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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 18 marzo 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Fulgence Muteba Mugalu, finora Segretario Generale della Conferenza Episcopale Nazionale del Congo (CENCO), Vescovo di Kilwa-Kasenga (superficie: 54.000; popolazione: 441.716; cattolici: 130.200; sacerdoti: 26; religiosi: 38), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto è nato nel 1962 nella Diocesi di Kongolo (Repubblica Democratica del Congo), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1990.

- Il Reverendo Vincent De Paul Kwanga Njubu, finora Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nella Repubblica Democratica del Congo, Vescovo di Manono (superficie: 45.000; abitanti: 296.850; cattolici: 152.158; sacerdoti: 44; religiosi: 1), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Budi (Repubblica Democratica del Congo), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1985.

- Il Reverendo John Bosco Panya Kritcharoen, finora Parroco a Chombung e Direttore del Centro di Evangelizzazione, Vescovo di Ratchaburi (superficie: 31.362; popolazione: 2.237.381; cattolici: 15.730; sacerdoti: 71; religiosi: 88), Thailandia. Il Vescovo eletto è nato nel 1949 a Bangtan-Banpong (Thailandia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1976.

- Il Sacerdote Marco Antonio Cortez Lara, finora Parroco della Parrocchia di "Santa Lucia" in Ferreñafe, Vescovo Coadiutore di Tacna y Moquegua (superficie: 30.539; popolazione: 914.300; cattolici: 804.584; sacerdoti: 68; religiosi: 121; diaconi permanenti: 4), Perù. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Chiclayo (Perù), ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.

- Il Padre Luis Solé Fa, C.M., finora Parroco e Vicario Episcopale della Vicaria della Mosquitía, Diocesi di Trujillo, (Honduras), Vescovo di Trujillo (superficie: 25.500; popolazione: 280.000; cattolici: 230.000; sacerdoti: 17; religiosi: 23), Honduras. Il Vescovo eletto è nato a Tarragona (Spagna), nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.
NER:NEC/.../... VIS 20050318 (290)

QUINTA RIUNIONE CONSIGLIO POST-SINODALE PER L'EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Comunicato del Sinodo dei Vescovi relativo alla Quinta Riunione, (7 marzo), del Consiglio della Segreteria Generale per la Seconda Assemblea Speciale per l'Europa, presieduta dall'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale.

I lavori hanno seguito il previsto ordine del giorno, comprendente l'introduzione del Segretario Generale, una relazione sull'attività della Segreteria Generale della Quarta Riunione del Consiglio, una rassegna sul risultato della consultazione circa l'applicazione dell'Esortazione Apostolica Postsinodale "Ecclesia in Europa" ed una discussione su radici cristiane e vocazione spirituale dell'Europa secondo la dottrina esposta nel medesimo documento.

Dal dibattito sull'Esortazione Postsinodale è risultato che il documento rappresenta un punto di riferimento prezioso, tanto che alcune Conferenze Episcopali lo hanno scelto come programma pastorale per diversi anni seguendone i singoli capitoli, e parimenti l'Esortazione è stata al centro di diversi congressi, conferenze, studi, libri e articoli.

Si è anche discusso sul libro di recente pubblicazione del Santo Padre Giovanni Paolo II "Memoria e identità" nel quale il Papa ripresenta "in forma convincente il tema delle radici cristiane dell'Europa" e ricorda come la Polonia divenne una Nazione con il battesimo dei suoi abitanti, nel 966. Successivamente il Papa illustra la diffusione del Cristianesimo in Europa e sottolinea il suo contribuito decisivo "alla formazione dei Paesi dell'Europa occidentale". Nel Comunicato si legge inoltre che: "Nonostante l'omissione nel 'Trattato Costituzionale' dell'Unione Europea, l'idea della radici cristiane dell'Europa si è imposta all'opinione pubblica raccogliendo molti consensi fra i cristiani, cattolici, ortodossi e protestanti".

Infine è stato rilevato "come i rapporti ecumenici facciano progressi, ma non sempre gli sforzi della Chiesa Cattolica trovano frutto e corrispondenza nelle diverse Chiese. Ad ogni modo, seguendo l'esempio del Santo Padre, i cattolici continuano a pregare e ad operare con spirito ecumenico".
SE/CONSIGLIO:SINODO:EUROPA/ETEROVIC VIS 20050318 (320)

SACERDOTI: OBBLIGO DI DONARSI INTERAMENTE AL POPOLO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2005 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero, ha presieduto la Conferenza Stampa di presentazione della Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai sacerdoti per il Giovedì Santo 2005, alla quale sono intervenuti anche l'Arcivescovo Csaba Ternyak, Segretario, ed il Monsignor Giovanni Carrù, Sotto-Segretario della medesima Congregazione.

Il Documento di undici pagine, datato 13 marzo, è stato pubblicato in lingua inglese, francese, spagnola, portoghese, italiana e polacca.

Il Cardinale Castrillón ha ricordato che la Lettera del Santo Padre "è sempre una viva testimonianza della premurosa carità del Successore di Pietro" e la Lettera di quest'anno "lo è in un modo del tutto particolare, perché è firmata da un luogo segnato dalla Croce di Cristo: l'ospedale", il Policlinico Gemelli.

"Il Papa" - ha detto il Porporato - "nel silenzio della sua sofferenza, ripete con l'esempio di una vita donata 'sino alla fine' l'affermazione paolina: 'Noi predichiamo Cristo crocifisso ... potenza di Dio e sapienza di Dio', amando con la carità di Cristo tutti gli uomini e completando nel suo corpo quello che manca alla passione dell'unico Salvatore e Redentore".

Giovanni Paolo II "Dalla sua croce" - ha proseguito il Cardinale - "addita ad ogni sacerdote l'insondabile dignità, conferitagli dall'Ordinazione, di poter pronunciare le parole della Istituzione del mistero eucaristico 'in persona Christi' e di ricevere la capacità di trasformare la propria esistenza sacerdotale in un dono radicale per la Chiesa e per l'umanità".

"Configurati a Cristo, noi sacerdoti, veniamo esortati dal Papa a trasformarci in pane eucaristico, rendendo grazie a Dio, con la nostra stessa esistenza, per l'opera di salvezza compiutasi nel suo Figlio Unigenito".

Il Prefetto della Congregazione ha affermato che il Santo Padre "ci ricorda 'l'obbedienza dell'amore', quel grato obbligo di donarci interamente al Popolo di Dio che ci è stato affidato, obbligo assunto il giorno della nostra Ordinazione sacerdotale, e che si manifesta, in modo esemplare per tutti i fedeli, nell'aderire all'autorevole discernimento dei Vescovi, imitando Cristo che nell'Ultima Cena affidò se stesso alla Chiesa. Si tratta di una donazione della nostra autonomia, anche di quella legittima, di una donazione contro la quale si ribella la cultura attuale che pretende la autorealizzazione della ragione svincolata da ogni limite".

"Ancora una volta, in quest'Anno dell'Eucaristia, il Santo Padre ci introduce con amore nel 'mysterium Paschae', che è il grande mistero della fede (...). Con la soavità della fede, veniamo invitati dal Papa a custodire con riverenza le norme liturgiche che non solamente tutelano ma fanno risplendere la sacralità del Rito. Accoglieremo, noi sacerdoti, le sue parole per essere custodi dell'Eucaristia, in una veglia continua ed in tutti gli angoli del mondo e porremo in ginocchio dinnanzi al Tabernacolo tutte le nostre solitudini".

Il Cardinale Castrillón ha concluso sottolineando che: "Nonostante il passare degli anni, rafforzati dalla parole del Papa, contageremo la giovinezza di Dio che è in noi e la irradieremo su coloro che incontreremo sul nostro cammino. (...) Dalla santità sacerdotale, il Santo Padre ci assicura che sorgerà la vita nuova della Chiesa, con vocazioni che garantiranno l'ardore della nuova evangelizzazione, alimentato dal pane di vita eterna".

Versione integrale del testo.
OP/LETTERA PAPA SACERDOTI/CASTRILLÓN VIS 20050318 (550)

IL SANTO PADRE IN COLLEGAMENTO TELEVISIVO BENEDICE GIOVANI


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, migliaia di giovani hanno partecipato ad un Incontro di preghiera e di Adorazione Eucaristica in preparazione alla XX Giornata Mondiale della Gioventù in programma a Colonia (Germania), l'agosto prossimo. Il Cardinale Vicario Camillo Ruini che ha presieduto l'Incontro, ha letto un Messaggio di Giovanni Paolo II. Successivamente, in collegamento televisivo dal suo studio privato, il Papa ha impartito la benedizione ai giovani che hanno risposto con un lungo ed entusiastico applauso.

"Desidero unirmi spiritualmente a voi ed esprimervi tutto il mio affetto" - scrive il Santo Padre nel Messaggio - "so che voi mi siete sempre vicini e non vi stancate di pregare per me. Vi saluto e ringrazio di cuore".

Successivamente il Papa prega: "'Adoro Te devote, latens Deitas!'. Eleviamo insieme lo sguardo a Gesù Eucaristia; contempliamolo e ripetiamogli insieme queste parole di San Tommaso d'Aquino, (...) 'Gesù, Ti adoro nascosto nell'Ostia!'. In un'epoca segnata da odi, egoismi, desideri di false felicità, da decadenza dei costumi, assenza di figure paterne e materne, instabilità in tante giovani famiglie e da tante fragilità e disagi di cui non pochi giovani sono vittime, noi guardiamo a Te, Gesù Eucaristia, con rinnovata speranza. Nonostante i nostri peccati, confidiamo nella tua divina Misericordia. (...) Il Padre celeste ci ha creati a sua immagine e somiglianza; da Lui abbiamo ricevuto il dono della vita, che tanto più riconosciamo preziosa dal momento del suo inizio fino alla morte, quanto più è minacciata e manipolata".

"Ti adoriamo, Gesù Eucaristia!" - si legge ancora nel Messaggio - "Adoriamo il tuo corpo ed il tuo sangue donati per noi e per tutti in remissione dei peccati. (...) Mentre Ti adoriamo, come non pensare alle tante cose che dovremmo fare per darti gloria? (...) Aiutaci, Gesù, a capire che per 'fare' nella tua Chiesa, (...) occorre imparare innanzitutto ad 'essere', a stare cioè con Te in adorazione, nella tua dolce compagnia".

Giovanni Paolo II continua: "O Gesù, Ti chiediamo che ogni giovane qui presente desideri unirsi a Te in un'eterna azione di grazie e s'impegni nel mondo di oggi e di domani per essere costruttore della civiltà dell'amore. Metta Te al centro della sua vita: Ti adori e Ti celebri. Cresca la sua consuetudine con Te, o Gesù Eucaristia! Ti riceva, partecipando con assiduità alla Santa Messa la domenica e, se possibile, ogni giorno. (...) Scaturiscano sante vocazioni al sacerdozio. (...) Crescano numerose vocazioni alla vita religiosa; sboccino generose vocazioni alla santità, che è la misura alta della vita cristiana ordinaria, specialmente nelle famiglie: di questo oggi più che mai la Chiesa e la società hanno bisogno".
MESS/GIOVANI/SAN GIOVANNI IN LATERANO:RUINI VIS 20050318 (470)
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