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lunedì 12 gennaio 2009

INDULGENZA PLENARIA INCONTRO MONDIALE FAMIGLIE

CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2009 (VIS). Un Decreto a firma del Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore e del Vescovo Gianfranco Girotti, O.F.M.Conv., Reggente della Penitenzieria Apostolica, rende noto che Papa Benedetto XVI concede l'indulgenza plenaria ai fedeli che "devotamente parteciperanno" al "VI Incontro Mondiale delle Famiglie" in programma Città del Messico, dal 14 al 18 gennaio prossimo, "alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni dello stesso Sommo Pontefice), escluso qualsiasi affetto al peccato".

 "I fedeli veramente pentiti, che non potranno partecipare a tale evento, conseguiranno 'L'Indulgenza plenaria', alle medesime condizioni, se, uniti con lo spirito e con il pensiero ai fedeli presenti a Città del Messico, reciteranno in famiglia il 'Padre Nostro', il 'Credo' e altre devote orazioni per invocare dalla Divina Misericordia le finalità sopra indicate, particolarmente nei momenti in cui le Parole e i Messaggi del Pontefice verranno trasmessi per televisione e radio".
OP/INDULGENZA PLENARIA/INCONTRO FAMIGLIE           VIS 20090112 (170)


CAMMINO NEOCATECUMENALE: GIOIA, FEDE, RICERCA UNITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Membri del Cammino Neocatecumenale della Diocesi, nella ricorrenza dei quarant'anni dagli inizi del Cammino a Roma.

  All'incontro hanno partecipato 25.000 Membri del Cammino con i Fondatori Signor Kiko Argüelo, Signora Carmen Hernández e Padre Mario Pezzi. Il Papa ha consegnato la "croce della missione" a quattordici Comunità del Cammino, ognuna composta da 30-40 persone, che si recano in missione, in aiuto ai Parroci, nelle periferie più bisognose e nelle zone più secolarizzate della città di Roma.

  "La vostra presenza, così folta ed animata" - ha detto il Papa nel suo discorso - "sta a testimoniare i prodigi operati dal Signore nei trascorsi quattro decenni; essa indica anche l'impegno con cui intendete proseguire il cammino iniziato, un cammino di fedele sequela di Cristo e di coraggiosa testimonianza del suo Vangelo, non solo qui a Roma ma dovunque la Provvidenza vi conduca; un cammino di docile adesione alle direttive dei Pastori e di comunione con tutte le altre componenti del Popolo di Dio. Voi questo intendete fare, ben consapevoli che aiutare gli uomini di questo nostro tempo ad incontrare Gesù Cristo, Redentore dell'uomo, costituisce la missione della Chiesa e di ogni battezzato. Il 'Cammino neocatecumenale' si inserisce in questa missione ecclesiale come una delle tante vie suscitate dallo Spirito Santo con il Concilio Vaticano II per la nuova evangelizzazione".

  "Quante fresche energie apostoliche sono state suscitate sia tra i sacerdoti che tra i laici!" - ha esclamato il Papa - "Quanti uomini e donne, e quante famiglie, che si erano allontanate dalla comunità ecclesiale o avevano abbandonato la pratica della vita cristiana, attraverso l'annuncio del kerygma e l'itinerario di riscoperta del Battesimo, sono state aiutate a ritrovare la gioia della fede e l'entusiasmo della testimonianza evangelica! La recente approvazione degli Statuti del 'Cammino' da parte del Pontificio Consiglio per i Laici è venuta a suggellare la stima e la benevolenza con cui la Santa Sede segue l'opera che il Signore ha suscitato attraverso i vostri Iniziatori".

  "La vostra già tanto benemerita azione apostolica sarà ancor più efficace nella misura in cui vi sforzerete di coltivare costantemente quell'anelito verso l'unità che Gesù ha comunicato ai Dodici durante l'Ultima Cena. (...) E' questa unità, dono dello Spirito Santo e incessante ricerca dei credenti, a fare di ogni comunità un'articolazione viva e ben inserita nel Corpo mistico di Cristo. L'unità dei discepoli del Signore appartiene all'essenza della Chiesa ed è condizione indispensabile perché la sua azione evangelizzatrice risulti feconda e credibile".

  "C'è bisogno oggi di una vasta azione missionaria che coinvolga le diverse realtà ecclesiali, le quali, pur conservando ciascuna l'originalità del proprio carisma, operino concordemente cercando di realizzare quella 'pastorale integrata' che ha già permesso di conseguire significativi risultati. E voi, ponendovi con piena disponibilità al servizio del Vescovo, come ricordano i vostri Statuti, potrete essere di esempio per tante Chiese locali, che guardano giustamente a quella di Roma come al modello a cui fare riferimento".

  Il Papa ha concluso il suo discorso invitando i Neocatecumenali a non scoraggiarsi "dinanzi alle difficoltà, a non ricercare umani successi, a non temere incomprensioni e persino persecuzioni. Incoraggiano piuttosto a porre la fiducia unicamente nella potenza di Cristo, a prendere la 'propria croce' e a seguire le orme del nostro Redentore che, in questo tempo natalizio ormai al termine, ci è apparso nell'umiltà e nella povertà di Betlemme".
AC/XL ANNIVERSARIO/NEOCATECUMENALI                VIS 20090112 (580)


SACRAMENTO BATTESIMO TREDICI BAMBINI CAPPELLA SISTINA


CITTA' DEL VATICANO, 11 GEN. 2009 (VIS). Come di consueto nella festa del Battesimo del Signore, il Santo Padre Benedetto XVI ha amministrato il Sacramento del Battesimo a 13 bambini e bambine.

  "Il Battesimo è per così dire" - ha detto il Papa nell'omelia - "il ponte che Gesù ha costruito tra sé e noi, la strada per la quale si rende a noi accessibile; è l'arcobaleno divino sulla nostra vita, la promessa del grande sì di Dio, la porta della speranza e, nello stesso tempo, il segno che ci indica il cammino da percorrere in modo attivo e gioioso per incontrarlo e sentirci da Lui amati".

  Con il Battesimo, ha proseguito il Pontefice - "restituiamo a Dio quello che da Lui è venuto. Il bambino non è proprietà dei genitori, ma è affidato dal Creatore alla loro responsabilità, liberamente e in modo sempre nuovo, affinché essi lo aiutino ad essere un libero figlio di Dio. Solo se i genitori maturano tale consapevolezza riescono a trovare il giusto equilibrio tra la pretesa di poter disporre dei propri figli come se fossero un privato possesso plasmandoli in base alle proprie idee e desideri, e l'atteggiamento libertario che si esprime nel lasciarli crescere in piena autonomia soddisfacendo ogni loro desiderio e aspirazione, ritenendo ciò un modo giusto di coltivare la loro personalità".

  "Se, con questo sacramento, il neo-battezzato diventa figlio adottivo di Dio, oggetto del suo amore infinito che lo tutela e difende dalle forze oscure del maligno, occorre insegnargli a riconoscere Dio come suo Padre ed a sapersi rapportare a Lui con atteggiamento di figlio".

  "E pertanto, quando, secondo la tradizione cristiana come oggi facciamo, si battezzano i bambini introducendoli nella luce di Dio e dei suoi insegnamenti, non si fa loro violenza, ma si dona loro la ricchezza della vita divina in cui si radica la vera libertà che è propria dei figli di Dio; una libertà che dovrà essere educata e formata con il maturare degli anni, perché diventi capace di responsabili scelte personali".

  "Cari genitori, cari padrini e madrine, vi saluto tutti con affetto e mi unisco alla vostra gioia per questi piccoli che oggi rinascono alla vita eterna. Siate consapevoli del dono ricevuto e non cessate di ringraziare il Signore che, con l'odierno sacramento, introduce i vostri bambini in una nuova famiglia, più grande e stabile, più aperta e numerosa di quanto non sia quella vostra: mi riferisco alla famiglia dei credenti, alla Chiesa, una famiglia che ha Dio per Padre e nella quale tutti si riconoscono fratelli in Gesù Cristo".

  "Voi dunque oggi affidate i vostri figli alla bontà di Dio, che è potenza di luce e di amore; ed essi, pur tra le difficoltà della vita, non si sentiranno mai abbandonati, se a Lui resteranno uniti. Preoccupatevi pertanto" - ha concluso il Pontefice - "di educarli nella fede, di insegnar loro a pregare e a crescere come faceva Gesù e con il suo aiuto, 'in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini' (cfr Lc 2,52)".
HML/BATTESIMO/CAPPELLA SISTINA                       VIS 20090112 (510)


BATTESIMO: DONO, GIOIA MA ANCHE RESPONSABILITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 11 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina, conclusa la Santa Messa con l'amministrazione del Battesimo ad un gruppo di tredici bambini nella Cappella Sistina, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "Nell'odierna Domenica che segue la solennità dell'Epifania, celebriamo il Battesimo del Signore", festività che chiude il tempo di Natale. "Giunto all'età di circa trent'anni, Gesù lasciò Nazaret, si recò al fiume Giordano e, in mezzo a tanta gente, si fece battezzare da Giovanni".

  "La persona umana, mediante il Battesimo" - ha detto il Papa - "viene innestata nella relazione unica e singolare di Gesù con il Padre, così che le parole risuonate dal cielo sul Figlio Unigenito diventano vere per ogni uomo e ogni donna che rinasce dall'acqua e dallo Spirito Santo: Tu sei il figlio mio, l'amato".

  "Cari amici, quant'è grande il dono del Battesimo!" - ha esclamato il Pontefice - "Se ce ne rendessimo pienamente conto, la nostra vita diventerebbe un 'grazie' continuo. Quale gioia per i genitori cristiani, che hanno visto sbocciare dal loro amore una nuova creatura, portarla al fonte battesimale e vederla rinascere dal grembo della Chiesa, per una vita che non avrà mai fine! Dono, gioia, ma anche responsabilità!".

  "I genitori, infatti, insieme con i padrini" - ha ribadito il Pontefice - "devono educare i figli secondo il Vangelo. Questo mi fa pensare al tema del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà nei prossimi giorni a Città del Messico: 'La famiglia formatrice nei valori umani e cristiani'. Questo grande meeting familiare, organizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, si svilupperà in tre momenti: dapprima il Congresso Teologico-Pastorale, nel quale verrà approfondita la tematica, anche mediante lo scambio di esperienze significative; quindi, il momento di festa e di testimonianza, che farà emergere la bellezza di incontrarsi tra famiglie di ogni parte del mondo, unite dalla stessa fede e dallo stesso impegno; e infine la solenne Celebrazione eucaristica, come azione di grazie al Signore per i doni del matrimonio, della famiglia e della vita".

  "Ho incaricato il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone di rappresentarmi" - ha concluso il Papa - "ma io stesso seguirò con viva partecipazione lo straordinario evento, accompagnandolo con la preghiera e intervenendo in videoconferenza".
ANG/BATTESIMO:FAMIGLIA/...                           VIS 20090112 (390)


SINERGIA FRA ISTITUZIONI PUBBLICHE E CHIESA CATTOLICA

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Presidente della Regione Lazio, Onorevole Piero Marezzo, il Sindaco di Roma, Onorevole Gianni Alemanno e il Presidente della Provincia di Roma, Onorevole Nicola Zingaretti, con  i collaboratori, per il tradizionale scambio di auguri di inizio anno.

  "E' indubbio che la comunità mondiale" - ha detto il Papa - "stia attraversando un tempo di una grave crisi economica, ma che è connessa a quella strutturale, culturale e di valori. La difficile situazione, che va interessando l'economia mondiale, porta con sé dappertutto inevitabili ricadute, ed investe quindi anche Roma, la sua Provincia e le città e i paesi del Lazio. Dinanzi a così ardua sfida - (...)  - concorde deve essere la volontà di reagire, superando le divisioni e concertando strategie che, (...) mirano a disegnare un organico progetto strategico per gli anni futuri, ispirato a quei principi e valori, che fanno parte del patrimonio ideale dell'Italia e, più specificamente, di Roma e del Lazio. Nei momenti difficili della sua storia, il popolo sa ritrovare unità di intenti e coraggio, attorno alla saggia guida di amministratori illuminati, la cui fondamentale preoccupazione sia il bene di tutti".

  "Cari amici, nei vostri interventi appare chiaro che le Amministrazioni da voi guidate apprezzano la presenza e l'attività della comunità cattolica; qui mi preme ribadire che essa non chiede né vanta privilegi, ma desidera che la propria missione spirituale e sociale continui a trovare apprezzamento e cooperazione. (...) Roma e il Lazio hanno un ruolo peculiare per la cristianità. I cattolici qui si sentono stimolati ad una viva testimonianza evangelica e ad una solerte azione di promozione umana, in maniera speciale oggi, davanti alle difficoltà a noi ben note".

  "A questo riguardo" - ha ricordato il Papa - "sebbene le 'Caritas' diocesane, le comunità parrocchiali e le associazioni cattoliche non si risparmino nel prestare aiuto a quanti sono nel bisogno, diventa indispensabile una sinergia fra tutte le Istituzioni per offrire risposte concrete alle crescenti necessità della gente. Penso qui alle famiglie, (...). agli anziani, (...); penso all'emergenza abitativa, alla carenza di lavoro e alla disoccupazione giovanile, alla non facile convivenza tra gruppi etnici diversi, alla grande questione dell'immigrazione e dei nomadi".

  "Se l'attuare adeguate politiche economiche e sociali è compito dello Stato" - ha rilevato il Pontefice - "la Chiesa, alla luce della sua dottrina sociale, è chiamata a dare il suo apporto stimolando la riflessione e formando le coscienze dei fedeli e di tutti i cittadini di buona volontà. Forse mai come oggi la società civile comprende che soltanto con stili di vita ispirati alla sobrietà, alla solidarietà ed alla responsabilità, è possibile costruire una società più giusta e un futuro migliore per tutti".

  In merito all'educazione, sulla quale "la Chiesa da anni concentra i suoi sforzi", Benedetto XVI ha ripetuto che "le strutture ecclesiali, nel cuore di un quartiere, oltre a permettere l'esercizio del diritto fondamentale della persona umana che è la libertà religiosa, sono in realtà centri di aggregazione e di formazione ai valori della socialità, della pacifica convivenza, della fraternità e della pace".

  Riferendosi anche agli episodi di violenza giovanile e agli incidenti stradali dove muoiono tanti giovani, e auspicando la più ampia collaborazione possibile per prevenire  tali fenomeni, il Papa ha detto: "Si affievoliscono, specie tra le giovani generazioni, i valori naturali e cristiani che danno significato al vivere quotidiano e formano ad una visione della vita aperta alla speranza; emergono invece desideri effimeri e attese non durature, che alla fine generano noia e fallimenti. Tutto ciò ha come esito nefasto l'affermarsi di tendenze a banalizzare il valore della stessa vita (...) Davanti al nichilismo che pervade in maniera crescente il mondo giovanile, la Chiesa invita tutti a dedicarsi seriamente ai giovani, a non lasciarli in balìa di se stessi ed esposti alla scuola di 'cattivi maestri', ma ad impegnarli in iniziative serie, che permettano loro di comprendere il valore della vita in una stabile famiglia fondata sul matrimonio".

  "Mi sia permessa, infine" - ha soggiunto il Papa - "una breve considerazione relativa al mondo della Sanità. So bene quanto sia impegnativo il compito di assicurare a tutti un'adeguata assistenza sanitaria nel campo delle malattie fisiche e di quelle psichiche, e quanto ingente sia la spesa da sostenere. Anche in questo campo, come del resto in quello scolastico, la comunità ecclesiale, erede di una lunga tradizione di assistenza verso gli ammalati, con tanti sacrifici continua a prestare la propria attività attraverso ospedali e luoghi di cura ispirati ai principi evangelici. Nell'anno appena trascorso, da parte della Regione Lazio, pur nelle difficoltà delle attuali contingenze, si sono colti segnali positivi per venire incontro anche alle strutture sanitarie cattoliche".

  Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando che il compito affidato agli amministratori pubblici "non è facile: voi dovete misurarvi con numerose e complesse situazioni che necessitano, sempre più spesso, di interventi e decisioni non semplici e talora impopolari" ed ha affermato: "Il contributo più importante che il Papa vi assicura, e lo fa con tanto affetto, è la quotidiana preghiera, perché il Signore vi illumini e vi renda sempre onesti servitori del bene comune".
AC/.../REGIONE:PROVINCIA ROMA                       VIS 20090112 (860)


TELEGRAMMA PER LA MORTE DEL CARDINALE PIO LAGHI

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio per la morte, ieri, all'età di 86 anni, del Cardinale Pio Laghi, Prefetto emerito della Congregazione per l'Educazione Cattolica e Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta.

  "La triste notizia della scomparsa del vostro caro zio" - scrive il Papa ai nipoti del defunto Porporato - "Cardinale Pio Laghi ha suscitato viva commozione nel mio animo nel grato ricordo del suo lungo e generoso servizio alla Santa Sede in particolare come Rappresentante pontificio in diversi paesi e come Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica. Desidero esprimere a voi ed ai familiari tutti la mia sentita partecipazione al lutto che colpisce quanti conobbero e stimarono il compianto Porporato e mentre elevo fervide preghiere a Dio affinché voglia donarli il premio promesso ai fedeli servitori del Vangelo, invio di cuore, a quanti ne piangono la dipartita, una speciale confortatrice Benedizione Apostolica".
TGR/MORTE/LAGHI                               VIS 20090112 (170)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Onorevole Piero Marrazzo, Presidente della Regione Lazio.

- L'Onorevole Gianni Alemanno, Sindaco di Roma.

- L'Onorevole Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma.

  Sabato 10 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Francesco Monterisi, Segretario della Congregazione per i Vescovi.

- Il Vescovo Elio Sgreccia, Presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita.

- La Signora Mary Ann Glendon, Ambasciatore degli Stati Uniti d'America, in visita di congedo.

- La Signora Raychelle Awuor Omamo, Ambasciatore del Kenya, in visita di congedo.
AP/.../...                                       VIS 20090112 (110)

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