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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 12 febbraio 2007

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Marche), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Edoardo Menichelli, di Ancona-Osimo.

    - Il Vescovo Giancarlo Vecerrica, di Fabriano-Matelica ed Amministratore Apostolico di Camerino-San Severino Marche.

    - Il Vescovo Gerardo Rocconi, di Jesi.

    - Il Vescovo Giuseppe Orlandoni, di Senigallia.

- Partecipanti al Congresso Internazionale sul Diritto Naturale promosso dalla Pontificia Università Lateranense.

  Sabato 10 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo emerito di Parigi (Francia).

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070212 (120)


PRESENTAZIONE DELL'ANNUARIO PONTIFICIO 2007


CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB. 2007 (VIS). Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha presentato questa mattina al Santo Padre l'edizione 2007 dell'Annuario Pontificio in presenza dell'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari Generali, e di quanti hanno collaborato all'edizione del volume.

  Una nota di presentazione annuncia alcune novità riguardanti il nuovo Annuario. Durante il 2006 sono state erette dal Santo Padre 12 nuove Sedi Vescovili, 9 Sedi Metropolitane ed 1 Amministrazione Apostolica. In tutto sono stati nominati 180 nuovi Vescovi.

  Dal 2004 al 2005 i cattolici nel mondo sono passati da poco più di 1.098 milioni a circa 1.115 milioni, con un aumento dell'1,5% e poiché questa crescita relativa risulta assai vicina a quella della popolazione mondiale (1,2%), la presenza di cattolici nel mondo è risultata sostanzialmente invariata (17,20%).

  L'analisi geografica delle variazioni nel biennio mostra un aumento del 3,1% di cattolici nell'Africa, che ha invece aumentato la sua popolazione di poco meno del 2,5%. Anche nei continenti asiatico e americano si è registrato un aumento di cattolici superiore a quello della popolazione (2,71% contro l'1,18% per l'Asia e l'1,2% contro lo 0,9% per l'America. In Europa si assiste ad un lieve aumento dei cattolici ed ad una quasi stazionarietà della popolazione presente.

  Il numero dei sacerdoti, sia diocesani che religiosi, è passato nel biennio 2004-2005, da 405.891 a 406.411, con un aumento relativo dello 0,13%. Questo vale a livello mondiale in quanto per le singole ripartizioni geografiche le variazioni sono differenziate. A fronte di importanti incrementi per l'Asia e per l'Africa, dove si registra un + 3,80% e un + 3,55% rispettivamente si pongono l'Europa e l'America con una flessione di circa mezzo punto percentuale e l'Oceania con un calo dell'1,8%.

  Il numero degli studenti di filosofia o di teologia nei seminari diocesani o in quelli religiosi è passato da 113.044 nel 2004 a 114.439 nel 2005. Complessivamente nel biennio si è avuto un tasso di aumento dell'1,23%. Tale variazione relativa è stata positiva in Africa (3,46%), in Asia (2,90%) e in America (0,6%), mentre l'Europa ha fatto registrare un calo dell'1,9%. Il numero di seminaristi in Oceania si è stabilizzato intorno alle 950 unità.
AP/ANNUARIO PONTIFICIO 2007/BERTONE                   VIS 20070212 (380)


NON LASCIARE AMMALATI NELL'ABBANDONO E NELLA SOLITUDINE


CITTA' DEL VATICANO, 11 FEB. 2007 (VIS). Alle ore 16:30 di oggi, Memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes, il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, ha celebrato nella Basilica Vaticana la Santa Messa per gli ammalati dell'UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) ed i pellegrini dell'Opera Romana Pellegrinaggi, in occasione della XV Giornata Mondiale del Malato che quest'anno ha avuto per tema: "La cura pastorale e spirituale dei malati con patologie incurabili".

  Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre Benedetto XVI è giunto in Basilica per benedire i malati e rivolgere loro un discorso.

  "Cari amici, Maria, che con la sua fede ha accompagnato il Figlio fin sotto la croce" - ha detto il Santo Padre - "Lei che fu associata per un disegno misterioso alle sofferenze di Cristo, suo Figlio, mai si stanca di esortarci a vivere e a condividere con serena fiducia l'esperienza del dolore e della malattia, offrendola con fede al Padre, completando così ciò che manca nella nostra carne ai patimenti di Cristo".

  Riferendosi a quanti sono colpiti da malattie gravi e dolorose, il Santo Padre ha detto: "Ad essi vorremmo far sentire la vicinanza materiale e spirituale dell'intera comunità cristiana. È importante non lasciarli nell'abbandono e nella solitudine mentre si trovano ad affrontare un momento tanto delicato della loro vita. Meritevoli sono pertanto coloro che con pazienza ed amore mettono a loro servizio competenze professionali e calore umano. Penso ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, ai volontari, ai religiosi e alle religiose, ai sacerdoti che senza risparmiarsi si chinano su di essi, come il buon Samaritano, non guardando alla loro condizione sociale, al colore della pelle o all'appartenenza religiosa, ma solo a ciò di cui abbisognano. Nel volto di ogni essere umano, ancor più se provato e sfigurato dalla malattia, brilla il volto di Cristo, il quale ha detto: 'Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me' (Mt 25, 40)".

  "Il pensiero nostro va alla grotta di Massabielle" - ha concluso il Pontefice - "dove si incrociano il dolore umano e la speranza, la paura e la fiducia. Quanti pellegrini, confortati dallo sguardo della Madre, trovano a Lourdes la forza di compiere più facilmente la volontà di Dio anche quando costa rinuncia e dolore, consapevoli che, come afferma l'apostolo Paolo, tutto concorre al bene di coloro che amano il Signore (...). Nessuno, specialmente chi si trova in condizioni di dura sofferenza, si senta mai solo e abbandonato. Tutti vi affido questa sera alla Vergine Maria. Lei, dopo aver conosciuto indicibili sofferenze, è stata assunta in Cielo, dove ci attende e dove anche noi speriamo di poter condividere un giorno la gloria del suo divin Figlio, la gioia senza fine".
AC/GIORNATA MONDIALE MALATO/...                   VIS 20070212 (480)


SOSTEGNO UMANO E SPIRITUALE MALATI INCURABILI


CITTA' DEL VATICANO, 11 FEB. 2007 (VIS). La Giornata Mondiale del Malato che si celebra oggi, memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes, è stato il tema principale delle riflessioni del Santo Padre che hanno preceduto la recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli e pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "Quest'oggi" - ha ricordato Benedetto XVI - "la Chiesa fa memoria della prima apparizione della Vergine Maria a Santa Bernardetta, avvenuta l'11 febbraio del 1858 nella grotta di Massabielle, presso Lourdes. Un evento prodigioso che ha fatto di quella località, situata sul versante francese dei Pirenei, un centro mondiale di pellegrinaggi e di intensa spiritualità mariana. In quel luogo, da ormai quasi centocinquant'anni, risuona con forza il richiamo della Madonna alla preghiera e alla penitenza, quasi permanente eco dell'invito con cui Gesù inaugurò la sua predicazione in Galilea".

  "Quel Santuario è, inoltre, diventato" - ha proseguito il Santo Padre - "meta di numerosi pellegrini ammalati, che ponendosi in ascolto di Maria Santissima, sono incoraggiati ad accettare i loro patimenti e ad offrirli per la salvezza del mondo, unendoli a quelli di Cristo crocifisso. Proprio per il legame esistente tra Lourdes e la sofferenza umana, quindici anni or sono l'amato Giovanni Paolo II ha voluto che, in occasione della festa della Madonna di Lourdes, si celebrasse anche la Giornata Mondiale del Malato".

  "Quest'anno il cuore di questa ricorrenza è nella città di Seoul, capitale della Corea del Sud, dove a rappresentarmi ho inviato il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute. Rivolgo a lui e a quanti sono ivi radunati un cordiale saluto. Vorrei estendere il mio pensiero agli operatori sanitari del mondo intero, ben consapevole dell'importanza che riveste nella nostra società il loro servizio alle persone malate".

  "Soprattutto desidero manifestare la mia spirituale vicinanza e il mio affetto ai nostri fratelli e sorelle ammalati" - ha detto ancora il Pontefice - "con un particolare ricordo per coloro che sono colpiti da mali più gravi e dolorosi: ad essi, in modo speciale, è diretta in questa Giornata la nostra attenzione. È necessario sostenere lo sviluppo di cure palliative che offrano un'assistenza integrale e forniscano ai malati inguaribili quel sostegno umano e quell'accompagnamento spirituale di cui hanno fortemente bisogno".
ANG/GIORNATA MONDIALE MALATO/...                   VIS 20070212 (390)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Speyer (Germania), presentata dal Vescovo Anton Schlembach, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Dionisio Guillermo García Ibáñez, Arcivescovo Metropolita di Santiago de Cuba (superficie: 6.043; popolazione: 1.017.785; cattolici: 242.378; sacerdoti: 20; religiosi: 53; diaconi permanenti: 3), Cuba. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Santísimo Salvador de Bayamo y Manzanillo (Cuba), è nato a Guantánamo (Cuba) nel 1945, è stato ordinato sacerdote nel 1985 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 1996. Succede all'Arcivescovo Pedro Claro Meurice Estíu, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha elevato la Prefettura Apostolica del Nepal (Nepal), al rango di Vicariato Apostolico, con la medesima denominazione e configurazione territoriale.

- Ha nominato il Padre Anthony Francis Sharma, S.I., attuale Prefetto Apostolico del Nepal, primo Vicario Apostolico del Nepal (superficie: 147.181; popolazione: 23.700.000; cattolici: 6.681; sacerdoti: 51; religiosi: 112), Nepal. Il Vescovo eletto, è nato a Kathmandu (Nepal), nel 1937, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968.

- Ha confermato l'elezione fatta l'8 febbraio 2007 dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Siro-Malankarese dell'Arcivescovo Isaac Cleemis Thottunkal, sinora Metropolita di Tiruvalla (India), ad Arcivescovo Maggiore di Trivandrum dei Siro-Malankaresi (superficie: 8.684; popolazione: 8.657.000; cattolici: 270.000; sacerdoti: 300; religiosi: 1.056), India.
RE:NER:ECE/.../...                                   VIS 20070212 (250)


ESPERIENZA VOLONTARIATO SCUOLA DI VITA


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina i Membri della Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia che riunisce oltre 700 Confraternite presenti su tutto il territorio nazionale, accompagnati da numerosi gruppi di Donatori di Sangue denominati "Fratres".

  Questa istituzione, "la più antica forma di volontariato organizzato sorta nel mondo" conta più di centomila volontari impegnati in modo permanente in ambito socio-sanitario, ha ricordato il Pontefice,e, rivolgendosi ai presenti, ha affermato: "Con la vostra presenza e la vostra azione contribuite a diffondere il Vangelo dell'amore di Dio per tutti gli uomini".

  "Quanto è necessario che anche oggi" - ha esclamato il Pontefice - "anzi specialmente in questa nostra epoca segnata da tante sfide umane e spirituali, i cristiani proclamino con le opere l'amore misericordioso di Dio. (...) Tante persone, infatti, che non facilmente accolgono Cristo ed i suoi esigenti insegnamenti, sono però sensibili alla testimonianza di quanti comunicano il suo messaggio mediante la testimonianza concreta della carità. L'amore è un linguaggio che giunge diretto al cuore e lo apre alla fiducia".

  "La vostra realtà associativa costituisce un tipico esempio dell'importanza che ha il conservare le proprie 'radici cristiane' in Italia e in Europa. Al giorno d'oggi le Misericordie non sono un'aggregazione ecclesiale, ma le loro radici storiche restano inequivocabilmente cristiane. Lo esprime il nome stesso: 'Misericordie', e lo manifesta anche il fatto, già ricordato, che alle vostre origini c'è l'iniziativa di un Santo. Ora, le radici, per continuare a portare frutto, devono mantenersi vive e salde".

  "È per questo" - ha proseguito il Pontefice - "che opportunamente proponete per i vostri soci dei periodici momenti di qualificazione e di formazione, per approfondire sempre più le motivazioni umane e cristiane delle vostre attività. Il rischio, in effetti, è che il volontariato possa ridursi a semplice attivismo. Se invece resta vitale la carica spirituale, può comunicare agli altri ben di più che le cose materialmente necessarie: può offrire al prossimo in difficoltà lo sguardo di amore di cui ha bisogno".

  Infine Papa Benedetto XVI ha manifestato il suo apprezzamento per la "importante funzione educativa" svolta dalle Misericordie che contribuisce "a tener viva la sensibilità ai valori più nobili, quali la fraternità e l'aiuto disinteressato a chi si trova in difficoltà" ed ha sottolineato che: "In particolare i giovani possono trarre beneficio dall'esperienza del volontariato, perché, se bene impostato, esso diventa per loro una 'scuola di vita', che li aiuta a dare alla propria esistenza un senso e un valore più alto e fecondo".

  Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando che domani, 11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes, ricorre la Giornata Mondiale del Malato, dedicata quest'anno alle persone affette da malattie inguaribili ed ha invocato la Vergine Immacolata, Madre della Misericordia, affinché "vegli su ogni vostra confraternita. (...) Vi aiuti" - ha detto Benedetto XVI - "a compiere con autentico amore la vostra missione, contribuendo così a diffondere nel mondo l'amore di Dio, sorgente di vita per ogni essere umano".
AC/VOLONTARIATO/MISERICORDIE                       VIS 20070212 (510)


FORMARE LE COSCIENZE AI VALORI FONDAMENTALI


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina i Membri di una Delegazione della "Académie des Sciences Morales et Politiques" di Parigi, guidata dal Segretario perpetuo Signor Michel Albert che ha consegnato al Papa una medaglia commemorativa dell'iscrizione di Benedetto XVI all'Associazione in qualità di Membro straniero.

  Ringraziando i Membri della Delegazione, il Santo Padre ha tenuto a ricordare che l'Accademia "è sede di scambi e di dibattiti, che propongono alla cittadinanza ed al legislatore riflessioni per contribuire a 'trovare le forme di organizzazione politica più favorevoli al bene pubblico ed allo sviluppo dell'individuo".

  Il Papa ha sottolineato che nel mondo attuale è più urgente che mai "invitare i contemporanei ad una rinnovata attenzione a questi due elementi" ed ha affermato che: "lo sviluppo del soggettivismo, che comporta che ognuno tenda prendere se stesso comune unico punto di riferimento e a ritenere che le sue opinioni abbiano carattere di verità, ci spinge a formare le coscienze sui valori fondamentali, che non si possono disprezzare senza mettere in pericolo l'uomo e la società, e sui criteri oggettivi di una decisione, che presuppongono un atto di ragione".

  Benedetto XVI ha successivamente rievocato la figura di Andreï Sakharov, al quale il Pontefice è succeduto in seno all'Accademia, affermando che il suo esempio ci ricorda "che è necessario, nella vita personale e pubblica, avere il coraggio di dire la verità e di seguirla, di esseri liberi in rapporto all'ambiente che spesso tende a imporre i suoi modi di vedere e i comportamenti da adottare".

  "Una delle sfide per noi contemporanei e particolarmente per i giovani" - ha detto ancora il Pontefice - "consiste nell'accettare di non vivere semplicemente nell'esteriorità, (...) ma sviluppare la vita interiore, luogo unificatore dell'essere e dell'agire, luogo del riconoscimento della nostra dignità di figli di Dio chiamati alla libertà (...). Quello che rallegra il cuore dell'uomo, è il riconoscersi figli e figlie di Dio, è una vita bella e buona sotto lo sguardo di Dio, come pure le vittorie conseguite sul male e contro la menzogna".

  Il Papa ha nuovamente proposto l'esempio di Andreï Sakharov ricordando che: "Se sotto il regime comunista, la sua libertà esteriore era ostacolata, la sua libertà interiore, che nessuno poteva togliergli, l'autorizzava a prendere la parola per difendere con fermezza i suoi compatrioti, in nome del bene comune. Ancora oggi, è importante che l'uomo non si faccia ostacolare da catene esteriori, quali il relativismo, la ricerca del potere e del profitto a tutti i costi, la droga, i rapporti affettivi disordinati, la confusione del matrimonio, il non riconoscimento dell'essere umano in tutti gli stadi della sua esistenza, dal concepimento alla morte naturale, inducendo a ritenere che esistano dei periodi nei quali l'essere umano non esista veramente".

  "Dobbiamo avere il coraggio di ricordare ai nostri contemporanei che cosa è l'uomo e che cosa è l'umanità" - ha concluso il Pontefice invitando "le Autorità civili e le persone che hanno una funzione nella trasmissione dei valori ad aver sempre il coraggio della verità sull'uomo".
AC/ACCADEMIA SCIENZE MORALI:POLITICHE/...               VIS 20070212 (520)


COSTA RICA: PROMUOVERE GIUSTIZIA E SOLIDARIETÀ


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Signor Luis Paris Chaverri, nuovo Ambasciatore del Costa Rica presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Il Papa ha iniziato il suo discorso sottolineando la "forte impronta religiosa" del Costa Rica, che "riflette la fede del suo popolo dopo oltre cinque secoli dall'inizio dell'evangelizzazione".

  Il Santo Padre ha affermato che le diverse comunità ecclesiali "cooperano in ambiti tanto importanti quali l'insegnamento, l'assistenza ai più bisognosi, i servizi sanitari, la promozione della persona nella sua condizione di cittadino e di figlio di Dio" ed ha ricordato che i Vescovi del Costa Rica guardano con attenzione e preoccupazione al "crescente livello di povertà, all'insicurezza pubblica ed alla violenza familiare, ed alla forte immigrazione dai paesi limitrofi. Di fronte a queste situazioni a volte conflittuali e in difesa del bene comune, i Vescovi offrono la propria collaborazione con iniziative che favoriscono la comprensione e la riconciliazione, e portano alla promozione della giustizia e della solidarietà, favorendo il dialogo nazionale fra i responsabili della vita pubblica".

  Ricordando che "i progressi sociali non si realizzano applicando soltanto i necessari mezzi tecnici, ma promuovendo anche riforme che tengano conto di una considerazione etica della persona, della famiglia e della società", il Papa ha affermato che occorre "coltivare i valori morali come l'onestà, l'austerità e la responsabilità per il bene comune. In tal modo si contrasta l'egoismo personale e collettivo e la corruzione in qualsivoglia ambito, che impediscono ogni forma di progresso".

  Benedetto XVI ha elogiato le iniziative del Governo del Costa Rica "per promuovere nel mondo la pace e i diritti umani, la tradizionale vicinanza con le posizioni della Santa Sede in diversi consessi internazionali su questioni tanto importanti quali la difesa della vita umana e la promozione del matrimonio e della famiglia".

  "Tutti i costaricani, con le qualità che li distinguono, devono essere protagonisti ed artefici del progresso del Paese, cooperando ad una stabilità politica che consenta a tutti di partecipare alla vita pubblica". Al riguardo il Pontefice ha ricordato che "gli insegnamenti morali della Chiesa offrono valori e orientamenti che se tenuti in conto da quanti operano al servizio della Nazione, sono di grande aiuto per affrontare adeguatamente le necessità e le aspirazioni dei cittadini".

  Il Santo Padre ha successivamente fatto riferimento al "doloroso e vasto problema della povertà, con le sue gravi conseguenze nel campo educativo, della salute e degli alloggi, una sfida importante per i governanti e i responsabili dell'amministrazione pubblica in vista del futuro della Nazione".

  Di fronte a tale problema "è necessaria" - ha concluso il Pontefice - "una maggiore consapevolezza che permetta di affrontare la situazione attuale in tutti i suoi aspetti, cooperando ad un autentico impegno per il bene comune. Come in altre regioni, i poveri mancano dei beni primari e non trovano i mezzi indispensabili alla propria promozione e sviluppo integrale. Ciò colpisce soprattutto gli immigrati alla ricerca di un più elevato tenore di vita. Dinanzi a ciò, la Chiesa (...) si adopera per incoraggiare e promuovere iniziative volte a superare situazioni di emarginazione".
CD/CREDENZIALI/COSTA RICA:PARIS CHAVERRI               VIS 20070212 (530)


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