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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 15 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Lviv degli Ucraini (Ucraina).

- L'Arcivescovo Brendan Michael O' Brien, di Saint John Newfoundland (Canada), Presidente della Conferenza Episcopale Canadese.

- L'Arcivescovo Andrè Gaumond, di Sherbrooke, Vice-presidente della Conferenza Episcopale Canadese.

- Il Monsignore Mario Paquette, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Canadese.

- Il Vescovo Cyryl Klimowicz, di San Giuseppe a Irkutsk (Russia).

- Il Professore Stanislaw Wilk, nuovo Rettore dell'Università Cattolica di Lublino (Polonia).

Sabato 13 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Dermot Ahern, Ministro degli Esteri di Irlanda con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Vsevolod, di Scopelos della Chiesa Ortodossa di Ucraina negli Stati Uniti d'America.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20041115 (130)

SUORE SANTA ELISABETTA: TESTIMONIARE MISERICORDIA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto udienza le partecipanti al Capitolo Generale della Congregazione di Santa Elisabetta, con la nuova Superiora Generale, Madre Samuela Werbinska.

Giovanni Paolo II ha detto alle religiose che le loro fondatrici, Clara Wolff, Matilde e Maria Merket e Francesca Werner, ispirandosi all'esempio di Santa Elisabetta d'Ungheria, Patrona della Congregazione, "si dedicarono totalmente ai poveri ed ai bisognosi, contemplando nel loro volto quello del Redentore. Da allora il vostro Istituto è notevolmente cresciuto ed oggi guarda con fiducia all'avvenire, estendendo le sue tende in diverse regioni del mondo".

Dopo avere ricordato il tema del capitolo generale 'Duc in altum!', il Papa ha affermato: "Il vostro apostolato sarà tanto più efficace quanto più resterete ancorate alle vostre radici carismatiche. (...) Coltivando un'intensa vita di preghiera e di ascolto di Dio, vi sarà più facile assicurare ai fratelli ed alle sorelle in difficoltà non solo il sostegno materiale, ma anche la consolazione spirituale".

Per "rispondere con 'fedeltà creativa' alle sfide dell'odierna società" - ha concluso il Papa - "occorre ripartire da Cristo e testimoniare, in maniera semplice e concreta, il suo amore misericordioso per tutti, in modo speciale per quanti, ai margini delle nostre società, sono considerati gli 'sconfitti' della vita".
AC/.../SUORE SANTA ELISABETTA VIS 20041115 (210)

IL PAPA: "SONO VICINO AL POPOLO IRACHENO"

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Signor Albert Edward Ismail Yelda, nuovo Ambasciatore della Repubblica dell'Iraq presso la Santa Sede in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali . Il Santo Padre ha detto di aver seguito gli eventi iracheni attraverso la presenza del Nunzio Apostolico ed ha chiesto di rassicurare il popolo iracheno "sul mio interesse per le molte vittime del terrorismo e della violenza".

"La vostra antica cultura è stata definita la 'culla della civiltà' e si è gloriata della presenza dei cristiani sin dall'inizio della cristianità" ha detto il Santo Padre in inglese. "Infatti essa è stata un bell'esempio dei tanti modi in cui gli aderenti a diverse religioni possono vivere in pace ed armonia".

Il Papa ha detto all'Ambasciatore - che parla l'arabo, l'inglese, l'assiro, l'aramaico e l'ebraico - che è essenziale proteggere la dignità di ogni essere umano - di cui ha parlato anche il diplomatico nel suo discorso - e che tale dignità "è sia norma di legge che valore fondamentale di governo. Preservare questo fondamentale principio è essenziale per ogni moderna società che veramente cerca di salvaguardare e promuovere il bene comune. (...) E' mia speranza che il popolo iracheno continui a promuovere la sua lunga tradizione di tolleranza, sempre riconoscendo i diritti di libertà di culto e di insegnamento religioso. Una volta protetti questi fondamentali diritti dall'ordinamento legislativo e diventati, quindi, valori fondamentali del modo di vivere della società, essi renderanno capaci tutti i cittadini, indifferenti al credo religioso, di dare il loro contributo alla ricostruzione dell'Iraq".

Giovanni Paolo II ha assicurato l'Ambasciatore che "l'intera Chiesa cattolica, ed in particolare i Cristiani Caldei presenti nel vostro Paese sin dal tempo degli Apostoli, sono stati incaricati di assistere il vostro popolo nella costruzione di un paese più pacifico e più stabile".

"L'Iraq è attualmente alle prese con il difficile processo di transizione da un regime totalitario ad una forma di democrazia statale nella quale la dignità di ogni persona è rispettata e tutti i cittadini possiedono uguali diritti" ha sottolineato il Papa. "Mentre preparate il vostro popolo ad intraprendere il lavoro di eleggere liberamente gli uomini e le donne che guideranno l'Iraq di domani, incoraggio l'attuale governo nel suo sforzo di far sì che queste elezioni siano giuste e trasparenti, dando a tutti i cittadini eleggibili un eguale opportunità per l'esercizio di questo diritto democratico".

Il Santo Padre, sottolineando "la lotta per vincere le sfide causate dalla povertà, dalla disoccupazione e dalla violenza attualmente presenti in Iraq" ha detto: "Possa il vostro governo lavorare per far cessare le dispute e i conflitti attraverso il dialogo e la negoziazione, ricorrendo alla forza militare solo come ultima risorsa".

"Pertanto" - ha concluso il Pontefice - "è essenziale che lo Stato, con l'assistenza della comunità internazionale, promuova la mutua comprensione e la tolleranza tra i vari gruppi etnici e religiosi per la creazione di un ambiente (...) impegnato nella costruzione della giustizia e della pace, e capace di sostenere la necessaria crescita economica e lo sviluppo integrale del bene comune dei vostri cittadini e dello stesso Paese".

Le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e l'Iraq sono state instaurate il 27 agosto 1966 ed il 14 ottobre dello stesso anno è stata aperta la Nunziatura Apostolica.
CD/LETTERE CREDENZIALI/IRAQ:YELDA VIS 20041115 (520)

GIORNATA RINGRAZIAMENTO ESPRESSA NELL'EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2004 (VIS). La Giornata del Ringraziamento è stato il tema della riflessione fatta oggi dal Santo Padre prima della recita dell'Angelus con i fedeli riuniti in piazza San Pietro sotto la finestra del suo studio.

Il Papa ha ricordato che l'Italia "celebra oggi il Giorno del Ringraziamento a Dio per i frutti della terra raccolti durante l'anno. La celebrazione principale si svolge a Genova, scelta quest'anno quale 'Capitale europea della cultura'. Mi unisco volentieri con la preghiera che si eleva dalla comunità ecclesiale genovese e da tutti coloro che operano a vario titolo nel settore agricolo".

"Per noi cristiani" - ha detto il Santo Padre - "il ringraziamento si esprime pienamente nell'Eucaristia. In ogni Santa Messa, benediciamo il Signore, Dio dell'universo, presentandogli il pane ed il vino, frutti 'della terra e del lavoro dell'uomo'. A questi semplici alimenti Cristo ha legato la sua oblazione sacrificale. Uniti a Lui, anche i credenti sono chiamati ad offrire a Dio la loro esistenza e il quotidiano lavoro".

Il Papa ha concluso chiedendo a "Maria, Madre della Divina Provvidenza, che ci insegni ad essere grati al Signore di quanto la natura e la fatica umana producono per il nostro sostentamento, e che ci renda pronti a condividere le nostre risorse con quanti sono nel bisogno".
ANG/RINGRAZIAMENTO/... VIS 20041115 (210)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha nominato il Monsignore Francesco Marino, Vescovo di Avellino (superficie: 394; popolazione: 145.000; cattolici: 143.500; sacerdoti: 99; religiosi: 200; diaconi permanenti: 10), Italia. Il Vescovo eletto, finora Parroco di "San Michele Arcangelo", Vicario Foraneo a Trentola-Ducenta ed Assistente diocesano dell'Azione Cattolica Italiana, è nato a Cesa (Caserta, Italia), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1979. Succede al Vescovo Antonio Forte, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Orlando (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Norbert M. Dorsey, per raggiunti limiti d'età. Gli succede il Vescovo Thomas G. Wenski, finora Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato Membri del Comitato di Presidenza del Pontificio Consiglio per i Laici i Cardinali Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia); Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali: l'Arcivescovo Gaudencio B. Rosales, di Manila (Filippine) e l'Arcivescovo Diarmuid Martin, di Dublin (Irlanda).
NER:RE:NA/.../... VIS 20041115 (220)

LA CHIESA DEVE IMPEGNARSI A SUPERARE LE DIVISIONI CRISTIANE


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Questo pomeriggio nella Basilica vaticana, il Papa ha presieduto la celebrazione dei Vespri in occasione del XL anniversario della promulgazione del Decreto Conciliare "Unitatis Redintegratio". Hanno partecipato Cardinali, Vescovi, Delegati di altre Chiese e Comunità Ecclesiali e fedeli della Diocesi di Roma.

Dopo aver messo in rilievo che l'attuazione del Decreto "è stata, sin dall'inizio, una delle priorità pastorali" del suo Pontificato e che l'unità ecumenica "corrisponde alla volontà di nostro Signore Gesù Cristo, che ha voluto una sola Chiesa", Giovanni Paolo II ha sottolineato come "tutti sono chiamati a pregare e ad operare per l'unità dei discepoli di Cristo".

"Nella nostra epoca" - ha detto il Papa - "assistiamo alla crescita di un erroneo umanesimo senza Dio e constatiamo con profondo dolore i conflitti che insanguinano il mondo. In questa situazione la Chiesa è, a maggior ragione, chiamata ad essere segno e strumento dell'unità e della riconciliazione con Dio e fra gli uomini".

Il Santo Padre ha segnalato che: "la nostra epoca avverte una profonda nostalgia per la pace. La Chiesa, segno credibile e strumento della pace di Cristo, non può non essere impegnata a superare le divisioni dei cristiani e diventare così sempre più testimone della pace che Cristo offre al mondo".

Dopo aver evidenziato i passi che sono stati fatti per l'unità dei cristiani in questi 40 anni, il Papa ha affermato che: "grazie a Dio, non poche differenze ed incomprensioni sono state superate, ma molte pietre d'inciampo sono ancora disseminate lungo il cammino. A volte permangono non soltanto malintesi e pregiudizi, ma anche deplorevoli pigrizie e ristrettezze di cuore e, soprattutto, differenze in materia di fede, che si concentrano in massima parte attorno al tema della Chiesa, della sua natura, dei suoi ministeri". Specialmente, ha continuato, "stanno affiorando ulteriori divisioni in campo etico".

Il Papa ha detto che, nonostante il cammino sia "ancora lungo e faticoso", non si deve perdere la speranza. "Fare sin d'ora ciò che è possibile ci fa crescere nell'unità e ci dà entusiasmo per superare le difficoltà. (...) L'unità dell'unica Chiesa, che già esiste nella Chiesa cattolica senza possibilità di essere perduta, ci garantisce che un giorno anche l'unità di tutti i cristiani diventerà realtà".

"Non esiste vero ecumenismo" - ha continuato il Santo Padre - "senza interiore conversione e purificazione della memoria, senza santità di vita in conformità con il Vangelo, e soprattutto senza un'intensa ed assidua preghiera che faccia eco alla preghiera di Gesù" affinché tutti siano uno.
HML/VESPRI:UNITATIS REDINTEGRATIO/... VIS 20041115 (400)

PERSONALITÀ GIURIDICA CANONICA PUBBLICA ALLA CARITAS CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha redatto un chirogra


PERSONALITÀ GIURIDICA CANONICA PUBBLICA ALLA CARITAS
CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha redatto un chirografo, in data 16 settembre 2004, reso pubblico oggi, indirizzato all'Arcivescovo Youhanna Fouad El-Hage, Presidente della Caritas Internationalis, nel quale si legge che: "A conferma del ruolo ecclesiale svolto da questa benemerita Confederazione, accogliendo la richiesta esplicitamente fatta a tale proposito", il Papa concede alla Caritas Internationalis "la personalità giuridica canonica pubblica", in conformità ai canoni 116-123 del Codex Iuris Canonici.

Il Santo Padre scrive: "Ne confermo gli Statuti e il Regolamento, che dovranno essere interpretati alla luce di quanto stabilito in questo Chirografo. Ogni loro modifica dovrà essere da me confermata, così come l'eventuale trasferimento della sede sociale, che si trova attualmente nell'Urbe. Per lo speciale legame di Caritas Internationalis con la Sede Apostolica, la lista dei candidati sia per la funzione di Presidente che per quella di Segretario Generale della Confederazione dovrà essere sottoposta all'approvazione del Papa, prima di essere ufficialmente proposta al voto definitivo dell'Assemblea Generale. La Santa Sede (...) nomina un Assistente Ecclesiastico, il quale partecipa di diritto all'attività degli Organi istituzionali".

"Affido al Pontificio Consiglio 'Cor Unum' il compito di seguire ed accompagnare l'attività di Caritas Internationalis, sia in ambito internazionale che nei suoi raggruppamenti regionali. Il Dicastero verrà perciò debitamente informato circa le iniziative della Confederazione ai diversi livelli e parteciperà di diritto alle riunioni. (...) Caritas Internationalis avrà infine cura di sottoporre al Pontificio Consiglio 'Cor Unum', prima della loro pubblicazione, i testi di orientamento che intende emanare".

"Inoltre" - scrive ancora il Pontefice - "Caritas Internationalis per la sua attività a livello internazionale, soprattutto presso gli Organismi Internazionali e in zone del mondo con particolari difficoltà, farà riferimento alla Segreteria di Stato".

La Caritas Internationalis si configura come "una Confederazione di 162 organismi caritativi, di sviluppo e di servizio sociale che operano per edificare un mondo migliore, a favore dei poveri e degli oppressi, in oltre 200 Paesi e territori". L'idea ispiratrice della fondazione della Confederazione risale a Papa Pio XII. Nel 1957 la Confederazione assunse il nome di "Caritas Internationalis".
CHIR/CARITAS INTERNATIONALIS/EL-HAGE VIS 20041115 (350)

PROTEGGERE OGNI VITA UMANA, DEI PIÙ PICCOLI, DEI PIÙ POVERI


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri dello "Office Chrétien des Personnes Handicapées", fondato in Francia nel 1963 da Marie-Helene Mathieu, ed alcune famiglie con disabili. Ricordando che il loro operato si ispira ai valori cristiani, il Papa ha detto: "Voi ricordate ai nostri contemporanei che la persona non si riduce alle sue attitudini e al suo posto nella vita economica, ma è una creatura di Dio, amata da Lui per se stessa e non per quello che fa".

Il Papa ha detto di conoscere i sacrifici fatti dalle famiglie che hanno fra i loro componenti una persona disabile, ma anche la gioia che essi sperimentano "e l'affetto che i disabili nutrono per quanti si prendono cura di loro. La vostra azione è un servizio ma anche una vera missione di promozione della persona umana e di difesa della sua dignità. (...) Voi compiete nel cuore della Chiesa l'insigne servizio della carità, della tenerezza e della compassione per i disabili e le loro famiglie. (...) Voi siete uno dei segni della solidarietà di tutta la comunità cristiana verso coloro che sono feriti nel corpo e nello spirito".

"La vostra presenza" - ha detto il Santo Padre - "mi invita a esortare ancora una volta in maniera pressante, tutte le persone di buona volontà, in particolare i governanti ed i legislatori, ad una presa di coscienza e d'umanità, perché la vita umana sia protetta, in particolare la vita dei più deboli, dei più piccoli e dei più poveri, e perché cessino tutte le azioni volte ad eliminare i bambini concepiti e non ancora nati, che sono senza difesa, facendosi così l'uomo padrone della vita".
AC/UFFICIO CRISTIANO DISABILI/... VIS 20041115 (300)

CONVOCAZIONE SECONDA ASSEMBLEA SINODO VESCOVI PER AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto oggi i partecipanti al Simposio dei Vescovi d'Africa e d'Europa promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) e dal Simposio delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar (Secam). Tema del Simposio, tenutosi a Roma dal 10 al 13 novembre, è stato: "Comunione e solidarietà tra l'Africa e l'Europa".

"Mi rallegro" - ha detto il Papa - "che abbiate avvertito il desiderio di approfondire i vincoli della fraternità sacramentale, che animano il vostro impegno pastorale al servizio di Dio e dei fratelli". Voi siete chiamati ad offrire una significativa testimonianza "per affrontare le grandi sfide che interpellano la fede cristiana in questa nostra società globalizzata".

Sottolineando che il Simposio "ha favorito l'incontro e il dialogo tra la cultura e la mentalità europea e quella cristiana", il Santo Padre ha affermato: "Si tratta di valorizzare le diverse tradizioni culturali in maniera complementare per permettere alle varie Comunità ecclesiali di affrontare congiuntamente tematiche esistenziali quali la concezione dell'uomo e della società, e ambiti operativi della pastorale, come l'evangelizzazione e le relazioni ecumeniche ed interreligiose".

Il Santo Padre ha ribadito che per portare a compimento la "urgente azione missionaria è indispensabile coltivare in primo luogo la preghiera e il contatto personale con Cristo". Al riguardo il Papa, ricordando che durante i giorni del Simposio è stato sollecitato il sostegno orante di numerose comunità ecclesiali e Monasteri, ha detto: "A questa corale richiesta di aiuto celeste, mi unisco anch'io invocando su di voi la protezione di Maria Santissima, Stella dell'evangelizzazione, come pure la speciale intercessione di Sant'Agostino di Ippona, la cui figura è come un ponte tra l'Africa e l'Europa. Proprio oggi ricorre il 1650° della sua nascita e in questi giorni le sue reliquie sono presenti a Roma".

"Infine, accogliendo i voti del Consiglio post-sinodale, interprete dei desideri dei Pastori africani, colgo l'occasione per annunciare la mia intenzione di convocare una seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi. Affido questo progetto alla vostra preghiera" - ha concluso il Pontefice - "mentre invito caldamente tutti a implorare dal Signore per l'amata terra d'Africa il dono prezioso della comunione e della pace".
AC/AFRICA:EUROPA/CCEE:SECAM VIS 20041115 (370)

CONVOCAZIONE SECONDA ASSEMBLEA SINODO VESCOVI PER AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto oggi i partecipanti al Simposio dei Vescovi d'Africa e d'Europa promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) e dal Simposio delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar (Secam). Tema del Simposio, tenutosi a Roma dal 10 al 13 novembre, è stato: "Comunione e solidarietà tra l'Africa e l'Europa".

"Mi rallegro" - ha detto il Papa - "che abbiate avvertito il desiderio di approfondire i vincoli della fraternità sacramentale, che animano il vostro impegno pastorale al servizio di Dio e dei fratelli". Voi siete chiamati ad offrire una significativa testimonianza "per affrontare le grandi sfide che interpellano la fede cristiana in questa nostra società globalizzata".

Sottolineando che il Simposio "ha favorito l'incontro e il dialogo tra la cultura e la mentalità europea e quella cristiana", il Santo Padre ha affermato: "Si tratta di valorizzare le diverse tradizioni culturali in maniera complementare per permettere alle varie Comunità ecclesiali di affrontare congiuntamente tematiche esistenziali quali la concezione dell'uomo e della società, e ambiti operativi della pastorale, come l'evangelizzazione e le relazioni ecumeniche ed interreligiose".

Il Santo Padre ha ribadito che per portare a compimento la "urgente azione missionaria è indispensabile coltivare in primo luogo la preghiera e il contatto personale con Cristo". Al riguardo il Papa, ricordando che durante i giorni del Simposio è stato sollecitato il sostegno orante di numerose comunità ecclesiali e Monasteri, ha detto: "A questa corale richiesta di aiuto celeste, mi unisco anch'io invocando su di voi la protezione di Maria Santissima, Stella dell'evangelizzazione, come pure la speciale intercessione di Sant'Agostino di Ippona, la cui figura è come un ponte tra l'Africa e l'Europa. Proprio oggi ricorre il 1650° della sua nascita e in questi giorni le sue reliquie sono presenti a Roma".

"Infine, accogliendo i voti del Consiglio post-sinodale, interprete dei desideri dei Pastori africani, colgo l'occasione per annunciare la mia intenzione di convocare una seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi. Affido questo progetto alla vostra preghiera" - ha concluso il Pontefice - "mentre invito caldamente tutti a implorare dal Signore per l'amata terra d'Africa il dono prezioso della comunione e della pace".
AC/AFRICA:EUROPA/CCEE:SECAM VIS 20041115 (370)

COLTIVARE DIALOGO COSTRUTTIVO FAMIGLIE E MONDO TELEVISIVO


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Cardinale Camillo Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ed ai partecipanti alle cerimonie celebrative del 50° di fondazione dell'Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Telespettatori.

Nel Messaggio, datato 10 novembre, Giovanni Paolo II ricorda che l'Associazione, promossa dall'Azione Cattolica, ha come finalità la promozione della "dignità della persona, della famiglia, della scuola e la salvaguardia dei diritti e degli interessi morali, spirituali e culturali dei cittadini".

"È indispensabile" - scrive il Santo Padre - "aiutare gli utenti, particolarmente le famiglie, ad un uso maturo del mezzo televisivo per saper discernere con equilibrio e saggezza le trasmissioni che sono in sintonia con la visione cristiana del mondo e dell'uomo".

"Le legittime esigenze dell'informazione" - sottolinea il Papa - "e del mondo dello spettacolo vanno armonizzate con i diritti dei singoli e delle famiglie, mai cedendo alle lusinghe di chi vuole confondere la verità con l'opinione, ed evitando con cura che gli aspetti più sacri e intimi della vita familiare siano esposti a spettacolarizzazione e a banale volgarizzazione".

Esprimendo apprezzamento per l'operato dell'Associazione che ha elaborato codici di tutela dei minori, il Papa conclude il Messaggio auspicando che "si possa coltivare un dialogo costruttivo tra le famiglie e gli operatori del mondo televisivo, favorendo una seria riflessione etica, tanto più necessaria a coloro che operano nell'ambito della comunicazione sociale, perché svolgono un compito con notevoli risvolti formativi".
MESS/TELEVISIONE/RUINI VIS 20041115 (260)
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