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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 17 novembre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrate e le Società di Vita Apostolica.

- Il Cardinale Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".

- Cardinale Carlos Amigo Vallejo, O.F.M., Arcivescovo di Sevilla (Spagna).

  Sabato 15 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Georges Marie Martin Cottier, O.P., Pro-Teologo emerito della Casa Pontificia.

- L'Arcivescovo Reinhard Marx, di München und Freising (Repubblica Federale di Germania).
AP/.../...                                      VIS 20081117 (100)


LIBANO: EDIFICARE SOCIETÀ UNITA E SOLIDALE


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2008 (VIS).  Questa mattina, nel ricevere il nuovo Ambasciatore del Libano Signor Georges Chakib El Khoury, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, il Santo Padre Benedetto XVI ha auspicato che il Popolo Libanese "prosegua coraggiosamente ad adoperarsi per edificare una società giusta e solidale".

  "La storia millenaria del vostro Paese" - ha affermato il Papa - "come pure la sua collocazione all'interno di un contesto regionale complesso, gli assegnano quale missione fondamentale di contribuire alla pace e alla concordia".

  Ponendo in rilievo che "per la sua esperienza di vita e di collaborazione intercomunitaria e interculturale, il Libano è un 'tesoro' affidato a tutti i Libanesi", il Papa ha espresso l'auspicio che "la Comunità internazionale protegga e valorizzi il Libano e, mediante il suo effettivo impegno, contribuisca ad evitare di fare del Paese un terreno di scontro di conflitti regionali e internazionali. Così, il Libano deve essere come un laboratorio per la ricerca di efficaci soluzioni dei conflitti che da lungo tempo turbano la Regione del Medio Oriente"

  "L'elezione del Presidente della Repubblica, la formazione di un governo di unità nazionale e l'approvazione di una nuova legge elettorale non possono che favorire l'unità nazionale e contribuire ad una autentica coesistenza fra le diverse componenti della Nazione. (...) Spero che, ponendo da parte gli interessi particolari e ricomponendo le fratture del passato, tutti si impegnino effettivamente sulla via del dialogo e della riconciliazione, per permettere al Paese di progredire nella stabilità".

  "Purtroppo, le tensioni ancora presenti, dimostrano quanto sia necessario progredire con decisione sulla via inaugurata qualche mese fa, con gli Accordi di Doha, per costruire insieme le istituzioni libanesi. L'atteggiamento fondamentale che deve guidare ciascuno nell'impegno a servizio del bene comune, deve rimanere immutato: che ogni componente del popolo libanese si senta veramente a casa propria in Libano e veda che le sue preoccupazioni e le sue legittime aspettative siano effettivamente prese in considerazione, nel rispetto reciproco dei diritti altrui".

  "Perciò" - ha ribadito il Pontefice - "si deve promuovere e sviluppare una vera educazione delle coscienze alla pace, alla riconciliazione e al dialogo, particolarmente a favore delle nuove generazioni. (...) La pace duratura, aspirazione profonda di tutti i libanesi, è possibile nella misura in cui prevalga in tutti una autentica volontà di vivere insieme sul medesimo territorio, e di considerare la giustizia, la riconciliazione e il dialogo come un quadro propizio alla risoluzione dei problemi delle singole persone e dei gruppi",

  "Per edificare una società che assicuri a tutti i suoi membri una esistenza degna e libera, bisogna sviluppare una cooperazione sempre più profonda fra tutti i componenti la Nazione, che deve essere fondata su relazioni fiduciose fra le persone e le comunità".

  "La Santa Sede" - ha sottolineato il Pontefice - "continua a seguire con grande attenzione gli sviluppi della situazione e dedica un interesse particolare agli sforzi compiuti per una regolazione definitiva delle questioni che il Librano deve affrontare. Particolarmente sensibile alle sofferenze che da lungo tempo le popolazioni del Medio Oriente devono sopportare, la Santa Sede continua con determinazione il suo impegno a favore della pace e della riconcialiazione in Libano e in tutta la Regione così cara al cuore dei credenti".

  Infine il Santo Padre, rievocando la recente Beatificazione del Padre Jacques Haddad Aboun a Yaacoub "Apostolo della misericordia", ha salutato tutta la comunità cattolica del Libano invitando i suoi membri ad essere "artefici di unità e fraternità".
CD/CREDENZIALI/LIBANO:EL KHOURY                   VIS 20081117 (580)


PREGARE PER COMUNITÀ RELIGIOSE DI CLAUSURA

CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2008 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che il 21 novembre prossimo, nella memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, ricorre la Giornata pro Orantibus, per le comunità religiose di clausura.

  "Ringraziamo il Signore per le sorelle e i fratelli che hanno abbracciato questa missione" - ha detto Benedetto XVI - "dedicandosi totalmente alla preghiera e vivono di quanto ricevono dalla Provvidenza. Preghiamo a nostra volta per loro e per le nuove vocazioni, e impegniamoci a sostenere i monasteri nelle necessità materiali. Care sorelle e cari fratelli, la vostra presenza nella Chiesa e nel mondo è indispensabile. Vi sono vicino e vi benedico con grande affetto!".

  Successivamente il Papa ha ricordato "in modo particolare le persone decedute in incidenti stradali. Preghiamo per l'eterno riposo delle vittime della strada e per la consolazione delle famiglie in lutto. Cari fratelli e sorelle, imploro ognuno di voi - guidatori, passeggeri e pedoni - di prestare attenzione alle parole di San Paolo nella Liturgia della Parola di oggi: 'Siate sobri e all'erta'. Il nostro comportamento sulle strade deve essere improntato alla responsabilità, alla considerazione ed al rispetto degli altri. Che la Vergine Maria ci conduca in salvo lungo le strade ed autostrade del mondo".
ANG/RELIGIOSE CLAUSURA:STRADE/...                   VIS 20081117 (220)


ACCOGLIERE E VALORIZZARE DONI RICEVUTI DA CRISTO

CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2008 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, penultima domenica dell'anno liturgico, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Il Vangelo di oggi, ha spiegato il Papa "ci invita ad essere vigilanti e operosi, nell'attesa del ritorno del Signore Gesù alla fine dei tempi".

  I talenti - ha proseguito il Pontefice - "oltre alle qualità naturali, rappresentano le ricchezze che il Signore Gesù ci ha lasciato in eredità, perché le facciamo fruttificare: la sua Parola, depositata nel santo Vangelo; il Battesimo, che ci rinnova nello Spirito Santo; la preghiera - il 'Padre nostro' - che eleviamo a Dio come figli uniti nel Figlio; il suo perdono, che ha comandato di portare a tutti; il sacramento del suo Corpo immolato e del suo Sangue versato. In una parola: il Regno di Dio, che è Lui stesso, presente e vivo in mezzo a noi".

  "La parabola odierna insiste sull'atteggiamento interiore con cui accogliere e valorizzare questo dono. L'atteggiamento sbagliato è quello della paura: il servo che ha paura del suo padrone e ne teme il ritorno, nasconde la moneta sotto terra ed essa non produce alcun frutto. Questo accade, per esempio, a chi avendo ricevuto il Battesimo, la Comunione, la Cresima seppellisce poi tali doni sotto una coltre di pregiudizi, sotto una falsa immagine di Dio che paralizza la fede e le opere, così da tradire le attese del Signore. Ma la parabola mette in maggior risalto i buoni frutti portati dai discepoli che, felici per il dono ricevuto, non l'hanno tenuto nascosto con timore e gelosia, ma l'hanno fatto fruttificare, condividendolo, partecipandolo. Sì, ciò che Cristo ci ha donato si moltiplica donandolo!".

  "L'insegnamento evangelico, che ci offre oggi la liturgia, ha inciso anche sul piano storico-sociale, promuovendo nelle popolazioni cristiane una mentalità attiva e intraprendente. Ma il messaggio centrale riguarda lo spirito di responsabilità con cui accogliere il Regno di Dio: responsabilità verso Dio e verso l'umanità".
ANG/TALENTI/...                                   VIS 20081117 (350)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, Legato Pontificio alle celebrazioni del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma a Città del Messico, dal 13 al 18 gennaio 2009.
NA/.../...                                                 VIS 20081117 (60)


INVIATO SPECIALE ANNO GIUBILARE ABBAZIA WALDSASSEN

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e recante la data del 30 ottobre, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, a presiedere le celebrazioni conclusive dell'anno giubilare dell'Abbazia cistercense di Waldsassen (Germania), che avranno luogo il 23 novembre 2008, nell'875° anniversario della fondazione.
 
  La Missione che accompagnerà il Cardinale Inviato Speciale è composta dal Padre Thomas Denter, O.Cist., già Abate di Marienstatt e il Padre Gabriel K. Lobendanz, O.Cist., Assistente spirituale del Monastero di Waldsassen.
BXVI-LETT/INVIATO SPECIALE/WALDSASSEN:RODE   VIS 20081117 (120)


AIUTARE BAMBINI MALATI AFFRONTARE SOFFERENZA


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla XXIII Conferenza Internazionale del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, tenutoti dal 13 al 15 novembre in Vaticano, sul tema: "La pastorale nella cura dei bambini malati".

  Il Papa ha ricordato che le sessioni di lavoro di questi giorni hanno permesso di "evidenziare la situazione difficile in cui continua a trovarsi un numero assai considerevole di bambini in vaste regioni della terra. (...) Notevoli certamente sono stati i progressi della medicina negli ultimi cinquant'anni: essi hanno portato a una considerevole riduzione della mortalità infantile, anche se resta ancora molto da fare in questa prospettiva. Basti ricordare, come voi avete fatto notare, che ogni anno muoiono 4 milioni di neonati con meno di 26 giorni di vita".

  "La sfida è oggi scongiurare l'insorgenza di non poche patologie una volta tipiche dell'infanzia e, complessivamente, favorire la crescita, lo sviluppo e il mantenimento di un conveniente stato di salute per tutti i bambini".

  "La ricerca medica si trova talora di fronte a scelte difficili" - ha rilevato il Pontefice - "quando si tratta, ad esempio, di raggiungere un giusto equilibrio tra insistenza e desistenza terapeutica per assicurare quei trattamenti adeguati ai reali bisogni dei piccoli pazienti, senza cedere alla tentazione dello sperimentalismo. Non è superfluo ricordare che al centro di ogni intervento medico deve esserci sempre il conseguimento del vero bene del bambino, considerato nella sua dignità di soggetto umano con pieni diritti. Di lui pertanto occorre prendersi cura sempre con amore, per aiutarlo ad affrontare la sofferenza e la malattia, anche prima della nascita, nella misura adeguata alla sua situazione".

  "Tenendo poi conto dell'impatto emotivo" - ha proseguito Benedetto XVI - "dovuto alla malattia e ai trattamenti a cui il bambino viene sottoposto, che non raramente risultano particolarmente invasivi, è importante assicurargli una comunicazione costante con i familiari".

  "Il malato, in modo speciale il bambino, comprende particolarmente il linguaggio della tenerezza e dell'amore, espresso attraverso un servizio premuroso, paziente e generoso, animato nei credenti dal desiderio di manifestare la stessa predilezione che Gesù nutriva per i piccoli".

  "Ogni essere umano ha valore in se stesso, perché creato ad immagine di Dio, ai cui occhi è tanto più prezioso, quanto più appare debole allo sguardo dell'uomo. Con quanto amore va allora accolto anche un bambino non ancora nato e già affetto da patologie mediche! (...) Penso soprattutto ai piccoli orfani o abbandonati a causa della miseria e della disgregazione familiare; penso ai fanciulli vittime innocenti dell'AIDS o della guerra e dei tanti conflitti armati in atto in diverse parti del mondo; penso all'infanzia che muore a causa della miseria, della siccità e della fame".

  "La Chiesa" - ha detto ancora il Santo Padre - "non dimentica questi suoi figli più piccoli e se, da un lato, plaude alle iniziative delle Nazioni più ricche per migliorare le condizioni del loro sviluppo, dall'altro, avverte con forza il dovere di invitare a prestare un'attenzione maggiore a questi nostri fratelli, perché grazie alla nostra corale solidarietà possano guardare alla vita con fiducia e speranza".

  "Cari fratelli e sorelle, mentre formulo l'auspicio che tante condizioni di squilibrio, ancora esistenti, vengano al più presto sanate con interventi risolutivi a favore di questi nostri fratelli più piccoli, esprimo vivo apprezzamento per coloro che impegnano energie personali e risorse materiali al loro servizio. Con particolare riconoscenza penso al nostro Ospedale del Bambin Gesù ed alle numerose associazioni ed istituzioni socio-sanitarie cattoliche, le quali, seguendo l'esempio di Gesù Cristo Buon Samaritano, e animate dalla sua carità, prestano sostegno e sollievo umano, morale e spirituale a tanti bambini sofferenti, amati da Dio con singolare predilezione".
AC/BAMBINI MALATI/...                               VIS 20081117 (620)


URGENTE AZIONE APOSTOLICA LAICI SOCIETÀ ATTUALE

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla XXIII Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, tenutosi sul tema: "A vent'anni dalla 'Christifideles laici': memoria, sviluppo, nuove sfide e compiti".

  L'Esortazione Apostolica "Christifideles laici" - ha spiegato il Papa - è "una rivisitazione organica degli insegnamenti del Concilio Vaticano II riguardanti i laici - la loro dignità di battezzati, la vocazione alla santità, l'appartenenza alla comunione ecclesiale, la partecipazione all'edificazione delle comunità cristiane e alla missione della Chiesa, la testimonianza in tutti gli ambienti sociali e l'impegno a servizio della persona per la sua crescita integrale e per il bene comune della società ".

  Il Documento "orienta il discernimento, l'approfondimento e l'orientamento  dell'impegno laicale nella Chiesa di fronte ai mutamenti sociali di questi anni" e "riconosce e incoraggia la 'nuova stagione aggregativa dei fedeli laici' (...) indicando quei 'criteri di ecclesialità' che sono necessari, da una parte, al discernimento dei Pastori e, dall'altra, alla crescita della vita delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità".

  "L'attuale condizione culturale e sociale" - ha proseguito il Pontefice - "rende ancora più urgente questa azione apostolica, per condividere a piene mani il tesoro di grazia e di santità, di carità, dottrina, cultura e opere, di cui è composto il flusso della tradizione cattolica. Le nuove generazioni sono non solo destinatarie preferenziali di questa trasmissione e condivisione ma anche soggetti che attentono nel proprio cuore proposte di verità e di felicità per poterne rendere testimonianza cristiana, come già accade in modo mirabile. Ne sono stato, io stesso, nuovamente testimone a Sydney, nella recente Giornata Mondiale della Gioventù".

  "Conosco anche il vostro impegno in merito a questioni di speciale rilevanza" - ha detto il Papa rivolgendosi ai Membri del Pontificio Consiglio per i Laici - "com'è quella della dignità e partecipazione delle donne nella vita della Chiesa e della società. (...) L'uomo e la donna, uguali in dignità, sono chiamati ad arricchirsi vicendevolmente in comunione e collaborazione, non solo nel matrimonio e nella famiglia, ma anche nella società in tutte le sue dimensioni".

  Infine il Pontefice ha esortato tutti i componenti del Dicastero a "seguire con diligente cura pastorale la formazione, la testimonianza e la collaborazione dei fedeli laici nelle più diverse situazioni in cui sono in gioco l'autentica qualità umana della vita nella società".

  "In particolar modo" - ha concluso il Pontefice - "ribadisco la necessità e l'urgenza della formazione evangelica e dell'accompagnamento pastorale di una nuova generazione di cattolici impegnati nella politica, che siano coerenti con la fede professata, che abbiamo rigore morale, capacità di giudizio culturale, competenza professionale e passione di servizio per il bene comune".
AC/ANNIVERSARIO CHRISTIFIDELES LAICI/...               VIS 20081117 (450)


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