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mercoledì 27 ottobre 2010

BRIGIDA DI SVEZIA COMPATRONA D’EUROPA

CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2010 (VIS). Santa Brigida di Svezia (1303-1373), proclamata da Giovanni Paolo II Compatrona d’Europa, è stata la figura alla quale il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi per l’Udienza Generale di questo mercoledì.

Nella vita della Santa, nata a Finster (Svezia) nel 1303 si distinguono due periodi. Il primo è caratterizzato dalla sua condizione di donna felicemente sposata e madre di otto figli. In questo periodo iniziò lo studio della Sacra Scrittura e insieme con il marito, adottò la Regola dei Terziari francescani. Praticò con generosità opere di carità verso gli indigenti e fondò anche un ospedale.

“Questo primo periodo della vita di Brigida” – ha detto il Papa – “ci aiuta ad apprezzare quella che oggi potremmo definire un’autentica ‘spiritualità coniugale’: insieme, gli sposi cristiani possono percorrere un cammino di santità, sostenuti dalla grazia del Sacramento del Matrimonio. (...) Possa lo Spirito del Signore suscitare anche oggi la santità degli sposi cristiani, per mostrare al mondo la bellezza del matrimonio vissuto secondo i valori del Vangelo: l’amore, la tenerezza, l’aiuto reciproco, la fecondità nella generazione e nell’educazione dei figli, l’apertura e la solidarietà verso il mondo, la partecipazione alla vita della Chiesa”.

“Quando Brigida rimase vedova, iniziò il secondo periodo della sua vita” – ha proseguito il Pontefice – “Rinunciò ad altre nozze per approfondire l’unione con il Signore attraverso la preghiera, la penitenza e le opere di carità. (...). Alla morte del marito, dopo aver distribuito i propri beni ai poveri, pur senza mai accedere alla consacrazione religiosa, si stabilì presso il monastero cistercense di Alvastra. Qui ebbero inizio le rivelazioni divine, che l’accompagnarono per tutto il resto della sua vita. (...) Le ‘Rivelazioni’ di santa Brigida presentano un contenuto e uno stile molto vari”.

“Il valore delle ‘Rivelazioni’ di Santa Brigida, talvolta oggetto di qualche dubbio, venne precisato dal Venerabile Giovanni Paolo II nella Lettera ‘Spes Aedificandi’: ‘Riconoscendo la santità di Brigida – scrive il mio amato Predecessore - la Chiesa, pur senza pronunciarsi sulle singole rivelazioni, ha accolto l'autenticità complessiva della sua esperienza interiore’”.

“Leggendo queste ‘Rivelazioni’” – ha affermato il Papa – “siamo interpellati su molti temi importanti. Ad esempio, ritorna frequentemente la descrizione, (...) della Passione di Cristo, (...) verso la quale Brigida ebbe sempre una devozione privilegiata, contemplando in essa l’amore infinito di Dio per gli uomini. (...) Anche la dolorosa maternità di Maria, che la rese Mediatrice e Madre di misericordia, è un argomento che ricorre spesso nelle ‘Rivelazioni’”.

“Brigida (...) era fermamente convinta, che ogni carisma è destinato ad edificare la Chiesa. Proprio per questo motivo, non poche delle sue rivelazioni erano rivolte, in forma di ammonimenti anche severi, ai credenti del suo tempo, comprese le Autorità religiose e politiche, perché vivessero coerentemente la loro vita cristiana; ma faceva questo sempre con un atteggiamento di rispetto e di fedeltà piena al Magistero della Chiesa, in particolare al Successore dell’Apostolo Pietro”.

“Nel 1349 Brigida lasciò per sempre la Svezia e si recò in pellegrinaggio a Roma. Non solo intendeva prendere parte al Giubileo del 1350, ma desiderava anche ottenere dal Papa l’approvazione della Regola di un Ordine religioso che intendeva fondare, intitolato al Santo Salvatore, e composto da monaci e monache sotto l’autorità dell’abbadessa”.

“Questo è un elemento che non deve stupirci” – ha detto il Papa – “nel Medioevo esistevano fondazioni monastiche con un ramo maschile e un ramo femminile, ma con la pratica della stessa regola monastica, che prevedeva la direzione dell’Abbadessa. Di fatto, nella grande tradizione cristiana, alla donna è riconosciuta una dignità propria, e – sull’esempio di Maria, Regina degli Apostoli – un proprio posto nella Chiesa, che, senza coincidere con il sacerdozio ordinato, è altrettanto importante per la crescita spirituale della Comunità”.

Brigida si recò in pellegrinaggio ad Assisi e in Terra Santa. Morì nel 1373 e fu canonizzata da Bonifacio IX nel 1391. “La santità di Brigida” – ha detto infine Benedetto XVI – “caratterizzata dalla molteplicità dei doni e delle esperienze che ho voluto ricordare in questo breve profilo biografico-spirituale, la rende una figura eminente nella storia dell’Europa. Proveniente dalla Scandinavia, santa Brigida testimonia come il cristianesimo abbia profondamente permeato la vita di tutti i popoli di questo Continente”.

“Dichiarandola compatrona d’Europa, il Papa Giovanni Paolo II ha auspicato che santa Brigida – vissuta nel XIV secolo, quando la cristianità occidentale non era ancora ferita dalla divisione – possa intercedere efficacemente presso Dio, per ottenere la grazia tanto attesa della piena unità di tutti i cristiani” – ha concluso Benedetto XVI - “Per questa medesima intenzione, che ci sta tanto a cuore, e perché l’Europa sappia sempre alimentarsi dalle proprie radici cristiane, vogliamo pregare, cari fratelli e sorelle, invocando la potente intercessione di santa Brigida di Svezia”.

Al termine dell’Udienza il Santo Padre ha ricevuto una Delegazione della Corte dei Conti europea.
AG/ VIS 20101027 (800)

APPELLO COMUNITÀ INTERNAZIONALE INDONESIA BENIN

CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2010 (VIS). Al termine dell’Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Papa ha lanciato il seguente appello:

“Nelle ultime ore, un nuovo terribile ‘tsunami’ si è abbattuto sulle coste dell’Indonesia, colpita anche da un’eruzione vulcanica, provocando numerosi morti e dispersi. Ai familiari delle vittime esprimo il più vivo cordoglio per la perdita dei loro cari ed a tutta la popolazione indonesiana assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera”.

“Sono, inoltre, vicino alla cara popolazione del Benin, colpita da continue alluvioni, che hanno lasciato molte persone senza tetto e in precarie situazioni igienico-sanitarie. Sulle vittime e sull’intera Nazione invoco la benedizione ed il conforto del Signore”.

“Alla comunità internazionale chiedo di prodigarsi per fornire il necessario aiuto e per alleviare le pene di quanti soffrono per queste devastazioni”.
OP/ VIS 20101027 (150)

SANTA SEDE CONTRO CONDANNA A MORTE DI TAREK AZIZ

CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2010 (VIS). Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato nel pomeriggio di ieri la seguente dichiarazione:

“La posizione della Chiesa cattolica sulla pena di morte è nota. Ci si augura quindi davvero che la sentenza contro Tarek Aziz non venga eseguita, proprio per favorire la riconciliazione e la ricostruzione della pace e della giustizia in Iraq dopo le grandi sofferenze attraversate. Per quanto riguarda poi un possibile intervento umanitario, la Santa Sede è solita adoperarsi non in forma pubblica, ma per le vie diplomatiche a sua disposizione”.
OP/ VIS 20101027 (110)

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