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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 12 novembre 2007

CONFRATERNITE: SCUOLE POPOLARI DI FEDE VIVA

CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2007 (VIS). Questa mattina, al termine della Santa Messa, il Santo Padre si è recato in Piazza San Pietro per salutare i quarantamila Membri delle Confraternite delle Diocesi italiane ivi convenute.

  Nel suo breve discorso il Papa ha ricordato "l'importanza e l'influsso che le Confraternite hanno esercitato nelle comunità cristiane d'Italia sin dai primi secoli dello scorso millennio" e come molte di esse sono "diventate aggregazioni di fedeli laici dediti a porre in luce alcuni tratti della religiosità popolare legati alla vita di Gesù Cristo (...), alla devozione verso la Vergine Maria ed i Santi, unendo quasi sempre concrete opere di misericordia e di solidarietà".

  "Si comprende meglio questo spirito di fraterna carità" - ha detto ancora il Papa - "se si tiene conto che esse cominciarono a sorgere durante il Medio Evo, quando ancora non esistevano forme strutturate di assistenza pubblica che garantissero interventi sociali e sanitari per le fasce più deboli delle collettività".

  "Le Confraternite non sono però semplici società di mutuo soccorso oppure associazioni filantropiche" - ha precisato il Santo Padre - "ma un insieme di fratelli che, volendo vivere il Vangelo nella consapevolezza di essere parte viva della Chiesa, si propongono di mettere in pratica il comandamento dell'amore, che spinge ad aprire il cuore agli altri, particolarmente a chi si trova in difficoltà".

  "Nella stagione di grandi cambiamenti che stiamo attraversando, la Chiesa in Italia ha bisogno anche di voi, cari amici, per far giungere l'annuncio del Vangelo della carità a tutti, percorrendo vie antiche e nuove. Radicate sul solido fondamento della fede in Cristo, le vostre benemerite Confraternite, con la singolare molteplicità di carismi e la vitalità ecclesiale che le contraddistingue, continuino dunque a diffondere il messaggio della salvezza tra il popolo, operando sulle molteplici frontiere della nuova evangelizzazione!".

  "Voi potrete portare a compimento questa vostra importante missione, se coltiverete sempre un amore profondo verso il Signore e una docile ubbidienza ai vostri Pastori." - ha concluso il Pontefice -. "A queste condizioni, mantenendo ben saldi i requisiti della 'evangelicità' e della 'ecclesialità', le vostre Confraternite continueranno ad essere scuole popolari di fede vissuta e fucine si santità; potranno proseguire ad essere nella società 'fermento' e 'lievito' evangelico e contribuire a suscitare quel risveglio spirituale che tutti auspichiamo".
AC/CONFRATERNITE/...                               VIS 20071112 (380)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Eparchia di Hajdúdorog e dell'Esarcato Apostolico di Miskolc (Ungheria), presentata dal Vescovo Szilard Keresztes, in conformità al canone 210, paragrafo 1 e 2 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

- Ha nominato il Reverendo Michael Gorge Mabuga Msonganzila, del clero di Manza e Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Tanzania, Vescovo di Musoma (superficie: 29.549; popolazione: 1.390.000; cattolici: 250.000; sacerdoti: 114; religiosi: 47), Tanzania. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Bukumbi (Tanzania), ed è stato ordinato sacerdote nel 1984.

- Ha nominato il Vescovo Jean-Louis Bruguès, O.P., finora Vescovo di Angers (Francia), Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, elevandolo in parti tempo alla dignità di Arcivescovo.

- Ha nominato il Monsignor Grzegorz Kaszak, finora Rettore del Pontificio Istituto Ecclesiastico Polacco in Roma, Segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

- Ha nominato il Padre Waldemar Barszcz, T.O.R., Capo Ufficio nella Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, finora Officiale del medesimo Dicastero.

- Ha  nominato il Padre Leonello Leidi, C.P., Capo Ufficio nella Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, finora Officiale del medesimo Dicastero.

- Ha nominato il Padre Gianfranco Grieco, O.F.M.Conv., finora Redattore de "L'Osservatore Romano", Capo Ufficio nel Pontificio Consiglio per la Famiglia.
RE:NER:NA/.../....                                   VIS 20071112 (250)


SAN MARTINO DI TOURS MODELLO DI SOLIDARIETÀ

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato le riflessioni che precedono la recita dell'Angelus domenicale a San Martino, Vescovo di Tours, (IV secolo), "uno dei santi più celebri e venerati d'Europa", che la Chiesa ricorda oggi.

  Davanti alle migliaia di pellegrini convenuti in Piazza Santo Pietro, il Papa ha ricordato gli episodi salienti della vita del Santo, il battesimo all'età di venti anni, la carriera militare, la scelta della vita sacerdotale e monastica ed infine il famoso atto di carità fraterna, quando "ancora giovane soldato, incontrò per la strada un povero intirizzito e tremante per il freddo. Prese allora il proprio mantello e, tagliatolo in due con la spada, ne diede metà a quell'uomo".
 
  "Il gesto caritatevole di san Martino" - ha spiegato il Pontefice - "si iscrive nella stessa logica che spinse Gesù a moltiplicare i pani per le folle affamate, ma soprattutto a lasciare se stesso in cibo all'umanità nell'Eucaristia (...). E' la logica della condivisione, con cui si esprime in modo autentico l'amore per il prossimo".

  "Ci aiuti san Martino a comprendere che soltanto attraverso un comune impegno di condivisione, è possibile rispondere alla grande sfida del nostro tempo: quella cioè di costruire un mondo di pace e di giustizia, in cui ogni uomo possa vivere con dignità" - ha detto il Papa sottolineando che: "Questo può avvenire se prevale un modello mondiale di autentica solidarietà, in grado di assicurare a tutti gli abitanti del pianeta il cibo, l'acqua, le cure mediche necessarie, ma anche il lavoro e le risorse energetiche, come pure i beni culturali, il sapere scientifico e tecnologico".
ANG/SAN MARTINO/...                               VIS 20071112 (280)


ELEZIONI PRESIDENTE PASSAGGIO CRUCIALE PER IL LIBANO

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2007 (VIS). Questa mattina, al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha espresso le sua preoccupazione per la situazione politica in Libano, riguardo alla prossima elezione del nuovo presidente

  "L'Assemblea Nazionale libanese" - ha detto il Santo Padre - "sarà prossimamente chiamata ad eleggere il nuovo Capo dello Stato. Come dimostrano le numerose iniziative intraprese in questi giorni, si tratta di un passaggio cruciale, dal quale dipende la stessa sopravvivenza del Libano e delle sue istituzioni. Faccio mie le preoccupazioni espresse recentemente dal Patriarca maronita, Sua Beatitudine il Cardinale Nasrallah Sfeir, e il suo auspicio affinché nel nuovo Presidente possano riconoscersi tutti i Libanesi. Supplichiamo insieme Nostra Signora del Libano, perché ispiri a tutte le parti interessate il necessario distacco dagli interessi personali e una vera passione per il bene comune".

  Benedetto XVI ha poi rivolto uno speciale saluto alla comunità argentina di Roma ed alla Famiglia Salesiana in occasione della beatificazione di Zeffirino Namuncurá, che ha luogo oggi a Chimpay, in Argentina, dove la celebrazione è presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato.

  "Rendiamo grazie a Dio per la straordinaria testimonianza di questo giovane studente di diciannove anni che, animato dalla sua devozione all'Eucaristia e dal suo amore per Cristo, desiderava essere salesiano e sacerdote per mostrare la via diretta al cielo ai suoi fratelli mapuches. Con la sua vita illumina il nostro cammino fino alla santità, invitandoci ad amare i nostri fratelli con l'amore con il quale ci ama Dio. Chiediamo a Maria Ausiliatrice che l'esempio del nuovo Beato, produca abbondanti frutti di vita cristiana, principalmente fra i giovani".
ANG/LIBANO:BEATIFICAZIONE NAMUNCURÁ/...               VIS 20071112 (280)


CONSOLIDARE ORDINE DEMOCRATICO IN INDONESIA

CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2007 (VIS).  Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere in udienza il Signor Suprapto Martosemoto, nuovo Ambasciatore dell'Indonesia presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, ha elogiato la determinazione dell'Indonesia "di perseguire politiche volte a promuovere i nobili obiettivi della democrazia e dell'armonia sociale, incastonati nella Costituzione".

  "Tale determinazione, che richiede sacrificio (...), e la collaborazione di tutti i gruppi sociali e politici, è indispensabile per superare le forze della polarizzazione e del conflitto, per promuovere il rinnovamento della vita economica ed il consolidamento di un giusto ordine democratico nel pieno rispetto dei diritti di ogni individuo e di ogni comunità".

  Il Papa ha ricordato che in questo momento una "delle più serie minacce all'ideale di unità nazionale alla quale aspira il Paese, è il fenomeno del terrorismo internazionale", esprimendo il suo apprezzamento per la posizione adottata dal governo indonesiano di "condanna della violenza terroristica, sotto qualsivoglia pretesto perpetrata, quale offesa criminale che, nel suo disprezzo per la vita umana e per la libertà, mette a repentaglio le fondamenta stesse della società".

  "Ciò in particolar modo quando viene invocato il santo nome di Dio quale giustificazione di tali atti. La Chiesa ad ogni livello, fedele all'insegnamento del suo Maestro, condanna inequivocabilmente la manipolazione della religione a fini politici, mentre sollecita l'applicazione del diritto umanitario internazionale in ogni aspetto della lotta al terrorismo".

  "L'Indonesia, Paese multi-religioso che conta la popolazione musulmana più numerosa al mondo, ha un ruolo importante e positivo nella promozione della cooperazione interreligiosa, sia entro i suoi confini che nell'ambito della comunità internazionale. Il dialogo, il rispetto per le convinzioni altrui e la collaborazione a servizio della pace sono gli strumenti più idonei per garantire la concordia sociale".

  Al riguardo il Papa ha posto l'accento sui promettenti risultati dei "crescenti esempi di cooperazione fra cristiani e musulmani in Indonesia, volti in particolare a prevenire i conflitti di natura etnica e religiosa nelle aree più a rischio".

  Riferendosi successivamente alla situazione dei cattolici indonesiani, che sebbene "siano una piccola minoranza, desiderano partecipare pienamente alla vita della Nazione", il Papa ha ricordato che essi: "Attraverso il loro sistema di istituzioni educative e sanitarie, cercano di offrire un servizio significativo ai loro fratelli e sorelle, a prescindere dalla religione, e di inculcare i valori morali fondamentali per un autentico progresso civile ed una pacifica convivenza".

  "Mentre il loro diritto al libero esercizio della propria religione in completa uguaglianza con i loro concittadini è garantito dalla Costituzione nazionale, la protezione di questo diritto umano fondamentale richiede vigilanza costante da parte di tutti".

  Benedetto XVI ha quindi ricordato che l'Indonesia ha recentemente aderito all'Accordo Internazionale sui Diritti Civili e Politici che "contribuirà a consolidare ulteriormente la libertà e la legittima autonomia dei cristiani e delle loro istituzioni".

  "Mentre attualmente l'Indonesia fa parte in qualità di membro non-permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, profitto della presente occasione per esprimere la mia fiducia che i principi che ispirano le vostre politiche nazionali di pacificazione, dialogo e tolleranza consentano all'Indonesia di offrire un proficuo contributo alla soluzione dei conflitti globali e alla promozione di una pace fondata sulla solidarietà internazionale e sulla preoccupazione per lo sviluppo integrale degli individui e dei popoli".
CD/CREDENZIALI/INDONESIA:MARTOSEMOTO               VIS 20071112 (540)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.

  Sabato 10 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale del Portogallo, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Cardinale José da Cruz Policarpo, Patriarca di Lisbona, con gli Ausiliari: il Vescovo Tomás Pedro Barbosa da Silva Nunes, il Vescovo Anacleto Cordeiro Gonçalves de Oliveira ed il Vescovo Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo.

    - Il Vescovo António de Sousa Braga, S.C.I., di Angra.

    - Il Vescovo António José Cavaco Carrilho, di Funchal, con il Vescovo emerito Teodoro de Faria.
AP:AL/.../...                                            VIS 20071112 (140)

TELEGRAMMA PER LA MORTE DEL CARDINALE FUMIO HAMAO




CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha fatto pervenire al Vescovo Rafael Masahiro Umemura, di Yokohama (Giappone), un telegramma di cordoglio per la scomparsa, avvenuta l'8 novembre, all'età di 77 anni, del Cardinale Stephen Fumio Hamao, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

  "Porgo le mie sentite condoglianze a Lei e ai fedeli della Diocesi di Yokohama, dove egli esercitò il ministero episcopale per quasi venti anni" scrive il Santo Padre ricordando con gratitudine "la viva sollecitudine per i poveri ed il generoso servizio alla chiesa universale" del compianto Cardinale e raccomandando "l'anima di questo fiero figlio del popolo giapponese, all'amorosa misericordia di Dio, Nostro Padre Celeste".

  Nel contempo il Papa ha fatto pervenire alla Signora Teresa Teruko Uematsu, sorella del Porporato, un secondo telegramma nel quale esprime "profondo cordoglio" a Lei e ai suoi familiari ed invoca "il Signore Gesù Cristo di concederle la consolazione e la pace che scaturiscono dalla nostra ferma speranza nelle sue promesse".
TGR/MORTE HAMAO/UMEMURA:UEMATSU                   VIS 20071112 (180)


L'AUTENTICA MISSIONE DELLA CHIESA È PARLARE DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza un gruppo di Presuli della Conferenza Episcopale Portoghese, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum":

  Nel discorso ai Vescovi del Portogallo il Papa ha detto: "Desidero rendere grazie insieme a voi a Cristo Signore per la grande misericordia che ha usato verso la sua Chiesa pellegrina in Portogallo nei giorni dell'Anno Santo e negli anni successivi permeati dello stesso spirito giubilare".

  Benedetto XVI ha ricordato le numerose iniziative intraprese dai Presuli del Portogallo negli ultimi anni quali: "Il censimento generale della pratica domenicale, (...) la convocazione in diverse Diocesi della 'statio' eucaristica, (...) la realizzazione nazionale dell'incontro di movimenti e nuove comunità ecclesiali e del congresso della famiglia, (...) la volontà di servire l'uomo espressa dalla Chiesa e dello Stato in un nuovo Concordato (2004), l'acclamazione della santità esemplare nella persona di nuovi Beati".

  Riferendosi alla necessità di ricercare "nuove forme di integrazione dei fedeli nella vita comunitaria", il Papa ha detto: "E' necessario cambiare lo stile di organizzazione della comunità ecclesiale portoghese e la mentalità dei suoi membri per avere una Chiesa in sintonia con il Concilio Vaticano II, nella quale sia ben definita la funzione del clero e del laicato, tenendo conto del fatto che tutti siamo uno, fin da quando siamo stati battezzati e integrati nella famiglia dei figli di Dio, e tutti siamo corresponsabili della crescita della Chiesa".

  "Questa ecclesiologia della comunione nel cammino aperto dal Concilio" - ha proseguito il Pontefice - "(...) è la rotta certa da seguire, senza perdere di vista eventuali ostacoli, quali l'orizzontalismo nella sua fonte, la democratizzazione nell'attribuzione dei ministeri sacramentali, l'equiparazione fra l'Ordine conferito e i servizi emergenti, il dibattito su quale dei membri della comunità sia il primo. Su quest'ultimo punto" - ha sottolineato il Papa - "tale dibattito è inutile in quanto il Signore Gesù ha già deciso che è l'ultimo'".

  Il Santo Padre ha segnalato che nonostante sia alle volte necessario discutere sull'attribuzione delle responsabilità "simili questioni non possono però distoglierci dall'autentica missione della Chiesa la quale non deve parlare primariamente di se stessa, ma di Dio".

  Ponendo in rilievo che "L'evangelizzazione della persona e delle comunità umane dipende, in assoluto, dall'esistenza o meno di questo incontro con Gesù Cristo". Benedetto XVI ha sottolineato che "l'iniziazione cristiana della persona passa, normalmente, per la Chiesa".

  "Vista la marea crescente di cristiani non praticanti nelle vostre diocesi, forse vale la pena verificare 'l'efficacia degli attuali percorsi di iniziazione' - ha detto ancora il Papa citando l'Esortazione Apostolica "Sacramentum caritatis" - "affinché il cristiano dall'azione educativa nelle nostre comunità sia aiutato a maturare sempre di più, giungendo ad assumere nella sua vita un'impostazione autenticamente  eucaristica, così da essere in grado di dare ragione della propria speranza in modo adeguato per il nostro tempo".

  Il Papa ha concluso il suo discorso rievocando le recenti celebrazioni nel 90° anniversario delle apparizioni della Beata Maria Vergine di Fatima, ed ha detto: "Mi è grato pensare a Fatima come scuola di fede con la Vergine Maria come  Maestra; lì Lei ha eretto la sua cattedra per insegnare ai piccoli Veggenti e, poi alle moltitudini, le verità eterne e l'arte di pregare, credere e amare".
AL/.../PORTOGALLO                               VIS 20071112 (520)


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