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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 30 dicembre 2002

GESÙ NASCE PER L'UMANITÀ CHE CERCA LA PACE E LA LIBERTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 24 DIC. 2002 (VIS).  A mezzanotte, Giovanni Paolo II ha celebrato nella Patriarcale Basilica Vaticana la Santa Messa per la Solennità del Natale del Signore.

  Nell'omelia, il Santo Padre ha detto: "Gesù nasce per l'umanità che va in cerca di libertà e di pace; nasce per ogni uomo oppresso dal peccato, bisognoso di salvezza e assetato di speranza. All'incessante grido dei popoli: Vieni, Signore, Salvaci!, Dio risponde in questa notte: la sua eterna Parola d'amore ha assunto la nostra carne mortale".

  "Il Verbo" - ha proseguito il Papa - " è entrato nel tempo: è nato l'Emmanuele, il Dio-con-noi. Nelle cattedrali e nelle basiliche, come nelle chiese più piccole e sperdute di ogni parte della terra, si leva commosso il canto dei cristiani: 'Oggi è nato per noi il Salvatore'".

  "Ecco l'icona del Natale:" - ha affermato Giovanni Paolo II - "un fragile neonato, che le mani di una donna proteggono con poveri panni e depongono nella mangiatoia. Chi può pensare che quel piccolo essere umano è il 'Figlio dell'Altissimo'? Lei sola, la Madre, conosce la verità e ne custodisce il mistero (…). Anche per noi, uomini del terzo millennio, è possibile incontrare Cristo e contemplarlo con gli occhi di Maria. La notte di Natale diventa così scuola di fede e di vita".

  Il Papa ha sottolineato che "il Bambino giacente nella povertà di una mangiatoia: questo è il segno di Dio (…). È segno di speranza per l'intera famiglia umana: segno di pace per quanti soffrono a causa di ogni genere di conflitti; segno di liberazione per i poveri e gli oppressi; segno di misericordia per chi è chiuso nel circolo vizioso del peccato; segno d'amore e di conforto per chi si sente solo e abbandonato. Segno" - ha concluso il Santo Padre - "piccolo e fragile, umile e silenzioso, ma ricco della potenza di Dio, che per amore si è fatto uomo".
HML/MESSA DI MEZZANOTTE/…                  VIS 20021230 (340)

MESSAGGIO "URBI ET ORBI": CHIAMATI A COSTRUIRE LA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 25 DIC. 2002 (VIS). Alle 12:00 di oggi, il Santo Padre ha rivolto il tradizionale messaggio natalizio ai fedeli presenti in Piazza San Pietro e a quanti lo ascoltavano attraverso la radio e la televisione, ed ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi".

  Riportiamo qui di seguito alcuni estratti del messaggio:

  "Mistero di amore è il Natale! Amore del Padre, che ha inviato nel mondo il suo Figlio unigenito, per farci dono della sua stessa vita (…). Nella fredda capanna, avvolta dal silenzio, la Vergine Madre, con il cuore presago, assapora già il dramma cruento del Calvario. Sarà una lotta sconvolgente tra le tenebre e la luce, tra la morte e la vita, tra l'odio e l'amore. Il Principe della pace, nato oggi a Betlemme, darà la sua vita sul Golgota perché regni sulla terra l'amore".

  "Mistero di pace è il Natale! Dalla grotta di Betlemme si leva quest'oggi un appello pressante perché il mondo non ceda alla diffidenza, al sospetto, alla sfiducia, anche se il tragico fenomeno del terrorismo accresce incertezze e timori. I credenti di tutte le religioni, insieme agli uomini di buona volontà, bandendo ogni forma d'intolleranza e discriminazione, sono chiamati a costruire la pace: in Terra Santa, innanzitutto, per frenare finalmente l'inutile spirale di cieca violenza, e in Medio Oriente, per spegnere i sinistri bagliori di un conflitto, che con l'impegno di tutti può essere evitato; in Africa, poi, dove devastanti carestie e tragiche lotte intestine aggravano le condizioni già precarie di interi popoli, anche se non mancano spiragli di ottimismo; in America Latina, in Asia, in altre parti del mondo, dove crisi politiche, economiche e sociali turbano la serenità di non poche famiglie e nazioni. Accolga l'umanità il messaggio di pace del Natale!".

  "Mistero adorabile del Verbo incarnato! Insieme con Te, o Vergine Madre, sostiamo pensosi davanti alla mangiatoia in cui giace il Bambino (…). Insegnaci a riconoscere il suo volto nei bimbi di ogni razza e cultura. Aiutaci ad essere testimoni credibili del suo messaggio di pace e di amore, affinché anche gli uomini e le donne di questo nostro tempo, segnato ancora da forti contrasti e inaudite violenze, sappiano riconoscere nel Bimbo che sta nelle tue braccia l'unico Salvatore del mondo, fonte inesauribile della pace vera a cui, nel profondo, aspira ogni cuore".

  Al termine del messaggio, il Santo Padre ha formulato gli auguri di Natale in sessantadue lingue.
MESS/URBI ET ORBI/…                          VIS 20021230 (410)

SEGUIRE IL SIGNORE SENZA COMPROMESSI SINO ALLA CROCE


CITTA' DEL VATICANO, 26 DIC. 2002 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, Festa del Protomartire Santo Stefano, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare la preghiera dell'Angelus insieme ai fedeli, per la maggior parte famiglie, riuniti in Piazza San Pietro.

  Il Papa ha sottolineato che "è ancora vivo nel nostro animo lo stupore per l'evento straordinario che abbiamo ieri celebrato: il Verbo si è fatto carne nel seno della Vergine Maria, e ha preso stabile dimora in mezzo a noi".

  Parlando di Santo Stefano, Giovanni Paolo II ha affermato che il Protomartire "ci aiuta a capire più in profondità il mistero che stiamo vivendo nella fede. Il Bambino, che vagisce in una grotta, è il Cristo che ci chiede di essere in ogni circostanza e in ogni luogo coraggiosi testimoni del suo Vangelo, come lo fu appunto il protodiacono Stefano, il quale non mostrò titubanze nemmeno dinanzi al martirio".

  "Anche oggi" - ha proseguito il Papa - "tanti credenti, in varie parti del mondo, sono sottoposti a prove e sofferenze a causa della loro fede. Siamo invitati dalla festa odierna a prendere rinnovata coscienza di essere chiamati, in quanto credenti, a seguire il Signore senza compromessi sino alla Croce, sorretti dalla potenza del suo Spirito. Ci aiuti Santo Stefano a non venir mai meno alla nostra vocazione cristiana".

  Dopo l'Angelus, il Santo Padre ha auspicato che la "processione" di padri e madri che in questi giorni visitano il presepe di Piazza San Pietro possa "suscitare in tutti un rinnovato impegno di amore vicendevole e di reciproca comprensione, affinché, soprattutto all'interno delle famiglie, si viva quel clima di intesa e di comunione che tanto giova alla crescita serena dei figli".
ANG/SANTO STEFANO/…                      VIS 20021230 (300)

CONSULTABILI NEGLI ARCHIVI VATICANI DOCUMENTI FINO AL 1939


CITTA' DEL VATICANO, 28 DIC. 2002 (VIS). Oggi è stato pubblicato un comunicato nel quale si ricorda che a partire dal prossimo 15 febbraio saranno rese accessibili agli studiosi talune serie di documenti archivistici relativi ai rapporti fra la Santa Sede e la Germania dal 1922 al 1939, ossia durante il Pontificato di Papa Pio XI.

  I fondi consultabili saranno i seguenti: Affari ecclesiastici Straordinari, Baviera (1922-1939), Germania (1922-1939); Archivio Segreto Vaticano, Archivio della Nunziatura Apostolica di Monaco di Baviera (1922-1934); Archivio della Nunziatura Apostolica di Berlino (1922-1930). Quest'ultimo fondo archivistico ha subito gravi danni nel 1945 a causa del bombardamento di Berlino e dell'incendio del Palazzo della Nunziatura Apostolica. Pertanto, i documenti relativi agli anni 1931-1934 sono andati quasi completamente distrutti o dispersi.

  Al termine del comunicato viene precisato che i documenti relativi al Nazionalsocialismo e alla condanna del razzismo potranno essere consultati presso l'Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede.
…/DOCUMENTI ARCHIVIO VATICANO/…              VIS 20021230 (170)

CLONAZIONE ESSERE UMANO: CONDANNA COMUNITÀ SCIENTIFICA


CITTA' DEL VATICANO, 28 DIC. 2002 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato questa mattina la dichiarazione che segue relativa all'annuncio di una presunta nascita umana, avvenuta per clonazione, negli Stati Uniti d'America:

  "L'annuncio, senza elemento alcuno di prova, ha sollevato già lo scetticismo e la condanna morale di gran parte della comunità scientifica internazionale".

  "Ma già l'annuncio stesso è espressione di una mentalità brutale, priva di qualsiasi considerazione etica ed umana".
OP/CLONAZIONE ESSERE UMANO/NAVARRO-VALLS       VIS 20021230 (90)

NON MANCHI NELLE FAMIGLIE SERENITÀ, CONCORDIA E AMORE


CITTA' DEL VATICANO, 29 DIC. 2002 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina, prima di recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. il Papa ha ricordato la Liturgia di oggi, che celebra la Santa Famiglia di Nazaret, "modello mirabile di virtù umane e soprannaturali per tutte le famiglie cristiane".

  "Come vorrei" - ha esclamato il Pontefice - "che la serenità, la concordia e l'amore della casa di Nazaret non mancassero nelle famiglie di oggi! Con insistente preghiera chiedo al Signore che tutti i genitori cristiani siano consapevoli del loro compito irrinunciabile nei confronti sia dei figli che della società. Da essi si attende una vera ed efficace testimonianza evangelica".

  Il Santo Padre ha sottolineato inoltre: "Una famiglia unita, che cammina seguendo questi principi, supera più facilmente le prove e le difficoltà che incontra sul suo cammino. Nell'amore fedele dei genitori, dono da alimentare e custodire continuamente, i figli possono trovare le migliori condizioni per maturare essi stessi, aiutati da Gesù, il quale 'cresceva in sapienza, età e grazia'".

  "Alla Santa Famiglia di Nazaret" - ha proseguito il Pontefice - "affidiamo oggi le famiglie del mondo intero, specialmente quelle più provate dalla sofferenza o in difficoltà. In modo particolare, desidero porre sotto la speciale protezione della Vergine Santa, di San Giuseppe e del Bambino Gesù il IV Incontro Mondiale delle Famiglie, che avrà luogo a Manila nelle Filippine, dal 22 al 26 gennaio prossimo. Il tema prescelto - 'La famiglia cristiana: buona notizia per il terzo millennio' - esprime la missione propria di ogni famiglia cristiana e la fiducia che la Chiesa ripone in essa. Possa questo appuntamento così importante recare gli auspicati frutti spirituali per la Chiesa e per tutta l'umanità!".
ANG/FAMIGLIA/…                         VIS 20021230 (300)

IL PAPA CONFERIRÀ ORDINAZIONE EPISCOPALE DODICI PRESBITERI


CITTA' DEL VATICANO, 30 DIC. 2002 (VIS). Secondo quanto annunciato in un Comunicato pubblicato oggi dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, lunedì 6 gennaio 2003 - Solennità dell'Epifania del Signore - alle ore 9:00, nella Patriarcale Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II conferirà l'Ordinazione Episcopale ai seguenti Presbiteri:

1. Monsignor Paul Tschang In-Nam, del clero della Diocesi di Ch'ongju (Corea), nato il 30 ottobre 1949, ordinato Presbitero il 17 dicembre 1976, eletto Arcivescovo titolare di Amanzia e nominato Nunzio Apostolico in Bangladesh il 19 ottobre 2002.

2. Monsignor Celestino Migliore, del clero della Diocesi di Cuneo (Italia), nato il 1° luglio 1952, ordinato Presbitero il 25 giugno 1977, eletto Arcivescovo titolare di Canosa e nominato Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.), il 30 ottobre 2002.

3. Monsignor Pierre Nguyên Van Tot, del clero della Diocesi di Phú Cuong, (Viêt Nam), nato il 15 aprile 1949, ordinato Presbitero il 24 marzo 1974, eletto Arcivescovo titolare di Rusticiana e nominato Nunzio Apostolico in Benin e Togo, il 25 novembre 2002.

4. Monsignor Pedro López Quintana, del clero dell'Arcidiocesi di Santiago de Compostela (Spagna), nato il 27 luglio 1953, ordinato Presbitero il 15 giugno 1980, eletto Arcivescovo titolare di Agropoli e nominato Nunzio Apostolico il 12 dicembre 2002.

5. Monsignor Angelo Amato, della Società Salesiana di San Giovanni Bosco, nato l'8 giugno 1938, ordinato Presbitero il 22 dicembre 1967, eletto Arcivescovo titolare di Sila e nominato Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede il 19 dicembre 2002.

6. Monsignor Calogero La Piana, della Società Salesiana di San Giovanni Bosco, nato il 27 gennaio 1952, ordinato Presbitero l'8 agosto 1981, eletto Vescovo di Mazara del Vallo (Italia), il 15 novembre 2002.

7. Monsignor René-Marie Ehuzu, della Congregazione di Gesù e Maria (Eudisti), nato il 12 aprile 1944, ordinato Presbitero il 30 settembre 1972, eletto Vescovo di Abomey (Benin), il 25 novembre 2002.

8. Monsignor Ján Babjak, della Compagnia di Gesù, nato il 28 ottobre 1953, ordinato Presbitero l'11 giugno 1978, eletto Vescovo dell'Eparchia di Presov (Slovacchia), l'11 dicembre 2002.

9. Monsignor Andraos Abouna, del clero dell'Eparchia Patriarcale di Baghdad (Iraq), nato il 23 marzo 1943, ordinato Presbitero il 5 giugno 1966, eletto Vescovo titolare di Zenobia dei Caldei e nominato Ausiliare del Patriarcato di Babilonia dei Caldei (Iraq), il 6 novembre 2002.

10. Monsignor Milan Sasik, della Congregazione della Missione, nato il 17 settembre 1952, ordinato Presbitero il 6 giugno 1976, eletto Vescovo titolare di Bononia e nominato Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" dell'Eparchia di Mukacheve (Ucraina), il 12 novembre 2002.

11. Monsignor Giuseppe Nazzaro, dell'Ordine dei Frati Minori, nato il 22 dicembre 1937, ordinato Presbitero il 29 giugno 1965, eletto Vescovo titolare di Forma e nominato Vicario Apostolico di Alep dei Latini (Siria), il 21 novembre 2002.

12. Monsignor Brian Farrell, dei Legionari di Cristo, nato l'8 febbraio 1944, ordinato Presbitero il 26 novembre 1969, eletto Vescovo titolare di Abitine e nominato Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani il 19 dicembre 2002.
GPII-ORDINAZIONI EPISCOPALI/…/…          VIS 20021230 (510)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Giancarlo Vecerrica, finora Segretario Generale della Curia della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, Vescovo di Fabriano-Matelica (superficie: 681; popolazione: 54.591; cattolici: 53.641; sacerdoti: 79; religiosi: 126), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Tolentino (Macerata), nel 1940 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1965.

- Il Signor Jean Daniel Pitteloud Tenente del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia col grado di Tenente Colonnello.

  Sabato 28 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Vescovo Nicola De Angelis, C.F.I.C., finora Ausiliare di Toronto (Canada), Vescovo di Peterborough (superficie: 25.890; popolazione: 391.501; cattolici: 85.101; sacerdoti: 92; religiosi: 110; diaconi permanenti: 13), Canada. Il Vescovo De Angelis succede al Vescovo James Leonard Doyle, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

  Venerdì 27 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote Jesús Tomás Zárraga Colmenares Vescovo di San Carlos de Venezuela (superficie: 14.800; popolazione: 265.837; cattolici: 255.303; sacerdoti: 27; religiosi: 38), Venezuela. Il Vescovo eletto è nato ad Azaro (Venezuela) nel 1957 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1985. Finora è stato Parroco e Direttore dei Segretariati diocesani per i mezzi di comunicazione e per la pastorale sociale. Succede al Vescovo Antonio Arellano Durán, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia alla cura pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote Isabelo Caiban Abarquez Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Cebu (superficie: 5.088; popolazione: 3.255.070; cattolici: 2.815.836; sacerdoti: 489; religiosi: 1.459), Filippine. Il Vescovo eletto è nato a Panlaan (Filippine) nel 1956 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1987. Finora è stato Rettore del "San Carlos College Seminary" nella medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato Don Patricio Abella Buzon, S.D.B., Vescovo di Kabankalan (superficie: 3.923; popolazione: 706.984; cattolici: 636.286; sacerdoti: 38; religiosi: 27), Filippine. Il Vescovo eletto è nato a San Nicolas (Filippine) nel 1950, ha emesso la sua Prima Professione nel 1967 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1976. Finora è stato Superiore Provinciale della Provincia Salesiana Meridionale nelle Filippine.

- Ha eretto la Diocesi di Acarigua-Araure (superficie: 5.510; popolazione: 452.000; sacerdoti: 16; religiosi: 11), in Venezuela, con territorio dismembrato dalla Diocesi di Guanare, rendendola suffraganea della Chiesa metropolitana di Barquisimeto. Al contempo ha nominato il Vescovo Joaquín Morón Hidalgo, finora Vescovo di Valle de la Pascua, (Venezuela), primo Vescovo della nuova Diocesi.
NER:NA:RE:NEA:ECE/…/…                      VIS 20021230 (430)

lunedì 23 dicembre 2002

LA CHIESA CONTINUA A ELEVARE LA SUA PREGHIERA PER LA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre ha incontrato i Cardinali, membri della Famiglia Pontificia, della Curia e della Prelatura Romana, per lo scambio degli auguri di Natale.

  Il Santo Padre ha iniziato il suo discorso dicendo che questo Natale è per lui "particolarmente significativo, perché cade nel mio venticinquesimo anno di Pontificato. Proprio questa circostanza mi spinge a farvi partecipi del mio 'grazie' al Signore per i doni che mi ha elargito in questo non breve arco di tempo speso a servizio della Chiesa universale".

  "Una tonalità particolare" - ha proseguito il Papa - "è data a questo nostro incontro dal suo svolgersi nell'Anno del Rosario (…). Nella Lettera apostolica 'Rosarium Virginis Mariae' ho sottolineato la valenza antropologica di questa preghiera: essa, allenandoci a contemplare Cristo, ci orienta a guardare l'uomo e la storia alla luce del suo Vangelo".

  Il Pontefice ha affermato che non si può dimenticare che il volto di Cristo "continua ad avere un tratto dolente, di vera passione, per i conflitti che insanguinano tante regioni del mondo, e per quelli che minacciano di esplodere con rinnovata virulenza. Emblematica rimane la situazione della Terra Santa, ma altre guerre 'dimenticate' non sono meno devastanti. Il terrorismo poi continua a mietere vittime e a scavare ulteriori fossati. Di fronte a questo orizzonte rigato di sangue, la Chiesa non cessa di far sentire la sua voce e, soprattutto, continua a elevare la sua preghiera".

  Successivamente il Papa ha parlato della bellezza del Creato, nella quale si scorge, un raggio dello splendore del volto di Cristo, ma anche "la devastazione che l'incuria umana è capace di arrecare all'ambiente (…). Per questo sono contento di aver potuto anche quest'anno testimoniare in diverse occasioni l'impegno della Chiesa in ambito ecologico".

  Sul versante dei rapporti con gli Stati, il Papa ha detto di avere "ricordato a tutti l'urgenza di porre al centro della politica, nazionale e internazionale, la dignità della persona umana e il servizio al bene comune".

  Ricordando la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù, tenuta a luglio a Toronto (Canada), il Santo Padre ha rimarcato "la presenza di giovani così numerosi", senza tuttavia dimenticare i tanti altri "adescati da altri messaggi o disorientati da mille contrastanti proposte. Tocca ai giovani di farsi evangelizzatori dei loro coetanei".

  Il Papa ha quindi parlato dei passi avanti fatti sul cammino ecumenico, nonostante alcuni "motivi di amarezza". Tuttavia, ha proseguito il Santo Padre, "dobbiamo guardare alle luci più che alle ombre". Quindi il Pontefice ha ricordato la Dichiarazione congiunta con il Patriarca Bartolomeo I, la visita a Roma della Delegazione della Chiesa ortodossa di Grecia, che ha recato un messaggio di Sua Beatitudine Christodoulos, nonché l'incontro con il Patriarca ortodosso di Romania Teoctist, con il quale nello scorso ottobre Giovanni Paolo II ha firmato una Dichiarazione comune.

  "Quando" - ha domandato il Santo Padre - "il Signore ci darà finalmente la gioia della comunione piena con i fratelli ortodossi? La risposta rimane nel mistero della Provvidenza divina. Ma la fiducia in Dio non dispensa certo dall'impegno personale. E' necessario per questo intensificare soprattutto l'ecumenismo della preghiera e della santità".

  Alla santità, "cima", come ha sottolineato Giovanni Paolo II, del "paesaggio ecclesiale", era dedicata l'ultima parte del suo discorso. Il Papa ha reso lode al Signore per le beatificazioni e le canonizzazioni compiute durante l'anno: quelle di Pedro di San José Betancur, di Juan Diego e dei martiri di Oaxaca durante il suo viaggio apostolico a Ciudad de Guatemala e a Ciudad de México, come anche quelle, celebrate a Roma, di Padre Pio da Pietralcina e José Maria Escrivá de Balaguer, che hanno suscitato una "particolare eco" nell'opinione pubblica.

  "Nel segno della santità" - ha concluso il Papa - "si è pure svolto il mio viaggio apostolico in Polonia, per la dedicazione del Santuario della Divina Misericordia a Krakow - Lagiewniki. In quell'occasione ho potuto ancora una volta ricordare al nostro mondo, tentato dallo scoraggiamento di fronte ai tanti problemi irrisolti e alle incognite minacciose del futuro, che Dio è 'ricco di misericordia'. Per chi confida in Lui mai nulla è definitivamente perduto; tutto può essere ricostruito".
AC/CURIA:AUGURI NATALE/…                  VIS 20021223 (710)

BENEDIZIONE "URBI ET ORBI" DAL SAGRATO DI SAN PIETRO


CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

  "Sono in corso, da alcuni mesi, lavori di consolidamento all'interno della facciata della Basilica di San Pietro. Questi lavori coinvolgono l'Aula delle Benedizioni, che, come è noto, attraversa orizzontalmente la facciata della Basilica di San Pietro a livello della Loggia centrale".

  "Per questo motivo, quest'anno il Santo Padre impartirà la benedizione di Natale 'Urbi et Orbi' dal Sagrato della Basilica di San Pietro, anziché dalla Loggia centrale".
OP/BENEDIZIONE NATALE/NAVARRO-VALLS          VIS 20021223 (110)

GARANTIRE L'ACCESSO AI FARMACI ESSENZIALI


CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2002 (VIS). Lo scorso 20 dicembre, l'Arcivescovo Diarmuid Martin, Osservatore permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (O.M.C.), è intervenuto durante l'incontro che questo organismo ha dedicato agli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale relativi al commercio (ADPIC).

  L'Arcivescovo ha ricordato che quando è stata approvata, la Dichiarazione di Doha sull'ADPIC e la salute pubblica "è stata considerata un passo significativo per cercare di riconciliare due importanti valori per la comunità mondiale: permettere ai governi di rispondere (…) alle esigenze sanitarie dei loro cittadini, assicurando loro l'accesso ai farmaci essenziali e costosi a prezzi accettabili, e rispettare la creatività e le possibilità innovative di un sistema basato su regole internazionali per la tutela della proprietà intellettuale".

  "Soprattutto, si sperava" - ha proseguito il prelato - "che la Dichiarazione avrebbe rappresentato una vittoria per i più poveri e per quanti sono più esposti ai rischi sanitari e alla sofferenza, specialmente in Africa".

  Dopo aver ricordato questa speranza, l'Arcivescovo ha espresso la preoccupazione della Santa Sede per l'impossibilità di giungere a "una applicazione consensuale della Dichiarazione per quei Paesi che non sono in grado di produrre da sé i farmaci di cui hanno bisogno" entro i termini stabiliti.

  L'Arcivescovo Martin ha ricordato le parole pronunciate da Giovanni Paolo II nel suo Messaggio per la Giornata della Pace 2003: "speciale cura deve essere posta nel dare esecuzione agli impegni assunti verso i poveri" e "il mancato adempimento degli impegni con le nazioni in via di sviluppo costituisce una seria questione morale".

  "La tutela della proprietà privata, inclusa la proprietà intellettuale" - ha proseguito l'Arcivescovo - "è un valore importante che occorre rispettare (…). Lo stesso impulso creativo e innovativo offerto dal sistema di diritto sulla proprietà intellettuale, in modo particolare nell'ambito sanitario, esiste soprattutto per servire il bene comune della comunità umana".

  L'Osservatore permanente ha concluso il suo intervento sottolineando che "una decisione positiva riguardo a tale questione avrebbe rappresentato un segno importante da parte della Organizzazione Mondiale del Commercio, soprattutto in questo periodo natalizio. La mia delegazione auspica che un senso di responsabilità comune spinga tutti noi a adoperarci affinché quanto è stato fatto in questi giorni non vada perso e affinché si giunga al più presto a una decisione positiva per la famiglia umana".
DELSS/PROPRIETÀ INTELLETTUALE/MARTIN          VIS 20021223 (390)

LA TRADIZIONE DEI DONI DI NATALE NON PERDA IL SUO SENSO


CITTA' DEL VATICANO, 22 DIC. 2002 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, quarta Domenica d'Avvento, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare la preghiera dell'Angelus insieme ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro.

  Parlando del presepe, il Papa ha affermato che la sua semplicità "contrasta però con l'immagine del Natale che talora viene proposta in modo insistente dai messaggi pubblicitari. Anche la bella tradizione di scambiarsi, tra familiari ed amici, i doni in occasione del Natale, sotto l'urto di una certa mentalità consumistica rischia di perdere il suo autentico senso 'natalizio'".

  Giovanni Paolo II ha detto che l'usanza di scambiarsi doni si comprende "a partire dal fatto che Gesù in persona è il Dono di Dio all'umanità, di cui i nostri doni in questa festa vogliono essere riflesso ed espressione. Per tale ragione, è quanto mai opportuno privilegiare quei gesti che manifestano solidarietà ed accoglienza verso i poveri e i bisognosi".

  Dopo aver ricordato la scena che si contempla nel presepe soffermando lo sguardo "sulla Vergine e su Giuseppe, che attendono la nascita di Gesù", il Papa ha detto che le condizioni indispensabili per prepararsi al Natale sono "il silenzio interiore e la preghiera, che permettono di contemplare il mistero che si commemora (…) [e] la disponibilità ad accogliere la volontà di Dio".

  "Il 'si' di Maria e di Giuseppe" - ha concluso il Papa - "è pieno e coinvolge tutta la loro persona: spirito, anima e corpo. Così sia per ciascuno di noi! Gesù, che tra qualche giorno verrà a far risplendere di gioia il nostro presepe, possa trovare in ogni famiglia cristiana una generosa accoglienza, così come avvenne a Betlemme nella Notte Santa".
ANG/NATALE/…                              VIS 20021223 (300)

IL PAPA RICEVE IN UDIENZA IL PRINCIPE VITTORIO EMANUELE


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede Joaquín Navarro-Valls ha rilasciato la seguente dichiarazione:

  "Il Santo Padre ha ricevuto in udienza questa mattina Sua Altezza Reale il Principe Vittorio Emanuele di Savoia con la Consorte ed il Figlio".

  "Giovanni Paolo II ha dato il benvenuto in Vaticano agli ospiti e si è quindi intrattenuto con loro per una ventina di minuti in un cordiale colloquio nel corso del quale si sono scambiati gli auguri di Natale e per l'Anno Nuovo".

  "Il principe Vittorio Emanuele ha ringraziato il Santo Padre per questa udienza che ha definito 'storica' per la sua famiglia".

  "Successivamente il Principe con la Consorte ed il Figlio si sono incontrati con Sua Eminenza il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato".
OP/UDIENZA SAVOIA/NAVARRO-VALLS              VIS 20021223 (150)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Sua Altezza Reale il Principe Vittorio Emanuele di Savoia con la consorte e il figlio.

- L'Arcivescovo Domenico Caloyera, emerito di Izmir (Turchia).

  Sabato 21 dicembre il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/…                                    VIS 20021223 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore George Cosmas Zumaire Lungu Vescovo di Chipata (superficie: 69.106; popolazione: 1.480.967; cattolici: 274.007; sacerdoti: 46; religiosi: 179), Zambia. Il Vescovo eletto è nato a Zumaire (Zambia) nel 1960 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1985. Finora è stato Amministratore Apostolico della medesima diocesi.

  Sabato 21 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Melchor Sánchez de Toca y Alameda Capo Ufficio nel Pontificio Consiglio della Cultura.

- Ha nominato il Vescovo Kevin McDonald, di Northampton (Gran Bretagna), membro del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso.

- Ha nominato membri del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti gli Arcivescovi Francesco Monterisi, Segretario della Congregazione per i Vescovi, e Pier Luigi Celata, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, e il Vescovo Giampalo Crepaldi, Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

- Ha nominato membri del Comitato di Presidenza del Pontificio Consiglio per la Famiglia il Patriarca Angelo Scola, di Venezia, gli Arcivescovi George Pell, di Sydney (Australia), e André Vingt-Trois, di Tours (Francia) e il Vescovo Anders Arborelius, di Stockholm (Svezia).

- Ha nominato membri del Pontificio Consiglio per la Famiglia i Signori Francisco e Geraldine Padilla (Filippine), e Michael M. Waldstein e Susie Burnham Waldstein (Austria).

- Ha nominato Consultori del Pontificio Consiglio per la Famiglia il Monsignore Renzo Bonetti, della Diocesi di Verona, il Padre David Maria A. Jaeger, O.F.M., della Custodia di Terra Santa, il Professor Carl Albert Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo (Stati Uniti d'America), il Professore Pedro Morandé Court, Decano della Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Cattolica del Cile, la Professoressa Dina Nerozzi Frajese, docente all'Università di Tor Vergata a Roma, il Dottor Timothy T. O'Donnell, Presidente del "Christendom College" (Stati Uniti d'America); la Signora Antonia Willemsen, Segretaria dell'"Aiuto alla Chiesa che soffre" (Germania).

- Ha concesso il suo assenso all'elezione canonicamente fatta dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Copta-Cattolica, riunitosi al Cairo il 19 dicembre 2002, del Monsignor Antonios Aziz Mina, Capo Ufficio della Congregazione per le Chiese Orientali, a Vescovo Ausiliare del Patriarca di Alessandria dei Copti-Cattolici (cattolici: 91.500; sacerdoti: 120; religiosi: 389), in Egitto. Il Vescovo eletto è nato a Minya (Egitto) nel 1955 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1978.
NER:NA:NEA/…/…                         VIS 20021223 (400)

venerdì 20 dicembre 2002

DECRETI DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI


CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, in presenza del Santo Padre, dei membri della Congregazione delle Cause dei Santi e dei Postulatori delle rispettive cause, sono stati promulgati diciotto nuovi Decreti. Il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione, ha letto un profilo biografico dei futuri Beati e Santi.

  I Decreti riguardano le seguenti cause:

VIRTÙ EROICHE

- Servo di Dio Carlo Gnocchi, italiano, Sacerdote Diocesano e Fondatore dell'Opera "Pro Juventute", (1902-1956).

- Serva di Dio Maria Teresa di San Giuseppe (al secolo: Anna Maria Tauscher van den Bosch), tedesca, Fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù (1855-1938).

- Serva di Dio Maria Crocifissa (al secolo: Rosa Curcio), italiana, Fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di S. Teresa del Bambin Gesù, (1877-1957).

- Serva di Dio Teresa di Calcutta (al secolo: Agnese Gonxha Bojaxhiu), macedone, Fondatrice delle Congregazioni delle Missionarie e dei Missionari della Carità, (1910-1997).

MIRACOLI

- Venerabile Servo di Dio Giacomo Alberione, italiano, Sacerdote, Fondatore della "Famiglia Paolina", (1884-1971).

- Venerabile Servo di Dio Valentino Paquay, belga, Sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Minori, (1828-1905).

- Venerabile Serva di Dio Bonifacia Rodríguez Castro, spagnola, Fondatrice della Congregazione delle Serve di San Giuseppe, (1837-1905).

- Venerabile Serva di Dio Giulia Salzano, italiana, Fondatrice della Congregazione delle Suore Catechiste del S. Cuore di Gesù, (1846-1929).

- Venerabile Serva di Dio Maria di Gesù Crocifisso (al secolo: Maria Petkovic, croata, Fondatrice della Congregazione delle Figlie della Misericordia, (1892-1966).

- Venerabile Serva di Dio Teresa di Calcutta (al secolo: Agnese Gonxha Bojaxhiu), macedone, Fondatrice delle Congregazioni delle Missionarie e dei Missionari della Carità, (1910-1997).

- Venerabile Servo di Dio Giovanni Merz, bosniaco, laico (1896-1928).

- Beato Daniele Comboni, italiano, Vescovo titolare di Claudiopoli, Vicario Apostolico dell'Africa Centrale, Fondatore degli Istituti dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù e delle Suore Missionarie Comboniane Pie Madri della Nigrizia, (1831-1881).

- Beato Giuseppe Sebastiano Pelczar, polacco, Vescovo di Przemysl dei Latini, Fondatore della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù (1842-1924).

- Beato Arnoldo Janssen, tedesco, Sacerdote, Fondatore della Società del Verbo Divino e delle Congregazioni delle Missionarie Serve dello Spirito Santo nonché delle Serve dello Spirito Santo dell'Adorazione Perpetua (1837-1909).

- Beato Giuseppe Freinademetz, italiano, Sacerdote professo della Società del Verbo Divino, (1852-1909).

- Beata Maria de Mattias, italiana, Fondatrice della Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, (1805-1866).

- Beata Angela della Croce (al secolo: Maria degli Angeli Guerrero González), spagnola, Fondatrice della Congregazione delle Sorelle della Compagnia della Croce (1846-1932).

- Beata Virginia Centurione ved. Bracelli, italiana, Fondatrice delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario, (1587-1651).
CSS/DECRETI/SARAIVA                          VIS 20021220 (450)

PREPARATE IL CUORE PER ACCOGLIERE IL BAMBINO GESÙ


CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi un gruppo di ragazzi e ragazze dell'Azione Cattolica Italiana venuti, come ormai da tradizione, a presentargli gli auguri di Natale.

  Parlando del Natale, Giovanni Paolo II ha detto che "il Bambino Gesù ci rivelerà l'amore infinito del Padre celeste, che non si stanca di cercare ogni suo figlio. Dalla grotta di Betlemme si irradierà anche nel mondo di oggi la bellezza del suo Regno di giustizia e di pace. Preparate il cuore per accoglierlo! Egli vi renderà felici".

  "Lo slogan che vi accompagna durante quest'anno associativo" - ha proseguito il Papa - "è: 'Mani per tutti, tutti per mano'. Le mani non vanno utilizzate per stringere egoisticamente i beni materiali e quasi ad essi 'aggrapparsi'. Occorre, al contrario, imparare a tenerle aperte per accogliere l'amore di Dio: mani sempre pronte a ricevere e a donare il suo amore".

  "Vivete così" - ha concluso Giovanni Paolo II - "e proponete questo cammino anche ai vostri coetanei! Offrirete in tal modo un prezioso contributo al rinnovamento che l'Azione Cattolica Italiana ha intrapreso".
AC/NATALE/AZIONE CATTOLICA ITALIANA          VIS 20021220 (200)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

  In serata è previsto che il Santo riceva in udienza il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/…/…                                    VIS 20021220 (50)

giovedì 19 dicembre 2002

PRESENTAZIONE CREDENZIALI NUOVO AMBASCIATORE SLOVACCO


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto le Lettere credenziali del nuovo ambasciatore della Repubblica Slovacca presso la Santa Sede, la Signora Dagmar Babcanová.

  Nel suo discorso, il Santo Padre ha messo in evidenza che la Chiesa cattolica, nella quale si riconoscono molti cittadini slovacchi, "svolge la propria missione nel pieno riconoscimento della sovranità dello Stato democratico, con il quale intende intrattenere un dialogo cordiale e costruttivo, nel rispetto delle reciproche competenze, mossa dall'intento di contribuire al benessere e al progresso della Nazione".

  "Questo dialogo" - ha proseguito il Papa - "si prospetta di particolare valore in questa fase in cui la Slovacchia, dopo un duro periodo di persecuzione, sta rifiorendo nella libertà e vuole realizzare un autentico progresso a tutti i livelli. E' importante che in questa fase di tumultuose trasformazioni non si ceda alle fallaci prospettive, che trovano la loro radice nel materialismo pratico e nel consumismo sfrenato. Confido che il popolo slovacco, attingendo alla ricca tradizione di valori morali che da sempre lo contraddistinguono, sappia anche in futuro far fronte ai pericoli di una modernità sorda ai valori dello spirito.".

  Parlando dell'ingresso della Slovacchia nell'Unione Europea, Giovanni Paolo II ha detto che ciò apporterà alla nuova Europa "un contributo quanto mai significativo di cultura e di valori". Inoltre, ha proseguito il Papa, per le nuove generazioni è "una concreta possibilità di miglior utilizzo delle proprie energie, a vantaggio del bene comune. E' questo anche il mio fervido auspicio".

  Il Papa ha sottolineato che "sui giovani si fonderà la società di domani. Occorre dunque, che lo Stato venga loro incontro, offrendo l'indispensabile sostegno per la loro formazione e per il successivo inserimento nel mondo del lavoro". In questo senso, ha detto Giovanni Paolo II, è molto importante favorire "il formarsi di nuove e solide famiglie, fondate sul matrimonio e aperte alla vita (…). Era questo uno degli intenti dell'Accordo-base, firmato fra la Santa Sede e la Repubblica Slovacca nel 2000". Il Papa ha poi concluso, esprimendo l'auspicio che "il nuovo clima creato da tale intesa favorirà una sempre migliore collaborazione fra le Autorità dello Stato e i Pastori della Chiesa, al fine di servire sempre meglio il bene comune della Nazione".
CD/CREDENZIALI SLOVACCHIA/BABCANOVA          VIS 20021219 (380)

GIOVANNI PAOLO II RICEVE LE FIGLIE DI SANT'ANNA


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2002 (VIS). Giovanni Paolo II ha ricevuto oggi in udienza le religiose che partecipano al capitolo generale delle Figlie di Sant'Anna, Congregazione fondata dalla Beata Rosa Gattorno.

  Nel discorso consegnato alla Superiora, Suor Anna Maria Luisa Prandina, il Papa scrive che il tema di riflessione scelto dal capitolo, "Fedeltà allo Spirito, con Cristo e madre Rosa, per entrare nei 'processi storici' prendendo il largo con ottimismo pasquale", rappresenta "un'occasione propizia per fare memoria grata del passato, per vivere con passione il presente, e per aprirvi con fiducia al futuro".

  "Il vostro Istituto" - prosegue il Santo Padre - "ha ulteriormente esteso (…) la sua presenza missionaria, prodigandosi al servizio di tante persone bisognose, specialmente nei settori dell'educazione, della promozione umana, della sanità e dell'assistenza agli anziani".

  Infine, Giovanni Paolo II ricorda alle religiose la fondamentale importanza della preghiera, dell'Eucaristia, "presenza viva di Cristo tra gli uomini", e le esorta a non perdersi d'animo nonostante la preoccupazione per "il calo numerico del personale religioso e l'indebolimento delle forze in Italia". Il Papa conclude dicendo loro: "Imitando la vostra Fondatrice sappiate confidare in Dio (…): [poiché] da Gesù e dal suo Spirito scaturirà la forza propulsiva che vi farà consolidare le vostre attuali attività e vi spingerà a nuovi traguardi apostolici e missionari"
AC/…/FIGLIE SANT'ANNA                      VIS 20021219 (230)

CARDINALE RE PRENDE POSSESSO TITOLO SABINA-POGGIO MIRTETO


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2002 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato oggi che il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, prenderà possesso del Titolo della Chiesa Suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto domenica 22 dicembre alle ore 16:00, nella Cattedrale di Poggio Mirteto.
OCL/TITOLO CHIESA/RE                       VIS 20021219 (60)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Sua Beatitudine il Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Monsignore Renato Volante, Osservatore permanente presso le Organizzazioni e gli Organismi delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O.; I.F.A.D.; P.A.M.).

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/…/…                                    VIS 20021219 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Don Angelo Amato, S.D.B., Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto è nato a Molfetta nel 1938 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1967. Finora è stato Professore Ordinario di Teologia nella Pontificia Università Salesiana.

- Padre Brian Farrell, L.C., Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, elevandolo in pari tempo alla dignità episcopale. Il Vescovo eletto è nato a Dublino (Irlanda) nel 1944, è entrato nella Congregazione dei Legionari di Cristo nel 1961 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1969. Finora è stato Capo Ufficio nella Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
NA/…/AMATO:FARRELL                      VIS 20021219 (130)

mercoledì 18 dicembre 2002

UDIENZA: LA NOSTRA VITA È UN'ATTESA DELLA VENUTA DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2002 (VIS). Nell'ultima Udienza Generale del 2002, celebrata nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha dedicato la sua catechesi al Natale.

  Giovanni Paolo II ha ricordato che "la liturgia dell'Avvento, permeata di costanti richiami all'attesa gioiosa del Messia, ci aiuta a cogliere in pienezza il valore e il significato del mistero del Natale. Non si tratta di commemorare soltanto l'evento storico, che oltre duemila anni or sono si registrò in un piccolo borgo della Giudea. E' necessario piuttosto comprendere che l'intera nostra vita deve essere un 'avvento', un'attesa vigile della definitiva venuta di Cristo. Per predisporre il nostro animo ad accogliere il Signore (…), dobbiamo imparare a riconoscerlo presente negli eventi dell'esistenza quotidiana".

  "La Chiesa" - ha proseguito il Papa - "ci offre, nella liturgia di questi giorni, tre singolari 'guide', che ci indicano gli atteggiamenti da assumere per andare incontro a questo divino 'ospite' dell'umanità.

  Anzitutto, ha detto il Papa, Isaia, che "esorta a mantenersi vigili nella preghiera, per riconoscere 'i segni' della venuta del Messia. C'è poi Giovanni il Battista, precursore del Messia, che si presenta come 'voce di uno che grida nel deserto', predicando 'un battesimo di conversione per il perdono dei peccati'. E' la sola condizione per riconoscere il Messia ormai presente nel mondo. Ed infine Maria, che, in questa novena di preparazione al Natale, ci guida verso Betlemme. Maria è la donna del 'si' che, a differenza di Eva, fa suo senza riserve il progetto di Dio. Diviene in tal modo una luce chiara per i nostri passi e il modello più alto a cui ispirarci".
AG/NATALE/…                             VIS 20021218 (280)

AI PELLEGRINI: ACCOGLIERE DIO NELLA VITA QUOTIDIANA


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2002 (VIS). Al termine della catechesi dell'Udienza Generale del mercoledì, Giovanni Paolo II ha salutato i numerosi pellegrini riuniti nell'Aula Paolo IV e ha rivolto qualche parola speciale ai fedeli della Croazia, Nazione che quest'anno ha regalato l'albero di Natale posto in Piazza San Pietro.

  L'albero, che proviene dal parco nazionale di Gorski kotar, è alto ventotto metri, pesa sette tonnellate ed è decorato con i tradizionali cuori croati.

  "Sono grato" - ha detto il Papa - "per il dono dell'albero di Natale, offerto come segno dei legami profondi del Popolo croato con la Sede di Pietro, che durano da quattordici secoli (…) e in modo particolare a quanti si sono impegnati per realizzare l'idea dell'albero, lanciata quattro anni fa dalla Conferenza Episcopale Croata, all'indomani della mia Visita pastorale a Zagreb, Marjia Bistrica, Split e Solin".

  "Il gentile omaggio della Croazia" - ha proseguito il Papa - "ricorderà nei prossimi giorni ai visitatori di questa Aula e ai pellegrini, che si recheranno in Piazza San Pietro in Vaticano, il Mistero dell'Incarnazione, il quale ha illuminato gli orizzonti dell'umanità con una nuova speranza. Possa la luce di tale speranza aiutare gli uomini e i popoli del nostro tempo a riconoscere nel Bambino nato a Betlemme l'Emmanuele, il Dio con noi, e ad accoglierlo nella propria vita quotidiana per proseguire fiduciosi il cammino sulle vie della storia!".

  Il Santo Padre si è quindi rivolto a un gruppo di pellegrini del Molise, regione colpita, lo scorso novembre, da un terremoto nel quale sono morti cinquantaquattro bambini. "Mentre assicuro la mia costante preghiera per voi e per i vostri familiari" - ha detto il Papa -, "vi incoraggio a guardare al domani con fiducia e speranza. Auspico altresì che non cessino l'attenzione e la solidarietà da parte dell'intera Nazione verso le vostre comunità".
AG/SALUTI/…                              VIS 20021218 (320)

2002: OLTRE QUATTROCENTOMILA FEDELI ALLE UDIENZE GENERALI


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2002 (VIS). Secondo quanto comunicato dalla Prefettura della Casa Pontificia, nel 2002 oltre quattrocentomila persone hanno partecipato alle quarantasei Udienze Generali del mercoledì, celebrate in Piazza San Pietro o nell'Aula Paolo VI.

  L'Udienza Generale odierna è stata l'ultima di quest'anno. Nel corso degli incontri del mercoledì, in ventiquattro anni di pontificato il Papa ha incontrato quasi diciassette milioni di persone in 1.064 udienze.
…/UDIENZE PAPA/…                            VIS 20021218 (80)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
AP/…/TRUJILLO                                VIS 20021218 (30)

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2002 (VIS). Nelle scorse settimane sono deceduti i Prelati:

- Il Vescovo Adolfo Gerstner, emerito di Concordia (Argentina), il 4 dicembre, all'età di 81 anni.
- L'Arcivescovo Eduardo Picher Peña, già Ordinario Militare per il Perù, il 30 novembre, all'età di 82 anni.
- Il Vescovo Dante Sandrelli, emerito di Formosa (Argentina), l'8 dicembre, all'età di 80 anni.
…/DECEDUTI/…                                VIS 20021218 (70)

martedì 17 dicembre 2002

VERITÀ, GIUSTIZIA, AMORE E LIBERTÀ: CONDIZIONI PER LA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescvo Renato R. Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha presentato il Messaggio di Giovanni Paolo II per la XXXVI Giornata Mondiale della Pace, il cui tema è "'Pacem in terris': un impegno permanente".

  Alla conferenza stampa l'Arcivescovo Martino era accompagnato dal Vescovo Giampaolo Crepaldi e da Monsignor Frank J. Dewane, rispettivamente Segretario e Sotto-Segretario del medesimo Dicastero.

  L'Arcivescovo Martino ha affermato che, dopo aver constatato che "il mondo a cui Giovanni XXIII si rivolgeva era in un profondo stato di disordine", il Papa ricorda che solo due anni prima, nel 1961, veniva costruito il "muro di Berlino" e il mondo doveva affrontare la crisi dei missili a Cuba. "Dentro questo scenario storico (…) la 'Pacem in terris' costituì un decisivo momento di rottura perché riaffermò il fondamentale valore della pace come aspirazione della gente di ogni parte della terra a vivere in sicurezza, giustizia e speranza". Il Beato Giovanni XXIII ha esposto le "condizioni essenziali" per la pace: "la verità, la giustizia, l'amore e la libertà".

  "Mi pare assai rilevante" - ha proseguito l'Arcivescovo - "la connessione che il Santo Padre coglie tra la consapevolezza dei valori spirituali (il Papa parla anche di 'sensibilità spirituale') e le conseguenze pubbliche e politiche che tale consapevolezza può avere. Tale connessione ha dimostrato storicamente tutta la sua rilevanza soprattutto sul terreno dei diritti umani".

  Il Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha detto che il Papa sottolinea "l'elaborazione di un concetto di bene comune - principio classico della dottrina sociale, dentro un orizzonte mondiale, proponendo pertanto il concetto di 'bene comune universale'".

  Giovanni Paolo II, ha proseguito l'Arcivescovo Martino, si sofferma sulla necessità di "superare, a tutti i livelli nazionali e internazionali, la separazione tra le esigenze della morale e quelle politiche (…). Il problema della pace rettamente intesa non può prescindere da questioni legate ai principi morali, soprattutto quelli connessi all'affermazione della dignità e dei diritti umani".

  "Se il nuovo nome della pace è lo sviluppo" - ha sottolineato l'Arcivescovo Martino - "il disarmo per lo sviluppo dovrebbe diventare più necessario ogni giorno (…). Non si potrà eliminare la fame finché nel mondo si investono tanti miliardi di dollari all'anno in spese militari".

  Il Messaggio del Santo Padre si conclude "con un invito a coltivare un'adeguata spiritualità della pace", ha osservato l'Arcivescovo Martino. "Nella prospettiva cristiana, la realizzazione della pace, infatti, non riguarda solamente le istituzioni nazionali o internazionali (…). Ognuno di noi, nel proprio ambiente professionale, deve pertanto sentire il grave dovere di incrementare la pace con gesti personali di pace"
OP/GIORNATA MONDIALE PACE/MARTINO          VIS 20021217 (460)

MESSAGGIO GIORNATA MONDIALE PACE 2003: "PACEM IN TERRIS"


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio di Giovanni Paolo II per la XXXVI Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2003. Il Messaggio è datato 8 dicembre, solennità dell'Immacolata Concezione. Riportiamo qui di seguito alcuni estratti del documento.

  "1. Sono trascorsi quasi quarant'anni da quell'11 aprile 1963, in cui Papa Giovanni XXIII pubblicò la storica Lettera enciclica 'Pacem in terris' (…). Rivolgendosi 'a tutti gli uomini di buona volontà', il mio venerato Predecessore (…) compendiava il suo messaggio di pace al mondo nella prima affermazione dell'Enciclica: 'La pace in terra, anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi, può venire instaurata e consolidata solo nel pieno rispetto dell'ordine stabilito da Dio'".

  "2. In realtà, il mondo a cui Giovanni XXIII si rivolgeva era in un profondo stato di disordine. Il XX secolo era iniziato con una grande attesa di progresso. L'umanità aveva invece dovuto registrare, in sessant'anni di storia, lo scoppio di due guerre mondiali, l'affermarsi di sistemi totalitari devastanti, l'accumularsi di immense sofferenze umane e lo scatenarsi, nei confronti della Chiesa, della più grande persecuzione che la storia abbia mai conosciuto".

  "Solo due anni prima della 'Pacem in terris', nel 1961, il 'muro di Berlino' veniva eretto per dividere e mettere l'una contro l'altra non soltanto due parti di quella Città, ma anche due modi di comprendere e di costruire la città terrena".

  "Inoltre, proprio sei mesi prima della pubblicazione dell'Enciclica (…), il mondo, a causa della crisi dei missili a Cuba, si trovò sull'orlo di una guerra nucleare. La strada verso un mondo di pace, di giustizia e di libertà sembrava bloccata. Molti ritenevano che l'umanità fosse condannata a vivere per tanto tempo ancora in quelle precarie condizioni di 'guerra fredda' (…). L'uso delle armi atomiche, infatti, l'avrebbe trasformata in un conflitto che avrebbe messo a repentaglio il futuro stesso dell'umanità".

  "3. Papa Giovanni XXIII non era d'accordo con coloro che ritenevano impossibile la pace. Con l'Enciclica, egli fece sì che questo fondamentale valore - con tutta la sua esigente verità - cominciasse a bussare da entrambe le parti di quel muro e di tutti i muri".

  "Da spirito illuminato qual era, Giovanni XXIII identificò le condizioni essenziali per la pace in quattro precise esigenze dell'animo umano: la verità, la giustizia, l'amore e la libertà".

  "4. (…) La fine del colonialismo, la nascita di nuovi Stati indipendenti, la difesa più efficace dei diritti dei lavoratori, la nuova e gradita presenza delle donne nella vita pubblica, gli apparivano come altrettanti segni di un'umanità che stava entrando in una nuova fase della sua storia, una fase caratterizzata dalla 'convinzione che tutti gli uomini sono uguali per dignità naturale'".

  "Davanti alla crescente consapevolezza dei diritti umani che andava emergendo a livello sia nazionale che internazionale, Giovanni XXIII intuì la forza insita nel fenomeno ed il suo straordinario potere di cambiare la storia (…). La strada verso la pace, insegnava il Papa nell'Enciclica, doveva passare attraverso la difesa e la promozione dei diritti umani fondamentali".

  "Sulla base della convinzione che ogni essere umano è uguale in dignità e che, di conseguenza, la società deve adeguare le sue strutture a tale presupposto, sorsero ben presto i movimenti per i diritti umani (…) [che] contribuirono al rovesciamento di forme di governo dittatoriali e spinsero a sostituirle con altre forme più democratiche e partecipative. Essi dimostrarono, in pratica, che pace e progresso possono essere ottenuti solo attraverso il rispetto della legge morale universale, scritta nel cuore dell'uomo".

  "5. (…) Davanti ad un mondo che stava diventando sempre più interdipendente e globale, Papa Giovanni XXIII suggerì che il concetto di bene comune doveva essere elaborato con un orizzonte mondiale (…). Una delle conseguenze di questa evoluzione era l'evidente esigenza che vi fosse un'autorità pubblica a livello internazionale, che potesse disporre dell'effettiva capacità di promuovere tale bene comune universale".

  "Non sorprende perciò che Giovanni XXIII guardasse con grande speranza all'Organizzazione delle Nazioni Unite, costituita il 26 giugno 1945. Egli vedeva in essa uno strumento credibile per mantenere e rafforzare la pace nel mondo".

  "Non solo la visione precorritrice di Papa Giovanni XXIII, la prospettiva cioè di un'autorità pubblica internazionale a servizio dei diritti umani, della libertà e della pace, non si è ancora interamente realizzata, ma si deve registrare, purtroppo, la non infrequente esitazione della comunità internazionale nel dovere di rispettare e applicare i diritti umani. Questo dovere tocca tutti i diritti fondamentali e non consente scelte arbitrarie, che porterebbero a realizzare forme di discriminazione e di ingiustizia. Allo stesso tempo, siamo testimoni dell'affermarsi di una preoccupante forbice tra una serie di nuovi 'diritti' promossi nelle società tecnologicamente avanzate e diritti umani elementari che tuttora non vengono soddisfatti soprattutto in situazioni di sottosviluppo: penso, ad esempio, al diritto al cibo, all'acqua potabile, alla casa, all'auto- determinazione e all'indipendenza. La pace richiede che questa distanza sia urgentemente ridotta e infine superata".

  "Una più grande consapevolezza dei doveri umani universali sarebbe di grande beneficio alla causa della pace, perché le fornirebbe la base morale del riconoscimento condiviso di un ordine delle cose che non dipende dalla volontà di un individuo o di un gruppo".

  "6. Resta comunque vero che, nonostante molte difficoltà e ritardi, nei quarant'anni trascorsi si è avuto un notevole progresso verso la realizzazione della nobile visione di Papa Giovanni XXIII (…). [E'] sicuramente significativo che, nei quarant'anni trascorsi dalla 'Pacem in terris', molte popolazioni del mondo siano diventate più libere, strutture di dialogo e di cooperazione tra le nazioni si siano rafforzate e la minaccia di una guerra globale nucleare, quale si profilò drasticamente ai tempi di Papa Giovanni XXIII, sia stata efficacemente contenuta".

  "Che ci sia un grande disordine nella situazione del mondo contemporaneo è constatazione da tutti facilmente condivisa. L'interrogativo che si impone è perciò il seguente: quale tipo di ordine può sostituire questo disordine, per dare agli uomini e alle donne la possibilità di vivere in libertà, giustizia e sicurezza?".

  "[Il] problema dell'ordine negli affari mondiali, che è poi il problema della pace rettamente intesa, non può prescindere da questioni legate ai principi morali. In altre parole, emerge anche da questa angolatura la consapevolezza che la questione della pace non può essere separata da quella della dignità e dei diritti umani. Proprio questa è una delle perenni verità insegnate dalla 'Pacem in terris', e noi faremmo bene a ricordarla e a meditarla in questo quarantesimo anniversario".

  "Non è forse questo il tempo nel quale tutti devono collaborare alla costituzione di una nuova organizzazione dell'intera famiglia umana, per assicurare la pace e l'armonia tra i popoli, ed insieme promuovere il loro progresso integrale?".

  "7. (…) Proprio perché le persone sono create con la capacità di elaborare scelte morali, nessuna attività umana si situa al di fuori della sfera dei valori etici. La politica è un'attività umana; perciò anch'essa è soggetta al giudizio morale. Questo è vero anche per la politica internazionale".

  "Forse non c'è un altro luogo in cui si avverta con uguale chiarezza la necessità di un uso corretto dell'autorità politica, quanto nella drammatica situazione del Medio Oriente e della Terra Santa. Giorno dopo giorno e anno dopo anno, l'effetto cumulativo di un esasperato rifiuto reciproco e di una catena infinita di violenze e di vendette ha frantumato sinora ogni tentativo di avviare un dialogo serio sulle reali questioni in causa. La precarietà della situazione è resa ancor più drammatica dallo scontro di interessi esistente tra i membri della comunità internazionale. Finché coloro che occupano posizioni di responsabilità non accetteranno di porre coraggiosamente in questione il loro modo di gestire il potere e di procurare il benessere dei loro popoli, sarà difficile immaginare che si possa davvero progredire verso la pace".

  "8. C'è un legame inscindibile tra l'impegno per la pace e il rispetto della verità. L'onestà nel dare informazioni, l'equità dei sistemi giuridici, la trasparenza delle procedure democratiche danno ai cittadini quel senso di sicurezza, quella disponibilità a comporre le controversie con mezzi pacifici e quella volontà di intesa leale e costruttiva che costituiscono le vere premesse di una pace durevole (…). Le ripercussioni negative, che sul processo di pace hanno gli impegni presi e poi non rispettati, devono indurre i Capi di Stato e di Governo a ponderare con grande senso di responsabilità ogni loro decisione".

  "Se tutti gli impegni assunti devono essere rispettati, speciale cura deve essere posta nel dare esecuzione agli impegni assunti verso i poveri (…). La sofferenza causata dalla povertà risulta drammaticamente accresciuta dal venir meno della fiducia. Il risultato finale è la caduta di ogni speranza. La presenza della fiducia nelle relazioni internazionali è un capitale sociale di valore fondamentale".

  "9. A voler guardare le cose a fondo, si deve riconoscere che la pace non è tanto questione di strutture, quanto di persone (…). Gesti di pace nascono dalla vita di persone che coltivano nel proprio animo costanti atteggiamenti di pace (…). Gesti di pace sono possibili quando la gente apprezza pienamente la dimensione comunitaria della vita (…). Gesti di pace creano una tradizione e una cultura di pace".

  "La religione possiede un ruolo vitale nel suscitare gesti di pace e nel consolidare condizioni di pace. Essa può esercitare questo ruolo tanto più efficacemente, quanto più decisamente si concentra su ciò che le è proprio: l'apertura a Dio, l'insegnamento di una fratellanza universale e la promozione di una cultura di solidarietà".

  "10. Il beato Giovanni XXIII era persona che non temeva il futuro (…). [Egli] non esitò a proporre ai leader del suo tempo una visione nuova del mondo. È questa l'eredità che egli ci ha lasciato. Guardando a lui, in questa Giornata Mondiale della Pace 2003, siamo invitati ad impegnarci in quei medesimi sentimenti che furono suoi: fiducia in Dio misericordioso e compassionevole, che ci chiama alla fratellanza; fiducia negli uomini e nelle donne del nostro come di ogni altro tempo, a motivo dell'immagine di Dio impressa ugualmente negli animi di tutti. È partendo da questi sentimenti che si può sperare di costruire un mondo di pace sulla terra".

  "All'inizio di un nuovo anno nella storia dell'umanità, è questo l'augurio che mi sale spontaneo dal profondo del cuore: che nell'animo di tutti possa sbocciare uno slancio di rinnovata adesione alla nobile missione che l'Enciclica 'Pacem in terris' proponeva quarant'anni fa a tutti gli uomini e le donne di buona volontà".

  "Il quarantesimo anniversario della 'Pacem in terris' è un'occasione quanto mai opportuna per fare tesoro dell'insegnamento profetico di Papa Giovanni XXIII. Le comunità ecclesiali studieranno come celebrare questo anniversario in modo appropriato durante l'anno, con iniziative che non mancheranno di avere carattere ecumenico e interreligioso".
MESS/GIORNATA MONDIALE PACE 2003/…                  VIS 20021217 (1780)

ACCORDO SANTA SEDE - TURINGIA: FACOLTÀ TEOLOGICA ERFURT


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2002 (VIS). Lo scorso 16 dicembre presso la sede della Nunziatura Apostolica di Berlino, l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Nunzio Apostolico in Germania, e il Ministro-Presidente dello Stato Libero di Turingia, Bernhard Vogel, hanno proceduto allo scambio degli Strumenti di ratifica dell'Accordo firmato il 19 novembre 2002 fra la Santa Sede e lo Stato Libero di Turingia per incorporare la Facoltà Teologica di Erfurt nell'Università statale della medesima città. L'Accordo è entrato in vigore il giorno dello scambio degli Strumenti di ratifica, a norma dell'articolo 9 dell'Accordo medesimo.
…/RATIFICA/TURINGIA                          VIS 20021217 (100)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza l'Arcivescovo Jean-Pierre Ricard, di Bordeaux (Francia), Presidente della Conferenza Episcopale Francese, con il Vescovo Georges Pontier, di La Rochelle, e Monsignor Stanislas Lalanne, rispettivamente Vice-Presidente e Segretario Generale della medesima Conferenza Episcopale.
AP/…/…                                    VIS 20021217 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il sacerdote Michael Apochi Vescovo di Otukpo (superficie: 9,600; popolazione: 1.520.000; cattolici: 454.000; sacerdoti: 48; religiosi: 30), Nigeria. Il Vescovo eletto è nato a Ichama District (Nigeria) nel 1960 e ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1986.

- Ha nominato il Monsignore Gabriele Giordano Caccia, finora Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Segreteria di Stato, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.

- Ha nominato il Monsignore Francesco Borgia Trân Van Kha, finora Aiutante di Studio della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Capo Ufficio nella medesima Congregazione.
NER:NA/…/APOCHI:GIORDANO:TRAN             VIS 20021217 (110)

lunedì 16 dicembre 2002

F.O.C.S.I.V.: L'AMORE VERSO IL PROSSIMO NON CONOSCE RISERVE


CITTA' DEL VATICANO, 14 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Annuale della Federazione degli Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontariato (F.O.C.S.I.V.), che celebrano quest'anno il XXX anniversario di fondazione.

  Il Papa ha ricordato che fin dalle origini la F.O.C.S.I.V. si è distinta "per l'impegno con cui ha costantemente promosso lo sviluppo degli ultimi, attraverso l'azione generosa di migliaia di volontari, inviati dal 1972 ad oggi nei Paesi del cosiddetto Terzo mondo dai vari Organismi che compongono la Federazione".

  "Ciò che caratterizza la vostra benemerita Federazione, chiamata ad operare assieme a tanti altri organismi di assistenza e di promozione umana, è l'ispirazione cristiana che ne orienta e sostiene l'azione in tante parti del mondo".

  "Il cristiano" - ha proseguito il Santo Padre - "è chiamato a rendere in qualche modo 'sperimentabile', attraverso la sua dedizione ai fratelli, la tenerezza provvidente del Padre celeste. L'amore verso il prossimo, per non conoscere riserve e stanchezze, ha bisogno di alimentarsi alla fornace della carità divina. Ciò suppone soste prolungate di preghiera, l'attento costante ascolto della Parola di Dio e soprattutto un'esistenza centrata sul mistero dell'Eucaristia".

  "Il segreto dell'efficacia di ogni vostro progetto è, pertanto, il costante riferimento a Cristo. Proprio questo hanno testimoniato non pochi vostri amici, che si sono contraddistinti come autentici e generosi operai del Vangelo, talora sino al sacrificio della vita. Seguendo il loro esempio, carissimi Fratelli e Sorelle, andate avanti con fiducia. Intensificate anzi il vostro slancio apostolico per rispondere alle urgenze di quanti oggi sono costretti a vivere in condizioni di disagio o di abbandono".
AC/…/FOCSIV                             VIS 20021216 (280)

RIEMPIRE I CUORI DI GIOIA IN VISTA DEL NATALE GIÀ PROSSIMO


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2002 (VIS). Oggi, terza domenica di Avvento, detta tradizionalmente "Gaudete" per il Natale ormai prossimo, il Santo Padre ha celebrato la Messa nell'Aula Paolo VI per la comunità della parrocchia romana di San Giovanni Nepomuceno Neumann.

  Nell'omelia il Papa ha affermato che "di fronte alle immancabili difficoltà della vita, alle incertezze e alle paure per il futuro, alla tentazione dello scoraggiamento e della delusione, la Parola di Dio ripropone sempre il 'lieto annunzio' della salvezza (…). Questa letizia, preannuncio della gioia del Natale ormai prossimo, possa pervadere il cuore di ciascuno di noi e ogni ambito della nostra esistenza".

  Dopo aver ricordato che la parrocchia, fondata due anni fa, "non dispone ancora di un adeguato centro di culto", Giovanni Paolo II ha detto: "Proprio in questa terza domenica di Avvento, la diocesi celebra la Giornata di preghiera e di sensibilizzazione perché tutte le zone della Città, specialmente quelle di periferia, abbiano una chiesa con le strutture necessarie al normale svolgimento delle attività liturgiche, formative e pastorali. Mi auguro che quanto prima anche per voi sia possibile realizzare questo progetto, senza tuttavia perdere mai lo stile missionario che in questi anni ha reso viva e dinamica la vostra famiglia parrocchiale".

  Il Santo Padre ha esortato i fedeli a prendersi cura in modo particolare dei bambini e degli adolescenti, "non facendo mancare loro attenzione, amicizia e fiducia. Sostenete le famiglie, in particolare quelle giovani e quelle povere o in difficoltà".

  Infine, ricordando san Giovanni Nepomuceno, "questa grande figura di Vescovo missionario, straordinario pioniere del Vangelo nell'America del Nord a metà del diciannovesimo secolo", il Papa ha concluso dicendo: "Imitatene lo zelo per l'annuncio del Vangelo e l'ardente amore per la Chiesa e per il prossimo bisognoso".
HML/…/SAN GIOVANNI NEPOMUCENO              VIS 20021216 (310)

ANGELUS: SEGNO DI SPERANZA ATTRAVERSO FAMIGLIE CRISTIANE


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2002 (VIS). A mezzogiorno, dopo l'incontro con la comunità della parrocchia romana di San Giovanni Nepomuceno Neumann, Giovanni Paolo II si è affacciato alla finestra del suo studio per la preghiera dell'Angelus con i numerosi pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

  Come ogni anno nella terza domenica di Avvento, erano presenti molti bambini per fare benedire al Papa le statuette del Bambino Gesù che verranno collocate nei Presepi delle case e delle parrocchie romane.

  "La vostra allegria" - ha detto il Papa rivolgendosi ai bambini - "ben si intona con lo spirito di gioia tipico della terza Domenica di Avvento". "Il Natale" - ha quindi proseguito il Santo Padre - "è per eccellenza festa della famiglia, perché Dio, nascendo in una famiglia umana, l'ha eletta quale prima comunità consacrata dal suo amore".

  Infine il Papa ha ricordato che dal 22 al 26 gennaio 2003 a Manila, nelle Filippine, si terrà il Quarto Incontro Mondiale delle Famiglie, che segue quelli celebrati a Roma (1994), Rio de Janeiro (1997) e di nuovo a Roma per il Grande Giubileo dell'Anno 2000. "Il prossimo appuntamento" - ha detto il Santo Padre - "servirà a rilanciare nel terzo millennio il Vangelo della famiglia (…). Il mondo ha bisogno di un segno di speranza, che venga proprio dalle famiglie cristiane".
ANG/FAMIGLIE/…                          VIS 20021216 (230)

DECRETO DI "RECOGNITIO": NORME SUGLI ABUSI SUI MINORI


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2002 (VIS). Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, ha indirizzato una Lettera al Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stai Uniti, Monsignor Wilton Daniel Gregory, con la quale comunica il decreto di "recognitio" per le "Essential Norms for Diocesan/Eparchial Policies Dealing with Allegations of Sexual Abuse of Minors by Priests or Deacons" (Essential Norms), ossia le norme diocesane per le politiche diocesani/eparcali relative agli abusi sessuali sui minori da parte di sacerdoti o diaconi.

  Nella Lettera, redatta in lingua inglese e datata 8 dicembre, il Cardinale Re esprime il suo "rinnovato e sincero apprezzamento per la sollecitudine e la determinazione pastorale con cui i Vescovi degli Stati Uniti hanno affrontato la terribile situazione causata da tali aberranti crimini".

  "La Santa Sede" - prosegue il Cardinale - "sostiene in pieno gli sforzi compiuti dai Vescovi per prevenire questo male. La legge universale della Chiesa ha sempre considerato questo crimine come una delle offese più gravi che un ministro consacrato possa commettere e ha stabilito che debba essere punito con le pene più severe, senza escludere, se il caso lo richiede, la dismissione dallo stato clericale (cfr. canone 1395, paragrafo 2). Inoltre, nel 2001 il Santo Padre aveva già deliberato che questo crimine dovesse essere incluso tra i delitti più gravi ('gravioria delicta') dei clerici, per sottolineare l'avversione della Santa Sede verso questo tradimento della fiducia che i fedeli giustamente ripongono nei ministri di Cristo, e per assicurare che i colpevoli siano puniti in modo adeguato. Pertanto ha conferito alla Congregazione per la Dottrina della Fede speciale competenza in questa materia, applicabile all'intera Chiesa, stabilendo una procedura particolare da seguire".

  Il Prefetto ricorda che "la Santa Sede è unita spiritualmente alle vittime degli abusi e alle loro famiglie e incoraggia i Vescovi, i sacerdoti e l'intera comunità cattolica a mostrare loro una particolare sollecitudine. Questa vicinanza viene ora confermata ancora una volta con l'approvazione delle 'Essential Norms' (…), che nella loro attuale formulazione intendono proteggere in modo efficace i minori e stabilire una procedura rigorosa e precisa per punire in modo giusto quanti sono colpevoli di offese tanto abominevoli".

  "Al contempo, assicurando l'accertamento della realtà dei fatti, le norme approvate tutelano i diritti umani inviolabili, tra cui anche il diritto di difesa, e garantiscono il rispetto della dignità di tutte le persone coinvolte, a cominciare dalle vittime. Inoltre, sostengono il principio, fondamentale in tutti i sistemi giuridici, che una persona è considerata innocente fino a quando un regolare processo o la sua spontanea ammissione ne dimostra la colpevolezza".

  "L'autentica comunione ecclesiale tra la Conferenza Episcopale e la Sede Apostolica, dimostrata ancora una volta in queste dolorose circostanze, spinge tutti noi a pregare intensamente Dio affinché da questa crisi emergano, come ha affermato il Santo Padre, 'un sacerdozio più santo, un episcopato più santo, una Chiesa più santa'. Così, i vincoli di comunione che uniscono i Vescovi ai loro sacerdoti e diaconi e i fedeli ai loro Pastori saranno ulteriormente rafforzati".

  "La Santa Sede, inoltre, unitamente ai Vescovi degli Stati Uniti, si sente obbligata nella giustizia e nella gratitudine a riaffermare e difendere il buon nome della grande maggioranza dei sacerdoti e dei diaconi che sono, e che sono sempre stati, esemplari nella loro fedeltà alle esigenze della loro vocazione ma che sono stati ingiustamente offesi o calunniati per associazione. Come ha affermato il Santo Padre, non possiamo dimenticare 'l'immenso bene spirituale, umano e sociale che la grande maggioranza dei sacerdoti e dei religiosi negli Stati Uniti ha fatto e sta tuttora facendo'. In effetti, appare necessario dedicare ogni risorsa disponibile per ripristinare l'immagine pubblica del sacerdozio cattolico come vocazione degna e nobile al servizio generoso e spesso di sacrificio al servizio del Popolo di Dio".

  "Per quanto riguarda i sacerdoti, i religiosi e i diaconi, chiedo ai rappresentati della Conferenza Episcopale di continuare a riunirsi con la Conferenza dei Superiori Maggiori per esaminare con attenzione i diversi aspetti delle loro situazioni particolari e di inviare alla Santa Sede qualunque accordo raggiunto".
…/NORME SACERDOTI STATI UNITI/RE              VIS 20021216 (690)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Stjepan Mesic, Presidente della Repubblica di Croazia, con la consorte e seguito;

- L'Arcivescovo Giuseppe Lazzarotto, Nunzio Apostolico in Irlanda.

  Sabato 14 dicembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Antonio Mennini, Rappresentante della Santa Sede presso la Federazione Russa.

- L'Arcivescovo Marc Ouellet, di Québec (Canada).

- Il Signor Tayaab Siddiqui, Ambasciatore del Pakistan, in visita di congedo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/…                                 VIS 20021216 (100)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre, accogliendo la richiesta dell'Episcopato francese, ha disposto il seguente riordinamento delle Province ecclesiastiche di Francia:

A) Ha eretto le Province ecclesiastiche di:

  - Marseille, finora arcidiocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede, elevando a Chiesa metropolitana l'omonima sede, assegnandole come suffraganee le arcidiocesi di Aix e di Avignon, finora sedi metropolitane, e le diocesi di Ajaccio, Digne, Fréjus-Toulon, Gap, Nice, e nominando Arcivescovo Metropolita di Marseille Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Bernard Panafieu;

  - Clermont, elevando a Chiesa metropolitana l'omonima sede, assegnandole come suffraganee le diocesi di Le Puy-en-Velay, Moulins, Saint Flour, e nominando Arcivescovo Metropolita di Clermont Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Hippolyte Simon;

  - Dijon, elevando a Chiesa metropolitana l'omonima sede, assegnandole come suffraganee l'arcidiocesi di Sens, finora sede metropolitana, le diocesi di Autun, Nevers, e la Prelatura della "Mission de France" o Pontigny, e nominando Arcivescovo Metropolita di Dijon Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Michel Coloni;

  - Montpellier, elevando a Chiesa metropolitana l'omonima sede, assegnandole come suffraganee le diocesi di Carcassonne, Mende, Nîmes, Perpignan-Elne, e nominando Arcivescovo Metropolita di Montpellier Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Guy Thomazeau;

  - Poitiers, elevando a Chiesa metropolitana l'omonima sede, assegnandole come suffraganee le diocesi di Angoulême, La Rochelle, Limoges, Tulle, e nominando Arcivescovo Metropolita di Poitiers Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Albert Rouet.

B) Ha assegnato, come suffraganee:

  - Alla Chiesa metropolitana di Bordeaux le diocesi di Aire, Agen, Bayonne, Périgueux;

  - Alla Chiesa metropolitana di Lyon, le diocesi di Annency, Belley-Ars, Grenoble, Saint-Etienne, Valence, Viviers, e l'arcidiocesi di Chambéry, Saint-Jean-de-Maurienne et Tarentaise, finora sede metropolitana;

  - Alla Chiesa metropolitana di Reims, le diocesi di Amiens, Beauvais, Châlons, Langres, Soissons, Troyes;

  - Alla Chiesa metropolitana di Rennes, le diocesi di Angers, Laval, Le Mans, Luçon, Nantes, Quimper, Saint-Brieuc, Vannes;

  - Alla Chiesa metropolitana di Toulouse, le arcidiocesi di Albi e di Auch, finora sedi metropolitane, e le diocesi di Cahors, Montauban, Pamiers, Rodez, Tarbes et Lourdes;

  - Alla Chiesa metropolitana di Tours, l'arcidiocesi di Bourges, finora sede metropolitana, e le diocesi di Blois, Chartres, Orléans.

C) Ha confermato, come suffraganee:

  - Alla Chiesa metropolitana di Besançon, le diocesi di Belfort-Montbéliard, Nancy, Saint-Claude, Saint-Dié, Verdun;

  - Alla Chiesa metropolitana di Cambrai, le diocesi di Arras, Lille;

  - Alla Chiesa metropolitana di Paris, le diocesi di Créteil, Evry-Corbeil-Essonnes, Meaux, Nanterre, Pontoise, Saint-Denis, Versailles;

  - Alla Chiesa metropolitana di Rouen, le diocesi di Bayeux, Coutances, Evreux, Le Havre, Sées.

D) Ha confermato come "immediate subiectae Sanctae Sedi" l'arcidiocesi di Strasbourg e la diocesi di Metz.

  Sabato 14 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Ngozi (Burundi), presentata dal Vescovo Stanislas Kaburungu, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Gervais Banshimiyubusa, Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Padre Joachim Ntahondereye, finora Professore di Teologia morale al Seminario Maggiore di Gitega, Vescovo di Muyinga (superficie: 5.767; popolazione: 959.920; cattolici: 525.027; sacerdoti: 31; religiosi: 122), Burundi. Il Vescovo eletto è nato nel 1953 a Camzai (Burundi) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1980.

- Ha nominato Consultori della Congregazione delle Cause dei Santi: il Monsignore Jair Ferreira Pena; Don Miguel Vasco Costa de Salis Amaral; Padre Fernando José Monteiro Guimarães, C.SS.R.
ECE:RE:NER:NA/…/…                         VIS 20021216 (550)

venerdì 13 dicembre 2002

IL PAPA AGLI AMBASCIATORI: LA PACE È DOVERE DI TUTTI


CITTA' DEL VATICANO, 13 DIC. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto, in forma collettiva, le Lettere Credenziali di sette nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede, della Sierra Leone, della Giamaica, dell'India, del Ghana, della Norvegia, del Rwanda e del Madagascar. Il Santo Padre ha pronunciato un discorso in lingua francese e ha consegnato ad ogni Ambasciatore un discorso scritto relativo ai problemi specifici di ogni singolo Paese.

  I nuovi Ambasciatori sono: il Signor Fode Maclean Dabor, Ambasciatore della Sierra Leone; la Signora Marcia Gilbert-Roberts, Ambasciatrice della Giamaica; il Signor Praveen Lal Goyal, Ambasciatore dell'India; il Signor Albert Owusu-Sarpong, Ambasciatore del Ghana; la Signora Helga Hernes, Ambasciatrice di Norvegia; il Signor Emmanuel Kayitana Imanzi, Ambasciatore del Rwanda; ed il Signor Jean-Pierre Razafy-Andriamihaingo, Ambasciatore del Madagascar.

  "La pace" - ha sottolineato il Pontefice - "è uno dei beni più preziosi per gli individui, per i popoli e per gli Stati. (...) Senza la pace, non si può avere l'autentico sviluppo degli individui, delle famiglie, della società e dell'economia stessa. La pace è un dovere per tutti. Volere la pace non è segno di debolezza ma di forza".

  Ribadendo che la pace si realizza rispettando l'ordine e il diritto internazionale, il Santo Padre ha affermato: "Inoltre, occorre considerare il valore primario delle azioni comuni e multilaterali per la risoluzione dei conflitti nei diversi continenti".

  "Le miserie e le ingiustizie," - ha detto ancora il Santo Padre - "sono fonte di violenza e contribuiscono al mantenimento e allo sviluppo di conflitti locali e regionali. Penso in particolare ai paesi nei quali la fame si sviluppa in maniera endemica. La comunità internazionale è chiamata a mettere tutto in opera perché tali flagelli siano a poco a poco eliminati, in particolare mediante mezzi materiali e umani che aiutino i popoli che ne hanno bisogno. Un sostegno più importante all'organizzazione delle economie locali permette senza dubbio alle popolazioni autoctone di prendere in mano il loro avvenire".

  "La povertà" - ha proseguito il Pontefice - "pesa oggi in maniera allarmante sul mondo, mettendo in pericolo gli equilibri politici, economici e sociali. (…) Occorre riconoscere il diritto di ognuno ad avere il necessario e a poter beneficiare di una parte della ricchezza nazionale". In tal senso, il Papa ha lanciato un urgente appello alla comunità internazionale "perché al più presto, si ripensi la duplice questione della ripartizione delle ricchezze del pianeta e di una assistenza tecnica e scientifica equa rispetto ai paesi poveri, che costituiscono i doveri dei paesi ricchi. Il sostegno allo sviluppo" - ha concluso il Papa - "passa in effetti per la formazione in tutti i campi".
CD/LETTERE CREDENZIALI/…                     VIS 20021213 (410)

ARTISTI DEL CONCERTO "NATALE IN VATICANO" RICEVUTI DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 13 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina in udienza gli artisti che partecipano al tradizionale Concerto di Natale che si celebra tutti gli anni in Vaticano e che quest'anno si terrà nell'Aula Paolo VI, il 14 dicembre.

  Il Papa, esprimendo il suo apprezzamento e gratitudine a quanti hanno collaborato a questo evento, ha ricordato che la finalità di "tale appuntamento artistico" è "quella (…) di contribuire allo sforzo della Diocesi di Roma per la costruzione di nuove chiese, con annesse strutture pastorali, nelle zone periferiche della Città".

  "Già molto è stato da voi fatto" - ha proseguito il Santo Padre - "con spirito di cristiana solidarietà, partecipando in maniera concreta al programma della nuova evangelizzazione, che coinvolge tutti i credenti".

  Infine, il Santo Padre ha detto: "Desidero rinnovarvi il mio 'grazie' sincero a nome anche delle comunità parrocchiali che beneficeranno della vostra generosità".
AC/CONCERTO NATALE/…                     VIS 20021213 (170)

DICHIARAZIONE DEL CARDINALE BERNARD FRANCIS LAW


CITTA' DEL VATICANO, 13 DIC. 2002 (VIS). Di seguito riportiamo la traduzione della dichiarazione rilasciata dal Signor Cardinale Bernard Francis Law, Arcivescovo di Boston (Stati Uniti d'America), al termine dell'Udienza con il Santo Padre Giovanni Paolo II:

  "Sono profondamente grato al Santo Padre per aver accettato le mie dimissioni quale Arcivescovo di Boston".

  "È mia fervente preghiera che questa azione possa aiutare l'Arcidiocesi di Boston a sperimentare la guarigione, la riconciliazione e l'unità di cui si ha disperatamente bisogno".

  "A tutti coloro che hanno sofferto per i difetti e gli errori, chiedo scusa e supplico il perdono".

  "Ai Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi e laici, con i quali ho avuto il privilegio di lavorare al fine di adempiere la missione della Chiesa, esprimo la mia profonda gratitudine. La mia gratitudine si estende anche a tutti coloro con i quali ho operato nel servire il bene comune; questi ultimi comprendono coloro che appartengono a comunità ecumeniche, ebraiche e più ampiamente interreligiose, come pure pubblici ufficiali della società civile".

  "Le particolari circostanze di questo momento suggeriscono un silenzioso congedo. Vi prego di ricordarmi nelle vostre preghiere".
…/DICHIARAZIONE/LAW                     VIS 20021213 (190)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 13 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:
- Il Cardinale Bernard Francis Law, Arcivescovo di Boston (Stati Uniti d'America).

- L'Arcivescovo Lorenzo Baldisseri, Nunzio Apostolico in Brasile.

- L'Arcivescovo Giovanni d'Aniello, Rappresentante Pontificio nella Repubblica Democratica del Congo.
AP/…/…                                   VIS 20021213 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Gianfranco Todisco, P.O.C.R., finora Consigliere della Congregazione dei Pii Operai Catechisti Rurali - Missionari Ardorini e Parroco del Santuario Mariano di Montalto Uffugo in Cosenza, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa (superficie: 1.316; popolazione: 91.000; cattolici: 90.000; sacerdoti: 54; religiosi: 108; diaconi permanenti: 11), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Napoli (Italia), nel 1946, ha emesso i voti perpetui nel 1968 ed è stato ordinato nel 1970. Il Vescovo Todisco succede al Vescovo Vincenzo Cozzi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignor Ronald William Gainer, Vescovo di Lexington (superficie: 42.520; popolazione: 1.436.583; cattolici: 47.583; sacerdoti: 68; religiosi: 174; diaconi permanenti: 33), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Pottsville (Pennsylvania, Stati Uniti d'America), nel 1947 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Finora è stato Vicario Giudiziale della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Monsignor Ignatius Wang, finora Cancelliere della Curia e Direttore arcidiocesano della Società di Propaganda Fide, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di San Francisco (superficie: 2.620; popolazione: 1.760.300; cattolici: 422.500; sacerdoti: 384; religiosi: 1.072; diaconi permanenti: 72), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1934 a Peking (Cina) ed è stato ordinato sacerdote nel 1959.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Boston (Stati Uniti d'America), presentata dal Cardinale Bernard Francis Law, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Richard Gerard Lennon, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Boston (Stati Uniti d'America), Amministratore Apostolico della medesima Arcidiocesi.
NER:RE:NEA/…/…                         VIS 20021213 (270)

mercoledì 11 dicembre 2002

SANTA MESSA PER GLI UNIVERSITARI DEGLI ATENEI ROMANI


CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto ieri sera, nella Basilica di San Pietro, la tradizionale Messa per gli universitari degli atenei romani. L'Eucaristia è stata celebrata dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

  L'omelia, tenuta dal Santo Padre, aveva per tema il "Libro della consolazione" di Isaia, il quale, ha affermato il Pontefice, ci aiuta a meglio comprendere il messaggio di gioia del Natale, poiché profetizzò che "La nascita di Cristo è annuncio consolante per l'intera umanità", e "'allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà'".

  Il Papa ha proseguito l'omelia chiedendosi: "La gloria di Dio e la gloria degli uomini: c'è forse gloria umana che possa confrontarsi con quella divina?" e, riferendosi ai "grandi della terra, come Nabucodonosor, (…) (che) sono 'come l'erba', come il fiore 'che appassisce quando il soffio del Signore spira su di essi'", ha affermato: "Nulla resiste a Dio. Solo Lui, con la sua onnipotenza, regge l'universo, e guida le sorti degli uomini e della storia". Successivamente riferendosi al secolo appena trascorso, il Papa ha esclamato: "Quanto fragili si sono dimostrate potenze che pretendevano imporre il loro dominio! Anche la scienza, la tecnica, la cultura, quando mostrano pretese di onnipotenza, si rivelano in fondo come l'erba che in fretta secca, come un fiore che avvizzisce e muore".

  Le parole del Profeta Isaia, ha proseguito il Pontefice, "non mortificano la libertà umana; al contrario, l'arricchiscono (…). In questa prospettiva, un grande aiuto offre la pastorale universitaria, che la Chiesa con diligente cura promuove nei centri di studio e di ricerca scientifica".

  Ricordando la sua personale esperienza nell'università, il Santo Padre ha detto: "Dal quotidiano contatto con alunni e professori ho appreso che occorre fornire una formazione integrale, atta a preparare i giovani alla vita: un insegnamento che li educhi ad assumere in maniera responsabile il loro ruolo nella famiglia e nella società con una competenza non solo professionale, ma anche umana e spirituale. Da quegli anni, che hanno segnato la mia esistenza, ho tratto utili ammaestramenti, che ho cercato di riproporre nel saggio di etica cristiana 'Amore e responsabilità', e nell'opera drammatica sul matrimonio 'La bottega dell'orefice'".

  Il Papa ha concluso l'omelia riferendosi al brano del Vangelo letto durante la Messa: il pastore che abbandona novantanove pecore per andare alla ricerca di quella smarrita, ed ha detto: "Dio non considera l'umanità come una massa anonima, ma si sofferma su ogni individuo e di ciascuno si prende cura personalmente. Cristo è il vero Pastore che raduna con il suo braccio il gregge".
AC/MESSA UNIVERSITARI/…                     VIS 20021211 (420)

IL SIGNORE NON CI ABBANDONA NONOSTANTE I NOSTRI PECCATI


CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2002 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Cantico del Profeta Geremia: "Lamento del popolo in tempo di fame e di guerra, che "la Liturgia delle Lodi propone nel giorno in cui commemora la morte del Signore, il venerdì".

  "Il contesto da cui sorge questa lamentazione è rappresentato da un flagello che spesso colpisce la terra del Vicino Oriente: la siccità" - ha detto il Santo Padre -, e, a questo dramma naturale "il profeta ne intreccia un altro (…) la tragedia della guerra. (…) La descrizione è purtroppo tragicamente attuale in tante regioni del nostro pianeta".

  Giovanni Paolo II ha affermato che la seconda parte del Cantico è "una supplica collettiva rivolta a Dio. (…) Oltre alla spada e alla fame, c'è, infatti, una tragedia maggiore, quella del silenzio di Dio, che non si rivela più e sembra essersi rinchiuso nel suo cielo, quasi disgustato dell'agire dell'umanità. (…) Ormai ci si sente soli e abbandonati, privi di pace, di salvezza, di speranza. Il popolo, lasciato a se stesso, si trova come sperduto e invaso dal terrore".

  "Non è forse questa solitudine esistenziale la sorgente profonda di tanta insoddisfazione, che cogliamo anche ai giorni nostri? Tanta insicurezza e tante reazioni sconsiderate hanno la loro origine nell'aver abbandonato Dio, roccia di salvezza".

  Il Papa ha sottolineato che a questo punto del Cantico "il popolo ritorna a Dio e gli rivolge un'intensa preghiera. Riconosce innanzitutto il proprio peccato con una breve ma sentita confessione della colpa. (…) Il silenzio di Dio era, dunque, provocato dal rifiuto dell'uomo. Se il popolo si converte e ritorna al Signore, anche Dio si mostrerà disponibile ad andargli incontro per abbracciarlo".

  "Insieme con gli Israeliti" - ha concluso il Pontefice - "anche noi possiamo dunque essere certi che il Signore non ci abbandona per sempre ma, dopo ogni prova purificatrice, egli ritorna a far 'brillare il suo volto su di noi'".
AG/CANTICO GEREMIA/…                     VIS 20021211 (340)

ANNIVERSARIO MISSIONE SANTA SEDE PRESSO U.N.E.S.C.O.


CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di un Messaggio, che il Santo Padre Giovanni Paolo II ha indirizzato il 25 novembre scorso al Monsignor Francesco Follo, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'U.N.E.S.C.O. (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura), a motivo del L anniversario della presenza della Missione della Santa Sede presso detta Organizzazione.

  Il Santo Padre ha ricordato la figura del Beato Papa Giovanni XXIII, che, prima della sua elezione al soglio pontificio, fu primo Osservatore Permanente della Missione della Santa Sede presso l'U.N.E.S.C.O. Successivamente il Papa ha fatto riferimento alla storia dell'U.N.E.S.C.O., Organizzazione creata all'indomani della Seconda Guerra Mondiale, per elogiarne "la nobile missione" che è quella di favorire "la conoscenza reciproca delle culture e promuovere il dialogo istituzionale, mediante ogni tipo di iniziativa a livello internazionale".

  "Da parte sua, la Chiesa cattolica" - conclude il Papa - "(…) desidera continuare ad incoraggiare con determinazione l'incontro pacifico fra gli uomini, attraverso le culture e la considerazione della dimensione religiosa e spirituale degli individui, che fa parte della loro storia".
MESS/L ANNIVERSARIO UNESCO/FOLLO             VIS 20021211 (190)

LA PUBBLICITÀ DEVE CONTRIBUIRE AL BENESSERE DEGLI INDIVIDUI


CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2002 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, è intervenuto ieri sera ad un Incontro tenutosi a Montecarlo (Monaco), sul tema: "Responsabilità sociale professionale, dignità e diritti umani".

  L'Arcivescovo ha ricordato che negli ultimi anni il suo Dicastero ha pubblicato diversi documenti relativi all'etica: nella pubblicità, nelle comunicazioni e in Internet, nei quali vengono sottolineati "tre principi fondamentali etici validi in tutti i tipi di comunicazione: verità, dignità della persona umana, bene comune".

  "La dignità della persona umana può essere valorizzata o lesa dalla pubblicità e da tutti i mezzi di comunicazione. Quanto spesso vediamo pubblicità che trattano gli individui - specialmente le donne - alla stregua di oggetti, molto spesso oggetti sessuali?" - si è chiesto l'Arcivescovo. "Quanto spesso ci siamo accorti che la pubblicità non cerca di contribuire positivamente al benessere dell'individuo ma cerca di ottenere maggiori vantaggi? Gli individui sono considerati alla stregua di numeri, e non come esseri umani da servire".

  "La persona umana e la comunità umana" - ha proseguito l'Arcivescovo Foley - "sono il fine e la misura dell'uso dei mezzi di comunicazione. Per conseguire lo sviluppo integrale della persona, la comunicazione deve essere interpersonale". Lo sviluppo integrale della persona esige, ha concluso il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, "attenzione alla 'dimensione interiore', dimensione che è eminentemente morale, se non religiosa e spirituale. (…) Gli individui hanno dignità irriducibile e importanza specifica, e non possono essere sacrificati agli interessi collettivi".
…/ETICA:PUBBLICITÀ/MONACO:FOLEY             VIS 20021211 (250)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, con il Vescovo Vincenzo Apicella, Ausiliare di Roma per il settore pastorale Ovest, con il Padre Danilo Bislacco, C.SS.R. (Congregazione del Santissimo Redentore), Parroco della Parrocchia di San Giovanni Nepomuceno Neumann, e due Vicari Parrocchiali.
AP/…/…                                   VIS 20021211 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Gílio Felício, finora Ausiliare di São Salvador da Bahia (Brasile), Vescovo di Bagé (superficie: 35.554; popolazione: 380.183; cattolici: 304.146; sacerdoti: 34; religiosi: 120; diaconi permanenti: 1), Brasile.

- Il Sacerdote Dominique-Marie You, finora Direttore Spirituale nel Seminario propedeutico "Santa Terezinha" di São Salvador da Bahia, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di São Salvador da Bahia (superficie: 5.277; popolazione: 3.327.498; cattolici: 2.661.998; sacerdoti: 243; religiosi: 922; diaconi permanenti: 44), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Gassin (Francia) nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.

- Il Padre Ján Babjak, S.J., finora Professore di Spiritualità Orientale presso la Facoltà teologica dell'Università di Trnava (Slovacchia), Vescovo dell'Eparchia di Presov (cattolici: 175.000; sacerdoti: 263; religiosi: 117; diaconi permanenti: 1), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato nel 1953 a Hazine nad Cirichou (Slovacchia), è stato ordinato sacerdote nel 1978 ed è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1987. Il Vescovo Babjak succede al Vescovo Ján Hirka, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Eparchia, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:NEA:NER/…/…                        VIS 20021211 (200)
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