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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 26 febbraio 2010

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Marie Fabien Raharilamboniaina, O.C.D., Superiore Provinciale dei Padri Carmelitani per il Madagascar e l'Oceano Indiano, Vescovo di Morondava (superficie: 46.620; popolazione: 490.000; cattolici: 43.640; sacerdoti: 34; religiosi: 78), Madagascar. Il Vescovo eletto è nato nel 1968 a Ambohijanahary (Madagascar), ha emesso i voti nel 1990 ed è stato ordinato sacerdote nel 1997.  Succede al Vescovo Donald Pelletier, M.S., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale delle medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Peter Lee Kiheon, Vescovo di Uijongbu (superficie: 2.626; popolazione: 2.615.839; cattolici: 196.995; sacerdoti: 156; religiosi: 166), Corea.  Finora Vescovo dell'Ordinariato Militare in Corea, il Vescovo Kiheon succede al Vescovo Joseph Lee Han-taek, S.I., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha eretto la Provincia Ecclesiastica di Toamasina (Madagascar), elevando a Chiesa Metropolitana l'omonima sede vescovile, assegnandole come Chiese suffraganee le Diocesi di Ambatondrazaka, Moramanga e Fenoarivo-Atsinana.

- Ha nominato il Vescovo Désiré Tsarahazana, finora Vescovo della medesima Diocesi, primo Arcivescovo Metropolita di Toamasina (superficie: 23.690; popolazione: 2.000.000; cattolici: 600.000; sacerdoti: 42; religiosi: 88), Madagascar. L'Arcivescovo eletto  è nato ad Amboangibe (Madagascar), nel 1954, è stato ordinato sacerdote nel 1986 e ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 2001.
NER:RE:ECE/.../...                                   VIS 20100226 (210)


giovedì 25 febbraio 2010

PROFONDO DOLORE DEL PAPA UCCISIONE CRISTIANI IN IRAQ


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2010 (VIS). L'Osservatore Romano pubblica oggi il testo della Lettera che il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha indirizzato al Primo Ministro della Repubblica dell'Iraq, Nouri Kamil Mohammed Hasan al-Maliki, il 2 gennaio scorso, nella quale il Porporato esprimeva la preoccupazione del Santo Padre per le violenze contro i cristiani nel Paese.

  L'Osservatore Romano precisa che il testo è stato reso pubblico oggi, dopo che il Papa, impegnato negli esercizi spirituali, ha appreso "con profondo dolore" la notizia che mercoledì scorso, nella zona di Mossul, sono stati assassinati tre membri di una famiglia siro-cattolica.  "Benedetto XVI" - si legge nella Lettera - "è vicino a quanti soffrono le conseguenze della violenza con la preghiera e l'affetto".

  Il Cardinale Bertone ricorda l'importante visita compiuta dal Primo Ministro in Vaticano nel 2008 e il suo incontro con il Papa e che in tale occasione era stata espressa "la speranza comune che, attraverso il dialogo e la cooperazione fra i gruppi etnici e religiosi del suo Paese, incluse le sue minoranze, la repubblica dell'Iraq sarebbe stata in grado di effettuare una ricostruzione morale e civile, nel pieno rispetto dell'identità propria di quei gruppi, in uno spirito di riconciliazione e alla ricerca del bene comune".

   Benedetto XVI aveva esortato "al rispetto in Iraq per il diritto alla libertà di culto" chiedendo "la tutela dei cristiani e delle loro chiese". In quella occasione - prosegue il Porporato - il Primo Ministro aveva assicurato al Cardinale Bertone che il governo iracheno avrebbe considerato "molto seriamente la situazione della minoranza cristiana che vive da così tanti secoli accanto alla maggioranza musulmana, contribuendo in modo ingente al benessere economico, culturale e sociale della nazione".

  Il Cardinale Bertone trasmette al Primo Ministro la sincera solidarietà del Papa, "per quanti vengono uccisi o feriti in attacchi a edifici governativi e luoghi di culto in Iraq, sia islamici sia cristiani. Il Pontefice - conclude la Lettera - "prega con fervore per la fine della violenza e chiede al governo di fare tutto il possibile per aumentare la sicurezza intorno ai luoghi di culto in tutto il Paese, soprattutto durante le festività natalizie".

  Infine il Segretario di Stato esprime il "suo apprezzamento per le numerose iniziative intraprese a beneficio del'intera comunità irachena".
SS/UCCISIONI CRISTIANI/IRAQ                           VIS 20100225 (380)


mercoledì 24 febbraio 2010

PROSEGUONO ESERCIZI SPIRITUALI PAPA E CURIA ROMANA


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2010 (VIS). -Il Santo Padre e la Curia Romana proseguono gli Esercizi Spirituali, dedicati al tema "Lezioni di Dio e della Chiesa sulla vocazione sacerdotale".

 Dopo aver riflettuto, lo scorso lunedì 22 febbraio, sulla figura di Sant'Agostino, e pregato per le vocazioni sacerdotali, ieri, martedì, si è pregato per i missionari, e il tema della meditazione è stato la figura del Santo Curato d'Ars.

 Oggi, mercoledì 24, è la giornata della penitenza, in cui si analizzeranno altre storie bibliche sulla vocazione: "La tentazione, i dubbi e le resistenze fanno parte della nostra storia", e la seconda meditazione avrà come tema: "Sempre peccatori e sempre perdonati". Nella meditazione vespertina si parlerà dell'opera "Diario di un curato di campagna", di Georges Bernanos.

 Domani giovedì, la giornata cristologica sarà dedicata alla vocazione dei primi discepoli e, tra le figure sacerdotali, si analizzerà quella del venerabile servo di Dio, Giuseppe Quadrio, S.D.B. (1921-1963).

 Venerdì 26 è la giornata mariana. Le meditazioni si concentreranno sui temi: "il Magnificat di Maria, il quinto atto delle storie bibliche di vocazione", "L'approvazione di Dio. Il racconto dell'Annunciazione". Nel pomeriggio si mediterà sul venerabile servo di Dio Giovanni Paolo II.

 Sabato 27 febbraio, a conclusione degli Esercizi Spirituali del Papa e della Curia Romana, avrà luogo nella Cappella Redemptoris Mater, alle 9:00, la celebrazione delle Lodi e la meditazione conclusiva sulla chiamata dei primi "diaconi".
.../ESERCIZI SPIRITUALI/...                                                        VIS 20100224 (250)


AUGURI DEL CARDINALE KASPER AL PATRIARCA BARTOLOMEO I


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2010 (VIS). Il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha inviato un messaggio di auguri al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che compirà 70 anni il prossimo lunedì.

 Nel testo, il cardinale scrive che ricorda "con gratitudine i numerosi incontri fraterni degli ultimi dieci anni" e afferma che "l'amicizia, la fiducia reciproca e la franchezza" che hanno caratterizzato sempre le conversazioni tra il porporato e il patriarca sono "un grande dono e un segno del progresso nei rapporti tra le nostre Chiese".

 "Desidero che Sua Santità - prosegue il Messaggio - continui a dedicarsi con instancabile impegno a contribuire ad una conoscenza sempre più profonda e ad una collaborazione sempre più proficua tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa, per offrire così al mondo una testimonianza comune della nostra fede nel nostro unico Signore Gesù Cristo".
.../ECUMENISMO/KASPER:BARTOLOMEO                            VIS 20100224 (150)


martedì 23 febbraio 2010

DIALOGO INTERRELIGIOSO A IL CAIRO


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2010 (VIS). Si apre oggi a Il Cairo (Egitto) l'Incontro annuale del Comitato Congiunto per il Dialogo fra il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e il Comitato permanente di al-Azhar per il dialogo fra le religioni monoteiste. Tema di quest'anno è il fenomeno della violenza confessionale.

  Presiedono l'Incontro il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e il Professor Sceicco Ali Abd al-Baqi Shahata, Segretario Generale dell'Accademia per la Ricerca Islamica di al-Azhar, Il Cairo (Egitto). L'Incontro si concluderà domani 24 febbraio.
CON-DIR/VIOLENZA CONFESSIONALE/TAURAN               VIS 20100223 (100)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Alberto Sanguinetti Montero, Vescovo di Canelones (superficie: 4.532; popolazione: 453.000; cattolici: 339.000; sacerdoti: 40; religiosi: 153; diaconi permanenti: 11), Uruguay. Il Vescovo eletto è nato nel 1945 a Montevideo (Uruguay) ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Finora Parroco della Parrocchia "Nuestra Señora del Carmen" a Cordón (Uruguay), succede al Vescovo Orlando Romero Cabrera, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote Terry R. LaValley, Vescovo di Ogdensburg (superficie: 31.161; popolazione: 499.700; cattolici: 116.000; sacerdoti: 119; religiosi: 127; diaconi permanenti: 62), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Plattsburgh (Stati Uniti d'America) ed è stato ordinato sacerdote nel 1988. È stato finora Amministratore diocesano e Rettore della "St. Mary's Cathedral" in Ogdensburg (Stati Uniti d'America).

- Ha nominato il Monsignore Joseph C. Barbera, Vescovo di Scranton (superficie: 22.913; popolazione: 1.095.092; cattolici: 316.825; sacerdoti: 352; religiosi: 627; diaconi permanenti: 63), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Carbondale (Stati Uniti d'America), ed è stato ordinato sacerdote nel 1983. E' stato finora Delegato dell'Amministratore Apostolico di Scranton e Parroco della "St. Thomas Aquinas" ad Archbald e della "St.Mary of Czestochowa" ad Eynon.
NER:RE/.../...                                    VIS 20100223 (230)



TELEGRAMMA DEL PAPA VITTIME ALLUVIONE FUNCHAL


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio, tramite il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, al Vescovo Antonio Jose Cavaco Carrilho di Funchal (Madeira, Portogallo) a seguito dell'inondazione che sabato scorso ha colpito la capitale dell'isola causando finora 42 vittime ed ingenti danni materiali.

  Il Papa assicura la sua vicinanza spirituale alla popolazione e raccomanda le vittime alla misericordia di Dio, invocando nel contempo consolazione e aiuto per le loro famiglie, i feriti e quanti hanno perso l'abitazione, senza dimenticare coloro che partecipano ai soccorsi.
TGR/ALLUVIONE/CAVACO:FUNCHAL                       VIS 20100223 (110)


ELOGIO DEL PAPA CAMPAGNA FRATERNITÀ CHIESA IN BRASILE


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2010 (VIS). Prima dell'inizio degli Esercizi Spirituali, il Santo Padre ha inviato un Messaggio all'Arcivescovo Geraldo Lyrio Rocha, di Mariana (Brasile), Presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, in occasione della Campagna di Fraternità che si tiene ogni anno in Brasile durante la Quaresima.

  Il tema della Campagna 2010 è "Economia e vita" ed ha come motto: "Non potete servire Dio e il denaro". È la terza volta che la Campagna si realizza in forma ecumenica riunendo cinque Chiese cristiane membri del Consiglio Nazionale delle Chiese Cristiane del Brasile.

  Il Papa augura successo alle Chiese e comunità ecclesiali brasiliane che "quest'anno hanno deciso di unire i propri sforzi per riconciliare le persone con Dio, aiutandole a liberarsi dalla schiavitù del denaro".

  "Ricordo che la schiavitù nei confronti del denaro e l'ingiustizia hanno origine nel cuore dell'uomo, dove si trovano i germi di una misteriosa convivenza con il male", scrive il Papa esortando i partecipanti alla Campagna a "perseverare nella testimonianza dell'amore di Dio, del Figlio di Dio che si è fatto  uomo, dell'uomo a cui Dio ha donato la vita, dell'unico Bene che può saziare il cuore umano".

  Anche il Consiglio Mondiale delle Chiese, che riunisce 349 Chiese di tutto il mondo e più di mezzo miliardo di cristiani, ha espresso il proprio sostegno alla Campagna di Fraternità in Brasile.
MESS/CAMPAGNA FRATERNITÀ/ROCHA                   VIS 20100223 (240)


STATISTICHE CHIESA CATTOLICA MALTA


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2010 (VIS). In previsione dell'imminente Viaggio Apostolico del Santo Padre Benedetto XVI a Malta, il 17 e 18 aprile prossimo, per commemorare il 1950° anniversario del naufragio di San Paolo, sono state pubblicate le statistiche della Chiesa Cattolica del Paese, al 31 dicembre 2008, a cura dell'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa.

  Malta, la cui capitale è La Valletta, conta una popolazione di 443.000 abitanti, dei quali 418.000 cattolici; il 94,4% della popolazione. Le Circoscrizioni ecclesiastiche sono 2, le parrocchie 85. Attualmente i Vescovi sono 9; i Sacerdoti 853; i Religiosi: 1.143; 43 i Membri laici di Istituti Secolari e 1.231 i catechisti. I seminaristi minori sono 269 e i seminaristi maggiori 91.

  Un totale di 17.786 alunni frequentano gli 80 centri di istruzione cattolici, dalla scuola materna all'università. I Centri caritativi e sociali di proprietà e/o diretti da ecclesiastici o religiosi a Malta contano: 24 case per anziani, invalidi e minorati, 26 orfanotrofi e asili nido, 9 consultori familiari ed altri centri per la protezione della vita, 24 Centri speciali di educazione o rieducazione sociali e 4 istituzioni di altro tipo.
OP/STATISTICHE MALTA/..                                           VIS 20100223 (340)


lunedì 22 febbraio 2010

PRESENTAZIONE ANNUARIO PONTIFICIO 2010


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2010 (VIS). Il Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., Segretario di Stato, e l'Arcivescovo Fernando Filoni, Sostituto per gli Affari Generali della Segretaria di Stato, hanno presentato questa mattina al Santo Padre Benedetto XVI, l'edizione 2010 dell'Annuario Pontificio. Erano presenti i collaboratori che hanno lavorato alla redazione e alla stampa del volume.

  In una Nota relativa alla presentazione del volume vengono sottolineate alcune novità del nuovo Annuario. Nel 2009 sono state erette dal Santo Padre 8 nuove sedi Vescovili ed una Prelatura territoriale; è stata elevata a Diocesi una Prelatura territoriale e 3 Prefetture a Vicariati Apostolici. In tutto sono stati nominati 169 nuovi Vescovi.

  Nel periodo che va dal 2007 al 2008 i fedeli battezzati nel mondo sono complessivamente passati da quasi 1.147 milioni a 1.166 milioni, con un incremento assoluto di 19 milioni di fedeli ed una percentuale pari all'1,7%.

  Tra il 2007 e il 2008, segnala ancora la Nota, il numero dei Vescovi è aumentato globalmente dell'1,13%, passando da 4.946 a 5.002. Negli ultimi nove anni è aumentato il numero dei sacerdoti, diocesani e religiosi, passando da 405.178 nel 2000 a 409.166 nel 2008. La distribuzione del clero tra i continenti, nel 2008, ha registrato in Africa, Asia e America un aumento delle vocazioni sacerdotali, e in Europa una diminuzione dove sono passate dal 51,5% al 47,1%. In Oceania il numero si mantiene stabile.

  Tra le figure di operatori religiosi che affiancano l'attività pastorale dei vescovi e dei sacerdoti, le religiose professe costituiscono il gruppo di maggior peso numerico. Nel 2000 esse contavano 801.185 unità mentre nel 2008 sono progressivamente diminuite a 739.067. In Europa e in America si concentra la percentuale maggiore di religiose: rispettivamente il 40,9% e il 27,5%. Le diminuzioni maggiori si sono manifestate in Europa, America e Oceania, mentre in Africa e in Asia c'è stato un aumento rispettivamente del 21,2% e del 16,4%. Tale aumento controbilancia la diminuzione degli altri continenti ma non fino al punto di annullarla.

  A livello globale il numero dei candidati al sacerdozio è aumentato passando da 115.919 nel 2007 a 117.024 nel 2008. Complessivamente nel biennio si è avuto un tasso di aumento di circa l'1%. Tale variazione relativa è stata positiva in Africa (3,6%), in Asia (4,4%) e in Oceania (6,5%), mentre l'Europa ha fatto registrare un calo del 4,3%. L'America presenta invece una situazione di quasi stazionarietà.
AP/ANNUARIO PONTIFICIO 2010/BERTONE                   VIS 20100222 (400)


PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL LIBANO DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2010 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  "Oggi, nel Palazzo Apostolico in Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto Sua Eccellenza il Signor Saad Rafic Hariri, Presidente del Consiglio dei Ministri del Libano. Successivamente, il Primo Ministro ha reso visita all'Eminentissimo Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, il quale era accompagnato dall'Eccellentissimo Segretario per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Dominique Mamberti".

  "Nel corso dei colloqui, svoltisi in un clima di grande cordialità, ci si è soffermati sulla situazione in Libano e si è auspicato che esso, tramite l'esemplare convivenza delle diverse comunità religiose che lo compongono rimanga un 'messaggio' per la Regione mediorientale e per tutto il mondo".

  "Dopo aver sottolineato la necessità di trovare una soluzione giusta e globale ai conflitti che travagliano detta Regione, si è richiamata l'importanza del dialogo interculturale e di quello interreligioso per promuovere la pace e la giustizia. In tale prospettiva non è mancato un accenno alla prossima Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente".

  "Infine, ricordando l'importanza della presenza e dell'opera dei cristiani nel Paese, si è espresso vivo apprezzamento per il contributo che la Chiesa Cattolica offre a beneficio di tutta la società, in particolare attraverso le sue istituzioni educative, sanitarie e assistenziali".
OP/UDIENZA/HARIRI                               VIS 20100222 (240)

UDIENZA ENTE NAZIONALE AVIAZIONE CIVILE ITALIA


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2010 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i dirigenti e il personale dell'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) e dell'ENAV (Ente Nazionale per l'Assistenza al Volo).

  "I compiti a voi affidati sono veramente notevoli!" - ha esclamato il Papa nel suo discorso ed ha sottolineato che: "In ogni progetto e attività, il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è la persona, nella sua integrità. Essa, infatti, deve rappresentare il fine e non il mezzo a cui tendere incessantemente".

  "Il rispetto di tali principi" - ha affermato il Pontefice - "può apparire particolarmente complesso e difficile nell'attuale contesto, a motivo della crisi economica, che provoca problematici effetti nel settore dell'aviazione civile, e della minaccia del terrorismo internazionale, che prende di mira pure gli aeroporti e gli aerei per attuare le proprie trame eversive. Anche in questa situazione occorre non perdere mai di vista che il rispetto del primato della persona e l'attenzione alle sue necessità, non solo non rendono meno efficace il servizio e non penalizzano la gestione economica, ma, al contrario, rappresentano importanti garanzie di vera efficienza e di autentica qualità".

  "La Chiesa, inoltre, riserva per il mondo dell'Aviazione civile una particolare cura pastorale" - ha segnalato il Papa -  "A tali esigenze la Comunità cristiana risponde con il servizio delle Cappelle e dei Cappellani degli Aeroporti, rivolto principalmente al personale di volo e di terra, a quello di polizia, dogana e sicurezza, e a quello medico e paramedico, ma anche a tutti coloro che passano negli aeroporti".

  "Questa presenza" - ha proseguito il Pontefice - "ricorda che ogni persona ha una dimensione trascendente, spirituale, e aiuta a riconoscersi una sola famiglia, composta da soggetti che non sono semplicemente uno accanto all'altro, ma che, ponendosi in relazione con gli altri e con Dio, realizzano una solidarietà fraterna fondata sulla giustizia e sulla pace".

  "Il 24 marzo 1920" - ha concluso Benedetto XVI - "il mio predecessore Benedetto XV - "proclamava la Beata Vergine di Loreto Patrona di tutti gli aeronaviganti. (...). Alla Vergine Lauretana affido il vostro lavoro e ogni vostra iniziativa".
AC/AVIAZIONE CIVILE/...                               VIS 20100222 (350)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Pedro López Quintana, Nunzio Apostolico in Canada.

- Il Signor Frank E. de Coninck, Ambasciatore del Belgio, con la Consorte, in visita di congedo.

- Il Signor Juan Gómez Martínez, Ambasciatore di Colombia, con la Consorte, in visita di congedo.

- Il Padre Joaquín Alliende, Presidente Internazionale di "Aiuto alla Chiesa che soffre".

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../...                                       VIS 20100222 (90)

ANGELUS: QUARESIMA TEMPO DI "AGONISMO" SPIRITUALE


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2010 (VIS). Il significato dell'itinerario quaresimale è stato il tema della meditazione del Santo Padre Benedetto XVI prima della recita dell'Angelus di questa mattina, con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

  Il Papa, nel commentare il Vangelo della prima Domenica di Quaresima, con il racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto, ha spiegato che: "Le tentazioni non furono un incidente di percorso, ma la conseguenza della scelta di Gesù di seguire la missione affidatagli dal Padre, di vivere fino in fondo la sua realtà di Figlio amato, che confida totalmente in Lui".

  "Cristo è venuto nel mondo per liberarci dal peccato e dal fascino ambiguo di progettare la nostra vita a prescindere da Dio. Egli l'ha fatto non con proclami altisonanti, ma lottando in prima persona contro il Tentatore, fino alla Croce. Questo esempio vale per tutti: il mondo si migliora incominciando da se stessi, cambiando, con la grazia di Dio, ciò che non va nella propria vita".

  "Delle tre tentazioni cui Satana sottopone Gesù" - ha ricordato il Papa - "la prima prende origine dalla fame, cioè dal bisogno materiale (...) Ma Gesù risponde: 'Non di solo pane vivrà l'uomo'. Poi, il diavolo mostra a Gesù tutti i regni della terra e dice: tutto sarà tuo se, prostrandoti, mi adorerai. È l'inganno del potere, e Gesù smaschera questo tentativo e lo respinge: 'Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto'. (...) Infine, il Tentatore propone a Gesù di compiere un miracolo spettacolare: gettarsi dalle alte mura del Tempio e farsi salvare dagli angeli, così che tutti avrebbero creduto in Lui. Ma Gesù risponde che Dio non va mai messo alla prova'".

  "Riferendosi sempre alla Sacra Scrittura, Gesù antepone ai criteri umani l'unico criterio autentico: l'obbedienza, la conformità con la volontà di Dio, che è il fondamento del nostro essere. Anche questo è un insegnamento fondamentale per noi" - ha sottolineato il Pontefice - "se portiamo nella mente e nel cuore la Parola di Dio, se questa entra nella nostra vita, se abbiamo fiducia in Dio, possiamo respingere ogni genere di inganno del Tentatore".

  "La Quaresima" - ha concluso il Papa - "è come un lungo 'ritiro', durante il quale rientrare in se stessi e ascoltare la voce di Dio, per vincere le tentazioni del Maligno e trovare la verità del nostro essere. Un tempo, (...),  di 'agonismo' spirituale da vivere insieme con Gesù, non con orgoglio e presunzione, ma usando le armi della fede, cioè la preghiera, l'ascolto della Parola di Dio e la penitenza. In questo modo potremo giungere a celebrare la Pasqua in verità, pronti a rinnovare le promesse del nostro Battesimo".

  "Ci aiuti la Vergine Maria affinché, guidati dallo Spirito Santo, viviamo con gioia e con frutto questo tempo di grazia. Interceda in particolare per me e i miei collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo gli Esercizi Spirituali".
ANG/QUARESIMA/...                              VIS 20100222 (490)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Capo della Cancelleria del Tribunale della Rota Romana, il Monsignor Antonio Bartolacci, Officiale del medesimo Dicastero.

- Ha nominato il Vescovo Luis Antonio Sánchez Armijos, S.D.B., Vescovo di Machala (superficie: 5.819; popolazione: 542.000; cattolici: 513.000; sacerdoti: 39; religiosi: 92; diaconi permanenti: 1), Ecuador. Il Vescovo Sánchez Armijos, finora Vescovo di Tulcán (Ecuador), succede al Vescovo Néstor Rafael Herrera Heredia, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

  Sabato 20 febbraio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Jorge Patricio Vega Velasco, S.V.D., Vescovo Prelato di Illapel (superficie: 10.350; popolazione: 85.400; cattolici: 81.400; sacerdoti: 19; religiosi: 39), Cile. Il Vescovo eletto è nato a Santiago (Cile) nel 1957, ha emesso la professione religiosa come membro della Società del Verbo Divino nel 1983 ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Finora Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Cile, succede al Vescovo Victor de la Barra Tagle, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale delle medesima Prelatura territoriale, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha elevato al rango di Diocesi la Prelatura territoriale di Calama (Cile), con la medesima configurazione territoriale, assegnandole la denominazione di Diocesi di "San Juan Bautista de Calama" e rendendola suffraganea della Chiesa Metropolitana di Antofagasta.

- Ha nominato il Vescovo Guillermo Patricio Vera Soto, primo Vescovo di San Juan Bautsita de Calama (superficie: 43.000; popolazione: 157.500; cattolici: 130.000; sacerdoti: 15; religiosi: 43; diaconi permanenti: 14), Cile. Il Vescovo Vera Soto è stato finora Vescovo Prelato della medesima sede. 

- Ha nominato il Vescovo Francis Kallarakal, Arcivescovo Metropolita di Verapoly (superficie: 1.500; popolazione: 3.063.000; cattolici: 310.500; sacerdoti: 377; religiosi: 1.569), India. Il Vescovo Kallarakal è stato finora Vescovo di Kottapuram (India).

- Ha nominato l'Arcivescovo eletto Novatus Rugambwa, Nunzio Apostolico in Angola, attualmente Nunzio Apostolico in São Tomé e Principe.

- Ha nominato il Professore Gerhard Ertl, Docente di chimica fisica presso il "Fritz-Haber-Institut der Max-Planck-Gesellschaft" di Berlino (Repubblica Federale di Germania), Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze.
NER:ECE:NN:NA/.../...                               VIS 20100222 (360)


venerdì 19 febbraio 2010

SACERDOTI: UOMINI DI DIO OBBEDIENTI ALLA SUA VOLONTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2010 (VIS). Nell'incontro di ieri con i presbiteri della Diocesi di Roma, il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto una meditazione nella forma di 'lectio divina' incentrata su alcuni passi della Lettera agli Ebrei. 

  Partendo dalla visione del Messia nell'Antico Testamento e raffrontandola con ciò che realmente Cristo ha rappresentato nella storia della Salvezza, il Papa ha affermato: "Cristo è il vero Re, il Figlio di Dio (…), ma anche il vero sacerdote e così tutto il mondo cultuale, tutta la realtà dei sacrifici, del sacerdozio che è in cerca del vero sacerdote, del vero sacrificio, trova in Cristo la sua chiave, il suo adempimento".

  Il sacerdozio, dunque, "appare nella sua purezza e nella sua verità profonda", ha proseguito il Papa, che ha sottolineato: "Un sacerdote per essere realmente mediatore tra Dio uomo, deve essere uomo (…) e il figlio di Dio si è fatto uomo proprio per essere sacerdote, per poter realizzare la missione del sacerdote (...) Questa è la missione del sacerdote (…) essere mediatore, ponte che collega e così porta l'uomo a Dio, alla sua redenzione, alla sua vera luce, alla sua vera vita".

  Se un sacerdote è un "ponte" che mette in comunione l'umanità con la divinità, la sua anima deve nutrirsi - ha ribadito il Pontefice - di preghiera quotidiana e costante e dell'Eucaristia.

 "Solo Dio può" - ha proseguito il Pontefice - "entrare nella mia vita e prendermi in mano (…) Sempre di nuovo dobbiamo ritornare al sacramento, ritornare a questo dono nel quale Dio mi dà quanto io non potrei mai dare. (…) Un sacerdote deve essere realmente un uomo di Dio, deve conoscere Dio da vicino e Lo conosce in comunione con Cristo. Dobbiamo vivere questa comunione".

  Questa scelta di vita, ha insistito Benedetto XVI, richiede che un sacerdote sia un uomo che sviluppa sentimenti e affetti secondo la volontà di Dio. Una conversione tutt'altro che semplice, se si considera quella fuorviante indulgenza che serpeggia nella mentalità corrente.

  "Così si dice: 'Ha mentito, è umano, ha rubato, è umano'. Ma questo non è il vero essere umano. Umano è essere generoso, umano è essere buono, umano è essere un uomo della giustizia (…) e quindi uscendo, con l'aiuto di Cristo, da questo oscuramento della nostra natura (…) è un processo di vita che deve cominciare nell'educazione al sacerdozio ma che deve realizzarsi e continuare in tutta la nostra vita".

  Un sacerdote che è anzitutto un uomo pienamente realizzato ha un cuore votato alla "compassione". Non è il peccato, ha osservato il Papa, il segno della "solidarietà" verso la debolezza umana, ma la forza di condividerne il peso per redimerlo e purificarlo, con quella stessa capacità di commuoversi che ebbe Gesù in vita e che gli permise di portare il suo grido di compassione "fino alle orecchie di Dio".

  "Noi sacerdoti" - ha aggiunto il Pontefice - "non possiamo ritirarci in un esilio, ma siamo immersi nella passione di questo mondo e dobbiamo con l'aiuto di Cristo, in comunione con Cristo, cercare di trasformarlo, di portarlo verso Dio". 

  Infine, parlando dell'obbedienza, il Papa ha spiegato che essa: "E' una parola che non piace a noi nel nostro tempo. Obbedienza appare come una alienazione, come un atteggiamento servile (...) Invece della parola 'obbedienza', vogliamo come parola chiave antropologica 'libertà'. Ma considerando da vicino questo problema, vediamo che queste due cose vanno insieme (...) Perché la volontà di Dio non è una volontà tirannica (…) ma è proprio il luogo dove troviamo la nostra vera identità".
AC/SACERDOZIO/PARROCI ROMA                       VIS 20100219 (590)

CANONIZZAZIONE DI SEI BEATI IL 17 OTTOBRE PROSSIMO


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2010 (VIS). Questa mattina, alle ore 11:00, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, durante la celebrazione dell'Ora Sesta, il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:

- Stanislaw Soltys, (1433-1489), al secolo Kazimierczyk, polacco, sacerdote dei Canonici Regolari Lateranensi;

- André Bessette, (1845-1937), al secolo Alfred, canadese, religioso della Congregazione della Santa Croce;

- Cándida María de Jesús Cipitria y Barriola, (1845-1912), al secolo Juana Josefa, spagnola, vergine, fondatrice della Congregazione delle Figlie di Gesù;

- Mary of the Cross MacKillop, (1842-1909), al secolo Mary Helen, australiana,  vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore;

- Giulia Salzano, (1846-1929), italiana, vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore;

- Battista Varano, (1458-1524), italiana, al secolo Camilla, vergine, monaca dell'Ordine di Santa Chiara.

  Al termine del Concistoro, il Papa ha stabilito che la Canonizzazione dei Beati abbia luogo il 17 ottobre 2010.
OCL/CONCISTORO CANONIZZAZIONE/...                   VIS 20100219 (180)


ESERCIZI SPIRITUALI DEL PAPA E DELLA CURIA ROMANA


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2010 (VIS). Il 21 febbraio prossimo, prima Domenica di Quaresima, avranno inizio gli Esercizi Spirituali del Papa e della Curia Romana. Le Meditazioni saranno proposte da Don Enrico dal Covolo, sacerdote salesiano.

  "'Lezioni' di Dio e della Chiesa  sulla vocazione sacerdotale" è il tema degli Esercizi Spirituali, che si terranno nella Cappella "Redemptoris Mater" in Vaticano.
 
  Gli Esercizi cominceranno alle 18:00 con l'Esposizione Eucaristica, la Celebrazione dei Vespri, la Meditazione, l'Adorazione e la Benedizione Eucaristica. Tutti i giorni, alle 9:00, si terranno la Celebrazione delle Lodi e la Meditazione; alle 10:15 la celebrazione dell'Ora Terza e la seconda Meditazione. Nel pomeriggio, alle 17:00, terza Meditazione e alle 17:45 Vespri, Adorazione e Benedizione Eucaristica.

  Gli Esercizi spirituali si concluderanno sabato 27 febbraio, con la celebrazione delle Lodi e la Meditazione conclusiva alle ore 9:00.

  Nel corso degli Esercizi Spirituali saranno sospese tutte le Udienze Pontificie, compresa  l'Udienza Generale di Mercoledì 24 febbraio.
PD/ESERCIZI SPIRITUALI:CURIA/DAL COVOLO               VIS 20100219 (170)


giovedì 18 febbraio 2010

QUARESIMA: ATTRAVERSARE DESERTO ABBANDONANDOSI A DIO


CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2010 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, Mercoledì delle Ceneri, giorno di inizio della Quaresima, ha avuto luogo un'assemblea di preghiera nella forma delle "Stazioni" romane, presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI. Nella Basilica di Sant'Anselmo all'Aventino si è tenuto un momento di preghiera cui ha fatto seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina, dove il Papa ha presieduto la Celebrazione Eucaristica con il rito di benedizione e di imposizione delle Ceneri. Benedetto XVI ha ricevuto le Ceneri dal Cardinale Jozef Tomko, Titolare della Basilica, ed ha imposto le Ceneri ai Cardinali, Arcivescovi e Vescovi presenti e ad alcuni fedeli.

  Nell'omelia il Papa ha sottolineato che la "assoluta certezza" dell'amore di Dio "ha sostenuto Gesù durante i quaranta giorni trascorsi nel deserto della Giudea, dopo il battesimo ricevuto da Giovanni nel Giordano. Quel lungo tempo di silenzio e di digiuno fu per Lui un abbandonarsi completamente al Padre e al suo disegno d'amore (...). Inoltrarsi nel deserto e rimanervi a lungo, da solo, significava esporsi volontariamente agli assalti del nemico, il tentatore (...) significava ingaggiare con lui la battaglia in campo aperto, sfidarlo senza altre armi che la fiducia sconfinata nell'amore onnipotente del Padre".

  "Adamo fu cacciato dal Paradiso terrestre, simbolo della comunione con Dio;" - ha detto il Papa - "ora, per ritornare a questa comunione e dunque alla vera vita, la vita eterna, bisogna attraversare il deserto, la prova della fede. Non da soli, ma con Gesù! Lui - come sempre - ci ha preceduto e ha già vinto il combattimento contro lo spirito del male. Ecco il senso della Quaresima, tempo liturgico che ogni anno ci invita a rinnovare la scelta di seguire Cristo sulla via dell'umiltà per partecipare alla sua vittoria sul peccato e sulla morte".

  "In questa prospettiva si comprende anche il segno penitenziale delle Ceneri" -ha spiegato il Pontefice - "che vengono imposte sul capo di quanti iniziano con buona volontà l'itinerario quaresimale. E' essenzialmente un gesto di umiltà, che significa: mi riconosco per quello che sono, una creatura fragile, fatta di terra e destinata alla terra, ma anche fatta ad immagine di Dio e destinata a Lui. Polvere, sì, ma amata, plasmata dal suo amore, animata dal suo soffio vitale, capace di riconoscere la sua voce e di rispondergli; libera e, per questo, capace anche di disobbedirgli, cedendo alla tentazione dell'orgoglio e dell'autosufficienza".

    "Il peccato" - ha proseguito il Santo Padre - "consiste fondamentalmente in una disobbedienza a Dio, vale a dire una mancanza d'amore. (...) Il primo atto di giustizia è dunque riconoscere la propria iniquità, e riconoscere che questa è radicata nel 'cuore', nel centro stesso della persona umana. I 'digiuni', i 'pianti', i 'lamenti' ed ogni espressione penitenziale hanno valore agli occhi di Dio solo se sono segno di cuori sinceramente pentiti. (...) La vera 'ricompensa' non è l'ammirazione degli altri, ma l'amicizia con Dio e la grazia che ne deriva, una grazia che dona pace e forza di compiere il bene, di amare anche chi non lo merita, di perdonare chi ci ha offeso".

  "Nel cuore di Cristo, cioè nel centro della sua Persona divino-umana, si è giocato in termini decisivi e definitivi tutto il dramma della libertà. Dio ha portato alle estreme conseguenze il proprio disegno di salvezza, rimanendo fedele al suo amore anche a costo di consegnare il Figlio unigenito alla morte, e alla morte di croce (...) . Grazie all'azione di Cristo, noi possiamo entrare nella giustizia 'più grande', che è quella dell'amore".

  "Cari fratelli e sorelle" - ha concluso il Pontefice - "la Quaresima allarga il nostro orizzonte, ci orienta verso la vita eterna" e ci "fa capire la relatività dei beni di questa terra e così ci rende capaci alle rinunce necessarie, liberi per fare il bene".
HML/MERCOLEDÌ CENERI/SANTA SABINA                VIS 20100218 (630)


IL PAPA CON I PARROCI E I SACERDOTI DELLA DIOCESI DI ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2010 (VIS). Alle ore 11:00 di questa mattina, nell'Aula della Benedizione del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Parroci e i Sacerdoti della diocesi di Roma per il tradizionale appuntamento di inizio Quaresima. In occasione dell'Anno Sacerdotale Benedetto XVI ha tenuto una Lectio divina, nel corso della quale ha commentato alcuni capitoli della Lettera agli Ebrei in cui si fa riferimento al Sommo Sacerdote.
../INCONTRO CLERO ROMA/...                             VIS 20100218 (90)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A., Arcivescovo Metropolita di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 1.615.000; cattolici: 1.453.000; sacerdoti: 211; religiosi: 402; diaconi permanenti: 54), Panama. L'Arcivescovo eletto è nato a Chitré (Panama), nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983, ha emesso la professione solenne nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1991 ed è stato nominato Vescovo nel 2004. Finora Vescovo Ausiliare della Arcidiocesi di Panamá, succede all'Arcivescovo José Dimas Cedeño Delgado, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo José Araneta Cabantan, Vescovo di Malaybalay (superficie: 8.293; popolazione: 1.446.314; cattolici: 1.167.465; sacerdoti: 80; religiosi: 164), Filippine. Il Vescovo eletto è nato a Lagonglong (Filippine), nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Finora Parroco della Parrocchia "Medalla Milagrosa" di Cagayan de Oro (Filippine), succede al Vescovo Honesto Pacana, S.I., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Islamabad-Rawalpindi (Pakistan), presentata dal Vescovo Joseph Anthony Theodore Lobo, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Rufin Anthony, Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Vescovo Demetrio Fernández González, Vescovo di Córdoba (superficie: 13.717; popolazione: 795.356; cattolici: 791.098; sacerdoti: 375; religiosi: 1.047), Spagna. Il Vescovo Fernández González  è stato finora Vescovo di Tarazona (Spagna).
NER:RE/.../...                                       VIS 20100218 (260)


mercoledì 17 febbraio 2010

QUARESIMA: CAMMINO CONVERSIONE E APERTURA AMORE DIVINO


CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2010 (VIS). "Iniziamo oggi, Mercoledì delle Ceneri, il cammino quaresimale: un cammino che si snoda per quaranta giorni e che ci porta alla gioia della Pasqua del Signore", ha detto il Papa all'inizio della catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI.

  Nel ricordare la formula "Convertitevi e credete al vangelo!", il Santo Padre ha affermato: "Convertirsi significa cambiare direzione nel cammino della vita: non, però, con un piccolo aggiustamento, ma con una vera e propria inversione di marcia. Conversione è andare controcorrente, dove la 'corrente' è lo stile di vita superficiale, incoerente ed illusorio, che spesso ci trascina, ci domina e ci rende schiavi del male o comunque prigionieri della mediocrità morale. Con la conversione, invece, si punta alla misura alta della vita cristiana, ci si affida al Vangelo vivente e personale, che è Cristo Gesù. E' la sua persona la meta finale e il senso profondo della conversione, è lui la via sulla quale tutti sono chiamati a camminare nella vita, lasciandosi illuminare dalla sua luce e sostenere dalla sua forza che muove i nostri passi".

  "Il 'convertitevi e credete al vangelo' non sta solo all'inizio della vita cristiana, ma ne accompagna tutti i passi, permane rinnovandosi e si diffonde ramificandosi in tutte le sue espressioni. Ogni giorno è momento favorevole e di grazia, perché ogni giorno ci sollecita a consegnarci a Gesù, ad avere fiducia in Lui, a rimanere in Lui (...) anche quando non mancano le difficoltà e le fatiche, le stanchezze e le cadute, anche quando siamo tentati di abbandonare la strada della sequela di Cristo e di chiuderci in noi stessi, nel nostro egoismo, senza renderci conto della necessità che abbiamo di aprirci all'amore di Dio in Cristo, per vivere la stessa logica di giustizia e di amore".

  "Di fronte all'innata paura della fine" - ha sottolineato Benedetto XVI - "e ancor più nel contesto di una cultura che in tanti modi tende a censurare la realtà e l'esperienza umana del morire, la liturgia quaresimale, da un lato, ci ricorda la morte invitandoci al realismo e alla saggezza, ma, dall'altro lato, ci spinge soprattutto a cogliere e a vivere la novità inattesa che la fede cristiana sprigiona nella realtà della stessa morte".
   
  "L'uomo è polvere e in polvere ritornerà, ma è polvere preziosa agli occhi di Dio, perché Dio ha creato l'uomo destinandolo all'immortalità.  (...) Anche il Signore Gesù ha liberamente voluto condividere con ogni uomo la sorte della fragilità, in particolare attraverso la sua morte in croce; ma proprio questa morte, colma del suo amore per il Padre e per l'umanità, è stata la via per la gloriosa risurrezione, attraverso la quale Cristo è diventato sorgente di una grazia donata a quanti credono in Lui e vengono resi partecipi della stessa vita divina".

  "Il piccolo gesto dell'imposizione delle ceneri" - ha sottolineato il Papa - "è un invito a percorrere il tempo quaresimale come un'immersione più consapevole e più intensa nel mistero pasquale di Gesù, nella sua morte e risurrezione, mediante la partecipazione all'Eucaristia e alla vita di carità, che dall'Eucaristia nasce e nella quale trova il suo compimento. Con l'imposizione delle ceneri noi rinnoviamo il nostro impegno di seguire Gesù, di lasciarci trasformare dal suo mistero pasquale, per vincere il male e fare il bene, per far morire il nostro "uomo vecchio" legato al peccato e far nascere l'"uomo nuovo" trasformato dalla grazia di Dio".
AG/QUARESIMA/...                                   VIS 20100217 (580)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato l'Arcivescovo Alessandro d'Errico, Nunzio Apostolico in Montenegro, attualmente Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina.
NN/.../D'ERRICO                                     VIS 20100217 (30)


martedì 16 febbraio 2010

LA TESTIMONIANZA SUSCITA VOCAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2010 (VIS). "La testimonianza suscita vocazioni" è il tema del Messaggio del Santo Padre per la XLVII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebrerà il 25 aprile 2010, IV Domenica di Pasqua, domenica del "Buon Pastore". Di seguito riportiamo ampi estratti del Documento.

  "La fecondità della proposta vocazionale, infatti, dipende primariamente dall'azione gratuita di Dio, ma, come conferma l'esperienza pastorale, è favorita anche dalla qualità e dalla ricchezza della testimonianza personale e comunitaria di quanti hanno già risposto alla chiamata del Signore nel ministero sacerdotale e nella vita consacrata, poiché la loro testimonianza può suscitare in altri il desiderio di corrispondere, a loro volta, con generosità all'appello di Cristo".

  "Già nell'Antico Testamento i profeti erano consapevoli di essere chiamati con la loro esistenza a testimoniare ciò che annunciavano, pronti ad affrontare anche l'incomprensione, il rifiuto, la persecuzione. (...) Nella pienezza dei tempi, sarà Gesù, l'inviato del Padre (cfr Gv 5,36), a testimoniare con la sua missione l'amore di Dio verso tutti gli uomini, senza distinzione, con particolare attenzione agli ultimi, ai peccatori, agli emarginati, ai poveri. Egli è il sommo Testimone di Dio e del suo anelito per la salvezza di tutti".

  "Anche la vocazione di Pietro, (...), passa attraverso la testimonianza del fratello Andrea (...) Così avvenne per Natanaele, Bartolomeo, grazie alla testimonianza di un altro discepolo, Filippo (...). L'iniziativa libera e gratuita di Dio incontra e interpella la responsabilità umana di quanti accolgono il suo invito a diventare strumenti, con la propria testimonianza, della chiamata divina. Questo accade anche oggi nella Chiesa: Iddio si serve della testimonianza di sacerdoti, fedeli alla loro missione, per suscitare nuove vocazioni sacerdotali e religiose al servizio del Popolo di Dio".

  "Elemento fondamentale e riconoscibile di ogni vocazione al sacerdozio e alla consacrazione è l'amicizia con Cristo. (...) Se il sacerdote è l` "uomo di Dio", che appartiene a Dio e che aiuta a conoscerlo e ad amarlo, non può non coltivare una profonda intimità con Lui, rimanere nel suo amore, dando spazio all'ascolto della sua Parola".

  "Altro aspetto della consacrazione sacerdotale e della vita religiosa è il dono totale di sé a Dio. (...) L'immagine di Gesù che nell'Ultima Cena si alza da tavola, depone le vesti, prende un asciugamano, se lo cinge ai fianchi e si china a lavare i piedi agli Apostoli, esprime il senso del servizio e del dono manifestati nell'intera sua esistenza, in obbedienza alla volontà del Padre".

  "Alla sequela di Gesù, ogni chiamato alla vita di speciale consacrazione deve sforzarsi di testimoniare il dono totale di sé a Dio. Da qui scaturisce la capacità di darsi poi a coloro che la Provvidenza gli affida nel ministero pastorale, con dedizione piena, continua e fedele, e con la gioia di farsi compagno di viaggio di tanti fratelli, affinché si aprano all'incontro con Cristo e la sua Parola divenga luce per il loro cammino. La storia di ogni vocazione si intreccia quasi sempre con la testimonianza di un sacerdote che vive con gioia il dono di se stesso ai fratelli per il Regno dei Cieli".

  "Infine, un terzo aspetto che non può non caratterizzare il sacerdote e la persona consacrata è il vivere la comunione. (...) In modo particolare, il sacerdote dev'essere uomo di comunione, aperto a tutti, capace di far camminare unito l'intero gregge che la bontà del Signore gli ha affidato, aiutando a superare divisioni, a ricucire strappi, ad appianare contrasti e incomprensioni, a perdonare le offese".

  "Se i giovani vedono sacerdoti isolati e tristi, non si sentono certo incoraggiati a seguirne l'esempio. Essi restano dubbiosi se sono condotti a considerare che questo è il futuro di un prete. È importante invece realizzare la comunione di vita, che mostri loro la bellezza dell'essere sacerdote".

  "Si potrebbe dire che le vocazioni sacerdotali nascono dal contatto con i sacerdoti, quasi come un prezioso patrimonio comunicato con la parola, con l'esempio e con l'intera esistenza".

  "Questo vale anche per la vita consacrata. L'esistenza stessa dei religiosi e delle religiose parla dell'amore di Cristo, quando essi lo seguono in piena fedeltà al Vangelo e con gioia ne assumono i criteri di giudizio e di comportamento. Diventano 'segno di contraddizione' per il mondo, la cui logica spesso è ispirata dal materialismo, dall'egoismo e dall'individualismo".

  "La loro fedeltà e la forza della loro testimonianza, poiché si lasciano conquistare da Dio rinunciando a se stessi, continuano a suscitare nell'animo di molti giovani il desiderio di seguire, a loro volta, Cristo per sempre, in modo generoso e totale. Imitare Cristo casto, povero e obbediente, e identificarsi con Lui: ecco l'ideale della vita consacrata, testimonianza del primato assoluto di Dio nella vita e nella storia degli uomini".

  "Ogni presbitero, ogni consacrato e ogni consacrata, fedeli alla loro vocazione, trasmettono la gioia di servire Cristo, e invitano tutti i cristiani a rispondere all'universale chiamata alla santità. Pertanto, per promuovere le vocazioni specifiche al ministero sacerdotale ed alla vita consacrata, per rendere più forte e incisivo l'annuncio vocazionale, è indispensabile l'esempio di quanti hanno già detto il proprio 'si' a Dio e al progetto di vita che Egli ha su ciascuno. La testimonianza personale, fatta di scelte esistenziali e concrete, incoraggerà i giovani a prendere decisioni impegnative, a loro volta, che investono il proprio futuro".

  "Possa ancora una volta questa Giornata Mondiale offrire una preziosa occasione a molti giovani per riflettere sulla propria vocazione, aderendovi con semplicità, fiducia e piena disponibilità".
MESS/GIORNATA PREGHIERA VOCAZIONI/...              VIS 20100216 (910)


INCONTRO CON VESCOVI CONFERENZA EPISCOPALE IRLANDESE


CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2010 (VIS). Di seguito riportiamo il Comunicato reso pubblico questo mattina al termine dell'incontro del Santo Padre  Benedetto XVI con i Vescovi della Conferenza Episcopale Irlandese, iniziato ieri lunedì 15 febbraio e conclusosi oggi 16 febbraio 2010.

  "Il 15 e il 16 febbraio, il Santo Padre ha avuto un incontro con i Vescovi della Conferenza Episcopale Irlandese e con alcuni Membri anziani della Curia Romana per discutere la grave situazione emersa nella Chiesa in Irlanda. Insieme hanno esaminato il fallimento delle autorità della Chiesa Irlandese che per molti anni hanno mancato di agire efficacemente nel trattare i casi che implicavano l'abuso sessuale sui giovani, commessi da alcuni membri del clero e da religiosi irlandesi. Tutti i presenti hanno riconosciuto che questa grave crisi ha portato all'assenza di fiducia verso i responsabili della Chiesa e ha danneggiato la testimonianza del Vangelo e l'insegnamento morale della Chiesa".

  "L'incontro ha avuto luogo in uno spirito di preghiera e di fraternità collegiale e l'atmosfera sincera ed aperta ha offerto guida e sostegno ai Vescovi nel loro sforzo di affrontare la situazione nelle proprie rispettive Diocesi".

  "La mattina del 15 febbraio, dopo una breve introduzione del Santo Padre, ogni Vescovo irlandese ha presentato le proprie osservazioni e suggerimenti. I Vescovi hanno parlato con franchezza del senso di dolore e di rabbia, tradimento, scandalo e vergogna espressi, in numerose occasioni, dalle vittime degli abusi. Un simile senso di oltraggio era anche riflesso nei laici, nei sacerdoti e nei religiosi".

  "I Vescovi hanno descritto il sostegno che attualmente viene dato da migliaia di volontari laici preparati e dediti nelle parrocchie, per garantire la sicurezza dei bambini in tutte le attività della Chiesa, e hanno posto l'accento sul fatto che mentre non ci sono dubbi che gli errori di giudizio e le omissioni sono al fondo della crisi, sono state adottate misure significative per garantire la sicurezza dei bambini e dei giovani. I Vescovi hanno anche sottolineato il proprio impegno alla collaborazione con le Autorità statali in Irlanda, - del Nord e del Sud - e con il Consiglio Nazionale per la Salvaguardia dei Bambini nella Chiesa Cattolica in Irlanda per garantire che gli standard della Chiesa, le politiche e procedure rappresentino la migliore pratica in questo ambito".

  "Il Santo Padre ha osservato che l'abuso sessuale sui bambini e sui giovani non soltanto è un crimine odioso, ma anche un grave peccato che offende Dio e ferisce la dignità della persona umana creata a Sua immagine. Consapevole che l'attuale e dolorosa situazione non si risolverà rapidamente, il Santo Padre ha esortato i Vescovi ad affrontare i problemi del passato con determinazione e fermezza, e ad affrontare l'attuale crisi con onestà e coraggio. Il Papa ha anche auspicato che il presente incontro contribuisca ad unire i Vescovi e a renderli capaci di parlare ad una sola voce nell'identificazione di passi concreti per portare la guarigione alle vittime degli abusi, incoraggiandoli al rinnovamento della fede in Cristo e a ripristinare la credibilità spirituale e morale della Chiesa".

  "Il Santo Padre ha anche fatto riferimento alla crisi della fede, più generalizzata, che colpisce la Chiesa, collegandola alla mancanza di rispetto per la persona umana e all'affievolimento della fede che è stato un significativo fattore nel contribuire al fenomeno degli abusi sui minori. Benedetto XVI ha ribadito la necessità di una più profonda riflessione teologica di tutta la questione, ed ha richiamato l'attenzione sulla necessità di una migliore preparazione umana, spirituale, accademica e pastorale dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa e di quanti sono stati già ordinati e consacrati".

  "I Vescovi hanno avuto l'opportunità di esaminare e discutere una bozza della Lettera Pastorale del Santo Padre ai cattolici irlandesi. Tenendo conto dei commenti dei Vescovi irlandesi, Sua Santità completerà la Lettera che sarà pubblicata nel corso della Quaresima".
OP/INCONTRO VESCOVI IRLANDESI/...                   VIS 20100216 (660)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Ricardo Antonio Tobón Restrepo, Arcivescovo Metropolita di Medellín (superficie: 687; popolazione: 3.336.000; cattolici: 2.899.000; sacerdoti: 977; religiosi: 4.046; diaconi permanenti: 55), Colombia. L'Arcivescovo eletto, è nato a Ituango (Colombia), nel 1951, è stato ordinato sacerdote nel 1975 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 2003. Finora Vescovo di Sonsón-Rionegro (Colombia), succede all'Arcivescovo Alberto Giraldo Jaramillo, P.S.S., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Medellín (Colombia), presentata dal Vescovo Gonzalo de Jesús Rivera Gómez, per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../TOBÓN:GIRALDO:RIVERA                                VIS 20100216 (110)


lunedì 15 febbraio 2010

RIMANERE IN DIO ED OSSERVARE I SUOI COMANDAMENTI


CITTA' DEL VATICANO, 13 FEB. 2010 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Santo Padre si è recato in visita al Pontificio Seminario Romano Maggiore, alla vigilia della Festa della Madonna della Fiducia, Patrona del Seminario.

  Il Papa ha tenuto una Lectio Divina sul testo del Vangelo di Giovanni, cap. 15, 9-17, soffermandosi soprattutto sulle parole: "rimanete" e "osservate".

  "Meditando questo dono - Dio si è fatto uno con noi tutti e, nello stesso tempo, ci fa tutti uno, una vite - dobbiamo anche iniziare a pregare, affinché sempre più questo mistero penetri nella nostra mente, nel nostro cuore, e sempre più siamo capaci di vedere e di vivere la grandezza del mistero, e così cominciare a realizzare questo imperativo: 'Rimanete'".

  Riferendosi al secondo imperativo "Osservate", Benedetto XVI ha affermato che esso "è solo il secondo livello; il primo è quello del 'rimanere', il livello ontologico, del rapporto con Dio, cioè che siamo uniti con Lui, che ci ha dato in anticipo se stesso, ci ha già dato il suo amore, il frutto. Non siamo noi che dobbiamo produrre il grande frutto; il cristianesimo non è un moralismo, non siamo noi che dobbiamo fare quanto Dio si aspetta dal mondo, ma dobbiamo innanzitutto entrare in questo mistero ontologico: Dio si dà Egli stesso. Il suo essere, il suo amare, precede il nostro agire e, nel contesto del suo Corpo, nel contesto dello stare in Lui, identificati con Lui, nobilitati con il suo Sangue, possiamo anche noi agire con Cristo".

  "Il Signore dice: 'Non vi chiamo più servi, il servo non sa quello che fa il suo padrone. Vi ho chiamato amici perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi'. (...) La novità quindi è che Dio si è fatto conoscere, che Dio si è mostrato, che Dio non è più il Dio ignoto, cercato, ma non trovato o solo indovinato da lontano. Dio si è fatto vedere: nel volto di Cristo vediamo Dio, Dio si è fatto 'conosciuto', e così ci ha fatto amici".

  "Purtroppo" - ha lamentato il Papa - "anche oggi molti vivono lontani da Cristo, non conoscono il suo volto e così l'eterna tentazione del dualismo, (...) cioè che forse non c'è solo un principio buono, ma anche un principio cattivo, un principio del male; (...) nel volto del Cristo Crocifisso vediamo Dio e vediamo la vera onnipotenza, non il mito dell'onnipotenza. (...) In Lui la vera onnipotenza è amare fino al punto che Dio può soffrire: qui si mostra la sua vera onnipotenza, che può giungere fino al punto di un amore che soffre per noi".

  "'Tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome ve lo conceda'. Nel capitolo 16 il Signore ci offre la chiave per comprendere: ci dice quanto ci dà, che cosa è questo tutto, la 'charà', la gioia: se uno ha trovato la gioia ha trovato tutto e vede tutto nella luce dell'amore divino".

    "Da Dio non chiediamo qualche piccola o grande cosa, da Dio invochiamo il dono divino, Dio stesso; questo è il grande dono che Dio ci dà: Dio stesso. In questo senso dobbiamo imparare a pregare, (...) perché Egli ci dia se stesso, ci dia il suo Spirito e così possiamo rispondere alle esigenze della vita e aiutare gli altri nelle loro sofferenze. (...) Dobbiamo imparare sempre più per quali cose possiamo pregare e per quali cose non possiamo pregare, perché sono espressioni del mio egoismo. Non posso pregare per cose che sono nocive per gli altri, non posso pregare per cose che aiutano il mio egoismo, la mia superbia. Così il pregare, davanti agli occhi di Dio, diventa un processo di purificazione dei nostri pensieri, dei nostri desideri. (...) Solo in questo processo di lenta purificazione, di liberazione da noi stessi e dalla volontà di avere solo noi stessi, sta il cammino vero della vita, si apre il cammino della gioia".
BXVI-VISITA/.../SEMINARIO MAGGIORE ROMA               VIS 20100215 (660)


BIOETICA: DIGNITÀ UMANA E LEGGE MORALE NATURALE


CITTA' DEL VATICANO, 13 FEB. 2010 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza i Membri della Pontificia Accademia per la Vita, il cui Presidente è l'Arcivescovo Rino Fisichella, in occasione della Assemblea Plenaria.

  "Le problematiche che ruotano intorno al tema della bioetica" - ha detto il Santo Padre - "(...) pongono in primo piano la questione antropologica. (...) Dinanzi a simili questioni, che toccano in modo così decisivo la vita umana nella sua perenne tensione tra immanenza e trascendenza, e che hanno grande rilevanza per la cultura delle future generazioni, è necessario porre in essere un progetto pedagogico integrale, che permetta di affrontare tali tematiche in una visione positiva, equilibrata e costruttiva, soprattutto nel rapporto tra la fede e la ragione".

  "Le questioni di bioetica mettono spesso in primo piano il richiamo alla dignità della persona, un principio fondamentale che la fede in Gesù Cristo Crocifisso e Risorto ha da sempre difeso, soprattutto quando viene disatteso nei confronti dei soggetti più semplici e indifesi: Dio ama ciascun essere umano in modo unico e profondo. Anche la bioetica, come ogni disciplina, necessita di un richiamo capace di garantire una coerente lettura delle questioni etiche che, inevitabilmente,  emergono dinanzi a possibili conflitti interpretativi. In tale spazio si apre il richiamo normativo alla legge morale naturale".

  "Il riconoscimento della dignità umana, infatti, in quanto diritto inalienabile" - ha ribadito il Pontefice - "trova il suo fondamento primo in quella legge non scritta da mano d'uomo, ma iscritta da Dio Creatore nel cuore dell'uomo, che ogni ordinamento giuridico è chiamato a riconoscere come inviolabile e ogni singola persona è tenuta a rispettare e promuovere. Senza il principio fondativo della dignità umana sarebbe arduo trovare una fonte per i diritti della persona e impossibile giungere a un giudizio etico nei confronti delle conquiste della scienza che intervengono direttamente nella vita umana".

  "Quando si invoca il rispetto per la dignità della persona è fondamentale che esso sia pieno, totale e senza vincoli, tranne quelli del riconoscere di trovarsi sempre dinanzi a una vita umana. Certo, la vita umana conosce un proprio sviluppo e l'orizzonte di investigazione della scienza e della bioetica è aperto, ma occorre ribadire che quando si tratta di ambiti relativi all'essere umano, gli scienziati non possono mai pensare di avere tra le mani solo della materia inanimata e manipolabile. Infatti, fin dal primo istante, la vita dell'uomo è caratterizzata dall'essere vita umana e per questo portatrice sempre, dovunque e nonostante tutto, di dignità propria".

  "Coniugare bioetica e legge morale naturale permette di verificare al meglio il necessario e ineliminabile richiamo alla dignità che la vita umana possiede intrinsecamente dal suo primo istante fino alla sua fine naturale".

  "Invece, nel contesto odierno, pur emergendo con sempre maggior insistenza il giusto richiamo ai diritti che garantiscono la dignità della persona, si nota che non sempre tali diritti sono riconosciuti alla vita umana nel suo naturale sviluppo e negli stadi di maggior debolezza. Una simile contraddizione rende evidente l'impegno da assumere nei diversi ambiti della società e della cultura perché la vita umana sia riconosciuta sempre come soggetto inalienabile di diritto e mai come oggetto sottoposto all'arbitrio del più forte. La storia ha mostrato" - ha sottolineato il Papa - "quanto possa essere pericoloso e deleterio uno Stato che proceda a legiferare su questioni che toccano la persona e la società, pretendendo di essere esso stesso fonte e principio dell'etica".

  "La legge morale naturale (...) offre al legislatore la garanzia per un autentico rispetto sia della persona, sia dell'intero ordine creaturale. Essa si pone come fonte catalizzatrice di consenso tra persone di culture e religioni diverse e permette di andare oltre le differenze, perché afferma l'esistenza di un ordine impresso nella natura dal Creatore e riconosciuto come istanza di vero giudizio etico razionale per perseguire il bene ed evitare il male".
AC/BIOETICA:LEGGE MORALE NATURALE/ACAD-V         VIS 20100215 (650)


COMMISSIONE BILATERALE PERMANENTE SANTA SEDE-ISRAELE


CITTA' DEL VATICANO, 13 FEB. 2010 (VIS). Il 10 febbraio 2010, si è svolto un incontro della Commissione Bilaterale Permanente di Lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele per continuare il lavoro relativo ad un Accordo in conformità all'Articolo 10, paragrafo 2, del "Fundamental Agreement" tra le Parti, del 1993.

  Un Comunicato Congiunto rende noto che: "I colloqui sono stati proficui e si sono svolti in un'atmosfera di grande cordialità".

  Il prossimo incontro avrà luogo il 18 marzo.
OP/COMMISSIONE BILATERALE/SANTA SEDE:ISRAELE     VIS 20100215 (90)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 13 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Vescovo Martin Roos, di Timisoara (Romania), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Vescovo Anton Cosa, di Chisinau (Moldova), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP:AL/.../...                                         VIS 20100215 (90)

LA CHIESA RICONOSCE NEI POVERI VOLTO DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2010 (VIS). Benedetto XVI si è recato questa mattina in visita all'Ostello della Caritas Diocesana di Roma "Don Luigi di Liegro, alla Stazione Termini.

  Il complesso assistenziale, creato 23 anni fa, destinato ai poveri e agli emarginati della città, comprende vari locali: il poliambulatorio, la farmacia, l'ostello e la sala mensa.

  Rivolgendosi agli ospiti del Centro, il Papa ha detto: "Cari fratelli e amici che qui trovate accoglienza, sappiate che la Chiesa vi ama profondamente e non vi abbandona, perché riconosce nel volto di ognuno di voi il volto di Cristo".

  "La testimonianza della carità, che in questo luogo trova speciale concretizzazione, appartiene alla missione della Chiesa insieme con l'annuncio della verità del Vangelo. L'uomo non ha soltanto bisogno di essere nutrito materialmente o aiutato a superare i momenti di difficoltà, ma ha anche la necessità di sapere chi egli sia e di conoscere la verità su se stesso, sulla sua dignità".

  "La Chiesa, con il suo servizio a favore dei poveri" - ha sottolineato il Pontefice - "è dunque impegnata ad annunciare a tutti la verità sull'uomo, che è amato da Dio, creato a sua immagine, redento da Cristo e chiamato alla comunione eterna con Lui. Tante persone hanno potuto così riscoprire, e tuttora riscoprono, la propria dignità, smarrita a volte per tragici eventi, e ritrovano fiducia in se stessi e speranza nell'avvenire".

  La profonda certezza di sentirsi amati da Dio "genera nel cuore dell'uomo una speranza forte, solida, luminosa, una speranza che dona il coraggio di proseguire nel cammino della vita nonostante i fallimenti, le difficoltà e le prove che la accompagnano".

  "La mia visita" - ha ricordato il Papa - "avviene nell'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, indetto dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europea. Venendo in questo luogo come Vescovo di Roma, (...) desidero incoraggiare non solo i cattolici, ma ogni uomo di buona volontà, in particolare quanti hanno responsabilità nella pubblica amministrazione e nelle diverse istituzioni, ad impegnarsi nella costruzione di un futuro degno dell'uomo, riscoprendo nella carità la forza propulsiva per un autentico sviluppo e per la realizzazione di una società più giusta e fraterna".

  "Per promuovere una pacifica convivenza che aiuti gli uomini a riconoscersi membri dell'unica famiglia umana" - ha detto ancora il Papa - "è importante che le dimensioni del dono e della gratuità siano riscoperte come elementi costitutivi del vivere quotidiano e delle relazioni interpersonali. Tutto ciò diventa giorno dopo giorno sempre più urgente in un mondo nel quale, invece, sembra prevalere la logica del profitto e della ricerca del proprio interesse".

  "L'esperienza di volontariato che qui molti vivono è, specie per i giovani, un'autentica scuola in cui si impara ad essere costruttori della civiltà dell'amore, capaci di accogliere l'altro nella sua unicità e differenza".

  "Nel suo servizio alle persone in difficoltà" - ha concluso il Pontefice - "la Chiesa è mossa unicamente dal desiderio di esprimere la propria fede in quel Dio che è il difensore dei poveri e che ama ogni uomo per quello che è e non per quello che possiede o realizza".

  Al termine della visita, gli ospiti dell'Ostello e i volontari della Caritas di Roma hanno consegnato al Papa il Crocifisso restaurato della Chiesa di San Pietro di Onna, la cittadina dell'Abruzzo più colpita dal terremoto dell'aprile scorso. Il Santo Padre riconsegnerà il Crocifisso alla Chiesa di Onna al termine dei lavori di restauro.
BXVI-VISITA/OSTELLO CARITAS/ROMA                   VIS 20100215 (610)


GIUSTIZIA DI DIO: POVERI AMMESSI BANCHETTO VITA


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2010 (VIS). Al termine della visita all'Ostello della Caritas diocesana di Roma, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Nel commentare il Vangelo di Luca e l'annuncio delle "beatitudini" , uno dei temi della liturgia odierna, il Papa ha affermato: "Le beatitudini si basano sul fatto che esiste una giustizia divina, che rialza chi è stato a torto umiliato e abbassa chi si è esaltato. (...) Questa giustizia e questa beatitudine si realizzano nel 'Regno dei cieli', o 'Regno di Dio', che avrà il suo compimento alla fine dei tempi ma che è già presente nella storia".

  "Dove i poveri sono consolati e ammessi al banchetto della vita, lì si manifesta la giustizia di Dio. E' questo il compito che i discepoli del Signore sono chiamati a svolgere anche nella società attuale" - ha sottolineato il Santo Padre  ricordando la visita all'Ostello della 'Caritas' Romana alla Stazione Termini ed ha incoraggiato "quanti operano in tale benemerita istituzione e quanti, in ogni parte del mondo, si impegnano gratuitamente in simili opere di giustizia e di amore".

  "Al tema della giustizia" - ha proseguito il Pontefice - "ho dedicato quest'anno il 'Messaggio per la Quaresima', che inizierà il prossimo mercoledì, detto delle Ceneri. Oggi desidero, pertanto, consegnarlo idealmente a tutti, invitando a leggerlo e a meditarlo. Il Vangelo di Cristo risponde positivamente alla sete di giustizia dell'uomo, ma in modo inatteso e sorprendente. Gesù non propone una rivoluzione di tipo sociale e politico, ma quella dell'amore, che ha già realizzato con la sua Croce e la sua Risurrezione. Su di esse si fondano le beatitudini, che propongono il nuovo orizzonte di giustizia, inaugurato dalla Pasqua, grazie al quale possiamo diventare giusti e costruire un mondo migliore".

  Al termine della recita dell'Angelus, Benedetto XVI ha ricordato i Paesi dell'Asia, la Cina e il Vietnam e le molte comunità sparse nel mondo dove si celebra oggi il capodanno lunare ed ha detto: "Sono giorni di festa, che quei popoli vivono come occasione privilegiata per rinsaldare i vincoli familiari e generazionali. Auguro a tutti di mantenere e accrescere la ricca eredità di valori spirituali e morali, che si radicano saldamente nella cultura di quei popoli".

  Nel saluto ai pellegrini polacchi, il Papa ha ricordato che: "L'odierna domenica è anche la festa dei santi Cirillo e Metodio, patroni d'Europa. I valori che essi hanno propagato nel nostro continente, cioè il segno della Croce, il Vangelo di Cristo e la vita secondo il Vangelo, rimangono il solido fondamento della forza spirituale dei popoli e dell'unità dell'Europa. Sono valori importanti anche per noi contemporanei. Chiediamo che i santi apostoli degli Slavi continuino a condurci sulle vie della fede".
ANG/BEATITUDINI/...                               VIS 20100215 (480)


INCONTRO DEL SANTO PADRE CON I VESCOVI IRLANDESI

CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2010 (VIS). Nel corso della giornata di oggi ha luogo un Incontro del Santo Padre con i Vescovi della Conferenza Episcopale Irlandese, nella Sala Bologna del Palazzo Apostolico. L'incontro ha avuto inizio questa mattina alle 9:30 è si concluderà questa sera alle 19:00.
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ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Jude Arogundade, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Ondo (superficie: 15.518; popolazione: 4.403.000; cattolici: 214.000; sacerdoti: 87; religiosi: 68), Nigeria. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a Oka-Akoko (Nigeria) ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. E' stato finora Amministratore della parrocchia "Our Lady of Mount Carmel Catholic Church", in Elmsford, New York (Stati Uniti D'America).

  Sabato 13 febbraio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Mario Meini, Vescovo di Fiesole (superficie: 1.300; popolazione: 140.600; cattolici: 135.600; sacerdoti: 257; religiosi: 490; diaconi permanenti: 15), Italia. Finora Vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello (Italia), il Vescovo Meini succede al Vescovo Luciano Giovanetti, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Eugene Martin Nugent, Nunzio Apostolico in Madagascar e Delegato Apostolico nelle Isole Comore, con funzioni di Delegato Apostolico in La Riunione, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto, finora Consigliere di Nunziatura, è nato a Co. Clare (Irlanda), nel 1958 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.

- Ha nominato il Vescovo Dominik Duka, O.P: Arcivescovo di Praha (superficie: 8.990; popolazione: 2.045.957; cattolici: 370.111; sacerdoti: 339; religiosi: 578; diaconi permanenti: 26), Repubblica Ceca. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1943 a Hradec Králové (Repubblica Ceca), è stato ordinato sacerdote nel 1970 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 1998. Finora Vescovo di Hradec Králové (Repubblica Ceca), succede al Cardinale Miloslav Vlk, del quale il Santo Padre ha accettato al rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote Paolo Mancini, Prelato Segretario del Vicariato di Roma, al presente Parroco della Parrocchia del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo in Roma.
NER:RE:NEC:NN:NA/.../...                               VIS 20100215 (170)


venerdì 12 febbraio 2010

VIAGGIO APOSTOLICO MALTA


CITTA' DEL VATICANO, 11 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre si recherà a Malta nei giorni 17 e 18 aprile prossimo, in occasione del 1950° anniversario del naufragio di San Paolo, che avvenne nel corso di un viaggio a Roma dell'Apostolo, nell'anno 60 della nostra epoca.

  La partenza dell'aereo papale è prevista sabato 17 aprile alle 15:25, dall'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino e l'arrivo a Malta alle 17:00. Dopo la cerimonia di benvenuto all'aeroporto internazionale di Luqa a Malta, il Santo Padre compirà una visita di cortesia al Presidente della Repubblica George Abela nel Palazzo dei Gran Maestri a La Valletta, capitale dell'Isola.

  Alle 19:45 Benedetto XVI si recherà in visita alla Grotta di Rabat, rifugio dell'Apostolo dopo il naufragio e sede della prima comunità cristiana a Malta, come riportano Gli Atti degli Apostoli.

  Domenica alle 10:00, il Pontefice celebrerà la Santa Messa sul Piazzale dei Granai a Floriana. In seguito è previsto il pranzo con i Vescovi di Malta nella Nunziatura Apostolica a Rabat. Alle 16:45 è in programma il trasferimento via mare dalla banchina del porto di Kalkara alla banchina del Porto Grande di La Valletta ed alle 17:15 il Papa presiederà un incontro con i giovani.

  Al termine della cerimonia di congedo all'aeroporto internazionale di Malta a Luqa e del discorso del Santo Padre, è in programma, alle 19:10, la partenza per Roma dove l'arrivo all'aeroporto di Ciampino è previsto per le 20:45.
PV-MALTA/PROGRAMMA/...                           VIS 20100212 (230)


CHIESA: EVANGELIZZAZIONE E CURA MALATI CORPO E SPIRITO


CITTA' DEL VATICANO, 11 FEB. 2010 (VIS). Alle ore 10:30 di oggi, memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Concelebrazione eucaristica in occasione della XVIII Giornata Mondiale del Malato e del XXV anniversario della fondazione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute). Alla liturgia eucaristica hanno partecipato i pellegrini dell'UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Malati a Lourdes e ai Santuari Internazionali) e i pellegrini dell'Opera Romana Pellegrinaggi.

  La liturgia eucaristica è stata preceduta dall'arrivo in Basilica delle Reliquie di Santa Bernadette Soubirous che hanno percorso in processione Piazza San Pietro accolte in Basilica dall'Arciprete Cardinale Angelo Comastri, per essere collocate accanto all'immagine della Beata Maria Vergine di Lourdes, all'Altare della Confessione.

  "Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo" - ha detto il Papa nell'omelia citando il Vangelo di Matteo - "La Chiesa, cui è affidato il compito di prolungare nello spazio e nel tempo la missione di Cristo, non può disattendere queste due opere essenziali: evangelizzazione e cura dei malati nel corpo e nello spirito. Dio, infatti, vuole guarire tutto l'uomo e nel Vangelo la guarigione del corpo è segno del risanamento più profondo che è la remissione dei peccati".

  "Non meraviglia, dunque, che Maria, madre e modello della Chiesa, sia invocata e venerata come 'Salus infirmorum', 'Salute dei malati'. Quale prima e perfetta discepola del suo Figlio, Ella ha sempre mostrato, nell'accompagnare il cammino della Chiesa, una speciale sollecitudine per i sofferenti. (...) Nella memoria delle apparizioni a Lourdes, luogo prescelto da Maria per manifestare la sua materna sollecitudine per gli infermi, la liturgia riecheggia opportunamente il 'Magnificat'" che "non è il cantico di coloro ai quali arride la fortuna, che hanno sempre 'il vento in poppa'; è piuttosto il ringraziamento di chi conosce i drammi della vita, ma confida nell'opera redentrice di Dio".

  "La Chiesa, come Maria, custodisce dentro di sé i drammi dell'uomo e la consolazione di Dio (...) lungo il pellegrinaggio della storia. (...) La sofferenza accettata e offerta, la condivisione sincera e gratuita, non sono forse miracoli dell'amore? (...) Per tutto questo noi viviamo una gioia che non dimentica la sofferenza, anzi, la comprende. In questo modo i malati e tutti i sofferenti sono nella Chiesa non solo destinatari di attenzione e di cura, ma prima ancora e soprattutto protagonisti del pellegrinaggio della fede e della speranza, testimoni dei prodigi dell'amore, della gioia pasquale che fiorisce dalla Croce e dalla Risurrezione di Cristo".

  Nel commentare il brano della "Lettera di Giacomo": "Chi è malato, chiami presso di sé i presbiteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato", il Santo Padre ha detto: "In questo Anno Sacerdotale, mi piace sottolineare il legame tra i malati e i sacerdoti (...). Il malato deve 'chiamare' i presbiteri, e questi devono rispondere, per attirare sull'esperienza della malattia la presenza e l'azione del Risorto e del suo Spirito".

  "In effetti, quando la Parola di Dio parla di guarigione, di salvezza, di salute del malato, intende questi concetti in senso integrale, non separando mai anima e corpo: un malato guarito dalla preghiera di Cristo, mediante la Chiesa, è una gioia sulla terra e nel cielo, è una primizia di vita eterna", ha concluso il Pontefice.

  Le cerimonie della XVIII Giornata Mondiale del Malato si sono concluse nel pomeriggio alle 16:30, con una processione che da Castel'Sant'Angelo ha raggiunto Piazza San Pietro percorrendo Via della Conciliazione. Intorno alle 17:30 il Santo Padre si è affacciato  alla finestra del suo studio per salutare e benedire i fedeli e i malati presenti.
HML/GIORNATA MONDIALE MALATO/...                   VIS 100212 (640)


CATTOLICI E ORTODOSSI IN DIFESA DEI VALORI CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB. 2010 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale di Romania, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

  All'inizio del suo discorso il Papa ha ricordato i Vescovi, gli innumerevoli sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli che "nel tempo delle persecuzione, hanno mostrato indomito attaccamento a Cristo e alla sua Chiesa e hanno conservata intatta la loro fede".

  Nel ringraziare i Vescovi per il loro "generoso impegno a servizio della rinascita e dello sviluppo della comunità cattolica" in Romania e nella Repubblica di Moldova, Benedetto XVI ha avuto parole di esortazione dicendo loro di "proporre ai fedeli un itinerario di fede cristiana matura e responsabile, specialmente attraverso l'insegnamento della religione, la catechesi, anche degli  adulti, e la preparazione ai Sacramenti. (...) È un programma impegnativo, che richiede l'elaborazione comune di piani pastorali miranti al 'bonum animarum' di tutti i cattolici dei diversi riti ed etnie".

  "In quest'Anno Sacerdotale, vi esorto ad essere sempre autentici padri dei vostri presbiteri (...). Impegnatevi a curare la comunione tra voi e con loro in un clima di affetto, di attenzione e di dialogo rispettoso e fraterno; interessatevi alle loro condizioni spirituali e materiali, al loro necessario aggiornamento teologico e pastorale".

  Benedetto XVI ha sottolineato che: "È compito primario dei Vescovi promuovere la pastorale vocazionale e la formazione umana, spirituale e intellettuale dei candidati al Sacerdozio nei Seminari e negli altri Istituti formativi (...) anche mediante la scelta attenta degli educatori e dei docenti. Analoga cura va posta nella formazione dei membri degli Istituti di vita consacrata, in particolare di quelli femminili".

  "La fioritura di vocazioni sacerdotali e religiose dipende in buona parte dalla salute morale e religiosa delle famiglie cristiane" - ha affermato il Pontefice - "Le famiglie cattoliche del vostro Paese (...) non sono immuni dalla piaghe dell'aborto, della corruzione, dell'alcolismo e della droga, come pure del controllo delle nascite mediante metodi contrari alla dignità della persona umana. Per combattere queste sfide, occorre promuovere consultori parrocchiali che assicurino un'adeguata preparazione alla vita coniugale e familiare, nonché organizzare meglio la pastorale giovanile".

  "Occorre, soprattutto" - ha ribadito il Santo Padre - "un deciso impegno per favorire la presenza dei valori cristiani nella società, sviluppando centri di formazione dove i giovani possano conoscere i valori autentici, impreziositi dal genio della cultura dei vostri Paesi, così da poterli testimoniare negli ambienti dove vivono".

  "In questo contesto" - ha aggiunto il Pontefice - "risulta particolarmente importante la testimonianza di fraternità tra Cattolici e Ortodossi: prevalga sulle divisioni e sui dissidi e apra i cuori alla riconciliazione". Nel ricordare il decimo anniversario - nel maggio 2009 - della "storica visita che il Venerabile Papa Giovanni Paolo II realizzò in Romania", il Papa ha auspicato che: "Il desiderio di unità suscitato da quella visita alimenti la preghiera e l'impegno a dialogare nella carità e nella verità e a promuovere iniziative comuni".

  "Un ambito di collaborazione oggi particolarmente importante tra Ortodossi e Cattolici" -ha affermato infine Benedetto XVI - "riguarda la difesa delle radici cristiane dell'Europa e dei valori cristiani e la comune testimonianza su temi come la famiglia, la bioetica, i diritti umani, l'onestà nella vita pubblica, l'ecologia: (...) Un costruttivo dialogo tra Ortodossi e Cattolici non mancherà di essere fermento di unità e di concordia non solo per i vostri paesi, ma anche per l'intera Europa".
AL/.../ROMANIA                                           VIS 20100212 (560)


CONCISTORO PER ALCUNE CAUSE DI CANONIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB. 2010 (VIS). Venerdì 19 febbraio prossimo, alle 11:00, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, avrà luogo il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:

- Stanislaw Soltys, al secolo Kazimierczyk, sacerdote dei Canonico Regolari Lateranensi.

- André, al secolo Alfred, Bessette, religioso della Congregazione della Santa Croce.

- Cándida María De Jesús, al secolo Juana Josefa, Cipitria y Barriola, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Figlie di Gesù.

- Mary of the Cross, al secolo Mary Helen, MacKillop, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore.

- Giulia Salzano, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore.

- Battista, al secolo Camilla, Varano, Vergine, monaca dell'Ordine di Santa Chiara.
OCL/CONCISTORO CANONIZZAZIONE/...                  VIS 20100212 (120)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate, sette Presuli della Conferenza Episcopale di Romania, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Sua Beatitudine Lucian Muresan, Arcivescovo Maggiore di Fagaras i Alba Iulia, con gli Ausiliari Vescovo Vasile Bizau e Vescovo Mihai Catalin Fratila.

-    Il Vescovo Florentin Crihalmeanu, di Cluj-Gherla.

-    Il Vescovo Alexandru Mesian, di Lugoj.

-    Il Vescovo Ioan Sisestean, di Maramures.

-    Il Vescovo Virgil Bercea, di Oradea Mare dei Romeni.
AL/.../...                                VIS 20100212 (90)

mercoledì 10 febbraio 2010

ANTONIO DI PADOVA GRANDE ESEMPIO MINISTERO PREDICAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2010 (VIS). Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi a Sant'Antonio di Padova, "uno dei santi più popolari in tutta la Chiesa Cattolica".

   Sant'Antonio nacque a Lisbona da una nobile famiglia, intorno al 1195. Entrò fra i Canonici che seguivano la regola monastica di sant'Agostino, ma dopo il martirio di cinque missionari francescani in Marocco, lasciò i Canonici agostiniani e chiese  di diventare Frate Minore con il desiderio di recarsi missionario in Marocco. In seguito a una malattia, fu costretto a rientrare in Italia dove si dedicò ad un'intensa ed efficace attività apostolica. Morì a Padova nel 1231 e fu canonizzato nel 1232 da Papa Gregorio IX.

  "Antonio ha contribuito in modo significativo" - ha detto il Papa - "allo sviluppo della spiritualità francescana, con le sue spiccate doti di intelligenza, di equilibrio, di zelo apostolico e, principalmente, di fervore mistico" e "fu anche tra i primi maestri di teologia dei Frati Minori, se non proprio il primo".
 
  "Nell'ultimo periodo di vita" - ha spiegato il Papa - "Antonio mise per iscritto due cicli di 'Sermoni', intitolati rispettivamente 'Sermoni domenicali' e 'Sermoni sui Santi'" nei quali "propone un vero e proprio itinerario di vita cristiana. È tanta la ricchezza di insegnamenti spirituali contenuta nei 'Sermoni', che il Venerabile Papa Pio XII, nel 1946, proclamò Antonio Dottore della Chiesa, attribuendogli il titolo di 'Dottore evangelico', perché da tali scritti emerge la freschezza e la bellezza del Vangelo".

  Antonio di Padova o da Lisbona, come viene anche chiamato, "parla della  preghiera come di un rapporto di amore, che spinge l'uomo a colloquiare dolcemente con il Signore (...). La preghiera è articolata in quattro atteggiamenti indispensabili, (...) aprire fiduciosamente il proprio cuore a Dio, (...) colloquiare affettuosamente con Lui, (...) presentarGli i nostri bisogni, e poi lodarLo e ringraziarLo. In questo insegnamento di Sant'Antonio sulla preghiera cogliamo uno dei tratti specifici della teologia francescana (...) il ruolo assegnato all'amore divino, che entra nella sfera degli affetti, della volontà, del cuore, e che è anche la sorgente da cui sgorga una conoscenza spirituale, che sorpassa ogni conoscenza".

    Il "Dottore Evangelico" "conosce bene i difetti della natura umana, la tendenza a cadere nel peccato, per cui esorta continuamente a combattere l'inclinazione all'avidità, all'orgoglio, all'impurità (...). Agli inizi del XIII secolo, nel contesto della rinascita delle città e del fiorire del commercio, cresceva il numero di persone insensibili alle necessità dei poveri. Per tale motivo, Antonio più volte invita i fedeli a pensare alla vera ricchezza, quella del cuore, che rendendo buoni e misericordiosi, fa accumulare tesori per il Cielo".

  "Non è forse questo, cari amici, un insegnamento molto importante anche oggi, quando la crisi finanziaria e i gravi squilibri economici impoveriscono non poche persone, e creano condizioni di miseria?"  - si è chiesto il Papa nel commentare "Un altro tratto tipico della teologia francescana il cristocentrismo. Volentieri essa contempla, e invita a contemplare, i misteri dell'umanità del Signore, in modo particolare, quello della Natività" e della Crocifissione.

  "Anche la visione del Crocifisso" - ha proseguito il Santo Padre - "gli ispira pensieri di riconoscenza verso Dio e di stima per la dignità della persona umana, così che tutti, credenti e non credenti, possano trovarvi un significato che arricchisce la vita". Il Papa ha sottolineato "l'importanza del crocifisso per la nostra cultura e per il nostro umanesimo, nato dalla fede cristiana (...) perché Dio ci rende così importanti da essere per Lui degni della sua sofferenza".

  Benedetto XVI ha concluso la catechesi invocando l'intercessione di Sant'Antonio per la Chiesa intera e "soprattutto per coloro che si dedicano alla predicazione (...). I predicatori, traendo ispirazione dal suo esempio, abbiano cura di unire solida e sana dottrina, pietà sincera e fervorosa, incisività nella comunicazione. In quest'Anno Sacerdotale, preghiamo perché i sacerdoti e i diaconi svolgano con sollecitudine questo ministero di annuncio e di attualizzazione della Parola di Dio ai fedeli, soprattutto attraverso le omelie liturgiche".
AG/ANTONIO DI PADAVA/...                           VIS 20100210 (650)


RACCOGLIERE RISULTATI DIALOGO LUTERANO-CATTOLICO


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2010 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, il Papa ha ricevuto una Delegazione della "Chiesa Evangelica Luterana in America", guidata dal Vescovo Mark Hanson.

  "Auspico" - ha detto il Santo Padre - "che il continuo dialogo luterano-cattolico negli Stati Uniti d'America e a livello internazionale contribuisca ad edificare oltre gli accordi finora raggiunti".

  "Un importante compito sarà di raccogliere i risultati del dialogo luterano-cattolico che in modo così promettente ha avuto inizio al termine del Concilio Vaticano Secondo. Costruire su ciò che è stato realizzato insieme da quel momento, l'ecumenismo spirituale deve fondarsi sulla fervida preghiera e sulla conversione a Cristo, fonte di grazia e di verità. Che il Signore ci aiuti a far tesoro di ciò che è stato realizzato finora, a custodirlo con cura e a promuovere il suo sviluppo".

  Benedetto XVI ha concluso facendo suo l'auspicio espresso dal Venerabile Giovanni Paolo II quando, nel dirigersi ad una Delegazione della Chiesa Luterana in America nel 1985, disse: "Risolviamoci ad aprire il nostro cuore al Signore così che Egli si serva di questo incontro per i suoi fini, per conseguire l'unità che Egli desidera. Vi ringrazio per gli sforzi che compite a favore della piena unità di fede e carità".
AC/UNITÀ/LUTERANI AMERICA                       VIS 20100210 (210)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Marcelo Alejandro Cuenca, Vescovo di Alto Valle del Río Negro (superficie: 37.130; popolazione: 294.978; cattolici: 253.982; sacerdoti: 30; religiosi: 42; diaconi permanenti: 1), Argentina. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Córdoba (Argentina) ed è stato ordinato sacerdote nel 1983. Finora Parroco di "Madre de Dios y San José", in Villa del Dique, succede al Vescovo Néstor Navarro, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Virginio Domingo Bressanelli, S.C.I., Vescovo Coadiutore di Neuquén (superficie: 94.078; popolazione: 538.852; cattolici: 458.024; sacerdoti: 56; religiosi: 130; diaconi permanenti: 12), Il Vescovo Bressanelli è stato finora Vescovo di Comodoro-Rivadavia (Argentina). 

- Ha nominato il Monsignore Rafael Biernaski, Vescovo Ausiliare di Curitiba (superficie: 5.751; popolazione: 2.326.000; cattolici: 1.522.000; sacerdoti: 421; religiosi: 1.699; diaconi permanenti: 62), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Curitiba (Brasile), nel 1955 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1981. È stato finora Capo Ufficio della Congregazione per i Vescovi.
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