Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

venerdì 8 ottobre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Vescovo Friedhelm Hofmann, di Würzburg (Repubblica Federale di Germania).

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Matthew Harvey Clark, di Rochester.

- Il Vescovo William Francis Murphy, di Rockville Centre con gli Ausiliari, Vescovo Emil Aloysius Wcela, Vescovo John Charles Dunne e Vescovo Paul Henry Walsh.

- L'Arcivescovo Andrés Carrascosa Coso, Nunzio Apostolico nella Repubblica del Congo e in Gabon, con i Familiari.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP:AL/.../... VIS 20041008 (110)

PUBBLICAZIONE COMPENDIO DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, salutando i partecipanti alla 44ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, in corso a Bologna, sul tema "La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri", ha annunciato oggi che il 25 ottobre prossimo, in coincidenza con l'apertura della Plenaria del Dicastero, verrà reso pubblico il "Compendio della dottrina sociale della Chiesa".

Relativamente al tema specifico della 44ma Settimana Sociale, il Cardinale Martino ha ribadito che: "La visione della persona umana tratteggiata dal Magistero sociale della Chiesa ha tra l'altro il merito di indicare i limiti di quella concezione individualistica, che è stata matrice di alcune tra le più gravi degenerazioni dell'ideale democratico. (...) La salvaguardia dei valori della democrazia si realizza tramite la tutela dei deboli in ogni angolo della terra e il sostegno ad una politica attenta di diritti non solo delle singole persone, ma anche dei popoli, rispettati nella loro storia, nelle loro tradizioni, nei loro costumi".
CON-IP/DOTTRINA SOCIALE/BOLOGNA:MARTINO VIS 20041008 (180)

LETTERA APOSTOLICA: "MANE NOBISCUM DOMINE"


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina nella Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Francis Arinze, ha presentato la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II "Mane Nobiscum Domine" (Rimani con noi, Signore), all'Episcopato, al clero e ai fedeli per l'Anno dell'Eucaristia (ottobre 2004-ottobre 2005). La Lettera, redatta in italiano, datata 7 ottobre, Festa della Beata Vergine del Rosario, si compone di una introduzione, quattro capitoli ed una conclusione.

Il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha ricordato che il Santo Padre annunciò la celebrazione in tutta la Chiesa dell'Anno dell'Eucaristia durante la Messa Solenne davanti alla Basilica di San Giovanni in Laterano, nella Solennità del Corpus Domini, il 10 giugno 2004. Definendo la Lettera "bella e incisiva", il Cardinale Arinze ha affermato che essa aiuterà e guiderà "la Chiesa a celebrare questo speciale anno con il massimo frutto".

Il Cardinale Ariane ha proseguito affermando: "Nell'introduzione il Santo Padre assume l'icona dei due discepoli sulla via verso Emmaus come filo conduttore dell'intera Lettera Apostolica" ed infatti la Lettera si apre con queste parole: "'Rimani con noi, Signore, perché si fa sera. Fu questo l'invito accorato che i due discepoli, incamminati verso Emmaus la sera stessa del giorno della risurrezione, rivolsero al Viandante che si era ad essi unito lungo il cammino. Carichi di tristi pensieri, non immaginavano che quello sconosciuto fosse proprio il loro Maestro, ormai risorto".

"L'Anno dell'Eucaristia" - ha detto ancora il Cardinale Arinze - "vedrà la Chiesa particolarmente impegnata a vivere il mistero della Santa Eucaristia. Gesù continua a camminare con noi e a introdurci ai mistero di Dio aprendoci al significato profondo delle Sacre Scritture. Al vertice dell'incontro, Gesù spezza per noi il 'pane di vita'".

"Molte volte durante il suo Pontificato il Papa Giovanni Paolo II ha invitato la Chiesa a riflettere sulla Santa Eucaristia", specialmente "lo scorso anno nella Lettera Enciclica 'Ecclesia de Eucharistia'. (...) Il Santo Padre menziona due eventi principali che illuminano e scandiscono l'inizio e la fine dell'Anno dell'Eucaristia: il 48° Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrà a Guadalajara, Messico, la prossima settimana dal 10 al 17 ottobre, e l'undicesima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà in Vaticano dal 2 al 29 ottobre 2005".

Nel Capitolo I: "Nel solco del Concilio e del Giubileo", ha continuato il Cardinale Arinze, "Il Santo Padre sottolinea che l'Anno dell'Eucaristia esprime fortemente la focalizzazione su Gesù Cristo e la contemplazione del suo volto che sta caratterizzando il cammino pastorale della Chiesa specialmente a partire dal Concilio Vaticano II. In Cristo, la Parola fatta carne, non solo ci è rivelato il mistero di Dio, ma ci è anche svelato il mistero dell'uomo". Il Papa scrive: "Cristo (...) è al centro non solo della storia della Chiesa, ma anche della storia dell'umanità".

Nel Capitolo II intitolato: "L'Eucaristia mistero di luce", ricorda il Cardinale Arinze, "Gesù parla di se stesso come 'luce del mondo'. Nell'oscurità della fede, l'Eucaristia si fa per il credente mistero di luce perché lo introduce alle profondità del mistero divino. La celebrazione eucaristica nutre il discepolo di Cristo con due 'mense', quella della Parola di Dio e quella del Pane di Vita. (...) Quando le menti sono illuminate e i cuori ardono, i segni parlano. Nei segni eucaristici, il mistero è in qualche modo aperto agli occhi dei credenti. I due discepoli di Emmaus riconobbero Gesù nello spezzare il pane".

Nel Capitolo III: "Eucaristia, sorgente e manifestazione di comunione", spiega il Cardinale Arinze, "I discepoli di Emmaus pregarono il Signore di rimanere 'con' loro. Gesù fece di più. Egli diede se stesso nella Santa Eucaristia per rimanere 'in' loro: 'Rimanere in me e io in voi'. (...) La comunione eucaristica promuove anche l'unità tra coloro che si comunicano. (...) L'Eucaristia manifesta anche la comunione ecclesiale e chiama i membri della Chiesa a condividere i loro beni spirituali e materiali. (...) In questo anno dell'Eucaristia bisognerà dare speciale importanza alla messa domenicale in parrocchia".

Nel Capitolo conclusivo, il Capitolo IV: "Eucaristia, principio e progetto di missione", "I due discepoli di Emmaus, dopo aver riconosciuto il Signore, 'partirono senza indugio' per comunicare la bella notizia. L'incontro con Gesù nell'Eucaristia spinge la Chiesa e ciascun cristiano a testimoniare, a evangelizzare. Dobbiamo rendere grazie al Signore e non esitare a mostrare la nostra fede in pubblico. L'Eucaristia ci spinge a mostrare solidarietà verso gli altri, rendendoci promotori di armonia, di pace, e specialmente di condivisione con i bisognosi".

Nella Conclusione, precisa infine il Cardinale Arinze, "Il Santo Padre prega perché questo anno dell'Eucaristia possa essere per tutti una occasione preziosa per una rinnovata consapevolezza dell'incomparabile tesoro che Cristo ha affidato alla sua Chiesa. (...) Il Santo Padre non chiede cose straordinarie, ma piuttosto che tutte le iniziative siano segnate da grande profondità spirituale. Una priorità deve essere data alla Messa domenicale e all'Adorazione Eucaristica fuori della Messa".

Il Segretario della Congregazione, Arcivescovo Domenico Sorrentino, ha approfondito nel suo intervento la lettura storica del testo del Santo Padre Giovanni Paolo II.

Nella prima parte del suo discorso, "Ricominciare da Cristo", l'Arcivescovo ha ricordato che: "Sulla fede in Cristo la Chiesa si gioca tutto. Come in altre epoche storiche, ma forse ancor più oggi, la tentazione dell'uomo è quella di ridurre il Maestro alla proprie dimensioni. Talvolta con le migliori intenzioni di dialogo, si rischia di 'diminuire' il Cristo, attenuando la fede nel suo Mistero di Verbo fatto carne". Spiegando il secondo punto del suo intervento: "Un cristianesimo 'contemplativo'", l'Arcivescovo ha precisato che nel mondo sono riapparsi segni di un ritorno alla spiritualità nell'epoca attuale e che: "In questa nuova situazione storica, il Papa ha additato l'urgenza di riconsegnare con forza alla comunità cristiana i tesori della contemplazione cristiana".

Riguardo all'ultimo punto: "L'urgenza del vissuto", il Presule ha affermato: "Il Papa si preoccupa sempre di ricordare alla comunità cristiana che la fede deve essere tradotta in testimonianza. (...) Non ci si stupirà dunque se il Papa, in una Lettera Apostolica sull'Eucaristia, non si fermi agli aspetti celebrativi e contemplativi, ma faccia delle affermazioni molto forti sull'impegno cristiano nella storia, specie sul versante della costruzione della pace e del servizio agli ultimi".

Il Segretario Generale del Vicariato di Roma, Monsignor Mauro Parmeggiani, ha parlato delle iniziative previste dalla Chiesa di Roma per celebrare l'Anno dell'Eucaristia. Dal 1° al 10 ottobre, nel centro storico della città, si celebra una missione dei giovani per i giovani, dal titolo "Gesù al centro". La catechesi di quest'anno, ha precisato il Monsignor Parmeggiani, sarà improntata a riscoprire l'importanza dell'Eucaristia. Inoltre è prevista la celebrazione della Santa Messa e l'Adorazione Eucaristica, con la possibilità di confessarsi, nella Chiesa di Sant'Agnese in Agone. Infine Monsignor Parmeggiani ha ricordato che si farà in modo che in tutte le Basiliche Patriarcali ci sia una Cappella nella quale sia possibile l'Adorazione Eucaristica.
.../MANE NOBISCUM DOMINE/ARINZE VIS 20041008 (1150)

EPISCOPATO È IL NOME DI UN SERVIZIO, NON DI UN ONORE


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i Presuli della Provincia Ecclesiastica di New York (Stati Uniti d'America), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", ha dedicato il suo discorso al "munus regendi", la "grande responsabilità di governare i fedeli" ed ha ricordato le parole della cerimonia di Consacrazione Episcopale: "Episcopato è il nome di un servizio, non di un onore, poiché al Vescovo compete più il servire che il dominare, secondo il comandamento del Maestro".

"La vostra immediata funzione di pastori" - ha detto ancora il Santo Padre - "non può essere isolata dalla vostra più ampia responsabilità per la Chiesa universale; come membri del Collegio Episcopale, 'cum et sub Petro', voi infatti condividete la sollecitudine per tutto il popolo di Dio". Il Papa ha sottolineato che il governo "è più che mera 'amministrazione' dell'esercizio di funzioni organizzative; è mezzo per edificare il Regno di Dio", governando con l'esempio ed evangelizzando i fedeli così che essi possano a loro volta evangelizzare.

Giovanni Paolo II ha ricordato "il profondo affetto dei cattolici americani per il Successore di Pietro, come pure la loro sensibilità verso le necessità della Santa Sede e della Chiesa Universale. (...) Questi devoti sentimenti sono il frutto di una comunione gerarchica che unisce tutti i membri del Collegio Episcopale al Papa" ed essi "costituiscono una grande risorsa spirituale per il rinnovamento della Chiesa negli Stati Uniti d'America".

Riferendosi alla questione della collegialità episcopale, il Papa ha dedicato le sue osservazioni all'attività delle conferenze episcopali ed ha affermato: "I Vescovi oggi possono compiere il loro ufficio in modo proficuo solo se lavorano in armonia e a stretto contatto con gli altri Vescovi. (...) Prego affinché voi lavoriate diligentemente l'uno con altro, in quello spirito di cooperazione ed unanimità di cuore che deve sempre caratterizzare la comunità dei discepoli". Citando San Paolo, il Papa ha detto: "Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di intenti". Ci deve essere "unità di prassi" con "sottostante consenso" conseguito "attraverso il sincero dialogo e discussioni informate, fondate su solidi principi teologici e pastorali".

Il Santo Padre ha infine espresso ai Vescovi il suo apprezzamento "per tutto ciò che voi avete già realizzato insieme, particolarmente nelle vostre dichiarazioni relative ai problemi sulla difesa della vita, l'educazione e la pace" ed ha invitato i Presuli "a rivolgere la vostra attenzione ai numerosi e pressanti problemi che direttamente interessano la missione della Chiesa e la sua integrità spirituale, per esempio la diminuzione dei fedeli che assistono alla Santa Messa e del ricorso al Sacramento della Riconciliazione, le minacce al matrimonio e le necessità religiose degli immigranti. Fate udire chiaramente la vostra voce".
AL/.../U.S.A. VIS 20041008 (480)

PARTECIPAZIONE VITA POLITICA FA PARTE VOCAZIONE FEDELI LAICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Il Cardinale Camillo Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha dato lettura, nel pomeriggio di ieri, del Messaggio del Santo Padre ai partecipanti alla XLIV Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, in corso a Bologna (7-10 ottobre), con la partecipazione di più di mille delegati di tutta Italia in rappresentanza di Diocesi, Associazioni e Movimenti.

Riferendosi al tema dell'Incontro: "Democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri", il Santo Padre sottolinea: "i rischi e le minacce che, per un autentico assetto democratico, possono derivare da certe correnti filosofiche, visioni antropologiche o concezioni politiche non esenti da preconcetti ideologici. Permane, ad esempio, la tendenza a ritenere che il relativismo sia l'atteggiamento di pensiero meglio rispondente alle forme politiche democratiche, come se la conoscenza della verità e l'adesione ad essa costituissero un impedimento. In realtà, spesso si ha paura della verità perché non la si conosce. La verità così come Cristo l'ha rivelata è garanzia per la persona umana di autentica e piena libertà".

Giovanni Paolo II scrive ancora: "Se l'azione politica non si confronta con una superiore istanza etica, illuminata a sua volta da una visione integrale dell'uomo e della società, finisce per essere asservita a fini inadeguati, se non illeciti. La verità, invece, è il migliore antidoto contro i fanatismi ideologici, in ambito scientifico, politico, o anche religioso".

"Come esperti delle discipline sociali e come cristiani, voi siete chiamati" a "indicare nuove piste e nuove soluzioni per affrontare in modo più equo gli scottanti problemi del mondo contemporaneo. La riflessione sul sistema democratico oggi non può limitarsi a considerare solamente gli ordinamenti politici e le istituzioni, ma deve allargare il proprio orizzonte ai problemi posti dallo sviluppo della scienza e della tecnologia, a quelli indotti nel settore dell'economia e della finanza dall'estendersi della globalizzazione, alle nuove regole per il governo delle organizzazioni internazionali, agli interrogativi sorti dallo sviluppo crescente e rapido del mondo della comunicazione, per elaborare un modello di democrazia autentico e completo".

Il Papa ribadisce la necessità che i cattolici si impegnino a "rendere viva e dinamica la società civile - con la promozione della famiglia, dell'associazionismo, del volontariato e così via -, opponendosi a indebiti limiti e condizionamenti frapposti dal potere politico o economico; essi devono anche riconsiderare l'importanza dell'impegno nei ruoli pubblici e istituzionali, in quegli ambienti in cui si formano decisioni collettive significative e in quello della politica, intesa nel senso alto del termine, come oggi è auspicato da molti".

"Non si può infatti dimenticare" - conclude il Pontefice - "che sono proprie della vocazione del fedele laico la conoscenza e la messa in pratica della dottrina sociale della Chiesa e, quindi, anche la partecipazione alla vita politica del Paese, secondo i metodi e gli strumenti del sistema democratico. Alcuni poi sono chiamati a uno speciale servizio alla comunità civile, assumendo direttamente ruoli istituzionali in campo politico".
MESS/SETTIMANA CATTOLICI ITALIANI/RUINI VIS 20041008 (490)
Copyright © VIS - Vatican Information Service