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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 16 dicembre 2005

RAPPRESENTANTI FORZE ARMATE ITALIANE CON IL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato nella Basilica Vaticana una rappresentanza delle Forze Armate Italiane che hanno assistito ad una Santa Messa celebrata dall'Ordinario Militare, l'Arcivescovo Angelo Bagnasco.

Il Santo Padre ha detto: "Colui che adoriamo nel Sacramento dell'Altare è l'Emmanuele, il Dio con noi, venuto nel mondo per la nostra redenzione. (...) A Natale verrà l'atteso Messia (...) Verrà a liberarci il Redentore dell'uomo e spezzerà i vincoli dell'errore, dell'egoismo, del peccato, che ci rendono prigionieri. Verrà Cristo a liberare con il suo amore il cuore dell'uomo. Quanto è importante prepararsi ad accoglierlo con umiltà e sincerità!".

"Possano allora questi ultimi giorni dell'Avvento rendere ancora più forte in ognuno di voi, cari militari, il desiderio dell'incontro con Cristo, il Principe della pace, sorgente della nostra autentica gioia".

"Ogni giorno" - ha detto ancora il Santo Padre - "sperimentiamo la precarietà e la provvisorietà della vita terrena, ma, grazie all'incarnazione del Figlio unigenito del Padre, il nostro sguardo riesce a cogliere sempre l'amore provvidenziale di Dio che dà senso e valore a tutta la nostra esistenza. La liturgia di questo tempo di Avvento ci spinge alla fiducia, ci incoraggia ad affidarci a Colui che può dare pieno compimento alle attese del nostro cuore".

"Maria, con il suo 'si' all'Angelo Gabriele, ha aderito totalmente alla volontà di Dio ed ha dato inizio al grande mistero della redenzione. Sia Lei ad accompagnarci all'incontro con l'Emmanuele, il Dio-con-noi".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso rinnovando i più cordiali auguri per il Santo Natale a tutti i militari.
AC/.../FORZE ARMATE ITALIANE VIS 20051216 (280)

COLTIVARE UN'ATTENTA RICERCA CULTURALE E SPIRITUALE


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, al termine della tradizionale Celebrazione Eucaristica per gli Studenti Universitari degli Atenei Romani in preparazione al Santo Natale, celebrata dal Cardinale Vicario Camillo Ruini, Papa Benedetto XVI si è recato nella Basilica di San Pietro per un incontro con gli studenti. La tradizione di celebrare la Messa per gli universitari si deve al Servo di Dio Giovanni Paolo II che in 26 anni di Pontificato non è mai mancato a questo appuntamento.

Il Santo Padre ha salutato i Rettori, i professori, i Cappellani e gli studenti delle università italiane, le delegazioni di studenti provenienti da alcuni Paesi d'Europa e dell'Africa e i partecipanti al Congresso Mondiale di pastorale per gli studenti esteri, organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

"Continuate, cari amici" - ha detto il Papa - "a portare avanti insieme la riflessione sul nuovo umanesimo, tenendo conto delle grandi sfide dell'epoca contemporanea e cercando di coniugare in modo armonioso fede e cultura. Quanto necessario è in questo momento storico coltivare un'attenta ricerca culturale e spirituale!".

"Ho appreso inoltre con piacere" - ha proseguito il Pontefice - "che le cinque Facoltà di Medicina della Città hanno concordato di impegnarsi in alcuni campi a collaborare sui temi della vita. Sul piano, poi, più specificamente pastorale, ho apprezzato la scelta di approfondire il tema della trasmissione della fede, con un cammino formativo che coinvolga sia gli studenti che i docenti".

"A voi, cari giovani, che vedo numerosi, auguro di compiere con gioia il vostro itinerario di formazione cristiana, coniugandolo con lo sforzo quotidiano di approfondimento delle conoscenze proprie dei rispettivi percorsi accademici. Occorre riscoprire la bellezza di avere Cristo come Maestro di vita e giungere così a rinnovare in modo libero e consapevole la propria professione di fede".

Rivolgendosi agli studenti stranieri, il Papa ha affermato: "I giovani che lasciano il proprio Paese per motivi di studio vanno incontro a non pochi problemi e soprattutto al rischio di una crisi di identità, di uno smarrimento dei valori spirituali e morali. D'altra parte, la possibilità di studiare all'estero è per molti giovani un'opportunità unica per divenire capaci di meglio contribuire allo sviluppo dei propri Paesi, e anche di partecipare in modo attivo alla missione della Chiesa. È importante proseguire nel cammino intrapreso per venire incontro alle necessità di questi nostri fratelli".

"Cari amici universitari, siamo vicini alla grande e suggestiva ricorrenza del Santo Natale. (...) Vi invito a cogliere in pienezza il messaggio spirituale che questa solennità ci ripropone. Dio si è fatto Uomo, ha posto la sua dimora tra noi. Prepariamo il nostro cuore ad accogliere Colui che viene a salvarci con il dono della sua vita".

"Vi guidi in questa attesa" - ha concluso il Pontefice - "Maria Santissima, Sedes Sapientiae. La sua Icona, che sta visitando varie Nazioni, passa ora dalla delegazione della Polonia a quella della Bulgaria, per proseguire in quel Paese la sua 'peregrinatio' nelle città universitarie. Sia Lei, la Vergine fedele, la Madre di Cristo, ad ottenere per ciascuno di voi e per i vostri ambienti accademici la luce della divina Sapienza, Cristo Signore".
AC/STUDENTI UNIVERSITARI/RUINI VIS 20051216 (540)

MESSAGGIO DEL PAPA PER LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2005 (VIS). Oggi è stato pubblicato il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XIV Giornata Mondiale del Malato che si celebra tutti gli anni l'11 febbraio, Memoria Liturgica della Beata Vergine di Lourdes. Nel 2006 la Giornata si celebrerà ad Adelaide (Australia) e le manifestazioni culmineranno con la Celebrazione eucaristica nella Cattedrale dedicata a San Francesco Saverio.

Nel Messaggio, datato 8 dicembre, il Papa sottolinea che con questa Giornata "la Chiesa intende chinarsi con particolare sollecitudine sui sofferenti, richiamando l'attenzione della pubblica opinione sui problemi connessi col disagio mentale, che colpisce ormai un quinto dell'umanità e costituisce una vera e propria emergenza socio-sanitaria".

Il Santo Padre ricorda che: "In molti Paesi non esiste ancora una legislazione in materia ed in altri manca una politica definita per la salute mentale". Inoltre i "conflitti armati", le "catastrofi naturali", il "terrorismo, oltre a causare un numero impressionante di morti, hanno generato in non pochi superstiti traumi psichici".

Per quanto attiene ai Paesi ad alto sviluppo economico, il Papa osserva che: "all'origine di nuove forme di malessere mentale gli esperti riconoscono anche l'incidenza negativa della crisi dei valori morali. Ciò accresce il senso di solitudine, minando e persino sfaldando le tradizionali forme di coesione sociale (...) ed emarginando i malati, particolarmente quelli mentali, considerati sovente come un peso per la famiglia e per la comunità".

Ringraziando quanti "ispirandosi a ideali e principi umani ed evangelici" si prendono cura dei malati mentali, il Santo Padre afferma:"Purtroppo, in molte parti del mondo i servizi per questi malati risultano carenti, insufficienti (...). Il contesto sociale non sempre accetta i malati di mente con le loro limitazioni, e anche per questo si registrano difficoltà nel reperire le risorse umane e finanziarie di cui c'è bisogno".

"Si avverte la necessità di meglio integrare il binomio 'terapia appropriata e sensibilità nuova di fronte al disagio', così da permettere agli operatori del settore di andare incontro più efficacemente a quei malati ed alle famiglie, le quali da sole non sarebbero in grado di seguire adeguatamente i congiunti in difficoltà".

Il Santo Padre Benedetto XVI conclude rivolgendosi ai malati sottoposti ad una prova tanto dura e li invita "ad offrire insieme con Cristo la vostra condizione di sofferenza al Padre, sicuri che ogni prova accolta con rassegnazione è meritoria ed attira la benevolenza divina sull'intera umanità".

Infine, il Papa raccomanda quanti assistono i malati, in particolare i medici e gli infermieri, i cappellani, gli operatori pastorali, le associazioni ed organizzazioni del volontariato a "sostenere, con forme ed iniziative concrete, le famiglie che hanno a carico malati di mente, verso i quali auspico che cresca e si diffonda la cultura dell'accoglienza e della condivisione, grazie pure a leggi adeguate ed a piani sanitari che prevedano sufficienti risorse per la loro concreta applicazione".
MESS/XIV GIORNATA MONDIALE MALATO/... VIS 20051216 (490)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha elevato la Chiesa Metropolitana "sui iuris" greco-cattolica romena al grado di Chiesa Arcivescovile Maggiore.

- Ha promosso l'Arcivescovo Lucian Muresan, alla dignità di Arcivescovo Maggiore di Fagaras e Alba Iulia dei Romeni (Romania).
ECE:NA/.../MURESAN VIS 20051216 (50)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Jerzy Mazur, S.V.D., di Elk, con l'Ausiliare Vescovo Romuald Kaminski.

- L'Arcivescovo Ivan Martyniak, di Przemysl-Warszawa di rito bizantino ucraino.

- Il Vescovo Wlodzimierz Roman Juszczak, O.S.B.M., di Wroclaw-Gdansk di rito bizantino ucraino.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario del medesimo Dicastero.
AL:AP/.../... VIS 20051216 (100)
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