Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 24 maggio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Colin Campbell, finora Rettore del Seminario Nazionale "Holy Cross" di Auckland (Nuova Zelanda), Vescovo di Dunedin (superficie: 64.747; popolazione: 282.183; cattolici: 35.307; sacerdoti: 57; religiosi: 139), Nuova Zelanda. Il Vescovo eletto è nato nel 1941 nella Diocesi di Dunedin (Nuova Zelanda), ed è stato ordinato sacerdote nel 1966. Il Vescovo Campbell succede al Vescovo Leonard Anthony Boyle, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Atcherley Dew, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Wellington, Arcivescovo Coadiutore della medesima Arcidiocesi (superficie: 35.810; popolazione: 559.350; cattolici: 81.189; sacerdoti: 122; religiosi: 284), Nuova Zelanda.

Sabato 22 maggio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Gerardo de Jesús Rojas López, finora Vicario Generale della Diocesi di Ciudad Juárez (Messico), Vescovo di Nuevo Casas Grandes (superficie: 38.320; popolazione: 130.901; cattolici: 96.800; sacerdoti: 51; religiosi: 53), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Teocaltiche (Messico), nel 1957 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983. Succede al Vescovo Hilario Chávez Joya, M.N.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato l'Arcivescovo Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico in Corea, finora Nunzio Apostolico in Trinidad e Tobago, Antigua e Barbuda, Bahams, Barbados, Dominica, Giamaica, Grenada, Repubblica Cooperativa della Guyana, Repubblica di Suriname, Saint Kitts and Nevis, Saint-Vincent e Grenadines, Santa Luica e Delegato Apostolico nelle Antille.

- Ha nominato il Padre Fernando Vergez Alzaga, L.C., finora Aiutante di Studio nel Pontificio Consiglio per i Laici, Capo ufficio nella Sezione Ordinaria dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

- Ha nominato il Dottor Ivan Ruggiero, Consultore della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, finora Ragioniere Generale del medesimo Dicastero.
NER:RE:NEC:NN:NA/…/… VIS 20040524 (330)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Branko Crevenkovski, Presidente della Repubblica di Macedonia, con la Consorte e Seguito.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione VII), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Wilton Daniel Gregory, di Belleville.

- Il Vescovo Joseph Leopold Imesch, di Joliet in Illinois, con il Vescovo Roger Louis Kaffer, già Ausiliare.

- Il Professor Oghnjan Gerdjikov, Presidente del Parlamento di Bulgaria, con la Consorte e Seguito.

Sabato 22 maggio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Raul Nicolau Gonsalves, emerito di Goa e Damão (India).

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione X), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo James Anthonu Tamayo, di Laredo.

- Il Vescovo Plácido Rodríguez, C.M.F., di Lubbock.

- Il Vescovo Alvaro Corrada del Río, S.I., di Tyler.

- Il Vescovo David Eugene Fellhauer, di Victoria in Texas.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/…/… VIS 20040524 (180)

VIAGGIO DEL CARDINALE KASPER A GERUSALEMME


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2004 (VIS). Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, è giunto oggi a Gerusalemme per una visita di quattro giorni.

Il Cardinale Kasper compie l'attuale visita in risposta ad un invito dell'Istituto Ecumenico di Studi Teologici Avanzati di Tantur a prendere parte ad un colloquio organizzato in collaborazione con la "Notre Dame University", durante il quale interverrà sul tema: "Perdono e Purificazione delle Memorie".

Nel corso della visita a Gerusalemme, il Cardinale Kasper incontrerà il Patriarca Latino di Gerusalemme, gli Ordinari cattolici, il Custode di Terra Santa ed i Superiori e Membri di Istituti e Congregazioni religiose. Per l'aspetto ecumenico del suo viaggio, il Porporato farà visita al Patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, S.B. Irenaios e al Patriarca armeno, S.B. Torkom Manoogian. Per l'aspetto della visita che riguarda i rapporti religiosi con l'Ebraismo, il Cardinale Kasper incontrerà i Gran Rabbini d'Israele ed il Rabbino Kronish. Al livello del Governo d'Israele, il Porporato farà visita al Presidente dello Stato d'Israele, Signor Moshé Katsav.
CON-UC/IVISITA GERUSALEMME/KASPER VIS 20040524 (200)

IN BREVE


UNA DELEGAZIONE DI MACEDONIA È STATA RICEVUTA OGGI DAL SANTO PADRE, accompagnata dal Presidente della Repubblica di Macedonia Signor Branko Crvenkovski, in occasione della visita a Roma per "il tradizionale ed affettuoso omaggio che voi rendete ai Santi Cirillo e Metodio, Apostoli dei Paesi Slavi, la cui memoria si custodisce nella venerabile Basilica di San Clemente". Giovanni Paolo II afferma: "Il vostro Paese ha saggiamente riaffermato il suo impegno a seguire la via della pace e della riconciliazione. (…) Il vostro sguardo si rivolge legittimamente all'Europa. (…) Auspico di cuore che la vostra aspirazione riceva la giusta considerazione ed i cittadini della vostra Repubblica siano un giorno membri a tutti gli effetti di una Europa unificata".

UNA DELEGAZIONE DELLA BULGARIA È STATA RICEVUTA DAL PAPA, questa mattina, accompagnata dal Presidente del Parlamento di Bulgaria, Professor Oghnjan Gerdjikov, per la tradizionale visita in occasione della Festa dei Santi Cirillo e Metodio. "Da alcuni anni" - ha affermato il Pontefice - "il vostro Paese ha ritrovato il suo ruolo sulla scena internazionale e persegue il suo cammino verso la libertà e la democrazia, cercando anche di consolidare la concordia nell'ambito della Nazione, impegnata attualmente nel paziente sforzo di entrare stabilmente a far parte delle istituzioni dell'Unione Europea. Auspico, in proposito, che la Bulgaria realizzi le sue legittime aspirazioni, apportando (…) il suo contributo alla costruzione europea".

IL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II HA INVIATO UN MESSAGGIO al Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, che si recherà questa settimana, ad inaugurare il Centro Socio-Sanitario "Casa Santo Volto di Gesù", realizzato dalla Congregazione delle Suore Benedettine Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo, a Bacau (Romania). Nel Messaggio, datato 13 maggio, il Papa scrive che la nuova struttura assistenziale, chiamata "Casa del Santo Volto di Gesù", è destinata ad accogliere "persone anziane e inabili, a cominciare dai sacerdoti. Si tratta di un importante servizio in favore di quanti si trovano in situazioni di povertà o di malattia e non hanno familiari in grado di far fronte ai loro bisogni".
…/IN BREVE/… VIS 20040524 (340)

MESSAGGIO GIOVANNI PAOLO II CENTENARIO SINAGOGA DI ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, il Cardinale Camillo Ruini, Pro- Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ha dato lettura di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Rabbino Capo di Roma, Dottor Riccardo Di Segni, in occasione della commemorazione del centenario della Sinagoga di Roma. Presente alla celebrazione era anche il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e della Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo.

Nel Messaggio il Santo Padre riserva un saluto particolare al Gran Rabbino emerito, Professor Elio Toaff, che incontrò in occasione della Sua storica visita alla Sinagoga, il 13 aprile 1986. "Tale evento" - scrive Giovanni Paolo II - "rimane scolpito nella mia memoria e nel mio cuore come simbolo della novità che ha caratterizzato, negli ultimi decenni, le relazioni tra il popolo ebraico e la Chiesa Cattolica, dopo periodi a volte difficili e travagliati".

Giovanni Paolo II ricorda che: "Nel Concilio Vaticano II, la Chiesa ha ribadito in modo chiaro e definitivo il rifiuto dell'antisemitismo in tutte le sue espressioni. Tuttavia, non basta la pur doverosa deplorazione e condanna delle ostilità contro il popolo ebraico che spesso hanno caratterizzato la storia; occorre sviluppare anche l'amicizia, la stima e i rapporti fraterni con esso. Queste relazioni amichevoli, rafforzate e cresciute dopo l'assise conciliare del secolo scorso, ci vedono uniti nel ricordo di tutte le vittime della Shoà, specialmente di quanti, nell'ottobre del 1943, furono qui strappati alle loro famiglie e alla vostra cara Comunità ebraica romana per essere internati ad Auschwitz. Il loro ricordo sia in benedizione e ci spinga ad operare da fratelli".

"È doveroso, peraltro," - scrive ancora il Pontefice - "ricordare tutti quei cristiani che, (…) hanno reagito con coraggio, anche in questa città di Roma, per dare concreto soccorso agli Ebrei perseguitati, offrendo solidarietà e aiuto, a volte anche a rischio della loro stessa vita. (…) Né si può dimenticare, accanto ai pronunciamenti ufficiali, l'azione, spesso nascosta, della Sede Apostolica, che in molti modi è venuta in aiuto di Ebrei in pericolo, come è stato riconosciuto anche da loro autorevoli rappresentanti".

Il Papa scrive inoltre: "La Chiesa non ha esitato a 'deplorare le mancanze dei suoi figli e delle sue figlie in ogni epoca', ed in un atto di pentimento (teshuvà), essa ha chiesto perdono per le loro responsabilità in qualsiasi modo collegato con le piaghe dell'antigiudaismo e dell'antisemitismo". In merito, Giovanni Paolo II ha ricordato il pellegrinaggio compiuto in Terra Santa nel marzo 2000 e l'omaggio reso alle vittime della Shoà a Yad Vashem.

"Purtroppo" - scrive il Pontefice - "il pensiero rivolto alla Terra Santa suscita nei nostri cuori preoccupazione e dolore per la violenza che continua a segnare quell'area, per il troppo sangue innocente versato da israeliani e palestinesi, che oscura il sorgere di un'aurora di pace nella giustizia. Per questo vogliamo oggi rivolgere una fervida preghiera all'Eterno (…) affinché l'inimicizia non travolga più nell'odio coloro che si richiamano al padre Abramo - ebrei, cristiani e musulmani - e ceda il posto alla chiara consapevolezza dei vincoli che li legano e della responsabilità che grava sulle spalle degli uni e degli altri".

"Molta strada dobbiamo ancora percorrere" - conclude Giovanni Paolo II - "il Dio della giustizia e della pace, della misericordia e della riconciliazione, ci chiama a collaborare senza esitazioni nel nostro mondo contemporaneo, lacerato da scontri e inimicizie. Se sapremo unire i nostri cuori e le nostre mani per rispondere alla divina chiamata, la luce dell'Eterno si avvicinerà per illuminare tutti i popoli mostrandoci le vie della pace, dello Shalom. Vorremo percorrerle con un solo cuore".
MESS/CENTENARIO SINAGOGA ROMA/… VIS 20040524 (620)

SAPIENZA E PRUDENZA USO MEZZI DI COMUNICAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2004 (VIS). Prima della recita del Regina Coeli con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che oggi ricorre in numerosi Paesi la solennità liturgica dell'Ascensione del Signore e contemporaneamente si celebra la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.

Giovanni Paolo II ha affermato che la Chiesa "desidera instaurare" con gli operatori delle Comunicazioni Sociali "un dialogo franco e aperto, per incoraggiarne l'impegno a favore dell'autentico progresso dell'umanità".

Ricordando il tema scelto per la Giornata di quest'anno: "I media in famiglia: un rischio e una ricchezza", Giovanni Paolo II ha affermato: "Grazie alle moderne tecnologie, molti nuclei familiari, possono accedere direttamente alle vaste risorse della comunicazione e dell'informazione, e trarne occasione di educazione, di arricchimento culturale e di crescita spirituale. I mezzi di comunicazione possono però arrecare grave danno alla famiglia, quando presentano una visione inadeguata o persino distorta della vita, della famiglia stessa, della religione e della morale".

"Occorre, pertanto" - ha proseguito il Pontefice - "imparare ad usarli con sapienza e prudenza. È un dovere che concerne anzitutto i genitori, responsabili di un'educazione sana ed equilibrata dei figli. È compito che investe, altresì, le istituzioni pubbliche, chiamate ad attuare procedure di regolamentazione atte ad assicurare che i mezzi di comunicazione sociale siano sempre rispettosi della verità e del bene comune".

Al termine della recita del Regina Coeli, nel salutare i pellegrini nelle diverse lingue, il Santo Padre ha ricordato che sabato 20 maggio, vigilia della grande Solennità della Pentecoste, presiederà alle 18:00, la solenne celebrazione dei Vespri. "Invito tutti i fedeli" - ha detto Giovanni Paolo II - "in particolare gli aderenti ai Movimenti del Rinnovamento nello Spirito, a partecipare alla veglia di preghiera, per invocare su di noi e su tutta la Chiesa una copiosa effusione dei doni dello Spirito Santo".
ANG/MEZZI COMUNICAZIONE/… VIS 20040524 (320)

SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE E LOTTA CONTRO LA FAME


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del discorso, pronunciato il 20 maggio scorso, dal Monsignore Renato Volante, Osservatore Permanente della Santa Sede delle Organizzazioni e Organismi delle Nazioni Uniti per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O., I.F.A.D., P.A.M.), e Capo della Delegazione alla XXVII Conferenza della F.A.O. per l'Asia e il Pacifico (Pechino, 17-21 maggio).

Monsignore Volante ha detto all'inizio del suo discorso che: "La presenza internazionale della Santa Sede è motivata esclusivamente dal desiderio di rendere un servizio comune alla famiglia umana nel suo complesso. In tal modo la Santa Sede intende testimoniare il suo interesse costruttivo per la causa della persona umana, l'attenzione alle sue esigenze fondamentali, a cominciare dal diritto primario all'alimentazione, componente essenziale del diritto alla vita".

"Infatti, ci sembra" - ha sottolineato l'Osservatore Permanente - "che la situazione della sicurezza alimentare si sia aggravata, a causa della crescita di sistemi di produzione sempre più legati a metodi su larga scala, del degrado dell'ambiente, e nel campo dell'agricoltura, a causa del degrado del territorio e della scarsità d'acqua. Questi problemi evidentemente fanno diminuire il livello di sicurezza alimentare. In tale prospettiva è sempre più urgente guardare al futuro, comprendere quale possa essere il ruolo della F.A.O. nei prossimi anni, nella regione".

Successivamente, citando le parole del Santo Padre Giovanni Paolo II pronunciate al Vertice Mondiale sull'Alimentazione del 1996, il Monsignore Volante ha detto: "'È auspicabile che le vostre riflessioni ispirino provvedimenti concreti per combattere l'insicurezza alimentare, che provoca troppe vittime fra i nostri fratelli e sorelle. Nulla cambierà a livello mondiale, se i responsabili delle nazioni non metteranno in pratica gli impegni scritti nel vostro piano d'azione per la promozione di politiche economiche e alimentari basate non solo sul profitto, ma anche sulla condivisione nella solidarietà".
DELSS/INCONTRO F.A.O./PECHINO:VOLANTE VIS 20040524 (320)

AFRICA HA BISOGNO URGENTE PACE, GIUSTIZIA E RICONCILIAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri si è conclusa in Vaticano la Giornata di studio e di riflessione su: "Sviluppo economico e sociale dell'Africa in un'era di globalizzazione", organizzata dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

Nel Messaggio fatto pervenire ai partecipanti, il Papa scrive: "I numerosi focolai di violenza che insanguinano l'Africa, l'Aids e altre pandemie, come pure i drammi della miseria e delle ingiustizie continuano a pesare sull'avvenire del Continente, producendo effetti negativi che ipotecano lo sviluppo solidale dell'Africa stessa e l'instaurazione di una pace durevole e di una società giusta ed equa".

"Il Continente" - scrive ancora il Pontefice - "ha un bisogno urgente di pace, di giustizia e di riconciliazione, come anche dell'aiuto dei Paesi industrializzati chiamati a sostenere il suo sviluppo, perché i popoli africani siano veramente i protagonisti del loro avvenire, gli attori e i soggetti del loro destino. (…) Che la comunità internazionale possa contribuire, con determinazione e generosità, a promuovere una società di giustizia e di pace sul continente africano".

Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha a sua volta sottolineato che il Continente africano non va considerato come "un peso insopportabile e un problema irrisolvibile, ma una straordinaria risorsa di bene per tutta l'umanità. Il male più grande che attanaglia l'Africa è il senso di rassegnazione e di sfiducia quasi generale che, a tutti i livelli, circonda questo continente come una cortina di ferro fatta di egoismo e di indifferenza. La vera battaglia da intraprendere è quella di costruire un ambiente di rinnovata fiducia e di generosa, intelligente creatività".

Il Presidente del Dicastero ha annunciato, infine, la pubblicazione di un Documento sulla povertà nell'era della globalizzazione e la costituzione di un Gruppo permanente di riflessione sugli argomenti dello sviluppo sociale ed economico dell'Africa.
…/AFRICA/MARTINO VIS 20040524 (320)

RIFLESSIONI DEL PAPA FAMIGLIA E MATRIMONIO CON VESCOVI U.S.A.


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2004 (VIS). Questa mattina, nel ricevere i Vescovi delle Provincie Ecclesiastiche di San Antonio e Oklahoma City (Stati Uniti d'America), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", il Santo Padre Giovanni Paolo II ha affermato: "In questa riflessione conclusiva relativa al 'munus sanctificandi' del Vescovo, desidero soffermarmi in particolare su una delle pietre miliari che costituiscono l'edificio della Chiesa: il complesso di rapporti interpersonali che è la famiglia".

"La vita familiare si santifica nell'unione di uomo e donna nell'istituzione sacramentale del matrimonio" - ha affermato il Pontefice - "Attualmente sono molti a comprendere chiaramente la natura secolare del matrimonio, con i diritti e le responsabilità della società moderna, fattori determinanti del contratto matrimoniale. Però alcuni non comprendono appieno la dimensione religiosa intrinseca del matrimonio".

Il Santo Padre ha affermato che: "La società moderna raramente presta attenzione alla natura permanente del matrimonio" ed ha auspicato che "la Chiesa si adoperi per offrire migliori corsi pre-matrimoniali per la formazione della coppia e, che le scuole cattoliche e i programmi educativi garantiscano che i giovani, molti provenienti da famiglie disunite, siano educati sin dalla più tenera età, a seguire gli insegnamenti della Chiesa sul sacramento del matrimonio".

"La comunione di amore presente nella vita familiare serve come modello di relazione che deve esistere nella famiglia di Cristo, la Chiesa" - ha detto ancora il Papa - "La famiglia è al servizio dell'edificazione del Regno di Dio nella storia" e il dovere della Chiesa è di assistere la famiglia, in particolare assistere i genitori quali "principali catechisti della famiglia". La Chiesa deve, ha ribadito il Pontefice, "condividere le lotte e le difficoltà dei genitori e delle famiglie, come pure le loro gioie".

"Come una famiglia, la Chiesa è un luogo dove i membri portano le proprie sofferenze, consapevoli che la presenza di Cristo nella preghiera dei fedeli è la più grande fonte di guarigione". Così, la Chiesa deve mantenere un "ministero familiare specialmente in quelle aree che interessano i giovani e i giovani adulti. I giovani che si trovano a vivere in una cultura secolare che promuove la gratificazione immediata e l'egoismo, sulle virtù dell'autocontrollo e della generosità, hanno bisogno del sostegno e della guida della Chiesa".

Giovanni Paolo II ha affermato inoltre che: "Come in ogni famiglia, l'armonia interna della Chiesa può alle volte essere messa alla prova dalla mancanza di carità e dall'insorgere di conflitti fra i suoi membri. Ciò può portare alla formazione di fazioni nell'ambito della Chiesa, che spesso preoccupandosi del proprio interesse particolare, perdono di vista l'unità e la solidarietà, fondamenti della vita ecclesiale e fonte di comunione nella famiglia di Dio. Per affrontare questo preoccupante fenomeno, i Vescovi devono agire con fraterna sollecitudine, quali uomini di comunione, per assicurarsi che le loro Chiese particolari agiscano come famiglie, così che "non ci sia discordia nello stesso corpo, ma i suoi membri abbiano nei confronti l'uno dell'altro la stessa attenzione".

Nelle riflessioni conclusive del suo discorso, il Papa ha ricordato che negli Stati Uniti d'America, la cui Patrona è Maria Immacolata, si celebra con particolare solennità il 150° anniversario della proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione.
AL/…/STATI UNITI D'AMERICA VIS 20040524 (540)
Copyright © VIS - Vatican Information Service