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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 29 dicembre 2006

OLTRE TRE MILIONI PELLEGRINI INCONTRI PUBBLICI CON IL PAPA

CITTA' DEL VATICANO, 29 DIC. 2006 (VIS). Sono oltre tre milioni e 222 mila i fedeli ed i pellegrini che hanno partecipato ad incontri pubblici con Papa Benedetto XVI in Vaticano o nella residenza di Castel Gandolfo nel corso dell'anno solare 2006.

 Dai dati statistici forniti dalla Prefettura della Casa Pontificia risulta che un totale di 3.222.820 persone ha assistito alle Udienze Generali del mercoledì, alle Udienze Speciali, alle Celebrazioni Liturgiche a all'Angelus domenicale.

  Delle 3.222.820 persone, 1.031.500 sono i fedeli che in Piazza San Pietro o nell'Aula Paolo VI hanno assistito alle Udienze Generali del Mercoledì, secondo il numero dei biglietti distribuiti in queste occasioni, senza contare le migliaia di persone intervenute agli incontri sprovviste di biglietto.

  Per la recita dell'Angelus sono convenute quest'anno in Piazza San Pietro 1.295.000 persone e 539.200 sono stati i fedeli che hanno partecipato alle Celebrazioni Liturgiche. Durante la Settimana Santa, nell'aprile scorso, si è registrata la più alta affluenza di fedeli: 196.000.
PD/UDIENZE PAPA/...                               VIS 20061229 (170)


VISITA PASTORALE DI BENEDETTO XVI ALLA MENSA CARITAS

CITTA' DEL VATICANO, 29 DIC. 2006 (VIS). Un Comunicato del Vicariato di Roma rende noto che giovedì 4 gennaio prossimo, il Santo Padre Benedetto XVI si recherà in visita presso la Mensa sociale della Caritas diocesana di Roma a Colle Oppio.

  Durante la visita pastorale il Papa intitolerà la Mensa alla memoria di Giovanni Paolo II scoprendo una targa commemorativa e visiterà il presepe artistico allestito dai volontari della Caritas.

  Il Santo Padre, accompagnato dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario per la Diocesi di Roma, dal Vescovo Ausiliare del Settore Centro, Monsignor Ernesto Mandara e dal Monsignor Guerino Di Tora, Direttore della Caritas, saluterà gli ospiti della Mensa, incontrerà i volontari, gli operatori della Caritas ed i giovani del Centro giovanile "il Centro" che ha sede presso il medesimo edificio.

  La Mensa di Colle Oppio è la prima struttura di accoglienza per senza dimora fondata a Roma, aperta nel 1983 e convenzionata con il Comune di Roma. In questi 23 anni ha ospitato migliaia di disagiati italiani e stranieri, distribuendo oltre nove milioni di pasti.

  Il 20 dicembre 1992 la Mensa venne visitata da Giovanni Paolo II che, durante la visita, pronunciò la frase "L'uomo che soffre ci appartiene" ora riportata nella targa commemorativa che verrà scoperta da Benedetto XVI.
BXVI-VISITA/MENSA CARITAS/ROMA                       VIS 20061229 (220)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI GENNAIO

CITTA' DEL VATICANO, 29 DIC. 2006 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di gennaio 2007 è la seguente: "Perché nel nostro tempo, segnato purtroppo da non pochi episodi di violenza, i Pastori della Chiesa continuino ad indicare al cuore di ogni uomo la via della pace e dell'intesa fra i popoli".
 
  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perchè la Chiesa in Africa diventi sempre più autentica testimone della Buona Novella di Cristo, e s'impegni in ogni Nazione nel promuovere la riconciliazione e la pace".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/GENNAIO/…                      VIS 20061229 (110)


ATTIVITÀ SANTO PADRE E SANTA SEDE AGOSTO-DICEMBRE 2006

CITTA' DEL VATICANO, 29 DIC. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo un resoconto dei principali avvenimenti dell'attività di Benedetto XVI e della Santa Sede, dall'agosto al dicembre 2006.

AGOSTO

- 2: Telegramma di cordoglio del Santo Padre per la morte, all'età di 96 anni, del Cardinale Joahnnes Willebrands, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

- 11: Il Santo Padre chiede al Presidente dell'Indonesia, Signor Susilo Yudhoyono, un gesto di clemenza a favore di tre condannati a morte accusati di essere responsabili delle violenze avvenute a Poso, in Indonesia, nel 2000.

- 11: Papa Benedetto XVI designa il Cardinale Roger Etchegaray, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Suo Inviato Speciale in Libano per portare a tutti coloro che soffrono nella regione l'espressione della Sua spirituale vicinanza e della Sua concreta solidarietà e per pregare per la pace.

- 13: Pubblicazione del testo dell'intervista concessa dal Santo Padre Benedetto XVI alle testate televisive Bayerischer Rundfunk (ARD); ZDF; Deutsche Welle e alla Radio Vaticana,  in preparazione del prossimo Viaggio Apostolico a München, Altötting e Regensburg (Germania, 9-14 settembre).

- 19: Telegramma a Sua Beatitudine Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei, nel quale il Santo Padre Benedetto XVI esprime la Sua vicinanza alla Chiesa cattolica caldea e chiede la liberazione del Sacerdote P. Saad Syrop Hanna, rapito a Baghdad (Iraq) il 15 agosto.

- 28: Il Santo Padre Benedetto XVI riceve la Signora Angela Merkel, Cancelliere della Repubblica Federale di Germania e Seguito.

SETTEMBRE

- 1: Visita di Papa Benedetto XVI al Santuario del Volto Santo a Manoppello (Chieti).

- 8: Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore del Cile presso la Santa Sede, Signor Pedro Pablo Cabrera Gaete.

- 9-14 settembre: Secondo Viaggio Apostolico in Germania del Santo Padre Benedetto XVI - il primo, nell'agosto 2005, ebbe come destinazione Colonia in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù - comprendente tre tappe: München, Altötting e Regensburg.

- 15: Nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre accoglie la Comunità della Segreteria di Stato in occasione della nomina a Segretario di Stato del Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., finora Arcivescovo di Genova (Italia) e della cerimonia di congedo dall'ufficio di Segretario di Stato del Cardinale Angelo Sodano.

- 16: Lettere Credenziali dal nuovo Ambasciatore di Slovenia presso la Santa Sede,  Signor Ivan Rebernik.

- 17: Beatificazione della Serva di Dio Sára Salkaházi (1899-1944), dell'Istituto delle Sorelle dell'Assistenza nella Piazza della Basilica di Santo Stefano a Budapest (Ungheria), assassinata nel 1944 per aver protetto un centinaio di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella Cattedrale di Brescia (Italia), Beatificazione del Servo di Dio Mosé Tovini (1877-1930), sacerdote della Diocesi di Brescia e catechista.

- 18: Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore dell'Austria presso la Santa Sede, Signor Martin Bolldorf.

- 18-25: A Belgrado (Serbia), IX Sessione Plenaria della "Commissione Mista Internazionale per il Dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme".

- 20: Telegramma di cordoglio del Santo Padre Benedetto XVI per l'assassinio a Mogadiscio (Somalia), di Suor Leonella Sgorbati, della Congregazione delle Missionarie della Consolata. 

- 25: Il Santo Padre Benedetto XVI riceve in udienza il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, con gli Ambasciatori dei Paesi a maggioranza musulmana accreditati presso la Santa Sede ed alcuni esponenti delle comunità musulmane in Italia.

- 28: Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede, Signor Hans Henning Horstmann.

- 29: Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore della Repubblica di Albania presso la Santa Sede, Signor Rrok Logu.

- 30: Telegramma di cordoglio del Santo Padre Benedetto XVI per la morte, all'età di 94 anni, il 29 settembre, del Cardinale Louis-Albert Vachon, emerito dell'Arcidiocesi di Québec (Canada).

OTTOBRE

- 5: Udienza al Presidente della Repubblica Federale dell'Austria, Signor Heinz Fischer.

- 6: Il Santo Padre convoca, nei giorni 5- 26 ottobre 2008, la Dodicesima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".

- 8: Beatificazione della Serva di Dio: Maria Teresa di Gesù (Maria Scrilli), italiana, (1825-1889), Fondatrice della Congregazione delle Suore di Nostra Signora del Carmelo, nell'Anfiteatro Romano di Fiesole (Italia).

- 12: "Petros Eni/Pietro è qui" inaugurazione della Mostra che la Fabbrica di San Pietro in Vaticano dedica all'attuale Basilica Vaticana, nella ricorrenza dei 500 anni dalla sua fondazione, e all'Apostolo Pietro cui la Basilica è dedicata.

- 12: Nel V Centenario dei Musei Vaticani, presentazione del nuovo settore della Necropoli romana della "Via Triumphalis", scoperto nel 2003 durante i lavori per la realizzazione del parcheggio di Santa Rosa all'interno dello Stato della Città del Vaticano.

- 12:  Visita del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Polonia, Signor Jaros?aw Kaczy?ski, al Santo Padre Benedetto XVI.

- 13: Telegramma di cordoglio del Santo Padre per la morte, all'età di 84 anni, del Cardinale Dino Monduzzi, Prefetto emerito della Casa Pontifica.

- 13: Visita del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Onorevole Romano Prodi al Santo Padre Benedetto XVI.

- 15:  Canonizzazione dei Beati: Rafael Guízar Valencia (1878-1938), Vescovo, messicano; Filippo Smaldone (1848-1923), Presbitero, italiano, Fondatore della Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori; Rosa Venerini (1656-1728), Vergine, italiana, Fondatrice della Congregazione delle Maestre Pie Venerini; Théodore Guérin (Anne-Thérèse) (1798-1856), Vergine, francese, Fondatrice della Congregazione delle Suore della Provvidenza di Santa Maria "ad Nemus" (v.d. Saint Mary of the Woods), nella Basilica Vaticana.

- 19: Telegramma di cordoglio del Santo Padre Benedetto XVI per la morte, all'età di 77 anni, il 18 ottobre, del Cardinale Mario Francesco Pompedda, Prefetto emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

- 19: Visita Pastorale del Papa a Verona in occasione del IV Convegno Ecclesiale Italiano sul tema: "Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo".

- 22: Beatificazione della Serva di Dio: Margarita María López de Maturana Ortiz de Zarate, spagnola, (1884-1934), Fondatrice dell'Istituto delle Suore Mercedarie Missionarie, nella Cattedrale di Bilbao (Spagna).

- 26:  Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore del Belgio presso la Santa Sede, Signor Frank De Coninck.

- 26: Udienza ai partecipanti al Quinto Convegno Internazionale degli Ordinariati Militari, in occasione del ventesimo anniversario della Costituzione Apostolica "Spirituali militum curae", promulgata dal Servo di Dio Giovanni Paolo II.

- 27: Udienza al Signor José Ramos-Horta, Primo Ministro di Timor Orientale, e Seguito.

- 29: Beatificazione del Servo di Dio: Paul Josef Nardini, (1821-1862), tedesco, Sacerdote diocesano e Fondatore delle Religiose Francescane della Sacra Famiglia, nella Cattedrale di Speyer (Germania).

NOVEMBRE

- 5: Beatificazione del Servo di Dio: Mariano de la Mata Aparicio, spagnolo, (1905-1983), Sacerdote professo dell'Ordine di Sant'Agostino, nella Cattedrale di San Paolo (Brasile).

- 6: Udienza al Presidente della Repubblica d'Ungheria, Signor László Sólyom.

- 10:  Udienza al Presidente della Repubblica di Cipro, Signor Tassos Papadopoulos.

- 13: Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore del Giappone presso la Santa Sede, Signor Kagefumi Ueno.

- 14: Pubblicazione del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 93ema Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, (14 gennaio 2007), sul tema. "La famiglia migrante".
- 18: Udienza al Presidente della Repubblica Federale di Germania, Dottor Horst Köhler.

- 20: Il Santo Padre Benedetto XVI riceve in visita ufficiale in Vaticano, il Presidente della Repubblica Italiana, Onorevole Giorgio Napolitano, eletto alla Presidenza della Repubblica il 15 maggio 2006.

- 21: Nella primavera 2007 pubblicazione di un nuovo libro del Santo Padre Benedetto XVI intitolato "Gesù di Nazareth. Dal Battesimo nel Giordano alla Trasfigurazione".

- 21-26: Visita ufficiale al Santo Padre dell'Arcivescovo di Canterbury e Primate della Comunione Anglicana, Sua Grazia Dottor Rowan Williams.

- 24: Visita al Santo Padre Benedetto XVI del Presidente della Repubblica di Honduras, Signor José Manuel Zelaya Rosales.

- 28 nov. - 1 dic.: Viaggio Apostolico del Santo Padre Benedetto XVI in Turchia, quinto Viaggio all'estero del Suo Pontificato, comprendente tappe ad Ankara, Efeso ed Istanbul.

- 30: Dichiarazione Congiunta firmata dal Santo Padre Benedetto XVI e da Sua Santità Bartolomeo I nel Patriarcato Ecumenico ad Istanbul.

DICEMBRE

- 3: Beatificazione della Serva di Dio Eufrasia del Sacro Cuore di Gesù Eluvathingal, (al secolo Rosa Eluva Thingal), indiana, (1877-1952), Suora professa della Congregazione delle Suore della Madre del Carmelo, ad Ollur, Arcidiocesi di Trichur, (India).

- 10: Visita Pastorale del Santo Padre alla Parrocchia di Santa Maria Stella dell'Evangelizzazione al Torrino (Nord), nel settore Sud della Diocesi di Roma, per la Celebrazione della Santa Messa e la Dedicazione della nuova Chiesa.

- 11: Telegramma di cordoglio del Santo Padre Benedetto XVI per la morte, all'età di 88 anni, il 10 dicembre, del Cardinale Salvatore Pappalardo, Arcivescovo emerito di Palermo (Italia).

- 11: Conferenza Stampa di presentazione dei lavori che hanno portato alla luce il sarcofago di San Paolo nella Basilica romana di San Paolo fuori le Mura, presieduta dal Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura.

- 12:  Pubblicazione del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 2007), sul tema: "La persona umana, cuore della pace".

- 13-16: Prima Visita Ufficiale di Sua Beatitudine Christodoulos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, al Santo Padre Benedetto XVI e alla Chiesa di Roma e firma, il 14 dicembre, di una Dichiarazione comune.

- 13: Pubblicazione del Messaggio del Santo Padre per la XV Giornata Mondiale del Malato, in programma a Seoul (Corea), l'11 febbraio 2007, memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes.

- 13: Udienza al Signor Ehud Olmert, Primo Ministro dello Stato d'Israele.

- 14: Presentazione delle Lettere Credenziali dei seguenti nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede: Signor Lars Moller, Ambasciatore di Danimarca, Signor Maratbek Salievic Bakiev, Ambasciatore del Kyrgyzstan, Signor Carlos Dos Santos, Ambasciatore del Mozambico, Principessa Elizabeth Bagaya, Ambasciatrice dell'Uganda, Signor Makram Obeid, Ambasciatore di Siria ed il Signor Makase Nyaphisi, Ambasciatore del Lesotho.

- 15: Prima Visita Ufficiale alla Santa Sede di Sua Beatitudine Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti, dopo la sua elezione, nel marzo scorso.

- 16: La Santa Sede e la Repubblica di Montenegro decidono di comune accordo di stabilire tra di loro relazioni diplomatiche a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte della Repubblica di Montenegro.

- 20: Benedetto XVI riceve il "Premio della Carità" dalla Fondazione Banco Alimentare onlus per aver voluto "porre come dimensione naturale dell'esistenza cristiana, la carità come dono di sé commosso all'altro".
.../ATTIVITÀ 2006/...                             VIS 20061229 (1730)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 29 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../...                                 VIS 20061229 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 29 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Jorge Herbas Balderrama, O.F.M., Vescovo Coadiutore della Prelatura di Aiquile (superficie: 23.325; popolazione: 230.000; cattolici: 200.000; sacerdoti: 27; religiosi: 86), Bolivia. Il Vescovo eletto è nato nel 1963 a Mizque (Bolivia), ha emesso la prima professione nell'Ordine Francescano nel 1986, quella solenne nel 1989 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1990. È stato finora Segretario per la formazione e gli studi della Provincia Francescana di San Antonio e Presidente del Tribunale Ecclesiastico di Prima Istanza dell'Arcidiocesi di Cochabamba (Bolivia).
NEC/.../HERBAS BALDERRAMA                           VIS 20061229 (100)


giovedì 28 dicembre 2006

NESSUNO STRANIERO MONDO DA QUANDO GESÙ POSE SUA TENDA


CITTA' DEL VATICANO, 24 DIC. 2006 (VIS). Poco prima delle 12:00 di oggi, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "La celebrazione del Santo Natale è ormai imminente" - ha detto il Papa - "Nel divino Neonato, che deporremo nel presepe, si rende manifesta la nostra salvezza. Nel Dio che si fa uomo per noi, ci sentiamo tutti amati ed accolti, scopriamo di essere preziosi e unici agli occhi del Creatore".

  "Il Natale di Cristo" - ha sottolineato il Pontefice - "ci aiuta a prendere coscienza di quanto valga la vita umana, la vita di ogni essere umano, dal suo primo istante al suo naturale tramonto. A chi apre il cuore a questo 'bambino avvolto in fasce' e giacente 'in una mangiatoia', egli offre la possibilità di guardare con occhi nuovi le realtà di ogni giorno. Potrà assaporare la potenza del fascino interiore dell'amore di Dio, che riesce a trasformare in gioia anche il dolore".

  "Prepariamoci, cari amici, ad incontrare Gesù, l'Emmanuele, Dio con noi. Nascendo nella povertà di Betlemme, Egli vuole farsi compagno di viaggio di ciascuno. In questo mondo, da quando Lui stesso ha voluto porvi la sua 'tenda', nessuno è straniero. (...) Il dono sorprendente del Natale è proprio questo: Gesù è venuto per ciascuno di noi e in lui ci ha resi fratelli. L'impegno corrispondente è quello di superare sempre più i preconcetti e i pregiudizi, abbattere le barriere ed eliminare i contrasti che dividono, o peggio, contrappongono gli individui e i popoli, per costruire insieme un mondo di giustizia e di pace".
ANG/NATALE/...                                   VIS 061228 (300)


DIO CHIEDE IL NOSTRO AMORE PERCIÒ SI FA BAMBINO


CITTA' DEL VATICANO, 24 DIC. 2006 (VIS). A mezzanotte, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa della Notte per la Solennità del Natale del Signore 2006. Con il Papa hanno concelebrato 36 Cardinali.

  Nell'omelia, Benedetto XVI ha affermato: "Il segno di Dio è la semplicità. Il segno di Dio è il bambino. Il segno di Dio è che Egli si fa piccolo per noi. È questo il suo modo di regnare. Egli non viene con potenza e grandiosità esterne. Egli viene come bambino - inerme e bisognoso del nostro aiuto. Non vuole sopraffarci con la forza. Ci toglie la paura della sua grandezza. Egli chiede il nostro amore: perciò si fa bambino".

  "Dio" - ha proseguito il Pontefice - "si è fatto piccolo affinché noi potessimo comprenderLo, accoglierLo, amarLo. (...)  Il Figlio stesso è la Parola, è il 'Logos'; la Parola eterna si è fatta piccola - così piccola da entrare in una mangiatoia. Si è fatta bambino, affinché la Parola diventi per noi afferrabile. Così Dio ci insegna ad amare i piccoli. Ci insegna così ad amare i deboli. Ci insegna in questo modo il rispetto di fronte ai bambini. Il bambino di Betlemme dirige il nostro sguardo verso tutti i bambini, particolarmente i bambini sofferenti ed abusati nel mondo, i nati come i non nati. Verso i bambini che, come soldati, vengono introdotti in un mondo di violenza; verso i bambini che devono mendicare; verso i bambini che soffrono la miseria e la fame; verso i bambini che non sperimentano nessun amore. In tutti loro è il bambino di Betlemme che ci chiama in causa; ci chiama in causa il Dio che si è fatto piccolo".

  "Dio, per noi, si è fatto dono. Ha donato se stesso. Si prende tempo per noi. Egli, l'Eterno che è al di sopra del tempo, ha assunto il tempo, ha tratto in alto il nostro tempo presso di sé. Natale è diventato la festa dei doni per imitare Dio che ha donato se stesso a noi. Lasciamo che il nostro cuore, la nostra anima e la nostra mente siano toccati da questo fatto! Tra i tanti doni che compriamo e riceviamo non dimentichiamo il vero dono: di donarci a vicenda qualcosa di noi stessi! Di donarci a vicenda il nostro tempo. Di aprire il nostro tempo per Dio. Così si scioglie l'agitazione. Così nasce la gioia, così si crea la festa".

  "L'uomo, per vivere, ha bisogno del pane, del frutto della terra e del suo lavoro" - ha concluso il Pontefice - "Ma non vive di solo pane. Ha bisogno di nutrimento per la sua anima: ha bisogno di un senso che riempia la sua vita. Così, per i Padri, la mangiatoia degli animali è diventata il simbolo dell'altare, sul quale giace il Pane che è Cristo stesso: il vero cibo per i nostri cuori. E vediamo ancora una volta, come Egli si sia fatto piccolo: nell'umile apparenza dell'ostia, di un pezzettino di pane, Egli ci dona se stesso".
HML/NATALE/...                                   VIS 20061228 (510)


SALVATORE NATO MONDO PERCHÈ SA CHE ABBIAMO BISOGNO LUI

CITTA' DEL VATICANO, 25  DIC. 2006 (VIS). Alle ore 12 di oggi, Solennità del Natale del Signore, dalla Loggia della Benedizione, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto il tradizionale Messaggio natalizio ai fedeli presenti in Piazza San Pietro e a quanti lo ascoltavano attraverso la radio e la televisione ed ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi".

  Riportiamo di seguito alcuni estratti del Messaggio:

"'Salvator noster natus est in mundo'! 'È nato nel mondo il nostro Salvatore'! Questa notte, ancora una volta, abbiamo riascoltato nelle nostre Chiese quest'annuncio che, nonostante il trascorrere dei secoli, conserva inalterata la sua freschezza. (...) Ma ha ancora valore e significato un 'Salvatore' per l'uomo del terzo millennio? È ancora necessario un 'Salvatore' per l'uomo che ha raggiunto la Luna e Marte e si dispone a conquistare l'universo; per l'uomo che esplora senza limiti i segreti della natura e riesce a decifrare persino i codici meravigliosi del genoma umano?"

  "Ha bisogno di un Salvatore" - ha proseguito il Pontefice - "l'uomo che ha inventato la comunicazione interattiva, che naviga nell'oceano virtuale di internet e, grazie alle più moderne ed avanzate tecnologie massmediali, ha ormai reso la Terra, questa grande casa comune, un piccolo villaggio globale? Si presenta come sicuro ed autosufficiente artefice del proprio destino, fabbricatore entusiasta di indiscussi successi quest'uomo del secolo ventunesimo".

  "Sembra, ma così non è. Si muore ancora di fame e di sete, di malattia e di povertà in questo tempo di abbondanza e di consumismo sfrenato. C'è ancora chi è schiavo, sfruttato e offeso nella sua dignità; chi è vittima dell'odio razziale e religioso, ed è impedito da intolleranze e discriminazioni, da ingerenze politiche e coercizioni fisiche o morali, nella libera professione della propria fede. C'è chi vede il proprio corpo e quello dei propri cari, specialmente bambini, martoriato dall'uso delle armi, dal terrorismo e da ogni genere di violenza in un'epoca in cui tutti invocano e proclamano il progresso, la solidarietà e la pace per tutti".

  "E che dire di chi, privo di speranza, è costretto a lasciare la propria casa e la propria patria per cercare altrove condizioni di vita degne dell'uomo? Che fare per aiutare chi è ingannato da facili profeti di felicità, chi è fragile nelle relazioni e incapace di assumere stabili responsabilità per il proprio presente e per il proprio futuro, si trova a camminare nel tunnel della solitudine e finisce spesso schiavo dell'alcool o della droga? Che pensare di chi sceglie la morte credendo di inneggiare alla vita?".

  "Come non sentire che proprio dal fondo di questa umanità gaudente e disperata si leva un'invocazione straziante di aiuto? È Natale: oggi entra nel mondo 'la luce vera, quella che illumina ogni uomo'. 'Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi', proclama l'evangelista Giovanni".

  "Oggi, anche oggi, 'il nostro Salvatore è nato nel mondo', perché sa che abbiamo bisogno di Lui. Malgrado le tante forme di progresso, l'essere umano è rimasto quello di sempre: una libertà tesa tra bene e male, tra vita e morte. È proprio lì, nel suo intimo, in quello che la Bibbia chiama il 'cuore', che egli ha sempre necessità di essere 'salvato'. E nell'attuale epoca post moderna ha forse ancora più bisogno di un Salvatore, perché più complessa è diventata la società in cui vive e più insidiose si sono fatte le minacce per la sua integrità personale e morale. Chi può difenderlo se non Colui che lo ama al punto da sacrificare sulla croce il suo unigenito Figlio come Salvatore del mondo?".

  "Con viva apprensione penso, in questo giorno di festa, alla regione del Medio Oriente, segnata da innumerevoli e gravi crisi e conflitti, ed auspico che si apra a prospettive di pace giusta e duratura, nel rispetto degli inalienabili diritti dei popoli che la compongono. Metto nelle mani del divino Bambino di Betlemme i segnali di ripresa del dialogo tra Israeliani e Palestinesi, di cui siamo stati testimoni in questi giorni, e la speranza di ulteriori confortanti sviluppi".

  "Confido che, dopo tante vittime, distruzioni e incertezze, sopravviva e progredisca un Libano democratico, aperto agli altri, in dialogo con le culture e le religioni. Faccio appello a quanti hanno in mano i destini dell'Iraq, perché cessi l'efferata violenza che insanguina il Paese e sia assicurata ad ogni suo abitante un'esistenza normale. Invoco Dio perché nello Sri Lanka trovi ascolto, nelle parti in lotta, l'anelito delle popolazioni per un avvenire di fraternità e di solidarietà; perché nel Darfur e dovunque in Africa si ponga fine ai conflitti fratricidi e vengano presto rimarginate le ferite aperte nella carne di quel Continente, si consolidino i processi di riconciliazione, di democrazia e di sviluppo. Conceda il divino Bambino, Principe della pace, che si estinguano quei focolai di tensione che rendono incerto il futuro di altre parti del mondo, in Europa come in America Latina".

  "Il nostro Salvatore è nato per tutti. Dobbiamo proclamarlo non solo con le parole, ma anche con l'intera nostra vita, dando al mondo la testimonianza di comunità unite ed aperte, nelle quali regna la fraternità e il perdono, l'accoglienza e il servizio reciproco, la verità, la giustizia e l'amore".

  "Solo riscoprendo il dono ricevuto la Chiesa può testimoniare a tutti Cristo Salvatore; lo fa con entusiasmo e passione, nel pieno rispetto di ogni tradizione culturale e religiosa; lo fa con gioia sapendo che Colui che annuncia non toglie nulla di ciò che è autenticamente umano, ma lo porta al suo compimento. In verità, Cristo viene a distruggere soltanto il male, solo il peccato; il resto, tutto il resto Egli eleva e perfeziona. Cristo non ci salva dalla nostra umanità, ma attraverso di essa; non ci salva dal mondo, ma è venuto nel mondo perché il mondo si salvi per mezzo di Lui".

  Al termine del Messaggio il Papa ha augurato Buon Natale in 62 lingue e quindi ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi".
MESS/URBI ET ORBI/...                               VIS 20061228 (990)


PERSEGUITATI PER TESTIMONIARE VANGELO AFFIDATI A MARIA


CITTA' DEL VATICANO, 26 DIC. 2006 (VIS). Prima della recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che oggi celebriamo la festa di Santo Stefano, diacono e primo martire.

  Il ricordo del "Protomartire", all'indomani della solennità del Natale, ha detto Papa Benedetto XVI, "può lasciare stupiti, perché colpisce il contrasto tra la pace e la gioia di Betlemme e il dramma di Stefano, lapidato a Gerusalemme nella prima persecuzione contro la Chiesa nascente".

  "In realtà" - ha proseguito il Pontefice - "l'apparente stridore viene superato se consideriamo più in profondità il mistero del Natale. Il Bambino Gesù, che giace nella grotta, è l'Unigenito Figlio di Dio fattosi uomo. Egli salverà l'umanità morendo in croce".

  "Nei primi quattro secoli del cristianesimo" - ha ricordato il Papa - "tutti i santi venerati dalla Chiesa erano martiri. (...) La loro morte non incuteva paura e tristezza, ma entusiasmo spirituale che suscitava sempre nuovi cristiani. Per i credenti, il giorno della morte, ed ancor più il giorno del martirio, non è la fine di tutto, bensì il 'transito' verso la vita immortale, è il giorno della nascita definitiva, in latino 'dies natalis'. (...) Se Gesù non fosse nato sulla terra, gli uomini non avrebbero potuto nascere al Cielo. Proprio perché Cristo è nato, noi possiamo 'rinascere'!".

  "Maria, che strinse fra le braccia il Redentore a Betlemme, soffrì anche Lei un martirio interiore. Condivise la sua passione e dovette, ancora una volta, prenderlo tra le sue braccia una volta schiodato dalla croce. A questa Madre, che ha conosciuto la gioia della nascita e lo strazio della morte del suo divin Figlio, affidiamo quanti sono perseguitati e soffrono, in vario modo, per testimoniare e servire il Vangelo".

  "Con speciale vicinanza spirituale, penso anche a quei cattolici che mantengono la propria fedeltà alla Sede di Pietro senza cedere a compromessi, a volte anche a prezzo di gravi sofferenze. Tutta la Chiesa ne ammira l'esempio e prega perché essi abbiano la forza di perseverare, sapendo che le loro tribolazioni sono fonte di vittoria, anche se al momento possono sembrare un fallimento".
ANG/SANTO STEFANO:MARTIRI/...                       VIS 20061228 (360)


LA GLORIA DI DIO SI MANIFESTA NELLA SALVEZZA DELL'UOMO


CITTA' DEL VATICANO, 27 DIC. 2006 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi nell'aula Paolo VI, è stato il mistero del Natale appena celebrato.

  "L'odierno incontro si svolge nel clima natalizio pervaso di intima gioia per la nascita del Salvatore" - ha detto il Papa - "Risuonano nel nostro animo le parole dell'evangelista Giovanni, del quale proprio oggi celebriamo la festa: 'Et Verbum caro factum est - Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi'. A Natale, dunque, Dio è venuto ad abitare fra noi; è venuto per noi, per restare con noi. Una domanda attraversa questi duemila anni di storia cristiana: 'Ma perché lo ha fatto, perché Dio si è fatto uomo?'".

  "Ci aiuta a rispondere a questo interrogativo il canto che gli angeli intonarono sulla grotta di Betlemme: 'Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama'. (...) Il termine 'gloria' (doxa)" - ha spiegato il Pontefice - "indica lo splendore di Dio che suscita la riconoscente lode delle creature. (...) 'Pace' (eirene) sta a sintetizzare la pienezza dei doni messianici, la salvezza cioè che, come nota sempre l'Apostolo, si identifica con Cristo stesso: 'Egli è, infatti, la nostra pace'. Vi è infine il riferimento agli uomini 'di buona volontà'. 'Buona volontà' (eudokia), nel linguaggio comune, fa pensare alla 'buona volontà' degli uomini, ma è qui indicato piuttosto il 'buon volere' di Dio verso gli uomini, che non conosce limiti. Ed ecco allora il messaggio del Natale: con la nascita di Gesù, Dio ha manifestato il suo buon volere verso tutti".

  "La gloria di Dio si manifesta, dunque, nella salvezza dell'uomo, che Dio ha tanto amato 'da dare - come afferma l'evangelista Giovanni - il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna'. È dunque l'amore la ragione ultima dell'incarnazione di Cristo. Eloquente è al riguardo la riflessione del teologo H.U. von Balthasar, il quale ha scritto: Dio 'non è, in primo luogo, potenza assoluta, ma amore assoluto la cui sovranità non si manifesta nel tenere per sé ciò che gli appartiene, ma nel suo abbandono" (Mysterium paschale I, 4)".

  "Il Dio che contempliamo nel presepe è Dio-Amore" - ha ribadito Benedetto XVI -  "A questo punto l'annuncio degli angeli suona per noi anche come un invito: 'sia' gloria a Dio nel più alto dei cieli, 'sia' pace in terra agli uomini che Egli ama. L'unico modo di glorificare Dio e di costruire la pace nel mondo consiste nell'umile e fiduciosa accoglienza del dono di Natale: l'amore".
ANG/NATALE:AMORE/...                               VIS 20061228 (450)


CONSEGNATO AL PAPA UN MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELL'IRAN


CITTA' DEL VATICANO, 27 DIC. 2006 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che al termine dell'Udienza Generale di oggi il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto, in una saletta attigua all'Aula Paolo VI, il Ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran, Signor Manouchehr Mottaki, insieme con il Vice Presidente della Repubblica, Signor Esfandijar Rahim Mashai, che hanno consegnato al Papa un messaggio del Presidente Mahmoud Ahmadinejad.

  "Nel corso del colloquio" - si legge nel Comunicato - "i Rappresentanti iraniani hanno espresso al Papa i lori auguri e il compiacimento per i 50 anni di relazioni diplomatiche fra Iran e Santa Sede".

  "Per parte Sua il Santo Padre ha ricambiato gli auguri e riaffermato il ruolo che la Santa Sede intende esercitare per la pace nel mondo, non come autorità politica, ma religiosa e morale, facendo appello alle coscienze perché i problemi dei popoli vengano sempre risolti nel dialogo, nella mutua comprensione e nella pace".
OP/VISITA RAPPRESENTANTI IRANIANI/AHMADINEJAD VIS 20061228 (170)


IN BREVE

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO PER L'ESPLOSIONE DI UN OLEODOTTO ALLA PERIFERIA DI LAGOS (NIGERIA), il 26 dicembre scorso, che ha causato centinaia di vittime, fatto pervenire dal Santo Padre Benedetto XVI, tramite il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, al Cardinale Anthony Olubunmi Okogie, Arcivescovo di Lagos.

IL SANTO PADRE HA INVIATO UN MESSAGGIO IN OCCASIONE DEL NATALE ai cattolici che vivono nella regione del Medio Oriente, ai quali esprime la sua "vicinanza spirituale" ed auspica che questo tempo liturgico "segni un termine o almeno un sollievo per tante sofferenze e dia a tante famiglie quel supplemento di speranza che è necessario per perseverare nell'arduo compito di promuovere la pace in un mondo ancora tanto lacerato e diviso". Il Papa scrive inoltre: "Spero vivamente che la Provvidenza faccia sì che le circostanze permettano un mio pellegrinaggio nella terra resa santa dagli avvenimenti della Storia della Salvezza".

IL PAPA HA INVIATO UN MESSAGGIO TRAMITE IL CARDINALE TARCISIO BERTONE, SEGRETARIO DI STATO, ai partecipanti all'Incontro Europeo dei Giovani promosso dalla Comunità di Taizé, in programma a Zagabria, dal 28 dicembre al 1° gennaio 2007. "In questa terra croata, segnata nel corso degli anni passati dai conflitti" - scrive il Papa nel Messaggio - "voi siete segno di nuova speranza e dimostrate che voi, i giovani, volete un'umanità nuova, fondata sul riconoscimento di tutte le persone, indipendentemente dalla sua nazionalità e dalla sua religione".

SABATO 23 DICEMBRE, HA AVUTO LUOGO UNA BREVE CERIMONIA, alla quale hanno partecipato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato ed il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale del Papa, l'Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato, Ingegner Mauro Moretti, e il Sindaco di Roma, Onorevole Walter Veltroni, per la dedica della Stazione Termini a Papa Giovanni Paolo II. Due stele alte quasi dodici metri sono state collocate nei punti più frequentati della stazione.
.../IN BREVE/...                                           VIS 20061223 (320)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., Arcivescovo Metropolita di Concepción (superficie: 11.330; popolazione: 1.164.000; cattolici: 606.000; sacerdoti: 129; religiosi: 295; diaconi permanenti: 21), Cile. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo Ausiliare di Santiago de Chile (Cile),  è nato a Campiglia dei Berici (Italia), nel 1942, ha emesso la professione perpetua nel 1966, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970 e la consacrazione episcopale nel 1996. Succede all'Arcivescovo Antonio Moreno Casamitjana, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

  Sabato 23 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni della XV Giornata Mondiale del Malato che avranno luogo a Seoul (Corea), l'11 febbraio 2007.
NER:RE:NA/.../EZZATI:MORENO:LOZANO                             VIS 20061228 (160)


venerdì 22 dicembre 2006

AUGURI NATALIZI DEL SANTO PADRE ALLA CURIA ROMANA

CITTA' DEL VATICANO, 22 DIC. 2006 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza i Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, i Membri della Famiglia Pontificia e della Curia Romana per la presentazione degli auguri natalizi.

  All'inizio del suo discorso il Papa ha ricordato che: "L'anno che volge al termine rimane nella nostra memoria con la profonda impronta degli orrori della guerra svoltasi nei pressi della Terra Santa come anche in generale del pericolo di uno scontro tra culture e religioni - un pericolo che incombe tuttora minaccioso su questo nostro momento storico. Il problema delle vie verso la pace è così diventato una sfida di primaria importanza per tutti coloro che si preoccupano dell'uomo".

  Rievocando la Visita Pastorale del maggio scorso in Polonia, Benedetto XVI ha detto che il Viaggio nel Paese natale dell'amato Papa Giovanni Paolo II "è stato per me un intimo dovere di gratitudine per tutto ciò che egli, durante il quarto di secolo del suo servizio, ha donato a me personalmente e soprattutto alla Chiesa e al mondo. Il suo dono più grande per tutti noi è stata la sua fede incrollabile e il radicalismo della sua dedizione. Non ha serbato nulla, si è lasciato consumare fino in fondo dalla fiamma della fede".

  "Il Viaggio in Spagna - a Valencia - è stato tutto all'insegna del tema del matrimonio e della famiglia" - ha detto il Santo Padre ricordando le testimonianze dei coniugi che hanno attraversato tempi di crisi, e "che proprio nella fatica del sopportarsi a vicenda giorno per giorno, proprio nell'accettarsi sempre di nuovo nel crogiolo degli affanni quotidiani, (...) - proprio in questo cammino del 'perdersi' evangelico erano maturati, avevano trovato se stessi ed erano diventati felici. (...) Davanti a queste famiglie con i loro figli, davanti a queste famiglie in cui le generazioni si stringono la mano e il futuro è presente, il problema dell'Europa, che apparentemente quasi non vuol più avere figli, mi è penetrato nell'anima".

  "Perché le cose stanno così? Questa è la grande domanda. Le risposte sono sicuramente molto complesse. Prima di cercare tali risposte è doveroso un ringraziamento ai tanti coniugi che anche oggi, nella nostra Europa, dicono sì al figlio e accettano le fatiche che questo comporta". Alla necessità di dedicare ai figli il nostro tempo, si aggiunge l'interrogativo: "Di quali norme siamo debitori al bambino perché segua la via giusta e in che modo dobbiamo, nel fare ciò, rispettare la sua libertà?".

  "L'uomo di oggi è insicuro circa il futuro" - ha constatato il Pontefice - "Questa profonda insicurezza sull'uomo stesso - accanto alla volontà di avere la vita tutta per se stessi - è forse la ragione più profonda, per cui il rischio di avere figli appare a molti una cosa quasi non più sostenibile. (...) Se non impariamo nuovamente i fondamenti della vita - se non scopriamo in modo nuovo la certezza della fede - ci sarà anche sempre meno possibile affidare agli altri il dono della vita e il compito di un futuro sconosciuto. Connesso con ciò è, infine, anche il problema delle decisioni definitive: può l'uomo legarsi per sempre? Può dire un sì per tutta la vita? Sì, lo può. Egli è stato creato per questo. Proprio così si realizza la libertà dell'uomo e così si crea anche l'ambito sacro del matrimonio che si allarga diventando famiglia e costruisce futuro".

  "A questo punto non posso tacere la mia preoccupazione per le leggi sulle coppie di fatto" - ha detto il Papa - "Quando vengono create nuove forme giuridiche che relativizzano il matrimonio, la rinuncia al legame definitivo ottiene, per così dire, anche un sigillo giuridico. In tal caso il decidersi per chi già fa fatica diventa ancora più difficile. Si aggiunge poi, per l'altra forma di coppie, la relativizzazione della differenza dei sessi. Diventa così uguale il mettersi insieme di un uomo e una donna o di due persone dello stesso sesso. Con ciò vengono tacitamente confermate quelle teorie funeste che tolgono ogni rilevanza alla mascolinità e alla femminilità della persona umana, come se si trattasse di un fatto puramente biologico; teorie secondo cui l'uomo - cioè il suo intelletto e la sua volontà - deciderebbe autonomamente che cosa egli sia o non sia".

  "C'è in questo un deprezzamento della corporeità, da cui consegue che l'uomo, volendo emanciparsi dal suo corpo - dalla 'sfera biologica' - finisce per distruggere se stesso. Se ci si dice che la Chiesa non dovrebbe ingerirsi in questi affari, allora noi possiamo solo rispondere: forse che l'uomo non ci interessa? I credenti, in virtù della grande cultura della loro fede, non hanno forse il diritto di pronunciarsi in tutto questo? Non è piuttosto il loro - il nostro - dovere alzare la voce per difendere l'uomo, quella creatura che, proprio nell'unità inseparabile di corpo e anima, è immagine di Dio?"

  Riferendosi di seguito al Viaggio Apostolico in Baviera, a München, Altötting, Regensburg e Freising, il Papa ha sottolineato che l'intenzione principale del  Viaggio in patria nel settembre scorso "era di mettere in luce il tema 'Dio'", in considerazione del fatto che "il grande problema dell'Occidente è la dimenticanza di Dio".

  "Con il tema di Dio" - ha proseguito il Pontefice - "erano e sono collegati due temi che hanno dato un'impronta alle giornate della visita in Baviera: il tema del sacerdozio e quello del dialogo". Ricordando l'Antico Testamento, il Papa ha detto: "Dopo la presa di possesso della Terra ogni tribù ottiene per mezzo del sorteggio la sua porzione della Terra santa e con ciò prende parte al dono promesso al capostipite Abramo. Solo la tribù di Levi non riceve alcun terreno".

  "Il vero fondamento della vita del sacerdote" - ha sottolineato Benedetto XVI - "la terra della sua vita è Dio stesso. (...) Questa teocentricità dell'esistenza sacerdotale è necessaria proprio nel nostro mondo totalmente funzionalistico, nel quale tutto è fondato su prestazioni calcolabili e verificabili. Il sacerdote deve veramente conoscere Dio dal di dentro e portarlo così agli uomini: è questo il servizio prioritario di cui l'umanità di oggi ha bisogno".

  Riferendosi successivamente al celibato, "che vige per i Vescovi in tutta la Chiesa orientale ed occidentale e, secondo una tradizione che risale a un'epoca vicina a quella degli Apostoli, per i sacerdoti in genere nella Chiesa latina", Papa Benedetto ha affermato che esso "può essere compreso e vissuto, in definitiva, solo in base a questa impostazione di fondo. Le ragioni solamente pragmatiche, il riferimento alla maggiore disponibilità non bastano: una tale maggiore disponibilità di tempo potrebbe facilmente diventare anche una forma di egoismo, che si risparmia i sacrifici e le fatiche richieste dall'accettarsi e dal sopportarsi a vicenda nel matrimonio".

  "Il vero fondamento del celibato può essere racchiuso solo nella frase: 'Dominus pars' - Tu sei la mia terra. (...) Non può significare il rimanere privi di amore, ma deve significare il lasciarsi prendere dalla passione per Dio, ed imparare poi grazie ad un più intimo stare con Lui a servire pure gli uomini. Il celibato deve essere una testimonianza di fede".

  Benedetto XVI ha quindi introdotto il tema del dialogo tra fede e ragione ricordando l'incontro col filosofo Jürgen Habermas, che espresse all'allora Cardinale Ratzinger la necessità di "pensatori capaci di tradurre le convinzioni cifrate della fede cristiana nel linguaggio del mondo secolarizzato per renderle così efficaci in modo nuovo".

  "Di fatto" - ha rilevato il Papa - "diventa sempre più evidente, quanto urgentemente il mondo abbia bisogno del dialogo tra fede e ragione", sopratutto quando "la capacità cognitiva dell'uomo, il suo dominio sulla materia mediante la forza del pensiero, ha fatto nel frattempo progressi allora inimmaginabili. Ma il potere dell'uomo, che gli è cresciuto nelle mani grazie alla scienza, diventa sempre più un pericolo che minaccia l'uomo stesso e il mondo".

  "La fede in quel Dio che è in persona la Ragione creatrice dell'universo deve essere accolta dalla scienza in modo nuovo come sfida e chance" - ha ribadito il Pontefice - "Reciprocamente, questa fede deve riconoscere nuovamente la sua intrinseca vastità e la sua propria ragionevolezza. La ragione ha bisogno del 'Logos' che sta all'inizio ed è la nostra luce; la fede, per parte sua, ha bisogno del colloquio con la ragione moderna, per rendersi conto della propria grandezza e corrispondere alle proprie responsabilità".

  Riferendosi poi alla questione del dialogo fra le religioni, il Papa ha affermato che: "La ragione secolarizzata non è in grado di entrare in un vero dialogo con le religioni. Se resta chiusa di fronte alla questione su Dio, questo finirà per condurre allo scontro delle culture" ed ha ribadito che: "Le religioni devono incontrarsi nel compito comune di porsi al servizio della verità e quindi dell'uomo".

  Altro importante tema del discorso del Santo Padre ai Membri della Curia romana è stato la visita in Turchia che "mi ha offerto l'occasione" - ha detto - "di illustrare anche pubblicamente il mio rispetto per la Religione islamica". Benedetto XVI ha affermato che in un dialogo con l'Islam è necessario "tener presente il fatto che il mondo musulmano si trova oggi con grande urgenza davanti a un compito molto simile a quello che ai cristiani fu imposto a partire dai tempi dell'illuminismo e che il Concilio Vaticano II, come frutto di una lunga ricerca faticosa, ha portato a soluzioni concrete per la Chiesa cattolica".

  "Da una parte, ci si deve contrapporre a una dittatura della ragione positivista che esclude Dio dalla vita della comunità e dagli ordinamenti pubblici, privando così l'uomo di suoi specifici criteri di misura. D'altra parte, è necessario accogliere le vere conquiste dell'illuminismo, i diritti dell'uomo e specialmente la libertà della fede e del suo esercizio, riconoscendo in essi elementi essenziali anche per l'autenticità della religione. Come nella comunità cristiana c'è stata una lunga ricerca circa la giusta posizione della fede di fronte a quelle convinzioni - una ricerca che certamente non sarà mai conclusa definitivamente - così anche il mondo islamico con la propria tradizione sta davanti al grande compito di trovare a questo riguardo le soluzioni adatte. Il contenuto del dialogo tra cristiani e musulmani sarà in questo momento soprattutto quello di incontrarsi in questo impegno per trovare le soluzioni giuste".

  Infine il Papa ha citato l'incontro con il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I ad Istanbul ed ha detto: "Abbiamo fatto l'esperienza di un'unità profonda nella fede e pregheremo il Signore ancora più insistentemente affinché ci doni presto anche la piena unità nella comune frazione del Pane" ed ha aggiunto: "Speriamo e preghiamo che la libertà religiosa, che corrisponde alla natura intima della fede ed è riconosciuta nei principi della costituzione turca, trovi nelle forme giuridiche adatte come nella vita quotidiana del Patriarcato e delle altre comunità cristiane una sempre più crescente realizzazione pratica".

  Benedetto XVI ha dedicato le battute conclusive del suo discorso al tema della pace affermando: "Dobbiamo imparare che la pace non può essere raggiunta unicamente dall'esterno con delle strutture e che il tentativo di stabilirla con la violenza porta solo a violenza sempre nuova. Dobbiamo imparare che la pace - come diceva l'angelo di Betlemme - è connessa con l''eudokia', con l'aprirsi dei nostri cuori a Dio. Dobbiamo imparare che la pace può esistere solo se l'odio e l'egoismo vengono superati dall'interno. (...) Nella nostra vita deve realizzarsi ciò che nel Battesimo è avvenuto in noi sacramentalmente: il morire dell'uomo vecchio e così il risorgere di quello nuovo. E sempre di nuovo pregheremo il Signore con ogni insistenza: Scuoti tu i cuori! Rendici uomini nuovi! Aiuta affinché la ragione della pace vinca l'irragionevolezza della violenza! Rendici portatori della tua pace!".
AC/AUGURI NATALIZI/CURIA ROMANA                 VIS 20061222 (1900)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 22 DIC. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva in udienza il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../...                                         VIS 20061222 (40)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignor Guillermo Javier Karcher, che è Officiale della Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, Cerimoniere Pontificio.
NA/.../KARCHER                                     VIS 20061222 (40)

giovedì 21 dicembre 2006

IL PAPA INVITA BAMBINI AD ESSERE AMICI E TESTIMONI DI GESÙ


CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2006 (VIS). Questa mattina, come di consueto in questo periodo dell'anno, il Santo Padre ha ricevuto i ragazzi e le ragazze dell'Azione Cattolica Italiana venuti a far visita al Papa nell'imminenza del Santo Natale.

  Ricordando lo "slogan" scelto quest'anno per il loro cammino formativo "Bello, vero!", il Santo Padre ha detto: "Il Natale è il grande mistero della Verità e della Bellezza di Dio che viene in mezzo a noi per la salvezza di tutti. La nascita di Gesù non è una fiaba: è una storia realmente accaduta, avvenuta a Betlemme duemila anni fa. La fede ci fa riconoscere in quel piccolo Bambino nato da Maria Vergine, il vero Figlio di Dio, che per amore nostro si è fatto uomo".

  "Nel volto del piccolo Gesù contempliamo il volto di Dio che non si rivela nella forza o nella potenza, ma nella debolezza e nella fragile costituzione di un bambino. Questo 'Bambino divino' (...) mostra la fedeltà e la tenerezza dell'amore sconfinato con cui Dio circonda ciascuno di noi. Per questo facciamo festa a Natale, rivivendo la stessa esperienza dei pastori di Betlemme".

  "Lo stupore che proviamo davanti all'incanto del Natale" - ha detto ancora il Pontefice - "si riflette in qualche misura nella meraviglia di ogni nascita e ci invita a riconoscere il Bambino Gesù in tutti i bambini, che sono la gioia della Chiesa e la speranza del mondo".

  "Cari ragazzi dell'A.C.R.!" - ha esclamato Benedetto XVI - "Il Papa vi vuole bene, ha fiducia in voi e vi affida oggi il compito di essere amici e testimoni di Gesù venuto a Betlemme tra noi. Non è forse bello farlo conoscere sempre di più tra i vostri amici, nelle città, nelle parrocchie e nelle vostre famiglie? La Chiesa ha bisogno di voi, per essere vicina a tutti i bambini e ragazzi che vivono in Italia. Testimoniate che Gesù non toglie nulla alla vostra gioia, ma vi rende più umani, più veri, più belli".
AC/NATALE/AZIONE CATTOLICA                       VIS 20061221 (350)


COMUNICATI NOMINA ARCIVESCOVO METROPOLITA VARSAVIA


CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo il testo di due Comunicati, il primo della Presidenza della Conferenza Episcopale Polacca ed il secondo della Sala Stampa della Santa Sede, relativi alla nomina del nuovo Arcivescovo Metropolita di Varsavia Monsignor Stanislaw Wielgus:

Comunicato della Presidenza della Conferenza Episcopale Polacca:

  "In relazione alle accuse avanzate verso Sua Eccellenza Monsignor Stanis?aw Wielgus da parte dei mezzi di comunicazione polacchi, la Presidenza della Conferenza Episcopale Polacca richiama l'attenzione sulla pubblica lesione del diritto alla buona fama di una concreta persona da essi commessa".

  "La situazione che è venuta a determinarsi provoca un'inquietudine ancora maggiore dal momento che si è creato un chiaro esempio di 'lustrazione selvaggia' [lustrazione è il termine tecnico per il procedimento di riconoscimento delle responsabilità di collaborazione con gli organi di sicurezza del regime comunista]. Tale situazione è specialmente offensiva nel caso di un ecclesiastico: infatti il semplice verificarsi di una conversazione di un sacerdote con gli esponenti dei servizi di sicurezza comunisti non può in se stesso attestare una collaborazione immorale, dato che non di rado tale conversazione aveva carattere di ufficio, o doveva essere intrapresa per ragioni pastorali o di svolgimento degli studi, dietro consenso del proprio vescovo".

  "Ci appelliamo perciò a che venga rispettata la decisione del Santo Padre Benedetto XVI, che ha manifestato fiducia alla persona nominata, affidandogli l'ufficio di Arcivescovo Metropolita di Varsavia".

  "Esprimendo solidarietà verso Sua Eccellenza Monsignor Wielgus, affidiamo a Dio la sua persona ed il nuovo ministero a lui affidato".

  "Confidiamo che il subbuglio mediatico che si è creato non rovini l'atmosfera religiosa e familiare che accompagna le feste del Natale".

Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede:

  "La Santa Sede, nel decidere la nomina del nuovo Arcivescovo Metropolita di Varsavia, ha preso in considerazione tutte le circostanze della sua vita, tra cui anche quelle riguardanti il suo passato. Ciò significa che il Santo Padre nutre verso Sua Eccellenza Monsignor Stanis?aw Wielgus piena fiducia e, con piena consapevolezza, gli ha affidato la missione di Pastore dell'Arcidiocesi di Varsavia".
OP/ARCIVESCOVO VARSAVIA/WIELGUS                   VIS 20061221 (350)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- L'Arcivescovo Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.
AP/.../...                                         VIS 20061221 (60)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Don Carlo Chenis, S.D.B., Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia (superficie: 876; popolazione: 85.000; cattolici: 82.750; sacerdoti: 68; religiosi: 182; diaconi permanenti: 10), Italia. Il Vescovo eletto, finora Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, è nato a Torino (Italia), nel 1954, professo nella Congregazione salesiana di San Giovanni Bosco dal 1971, è stato ordinato sacerdote nel 1984. Succede al Vescovo Girolamo Grillo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../CHENIS:GRILLO                                   VIS 20061221 (100)


mercoledì 20 dicembre 2006

UMANITÀ ATTENDE AVVENTO SALVATORE CHE RINNOVA MONDO

CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2006 (VIS). Il mistero del Natale ormai prossimo è stato il tema della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi tenutasi nell'Aula Paolo VI.

  "'Il Signore è vicino: venite, adoriamo'. Con questa invocazione la liturgia ci invita, in questi ultimi giorni dell'Avvento" - ha detto il Santo Padre - "ad avvicinarci, quasi in punta dei piedi, alla grotta di Betlemme, dove si è compiuto l'evento straordinario, che ha cambiato il corso della storia: la nascita del Redentore. Nella Notte di Natale ci fermeremo, ancora una volta, dinanzi al presepe, a contemplare stupiti il 'Verbo fatto carne'. (...) Da molti secoli il popolo eletto attendeva il Messia, ma lo immaginava come un potente e vittorioso condottiero che avrebbe liberato i suoi dall'oppressione degli stranieri. Il Salvatore nacque invece nel silenzio e nella più assoluta povertà".

  "L'umanità del nostro tempo attende ancora un Salvatore?" - si è chiesto il Pontefice ed ha proseguito affermando: "Si ha la sensazione che molti considerino Dio come estraneo ai propri interessi. Apparentemente non hanno bisogno di Lui; vivono come se non esistesse e, peggio, come se fosse un 'ostacolo' da rimuovere per realizzare se stessi. Anche fra i credenti - siamo certi - alcuni si lasciano attrarre da allettanti chimere e distrarre da fuorvianti dottrine che propongono illusorie scorciatoie per ottenere la felicità".

  "Eppure, pur con le sue contraddizioni, le sue angustie e i suoi drammi, e forse proprio per questi, l'umanità oggi cerca una strada di rinnovamento, di salvezza, cerca un Salvatore e attende, talora inconsapevolmente, l'avvento del Salvatore che rinnova il mondo e la nostra vita, l'avvento di Cristo, l'unico vero Redentore dell'uomo e di tutto l'uomo".

  "Certo, falsi profeti continuano a proporre una salvezza a 'basso prezzo', che finisce sempre per generare cocenti delusioni. Proprio la storia degli ultimi cinquant'anni dimostra questa ricerca di un Salvatore a 'basso prezzo' ed evidenzia tutte le delusioni che ne sono derivate".

  "È compito di noi cristiani diffondere" - ha ribadito il Pontefice - "con la testimonianza della vita, la verità del Natale, che Cristo reca a ogni uomo e donna di buona volontà. Nascendo nella povertà del presepe, Gesù viene ad offrire a tutti quella gioia e quella pace che sole possono colmare l'attesa dell'animo umano".

  Nelle parole di saluto in italiano, a conclusione dell'Udienza, il Santo Padre Benedetto XVI ha detto: "Tra qualche giorno è Natale e immagino che nelle vostre case si stia ultimando l'allestimento del presepe, che costituisce una quanto mai suggestiva rappresentazione della Natività. Auspico che un elemento così importante, non solo della nostra spiritualità, ma anche della nostra cultura e dell'arte, continui ad essere un semplice ed eloquente modo per ricordare Colui che è venuto 'ad abitare in mezzo a noi'".

  Al termine dell'Udienza, il Papa ha ricevuto il "Premio della Carità" dalla Fondazione Banco Alimentare onlus che organizza la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (25 novembre). La motivazione del Premio, si legge in un Comunicato di detta Fondazione, è che dall'inizio del suo Pontificato, il Santo Padre "ha voluto porre come dimensione naturale dell'esistenza cristiana, la carità come dono di sé commosso all'altro".

  La cerimonia di conferimento del Premio al Pontefice ha coinciso con l'annuncio della decisione del Santo Padre di devolvere parte degli utili dei propri diritti d'autore al Centro studi che l'associazione dei suoi ex studenti di teologia intende intitolargli, come ha spiegato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, intervenuto ad un incontro della Libreria Editrice Vaticana con gli editori internazionali degli scritti di Joseph Ratzinger. Benedetto XVI, ha precisato il Cardinale Bertone, "desidera che vengano finanziate delle borse di studio di teologia fondamentale, di studi patristici e studi biblici".
AG/NATALE/...                                   VIS 20061220 (620)


CERIMONIA ACCENSIONE LUCI ALBERO NATALE PIAZZA SAN PIETRO

CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2006 (VIS). L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, presiederà questa sera la cerimonia di accensione delle luci dell'Albero di Natale, collocato in Piazza San Pietro, mercoledì scorso, accanto al Presepio in via di allestimento.
 
  Alla cerimonia, il cui inizio è previsto alle 16:30, assisteranno autorità religiose e civili della Regione Calabria, che quest'anno ha donato l'abete, di quasi 30 metri e del peso di più di 7 tonnellate, proveniente dalla zona boschiva Piccola Sila.

  La Sacra Rappresentazione, che sarà inaugurata la sera del 24 dicembre, è composta da una serie di diciassette statue a grandezza naturale, delle quali nove sono originali e provengono dal Presepio allestito nel 1842 da San Vincenzo Pallotti, nella Chiesa di Sant'Andrea della Valle, mentre le altre otto sono state aggiunte nel corso degli anni per arricchire la scenografia di insieme. Quest'anno la Provincia Autonoma di Trento e il Comune di Tesero - comune della Val di Fiemme situato a 1.000 metri di altitudine - hanno partecipato all'allestimento del presepio offrendo delle statue lignee a grandezza naturale ed oggetti di uso domestico per la rappresentazione della vita quotidiana.

  L'Associazione Amici del Presepio di Tesero, fondata nel 1965, ha organizzato nell'Aula Paolo VI, una Mostra di venti antichi presepi di Tesero.

  La tradizione di collocare il Presepio e l'Albero di Natale in Piazza San Pietro, voluta da Giovanni Paolo II, ha avuto inizio nel 1982.
.../PRESEPIO:ALBERO SAN PIETRO/LAJOLO               VIS 20061220 (260)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Shreveport (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo William Benedict Friend, per raggiunti limiti d'età.
RE/.../FRIEND                                     VIS 20061220 (40)

martedì 19 dicembre 2006

PACE DURATURA NELLA REGIONE DEI GRANDI LAGHI


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2006 (VIS). Il 14 e 15 dicembre ha avuto luogo a Nairobi (Kenya), il Secondo Vertice della Conferenza Internazionale sulla Regione dei Grandi Laghi, alla quale il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto rendersi presente con un Messaggio, a firma del Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone, indirizzato al Signor Mwai Kibaki, Presidente della Repubblica del Kenya e Presidente di turno della medesima Conferenza.

  Al Secondo Vertice della Conferenza Internazionale sulla Regione dei Grandi Laghi hanno preso parte i Capi di Stato e di Governo di undici Paesi della Regione, come pure quelli di altri Stati limitrofi e associati. La Santa Sede vi ha partecipato con una Delegazione guidata dall'Arcivescovo Luigi Travaglino, Nunzio Apostolico, in qualità di Inviato Speciale.

  Nel Messaggio il Cardinale Bertone scrive che il presente Vertice "deve nuovamente assumersi la sfida di rispondere alla profonda aspirazione delle popolazioni - che soffrono da troppo tempo - ad una pace duratura, con la firma e l'attuazione del 'Patto su Sicurezza, stabilità e sviluppo'".

  "I quattro requisiti contemplati nel Patto - pace e sicurezza, democrazia e buon governo, sviluppo economico ed integrazione regionale, promozione sociale ed umanitaria - sono strettamente connessi ed interdipendenti. Nessuna di queste realizzazioni umane può sussistere, in forma duratura ed autentica, senza il sostegno delle altre. Esse richiedono da tutte le persone interessate - autorità e cittadini - generosità, coraggio e perseveranza".

  Ribadendo che la Chiesa Cattolica "attribuisce grande importanza ai valori contenuti in tali proposte e per molti anni ha dedicato il suo instancabile impegno ad essi", il Porporato scrive che: "Sua Santità confida che la comunità cattolica continui a percorrere questa strada con generoso zelo, in collaborazione con i membri di altre religioni e con tutti gli uomini e le donne di buona volontà".

  Benedetto XVI, si legge ancora nel Messaggio, "incoraggia tutte le Delegazioni presenti alla Conferenza ad assumersi coraggiosamente la loro responsabilità storica ed assicura loro le sue preghiere mentre cercano di trovare una accordo e mettere in opera misure concrete che scoraggino risolutamente ogni ricorso alla violenza, e promuovano l'unica alternativa razionale ed umana alla guerra: il negoziato e il dialogo. Il Papa confida che sulla base di una pace autentica e duratura, la Regione dei Grandi Laghi con le sue risorse umane e naturali, ed il sostegno della comunità internazionale, superi le sue attuali difficoltà ed offra alle sue popolazioni la vera speranza in un dignitoso futuro".

    Nella Dichiarazione finale i Vescovi della Regione dei Grandi Laghi ricordano i problemi della Regione, fra i quali "l'instabilità politica in alcune aree, la violenza come conseguenza di una concezione negativa dell'identità etnica e la povertà".

  "A causa alla violenza che provoca la perdita di vite umane, parte delle nostre popolazioni si sentono divise e senza speranza", scrivono i Presuli aggiungendo che "questa iniziativa dei nostri Capi di Stato e di Governo offre la possibilità di avviare il processo di riconciliazione, che la Chiesa appoggia pienamente impegnandosi ad invitare le nostre popolazioni al perdono e alla riconciliazione, nell'interesse di una convivenza pacifica, nel momento presente ed in futuro".

  "Chiediamo a tutti i responsabili di assicurare l'equa distribuzione delle risorse a livello nazionale e regionale e ci impegniamo ad adoperarci per prevedere e prevenire le situazioni negative ed esplosive. In tal modo salveremo la nostra regione da guerre estenuanti e da altre esperienze negative".

  "Invitiamo i nostri responsabili politici a promuovere una cultura della tolleranza, della pazienza e del perdono ed ad essere sensibili alle esigenze della maggioranza della popolazione quando le loro divergenze di opinione fanno precipitare i diversi paesi nella instabilità politica" - sottolineano i Vescovi che concludono la Dichiarazione invitando i laici ad "accettare la sfida della missione" e "ad assumersi il giusto ruolo nella società che includa le funzioni politiche ed amministrative".
MESS/REGIONE GRANDI LAGHI/NAIROBI:BERTONE        VIS 20061219 (640)


COMUNIONE ECCLESIASTICA PATRIARCA ALESSANDRIA DEI COPTI


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2006 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di una Lettera di Papa Benedetto XVI al Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, con la quale il Santo Padre nomina il Porporato Suo Delegato alla cerimonia per la conferma della Comunione Ecclesiastica a Sua Beatitudine Antonios Naguib, nuovo Patriarca di Alessandria dei Copti, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.

  Il Sinodo dei Vescovi della Chiesa Cattolica Copta, riunito a Il Cairo (Egitto), dal 27 al 30 marzo 2006, dopo aver consultato il Papa, ha accettato la rinuncia di Sua Beatitudine Cardinale Stephanos II Ghattas, Patriarca di Alessandria dei Copti, ed ha eletto il Vescovo Antonios Naguib, nuovo Patriarca di Alessandria dei Copti.
BXVI-LETTERA/NAGUIB/DAOUD                       VIS 20061219 (140)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Paolo Romeo, Arcivescovo Metropolita di Palermo (superficie: 1.366; popolazione: 915.787; cattolici: 887.169; sacerdoti: 518; religiosi: 1.706; diaconi permanenti: 33), Italia. Finora Nunzio Apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, l'Arcivescovo Romeo succede al Cardinale Salvatore De Giorgi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Richard J. Garcia, Vescovo di Monterey in California (superficie: 21.916; popolazione: 975.451; cattolici: 195.000; sacerdoti: 118; religiosi: 207; diaconi permanenti: 5), Stati Uniti d'America. Finora Ausiliare della Diocesi di Sacramento (Stati Uniti d'America), il Vescovo Garcia succede al Vescovo Sylvester D. Ryan, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/...                                                                                      VIS 20061219 (150)


lunedì 18 dicembre 2006

MUSEI CENTRI DI ARRICCHIMENTO CULTURALE E SPIRITUALE


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al Convegno Internazionale dei Musei Vaticani, tenutosi dal 13 al 15 dicembre, sul tema: "L'idea del Museo: identità, ruoli, prospettive", e che conclude le iniziative commemorative del V centenario dei Musei Vaticani.

  "I Musei Vaticani" - ha detto il Papa - "possono rappresentare una straordinaria opportunità di evangelizzazione perché, attraverso le varie opere esposte, offrono ai visitatori una testimonianza eloquente dell'intreccio continuo che esiste tra il divino e l'umano nella vita e nella storia dei popoli".

  "La funzione del Museo è oggi sensibilmente cambiata" - ha rilevato Benedetto XVI - "da privilegio il Museo è diventato diritto, da centro riservato agli artisti, agli specialisti e ai soli uomini di cultura, è ai nostri giorni sempre più 'casa' di tutti, rispondendo in tal modo ad una diffusa esigenza formativa della società".

  Ricordando che un'attenzione speciale viene riservata alle nuove generazioni "che nei Musei possono riconoscere le radici della loro storia e della loro cultura", il Papa  ha ribadito che: "Ogni opportunità per favorire l'integrazione e l'incontro tra gli individui e i popoli è senza dubbio da incoraggiare".

  "In tale prospettiva" - ha proseguito il Pontefice - "anche i musei, pur tenendo conto delle mutate condizioni sociali, possono diventare luoghi di mediazione artistica, anelli di raccordo tra il passato, il presente e il futuro, crocevia di uomini e donne dei vari continenti, nonché cantieri di ricerca e fucine di arricchimento culturale e spirituale".

  "Il dialogo, grazie a Dio, sempre più auspicato fra culture e religioni non può che agevolare la reciproca conoscenza e rendere più proficui gli sforzi per costruire un comune avvenire di solidale progresso e di pace per l'intera umanità. I Musei potranno contribuire a diffondere la cultura della pace se, conservando la loro natura di templi della memoria storica, saranno anche luoghi di dialogo e di amicizia tra tutti".
AC/MUSEI VATICANI/...                               VIS 20061218 (330)


RELAZIONI DIPLOMATICHE SANTA SEDE E MONTENEGRO

CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2006 (VIS). Un Comunicato reso pubblico questa mattina rende noto che: "La Santa Sede e la Repubblica di Montenegro, desiderose di promuovere rapporti di mutua amicizia, hanno deciso di comune accordo di stabilire tra di loro relazioni diplomatiche a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte della Repubblica di Montenegro".

  Una Nota allegata al Comunicato precisa che: "Nel 1852, l'Impero austro-Ungarico e la Russia riconobbero il Montenegro quale Principato secolare;" e nel "1886 fu sottoscritta una Convenzione tra il Principato e la Santa Sede. In forza di essa, la Chiesa Cattolica riceveva un riconoscimento ufficiale".

  "In seguito alla vittoria dei partigiani comunisti jugoslavi alla fine della Seconda Guerra Mondiale" - prosegue la Nota - "la Monarchia venne abolita ed il Montenegro divenne una delle sei Repubbliche costitutive della Repubblica Federale di Jugoslavia, governata dal Maresciallo Tito fino al 1980. (...) Nel processo di disintegrazione della Jugoslavia (1991-1995), il Montenegro è rimasto unito alla Serbia. Nel 2003 ha aderito all'Unione di Serbia e Montenegro, (...) unione sciolta con la dichiarazione di separazione da parte del Parlamento montenegrino, il 3 giugno 2006".

  "Il 19 giugno 2006 la Santa Sede ha riconosciuto ufficialmente la Repubblica di Montenegro. Attualmente vi sono nel Paese due circoscrizioni ecclesiastiche cattoliche: l'Arcidiocesi di Antivari (Bar), immediatamente soggetta alla Santa Sede, che conta circa 11.500 cattolici, prevalentemente Albanesi, 19 parrocchie, 12 sacerdoti e 34 religiose, e la diocesi di Cattaro (Kotor), suffraganea di Spalato (Split), che conta circa 10.000 cattolici, prevalentemente Croati, 23 parrocchie, 15 sacerdoti e 31 religiose. I due Ordinari appartengono alla Conferenza Episcopale Internazionale dei Santi Cirillo e Metodio".
.../RELAZIONI DIPLOMATICHE/MONTENEGRO               VIS 20061218 (290)


PROMULGAZIONE DECRETI CONGREGAZIONE CAUSE SANTI

CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2006 (VIS). Questa mattina, nel corso di un'udienza privata al Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Santo Padre Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti i:

MIRACOLI

- Beato Simone da Lipnica, polacco, Sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Minori (1439-1482).

- Beato Antonio di Sant'Anna (al secolo: Antonio Galvão De França), brasiliano, Sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Minori Alcantarini o Scalzi e Fondatore del Monastero delle Suore Concezioniste (1739-1822).

- Beato Carlo di Sant'Andrea (al secolo: Giovanni Andrea Houben), olandese, Sacerdote professo della Congregazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo (1821-1893).

- Beata Maria Eugenia di Gesù (al secolo: Anna Eugenia Milleret De Brou), francese, Fondatrice dell'Istituto delle Suore dell'Assunzione della Beata Vergine Maria (1817-1898).

- Venerabile Servo di Dio Carlo Liviero, italiano, Vescovo di Città di Castello e Fondatore della Congregazione delle Suore Piccole Ancelle del Sacro Cuore (1866-1932).

- Venerabile Servo di Dio Stanislao di Gesù Maria (al secolo: Giovanni Papczynksi), polacco, Sacerdote e Fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani sotto il titolo dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (1631-1701).

- Venerabile Serva di Dio Celina Chludzinkska, vedova Borzecka, polacca, Fondatrice della Congregazione delle Suore della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo (1833-1913).

- Venerabile Serva di Dio Maria Celina della Presentazione (al secolo: Giovanna Germana Castang), francese, Monaca professa del Second'Ordine di San Francesco (1878-1897).

MARTIRIO

- Servi di Dio Manuel Gómez González, spagnolo, Sacerdote Diocesano, nato nel 1877, e Adilio Daronch, brasiliano, Laico, nato nel 1908. Uccisi in odio alla Fede nel 1924 nella foresta nei pressi di Feijão Miúdo (Brasile).

- Serva di Dio Albertina Berkenbrock, brasiliana, Laica, nata nel 1919 a São Luis ed ivi uccisa in odio alla Fede nel 1931.

- Servo di Dio Eufrasio di Gesù Bambino (al secolo: Eufrasio Barredo Fernández), spagnolo, Sacerdote professo dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, nato nel 1897 e ucciso in odio alla Fede durante la persecuzione religiosa in Spagna nel 1934.

- Servi di Dio Lorenzo, Virgilio e 44 Compagni, dell'Istituto dei Fratelli Maristi delle Scuole, (spagnoli), uccisi in odio alla Fede durante la persecuzione religiosa in Spagna nel 1936.
- Servi di Dio Enrico Izquierdo Palacios e 13 Compagni, spagnoli, dell'Ordine dei Frati Predicatori, uccisi in odio alla Fede durante la persecuzione religiosa in Spagna nel 1936.

- Servi di Dio Ovidio Beltrán, Hermenegildo Lorenzo, Luciano Pablo, Estanislao Victor e Lorenzo Santiago, spagnoli, Membri dell'Istituto dei Frati delle Scuole Cristiane, nonché José María Cánovas Martínez, spagnolo, Coadiutore Parrocchiale, uccisi in odio alla Fede durante la persecuzione religiosa in Spagna nel 1936.

- Servi di Dio Maria del Carmen, Rosa e Magdalena Fradera Ferragutcasas, spagnole, Religiose professe della Congregazione delle Figlie del Santissimo e Immacolato Cuore di Maria, uccise in odio alla Fede durante la persecuzione religiosa in Spagna nel 1936.

- Serva di Dio Lindalva Justo de Oliveira, brasiliana, della Società delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paul, nata nel 1953 e uccisa in odio alla Fede nel 1993 a Salvador do Bahia (Brasile).

VIRTÙ EROICHE

- Servo di Dio Mamerto Esquiú, argentino, (1826-1883), dell'Ordine dei Frati Minori, Vescovo di Cordoba (Argentina).

- Servo di Dio Salvatore Micalizzi, italiano, (1856-1937), Sacerdote professo della Congregazione della Missione.

- Servo di Dio Giuseppe Olallo Valdés, cubano (1820-1889), Religioso professo dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio.

- Servo di Dio Stefano Kaszap, ungherese, (1916-1935), Candidato della Compagnia di Gesù.
CCS/DECRETI/SARAIVA                               VIS 20061218 (590)


INVITO GIOIA ANNUNCIO PROFETICO DESTINATO UMANITÀ INTERA

CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2006 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

  "Nell'odierna terza Domenica di Avvento" - ha detto il Papa - "la liturgia ci invita alla gioia dello spirito. (...) La gioia che la liturgia risveglia nei cuori dei cristiani, non è riservata a loro soli: è un annuncio profetico destinato all'umanità intera, in modo particolare ai più poveri, in questo caso 'ai più poveri di gioia'!".

  "Pensiamo ai nostri fratelli e sorelle che, specialmente in Medio Oriente, in alcune zone dell'Africa ed in altre parti del mondo vivono il dramma della guerra: quale gioia possono vivere? Come sarà il loro Natale?" - si è chiesto il Santo Padre - "Pensiamo a tanti ammalati e persone sole che, oltre ad essere provati nel fisico, lo sono anche nell'animo, perché non di rado si sentono abbandonati: come condividere con loro la gioia senza mancare di rispetto alla loro sofferenza?"

  "Ma pensiamo anche a coloro - specialmente ai giovani - che hanno smarrito il senso della vera gioia, e la cercano invano là dove è impossibile trovarla: nell'esasperata corsa verso l'autoaffermazione e il successo, nei falsi divertimenti, nel consumismo, nei momenti di ebbrezza, nei paradisi artificiali della droga e di ogni forma di alienazione. Non possiamo non mettere a confronto la liturgia di oggi e il suo 'Rallegratevi!' con queste drammatiche realtà".

  "Come ai tempi del profeta Sofonìa, è proprio a chi è nella prova, ai 'feriti della vita ed orfani della gioia'" - ha concluso il Pontefice - "che si rivolge in modo privilegiato la Parola del Signore. L'invito alla gioia non è un messaggio alienante, né uno sterile palliativo, ma, al contrario, é profezia di salvezza, appello ad un riscatto che parte dal rinnovamento interiore".
ANG/GIOIA/...                                           VIS 20061218 (310)


BENEDIZIONE STATUETTE GESÙ BAMBINO E AIUTI PROFUGHI IRAQ


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2006 (VIS). Questa mattina, al termine della recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Papa ha rivolto alcune parole ai bambini e ai ragazzi di Roma, venuti con i familiari e gli educatori per la benedizione della statuette di Gesù Bambino, che porranno nei presepi delle loro case, delle scuole e degli oratori.

  Ringraziando il Centro Oratori Romani che ha organizzato "questo significativo pellegrinaggio", il Santo Padre ha detto: "Cari ragazzi, davanti al presepe, pregate Gesù anche per le intenzioni del Papa! Vi ringrazio e vi auguro un buon Natale!".

  Successivamente Benedetto XVI ha ricordati i profughi iracheni ed ha detto: "Il mio pensiero va oggi alle centinaia di migliaia di profughi iracheni in Siria, costretti a lasciare il loro Paese a causa della drammatica situazione che vi si sta vivendo. In loro favore si sta già impegnando a fondo la Caritas della Siria; mi rivolgo tuttavia alla sensibilità dei privati, delle Organizzazioni internazionali e dei Governi, perché si facciano ulteriori sforzi per venire incontro ai loro più urgenti bisogni. Elevo al Signore la mia preghiera, perché dia conforto a questi fratelli e sorelle e muova a generosità il cuore di tanti".
ANG/BAMBINO GESÙ:PROFUGHI IRACHENI SIRIA/...        VIS 20061218 (210)


EBREI E CRISTIANI: PROMOZIONE VALORI COMUNI

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in Vaticano i 112 Componenti della Delegazione "B'nai B'rith International" (Figli dell'Alleanza), la più antica organizzazione di volontariato ebraica, fondata nel 1843 a New York.

  Salutando i Rappresentanti della "B'nai B'rith International", il Papa ha ricordato che dalla promulgazione, nel 1965, della Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Nostra Aetate", i responsabili dell'Organizzazione hanno visitato la Santa Sede in numerose occasioni e "nello spirito di comprensione, rispetto e reciproco apprezzamento che si è sviluppato nelle nostre comunità" - ha detto il Papa - "vi porgo il benvenuto, e attraverso di voi, porgo il benvenuto a tutti coloro che voi rappresentante".

  "Molto è stato realizzato negli ultimi quaranta anni nelle relazioni ebraico-cattoliche e dobbiamo ringraziare il Signore per la notevole trasformazione che si è compiuta sulla base del nostro comune patrimonio spirituale. È questo ricco patrimonio di fede che permette alle nostre comunità non solo di stabilire un dialogo, ma anche di operare insieme per il bene della famiglia umana. (...) Gli Ebrei e i Cristiani sono chiamati a lavorare insieme per la guarigione del mondo, promuovendo i valori spirituali e morali radicati nelle nostre convinzioni religiose. Se offriamo un chiaro esempio di proficua collaborazione, la nostra voce nel rispondere alle necessità dell'umanità, sarà molto più convincente".

  "In occasione della vostra visita, ribadisco la mia inesauribile speranza e preghiera per la pace in Terra Santa. La pace si raggiungerà solo se sarà un obiettivo comune ad ebrei, cristiani e musulmani, espresso in autentico dialogo interreligioso e in concreti gesti di riconciliazione. Tutti i credenti devono dimostrare che non è l'odio e la violenza, ma la comprensione e la collaborazione pacifica che aprono la porta a quel futuro di giustizia e di pace che è la promessa e il dono di Dio".
AC/COPERAZIONE EBREI:CRISTIANI/B'NAI B'RITH               VIS 20061218 (320)


MIGRANTI ARRICCHISCONO CULTURE E SOCIETÀ

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2006 (VIS). L'Arcivescovo Silvano M. Tomasi, C.S., Osservatore Permanente presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, è intervenuto, il 1° dicembre scorso, alla 92ema Sessione del Consiglio dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

  "La lezione della storia" - ha affermato l'Arcivescovo Tomasi nel suo intervento, reso pubblico oggi - "è che i migranti arricchiscono le culture e le società e le famiglie e le comunità transnazionali creano ponti di comprensione e di interazione produttiva. Ciò dimostra che la risorsa più importante di tutte è l'essere umano".

  "Se l'economia dei paesi ospitanti trae beneficio dal lavoro degli immigrati - evidentemente non possono fare a meno di loro - è necessario rispondere alle aspirazioni degli immigrati ed offrire loro la possibilità dell'integrazione. La legislazione nazionale non può essere volta unicamente alla regolazioni dei flussi di servizi e di lavoro, senza tener conto della persona che fornisce tali servizi. Per questa ragione" - ha concluso il Nunzio Apostolico - "la riunificazione familiare deve essere una priorità: la famiglia ha un ruolo fondamentale nel processo di integrazione, nel dare stabilità alla presenza degli immigrati nel nuovo ambiente sociale, ed anche nelle dinamiche delle migrazioni temporanee".
DELSS/MIGRAZIONI/GINEVRA:TOMASI                VIS 20061218 (200)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Ennio Antonelli, Arcivescovo di Firenze (Italia).

- Il Signor Durak Osman, Ambasciatore di Turchia, in visita di congedo.

- Il Vescovo Antoni Stankiewicz, Decano del Tribunale della Rota Romana, con i Familiari.

- Il Vescovo Gianfranco Girotti, Reggente della Penitenzieria Apostolica, con i Familiari.

- Il Vescovo Raffaele Farina, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, con i Familiari.

  Sabato 16 dicembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Nikola Gruevski, Primo Ministro della ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, e Seguito.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../...                                       VIS 20061218 (120)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Bruno Bertagna, Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, Uditore Generale della Camera Apostolica.

  Sabato 16 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Christopher Collins, Arcivescovo Metropolita di Toronto (superficie: 13.000; popolazione: 5.083.000; cattolici: 1.374.000; sacerdoti: 799; religiosi: 1.206; diaconi permanenti: 119; Canada. Finora Arcivescovo Metropolita di Edmonton (Canada), l'Arcivescovo Collins succede al Cardinale Aloysius Matthew Ambrozic, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze il Professor Krishnaswamy Kasturirangan, Professore di Fisica al "Phisical Research Laboratory" di Ahmedabad (India).
NA:NER/.../...                                       VIS 20061218 (120)


venerdì 15 dicembre 2006

INCARNAZIONE DONO PER ECCELLENZA DEL FIGLIO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nella Basilica Vaticana, al termine della tradizionale Celebrazione Eucaristica per gli Studenti Universitari degli Atenei Romani in preparazione al Santo Natale, celebrata dal Cardinale Vicario Camillo Ruini, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato gli studenti.

  "I doni natalizi" - ha affermato Papa Benedetto XVI - "ci ricordano il dono per eccellenza, che il Figlio di Dio ha fatto di se stesso a noi nell'Incarnazione. (...) Natale è il giorno in cui Dio ha donato se stesso all'umanità e questo suo dono diventa, per così dire, perfetto nell'Eucaristia".

  "Il Mistero eucaristico" - ha proseguito il Pontefice - "costituisce il punto di convergenza privilegiato tra i diversi ambiti dell'esistenza cristiana, compreso quello della ricerca intellettuale. (...) L'Eucaristia, dunque, alimenta nella persona, che se ne nutre assiduamente e con fede, una feconda unità tra contemplazione e azione".

  "Cari amici, entriamo nel mistero del Natale, ormai vicino, attraverso la 'porta' dell'Eucaristia: nella grotta di Betlemme adoriamo lo stesso Signore che nel Sacramento eucaristico ha voluto farsi nostro alimento spirituale, per trasformare il mondo dall'interno, a partire dal cuore dell'uomo".

  "Ponetevi alla scuola della Vergine Maria, la prima che ha contemplato l'umanità del Verbo incarnato, l'umanità della Divina Sapienza. Nel Bambino Gesù, col quale intrecciava infiniti e silenziosi colloqui, Ella riconosceva il Volto umano di Dio, così che la misteriosa Sapienza del Figlio si è impressa nella mente e nel cuore della Madre".

  "Perciò Maria è diventata" - ha concluso il Pontefice - "la 'Sede della Sapienza', e con questo titolo è venerata in particolare dalla Comunità accademica romana. Alla 'Sedes Sapientiae' è dedicata una speciale Icona, che da Roma ha già visitato vari Paesi, pellegrinando attraverso le istituzioni universitarie. Oggi essa è qui presente, perché passa dalla delegazione proveniente dalla Bulgaria a quella qui giunta dall'Albania. Saluto con affetto le rappresentanze di queste due Nazioni ed auguro che, 'per Mariam', le loro rispettive comunità accademiche possano avanzare sempre più nella ricerca della verità e del bene, alla luce della divina Sapienza. Questo augurio rivolgo di cuore a ciascuno di voi, qui presenti, e lo accompagno con una speciale Benedizione, che estendo volentieri a tutti i vostri cari. Buon Natale!".
AC/NATALE/UNIVERSITARI ROMA                       VIS 20061215 (380)


L'ARCIVESCOVO CORDES IN TERRA SANTA

CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2006 (VIS). Un Comunicato del Pontificio Consiglio "Cor Unum" rende noto che l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del medesimo Dicastero, si è recato, il 13 dicembre scorso, in Terra Santa "per testimoniare la vicinanza spirituale del Santo Padre a quelle comunità cristiane e per portare loro un dono a nome del Papa".

  "In occasione della Visita pastorale compiuta da Benedetto XVI lo scorso settembre in Baviera, i fedeli delle Diocesi di Monaco, Ratisbona e Passau hanno organizzato una colletta allo scopo di aiutare i cristiani della Terra dove è nato Gesù" - si legge nel Comunicato - "La raccolta di fondi è stata molto sentita ed ha raggiunto la somma di un milione di Euro, che è stato trasmesso al Pontificio Consiglio 'Cor Unum' e che l'Arcivescovo Cordes porterà, a nome del Papa, a Padre Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Responsabile della Custodia francescana di Terra Santa".

  "Tale somma sarà interamente destinata alla costruzione di un Centro pastorale a Nazareth. Collocata su di un'area di oltre 30.000 metri quadrati, non distante dalla Basilica dell'Annunciazione, nella struttura sono previsti ampi spazi per i giovani e per le famiglie, oltre ad alloggi, sale per incontri e per la catechesi, aule scolastiche, un campo sportivo. Si tratta di un vero e proprio Centro di vita e di attività per i cristiani ed un punto di riferimento per i pellegrini".

  "I cristiani della Terra Santa sentiranno in questo modo la vicinanza e l'incoraggiamento di tutto il popolo di Dio a mantenere la loro presenza nella terra di Gesù ed a costruire la civiltà dell'amore, anche di fronte a difficoltà e ad avversità. Questo è l'augurio che l'Arcivescovo Cordes porta a nome del Papa ai cristiani di Nazareth".

  "Il programma della visita del Presidente di 'Cor Unum' si sviluppa nei principali luoghi della Terra Santa. A Gerusalemme l'Arcivescovo Cordes incontrerà i Padri Benedettini della 'Dormition Abbey', il Patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Michel Sabbah, e il Nunzio Apostolico, Arcivescovo Antonio Franco. A Betlemme egli visiterà il Seminario di 'Bet-Jala'. Sabato 16 avverrà la consegna ufficiale del dono del Papa alla Custodia di Terra Santa. Poi l'Arcivescovo Cordes sarà con i Benedettini tedeschi del Monastero di 'Tabga', presso il Mare di Galilea".

  "Infine il giorno 18 dicembre l'Arcivescovo Cordes incontrerà l'Arcivescovo greco-melkita, Sua Eccellenza Monsignor Elias Chacour, al quale consegnerà un dono di 50.000 dollari, per la costruzione di una scuola nel villaggio di 'Mughar', frutto della colletta recentemente svoltasi in Vaticano in occasione dell'anteprima del film 'Nativity'. La particolarità della progettata scuola - oltre che essere situata nei luoghi dove hanno vissuto i genitori di Gesù - sta nel fatto che vedrà seduti sugli stessi banchi bambini cristiani, drusi e musulmani".
CON-CU/COLLETTA:TERRA SANTA/CORDES                   VIS 20061215 (460)


ELOGIO RICCA TRADIZIONE SPIRITUALITÀ ALESSANDRINA

CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano Sua Beatitudine Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti, nella prima Visita Ufficiale alla Santa Sede, dopo la sua elezione, nel marzo scorso.

  Il Papa ha pregato il Patriarca di trasmettere i suoi saluti a tutti i Vescovi, sacerdoti e fedeli del Patriarcato e a Sua Beatitudine il Cardinale Stéphanos II Ghattas, C.M., Patriarca emerito.

  "È nella Celebrazione della Divina Liturgia" - ha detto Benedetto XVI - "che meglio si manifesta la comunione nel Cristo, che fa di noi dei fratelli. È là che si esprime in pienezza la comunione fra tutti i cattolici, attorno al Successore di Pietro".

  Ricordando che la sede di Alessandria fu nei primi cinque secoli del cristianesimo "il primo Patriarcato dopo Roma", Benedetto XVI ha sottolineato che questa comunità patriarcale "è portatrice di una ricca tradizione spirituale, liturgica e teologica - la tradizione alessandrina - i cui tesori fanno parte del patrimonio della Chiesa" ed ha assicurato il Patriarca della sua preghiera e del suo sostegno "nel 'particolare incarico' che il Concilio Ecumenico Vaticano II affidò alle Chiese Orientali cattoliche: 'Far progredire l'unità di tutti i cristiani, soprattutto dei cristiani orientali'".

  Il Patriarcato di Alessandria dei Copti riveste inoltre, ha affermato il Pontefice, "un ruolo importante nel dialogo interreligioso per la promozione della fraternità e della stima fra cristiani e musulmani e fra tutti gli uomini", invitando Sua Beatitudine Naguib a "sviluppare la ricerca teologica e spirituale propria della vostra tradizione".

  "Nel mondo attuale, la vostra missione è di grande importanza per i vostri fedeli e per tutti gli uomini" - ha detto ancora il Santo Padre elogiando l'attenzione che il Patriarca ha riservato "all'educazione, umana, spirituale, morale e intellettuale della gioventù attraverso un sistema scolastico e catechistico di qualità, che costituisce un servizio a tutta la società".

  Riferendosi alla formazione dei sacerdoti il Papa ha sottolineato che "La vitalità delle comunità cristiane nel mondo di oggi reclama pastori secondo il cuor di Dio che siano veri testimoni del Verbo di Dio e guide per aiutare i fedeli a radicare, sempre più profondamente, la loro vita e la loro missione in Cristo".

  "So bene il posto che ricopre la vita consacrata nella vostra Chiesa. Che la povertà, la castità e l'obbedienza vissute secondo i consigli evangelici siano una testimonianza ed un appello alla santità per il mondo di oggi".
AC/PATRIARCATO ALESSANDRIA/NAGUIB                   VIS 20061215 (410)


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