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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 2 gennaio 2008

TELEGRAMMA CORDOGLIO UCCISIONE SIGNORA BENAZIR BHUTTO


CITTA' DEL VATICANO, 29 DIC. 2007 (VIS). Di seguito riportiamo il testo, reso pubblico nel pomeriggio di ieri, di un telegramma di cordoglio del Santo Padre - a firma del Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato - indirizzato all'Arcivescovo Lawrence John Saldanha, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Pakistan, per l'uccisione della Signora Benazir Bhutto, già Primo Ministro del Pakistan e Leader del "Pakistan People's Party".

 "A seguito del brutale attacco terroristico nel quale la Signora Benazir Bhutto, già Primo Ministro e Leader del 'Pakistan People's Party', è stata ferita a morte, il Santo Padre esprime sentimenti di profonda partecipazione e vicinanza spirituale ai membri della sua famiglia e a tutta la Nazione pakistana. Il Papa prega affinché si eviti un ulteriore ricorso alla violenza e ci si adoperi per costruire un clima di rispetto e di fiducia, così necessari per il mantenimento dell'ordine nella società e per consentire alle istituzioni politiche del Paese di operare con efficacia".
TGR/UCCISIONE BHUTTO/BERTONE                       VIS 20080102 (170)


TESTIMONIARE BELLEZZA DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 30 DIC. 2007 (VIS). Alle dodici di oggi, festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Rivolgendosi alle migliaia di persone presenti, il Santo Padre ha detto che nel celebrare la festa di oggi "adoriamo il mistero di un Dio che ha voluto nascere da una donna, la Vergine Santa, ed entrare in questo mondo per la via comune a tutti gli uomini. Così facendo ha santificato la realtà della famiglia, colmandola della grazie divina e rivelandone pienamente la vocazione e la missione".

  "Come ha poi ripetuto senza stancarsi il mio venerato predecessore Giovanni Paolo II" - ha ricordato Papa Benedetto XVI - "il bene della persona e della società è strettamente connesso alla 'buona salute' della famiglia. Perciò la Chiesa è impegnata a difendere e promuovere 'la dignità naturale e l'altissimo valore sacro' - sono parole del Concilio - del matrimonio e della famiglia".

  Successivamente, rivolgendosi ai partecipanti all'Incontro delle Famiglie che si tiene oggi a Madrid, il Santo Padre ha invitato le famiglie cristiane "a sperimentare la presenza amorosa del Signore nella loro vita" ed ha esortato le famiglie, "nell'ispirarsi all'amore di Cristo per gli uomini, a dare testimonianza al mondo della bellezza dell'amore umano, del matrimonio e della famiglia".

  La famiglia "fondata sull'unione indissolubile fra un uomo e una donna, costituisce l'ambito privilegiato nel quale la vita umana viene accolta e protetta, dal suo inizio fino alla fine naturale. Per questo i genitori hanno il diritto e l'obbligo fondamentale di educare i propri figli nella fede e nei valori che rendono degna la vita umana".

  Papa Benedetto XVI ha sottolineato inoltre che: "Vale la pena lavorare per la famiglia e il matrimonio perché vale la pena lavorare per l'essere umano, l'essere più prezioso creato da Dio. Mi rivolgo in particolare ai bambini affinché amino e preghino per i propri genitori e fratelli; ai giovani perché stimolati dall'amore dei genitori, seguano con generosità la propria vocazione matrimoniale, sacerdotale o religiosa; agli anziani e ai malati perché trovino l'aiuto e la comprensione necessarie". Infine, rivolgendosi agli sposi, il Papa ha detto: "Contate sempre sulla grazia di Dio, perché il vostro amore sia sempre più fecondo e fedele".
ANG/FAMIGLIA/...                                           VIS 20080102 (400)


DEFICIT SPERANZA E FIDUCIA NELLA VITA, MALE OSCURO SOCIETÀ

CITTA' DEL VATICANO, 31 DIC. 2007 (VIS). Questa sera, alle ore 18:00, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto i primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, a cui ha fatto seguito l'esposizione del Santissimo Sacramento, il canto del tradizionale inno 'Te Deum' di ringraziamento a conclusione dell'anno civile, e la benedizione eucaristica.

  Commentando la Lettura breve tratta dalla Lettera ai Galati, nella quale San Paolo parla, "della liberazione dell'uomo operata da Dio con il mistero dell'Incarnazione", il Papa ha ricordato che l'Apostolo "accenna in maniera molto discreta a Colei per mezzo della quale il Figlio di Dio è entrato nel mondo".

  "Nella 'donna' la Chiesa contempla i lineamenti di Maria di Nazaret, donna singolare perché chiamata a realizzare una missione che la pone in strettissimo rapporto con Cristo: anzi, un rapporto assolutamente unico, perché Maria è la Madre del Salvatore. Con altrettanta evidenza, però, possiamo e dobbiamo affermare che è madre nostra perché, vivendo la sua singolarissima relazione materna con il Figlio, ne ha condiviso la missione per noi e per la salvezza di tutti gli uomini. (...) Così Maria costituisce per la Chiesa la propria immagine più vera: Colei nella quale la Comunità ecclesiale deve continuamente scoprire il senso autentico della sua vocazione e del proprio mistero".

  Il Verbo incarnato "Si è fatto come noi per farci come Lui: figli nel Figlio, dunque uomini liberi dalla legge del peccato" - ha sottolineato il Papa - "Non è questo un motivo fondamentale per elevare a Dio il nostro ringraziamento? Un ringraziamento che non può non essere ancor più motivato alla fine di un anno, considerando i tanti benefici e la costante sua assistenza che abbiamo sperimentato nell'arco dei dodici mesi trascorsi. Ecco perché ogni comunità cristiana, questa sera, si raccoglie e canta il 'Te Deum', tradizionale inno di lode e di azione di grazie alla Santissima Trinità".

  "Questa è la nostra preghiera, stasera: soccorri, Signore, con la tua misericordia gli abitanti della nostra Città, nella quale, come altrove, gravi carenze e povertà pesano sulla vita delle persone e delle famiglie, impedendo di guardare al futuro con fiducia; non pochi, soprattutto giovani, sono attratti da una falsa esaltazione o, meglio, profanazione del corpo e dalla banalizzazione della sessualità"

  "Come enumerare poi le molteplici sfide che, legate al consumismo e al secolarismo, interpellano i credenti e gli uomini di buona volontà? Per dire tutto in una parola, anche a Roma si avverte quel deficit di speranza e di fiducia nella vita che costituisce il male 'oscuro' della moderna società occidentale. Ma se evidenti sono le deficienze, non mancano però le luci e i motivi di speranza su cui implorare la speciale benedizione divina".

  "O Signore, guarda e proteggi, in particolare, la comunità diocesana impegnata con crescente vigore sulla frontiera dell'educazione, per rispondere a quella grande 'emergenza educativa' di cui ebbi a parlare l'11 giugno scorso, incontrando i partecipanti al Convegno diocesano, e cioè la difficoltà che si avverte nel trasmettere alla nuove generazioni i valori-base dell'esistenza e di un retto comportamento".

  "Senza clamori, con paziente fiducia, cerchiamo di far fronte a tale emergenza, anzitutto nell'ambito della famiglia, ed è senz'altro confortante constatare che il lavoro intrapreso in questi ultimi anni dalle parrocchie, dai movimenti e dalle associazioni per la pastorale familiare continua a svilupparsi e a portare i suoi frutti".

  "Proteggi inoltre, Signore, le iniziative missionarie che coinvolgono il mondo giovanile: esse stanno crescendo e vedono un numero ormai rilevante di giovani assumersi in prima persona la responsabilità e la gioia dell'annuncio e della testimonianza del Vangelo".

  "È Cristo la nostra speranza 'affidabile'" - ha concluso il Pontefice - "(...) chiediamo al Signore che faccia di ciascuno di noi un autentico fermento di speranza nei vari ambienti, perché si possa costruire per l'intera città un futuro migliore".
HML/VESPRI:TE DEUM/...                                       VIS 20080102 (640)


PACE DONO DIVINO DA INVOCARE COSTANTEMENTE

CITTA' DEL VATICANO, 1 GEN. 2008 (VIS). Alle ore 10:00 di questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio nell'ottava di Natale e in occasione della 41ª Giornata Mondiale della Pace sul tema: "Famiglia umana, comunità di pace".

  "Iniziamo quest'oggi un nuovo anno" - ha detto il Papa - "e ci prende per mano la speranza cristiana; lo iniziamo invocando su di esso la benedizione divina ed implorando, per intercessione di Maria, Madre di Dio, il dono della pace: per le nostre famiglie, per le nostre città, per il mondo intero".

  "Tutti aspiriamo a vivere nella pace, ma la pace vera, quella annunciata dagli angeli nella notte di Natale, non è semplice conquista dell'uomo o frutto di accordi politici; è innanzitutto dono divino da implorare costantemente e, allo stesso tempo, impegno da portare avanti con pazienza restando sempre docili ai comandi del Signore".

  "Quest'anno, nel Messaggio per l'odierna Giornata Mondiale della Pace, ho voluto porre in luce" - ha ricordato Benedetto XVI - "lo stretto rapporto che esiste tra la famiglia e la costruzione della pace nel mondo. La famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, è 'culla della vita e dell'amore' e 'la prima e insostituibile educatrice alla pace'. Proprio per questo la famiglia è 'la principale 'agenzia' di pace' e 'la negazione o anche la restrizione dei diritti della famiglia, oscurando la verità dell'uomo, minaccia gli stessi fondamenti della pace'".

  "Poiché poi l'umanità è una 'grande famiglia'" - ha proseguito il Pontefice - "se vuole vivere in pace non può non ispirarsi a quei valori sui quali si fonda e si regge la comunità familiare".

  Riferendosi al mistero della maternità divina di Maria, il Santo Padre ha sottolineato che: "Se nel Bimbo nato da Lei riconosciamo il Figlio eterno di Dio e lo accogliamo come il nostro unico Salvatore, possiamo essere detti e lo siamo realmente figli di Dio: figli nel Figlio. (...) Il Bambino che vagisce nella mangiatoia, pur apparentemente simile a tutti i bimbi del mondo, è al tempo stesso del tutto differente: è il Figlio di Dio, è Dio, vero Dio e vero uomo. Questo mistero - l'incarnazione del Verbo e la divina maternità di Maria - è grande e certamente non facile da comprendere con la sola umana intelligenza. Alla scuola di Maria però possiamo cogliere con il cuore quello che gli occhi e la mente non riescono da soli a percepire, né possono contenere".

  "Cari fratelli e sorelle, solo conservando nel cuore, mettendo cioè insieme e trovando un'unità di tutto ciò che viviamo, possiamo addentrarci, seguendo Maria, nel mistero di un Dio che per amore si è fatto uomo e ci chiama a seguirlo sulla strada dell'amore; amore da tradurre ogni giorno in un generoso servizio ai fratelli".
HML/MESSA ANNO NUOVO/...                           VIS 20080102 (480)

FAMIGLIA PRINCIPALE "AGENZIA" DI PACE

CITTA' DEL VATICANO, 1 GEN. 2008 (VIS). Al termine della Santa Messa nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella ricorrenza della 41a Giornata Mondiale della Pace, il Santo Padre Benedetto XVI si è rivolto ai fedeli e ai pellegrini presenti in Piazza San Pietro prima della recita dell'Angelus.

  "Abbiamo iniziato un nuovo anno" - ha detto il Santo Padre - "e auguro che esso sia per tutti sereno e proficuo. Lo affido alla celeste protezione della Madonna, che oggi la liturgia ci fa invocare con il suo titolo più importante, quello di Madre di Dio".

  "Ed è proprio nel nome di Maria" - ha sottolineato il Pontefice - "madre di Dio e degli uomini, che da 40 anni si celebra, il primo giorno dell'anno, la Giornata Mondiale della Pace. Il tema che ho scelto per l'odierna circostanza è: "Famiglia umana, comunità di pace". Lo stesso amore che costruisce e tiene unita la famiglia, cellula vitale della società, favorisce l'instaurarsi tra i popoli della terra di quei rapporti di solidarietà e di collaborazione che si addicono a membri dell'unica famiglia umana".

  "Esiste pertanto uno stretto legame tra famiglia, società e pace. "Chi anche inconsapevolmente osteggia l'istituto familiare - osservo nel Messaggio per questa Giornata della Pace - rende fragile la pace nell'intera comunità, nazionale e internazionale, perché indebolisce quella che, di fatto, è la principale 'agenzia' di pace"

  "Ed inoltre - ha proseguito il Pontefice - 'non viviamo gli uni accanto agli altri per caso; stiamo tutti percorrendo uno stesso cammino come uomini e quindi come fratelli e sorelle'. E' allora veramente importante che ciascuno assuma le proprie responsabilità davanti a Dio e riconosca in Lui la sorgente originaria della propria e dell'altrui esistenza. Da questa consapevolezza scaturisce un impegno a fare dell'umanità una vera comunità di pace, retta da una "legge comune, che aiuti la libertà ad essere veramente se stessa … e che protegga il debole dal sopruso del più forte'".

  "Maria, Madre del Principe della pace, sostenga la Chiesa nel suo operare instancabilmente al servizio della pace, e aiuti la comunità dei popoli, che celebra nel 2008 il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, a percorrere un cammino di autentica solidarietà e di stabile pace".
ANG/PACE/...                                   VIS 20080102 (370)


MARIA CI AIUTI AD ESSERE AUTENTICI AMICI DEL SUO FIGLIO

CITTA' DEL VATICANO, 2 GEN. 2008 (VIS). Nella prima Udienza Generale del 2008, tenutasi nell'Aula Paolo VI, alla quale hanno partecipato 7.000 persone, il Papa ha ricordato la festa di Maria, Madre di Dio, titolo attribuito alla Vergine, festa celebrata nella giornata di ieri.

  "'Theotokos'" - ha ricordato il Pontefice - "è il titolo attribuito ufficialmente a Maria nel V secolo, esattamente nel Concilio di Efeso del 431", durante il quale, "venne solennemente confermata, da una parte, l'unità delle due nature, quella divina e quella umana, nella persona del Figlio di Dio e, dall'altra, la legittimità dell'attribuzione alla Vergine del titolo di 'Theotokos'". " Volendo salvaguardare la piena umanità di Gesù, alcuni Padri (...) proponevano"  il titolo di "'Christotokos' 'Madre di Cristo'; giustamente però ciò venne visto come una minaccia alla dottrina della piena unità della divinità con l'umanità di Cristo".

  Dopo il Concilio di Efeso, ha detto Benedetto XVI "si registrò una vera esplosione di una devozione mariana e furono costruite numerose chiese dedicate alla Madre di Dio. Tra queste primeggia la Basilica di Santa Maria maggiore, qui a R0oma".

  "La dottrina concernente Maria, Madre di Dio, trovò inoltre nuova conferma nel Concilio di Calcedonia (451)" e "il Concilio Vaticano II ha raccolto in un capitolo della Costituzione dogmatica sulla Chiesa 'Lumen gentium', l'ottavo, la dottrina su Maria, ribadendone la divina maternità".

  "Tutti gli altri titoli attribuiti alla Madonna trovano il loro fondamento nella sua vocazione ad essere la Madre del Redentore": "Immacolata Concezione". "Assunta" e "Madre del Corpo Mistico di Cristo, che è la Chiesa. Giustamente, pertanto, durante il Concilio Vaticano II, il 21 novembre 1964, Paolo VI attribuì solennemente a Maria il titolo di 'Madre della Chiesa'".

  Benedetto XVI ha sottolineato che "Proprio perché Madre della Chiesa, la Vergine è anche Madre di ciascuno di noi, che siamo membra del Corpo mistico di Cristo. (...) Al momento supremo del compimento della missione messianica, Gesù lascia a ciascuno dei suoi discepoli, come eredità preziosa, la sua stessa Madre, la Vergine Maria".

  "Cari fratelli e sorelle, in questi primi giorni dell'anno, siamo invitati a considerare attentamente l'importanza della presenza di Maria nella vita della Chiesa e nella nostra esistenza personale. Affidiamoci a Lei perché guidi i nostri passi in questo nuovo periodo di tempo che il Signore ci dona da vivere, e ci aiuti ad essere autentici amici del suo Figlio e coraggiosi artefici del suo Regno nel mondo, regno della luce e della verità".
AG/MADRE DI DIO/...                               VIS 20080102 (410)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 2 GEN. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Sale (Australia), presentata dal Vescovo Jeremiah Joseph Coffey, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Paulo Francisco Machado, finora Ausiliare di Juiz de Fora (Brasile), Vescovo di Uberlândia (superficie: 13.852; popolazione: 830.000; cattolici: 612.000; sacerdoti: 64; religiosi: 119; diaconi permanenti: 19), Brasile.

  Sabato 29 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Stefan Regmunt, finora Ausiliare di Legnica (Polonia), Vescovo di Zielona Góra-Gorzów (superficie: 10.805; popolazione: 1.119.214; cattolici: 1.035.994; sacerdoti: 609; religiosi: 338), Polonia. Il Vescovo Regmunt succede al Vescovo Adam Dyczkowski, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Sandomierz (Polonia), presentata dal Vescovo Marian Zimalek, per raggiunti limiti d'età.
RE:NER/.../                                                  VIS 20080102 (160)


NOTA

CITTA' DEL VATICANO, 2 GEN. 2008 (VIS). Nel corso del 2008, il servizio del V.I.S. sarà trasmesso dal lunedì al venerdì, eccetto nei giorni di seguito indicati:

11 febbraio (lunedì)

19 marzo (Onomastico del Santo Padre)
20 marzo (giovedì Santo)
21 marzo (venerdì Santo)
24 marzo (lunedì dell'Angelo)
25 Marzo (martedì nell'Ottava di Pasqua)

1 maggio (giovedì)
22 maggio (giovedì)

Tutto il mese di agosto

8 dicembre (lunedì)
24 dicembre (mercoledì)
25 dicembre (giovedì)
26 dicembre (venerdì)
31 dicembre (mercoledì)
…/…/…                                         VIS 20080102 (90)

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