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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 8 febbraio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Mario Aurelio Poli, finora Direttore dell'Istituto Vocazionale Propedeutico di Buenos Aires, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Buenos Aires (superficie: 202; popolazione: 3.826.000; cattolici: 3.506.000; sacerdoti: 848; religiosi: 2.437; diaconi permanenti: 5), Argentina. Il Vescovo eletto è nato a Buenos Aires (Argentina), nel 1947 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1978. Il Vescovo Poli succede al Vescovo Mario José Serra, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NEA:RE/…/POLI:SERRA VIS 20020208 (100)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Juan Rubén Martínez, di Posadas.
- Il Vescovo Fernando María Bargalló, di Merlo-Moreno.
- Il Vescovo Héctor Sabatino Cardelli, di Concordia.
- Il Vescovo Marcelo Palentini, di Jujuy.
- Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

In serata è previsto che il Santo Padre riceva il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20020208 (100)

SANT'EGIDIO: AMICIZIA VISSUTA CON SENSIBILITA' EVANGELICA


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina, Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi e i sacerdoti che partecipano, a Roma, al IV Incontro Internazionale della Comunità di Sant'Egidio, consacrato alla riflessione sul primato della santità e della preghiera nella missione della Chiesa.

Le riflessioni di questi giorni e le risoluzioni che saranno prese "sono destinate ad arricchire il vostro bagaglio spirituale e pastorale per il tempo che viene", ha detto il Pontefice. "Il secolo appena iniziato attende che il Vangelo venga comunicato 'sine glossa', come amava dire San Francesco; attende discepoli che ne siano testimoni coerenti sino in fondo". Ricordando "l'innumerevole schiera di Vescovi, di sacerdoti e di fedeli che nel Novecento hanno dato la loro vita per il Vangelo", il Papa ha affermato: "La testimonianza di questi 'nuovi martiri', che ho voluto ricordare in modo particolare durante il Giubileo, sia per tutti noi un'eredità preziosa".

Successivamente il Santo Padre ha rivolto speciali parole di ringraziamento al Professore Andrea Riccardi il quale "iniziò il cammino della Comunità", 34 anni fa. "Sono stati anni di ascolto del Vangelo e di amicizia con tutti. Si potrebbe dire che l'amicizia caratterizza ogni dimensione della vita della Comunità di Sant'Egidio. L'amicizia vissuta con sensibilità evangelica è un modo efficace di essere cristiani nel mondo: permette di varcare frontiere e di colmare distanze, anche quando sembrano insuperabili. (…) Questa amicizia diviene forza di riconciliazione; una forza davvero necessaria in questo tempo drammaticamente segnato da conflitti e da scontri violenti".

Dal primo incontro di preghiera per la pace celebrato ad Assisi nel 1986, la Comunità "si è fatta promotrice, anno dopo anno, di incontri che hanno portato lo 'spirito di Assisi' a soffiare nel cielo di varie città europee. Ne è nato" - ha concluso Giovanni Paolo II - "come un singolare movimento di uomini e di donne di religioni diverse i quali, senza confusione alcuna, non cessano tuttavia di invocare da Dio la pace per tutti i popoli".
AC/…/COMUNITÀ SANT'EGIDIO VIS 20020208 (340)

CERIMONIA MERCOLEDI' DELLE CENERI PRESIEDUTA DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Nel tardo pomeriggio del 13 febbraio prossimo, Mercoledì delle Ceneri, Giovanni Paolo II presiederà, nella Basilica di Santa Sabina, la Liturgia della Parola e, dopo l'omelia, il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.

Alle 17:00, nella Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino avrà luogo un momento di preghiera, cui farà seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina, alla quale prederanno parte i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini di Sant'Anselmo, i Padri Domenicani di Santa Sabina ed alcuni fedeli.

Il Cardinale Jozef Tomko, del titolo di Santa Sabina, presiederà la Liturgia Eucaristica. Al termine della cerimonia, il Santo Padre impartirà la Benedizione Apostolica.
…/MERCOLEDÌ CENERI/TOMKO VIS 20020208 (120)

PRESENTAZIONE LETTERE CREDENZIALI AMBASCIATORE FILIPPINE


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza il nuovo Ambasciatore della Repubblica delle Filippine presso la Santa Sede, Signor Francisco Acevedo Alba, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

Il Papa ha iniziato il suo discorso affermando che nelle parole pronunciate dal nuovo Ambasciatore riguardo alle speranze ed agli sforzi compiuti dal popolo filippino per la causa della pace "risuona un'eco di quell'aspirazione universale alla bontà, alla giustizia e alla solidarietà nei rapporti umani, crudelmente colpiti dagli avvenimenti degli ultimi mesi".

"Il recente Incontro di Preghiera per la Pace di Assisi (…) ha dimostrato come persone di tradizioni religiose e culturali diverse siano fermamente convinte che la violenza, in tutte le sue forme, è totalmente incompatibile con l'autentico sentimento religioso, e con la dignità umana". Il Papa ha sottolineato quindi che: "È compito dei responsabili delle Nazioni individuare i modi di tradurre in leggi, istituzioni ed azioni, l'aspirazione del cuore umano alla tranquillità dell'ordine, che è la vera pace".

Successivamente, riferendosi alla situazione delle Filippine, Giovanni Paolo II ha affermato: "Anche il vostro paese è rimasto colpito da quanto sta accadendo. Non è stata ancora trovata una soluzione negoziata alle difficoltà esistenti ed il livello di conflitto è aumentato". Citando le parole del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002, il Papa ha riaffermato che i pilastri della pace, nelle Filippine, come in ogni altro luogo, sono "'la giustizia e il perdono: la giustizia (…) che vigila sul pieno rispetto di diritti e doveri e sull'equa distribuzione di benefici e oneri. (…) Il perdono che risana le ferite e ristabilisce in profondità i rapporti umani turbati'. Certamente" - ha sottolineato ancora il Pontefice - "non possiamo ritenere che la giustizia e il perdono si raggiungano attraverso la violenza e il conflitto".

Parlando degli impegni che devono essere l'obiettivo di un governo orientato al bene comune, Giovanni Paolo II ha affermato: "Questo bene è un bene 'umano', che mira al benessere integrale della persona in tutta la sua complessità. (…) Sarebbe un grave errore limitare le politiche pubbliche al perseguimento del progresso economico, che troppo spesso è valutato in termini di aumento dei consumi, come se questi da soli potessero rispondere alle aspirazioni degli individui. (…) L'autentico progresso non può non tenere conto delle necessità e delle tradizioni culturali e spirituali delle persone".

In tale prospettiva il Papa ha parlato della globalizzazione dell'economia che, ha detto, "livellando le differenze culturali, non è necessariamente ed in ogni caso una risposta ai bisogni reali. Infatti, essa può aggravare 'gli squilibri connessi col crescente divario tra coloro che beneficiano della aumentata capacità del mondo di produrre ricchezza e quanti sono lasciati ai margini del progresso. (…) La grande sfida morale che sta di fronte alle Nazioni e alla comunità internazionale nei confronti dello sviluppo è di avere il coraggio di una nuova solidarietà' - una autentica condivisione dei benefici - allo scopo di 'superare tanto il sottosviluppo disumanizzante, quanto il 'supersviluppo' che tende a ridurre la persona ad una particella economica in una ragnatela di consumi sempre più oppressiva'".

Infine, il Santo Padre ha ricordato che è necessaria la fruttuosa cooperazione fra le autorità pubbliche e la Chiesa, "ognuno nella sua sfera", per collocare la vita economica e politica "entro una cornice autenticamente etica". Nelle Filippine "esiste una lunga tradizione di sostegno reciproco e cooperazione fra la Chiesa e la società civile. (…) Le sfide nella vostra Nazione sono considerevoli. (…) Edificando sulle migliori tradizioni filippine della vita familiare e del reciproco sostegno e servizio, ed eliminando gli eccessi di privilegi e gli interessi di parte, la Nazione potrà guardare ad un brillante futuro".
CD/CREDENZIALI/FILIPPINE:ACEVEDO VIS 20020208 (630)
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