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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 18 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Fargo (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo James Stephen Sullivan, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Samuel J. Aquila, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

Sabato 16 marzo è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo André Richard, C.S.C., finora Vescovo di Bathurst (Canada), Arcivescovo Metropolita di Moncton (superficie: 12.000; popolazione: 185.000; cattolici: 105.305; sacerdoti: 80; religiosi: 356), Canada. L'Arcivescovo eletto è nato a Moncton (Canada) nel 1937, è entrato nel noviziato della Congregazione della Santa Croce nel 1956, ha emesso la professione semplice nel 1957 e quella solenne nel 1960. È stato ordinato sacerdote nel 1963 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1989. L'Arcivescovo Richard succede all'Arcivescovo Ernest Léger, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di San Jose de Antique (Filippine), presentata dal Vescovo Raul Jose Q. Martirez, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Romulo T. de la Cruz, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, Suo Inviato Speciale a Ravenna per la celebrazione del Millennio della partenza dei Santi monaci Benedetto e Giovanni verso l'Europa orientale, ove annunziarono il Vangelo testimoniando col sangue la loro fede in Cristo. L'Avvenimento, che è stato denominato "Ravenna in missione 1001-2001", avrà luogo il 28 aprile 2002.
RE:NER:NA/…/… VIS 20020318 (290)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Jorge Arturo Medina Estévez, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ed il Seguito, per la Presentazione del nuovo Messale Romano edito da questo Dicastero.
- Il Cardinale Bernardin Gantin, Decano del Collegio Cardinalizio.

Sabato 16 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Osvaldo Padilla, Nunzio Apostolico in Nigeria.
- L'Arcivescovo Diarmuid Martin, Osservatore Permanente presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra e presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20020318 (120)

90° ANNIVERSARIO FONDAZIONE SEMINARIO REGIONALE SAN PIO X

CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Rettore, i sacerdoti, i professori e i seminaristi del Seminario Regionale San Pio X di Catanzaro, in occasione del 90° anniversario di fondazione.

"'Voi chi dite che io sia?'. È questa la domanda che Gesù pone a quei 'seminaristi' del tutto particolari, che furono gli Apostoli" - ha detto il Pontefice - "Questa stessa domanda Egli rivolge a ciascuno di voi, chiamati ad essere gli evangelizzatori della terra di Calabria". Il Santo Padre, ricordando la sua visita a Catanzaro ed al medesimo Seminario nel 1984, ha affermato che le parole che ebbe a pronunciare in quell'occasione sono ancora attuali. "'Più la gente si scristianizza, più è in preda all'incertezza o all'indifferenza, più ha bisogno di vedere nella persona dei sacerdoti quella fede radicale che è come un faro nella notte o come una roccia alla quale attaccarsi'".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che il Seminario deve essere il "luogo del silenzio" e "la casa della preghiera" dove i candidati al sacerdozio possano vivere un'intensa esperienza di incontro e di contemplazione del Signore Gesù Cristo che li prepari "a diventare 'maestri della fede'".

"Il periodo della formazione seminaristica", deve intendersi, ha affermato ancora Giovanni Paolo II, "come un tempo speciale di silenzio e di attesa, di povertà e di comunione, di ricerca di Dio e di amore per i fratelli, particolarmente per gli ultimi, facendo della comunità del Seminario un'espressione privilegiata della Chiesa, 'germe e inizio' sulla terra del Regno di Cristo e di Dio".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando che domani ricorre la Solennità di San Giuseppe, il quale "risplende nella Chiesa per la sua singolare vocazione vissuta nel silenzio, nella ricerca attenta del disegno amorevole di Dio e nella totale dedizione a Cristo".
AC/ANNIVERSARIO SEMINARIO/CATANZARO VIS 20020318 (310)

TELEGRAMMA PER L'ASSASSINIO DELL'ARCIVESCOVO DI CALI


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2002 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha inviato, a nome del Pontefice, un telegramma di cordoglio all'Arcivescovo Alberto Giraldo Jaramillo, di Medellín e Presidente della Conferenza Episcopale di Colombia, per l'assassinio dell'Arcivescovo Isaías Duarte Cancino, di Cali, avvenuto sabato 16 marzo.

"Ricordando la sua figura di pastore generoso e coraggioso, decisamente impegnato al servizio di Dio, della Chiesa e dei fratelli, sempre sollecito nel promuovere la pace e la giustizia del suo popolo, per lunghi anni provato da conflitti che ancora affliggono i colombiani e provocano tanti morti, sequestri di persona e ogni genere di sofferenza, il Santo Padre desidera incoraggiare la Chiesa pellegrina in questa cara Nazione a non lasciarsi vincere dallo scoraggiamento e dalle difficoltà nella sua missione di proclamare il Vangelo della vita e della pace, diffondendolo nella società ed impegnandosi a costituire forme di convivenza più fraterne, solidali e pacifiche. Allo stesso tempo, mentre il Papa ribadisce la sua ferma condanna di ogni attentato alla vita e alla dignità della persona, invoca l'Onnipotente affinché aiuti le autorità e il popolo della Colombia ad imboccare con decisione la via che conduce all'autentica pace, frutto della giustizia, del dialogo e del rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere umano".
TGR/ASSASSINIO ARCIVESCOVO CALI/SODANO VIS 20020318 (220)

DOLORE DEL PAPA PER L'ASSASSINIO DELL'ARCIVESCOVO DI CALI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2002 (VIS). Dopo la preghiera dell'Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Papa ha annunciato che ieri notte è stato assassinato in Colombia l'Arcivescovo di Cali, Monsignor Isaías Duarte Cancino, ed ha pregato per la pace nel Paese.

"Dalla Colombia" - ha detto il Papa - "ci arriva la dolorosa notizia della morte di Monsignor Isaías Duarte Cancino, Arcivescovo di Cali, barbaramente assassinato mentre usciva dalla Parrocchia del Buon Pastore dove aveva celebrato diversi matrimoni. Pastore generoso e coraggioso nell'annuncio della Buona Novella, ha pagato a caro prezzo la sua energica difesa della vita umana, la sua ferma opposizione ad ogni genere di violenza e la sua dedizione alla promozione sociale ispirata alle radici del Vangelo. Mentre elevo le mie preghiere per l'eterno riposto del Prelato defunto ed esprimo la mia vicinanza alla Chiesa colombiana che piange la sua tragica scomparsa, esorto ancora una volta i colombiani a proseguire per le vie del dialogo, escludendo il ricorso ad ogni tipo di violenza, ricatti e sequestri di persona, impegnandosi fermamente a percorrere quelli che sono i veri sentieri della pace".

Giovanni Paolo II ha infine annunciato che nei prossimi giorni si svolgerà a Monterrey (Messico), la Conferenza Internazionale sul Finanziamento dello Sviluppo ed ha invitato tutti a pregare affinché "la comunità internazionale sappia rispondere con impegno generoso e determinato ai bisogni immensi di tanti fratelli, che vivono in una povertà lesiva della dignità umana".
ANG/ASSASSINIO ARCIVESCOVO COLOMBIA/… VIS 20020318 (260)

XX ANNIVERSARIO CREAZIONE PONTIFICIO CONSIGLIO CULTURA


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura del quale, quest'anno, ricorre il XX anniversario di fondazione. Il Santo Padre ha detto: "Vi incoraggio a continuare con rinnovato zelo i vostri rapporti con le culture, per creare ponti fra gli uomini, per testimoniare Cristo e per aprire i nostri fratelli al Vangelo".

Il Papa, ha ricordato che nel 1993, il Pontificio Consiglio della Cultura ed il Pontificio Consiglio per il Dialogo con i Non Credenti si fusero in un unico Pontificio Consiglio con l'obiettivo di promuovere lo "studio del problema della non credenza e dell'indifferenza religiosa presenti, in diverse forme, in vari contesti culturali" e nell'assistere la Chiesa "nell'evangelizzazione delle culture e nell'inculturazione del Vangelo".

Il Santo Padre ha osservato che i contesti culturali attuali "sono spesso estranei alla dimensione spirituale ed interiore, in situazioni dove dominano aspetti essenzialmente materialistici. Attualmente, molto più che in altre epoche storiche, si nota una rottura nel processo di trasmissione dei valori morali e religiosi fra le generazioni, che porta ad una sorta di eterogeneità fra la Chiesa e il mondo contemporaneo".

Giovanni Paolo II ha sottolineato come le famiglie e le istituzioni educative incontrino particolari difficoltà nel "gravoso compito di trasmettere alle giovani generazioni i valori umani, morali e spirituali che permettono di essere uomini e donne desiderosi di condurre una vita personale degna e di impegnarsi nella vita sociale".

Allo stesso modo il Santo Padre ha sottolineato che "il fenomeno della globalizzazione, diventato oggi un fatto culturale, costituisce contemporaneamente una difficoltà e un'opportunità". Le difficoltà sorgono quando vi è la semplificazione o il livellamento delle culture, delle comunità e delle identità etniche, assegnando a ciascuno lo stesso valore. Il lato positivo del fenomeno è quello "di abbattere le barriere fra le culture, offrendo alle persone la possibilità di incontrarsi e di conoscersi". Il Santo Padre ha esortato i responsabili delle nazioni "ad adoperarsi per rispettare gli elementi propri degli individui e delle culture con l'obiettivo di garantire il bene dei singoli e dei popoli".

"La Chiesa" - ha concluso il Santo Padre - "non cerca in nessun modo di sostituirsi a quanti sono designati a condurre la cosa pubblica, ma auspica di aver il proprio posto nei dibattimenti".
CON-C/PLENARIA:ANNIVERSARIO/… VIS 20020318 (390)

ANGELUS: SAN GIUSEPPE, MAESTRO DI FEDE E DI DOCILITA'


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2002 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, Quinta Domenica di Quaresima, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Giovanni Paolo II ha ricordato che martedì 19 marzo si celebra la solennità di San Giuseppe, sposo della Vergine Maria e Patrono della Chiesa universale ed ha detto: "L'estrema discrezione con cui Giuseppe svolse il ruolo affidatogli da Dio fa risaltare ancor più la sua fede, per obbedire ad essa con tutto il cuore e con tutte le forze".

"La fede, sostanziata di preghiera: ecco il tesoro più prezioso che San Giuseppe ci trasmette" - ha proseguito il Pontefice. - "Sulla sua scia si sono poste generazioni di padri che, con l'esempio d'una vita semplice e laboriosa, hanno impresso nell'animo dei figli il valore inestimabile della fede, senza il quale ogni altro bene rischia di risultare vano. Fin d'ora mi è caro assicurare una preghiera speciale per tutti i papà, nel giorno a loro dedicato: chiedo a Dio che siano uomini di robusta vita interiore, per adempiere in modo esemplare la loro missione nella famiglia e nella società".

Il Santo Padre ha quindi segnalato che giovedì prossimo 21 marzo, presiederà un incontro con i giovani di Roma in Piazza San Pietro, in preparazione alla Domenica delle Palme ed alla Giornata Mondiale della Gioventù" ed ha invitato i ragazzi e le ragazze di tutte le parrocchie della Diocesi a partecipare a questo appuntamento.
ANG/SAN GIUSEPPE/… VIS 20020318 (270)

L'ORDINAZIONE SACERDOTALE COMPORTA CELIBATO PERPETUO


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR. 2002 (VIS). Ieri sera è stato reso pubblico il testo del Messaggio di Giovanni Paolo II all'Arcivescovo Luigi de Magistris, Pro-Penitenziere Maggiore ed ai Prelati ed Officiali della Penitenzieria Apostolica.

Nel Messaggio di quest'anno, il Santo Padre sottolinea l'efficacia del Sacramento della Penitenza come "prezioso esercizio della virtù" ed esorta i sacerdoti "a ricorrere ad esso personalmente, come valido aiuto nel proprio cammino di santificazione, e quindi valersene anche come forma qualificata di direzione spirituale. Alla santità infatti, e in specie alla santità sacerdotale, si può in concreto giungere solo col ricorso abituale, umile e fiducioso al Sacramento della Penitenza".

Ricordando l'insegnamento di Gesù riguardo alla "insostituibilità, per la vita della grazia, del Sacramento della Penitenza", il Santo Padre scrive che: "Non è pertanto conforme alla Fede voler ridurre la remissione dei peccati a un contatto, per così dire, privato ed individualistico tra la coscienza del singolo fedele e Dio. Certamente il peccato non viene perdonato se non c'è il pentimento personale".

"Ugualmente erronea" - scrive ancora il Pontefice - "è la convinzione di chi, pur non negando un positivo valore al sacramento della Penitenza, lo concepisce però come cosa supererogatoria, perché il perdono del Signore sarebbe stato dato 'semel pro semper' sul Calvario e l'applicazione sacramentale della misericordia divina non risulterebbe necessaria al recupero della grazia".

Riferendosi alle "specifiche forme di ascetismo verso le quali orientare il penitente", il Santo Padre afferma che: "il confessore potrà avvalersene, a condizione che non siano ispirate a concezioni filosofiche o religiose contrarie alla verità cristiana. Tali sono, ad esempio, quelle che riducono l'uomo a un elemento della natura o, al contrario, lo esaltano come detentore di un'assoluta libertà. È facile riconoscere, soprattutto in quest'ultimo caso, una rinnovata forma di pelagianesimo".

"Il Sacramento della Penitenza è lo strumento principe per il discernimento vocazionale. Per proseguire verso la meta del sacerdozio è necessaria infatti una virtù matura e solida, tale cioè da garantire, per quanto è possibile 'in humanis', una fondata prospettiva di perseveranza nel futuro. (…) Perciò" - conclude il Pontefice - "chi ha la responsabilità di autorizzare un candidato a proseguire verso il sacerdozio deve avere 'hic et nunc' la sicurezza della sua attuale idoneità. Se questo vale per ogni virtù e abito morale, è chiaro che ciò si esige anche maggiormente per quanto riguarda la castità, dal momento che, ricevendo gli Ordini, il candidato sarà tenuto al celibato perpetuo".
MESS/CONFESSIONE/PENITENZIERIA APOSTOLICA VIS 20020318 (420)
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