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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 15 giugno 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Loja (Ecuador), presenta dal Vescovo Hugolino Cerasuolo Stacey, O.F.M., per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Leo Cornelio, S.V.D., Arcivescovo di Bhopal (superficie: 25.000; popolazione: 3.922.000; cattolici: 18.550; sacerdoti: 115; religiosi: 572), India. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Khandwa (India), succede all'Arcivescovo Paschal Topno, S.I., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignor Ferenc Cserháti, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Esztergom-Budapest (superficie: 1.543; popolazione: 2.100.000; cattolici: 1.264.867; sacerdoti: 398; religiosi: 775: diaconi permanenti: 19), Ungheria. Il Vescovo eletto, finora Delegato "ad interim" della Conferenza Episcopale Ungherese per la Pastorale degli Ungheresi all'estero, è nato nel 1947 a Túrterebes (Romania) ed è stato ordinato sacerdote nel 1971.
RE:NER:NEA/.../                                   VIS 20070615 (150)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

- Il Monsignor Livio Melina, Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia,

  Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../...                                 VIS 20070615 (80)


VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AD ASSISI

CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2007 (VIS). Domenica 17 giugno, il Santo Padre Benedetto XVI si recherà in Visita Pastorale ad Assisi (Italia), in occasione dell'ottavo centenario della conversione di San Francesco.

  La partenza del Pontefice è prevista alle 7:30 dall'eliporto Vaticano e l'arrivo al Campo sportivo di Rivotorto alle 8:20. Alle 8:30 Papa Benedetto compirà una visita privata al Santuario di Rivotorto ed alle 9:00 al Santuario di San Damiano. Alle 10:00 Benedetto XVI presiederà la Concelebrazione Eucaristica nella Piazza Inferiore di San Francesco e successivamente reciterà l'Angelus Domini. Alle 12:30 il Papa compirà una visita in privato alla Tomba di San Francesco.

  Alle 16:00 Benedetto XVI incontrerà le Suore Clarisse Cappuccine Tedesche nella Sala Capitolare del Sacro Convento e successivamente i partecipanti al Capitolo Generale dell'Ordine Francescano dei Frati Minori conventuali e la Comunità del Sacro Convento nella Basilica Superiore di San Francesco.

  Dopo un incontro con i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, le religiose, i superiori e gli alunni del Pontificio Seminario Umbro nella Cattedrale di San Rufino, il Papa compirà una visita in privato alla Porziuncola ed alla Cappella del Transito di San Francesco.

  Alle 18:00 il Papa avrà un incontro con i giovani sul Piazzale antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli.

  Il rientro in Vaticano in elicottero, dal Campo sportivo "Migaghelli" di Santa Maria degli Angeli, è previsto alle ore 19:00.
BXVI-PROGRAMMA/VISITA PASTORALE/ASSISI               VIS 20070615 (240)


25° ANNIVERSARIO CREAZIONE PONTIFICIO CONSIGLIO CULTURA


CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina i partecipanti al Convegno di studio in occasione del 25° anniversario della creazione del Pontificio Consiglio della Cultura.

  Papa Benedetto XVI ha ricordato che il Dicastero fu creato dal Servo di Dio Giovanni Paolo II, nel 1982, con l'obiettivo di "dare un nuovo impulso all'impegno della Chiesa nel fare incontrare il Vangelo con la pluralità delle culture nelle varie parti del mondo".

  Esprimendo il suo apprezzamento al Cardinale Paul Poupard, alla guida del Pontificio Consiglio dal 1988, per il lavoro svolto in questo periodo, il Santo Padre ha affermato che: "Nel rapportarsi al mondo della cultura, la Chiesa pone sempre al centro l'uomo, sia come artefice dell'attività culturale che come suo ultimo destinatario".

  "Nell'istituire questo nuovo Dicastero" - ha proseguito Papa Benedetto XVI - "il mio venerato Predecessore mise in risalto come esso avrebbe dovuto perseguire le proprie finalità dialogando con tutti senza distinzione di cultura e religione (...). Questo aspetto del servizio che svolge il Pontificio Consiglio della Cultura ha visto confermata tutta la sua importanza (...), dal momento che il mondo si è fatto ancor più interdipendente, grazie al formidabile sviluppo dei mezzi di comunicazione e al conseguente infittirsi della rete delle relazioni sociali. È pertanto diventato ancor più urgente per la Chiesa promuovere lo sviluppo culturale puntando sulla qualità umana e spirituale dei messaggi e dei contenuti, giacché pure la cultura oggi risente inevitabilmente dei processi di globalizzazione che, se non vengono costantemente accompagnati da un vigile discernimento, possono rivolgersi contro l'uomo".

  Benedetto XVI ha ricordato inoltre che a venticinque anni dalla creazione, il Dicastero ha organizzato un Convegno di studi "per soffermarsi, da una parte, a meditare sul rapporto che esiste tra evangelizzazione e cultura; dall'altra, per considerare tale rapporto così come si presenta oggi in Asia, in America e in Africa".

  "La storia della Chiesa" - ha proseguito il Santo Padre - "è anche inseparabilmente storia della cultura e dell'arte. Opere quali la 'Summa theologiae' di San Tommaso d'Aquino, la Divina Commedia, la Cattedrale di Chartres, la Cappella Sistina o le Cantate di Johann Sebastian Bach costituiscono delle sintesi a modo loro ineguagliabili tra fede cristiana ed espressione umana. Ma se queste sono, per così dire, le vette di tale sintesi tra fede e cultura, il loro incontro si realizza quotidianamente nella vita e nel lavoro di tutti i battezzati, in quell'opera d'arte nascosta che è la storia d'amore di ciascuno con il Dio vivente e con i fratelli, nella gioia e nella fatica di seguire Gesù Cristo nella quotidianità dell'esistenza".

  "Oggi più che mai" - ha sottolineato il Papa - "la reciproca apertura tra le culture è un terreno privilegiato per il dialogo tra uomini impegnati nella ricerca di un autentico umanesimo, al di là delle divergenze che li separano. Anche in campo culturale, il Cristianesimo ha da offrire a tutti la più potente forza di rinnovamento e di elevazione, cioè l'Amore di Dio che si fa amore umano".

  "Possa la Santa Sede, grazie al servizio reso in particolare dal vostro Dicastero" - ha concluso il Papa - "continuare a promuovere in tutta la Chiesa quella cultura evangelica che è lievito, sale e luce del Regno in mezzo all'umanità".
AC/CULTURA/POUPARD                               VIS 20070615 (550)


PIANO PASTORALE PER LE MUTATE ESIGENZE SLOVACCHIA


CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in Vaticano i Vescovi della Conferenza Episcopale della Repubblica Slovacca in visita "ad Limina Apostolorum".

  "Cari Fratelli nell'Episcopato! (...) Attraverso di voi" - ha detto il Papa ai Presuli - "vorrei inviare il mio saluto all'intero Popolo slovacco, evangelizzato dai Santi Cirillo e Metodio, e che, nel secolo scorso, ha dovuto patire pesanti sofferenze e persecuzioni da parte del regime totalitario comunista. (...) Alla vostra amata Nazione era molto legato Giovanni Paolo II, che nella sua terza visita in Slovacchia, nel settembre del 2003, scelse come motto: 'Fedeli a Cristo, fedeli alla Chiesa'".

  "Questo motto continua ad essere un autentico programma apostolico e missionario non solo per la Chiesa in Slovacchia, ma per tutto il Popolo di Dio, sottoposto com'è, specialmente in Europa, ad una insistente pressione ideologica che vorrebbe il cristianesimo ridotto alla mera dimensione 'privata'".

  "In effetti, la Slovacchia sta entrando sempre di più, dal punto di vista religioso-culturale" - ha proseguito il Santo Padre - "nella dinamica tipica di altri Paesi europei di antica tradizione cristiana, fortemente segnati, in questa nostra epoca, da un vasto processo di secolarizzazione. Le comunità cristiane, che hanno conservato antiche e radicate pratiche religiose cattoliche, dopo essere uscite dal tunnel della persecuzione, si trovano oggi a percorrere il cammino del rinnovamento promosso dal Concilio Vaticano II".

  "La Slovacchia e la Polonia, che nell'Est dell'Europa sono i due Paesi portatori della più ricca eredità di tradizione cattolica, sono attualmente esposte al rischio di vedere tale patrimonio, che il regime comunista non è riuscito a distruggere, pesantemente intaccato dai fermenti caratteristici delle società occidentali: il consumismo, l'edonismo, il laicismo, il relativismo ecc."

  "Proprio per rispondere alle mutate esigenze pastorali, da tempo siete impegnati nell'elaborazione del Piano per la Pastorale e l'Evangelizzazione (...) per gli anni 2007-2013 (...). In vista del 2013, anno in cui commemorerete il 1150  anniversario dell'inizio della missione dei Santi Cirillo e Metodio nelle vostre Terre, vi siete così proposti di far rivivere e rendere attuale l'azione evangelizzatrice dei due santi Fratelli di Salonicco. E come punto di partenza di questa corale mobilitazione missionaria avete posto la riscoperta della tradizione e delle radici cristiane, vive e profonde nel vostro popolo".

  "Si tratta di un'impresa pastorale che vuole abbracciare tutti gli ambiti della società e rispondere alle attese del Popolo slovacco, prestando singolare attenzione alle esigenze spirituali dei giovani e delle famiglie. (...) L'esperienza vi dice che una formazione di qualità nell'ambito scolastico è quanto mai utile per il futuro delle nuove generazioni e, al riguardo, un contributo prezioso lo offrono le scuole cattoliche, che in Slovacchia sono numerose".

  "Per quanto poi riguarda la pastorale giovanile parrocchiale" - ha continuato il Papa - "so che potete contare sul ministero di numerosi sacerdoti giovani per offrire ai ragazzi e alle ragazze, (...), un vero e proprio itinerario di crescita spirituale e comunitaria. Raccomando vivamente che ogni proposta sia sempre inserita in organici progetti di formazione, così da educare i giovani a collegare sempre la fede con la vita. Solo così, infatti, potrete aiutarli a formarsi una coscienza cristiana capace di resistere alle lusinghe del consumismo sempre più insidiose ed invasive".

  "Per quanto, poi, riguarda la realtà delle famiglie, ho appreso che anche la Slovacchia comincia a risentire della crisi del matrimonio e della natalità e ciò, in primo luogo, per cause di carattere economico (...). Si registra, inoltre, una diminuita considerazione sociale del valore del matrimonio, a cui si unisce una fragilità delle nuove generazioni, timorose spesso di assumere stabili decisioni e impegni per tutta la vita".

  "In questo quadro, che cosa deve fare la Chiesa  se non intensificare la preghiera e continuare ad impegnarsi con forza per sostenere le famiglie nell'affrontare le sfide del presente? Grazie a Dio, nel vostro Paese è ben strutturata la pastorale dei Sacramenti legata a quella della famiglia".

  Infine, in merito alle vocazioni, il Papa ha espresso la sua gioia per il fatto che: "La Slovacchia (...), dopo il 1990, ha conosciuto una rigogliosa fioritura di vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. All'unico Seminario rimasto aperto durante la dittatura, se ne sono aggiunti altri cinque in questi anni, e oggi quasi tutte le parrocchie sono provviste del loro pastore".
AL/.../SLOVACCHIA                                       VIS 20070615 (730)


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