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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 4 ottobre 2006

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli deceduti nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Louis-Albert Vachon, Arcivescovo emerito di Québec (Canada), il 29 settembre, all'età di 94 anni.

- Il Vescovo Louis Cornet, emerito di Meaux (Francia), l'11 settembre, all'età di 82 anni.

- L'Arcivescovo Domenico De Luca, Nunzio Apostolico (Italia), il 16 settembre, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Charles Benedict Franzetta, già Ausiliare di Youngstown (Ohio, Stati Uniti d'America), il 26 settembre, all'età di 85 anni.

- Il Vescovo Mário Teixeira Gurgel, S.D.S., emerito di Itabira-Fabriciano (Brasile), l'11 settembre, all'età di 84 anni.

- Il Vescovo Gianfranco Masserdotti, M.C.C.I., di Balsas (Brasile), il 17 settembre, all'età di 65 anni.

- L'Arcivescovo Cataldo Naro, di Monreale (Italia), il 30 settembre, all'età di 55 anni.

- L'Arcivescovo Vital Komenan Yao, di Bouaké (Costa d'Avorio), il 23 settembre, all'età di 68 anni.
.../DEFUNTI/...                                   VIS 20061004 (160)

DOCUMENTO LOTTA CORRUZIONE DICASTERO GIUSTIZIA E PACE


CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2006 (VIS). Una Nota dal titolo: "La lotta contro la corruzione" è stata pubblicata oggi dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. La nota riprende i punti principali della Conferenza internazionale sulla corruzione organizzata, nel giugno scorso, dal medesimo Dicastero ed alla quale hanno partecipato funzionari internazionali, studiosi, diplomatici ed esperti di numerosi Paesi.

  Nel testo viene ribadito che la corruzione "la quale attraversa tutti i settori sociali e non può essere attribuita solo agli operatori economici o ai funzionari pubblici, è favorita dalla scarsa trasparenza nella finanza internazionale, dall'esistenza di paradisi fiscali e dalla disparità di livello tra le forme di lotta, spesso chiusa nell'ambito del singolo Stato, mentre il campo d'azione degli attori della corruzione stessa solitamente è sovrastatale e internazionale".

  Come si legge nel "Compendio della dottrina sociale della Chiesa" "la corruzione (...), distorce alla radice il ruolo delle istituzioni rappresentative, in quanto le usa come terreno di scambio politico tra richieste clientelari e prestazioni dei governanti. In tal modo, le scelte politiche favoriscono gli obiettivi ristretti di quanti possiedono i mezzi per influenzarle e impediscono la realizzazione del bene comune di tutti i cittadini. La corruzione inoltre va annoverata tra le cause che maggiormente concorrono a determinare il sottosviluppo e la povertà, privando i popoli del fondamentale bene comune che è la legalità".

  Per il superamento della corruzione, si legge nella Nota "è positivo il passaggio da società autoritarie a società democratiche, (...) da società centralistiche a società partecipate. Non senza pericoli" - avverte la Nota - "L'apertura può demolire la solidità delle convinzioni morali" e "può facilitare l'esportazione della corruzione".

  "La Chiesa, presente in tutte le pieghe della società oggi, può svolgere un ruolo sempre più rilevante nella prevenzione della corruzione, contribuendo efficacemente alla educazione e formazione morale dei cittadini, specialmente con i principi orientativi fondamentali della sua dottrina sociale: dignità della persona umana, bene comune, solidarietà, sussidiarietà, opzione preferenziale dei poveri, destinazione universale dei beni".

 "Come affermato nella Conferenza internazionale di giugno, la Nota del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ripete che la lotta alla corruzione è un valore, ma anche un bisogno; la corruzione è un male, ma anche un costo; il rifiuto della corruzione è un bene, ma anche un vantaggio; l'abbandono delle pratiche corrotte può generare sviluppo e benessere; i comportamenti onesti vanno incentivati, quelli disonesti punti".

"Sul piano internazionale" - si legge infine - "dato che il crimine organizzato non ha frontiere, bisogna aumentare la collaborazione tra i governi, anche con accordi su procedure per la confisca e il recupero di quanto percepito illegalmente".
CON-IP/DOCUMENTO CORRUZIONE/...                   VIS 20061004 (440)


IL PAPA BENEDICE UNA STATUA DI SANTA GENOVEVA TORRES


CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2006 (VIS). Prima dell'Udienza Generale tenutasi questa mattina in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha benedetto una statua in marmo di Santa Genoveva Torres Morales, che è stata collocata in una nicchia nella parte posteriore esterna della Basilica Vaticana.

  Fondatrice della Congregazione delle Suore del Sacro Cuore di Gesù e dei Santi Angeli (Angeliche), questa religiosa spagnola ed è stata canonizzata da Giovanni Paolo II, a Madrid, il 4 maggio 2003.

  Al termine dell'Udienza, il Santo Padre ha raggiunto una piccola sala dell'Aula Paolo VI dove nel corso di una breve cerimonia gli è stato conferito il titolo di cittadino onorario di Aschau am Inn (Arcidiocesi di München und Freising, Germania).
AG/BENEDIZIONE STATUA:TITOLO/TORRES                   VIS 20061004 (130)


BARTOLOMEO: ADESIONE GESÙ SENZA OPERE SENSAZIONALI


CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2006 (VIS). In occasione dell'Udienza Generale odierna, tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 30.000 persone, il Santo Padre Benedetto XVI ha continuato la catechesi dedicata agli Apostoli tracciando un ritratto di Bartolomeo.

  "Di Bartolomeo" - ha precisato il Papa - "non abbiamo notizie di rilievo. (...) Tradizionalmente, però, egli viene identificato con Natanaele: un nome che significa 'Dio ha dato'". Nel brano evangelico l'Apostolo Filippo comunica a Natanaele di aver trovato Gesù, "'colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti: Gesù, figlio di Giuseppe, da Nazaret'. Come sappiamo, Natanaele gli oppose un pregiudizio piuttosto pesante: 'Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?'".

  "Questa sorta di contestazione" - ha spiegato il Santo Padre - "è, a suo modo, importante per noi. Essa, infatti, ci fa vedere che, secondo le attese giudaiche, il Messia non poteva provenire da un villaggio tanto oscuro come era appunto Nazaret. Al tempo stesso, però, pone in evidenza la libertà di Dio, che sorprende le nostre attese facendosi trovare proprio là dove non ce lo aspetteremmo".

  "Un'altra riflessione ci suggerisce la vicenda di Natanaele: nel nostro rapporto con Gesù non dobbiamo accontentarci delle sole parole. Filippo, nella sua replica, fa a Natanaele un invito significativo: 'Vieni e vedi!' La nostra conoscenza di Gesù ha bisogno sopratutto di un'esperienza viva: la testimonianza altrui è certamente importante, poiché di norma tutta la nostra vita cristiana comincia con l'annuncio che giunge fino a noi ad opera di uno o più testimoni. Ma poi dobbiamo essere noi stessi a venir coinvolti personalmente in una relazione intima e profonda con Gesù".

  Successivamente, nel suo dialogo con Gesù, Natanaele concluderà con una confessione di fede "'Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele'. (...) La parole di Natanaele pongono in luce un doppio, complementare aspetto dell'identità di Gesù: Egli è riconosciuto sia nel suo rapporto speciale con Dio Padre, di cui è Figlio unigenito, sia in quello con il popolo d'Israele, di cui è dichiarato re, qualifica propria del Messia atteso".

  "Non dobbiamo mai perdere di vista né l'una né l'altra di queste due componenti" - ha detto ancora il Santo Padre - "poiché se proclamiamo di Gesù soltanto la dimensione celeste, rischiamo di farne un essere etereo ed evanescente, e se al contrario riconosciamo soltanto la sua concreta collocazione nella storia, finiamo per trascurare la dimensione divina che propriamente lo qualifica".

  "Sulla successiva attività apostolica di Bartolomeo-Natanaele non abbiamo notizie precise." - ha concluso il Papa - " (...) La figura di San Bartolomeo, pur nella scarsità delle informazioni che lo riguardano, resta comunque davanti a noi per dirci che l'adesione a Gesù può essere vissuta e testimoniata anche senza il compimento di opere sensazionali".
AG/BARTOLOMEO/...                               VIS 20061004 (450)


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