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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 8 maggio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAG. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Umuarama (Brasile), presentata dal Vescovo José Maria Maimone, S.A.C., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Washington Cruz, C.P., finora Vescovo di São Luís de Montes Belos (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Goiânia (superficie: 13.855; popolazione: 1.769.937; cattolici: 1.274.300; sacerdoti: 151; religiosi: 634; diaconi permanenti: 1), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a Itabuna (Brasile), nel 1946, ha emesso la professione religiosa nella Congregazione Passionista nel 1969, è stato ordinato sacerdote nel 1971 e nominato Vescovo nel 1987. L'Arcivescovo Cruz succede all'Arcivescovo Antonio Ribeiro de Oliveira, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Frederico Heimler, S.D.B., finora Vescovo Coadiutore di Umuarama (Brasile), Vescovo di Cruz Alta (superficie: 16.325; popolazione: 396.259; cattolici: 356.633; sacerdoti: 50; religiosi: 174; diaconi permanenti: 1), Brasile. Il Vescovo Heimler succede al Vescovo Jacob Roberto Hilbert, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote Jacinto Bergmann, finora Sottosegretario per la Pastorale della Conferenza Episcopale del Brasile, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Pelotas (superficie: 20.737; popolazione: 511.505; cattolici: 295.061; sacerdoti: 51; religiosi: 175; diaconi permanenti: 3), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1951 ad Alto Feliz (Brasile), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1976.
RE:NER:NEA/…/… VIS 20020508 (260)

DICHIARAZIONE CARDINALE ETCHEGARAY A GERUSALEMME


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAG. 2002 (VIS). Di seguito riportiamo i punti salienti della dichiarazione, rilasciata oggi a Gerusalemme, dal Cardinale Roger Etchegaray, Inviato Speciale di Sua Santità Giovanni Paolo II, in Terra Santa:

"La tragica e intollerabile situazione nella quale si trova da più di un mese la Basilica della Natività a Betlemme è al centro delle preoccupazioni di tutti in ragione del carattere simbolico di questo luogo santo, ma anche a riprova della volontà comune dei responsabili dei due popoli di giungere ad un'autentica pace in tutta la Terra Santa. Il Santo Padre Giovanni Paolo II, con le sue preghiere, le sue parole, i suoi gesti e mediante l'azione diplomatica della Santa Sede, non ha mai cessato di condividere le sofferenze e le speranze della popolazione di Betlemme. Avevo chiesto di recarmi sul posto per pregare, in particolare con la comunità francescana che, insieme con la Chiesa greco-ortodossa e con la Chiesa armena, ha la cura spirituale di questo luogo sacro: tale richiesta di carattere puramente spirituale, benché presentata a più riprese, mi è stata rifiutata".

"Bisogna trovarsi in loco per avere un'idea del cumulo di sospetti, di disprezzo, di vendette accumulatisi sul cammino scosceso della pace. Quali rovine da sgomberare, materiali e soprattutto morali! Anche in questo momento, quando i negoziati per Betlemme sembravano tagliare il traguardo, un ultimo ostacolo impedisce la felice conclusione, da tutti febbrilmente attesa. Penso in particolare a coloro che sono nella Basilica della Natività, nel convento annesso, agli abitanti di Betlemme e dei dintorni: per essi soprattutto, questa attesa non può protrarsi ancora a lungo".
…/DICHIARAZIONE/GERUSALEMME:ETCHEGARAY VIS 20020508 (270)

CARDINALE LOPEZ TRUJILLO: DIFENDERE DIRITTI BAMBINI


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAG. 2002 (VIS). Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha parlato ieri mattina alla Riunione dei Rappresentanti Religiosi, che è parte della Sessione Speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sull'Infanzia.

Dopo aver ricordato i Documenti delle Nazioni Unite e le Dichiarazioni secondo le quali: "Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali nella dignità e nei diritti", il Cardinale ha fatto riferimento specificatamene ai diritti dei bambini, citando il Preambolo della Dichiarazione dei Diritti dei Bambini: "…Il bambino, per la sua immaturità fisica e mentale, ha bisogno di speciale difesa e cura, che comprende protezione giuridica appropriata, sia prima che dopo la nascita". Tuttavia, ha dichiarato il Cardinale, "Molte delegazioni e governi rifiutano di riconoscere questo fatto, sia il diritto alla vita, come pure la verità che la vita inizia effettivamente al momento del concepimento".

"È sconcertante" - ha affermato il Cardinale Trujillo - "che molte di quelle stesse delegazioni rifiutino di riconoscere la dignità umana del nascituro, pretendendo allo stesso tempo di parlare in favore della dignità degli oppressi, o delle vittime della discriminazione. Tale riconoscimento e comprensione selettiva, superficiale e distorta della dignità umana presuppone una vera negazione di una di quelle verità sociali che non devono mai essere fraintese o messe in dubbio".

Il Delegato della Santa Sede ha ricordato che la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo stabilisce che: "'La famiglia è l'elemento naturale e fondamentale della società e ha diritto alla protezione da parte della società e dello Stato (Articolo 16)'". Tuttavia, ha detto ancora il Cardinale, "Sembra che in quasi ogni dibattito sul ruolo della famiglia, questa verità fondamentale e riconosciuta, sia ricusata e troppe delegazioni tentano di cambiare l'interpretazione del carattere e del ruolo della famiglia nella società e nella vita del bambino".

"I bambini hanno il diritto a vivere in una famiglia, ad essere protetti e curati dai genitori o dai tutori ai quali sono stati affidati", ha affermato il Cardinale. "Allo stesso tempo, si negano i diritti dei genitori, come pure viene negato il loro patrimonio religioso, sociale e culturale".

Il Cardinale ha riaffermato che: "Ognuno ha il diritto di avere accesso all'educazione, tuttavia constatiamo il crescente divario fra ricchi e poveri, e fra le percentuali di bambini e bambine che accedono alla scuola e portano a termine un corso di studi. Ognuno ha il diritto al livello massimo di salute, (…) tuttavia troppi individui, di gran lunga troppi bambini, muoiono ogni giorno perché non hanno accesso alle medicine indispensabili ed alle cure sanitarie di base. (…) Tutti hanno diritto a poter contare su un alloggio appropriato, e tuttavia molti bambini sono senza tetto e troppe persone vivono in case sovraffollate, in città sovraffollate".

Il Cardinale López Trujillo ha detto infine che: "Queste non sono questioni esclusivamente religiose ma anche sociali. Tuttavia, è obbligo della religione (…) far notare quando e dove gli agoni politici e secolari hanno deviato dal giusto cammino".
DELSS/DIRITTI BAMBINI/ONU:LÓPEZ TRUJILLO VIS 20020508 (500)

APPELLO PAPA LEADERS MONDIALI PROTEZIONE DIRITTI BAMBINI


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAG. 2002 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, Giovanni Paolo II ha parlato della Sessione Speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dedicata ai bambini, lanciando un appello ai rappresentanti del mondo affinché rinnovino il loro impegno per la protezione dei diritti dei bambini.

"Oggi ha inizio a New York la Sessione Speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sui bambini. Questo importante incontro richiama l'attenzione sulle piaghe che continuano ad affliggere l'infanzia, tesoro prezioso, ma anche vulnerabile, della famiglia umana. Penso alle guerre, alla povertà, allo sfruttamento ed agli abusi di ogni sorta, di cui essi sono vittime".

"In questi giorni in cui i Rappresentanti dei Paesi del mondo intero sono riuniti per riflettere sulle condizioni in cui si trovano i bambini, invito tutti alla preghiera per il buon esito dei lavori. Auspico, inoltre, che questo appuntamento susciti un rinnovato impegno della Comunità internazionale in favore dei bambini, affinché ogni azione sociale che li riguarda si ispiri ad un'autentica promozione della dignità umana e ad un pieno rispetto dei loro diritti fondamentali".
AG/BAMBINI/ONU VIS 20020508 (190)

UDIENZA GENERALE: SALMO 50, INNO AL DIO MISERICORDIOSO


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAG. 2002 (VIS). Nell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI a causa di una pioggia battente, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha parlato del Salmo 50, "il 'Miserere', il Salmo penitenziale più amato, cantato e meditato, inno al Dio misericordioso elevato dal peccatore pentito".

"Il Salmista" - ha spiegato il Santo Padre - "confessa il suo peccato in modo netto e senza esitazioni. (…) È un'esperienza che coinvolge libertà e responsabilità, e conduce ad ammettere di aver spezzato un legame per costruire una scelta di vita alternativa rispetto alla Parola divina".

Giovanni Paolo II ha ribadito che: "Il peccato non è, quindi, una mera questione psicologica o sociale, ma è un evento che intacca la relazione con Dio, violando la sua legge, rifiutando il suo progetto nella storia, scardinando la scala dei valori, (…) 'chiamando bene il male e male il bene'. Prima che un'eventuale ingiuria contro l'uomo, il peccato è innanzitutto tradimento di Dio".

"Secondo il testo del Salmo" - ha proseguito il Pontefice - "il male si annida nelle profondità stesse dell'uomo, è inerente alla sua realtà storica e per questo è decisiva la domanda dell'intervento della grazia divina. La potenza dell'amore di Dio supera quella del peccato".

Il Papa ha concluso la catechesi affermando che: "la confessione della colpa e la consapevolezza della propria miseria non sfociano nel terrore o nell'incubo del giudizio, bensì nella speranza della purificazione, della liberazione, della nuova creazione".
AG/SALMO 50/… VIS 20020508 (260)
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