Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 18 maggio 2009

MATTEO RICCI, MODELLO DIALOGO E RISPETTO CREDENZE ALTRUI


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un Messaggio al Vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia (Italia), in occasione delle diverse iniziative - fra le quali un anno giubilare - per commemorare il IV Centenario della morte di Padre Matteo Ricci, della Compagnia di Gesù (Pechino, 11 maggio 1610).

"Nato a Macerata il 6 ottobre del 1552, il gesuita Matteo Ricci" - scrive il Papa nel Messaggio - "dotato di profonda fede e di straordinario ingegno culturale e scientifico, dedicò lunghi anni della sua esistenza a tessere un proficuo dialogo tra l'Occidente e l'Oriente, conducendo contemporaneamente una incisiva azione di radicamento del Vangelo nella cultura del grande Popolo della Cina. Il suo esempio resta anche oggi modello di proficuo incontro tra la civiltà europea e quella cinese".

"Considerando la sua intensa attività scientifica e spirituale" - prosegue il Santo Padre - "non si può non rimanere favorevolmente colpiti dall'innovativa e peculiare capacità che egli ebbe di accostare, con pieno rispetto, le tradizioni culturali e spirituali cinesi nel loro insieme. E' stato in effetti tale atteggiamento a contraddistinguere la sua missione tesa a ricercare la possibile armonia fra la nobile e millenaria civiltà cinese e la novità cristiana, che è fermento di liberazione e di autentico rinnovamento all'interno di ogni società, essendo il Vangelo, universale messaggio di salvezza, destinato a tutti gli uomini, a qualsiasi contesto culturale e religioso appartengano".

"Quel che inoltre ha reso originale e, potremmo dire, profetico il suo apostolato" - sottolinea il Pontefice - "è stato sicuramente la profonda simpatia che nutriva per i cinesi, per la loro storia, per le loro culture e tradizioni religiose. (...) Modello di dialogo e di rispetto per le altrui credenze, questo vostro Conterraneo fece dell'amicizia lo stile del suo apostolato durante i 28 anni di permanenza in Cina".

"Nonostante le difficoltà e le incomprensioni che incontrò, Padre Ricci, volle mantenersi fedele, sino alla morte, a questo stile di evangelizzazione, attuando, si potrebbe dire, una metodologia scientifica e una strategia pastorale basate, da una parte, sul rispetto delle sane usanze del luogo che i neofiti cinesi non dovevano abbandonare quando abbracciavano la fede cristiana, e, dall'altra, sulla consapevolezza che la Rivelazione poteva ancor più valorizzarle e completarle. E fu proprio a partire da queste convinzioni che (...), come già avevano fatto i Padri della Chiesa nell'incontro del Vangelo con la cultura greco-romana", l'Autore del "Trattato sull'amicizia" "impostò il suo lungimirante lavoro di inculturazione del Cristianesimo in Cina, ricercando un'intesa costante con i dotti di quel Paese".

"Possano le nostre comunità" - ha auspicato infine il Santo Padre - "all'interno delle quali convivono persone di diverse culture e religioni, crescere nello spirito di accoglienza e di rispetto reciproco. Il ricordo di questo nobile figlio di Macerata sia anche motivo per i fedeli di codesta Comunità diocesana di rinsaldare alla sua scuola quell'anelito missionario che deve animare la vita di ogni autentico discepolo di Cristo".
MESS/CENTENARIO MATTEO RICCI/GIULIODORI VIS 20090518 (490)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Undici Presuli della Conferenza Episcopale del Perù, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Isidro Barrio Barrio, di Huancavelica.

- Il Vescovo Norbert Klemens Stortmann Hoppe, M.S.C., di Chosica.

- Il Vescovo Emiliano Antonio Cisneros Martínez, O.A.R., di Chachapoyas.

- Il Vescovo Daniel Thomas Turley Murphy, O.S.A., di Chulucanas.

- L'Arcivescovo Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, O.F.M., di Trujillo, con il Vescovo Ausiliare José Javier Travieso Martín.

- Il Vescovo José Carmelo Martínez Lázaro, O.A.R., di Cajamarca.

- Il Vescovo Ángel Francisco Simón Piorno, di Chimbote.

- Il Vescovo José Eduacrdo Velásquez Tarazona, di Huaraz.

- Il Vescovo Ivo Baldi Gaburri, di Huari.

- L'Arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, Nunzio Apostolico nella Repubblica del Congo e in Gabon, con i Familiari.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà il Signor Lech Kaczynski, Presidente della Repubblica di Polonia, con la Consorte e Seguito.
AP:AL/.../... VIS 20090518 (180)

VESCOVI DEL PERÙ: RILANCIARE SPIRITO MISSIONARIO


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale Peruviana, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

Il Santo Padre ha cominciato il suo discorso parlando dell'unità di tutta la Chiesa, che "che non si realizza mai pienamente e che deve costruirsi e perfezionarsi incessantemente, senza arrendersi alle difficoltà oggettive e soggettive, con il proposito di mostrare il vero volto della Chiesa cattolica, una e unica".

Ponendo in risalto che "l'unità autentica nella Chiesa è sempre fonte inesauribile di spirito evangelizzatore", Benedetto XVI si è detto lieto perché i Vescovi hanno accolto nei loro programmi pastorali "lo stimolo missionario promosso dalla Quinta Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e del Caribe, di Aparecida, e particolarmente "la Missione continentale", volta a far sì che ogni fedele aspiri alla santità avendo un rapporto personale con il Signore Gesù, amandolo con perseveranza e conformando la propria vita ai criteri evangelici, in modo che si creino comunità ecclesiali di intensa vita cristiana".

"Occorre" - ha proseguito il Pontefice - "rilanciare lo spirito missionario, non per paura del futuro, ma perché la Chiesa è una realtà dinamica e l'autentico discepolo di Gesù Cristo trasmette gioiosamente e gratuitamente agli altri la divina Parola e condivide con essi l'amore che sgorga dal costato aperto di Gesù sulla Croce".

Benedetto XVI ha esortato i Presuli "a convocare tutte le forze vive della vostra Diocesi, perché si dirigano verso Cristo sempre irradiando la luce del Suo volto, in particolare ai fratelli che, talvolta nel sentirsi poco apprezzati o non sufficientemente ascoltati nelle loro necessità spirituali e materiali, cercano in altre esperienze religiose risposte alle loro inquietudini".

"L'assidua visita pastorale alle comunità ecclesiali" - anche le più distanti e umili - la preghiera prolungata, l'accurata preparazione della predicazione, la vostra paterna attenzione ai sacerdoti, alle famiglie, ai giovani, ai catechisti e agli altri operatori della pastorale, sono la miglior forma di diffondere l'ardente anelito ad essere messaggeri della Buona Novella della salvezza, aprendo nel contempo le porte del cuore di coloro che ci circondano, soprattutto i malati e i più bisognosi".

Il Santo Padre ha sottolineato la "benefica presenza dei membri della vita consacrata colmi di abnegazione" in Perù. In merito ha invitato i Vescovi a continuare ad "accompagnare e animare fraternamente i membri della vita consacrata perché, vivendo con fedeltà i consigli evangelici secondo il proprio carisma, continuino ad offrire una significativa testimonianza dell'amore per Dio, di adesione incrollabile al Magistero della Chiesa e di sollecita collaborazione con i progetti pastorali diocesani".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando i peruviani "che non hanno un lavoro e non godono di adeguate prestazioni educative e sanitarie, che vivono nei sobborghi delle grandi città e in zone isolate. Penso nel contempo a coloro che sono caduti preda della droga o della violenza. Non possiamo disinteressarci di questi nostri fratelli più deboli e cari a Dio, tenendo sempre presente che urge l'amore di Cristo ".
AL/.../PERÙ VIS 20090518 (490)

RICORDO TERRA SANTA E APPELLO A FAVORE SRI LANKA


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2009 (VIS). Nell'introdurre la preghiera del Regina Caeli di questa domenica, Benedetto XVI ha ricordato il suo recente Viaggio in Terra Santa ed ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per il buon esito di un "Viaggio Apostolico così importante": il Patriarca latino e i Pastori della Chiesa in Giordania, in Israele e nei Territori Palestinesi, i Francescani della Custodia di Terra Santa, le Autorità civili della Giordania, di Israele e dei Territori Palestinesi, gli Organizzatori e le Forze dell'Ordine. Il Papa ha ringraziato i sacerdoti, i religiosi e i fedeli che lo hanno accolto con tanto affetto e quanti lo hanno accompagnato e sostenuto con la preghiera.

"Questo pellegrinaggio ai Luoghi santi" - ha detto il Papa alle migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro - "è stato anche una visita pastorale ai fedeli che vivono là, un servizio all'unità dei cristiani, al dialogo con ebrei e musulmani, e alla costruzione della pace. La Terra Santa, simbolo dell'amore di Dio per il suo popolo e per l'intera umanità, è anche simbolo della libertà e della pace che Dio vuole per tutti i suoi figli".

"Di fatto, però, la storia di ieri e di oggi mostra che proprio quella Terra è diventata anche simbolo del contrario, cioè di divisioni e di conflitti interminabili tra fratelli. Come è possibile questo? È giusto che tale interrogativo interpelli il nostro cuore, benché sappiamo che un misterioso disegno di Dio concerne quella Terra dove - come scrive San Giovanni - Egli 'ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati'".

"La Terra Santa" - ha spiegato il Papa - è stata chiamata un 'quinto Vangelo', perché qui possiamo vedere, anzi toccare la realtà della storia che Dio ha realizzato con gli uomini. Cominciando con i luoghi della vita di Abramo fino ai luoghi della vita di Gesù, dall'incarnazione fino alla tomba vuota, segno della sua risurrezione. Sì, Dio è entrato in questa terra, ha agito con noi in questo mondo. Ma qui possiamo dire ancora di più: la Terra Santa, per la sua stessa storia può essere considerata un microcosmo che riassume in sé il faticoso cammino di Dio con l'umanità".

"Non posso concludere questa preghiera mariana senza rivolgere il mio pensiero allo Sri Lanka, per assicurare il mio affetto e la mia vicinanza spirituale ai civili che si trovano nella zona dei combattimenti, nel nord del Paese. Si tratta di migliaia di bambini, donne, anziani, a cui la guerra ha tolto anni di vita e di speranza".

"Al riguardo, desidero ancora una volta rivolgere un pressante invito ai belligeranti, affinché ne facilitino l'evacuazione e unisco, a questo scopo, la mia voce a quella del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che appena qualche giorno fa ha chiesto garanzie per la loro incolumità e sicurezza".

"Chiedo inoltre alle istituzioni umanitarie, comprese quelle cattoliche" - ha concluso il Pontefice - "di non lasciare nulla d'intentato per venire incontro alle urgenti necessità alimentari e mediche dei profughi".
ANG/TERRA SANTA:SRI LANKA/... VIS 20090518 (510)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Bossangoa (Repubblica Centroafricana), presentata dal Vescovo François-Xavier Yombandje, presenta in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Malakal (Sudan), presentata dal Vescovo Vincent Mojwok Nyiker, per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di San Francisco (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Ignatius C. Wang, per raggiunti limiti d'età.
RE/.../... VIS 20090518 (110)

INVIATO SPECIALE ELEZIONE MINISTRO GENERALE FRANCESCANI


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2009 (VIS). Oggi è stato resa pubblica una Lettera Pontificia redatta in latino e datata 16 marzo, con la quale il Papa nomina il Cardinale José Saraiva Martins, C.M.F., Prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi, suo Inviato Speciale a presiedere l'elezione del nuovo Ministro Generale dell'Ordine Francescano dei Frati Minori, che avrà luogo il 4 giugno ad Assisi (Italia).

La Missione che accompagnerà il Porporato è composta dal Padre Francesco Patton, O.F.M., Segretario del Capitolo Generale e dal Padre Bruno Ottavi, O.F.M., Ministro provinciale della Provincia Serafica di Assisi.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/ASSISI:SARAIVA VIS 20090518 (110)

IMPRESSIONI DEL PAPA VIAGGIO IN TERRA SANTA


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2009 (VIS). Riportiamo le parole pronunciate dal Santo Padre a bordo dell'aereo che lo riportava a Roma, nel corso di un breve incontro con i giornalisti, a conclusione del suo pellegrinaggio in Terra Santa (8 - 15 maggio).

"Cari amici, grazie per il vostro lavoro. Immagino quanto sia stato difficile, circondato com'era da tanti problemi, tanti trasferimenti, ecc., e vorrei ringraziarvi perché avete accettato tutte queste difficoltà per informare il mondo su questo pellegrinaggio, invitando così anche altri al pellegrinaggio in questi luoghi santi".

"Ho già fatto un breve riassunto di questo viaggio nel discorso all'aeroporto, non vorrei aggiungere molto. Potrei citare tanti, molti dettagli: la commovente discesa nel punto più profondo della terra, al Giordano, che per noi è anche un simbolo della discesa di Dio, della discesa di Cristo nei punti più profondi dell'esistenza umana".

"Il Cenacolo, dove il Signore ci ha donato l'Eucaristia, dove c'è stata la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo; poi il Santo Sepolcro, e tante altre impressioni, ma mi sembra che non sia il momento di soffermarcisi".

"Forse, tuttavia, qualche breve accenno potrei farlo. Tre sono le impressioni fondamentali: la prima è che ho trovato dappertutto, in tutti gli ambienti, musulmani, cristiani, ebrei, una decisa disponibilità al dialogo interreligioso, all'incontro, alla collaborazione tra le religioni. Ed è importante che tutti vedano questo, non solo come un'azione - diciamo - ispirata a motivi politici nella situazione data, ma come frutto dello stesso nucleo della fede, perché credere in un unico Dio che ha creato tutti noi, Padre di tutti noi, credere in questo Dio che ha creato l'umanità come una famiglia, credere che Dio è amore e vuole che l'amore sia la forza dominante nel mondo, implica questo incontro, questa necessità dell'incontro, del dialogo, della collaborazione come esigenza della fede stessa".

"Secondo punto: ho trovato anche un clima ecumenico molto incoraggiante. Abbiamo avuto tanti incontri con il mondo ortodosso con grande cordialità; ho potuto anche parlare con un rappresentante della Chiesa anglicana e due rappresentanti luterani, e si vede che proprio questo clima della Terra Santa incoraggia anche l'ecumenismo".

"E terzo punto: ci sono grandissime difficoltà - lo sappiamo, lo abbiamo visto e sentito. Ma ho anche visto che c'è un profondo desiderio di pace da parte di tutti. Le difficoltà sono più visibili e non dobbiamo nasconderle: ci sono, devono essere chiarite. Ma non è così visibile il desiderio comune della pace, della fraternità, e mi sembra dobbiamo parlare anche di questo, incoraggiare tutti in questa volontà per trovare le soluzioni certamente non facili a queste difficoltà".

"Sono venuto come pellegrino di pace. Il pellegrinaggio è un elemento essenziale di molte religioni. Lo è anche dell'islam, della religione ebraica, del cristianesimo. È anche l'immagine della nostra esistenza, che è un camminare in avanti, verso Dio e così verso la comunione dell'umanità".

"Sono venuto come pellegrino e spero che molti seguano queste tracce e così incoraggino l'unità dei popoli di questa Terra Santa e diventino a loro volta messaggeri di pace. Grazie!".
OP/INCONTRO PAPA:GIORNALISTI/... VIS 20090518 (520)
Copyright © VIS - Vatican Information Service