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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 5 maggio 2004

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAG. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati del Presuli deceduti nelle ultime settimane:

- L'Arcivescovo Barthélémy Batantu, emerito di Brazzaville (Repubblica del Congo), il 26 aprile, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo James Leonard Doyle, emerito di Peterborough (Canada), il 22 aprile, all'età di 74 anni.

- L'Arcivescovo Andrea Mariano Magrassi, O.S.B., emerito di Bari-Bitonto (Italia), il 15 aprile, all'età di 73 anni.

- L'Arcivescovo André Makarakiza, M.Afr., emerito di Gitega (Burundi), il 17 aprile, all'età di 85 anni.

- Il Vescovo Joseph Roy, emerito di Mysore (India), il 18 aprile, all'età di 78 anni.

- L'Arcivescovo Ramon Torrella Cascante, emerito di Tarragona (Spagna), il 22 aprile, all'età di 80 anni.

- Il Vescovo Hernando Velásquez Lotero, emerito di Facatativá (Colombia), il 26 aprile, all'età di 77 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20040505 (140)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 5 MAG. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Aldo di Cillo Pagotto, S.S.S., finora Vescovo di Sobral (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Paraíba (superficie: 6.546; popolazione: 1.282.844; cattolici: 1.044.100; sacerdoti: 107; religiosi: 285; diaconi permanenti: 17), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a São Paulo (Brasile) nel 1949, è stato ordinato sacerdote nel 1977, ha fatto la professione religiosa nell'Istituto dei Sacramentini nel 1985 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 1997. Succede all'Arcivescovo Marcelo Pinto Carvalheira, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/PAGOTTO:CARVALHEIRA VIS 20040505 (100)

DOMANI GIURAMENTO TRENTATRÉ GUARDIE SVIZZERE PONTIFICIE


CITTA' DEL VATICANO, 5 MAG. 2004 (VIS). Domani alle 17:00, nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico, trentatré nuovi Alabardieri del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia presteranno Giuramento nel corso di una cerimonia in presenza di Prelati della Curia Romana, dei Membri del Corpo diplomatico e di Autorità civili, militari e religiose della Svizzera.

Alle 7:30 di domani, le Guardie e i loro familiari assisteranno alla Santa Messa celebrata all'Altare della Cattedra della Patriarcale Basilica di San Pietro, dall'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Alle 8:45, nel Cortile d'Onore della caserma, davanti al Monumento ai Caduti, avrà luogo la cerimonia commemorativa dei caduti del Corpo. Il 6 maggio ricorre infatti l'anniversario della morte di 147 soldati elvetici caduti in difesa del Sommo Pontefice Papa Clemente VII, nel Sacco di Roma invasa dalle truppe dell'Imperatore Carlo V, nel 1527.

La Guardia Svizzera Pontificia, fondata da Papa Giulio II Della Rovere nel 1506, è una compagnia di 110 volontari, reclutati da tutti i cantoni elvetici e organizzati militarmente per la custodia della Sacra Persona del Pontefice Romano e del Palazzo Apostolico.

Alla cerimonia del giuramento, il Comandante del Corpo e tutti gli alabardieri indosseranno l'uniforme di gran gala. I nuovi Alabardieri presteranno giuramento nelle quattro lingue nazionali della Confederazione Svizzera: 23 in tedesco, 7 in francese, 2 in italiano e 1 in lingua romancia.

Il Cappellano della Guardia Svizzera Pontificia darà lettura per intero del Giuramento: "Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II e i suoi legittimi successori, come pure di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, ove occorra, anche la vita per la loro difesa. Assumo del pari questi impegni riguardo al Sacro Collegio dei Cardinali per la durata della Sede vacante. Prometto inoltre al Capitano Comandante e agli altri miei Superiori rispetto, fedeltà e ubbidienza. Lo giuro. Che Iddio e i nostri Santi Patroni mi assistano".

Le nuove reclute, chiamate per nome, si fanno avanti e ciascuna pronuncia il giuramento nella sua lingua davanti alla Bandiera, invocando i Santi Patroni della Guardia Svizzera Pontificia: San Martino di Tours, San Sebastiano e San Niklaus von Flüe, "Defensor Pacis et pater patriae".
GS/CERIMONIA GIURAMENTO/… VIS 20040505 (360)

SIAMO PARTE SAPIENTE PROGETTO SCATURITO AMORE DEL PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 5 MAG. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Cantico della Lettera di San Paolo ai Colossesi: "Cristo fu generato prima di ogni creatura, è il primogenito di coloro che risuscitano dai morti".

Giovanni Paolo II ha ricordato che la liturgia dei Vespri presenta "il mirabile inno cristologico della Lettera ai Colossesi" nella quale "emerge la grandiosa figura di Cristo, Signore del cosmo. (…) 'Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui'. Si dispiega, dunque, nell'universo un disegno trascendente che Dio attua attraverso l'opera del Figlio'".

Il Cantico - ha proseguito il Pontefice - "presenta un'altra funzione di Cristo: Egli è anche il Signore della storia della salvezza, che si manifesta nella Chiesa e si compie nel 'sangue della sua croce', sorgente di pace e di armonia per l'intera vicenda umana. Non è, quindi, soltanto l'orizzonte esterno a noi ad essere segnato dalla presenza efficace di Cristo, ma anche la realtà più specifica della creatura umana, ossia la storia. Essa non è in balia di forze cieche e irrazionali ma, pur nel peccato e nel male, è sorretta e orientata - per opera di Cristo - verso la pienezza".

Il Santo Padre ha precisato che l'inno traccia "uno stupendo affresco dell'universo e della storia, invitandoci alla fiducia. Non siamo un granello di polvere inutile, disperso in uno spazio e in un tempo senza senso, ma siamo parte di un sapiente progetto scaturito dall'amore del Padre".

L'amore gratuito di Dio riemerge, ha concluso il Pontefice, "quando leggiamo che per mezzo di Cristo sono state create tutte le cose". L'Apostolo Paolo parla anche dell'amore di Cristo per gli uomini: "'Egli è il capo del suo corpo, che è la Chiesa', volendo mostrare la sua intima comunione con noi".
AG/CANTICO COLOSSESI/… VIS 20040505 (320)
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