontà, che questo secolo veda il nostro mondo riemergere dalla rete di conflitti e di violenza, e ponga i fondamenti della futura riconciliazione, giustizia e pace".
AC/EBREI:CRISTIANI/WIESENTHAL VIS 20051114 (220)

venerdì 11 novembre 2005

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario del medesimo Dicastero.
AP/.../... VIS 20051111 (40)

MESSA IN SUFFRAGIO DEI CARDINALI E VESCOVI DEFUNTI


CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha presieduto, questa mattina, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, la Santa Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell'anno. Con il Santo Padre hanno concelebrato i Membri del Collegio Cardinalizio.

Nell'omelia il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che nel mese di novembre "La grande famiglia della Chiesa" si stringe "in preghiera intorno al Signore (...) offrendo il suo Sacrificio redentore in suffragio dei fedeli defunti".

Rievocando il defunto Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto ha affermato: "Egli ci ha lasciato, tra gli altri luminosi esempi, quello preziosissimo della preghiera, e anche in questo momento noi raccogliamo la sua eredità spirituale, consapevoli che la sua intercessione continua ancora più intensa dal Cielo".

Negli ultimi dodici mesi, ha ricordato ancora il Santo Padre, sono mancati cinque Cardinale: Juan Carlos Aramburu, Jan Pieter Schotte, Corrado Bafile, Jaime Sin e Giuseppe Caprio. "Insieme con le loro anime affidiamo oggi al Signore quelle degli Arcivescovi e dei Vescovi che, in questo medesimo periodo, hanno concluso la loro giornata terrena".

Commentando un brano del Libro del Siracide che contiene "un'esortazione alla costanza nella prova e quindi un invito alla confidenza in Dio", il Papa ha detto: "Chi si pone al servizio del Signore e spende la vita nel ministero ecclesiale non è esentato dalle prove, anzi, ne incontra di più insidiose, come ampiamente dimostra l'esperienza dei santi. Ma vivere nel timore di Dio libera il cuore da ogni paura e lo immerge nell'abisso dal suo amore".

"Chi si fida di Gesù" - ha proseguito il Pontefice - "pone la sua fiducia in Dio stesso. (...) Noi esseri umani abbiamo bisogno di un amico, di un fratello che ci prende per mano e ci accompagni fino alla 'casa del Padre'; abbiamo bisogno di uno che conosca bene la strada".

Benedetto XVI ha sottolineato inoltre che "Gesù è la via aperta a 'tutti'; non ve ne sono altre. E quelle che sembrano 'altre', nella misura in cui sono autentiche, riconducono a Lui, altrimenti non portano alla vita. Inestimabile, dunque, è il dono che il Padre ha fatto all'umanità inviando il Figlio unigenito. A questo dono corrisponde una responsabilità, che è tanto maggiore quanto più stretto è il rapporto che ne è derivato con Gesù".

"Mentre rendiamo grazie a Dio" - ha concluso il Santo Padre - "per tutti i benefici che ha elargito ai nostri Confratelli defunti, offriamo per essi i meriti della passione e morte di Cristo, perché colmino le lacune dovute all'umana fragilità".
HML/CARDINALI:VESCOVI DEFUNTI/... VIS 20051111 (440)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Martin Dada Abejide Olorunmolu, finora Professore di Sacra Scrittura presso l'Istituto Cattolico del West Africa (CIWA) a Port Harcourt (Nigeria), Vescovo di Lokoja (superficie: 24.750; popolazione: 1.465.000; cattolici: 36.500; sacerdoti: 38; religiosi: 43; diaconi permanenti: 4), Nigeria. Il Vescovo eletto è nato nel 1948 a Ogiri-Kabba (Nigeria) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.

- Il Padre Santiago María García De la Rasilla Domínguez, S.I., Superiore della Casa "San Pedro" a Lima (Perù), Vicario Apostolico di Jaén (superficie: 32.572; popolazione: 452.000; cattolici: 380.000; sacerdoti. 31; religiosi: 139; diaconi permanenti: 1), Perù. Il Vescovo eletto è nato nel 1936 a Madrid (Spagna), è stato ordinato sacerdote nel 1967 ed ha emesso gli ultimi voti nel 1973.
NER/.../OLORUNMOLU:DOMÍNGUEZ VIS 20051111 (140)

giovedì 10 novembre 2005

PRIMO SEMINARIO INTERNAZIONALE SULLO SPORT


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2005 (VIS). Nei giorni 11 e 12 novembre si terrà a Roma il primo Seminario Internazionale sullo sport promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici.

Al Congresso sul tema "Il mondo dello sport oggi: campo d'impegno cristiano", prenderanno parte una cinquantina di persone provenienti da diciotto paesi, esperti in diverse discipline collegate alla tematica trattata.

Il programma del Seminario si prefigge, nella prima parte, di presentare una visione globale della realtà del mondo dello sport nella società contemporanea, seguendo l'approccio antropologico, socio-culturale, educativo ed etico, e di approfondire problemi specifici e sfide attuali. La seconda parte del Seminario sarà incentrata sulle varie opportunità che lo sport offre alla Chiesa per il compimento della sua missione evangelizzatrice, soprattutto tra i giovani.

La parte conclusiva dei lavori prevede un'analisi approfondita degli scopi della nuova sezione "Chiesa e sport", istituita nel 2004 da Giovanni Paolo II, nell'ambito del Pontificio Consiglio per i Laici. A tal scopo il Seminario ha radunato un gruppo di esperti nelle varie discipline legate al mondo dello sport, quali docenti universitari, dirigenti di associazioni sportive, rappresentanti delle conferenze episcopali nazionali e professionisti dello sport, che possono collaborare assiduamente con la nuova Sezione Chiesa e Sport.
CON-L/SEMINARIO INTERNAZIONALE SPORT/... VIS 20051110 (210)

TELEGRAMMA CORDOGLIO AL RE ABDULLAH DI GIORDANIA


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2005 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha inviato, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, un telegramma di cordoglio al Re Abdullah II di Giordania, per gli attentati della notte scorsa ad Amman, nei quali hanno perso la vita decine di persone.

"Profondamente rattristato nell'apprendere la notizia dei crudeli atti di violenza, perpetrati nel disprezzo della legge e della vita umana, nella città di Amman, il Santo Padre invia le sue più sentite condoglianze a Sua Maestà, alle famiglie dei defunti e a tutta la Nazione. Ricordando le vittime e i feriti nelle sue preghiere, il Santo Padre invoca i doni divini della consolazione su coloro che sono in lutto e coraggio su tutti coloro che si adoperano per una pace duratura e il rispetto dei diritti umani in Medio Oriente".
TGR/ATTENTATI AMMAN/ABDULLAH II-SODANO VIS 20051110 (150)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor Ralph Walker Nickless, finora Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Denver Parroco della "Our Lady of Fatima Parish" (Stati Uniti d'America), Vescovo di Sioux City (superficie: 37.587; popolazione: 468.549; cattolici: 94.186; sacerdoti: 150; religiosi: 86; diaconi permanenti: 36), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1947 a Denver (Stati Uniti d'America), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1973.

- Il Cardinale Péter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Suo Inviato Speciale alle solenni celebrazioni giubilari che avranno luogo nel Santuario di Mariapócs (Ungheria), il 3 dicembre 2005.
NER:NA/.../NICKLESS:ERDÖ VIS 20051110 (80)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Jalal Talabani, Presidente della Repubblica dell'Iraq, con la Consorte e Seguito.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Bulgaria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Petko Jordanov Christov, O.F.M.Conv., di Nicopoli.

- Il Vescovo Gheorghi Ivanov Jovcev, di Sofia e Plovdiv.

- Il Vescovo Christo Proykov, Esarca Apostolico per i cattolici di rito bizantino-slavo residenti in Bulgaria.

- Il Signor Sali Berisha, Primo Ministro della Repubblica di Albania, con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo George Antonysamy, Nunzio Apostolico in Guinea, Liberia e Gambia, con i Familiari.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP:AL/.../... VIS 20051110 (140)

IN BREVE


L'ARCIVESCOVO CELESTINO MIGLIORE, OSSERVATORE PERMANENTE della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite è intervenuto nel pomeriggio di ieri al Terzo Comitato sul Rapporto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Il Nunzio ha sottolineato che quando si parla di protezione dei rifugiati ci si riferisce "non solo alla difesa da forze ostili esterne, ma anche all'insieme globale dei diritti umani di coloro che sono costretti a fuggire dal loro paese. Tali diritti devono essere rispettati durante tutte le fasi del rimpatrio, della reintegrazione, della riabilitazione e della ricostruzione".

"IL GENOMA UMANO" È IL TEMA DELLA XX CONFERENZA INTERNAZIONALE, promossa dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, che si terrà dal 17 al 19 novembre in Vaticano. Martedì 15 novembre, alle 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la presentazione della Conferenza alla quale interverranno il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, il Vescovo José L. Redrado, O.H., Segretario ed il Padre Felice Ruffini, M.I., Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio. Alla presentazione parteciperanno anche la Professoressa Maria Luisa Di Pietro, Professore Associato di Bioetica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ed il Reverendo Professor Angelo Serra, S.I., Professore Emerito di Genetica Umana, Facoltà di Medicina, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, di Roma.
.../IN BREVE/... VIS 20051110 (220)

mercoledì 9 novembre 2005

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto al termine dell'Udienza Generale l'Arcivescovo Mario Giordana, Nunzio Apostolico in Haiti.
AP/.../... VIS 20051109 (30)

LA CREAZIONE, PRIMA RIVELAZIONE PRESENZA DIVINA


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV. 2005 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale odierna, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di migliaia di persone, è stato "Il grande Hallel", lode solenne che il giudaismo intonava durante la liturgia pasquale, tratto dal Salmo 131.

Nella prima parte del "Hallel", ha spiegato il Papa "risuona la parola 'misericordia', che, in realtà, è una traduzione legittima, ma limitata, del vocabolo originario ebraico 'hesed' (...) per esprimere l'alleanza che intercorre tra il Signore e il suo popolo. Il termine cerca di definire gli atteggiamenti che si stabiliscono all'interno di questa relazione: la fedeltà, la lealtà, l'amore ed evidentemente la misericordia di Dio. (...) All'interno di tale rapporto, Dio non appare (...) come un Signore impassibile e implacabile, né un essere oscuro e indecifrabile, simile al fato, contro la cui forza misteriosa è inutile lottare. Egli si manifesta invece come una persona che ama le sue creature, veglia su di esse, le segue nel cammino della storia e soffre per le infedeltà che spesso il popolo oppone al suo 'hesed', al suo amore misericordioso e paterno".

"Il primo segno visibile di questa carità divina - dice il Salmista - è da cercare nel creato. (...) Prima ancora di scoprire il Dio che si rivela nella storia di un popolo, c'è una rivelazione cosmica, aperta a tutti. (...) Esiste, dunque, un messaggio divino, segretamente inciso nel creato e segno del hesed, della fedeltà amorosa di Dio che dona alle sue creature l'essere e la vita, l'acqua e il cibo, la luce e il tempo: (...) La lode orante sboccia allora dalla contemplazione delle 'meraviglie' di Dio, dispiegate nel creato e si trasforma in gioioso inno di lode e di ringraziamento al Signore".

Il Santo Padre ha quindi ricordato che: "Dalle opere create si ascende, dunque, alla grandezza di Dio, alla sua amorosa misericordia. È ciò che ci insegnano i Padri della Chiesa, nella cui voce risuona la costante 'Tradizione' cristiana". Il Papa ha citato in particolare gli scritti sulla Genesi di San Basilio Magno. "Se alcuni, (...) immaginarono l'universo privo di guida e di ordine, come in balia del caso', lo scrittore sacro invece 'ci ha subito rischiarato la mente col nome di Dio all'inizio del racconto, dicendo: 'In principio Dio creò'. (...) 'Se dunque il mondo ha un principio ed è stato creato, cerca chi gli ha dato inizio e chi ne è il Creatore'".
AG/SALMO 135:CREAZIONE/... VIS 20051109 (400)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Burlington (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Kenneth A. Angell, per raggiunti limiti d'età. Gli succede il Vescovo Salvatore R. Matano, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato Membro della Pontificia Accademia per la Vita, il Professor Adriano Pessina, Professore Straordinario di Filosofia Morale, Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Filosofia, Università del Sacro Cuore di Milano.

- Ha nominato Membro della Pontificia Accademia per la Vita, il Professor Paolo Preziosi, Direttore dell'Istituto di Farmacologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
RE:NA/.../... VIS 20051109 (110)

martedì 8 novembre 2005

DIALOGO INTERRELIGIOSO: SPERANZA DI PACE E FRATERNITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2005 (VIS). In un Comunicato reso pubblico oggi, il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani informa che, dal 7 al 9 novembre, è in corso a Istanbul (Turchia), la seconda edizione di una Conferenza Internazionale dedicata al tema "Pace e Tolleranza, dialogo e comprensione nel Sud Est europeo, nel Caucaso ed in Asia Centrale".

La Conferenza, promossa dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I e dal Rabbino Arthur Schneider, Presidente della Fondazione "Appeal of Conscience" di New York (Stati Uniti d'America), si svolge sotto gli auspici del Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso. Scopo della Conferenza è "promuovere la collaborazione tra le tre grandi religioni monoteistiche: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam per favorire il reciproco rispetto, l'accettazione dell'altro e realizzare una pacifica convivenza in un mondo che ha tanto crudelmente sofferto a causa delle guerre e dei conflitti".

Il Santo Padre Benedetto XVI ha incaricato il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, di rappresentarlo ad Istanbul. Hanno accompagnato il Porporato l'Arcivescovo Antonio Maria Vegliò, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali e il Padre Norbert Hofmann, S.D.B., Segretario della Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo.

Nel Messaggio indirizzato al Cardinale Kasper, il Santo Padre formula i suoi migliori auguri ai partecipanti alla Conferenza ed esprime il suo "apprezzamento per il loro forte impegno nel promuovere la comprensione e la cooperazione fra i credenti di altre religioni".

"I temi della pace e della tolleranza" - scrive ancora il Papa nel Messaggio - "sono di fondamentale importanza in un mondo dove posizioni rigide molto spesso danno origine a fraintendimenti e sofferenze che possono anche sfociare in violenze mortali. Il dialogo è evidentemente indispensabile per trovare soluzioni a dannosi conflitti e tensioni che causano tanti danni alla società. Solo mediante il dialogo si può nutrire la speranza che il mondo arrivi ad essere un luogo di pace e di fraternità".

"È dovere di ogni persona di buona volontà e in particolare di ogni credente aiutare a costruire una società pacifica e a superare la tentazione di confronti aggressivi e futili fra diverse culture e gruppi etnici. Ogni popolo del mondo ha la responsabilità di dare il suo particolare contributo alla pace e all'armonia ponendo il suo patrimonio spirituale e culturale e i suoi valori etici al servizio della famiglia umana nel mondo. Tale obiettivo può realizzarsi solamente se si pone al centro dello sviluppo economico, sociale e culturale di ogni comunità il rispetto della vita e della dignità di ogni persona umana".

"Una società sana promuove il rispetto per i diritti inviolabili ed inalienabili di tutti i suoi membri", ricorda il Santo Padre e citando l'Enciclica "Evangelium Vitae" afferma: "'Senza un ancoraggio morale oggettivo, neppure la democrazia può assicurare una pace stabile'. A questo riguardo, il relativismo morale mina l'opera della democrazia, che di per se stessa non è abbastanza per garantire la tolleranza e il rispetto fra le persone".

Papa Benedetto sottolinea successivamente l'importanza di educare nella verità e promuovere la riconciliazione in caso di conflitto. "Il rispetto per i diritti altrui, che si traduce nel dialogo sincero e fedele alla verità, indicherà le iniziative pratiche da prendere".

Il Santo Padre insiste sul fatto che: "Ogni persona di buona volontà ha il dovere di adoperarsi per realizzare questo obiettivo. Ciò è ancora più urgente per coloro che riconoscono in Dio il Padre di tutti, la cui misericordia è liberamente offerta a tutti, che giudica con giustizia e offre a tutti la sua amicizia che dà la vita. Per i cristiani, la generosità del Creatore è visibile nel (...) Cristo nostra pace e nostra autentica riconciliazione".

A conclusione del Messaggio il Santo Padre chiede al Cardinale Kasper di "riaffermare il forte impegno della Chiesa Cattolica ad operare instancabilmente per la cooperazione fra i popoli, le culture e le religioni".
MESS/DIALOGO INTERRELIGIOSO/KASPER VIS 20051108 (660)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Juan Manuel Mancilla Sánchez, finora Ausiliare di Texcoco (Messico), Vescovo di Ciudad Obregón (superficie: 88.350; popolazione: 999.600; cattolici: 862.000; sacerdoti: 129; religiosi: 193; diaconi permanenti: 1), Messico. Il Vescovo Mancilla Sánchez succede al Vescovo Vicente García Bernal, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Joseph Vo Duc Minh, finora Parroco della Cattedrale e Vicario Generale della Diocesi di Dà Lat (Viêt Nam), Vescovo Coadiutore della Diocesi di Nha Trang (superficie: 9.486; popolazione: 1.564.400; cattolici: 185.064; sacerdoti: 144; religiosi: 419), Viêt Nam. Il Vescovo eletto è nato nel 1944 a My Duc (Viêt Nam) ed è stato ordinato sacerdote nel 1971.

- Ha nominato Membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Cardinale Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- Ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura, il Professor John Haldane, Ordinario di Filosofia nell'Università di Saint Andrews (Gran Bretagna).
NER:RE:NEC:NA/.../... VIS 20051108 (190)

APPARTENENZA CONFESSIONALE ESEGETA BERGER


CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2005 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato nella tarda mattinata di oggi la seguente dichiarazione:

"Viste alcune notizie apparse sulla stampa tedesca, siamo in grado di informare che nella discussione circa l'appartenenza confessionale dell'esegeta Klaus Berger di Heidelberg, il quale si ritiene cattolico e - secondo quanto adesso è reso noto pubblicamente - nell'anno 1968, partecipando alla Cena protestante, è diventato 'membro della chiesa evangelica-luterana', è stata fatta l'asserzione che 'Il Cardinale Ratzinger, divenuto poi Papa' avrebbe avuto precisa conoscenza della 'vicenda secondo il suo aspetto formale' e 'non avrebbe sollevato alcuna obiezione'".

"Questa asserzione è falsa. Fino all'insorgere dell'attuale discussione non erano giunte al Cardinale, ora Papa, informazioni che andassero oltre quello che era comunemente noto; di una duplice appartenenza confessionale non si aveva alcuna conoscenza. Il Cardinale non aveva perciò alcun motivo di prendere posizione sulla questione dell'appartenenza confessionale del Signor Berger, e di fatto su ciò egli non si è mai pronunciato".

"È ovvio che le norme del diritto canonico cattolico, che escludono un'appartenenza simultanea alla Chiesa cattolica e ad una 'Landeskirche' protestante, rimangono pienamente in vigore senza alcuna eccezione e valgono quindi anche nel caso nominato. Da questa regola della Chiesa non si può ottenere dispensa neanche nel Sacramento della riconciliazione".
OP/CHIARIMENTO BERGER/NAVARRO-VALLS VIS 20051108 (230)

BEATIFICAZIONE TRE SERVI DI DIO DOMENICA 13 NOVEMBRE


CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2005 (VIS). Domenica 13 novembre, alle 9:30, il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, presiederà la celebrazione dell'Eucaristia nella Basilica Vaticana e, per incarico del Santo Padre Benedetto XVI, darà lettura della Lettera Apostolica con la quale il Papa ascrive nell'Albo dei Beati i Servi di Dio: Charles de Foucauld, Presbitero (1858-1916); Maria Pia Mastena, Vergine, Fondatrice delle Suore del Santo Volto (1881-1951) e Maria Crocifissa Curcio, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù (1877-1957).

Al termine della celebrazione il Santo Padre Benedetto XVI giungerà in Basilica e salirà all'Altare della Confessione. Quindi venererà le Reliquie dei nuovi Beati, rivolgerà un saluto ai presenti ed impartirà la Benedizione Apostolica.
OCL/BEATIFICAZIONI/... VIS 20051108 (140)

lunedì 7 novembre 2005

AI VESCOVI AUSTRIACI: DIFFONDETE IL CATECHISMO


CITTA' DEL VATICANO, 5 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano i Vescovi della Conferenza Episcopale dell'Austria a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum". Nel suo discorso in lingua tedesca, il Papa ha ricordato che il pellegrinaggio dei Presuli alla tomba degli Apostoli "consolida i vostri vincoli con il Successore di Pietro e al contempo permette di vivere la comunione della Chiesa universale".

"Negli ultimi mesi" - ha proseguito il Santo Padre - "abbiamo potuto sperimentare la vitalità della Chiesa in tutta la sua freschezza e nella sua energia missionaria mondiale, in particolare durante la XX Giornata Mondiale della Gioventù ad agosto di quest'anno a Colonia. (...) Anche quando nella Chiesa non è sempre visibile tale slancio, (...) conosciamo la promessa del nostro Signore divino e Maestro di tutti i tempi e di tutti i luoghi: 'Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo'". Successivamente il Papa ha fatto riferimento alla vivacità dell'Assemblea Sinodale, da poco conclusa, dedicata all'Eucaristia "fonte della vita e della missione della Chiesa".

Il Papa è poi passato ad esaminare la situazione delle Diocesi austriache per individuare i punti che richiedono l'attenzione dei Vescovi ed ha sottolineato che: "Nella certezza della presenza del Signore Risorto guardiamo con coraggio la realtà senza che l'ottimismo, dal quale sempre siamo trainati, possa rappresentare un ostacolo per chiamare le cose con il loro nome, in tutta oggettività e senza abbellimenti".

"La secolarizzazione" - ha detto Benedetto XVI - "è un fatto doloroso, sempre più significativo per l'Europa, e che non si è arrestato neanche davanti alle porte della cattolica Austria. L'identificazione con l'insegnamento della Chiesa scema in molti fedeli e con ciò si perde la certezza della fede e viene meno il timore reverenziale per la legge di Dio (...). Condivido le vostre ansie per la Chiesa nel vostro Paese. Dunque, che cosa possiamo fare? Esiste uno strumento santo che Dio ha approntato per la Chiesa del nostro tempo, affinché possiate far fronte con coraggio alle sfide di questo terzo millennio cristiano".

"Senza dubbio - ha sottolineato il Pontefice - "da una parte è necessaria la testimonianza chiara, coraggiosa ed entusiasta della fede in Gesù Cristo, che vive anche qui e oggi nella sua Chiesa e, nel quale, secondo la sua essenza, l'anima umana orientata a Dio può trovare la sua felicità. Dall'altra dobbiamo adottare grandi e piccoli strumenti 'missionari' per invertire la negativa tendenza attuale".

"Per quanto concerne la testimonianza della fede, ricordate che essa è il primo dovere del Vescovo. 'Non mi sono sottratto al compito di annunziarvi tutta la volontà di Dio', ha detto l'Apostolo Paolo ad Efeso. È vero che dobbiamo agire con ponderazione. Tuttavia questa prudenza non deve impedirci di presentare in tutta chiarezza la Parola di Dio, anche quelle cose che si ascoltano meno volentieri o che suscitano reazioni di protesta o di scherno, (...) soprattutto nell'ambito della verità della fede e degli insegnamenti morali".

"Forse" - ha spiegato il Papa - " i responsabili dell'annuncio temono che le persone possano allontanarsi se si parla troppo chiaramente. Tuttavia, in generale l'esperienza dimostra che accade proprio il contrario (...) Un insegnamento cattolico proposto in maniera incompleta è una contraddizione in sé e non può essere fecondo nel lungo periodo".

Benedetto XVI ha invitato i Presuli austriaci ad intensificare la pastorale giovanile e ad utilizzare con zelo nella catechesi il "Compendio" ed il "Catechismo della Chiesa Cattolica", di recente pubblicazione, ha raccomandato che esso venga spiegato "in tutte le parrocchie, nelle unioni e nei movimenti" e che ambedue "vengano utilizzati nelle famiglie come importanti letture!".

Il Papa ha parlato anche dei fattori positivi che caratterizzano la Chiesa in Austria, come "'La Giornata Cattolica Centroeuropea' che è una eccezionale testimonianza della fede cattolica legata ai popoli di fronte all'opinione pubblica europea"; "la pratica e la riscoperta dell'adorazione eucaristica nelle parrocchie"; "la fedeltà di molti singoli individui e di comunità alla recita del Rosario"; e "la costante buona collaborazione fra Stato e Chiesa". Sono molteplici gli ambiti, ha concluso il Papa - dove "La scintilla dell'ardore cristiano può riaccendersi".
AL/AUSTRIA/... VIS 20051105 (550)

BEATIFICAZIONE DI EUROSIA FABRIS, TERZIARIA FRANCESCANA


CITTA' DEL VATICANO, 6 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina nella Cattedrale di Vicenza (Italia), il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha dato lettura, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, della formula di Beatificazione di Eurosia Fabris (1866-1932), nota come "Mamma Rosa".

La nuova Beata, figlia di contadini, frequentò solo le prime due classi elementari per aiutare i genitori nei lavori dei campi e la mamma nel disbrigo delle faccende domestiche. Apprese tuttavia a leggere e scrivere e fra i suoi libri preferiti citava le "Massime eterne" di Sant'Alfonso Maria dei Liguori. Sposò nel 1886, Carlo Barban, vedovo e padre di tre figli, con il quale ebbe nove figli, di cui tre divennero sacerdoti.

Eurosia entrò a far parte del Terz'Ordine Francescano e nonostante i suoi scarsi mezzi aiutò i poveri e accolse in casa alcuni orfani della Prima Guerra Mondiale. Il suo processo di Beatificazione ebbe inizio nel 1975. Nel 2004 fu riconosciuto ufficialmente un miracolo attribuito alla sua intercessione a beneficio di una ammalata ritenuta dai medici senza più speranza di guarigione.

La Beatificazione che ha avuto luogo seguendo le nuove disposizioni stabilite da Papa Benedetto XVI, è stata co-presieduta dal Vescovo di Vicenza, Monsignor Cesare Nosiglia. Nell'omelia il Presule ha detto: "Mamma Rosa rappresenta un modello di santità possibile a tutti, perché come sposa e madre visse con la semplicità evangelica dell'offerta di sé (...) una vita quotidiana di famiglia, accettata con le sue pene e sofferenze nella ricerca continua della volontà di Dio".

Il Vescovo ha ricordato le vocazioni religiose nella famiglia della nuova Beata sottolineando che oggi susciterebbero in molte case motivo di preoccupazione, mentre per Eurosia "la gioia di vedere incamminarsi i suoi figli lungo i sentieri della vita consacrata (...) fu fonte di consolazione".
.../BEATIFICAZIONE FABRIS/SARAIVA MARTINS VIS 20051107 (300)

LA CHIESA VIVE E TRAE ORIENTAMENTO DAL VANGELO


CITTA' DEL VATICANO, 6 NOV. 2005 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo Studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha ricordato che il 18 novembre 1965 il Concilio Vaticano II "approvò la Costituzione dogmatica sulla divina Rivelazione 'Dei Verbum', che costituisce una delle colonne portanti dell'intero edificio conciliare. Questo Documento tratta della Rivelazione e della sua trasmissione, dell'ispirazione e dell'interpretazione della Sacra Scrittura e della sua fondamentale importanza nella vita della Chiesa".

"Gli Apostoli e i loro successori, i Vescovi," - ha proseguito Papa Benedetto - "sono i depositari del messaggio che Cristo ha affidato alla sua Chiesa, perché fosse trasmesso integro a tutte le generazioni. La Sacra Scrittura dell'antico e del nuovo Testamento e la sacra Tradizione contengono tale messaggio, la cui comprensione progredisce nella Chiesa sotto l'assistenza dello Spirito Santo. Questa stessa Tradizione fa conoscere il canone integrale dei Libri sacri e li rende rettamente comprensibili e operanti, così che Dio, il quale ha parlato ai Patriarchi e ai Profeti, non cessa di parlare alla Chiesa e, per mezzo di questa, al mondo".

Sottolineando che "La Chiesa non vive di se stessa ma del Vangelo e dal Vangelo sempre trae orientamento per il suo cammino", il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che la "Costituzione conciliare 'Dei Verbum' ha impresso un forte impulso alla valorizzazione della Parola di Dio, da cui è derivato un profondo rinnovamento della vita della Comunità ecclesiale, soprattutto nella predicazione, nella catechesi, nella teologia, nella spiritualità e nelle relazioni ecumeniche".

"È infatti la Parola di Dio che, per l'azione dello Spirito Santo, guida i credenti verso la pienezza della verità. Tra i molteplici frutti di questa primavera biblica mi piace menzionare" - ha detto ancora il Santo Padre - "la diffusione dell'antica pratica della 'lectio divina', o 'lettura spirituale' della Sacra Scrittura. Essa consiste nel rimanere a lungo sopra un testo biblico, leggendolo e rileggendolo (...) perchè nutra la meditazione e la contemplazione e giunga ad irrigare come linfa la vita concreta. Condizione della 'lectio divina' è che la mente ed il cuore siano illuminati dallo Spirito Santo, cioè dallo stesso Ispiratore delle Scritture, e si pongano perciò in atteggiamento di 'religioso ascolto'".

"Questo è l'atteggiamento tipico di Maria Santissima" -ha sottolineato il Papa - "così come lo mostra emblematicamente l'icona dell'Annunciazione: la Vergine accoglie il Messaggero celeste mentre è intenta a meditare le Sacre Scritture".

"Preghiamo perché, come Maria" - ha concluso il Pontefice - "la Chiesa sia docile ancella della divina Parola e la proclami sempre con ferma fiducia, così che 'il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami".
ANG/DEI VERBUM/... VIS 20051107 (470)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Valentín Abecia Baldivieso, Ambasciatore di Bolivia, in visita di congedo.

- Il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei".

Sabato 5 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Adam Joseph Maida, Arcivescovo di Detroit (Stati Uniti d'America).

- L'Arcivescovo Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.

- Il Vescovo Mauro Piacenza, Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.

- Il Monsignor Walter Brandmüller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.

- Il Padre Carlos Alfonso Azpiroz Costa, Maestro Generale dell'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani).

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20051107 (150)

NUOVO DOCUMENTO COMMISSIONE LUTERANO-CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 7 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Reverendo Mark Hanson, Vescovo Presidente della Federazione Luterana Mondiale, accompagnato da una Delegazione.

Nel suo discorso il Papa ha affermato che uno dei risultati del "dialogo proficuo" fra la Chiesa Cattolica e la Federazione Luterana Mondiale è "la Dichiarazione Congiunta sulla Giustificazione che costituisce un traguardo significativo nel nostro cammino comune verso l'unità piena e visibile. Si tratta di un risultato importante. Per costruire su tale risultato, dobbiamo accettare che rimangono ancora delle differenze riguardo alla questione centrale della giustificazione; occorre che tali differenze siano esaminate insieme ai modi nei quali la grazia di Dio è comunicata nella e attraverso la Chiesa".

Ricordando di aver espresso, nella recente visita a Colonia, l'auspicio che il progresso futuro del dialogo su questi temi, "non sia posto solo in un contesto di questioni 'istituzionali', ma prenda in esame l'autentica fonte di tutto il ministero nella Chiesa", il Papa ha affermato che "la missione della Chiesa è di testimoniare la verità di Gesù Cristo, la Parola fatta carne. Parola e testimonianza vanno insieme".

"La Commissione internazionale Luterano-Cattolica Romana sull'Unità completerà la quarta fase di dialogo e pubblicherà i suoi risultati in un documento sulla Apostolicità della Chiesa. Siamo tutti consapevoli che il nostro dialogo fraterno deve affrontare non solo la necessità di verificare la ricezione di queste condivise formulazioni di dottrina nelle nostre rispettive comunioni, ma anche, ancor più oggigiorno, un clima generale di incertezza riguardante le verità cristiane ed i principi etici che prima non si mettevano in dubbio. Questo patrimonio comune in certi casi è messo a rischio da mutati approcci ermeneutici".

Il Santo Padre Benedetto XVI ha affermato ancora che il cammino ecumenico "continuerà ad incontrare difficoltà ed esigerà paziente dialogo. Traggo grande incoraggiamento, tuttavia, dalla solida tradizione di serio studio e di scambio che nel corso degli anni ha caratterizzato i rapporti cattolico-luterani".

"Mentre ci prepariamo a celebrare il cinquecentesimo anniversario degli avvenimenti del 1517, dobbiamo intensificare i nostri sforzi per comprendere più in profondità ciò che abbiamo in comune e ciò che ci divide ed anche i doni che abbiamo da offrirci reciprocamente".
AC/.../FEDERAZIONE LUTERANA MONDIALE VIS 20051107 (370)

sabato 5 novembre 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 7 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Consultore della Segreteria di Stato - Sezione per i Rapporti con gli Stati - l'Arcivescovo Paul Fouad Tabet, Nunzio Apostolico.

Sabato 5 novembre è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato Direttore Generale della Radio Vaticana, il Padre Federico Lombardi, S.I., finora Direttore dei Programmi della medesima Radio, in sostituzione del Padre Pasquale Borgomeo, S.I., finora Direttore della medesima Emittente Vaticana.

Sabato 5 novembre è stato reso ugualmente noto che il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha nominato Direttore dei Programmi della Radio Vaticana il Padre Andrzej Koprowski, S.I., finora Vice Direttore dei Programmi della medesima Radio.
NA/.../... VIS 20051105 (120)

venerdì 4 novembre 2005

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 4 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate otto Presuli della Conferenza Episcopale dell'Austria in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Christoph Schönborn, O.P., Arcivescovo di Wien, con l'Ausiliare Vescovo Helmut Krätzl.

- Il Vescovo Alois Schwarz, di Gurk.

- Il Vescovo Manfred Scheuer, di Innsbruck.

- Il Vescovo Paul Iby, di Eisenstadt.

- Il Vescovo Ludwig Schwarz, S.D.B., di Linz.

- Il Vescovo Klaus Küng, di Sankt Pölten.

- Il Vescovo Christian Werner, Ordinario Militare.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20051104 (110)

FRA' ANDREW BERTIE INSIGNITO PREMIO "PATH TO PEACE" 2005


CITTA' DEL VATICANO, 4 NOV. 2005 (VIS). Il 9 novembre prossimo Sua Altezza Eminentissima Fra' Andrew Bertie, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, sarà insignito a New York del Premio "2005 Path to Peace Award" che l'omonima Fondazione conferisce ogni anno alle personalità che si sono particolarmente distinte in seno alla comunità internazionale. Presidente della Fondazione è l'Arcivescovo Celestino Migliore, Nunzio Apostolico ed Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Un Comunicato della Missione dell'Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite precisa che il Premio è stato assegnato al Principe e Gran Maestro Fra' Andrew Bertie "quale riconoscimento delle sue esemplari opere caritative". Fra' Andrew Bertie fu eletto 78° Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare ed Ospedaliero Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta nel 1988. Comunemente noto come Ordine di Malta o Cavalieri di Malta, il Sovrano Militare Ordine di Malta è un Ordine della Chiesa Cattolica, il quarto Ordine più antico della Chiesa, formalmente riconosciuto da Papa Pasquale II nel 1113, i cui componenti sono frati professi e membri laici.

Il motto dell'Ordine è "Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum", difendere la fede e servire i poveri. Gradualmente l'Ordine assunse una funzione militare e divenne una delle forze militari e navali più avanzate del mondo. Riducendosi le necessità militari, l'Ordine si concentrò sul servizio ai poveri e ai malati nel mondo. Attualmente conta 11.500 Cavalieri e Dame impegnati in opere caritative ed ogni anno invia milioni di dollari in cibo, medicine, e aiuti in tutto il mondo.

Il Principe e Gran Maestro soprintende le numerose attività caritative internazionali dell'Ordine, che attualmente gode di stato di Osservatore presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite.
DELSS/FONDAZIONE PATH TO PEACE/ONU:MIGLIORE VIS 20051104 (300)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 4 NOV. 2005 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli defunti nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Giuseppe Caprio, Presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede (Città del Vaticano), il 15 ottobre, all'età di 90 anni.

- Il Vescovo Bernard Charles Ratsimamotoana, M.S., emerito di Morondava (Madagascar), il 18 ottobre, all'età di 80 anni.

- Il Vescovo Francesco Tommasiello, di Teano-Calvi (Italia), il 25 ottobre, all'età di 71 anni.
.../DEFUNTI/... VIS 20051104 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 4 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Tommaso Valentinetti, finora Vescovo di Termoli-Larino (Italia), Arcivescovo Metropolita di Pescara-Penne (superficie: 1.600; popolazione: 298.000; cattolici: 292.000; sacerdoti: 197; religiosi: 470; diaconi permanenti: 16), Italia. L'Arcivescovo eletto è nato a Ortona (Italia), nel 1952, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1977 e la consacrazione episcopale nel 2000. Succede all'Arcivescovo Francesco Cuccarese, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale delle medesima Arcidiocesi Metropolitana, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../VALENTINETTI:CUCCARESE VIS 20051104 (90)

giovedì 3 novembre 2005

UDIENZA GENERALE: FEDE ILLUMINA ENIGMA MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 2 NOV. 2005 (VIS). La Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti ed il Salmo 111 "Beatitudine dell'uomo giusto" sono stati i temi centrali della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 30.000 fedeli.

"Illuminati dalla fede" - ha detto il Papa - "guardiamo all'enigma umano della morte con serenità e speranza. Secondo la Scrittura, infatti, essa più che una fine, è una nuova nascita, è il passaggio obbligato attraverso il quale possono raggiungere la vita in pienezza coloro che modellano la loro esistenza terrena secondo le indicazioni della Parola di Dio".

"Il Salmo 111" - ha proseguito il Pontefice - "ci presenta la figura di questi giusti, i quali temono il Signore, ne riconoscono la trascendenza e aderiscono con fiducia e amore alla sua volontà in attesa di incontrarlo dopo la morte".

"L'osservanza della legge morale è sorgente di profonda pace della coscienza" - ha spiegato il Santo Padre, precisando inoltre che "Il cuore di questa fedeltà alla Parola divina consiste in una scelta fondamentale, cioè la carità verso i poveri e i bisognosi. (...) Il giusto, raccogliendo il monito costante dei profeti, si schiera dalla parte degli emarginati, e li sostiene con aiuti abbondanti".

Al termine della catechesi, il Santo Padre Benedetto ha salutato i Rappresentanti dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose ed ha detto: "La vostra gradita presenza mi offre l'opportunità di richiamare la centralità della famiglia, cellula fondante della società e luogo primario di accoglienza e di servizio alla vita. Nell'odierno contesto sociale, i nuclei familiari con tanti figli costituiscono una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perchè senza figli non c'è futuro! Auspico che vengano ulteriormente promossi adeguati interventi sociali e legislativi a tutela e a sostengo delle famiglie più numerose, che costituiscono una ricchezza e una speranza per l'intero Paese".

Infine, rivolgendosi ai pellegrini polacchi, il Santo Padre ha detto: "Oggi ricordiamo nella preghiera tutti i fedeli defunti, i nostri cari. Ricordiamo altresì Giovanni Paolo II. Nella ricorrenza della sua ordinazione sacerdotale (1° novembre 1946) e del suo onomastico (4 novembre), rendiamo grazie a Dio per i frutti della vita e del Ministero di questo Servo di Dio. Sia lodato Gesù Cristo".
AG/DEFUNTI:SALMO 111/... VIS 20051103 (380)

OFFRIRE SANTA MESSA E PREGHIERE IN SUFFRAGIO DEFUNTI


CITTA' DEL VATICANO, 1 NOV. 2005 (VIS). Alle 12:00 di oggi, Solennità di Tutti Santi, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha detto che la festa odierna "ci fa gustare la gioia di far parte della grande famiglia degli amici di Dio. (...) Diventare santi significa realizzare pienamente quello che già siamo in quanto elevati, in Cristo Gesù, alla dignità di figli adottivi di Dio".

"Per chi vive in Cristo" - ha affermato Papa Benedetto - "la morte è il passaggio dal pellegrinaggio terreno alla patria del Cielo, dove il Padre accoglie tutti i suoi figli, 'di ogni nazione, razza, popolo e lingua'. Per questo è molto significativo e appropriato che dopo la festa di Tutti i Santi la Liturgia ci faccia celebrare domani la Commemorazione di tutti i fedeli defunti. La 'comunione dei santi' (...) è la realtà di una famiglia legata da profondi vincoli di spirituale solidarietà, che unisce i fedeli defunti a quanti sono pellegrini nel mondo. Un legame misterioso ma reale, alimentato dalla preghiera e dalla partecipazione al sacramento dell'Eucaristia".

Papa Benedetto XVI ha detto ancora: "Nel Corpo mistico di Cristo le anime dei fedeli si incontrano superando la barriera della morte, pregano le une per le altre, realizzano nella carità un intimo scambio di doni. In tale dimensione di fede si comprende anche la prassi di offrire per i defunti preghiere di suffragio, in modo speciale il Sacrificio eucaristico, memoriale della Pasqua di Cristo, che ha aperto ai credenti il passaggio alla vita eterna".

"Unendomi spiritualmente a quanti si recano nei cimiteri per pregare per i loro defunti, anch'io domani pomeriggio mi raccoglierò in preghiera nelle Grotte Vaticane presso le tombe dei Papi, che fanno corona al sepolcro dell'apostolo Pietro, e avrò un ricordo speciale per l'amato Giovanni Paolo II".

Il Santo Padre ha concluso le sue riflessioni con queste parole: "Cari amici, la tradizionale sosta di questi giorni presso le tombe dei nostri defunti sia un'occasione per pensare senza timore al mistero della morte e coltivare quell'incessante vigilanza che ci prepara ad affrontarlo con serenità".
ANG/TUTTI SANTI:DEFUNTI/... VIS 20051103 (380)

L'INFINITO IN SCIENZA, FILOSOFIA E TEOLOGIA


CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, è stato presentato il I Convegno Internazionale del Progetto STOQ (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica), sul tema: "L'Infinito in Scienza, Filosofia e Teologia", in programma dal 9 all'11 novembre, presso la Pontificia Università Lateranense.

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Monsignor Gianfranco Basti, Direttore del progetto STOQ, il Professor Rodolfo Guzzi, dell'Agenzia Spaziale Italiana ed il Professor Vincenzo Cappelletti, Professore di Storia della Scienza presso l'Università "Roma Tre".

Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Progetto STOQ, il cui Dicastero patrocina e sostiene il Progetto con le Pontificie Università Romane, ha affermato che la presente iniziativa "mira a creare un nuovo clima di dialogo all'interno della Chiesa cattolica tra la cultura scientifica (...) e la nostra vita quotidiana".

Finalità ultima del Progetto, ha continuato il Porporato, è di "contribuire ad un cambio di mentalità nei confronti delle scienze da parte dei credenti, piuttosto che limitarsi ad uno studio specialistico di problemi teoretici. E, contemporaneamente, il Progetto vuole offrire al mondo scientifico dei partner competenti con cui dialogare con rispetto sulle tante questioni che lo sviluppo delle scienze, specialmente quelle naturali, pongono oggi".

Il Monsignor Basti ha ricordato che il Congresso, primo di una serie di Congressi Internazionali che si tengono con cadenza biennale, è finalizzato "a promuovere il dialogo fra scienza, filosofia e teologia attraverso l'organizzazione di corsi ed attività di ricerca che in questi primi tre anni hanno coinvolto due Università Pontificie, la Lateranense e la Gregoriana e il Pontificio Ateneo 'Regina Apostolorum'. Per i prossimi anni saranno coinvolte altre università Pontificie, innanzitutto la Salesiana e la Santa Croce, ma anche - sebbene gli accordi siano ancora in via di definizione - alcune Università Europee come l'Università di Navarra in Spagna, quella di Lublino in Polonia, quella di Namur in Belgio".

Al Congresso parteciperanno Professori delle Università di Princeton, Indiana ed Oxford, e due dei massimi Rappresentanti degli studi ebraici sull'argomento quest'anno in esame.

Il Professor Guzzi ha affermato che: "Questo Convegno vuol fare il punto sui concetti di infinito che emergono dalla fisica, dalla cosmologia e dalla matematica cercando di dare delle risposte alle domande che emergono dalle varie teorie scientifiche e dalle misure che i moderni radiotelescopi ci forniscono in una visione più unitaria possibile".
OP/CONGRESSO INFINITO/POUPARD VIS 20051103 (410)

SPECIALE CONTRIBUTO FACOLTÀ TEOLOGICHE CULTURA BAVIERA


CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Membri del Gruppo parlamentare dell'Unione Cristiana Sociale della Dieta Bavarese ed ha rivolto loro un breve discorso, in lingua tedesca, nel quale ha ricordato il ricco patrimonio storico e culturale della Baviera ed anche che questa terra da decenni è sede di buona parte della ricerca e delle tecnologie moderne.

"La Baviera" - ha detto il Papa - "unisce a queste caratteristiche un patrimonio di generosità ed una ricca armonia religiosa nella quale risiedono le promesse autentiche di un futuro degno dell'essere umano".

Il Santo Padre ha affermato che il Paese si trova ora ad affrontare "le difficili questioni sociali ed economiche del nostro tempo (...) alle quali si uniscono i problemi derivanti dalle nuove scoperte scientifiche e tecnologiche che pongono ai politici l'obbligo di prendere decisioni adeguate".

"Il progresso delle scienze" - ha detto il Papa - "può essere una benedizione o una rovina per l'essere umano. Nel decidere sull'uso corretto o scorretto della scienza, i politici devono valutare se lasciarsi guidare dai principi di un'utilità superficiale o seguire le leggi di Dio. Uomini e donne sono responsabili davanti a Dio, il Datore della vita, delle loro azioni che devono rispettare sempre l'inviolabilità della persona - la cui vita è sacra in tutte le sue fasi - quando si servono delle nuove ricerche scientifiche".

In merito all'educazione, il Santo Padre Benedetto XVI ha sottolineato che: "Affinché le realizzazioni più elevate della nostra cultura siano rispettate e promosse anche in futuro, la gioventù deve contare su di una solida formazione, fondata non solo sulle mere proposte tecniche od economiche, ma anche sul patrimonio intellettuale che risponde ai nomi di Atene, Gerusalemme e Roma. In questo contesto vorrei menzionare il contributo particolare ed insostituibile che le facoltà teologiche offrono alle università del paese, nel quale anche io ho avuto l'onore di insegnare come professore di Dogmatica nella sede universitaria di Regensburg. È un periodo che ricordo con piacere".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando Münich "città che non dimentico e della quale fui Vescovo (...) e dove si trova il Mariensäule, il monumento a Maria, Patrona della Baviera. Auspico che la Vergine abbia sempre il posto d'onore nel cuore del popolo bavarese".
AC/DIETA BAVIERA/... VIS 20051103 (400)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Hearst (Canada), presentata dal Vescovo André Vallée, P.M.E., per raggiunti limiti d'età.
RE/.../VALLEE VIS 20051103 (40)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale dell'Austria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Padre D. Kassian Lauterer, O.Cist., Abate dell'Abbazia territoriale di Wettingen-Mehrerau.

- L'Arcivescovo Alois Kothgasser, S.D.B., di Salzburg con l'Ausiliare Vescovo Andreas Laun, O.S.F.S.

- Il Vescovo Elmar Fischer, di Feldkirch.

- Il Vescovo Egon Kapellari, di Graz-Seckau, con l'Ausiliare Franz Lackner, O.F.M.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Papa riceva il Cardinale Georges Marie Cottier, O.P., Pro-Teologo della Casa Pontificia.

Mercoledì 2 novembre, al termine dell'Udienza Generale, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, Inviato Speciale al I Congresso Eucaristico Internazionale Universitario.

- L'Arcivescovo Eliseo Antonio Ariotti, Nunzio Apostolico in Camerun e in Guinea Equatoriale.
AL:AP/.../... VIS 20051103 (60)

IN BREVE


L'ARCIVESCOVO CELESTINO MIGLIORE, OSSERVATORE PERMANENTE della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto, il primo novembre scorso, alla 60a Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., sul punto 72: "Memoria dell'Olocausto: bozza di risoluzione". "Ricordare" - ha detto l'Arcivescovo - "è un dovere ed una responsabilità comune. Ciò è vero in particolare nel caso dell'Olocausto. (...) La responsabilità di tutte le nazioni alla memoria riacquista nuova forza mentre celebriamo il 60° anniversario della liberazione dei campi di sterminio". Il Presule ha auspicato inoltre che "L'Olocausto serva da monito per impedire che cediamo ad ideologie che giustificano il disprezzo della dignità umana basato sulla razza, il colore della pelle, la lingua o la religione".

LA PREOCCUPAZIONE DELLA SANTA SEDE PER LE DIFFICOLTÀ che devono affrontare i Palestinesi cristiani in Medio Oriente è stata espressa dall'Arcivescovo Celestino Migliore nel corso della IV Commissione della 60° Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., tenutasi il 1° novembre. L'Osservatore Permanente presso l'O.N.U. ha affermato che: "Costante preoccupazione deriva dal muro di sicurezza che impedisce l'accesso ad alcuni territori palestinesi ed alle fonti acquifere, all'impiego, al commercio, all'educazione, alle cure sanitarie e alla libertà di culto. (...) Nella speranza che molti problemi della regione siano risolti dai negoziati e dal dialogo, la mia Delegazione ribadisce che una soluzione duratura includa la questione della Città Santa di Gerusalemme".
.../IN BREVE/... VIS 20051103 (240)

lunedì 31 ottobre 2005

BEATIFICAZIONE OTTO MARTIRI GUERRA CIVILE SPAGNOLA


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi alle 17:00, il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presieduto la Celebrazione dell'Eucaristia nella Basilica Vaticana e per incarico del Santo Padre Benedetto XVI, ha dato lettura della Lettera Apostolica con la quale il Papa ha iscritto nell'albo dei Beati i Servi di Dio: Josep Tàpies Sirvant e sei compagni, Presbiteri e Martiri (1936) e María de los Ángeles Ginard Martí (1894-1936), Vergine e Martire della Congregazione delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico.

Al termine della Celebrazione il Santo Padre è giunto in Basilica per venerare le Reliquie dei nuovi Beati, ed ha rivolto un breve saluto in castigliano e catalano ai pellegrini spagnoli che hanno assistito alla cerimonia.

"Gli esemplari sacerdoti della Diocesi di Urgell" - ha detto il Santo Padre - "hanno sacrificato la vita nella persecuzione religiosa in Spagna per la fedeltà al ministero sacerdotale che hanno esercitato con grande dedizione nelle comunità parrocchiali a loro affidate. Dando testimonianza del loro stato sacerdotale e perdonando i loro persecutori, diedero la vita invocando il Re dell'Universo".

Il Papa ha chiesto ai Beati di intercedere "per la Diocesi di Urgell e per le altre Diocesi spagnole, per le vocazioni sacerdotali e religiose e per la crescita nelle virtù cristiane di tutti i fedeli".

Della nuova Beata María de los Ángeles Ginard Martí, nata nella Diocesi di Mallorca, il Santo Padre ha ricordato che "subì il martirio a Madrid durante la stessa persecuzione. Totalmente dedita al Signore nella vita religiosa, trascorreva lunghe ore in adorazione del Santissimo Sacramento, senza trascurare il servizio alla comunità. Così si preparò ad offrire la vita come espressione suprema di amore a Cristo".

"Questi nuovi Beati" - ha concluso il Pontefice - "siano per tutti noi un esempio vivo di identità sacerdotale e di consacrazione religiosa. Rendiamo grazie a Dio per il grande dono di questi testimoni eroici della fede. Beati Josep Tàpies e compagni e Beata María de los Ángeles, pregate per le comunità ecclesiali di Urgell, di Madrid, di Mallorca e di tutta la Spagna! Amen".
AC/BEATIFICAZIONE MARTIRI/SARAIVA VIS 20051031 (360)

CARDINALE TOMKO AL CONGRESSO EUCARISTICO UNIVERSITARIO


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 12 ottobre, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del Primo Congresso Eucaristico Internazionale Universitario che si svolgerà a Murcia (Spagna), dal 9 al 13 novembre prossimo.

La Missione che accompagnerà il Cardinale è composta dai sacerdoti: Don José Alberto Canovas Sánchez, Vicario Episcopale della Diocesi di Cartagena e Parroco della Parrocchia di Santiago de Jumilla, e Don Luis Emilio Pascual Molina, Delegato per la Pastorale universitaria della Diocesi di Cartagena.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/MURCIA:TOMKO VIS 20051029 (120)

CONDANNA DICHIARAZIONI NEGANO DIRITTO ESISTENZA ISRAELE


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Nel tardo pomeriggio di ieri, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"I gravi fatti di questi ultimi giorni in Terra Santa preoccupano grandemente la Santa Sede che, unendosi all'intera comunità internazionale, esprime la propria ferma condanna per gli atti di violenza - l'attacco terroristico di Hadera e la successiva rappresaglia - da qualunque parte essi provengano, come pure per alcune dichiarazioni, particolarmente gravi e inaccettabili, con cui si è negato il diritto all'esistenza dello Stato di Israele".

"La Santa Sede riafferma in questa occasione il diritto sia degli israeliani che dei Palestinesi a vivere in pace e sicurezza, ciascuno in un proprio Stato Sovrano".

"Al tempo stesso, la Santa Sede sente il dovere di rinnovare l'appello ai responsabili di tutti i popoli del Medio Oriente perché ascoltino l'anelito alla pace e alla giustizia che sale dalle popolazioni, evitino di compiere gesti o scelte di divisione e di morte e si impegnino con coraggio e determinazione a creare le condizioni minime necessarie per riprendere il dialogo, l'unica via che assicurerà un futuro di pace e di prosperità ai figli di quella terra".
OP/ISRAELE/NAVARRO-VALLS VIS 20051031 (210)

ANGELUS: ATTUALITÀ CONCILIO VATICANO II


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato le riflessioni dell'Angelus di oggi all'anniversario del Concilio Vaticano II che, il 28 ottobre del 1965, celebrava la settima Sessione, alla quale seguirono l'ottava, la nona e la decima, e, l'8 dicembre dello stesso anno, la sessione conclusiva.

Il Papa ha ricordato che: "Nella fase finale di quello storico evento ecclesiale, che era iniziato tre anni prima, venne approvata la maggior parte dei Documenti conciliari" e ha affermato che tutti i testi "conservano il loro valore e rivelano un'attualità che, per certi aspetti, è addirittura aumentata". Il Papa ha di seguito citato i cinque Documenti firmati a chiusura del Concilio: "il Decreto 'Christus Dominus' sull'ufficio pastorale dei Vescovi; il Decreto 'Perfectae caritatis', sul rinnovamento della vita religiosa; il Decreto 'Optatam totius', sulla formazione sacerdotale; la Dichiarazione 'Gravissimum educationis', sull'educazione cristiana; e infine la Dichiarazione 'Nostra Aetate', sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane".

"I temi della formazione dei sacerdoti, della vita consacrata e del ministero episcopale" - ha proseguito il Pontefice - "sono stati oggetto di tre Assemblee Ordinarie del Sinodo dei Vescovi, svoltesi rispettivamente nel 1990, nel 1995 e nel 2001. (...) Meno conosciuto è invece il documento sull'educazione. Da sempre la Chiesa è impegnata nell'educazione della gioventù. (...) Anche oggi, nell'epoca della comunicazione globale, la Comunità ecclesiale avverte tutta l'importanza di un sistema educativo che riconosca il primato dell'uomo come persona, aperta alla verità e al bene. Primi e principali educatori sono i genitori, aiutati, secondo il principio di sussidiarietà, dalla società civile. Una speciale responsabilità educativa sente di avere la Chiesa, alla quale Cristo ha affidato il compito di annunciare 'la via della vita'".

Successivamente il Papa, facendo riferimento alla Dichiarazione "Nostra Aetate" ha affermato che essa "è di grandissima attualità, perchè riguarda l'atteggiamento della Comunità ecclesiale nei confronti delle religioni non cristiane. Partendo dal principio che 'tutti gli uomini costituiscono una sola comunità' e che la Chiesa 'ha il dovere di promuovere l'unità e l'amore' tra i popoli, il Concilio 'nulla rigetta di quanto è vero e santo' nelle altre religioni e a tutti annuncia Cristo, 'via, verità e vita', in cui gli uomini trovano la 'pienezza della vita religiosa'".

"Con la Dichiarazione 'Nostra Aetate'" - ha ricordato Papa Benedetto - "i Padri del Vaticano II hanno proposto alcune verità fondamentali; (...) lo speciale vincolo che lega i cristiani e gli ebrei, (...) la stima verso i musulmani ed i seguaci delle altre religioni; (...) lo spirito di fraternità universale che bandisce qualsiasi discriminazione o persecuzione religiosa".
ANG/CONCILIO VATICANO II/... VIS 20051031 (440)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, il Vescovo Precioso D. Cantillas, S.D.B., di Maasin (Filippine); il Vescovo Lino Bortolo Belotti, Ausiliare di Bergamo (Italia) ed il Vescovo Jean-Luc Brunin, di Ajaccio (Francia).
NA/.../... VIS 20051031 (60)

PELLEGRINAGGIO BENEDETTO XVI SANTUARIO MENTORELLA


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato nel primo pomeriggio di oggi ai giornalisti la seguente dichiarazione:

"In mattinata il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in pellegrinaggio privato al santuario mariano 'Madre delle Grazie' della Mentorella (diocesi di Tivoli, provincia di Roma). Ha celebrato la Santa Messa in onore della Madonna e nel primo pomeriggio è rientrato nel Palazzo Apostolico Vaticano".

Anche Papa Giovanni Paolo II visitò lo stesso Santuario Mariano il 29 ottobre del 1978, sua prima visita fuori Roma dopo l'elezione al Pontificato.
OP/PELLEGRINAGGIO SANTUARIO/NAVARRO-VALLS VIS 20051031 (110)

50 ANNI SACERDOZIO CARDINALE LOZANO BARRAGÁN


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Messaggio del Papa, redatto in latino e datato 26 ottobre, indirizzato al Cardinale Javier Lozano Barragán, in occasione del suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio, che ha festeggiato ieri con una Concelebrazione Eucaristica nella Basilica romana di Santa Maria in Trastevere.

Il Porporato messicano fu ordinato sacerdote il 30 ottobre 1955, Vescovo il 15 agosto 1979 e fu creato Cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 21 ottobre 2003. Dall'agosto 1996 il Cardinale Lozano Barragán è Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute.
MESS/GIUBILEO SACERDOTALE/LOZANO VIS 20051031 (110)

CORDOGLIO PAPA UCCISIONE TRE RAGAZZE CRISTIANE INDONESIA


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2005 (VIS). Il Dottor Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina ai giornalisti la seguente dichiarazione:

"Appena appresa la dolorosa notizia della barbara uccisione di tre ragazze cristiane in Indonesia, il Santo Padre ha incaricato il Vescovo di Manado, Monsignor Joseph Theodorus Suwatan, di porgere alle famiglie delle vittime ed a quella comunità diocesana le più sentite condoglianze, assicurando di elevare al Signore fervide preghiere per il ritorno della pace fra quelle popolazioni".
OP/ASSASSINIO GIOVANI/INDONESIA:NAVARRO-VALLS VIS 20051031 (100)

PIÙ GENEROSITÀ POPOLAZIONI TERREMOTO PAKISTAN


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2005 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha lanciato un appello alla comunità internazionale per le popolazioni colpite dal terremoto in Pakistan ed ha rivolto parole di saluto ai pellegrini che hanno assistito alla cerimonia di Beatificazione dei Sacerdoti Josep Tàpies Sirvant e sei compagni, e di Suor María de los Ángeles Ginard Martí.

"Come tutti sappiamo, lo scorso 8 ottobre un forte terremoto ha colpito la regione del Kashmir, specialmente nel versante pakistano, provocando la morte di oltre cinquantamila persone e ingenti danni. Anche in questo caso, molteplici sono state le forme di solidarietà, ma il bisogno appare più grande degli aiuti finora offerti. Rinnovo, pertanto, il mio appello alla comunità internazionale, affinché si moltiplichino gli sforzi a sostegno di quelle popolazioni tanto provate".

Benedetto XVI ha salutato successivamente i Vescovi, i Sacerdoti, le Religiose Zelatrici del Culto Eucaristico ed i pellegrini venuti da Urgell, Andorra, Madrid e Mallorca, che ieri hanno partecipato alla Beatificazione dei sacerdoti Josep Tàpies e sei compagni e di Suor María de los Ángeles Ginard Martí "che hanno affrontato il martirio a causa della fede in Cristo. Essi sono per tutti un autentico esempio di riconciliazione e di amore fino all'estremo, come pure uno stimolo a dare testimonianza coerente della propria fede nella società attuale, con uno spirito di pace e di convivenza fraterna".
ANG/TERREMOTO PAKISTAN:BEATIFICAZIONE/... VIS 20051031 (240)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI NOVEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2005 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre per il mese di novembre è la seguente: "Per gli sposi, affinché seguano l'esempio di santità coniugale vissuta da tante coppie che si sono santificate nelle condizioni ordinarie della vita"

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché i Pastori dei territori di missione avvertano con costante sollecitudine l'impegno della formazione permanente per i propri sacerdoti".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/NOVEMBRE/… VIS 20051031 (90)

40° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE EPISCOPALE CARDINALE ARINZE


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Papa Benedetto XVI ha ricevuto il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, accompagnato da un gruppo di pellegrini dal suo Paese natale, la Nigeria, che celebrano con il Porporato l'anniversario della sua Ordinazione Episcopale, il 29 agosto 1965 a Onitsha (Nigeria), nella cerimonia presieduta dall'Arcivescovo Charles Heerey.

"Sono lieto di riceverla con i suoi amici della comunità nigeriana di Roma e con altri compatrioti venuti a Roma" - ha detto il Papa - "per celebrare con lei il 40° anniversario della Ordinazione Episcopale. Le esprimo le mie più sincere congratulazioni ed i miei migliori auguri".

"Ieri, nella Chiesa di Santa Maria in Traspontina" - ha proseguito il Santo Padre - "lei ha celebrato una Messa Solenne di ringraziamento a Dio Onnipotente per il dono di quaranta anni di Ministero Episcopale. Oggi sono felice di unire le mie preghiere alla sue intenzioni e chiedo al Signore che sia sua guida e forza nel suo servizio alla Chiesa in amore e zelo. Invoco su Vostra Eminenza, attraverso l'intercessione di Maria Madre di Dio, i doni divini della gioia e della pace e di cuore imparto a lei e a tutti coloro che partecipano a questa gioiosa ricorrenza, la mia Benedizione Apostolica".
AC/ANNIVERSARIO ORDINAZIONE/ARINZE VIS 20051031 (230)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

- Il Cardinale Jean-Louis Tauran, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa con il Reverendo Don Raffaele Farina, S.D.B., Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana e con il Dottor Cav. Ambrogio M. Piazzoni, Vice Prefetto.

- L'Arcivescovo Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
AP/.../... VIS 20051031 (110)

venerdì 28 ottobre 2005

AMPLIARE RETE DI AIUTO E DI ACCOGLIENZA MIGRANTI


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2005 (VIS). Il Cardinale Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del medesimo Dicastero, hanno presentato oggi nella Sala Stampa della Santa Sede il Messaggio del Santo Padre per la 92ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (15 gennaio 2006), sul tema: "Migrazioni: segno dei tempi".

Il Cardinale Fumio Hamao ha ricordato che, nel Messaggio, il Papa impiega l'espressione "segno dei tempi" per riferirsi al fenomeno della migrazione, termine usato dal Concilio Vaticano II.

Benedetto XVI "in continuità conciliare" - ha detto il Cardinale - "invita anzitutto, in chiave positiva, a leggere le migrazioni come un'opportunità, quasi una sfida".

"Si ricava dal Messaggio del Santo Padre, la convinzione che donne e uomini in emigrazione rappresentino una preziosa risorsa per lo sviluppo dell'intera umanità, grazie alle potenzialità, umano-spirituali e culturali, di cui ciascuno è depositario, senza con questo misconoscere il costo umano dell'esperienza migratoria e le sue molteplici incidenze sociali, economiche e politiche".

Il Porporato ricorda che il Papa accenna alla "'femminizzazione' del fenomeno migratorio, così come le tragedie che coinvolgono i richiedenti asilo e i rifugiati e le ben note difficoltà degli studenti esteri, specialmente se provenienti dal Terzo Mondo". In merito il Cardinale Fumio Hamao ha annunciato che si svolgerà a Roma, dal 14 al 16 dicembre prossimo, il Secondo Congresso Internazionale di pastorale specifica dedicato agli studenti stranieri.

Il Presidente del Pontificio Consiglio ha concluso sottolineando che il Messaggio "invita alla carità, che spinge a mantenere ed estendere una fitta rete di attività di autentica accoglienza e di genuina disponibilità operativa, per venire incontro, anche a titolo di supplenza, alle tante emergenze degli immigrati" ed ha invitato a promuovere "l'integrazione, lo scambio interculturale, lo sviluppo di una mentalità aperta all'universale, non meno che il dialogo interreligioso" e a sviluppare l'evangelizzazione.

L'Arcivescovo Marchetto ha dedicato il suo intervento ai rifugiati e ai profughi. Tale realtà, ha affermato, pone "questioni che molto ci turbano e ci domanderemo perché la crudeltà e l'intolleranza umana si spingano fino al punto di perseguitare il prossimo", con "la violenza, l'intimidazione, la tortura, l'omicidio e la detenzione, che degradano, pur diversamente , sia coloro che le perpetrano, sia chi ne è vittima".

"Se poi prendiamo in considerazione una definizione più ampia di rifugiato (...) dovremmo includere in questa categoria anche coloro che fuggono la guerra, la violenza generalizzata o la violazione di massa dei diritti umani. (...) Come rispondere dunque, in quanto comunità di credenti, alla sfida dolorosissima?".

Il Segretario del Pontificio Consiglio ha ricordato inoltre che "Ci sono migliaia e migliaia di Organizzazioni ecclesiali, di Servizi che portano speranza e amore in situazioni, altrimenti disperate, in cui rifugiati e sfollati si trovano. Pure ciò è segno di questi tempi, buono, anche se la risposta generosa può sempre essere migliorata e ampliata".

In merito al traffico di esseri umani, che il Santo Padre menziona nel Messaggio, l'Arcivescovo Marchetto ha ricordato che ancora mancano "appropriati programmi di migrazione", per evitare che coloro che fuggono la povertà o vogliono emigrare ricorrano a contrabbandieri e trafficanti per entrare in un Paese straniero. "Nel caso del traffico" - ha aggiunto l'Arcivescovo - "si giunge ad un'enorme sfruttamento, poiché i diritti umani degli individui non vengono rispettati".

"Guardando tutto questo 'con gli occhi di Gesù'" - ha concluso il Segretario del Pontificio Consiglio - "la Chiesa leva la sua voce in soccorso di milioni di persone emarginate, e presenta sempre di nuovo tali disperate necessità, a molti ignote".
OP/MIGRANTE:RIFUGIATO/HAMAO:MARCHETTO VIS 20051028 (600)

EBREI E CRISTIANI: COLLABORARE EDIFICAZIONE PACE


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nel corso di un atto commemorativo del 40° anniversario della promulgazione della Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Nostra Aetate", il Cardinale Walter Kasper, Presidente della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, ha dato lettura di un Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI.

"Tale anniversario" - scrive il Santo Padre - è motivo per "esprimere gratitudine a Dio Onnipotente per la testimonianza di tutti coloro che, nonostante una storia complessa e sovente dolorosa, specialmente dopo la tragica esperienza della Shoah, che fu ispirata da un'ideologia razzista neo-pagana, si sono adoperati coraggiosamente per promuovere la riconciliazione e per migliorare la comprensione fra cristiani ed ebrei".

"Nel gettare le basi di rapporti rinnovati fra il Popolo Ebraico e la Chiesa, 'Nostra Aetate' ha ribadito la necessità di superare i pregiudizi passati, le incomprensioni, l'indifferenza e il linguaggio del disprezzo e dell'ostilità. La Dichiarazione è stata occasione di maggiore comprensione e rispetto, cooperazione e, spesso, amicizia fra cattolici ed ebrei".

Papa Benedetto XVI ribadisce che: "Mentre guardiamo ai quaranta anni trascorsi di proficui contatti fra la Chiesa ed il Popolo Ebraico, dobbiamo rinnovare il nostro impegno per il lavoro che ancora rimane da fare. A tale riguardo, sin dai primi giorni del mio Pontificato (...) ho espresso la mia ferma determinazione di seguire le orme tracciate dall'amato Predecessore Papa Giovanni Paolo II".

"Il dialogo ebraico-cristiano" - scrive ancora il Santo Padre - "deve continuare ad arricchire ed approfondire i legami di amicizia che si sono sviluppati, mentre la predicazione e la catechesi devono assicurare che i rapporti reciproci siano presentati alla luce dei principi enunciati dal Concilio".

Al termine del Messaggio, Papa Benedetto auspica che "sia nel dialogo teologico che nei contatti quotidiani e nella collaborazione, i cristiani e gli ebrei offrano una convinta testimonianza condivisa dell'Unico Dio e dei Suoi comandamenti, della santità della vita, della promozione della dignità umana, dei diritti della famiglia e la necessità di edificare un mondo di giustizia, riconciliazione e pace per le future generazioni".
MESS/NOSTRA AETATE/KASPER VIS 20051028 (350)
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