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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 21 gennaio 2013

PRESENTAZIONE DEGLI AGNELLI BENEDETTI NELLA FESTA LITURGICA DI SANT'AGNESE

Città del Vaticano, 21 gennaio 2013 (VIS). Oggi, nella Cappella Urbano VIII del Palazzo Apostolico, sono stati presentati al Papa due agnelli benedetti questa mattina, in occasione della memoria liturgica di Sant’Agnese, nell’omonima Basilica sulla via Nomentana a Roma. La lana di questi agnelli sarà utilizzata per confezionare i Pallii dei nuovi Arcivescovi Metropoliti.

Il Pallio è un’insegna liturgica d’onore e di giurisdizione che viene indossata dal Papa e dagli Arcivescovi Metropoliti nelle loro Chiese e in quelle delle loro Province. È costituito da una fascia di lana bianca su cui spiccano sei croci di seta nera. I Monaci Trappisti dell'Abbazia delle Tre Fontane allevano gli agnelli - animali simbolo di Sant'Agnese, martirizzata a Roma intorno all'anno 305 - mentre i pallii vengono tessuti delle religiose di Santa Cecilia.

Il rito dell’imposizione dei Pallii agli Arcivescovi Metropoliti è compiuto dal Santo Padre il 29 giugno, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.



SANTA MESSA NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA

Città del Vaticano, 21 gennaio 2013 (VIS). Sabato 2 febbraio 2013, alle ore 17.30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI celebrerà la Santa Messa della festa della Presentazione del Signore, in occasione della Giornata Mondiale della Vita Consacrata.

Concelebreranno la Santa Messa con il Santo Padre il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, il Sotto-Segretario del medesimo Dicastero e tutti coloro che sono stati invitati a concelebrare dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Alla celebrazione, in occasione della Giornata mondiale della Vita Consacrata, sono invitati in modo particolare i membri degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica.


IL PAPA PREGA PER LA PACE E PERCHÈ ABBIA FINE OGNI FORMA DI VIOLENZA

Città del Vaticano, 20 gennaio 2013 (VIS). Il primo miracolo di Gesù, la trasformazione dell'acqua in vino nel Vangelo alle nozze di Cana di Galilea, è stato il tema della meditazione del Papa prima della recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

Durante la festa di nozze a Cana di Galilea alla quale erano stati invitati Gesù e sua madre, "accadde - ha ricordato il Papa - che venne a mancare il vino, e Maria, la Madre di Gesù, lo fece notare a suo Figlio. Egli rispose che non era ancora giunta la sua ora; ma poi seguì la sollecitazione di Maria e, fatte riempire d'acqua sei grandi anfore, trasformò l'acqua in vino, un vino eccellente, migliore del precedente". Con questo segno Gesù "manifestò in pubblico la sua gloria, suscitando la fede dei suoi discepoli". Egli si rivela "come lo Sposo messianico, venuto a stabilire con il suo popolo la nuova ed eterna Alleanza (...). E il vino è simbolo di questa gioia dell’amore; ma esso allude anche al sangue, che Gesù verserà alla fine, per sigillare il suo patto nuziale con l’umanità".

"La Chiesa è la sposa di Cristo, il quale la rende santa e bella con la sua grazia. Tuttavia questa sposa, formata da esseri umani, è sempre bisognosa di purificazione. E una delle colpe più gravi che deturpano il volto della Chiesa è quella contro la sua unità visibile, in particolare le storiche divisioni che hanno separato i cristiani e che non sono state ancora superate. Proprio in questi giorni, dal 18 al 25 gennaio, si svolge l’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, un momento sempre gradito ai credenti e alle comunità, che risveglia in tutti il desiderio e l’impegno spirituale per la piena comunione".

Quest'anno la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani ha per tema: "Quello che esige il Signore da noi", proposto da alcune comunità cristiane dell'India "che invitano a camminare con decisione verso l'unità visibile tra tutti i cristiani e a superare, come fratelli in Cristo, ogni tipo di ingiusta discriminazione".

"Alla preghiera per l’unità dei cristiani vorrei aggiungere ancora una volta quella per la pace, perché, nei diversi conflitti purtroppo in atto, cessino le stragi di civili inermi, abbia fine ogni violenza, e si trovi il coraggio del dialogo e del negoziato".



CARITÀ, NUOVA ETICA E ANTROPOLOGIA CRISTIANA

Città del Vaticano, 19 gennaio 2013 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio Consiglio "Cor Unum" - il cui Presidente è il Cardinale Robert Sarah - quest'anno dedicata al tema: "Carità, nuova etica e antropologia cristiana". Di seguito riportiamo ampi estratti del discorso del Santo Padre

"Tutto l’ethos cristiano riceve (...) il suo senso dalla fede come 'incontro' con l’amore di Cristo, che offre un nuovo orizzonte e imprime alla vita la direzione decisiva. (...) L’adesione credente al Vangelo imprime infatti alla carità la sua forma tipicamente cristiana e ne costituisce il principio di discernimento. Il cristiano, in particolare chi opera negli organismi di carità, deve lasciarsi orientare dai principi della fede, mediante la quale noi aderiamo al 'punto di vista di Dio', al suo progetto su di noi. Questo nuovo sguardo sul mondo e sull’uomo offerto dalla fede fornisce anche il corretto criterio di valutazione delle espressioni di carità, nel contesto attuale".

"In ogni epoca, quando l’uomo non ha cercato tale progetto, è stato vittima di tentazioni culturali che hanno finito col renderlo schiavo. Negli ultimi secoli, le ideologie che inneggiavano al culto della nazione, della razza, della classe sociale si sono rivelate vere e proprie idolatrie; e altrettanto si può dire del capitalismo selvaggio col suo culto del profitto, da cui sono conseguite crisi, disuguaglianze e miseria. Oggi si condivide sempre più un sentire comune circa l’inalienabile dignità di ogni essere umano e la reciproca e interdipendente responsabilità verso di esso; e ciò a vantaggio della vera civiltà, la civiltà dell’amore. D’altro canto, purtroppo, anche il nostro tempo conosce ombre che oscurano il progetto di Dio. Mi riferisco soprattutto ad una tragica riduzione antropologica che ripropone l’antico materialismo edonista, a cui si aggiunge però un 'prometeismo tecnologico'. Dal connubio tra una visione materialistica dell’uomo e il grande sviluppo della tecnologia emerge un’antropologia nel suo fondo atea. Essa presuppone che l’uomo si riduca a funzioni autonome, la mente al cervello, la storia umana ad un destino di autorealizzazione. Tutto ciò prescindendo da Dio, dalla dimensione propriamente spirituale e dall’orizzonte ultraterreno. Nella prospettiva di un uomo privato della sua anima e dunque di una relazione personale con il Creatore, ciò che è tecnicamente possibile diventa moralmente lecito, ogni esperimento risulta accettabile, ogni politica demografica consentita, ogni manipolazione legittimata. L’insidia più temibile di questa corrente di pensiero è di fatto l’assolutizzazione dell’uomo: l’uomo vuole essere ab-solutus, sciolto da ogni legame e da ogni costituzione naturale".

"La fede e il sano discernimento cristiano ci inducono perciò a prestare un’attenzione profetica a questa problematica etica e alla mentalità che vi è sottesa. La giusta collaborazione con istanze internazionali nel campo dello sviluppo e della promozione umana non deve farci chiudere gli occhi di fronte a queste gravi ideologie, e i Pastori della Chiesa (...) hanno il dovere di mettere in guardia da queste derive tanto i fedeli cattolici quanto ogni persona di buona volontà e di retta ragione. Si tratta infatti di una deriva negativa per l’uomo, anche se si traveste di buoni sentimenti all’insegna di un presunto progresso, o di presunti diritti, o di un presunto umanesimo. Di fronte a questa riduzione antropologica, quale compito spetta ad ogni cristiano, e in particolare a voi, impegnati in attività caritative, e dunque in rapporto diretto con tanti altri attori sociali? Certamente dobbiamo esercitare una vigilanza critica e, a volte, ricusare finanziamenti e collaborazioni che, direttamente o indirettamente, favoriscano azioni o progetti in contrasto con l’antropologia cristiana. Ma positivamente la Chiesa è sempre impegnata a promuovere l’uomo secondo il disegno di Dio, nella sua integrale dignità, nel rispetto della sua duplice dimensione verticale e orizzontale. A questo tende anche l’azione di sviluppo degli organismi ecclesiali".

"La visione cristiana dell’uomo infatti è un grande sì alla dignità della persona chiamata all’intima comunione con Dio, una comunione filiale, umile e fiduciosa. L’essere umano non è né individuo a sé stante né elemento anonimo nella collettività, bensì persona singolare e irripetibile, intrinsecamente ordinata alla relazione e alla socialità. Perciò la Chiesa ribadisce il suo grande sì alla dignità e bellezza del matrimonio come espressione di fedele e feconda alleanza tra uomo e donna, e il no a filosofie come quella del gender si motiva per il fatto che la reciprocità tra maschile e femminile è espressione della bellezza della natura voluta dal Creatore".

"Di fronte a queste sfide epocali, noi sappiamo che la risposta è l’incontro con Cristo. In Lui l’uomo può realizzare pienamente il suo bene personale e il bene comune".



LETTERA DEL SANTO PADRE AL NUOVO PATRIARCA DI ALESSANDRIA DEI COPTI

Città del Vaticano, 19 gennaio 2013 (VIS). Nella Lettera che il Santo Padre ha indirizzato al nuovo Patriarca di Alessandria dei Copti, Sua Beatitudine Ibrahim Isaac Sidrak, Benedetto XVI scrive che la sua elezione al soglio patriarcale "è un avvenimento importante per tutta la Chiesa" e nel contempo il Papa accoglie la domanda di comunione ecclesiale "conformemente all'uso e al desiderio della Chiesa Cattolica".

"Sono certo - prosegue il Pontefice - che con la forza di Cristo, Vincitore del male e della morte con la Sua Risurrezione, e con la collaborazione dei Padri del suo Sinodo patriarcale, in comunione con il Collegio episcopale, lei guiderà la Chiesa Copta con fervore. (...) Che il Signore l'assista nel suo ministero di 'Padre e di Capo' per proclamare la Parola di Dio perché sia vissuta e celebrata con pietà secondo le antiche tradizioni spirituali e liturgiche della Chiesa Copta! Che tutti i vostri fedeli trovino consolazione nella paterna sollecitudine del loro nuovo Patriarca!".

UDIENZE

Città del Vaticano, 21 gennaio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Calabria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Salvatore Nunnari, di Cosenza-Bisignano.

- L'Arcivescovo Domenico Graziani, di Crotone-Santa Severina.

- L'Arcivescovo Vincenzo Bertolone, S.d.P., di Catanzaro-Squillace.

- Il Vescovo Luigi Antonio Cantafora, di Lamezia Terme.

- Il Vescovo Leonardo Bonanno, di San Marco Argentano-Scalea.

- Il Vescovo Donato Oliverio, di Lungro degli Italo-Albanesi dell'Italia Continentale.

Sabato 19 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 19 gennaio 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha elevato l’Esarcato Apostolico per i fedeli Ucraini di rito bizantino residenti in Francia (cattolici: 25.200; sacerdoti: 16: religiosi: 5; diaconi permanenti: 1), al rango di Eparchia, assegnando alla nuova Circoscrizione il titolo di Saint Wladimir-Le-Grand de Paris des Byzantins-Ukrainiens ed ha nominato primo Vescovo Eparchiale l’attuale Esarca S.E. Mons. Borys Gudziak.

- Ha nominato il Vescovo Mathieu Madega Lebouakehan, finora Vescovo di Port-Gentil (Gabon), Vescovo di Mouila (superficie: 59.035; popolazione: 124.000; cattolici: 48.500; sacerdoti: 16; religiosi: 26), Gabon. Nominato anche Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis della Diocesi di Port-Gentil (Gabon), succede al Vescovo Dominique Bonnet, C.S.Sp., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Mouila (Gabon) presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Piotr Sawczuk, Vescovo Ausiliare di Siedlce (superficie: 11.440; popolazione: 736.800; cattolici: 725.800; sacerdoti: 666; religiosi: 385), Polonia. Il Vescovo eletto è nato nel 1962 a Puczyce (Polonia) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1987. Per due anni è stato Vicario parrocchiale a Wisznice. Negli anni 1989-1996 ha studiato Diritto canonico presso l’Università Cardinale Stefan Wyszyński a Warszawa, dove nel 1996 ha conseguito il Dottorato in Diritto penale canonico, sostenendo la tesi: "Communicatio in sacris". Dal 1993 è giudice del Tribunale diocesano. Dal 1996 al 2003 è stato Notaio della Curia diocesana e negli anni 1996-2011 è stato Docente nell’Istituto Teologico di Siedlce. Dal 1996 è Docente nel Seminario maggiore di Siedlce; dal 2003 Cancelliere della Curia diocesana; dal 2009 Vicario generale e dal 2012 Presidente della Commissione del Sinodo diocesano. Dal 2003 è Canonico onorario, e dal 2009 Canonico "de numero" del Capitolo cattedrale di Siedlce. Nel 2010 è stato annoverato tra i Cappellani di Sua Santità.




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