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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 11 marzo 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Rafael Bielsa, Ministro degli Esteri di Argentina, con la Consorte e Seguito.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale dei Paesi Bassi, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Franciscus Jozef Maria Wiertz, di Roermond, con l'Ausiliare Vescovo Everardus Johannes de Jong.

- Il Vescovo Adrianus Herman van Luyn, S.D.B., di Rotterdam.

- Il Vescovo Antonius Lambertus Maria Hurkmans, di 's-Hertogenbosch, Bois-Le-Duc.

- L'Arcivescovo Pietro Sambi, Nunzio Apostolico in Israele e in Cipro e Delegato Apostolico in Gerusalemme e Palestina, con undici sacerdoti.
AP:AL/…/… VIS 20040311 (110)

USO DELLE ARMI E PROMOZIONE CULTURA PREVENZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). L'8 marzo scorso, l'Arcivescovo Silvano Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite e le Istituzioni specializzate a Ginevra, è intervenuto alla VII Sessione del Gruppo di Esperti governativi degli Stati Membri della "Convenzione sull'interdizione o limitazione dell'uso di alcune armi convenzionali che possono produrre effetti traumatici eccessivi o indiscriminati". (Ginevra, 8-12 marzo).

"I negoziati multilaterali relativi al controllo delle armi o al disarmo" - ha affermato l'Osservatore Permanente - "andranno avanti a lungo e lentamente, e i risultati raggiunti sono quasi sempre sulla base del minimo comune denominatore. Al contrario, la produzione di nuove armi convenzionali segue i rapidi progressi della ricerca scientifica e tecnologica più avanzata", rendendo disponibili armi sempre più devastanti e provocando "inutili sofferenze umane". L'Arcivescovo Tomasi, rilevando l'uso crescente delle bombe a grappolo, ne ha sottolineato "gli effetti traumatizzanti e devastanti sulle popolazioni civili e le gravi conseguenze negative a livello socio-economico".

"La Santa Sede" - ha ribadito l'Arcivescovo Tomasi - "opera in numerosi Paesi di tutti i continenti, con iniziative a favore delle vittime dei conflitti armati e delle loro famiglie, delle vittime delle mine antiuomo e degli esplosivi abbandonati". "La prevenzione" - ha ribadito il Nunzio - "è sicuramente meno costosa in termini di vite umane e di danni socio-economici. Una cultura della prevenzione è la più appropriata per garantire una sicurezza fondata sulla giustizia, la fiducia e la cooperazione fra gli Stati. Perciò il giusto equilibrio dovrebbe essere quello di un armamento mantenuto ai livelli più bassi, i cui effetti risultino in sofferenze e danni minimi".
DELSS/ARMI/GINEVRA:TOMASI VIS 20040311 (290)

CONSIGLIO CULTURA: L'ATEISMO NON È IN CRESCITA NEL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha inaugurato questa mattina in Vaticano, l'Assemblea Plenaria del Dicastero, sul tema: "La fede cristiana all'alba del III Millennio e la sfida della non credenza e dell'indifferenza religiosa". All'Assemblea, in corso dall'11 al 13 marzo, partecipano 55 Membri provenienti da tutto il mondo, e Membri, Consultori ed Officiali del Pontificio Consiglio della Cultura.

Al termine della cerimonia di apertura, sono stati presentati i risultati di una indagine mondiale sulla non credenza e l'indifferenza religiosa, condotta dal Pontificio Consiglio della Cultura: "Non è vero che l'ateismo è in crescita nel mondo" - si legge in un Comunicato Stampa del Pontificio Consiglio - "Dall'ateismo militante e organizzato di altri tempi, si è passati ad una situazione di indifferenza pratica, di perdita di rilevanza della questione di Dio, e di abbandono della pratica religiosa, soprattutto nel mondo occidentale. Ma non un abbandono della credenza in Dio".

Secondo il Presidente del Pontificio Consiglio "non si tratta di continuare ad esaminare il problema della perdita o meno della fede, ma di dare risposte concrete. Noi non siamo sociologi, ma pastori".

L'indagine compiuta è risultata in una "mappa" aggiornata della non credenza, le cui conclusioni possono essere così riassunte:

- "La non credenza non è in crescita nel mondo. È un fenomeno legato soprattutto al mondo occidentale, non asiatico, latinoamericano o africano, né tanto meno al mondo musulmano".

- "L'ateismo militante è in regresso e non esercita alcun influsso pubblico, se si eccettuano i regimi dove è ancora in vigore un sistema politico ateo. Si osserva, invece, il risveglio di un certo laicismo militante, specialmente in Europa".

- "È in crescita l'indifferenza religiosa o l'ateismo pratico. Agnostici e i credenti non praticanti tendono a confondersi in una ampia fascia, in cui si vive di fatto come se Dio non esistesse: è l'ascesa dell'homo indifferens".

- "L'ateismo e la non credenza, fenomeni tipicamente maschili, urbani e propri di persone con un livello culturale medio-alto in passato, si estende anche alle donne che lavorano fuori di casa: tra loro la non credenza aumenta e raggiunge livelli quasi pari a quelli degli uomini".

- "Cala dappertutto il numero delle persone che frequentano la Chiesa. Ciò non significa aumento della non credenza, bensì trasformazione della pratica religiosa e del modo di credere: credere senza appartenere".

- È in crescita anche una nuova ricerca più spirituale che religiosa, che non coincide sempre con un ritorno alle pratiche religiose tradizionali. Cresce perciò il fenomeno dei 'recommençants'".
…/PLENARIA CULTURA/POUPARD VIS 20040311 (410)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO ATTENTATI TERRORISTICI A MADRID


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma, inviato, questa mattina, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, al Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, per gli attentati terroristici di questa mattina nella capitale spagnola:

"Nell'apprendere la tragica notizia degli esecrabili attentati terroristici perpetrati questa mattina nelle stazioni ferroviarie di Atocha, El Pozo del Tío Raimundo e Santa Eugenia di Madrid, che hanno provocato tantissime vittime e numerosissimi feriti fra la folla dei pendolari che si recavano al lavoro, colpendo crudelmente le loro famiglie e l'intera Nazione spagnola, il Santo Padre ribadisce la sua ferma e assoluta condanna di tali ingiustificabili atti che offendono Dio, violano il fondamentale diritto alla vita e distruggono la pacifica convivenza, alla quale vivamente aspirano le comunità ecclesiali e tutto il nobile popolo spagnolo".

"Sua Santità offre suffragi per l'eterno riposo dei defunti ed assicura la sua vicinanza alle famiglie che piangono i loro cari, e prega Vostra Eminenza di trasmettere le sue sentite condoglianze e l'espressione dei suoi ferventi voti per la pronta guarigione dei feriti".

"Incoraggiando il diletto popolo spagnolo a proseguire con costanza e senza scoraggiarsi il cammino della pacifica e serena convivenza, invoca su tutti la protezione della Vergine Immacolata e, in segno di affetto e di speranza, impartisce di cuore la Benedizione Apostolica".
TGR/ATTENTATI TERRORISTICI/ROUCO VIS 20040311 (240)

NOMINA DELEGATO SANTUARIO ED OPERE SAN PIO DA PIETRELCINA


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Con una Lettera, datata 22 febbraio, Festa della Cattedra di San Pietro, resa pubblica questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha nominato l'Arcivescovo Domenico Umberto d'Ambrosio, di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo (Italia), Delegato per il Santuario e le Opere di San Pio da Pietrelcina.

Il Santo Padre, ricordando la vita, la morte e le opere di San Pio da Pietreclina, ed i suoi carismi, scrive che il Frate del Gargano: "divenne (…) un esempio toccante di sensibilità umana, riproponendo in se stesso due peculiari caratteristiche della tradizione francescana e cappuccina: la preghiera contemplativa e la carità fattiva". Tali caratteristiche si espressero nella fondazione dei "Gruppi di Preghiera" e nella testimonianza offerta dalla "Casa Sollievo della Sofferenza". Alla luce dello "amplissimo raggio di influenza che la devozione al Santo del Gargano ha raggiunto nel mondo", scrive ancora il Santo Padre, "si è resa evidente con crescente chiarezza l'opportunità di un nesso più stretto tra il Santuario e la Santa Sede ".

"In quanto Delegato per il Santuario" - sottolinea il Papa - "Ella dovrà innanzitutto dedicare speciale cura a tale luogo di culto ove annualmente affluiscono tanti pellegrini di ogni nazionalità" e "Come Vescovo della Chiesa di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo, Ella ha il compito di custodire i carismi che lo Spirito ha suscitato e continua a suscitare in codesta amata porzione della Chiesa Santa di Dio". Citando le parole rivolte all'Arcivescovo in occasione dell'Udienza del 25 marzo 2003, il Papa ha ripetuto: "'Lei sarà il custode dell'eredità di Padre Pio da Pietrelcina'".

Successivamente, citando il Decreto di Papa Paolo VI sull'Ufficio Pastorale dei Vescovi nella Chiesa, "Christus Dominus" (1965), Giovanni Paolo II scrive: "Sotto la Sua autorità si svolgerà, perciò, quanto riguarda, 'il pubblico esercizio del culto divino, salva la diversità dei riti; la cura delle anime; la predicazione al popolo; l'educazione religiosa e morale dei fedeli e specialmente dei fanciulli; l'istruzione catechistica e la formazione liturgica; il decoro dello stato clericale; e, infine, le varie opere relative all'esercizio del sacro apostolato'". Infine il Papa conclude: "Ella, inoltre, porrà ogni cura nell'armonizzare l'attività pastorale del Santuario con le altre attività della pastorale diocesana".

Al termine della Lettera, il Papa precisa che, nella sua qualità di Delegato per le Opere di Padre Pio, l'Arcivescovo D'Ambrosio è anche Presidente della Fondazione 'Casa Sollievo della Sofferenza - Opera di Padre Pio da Pietrelcina e Direttore Generale dell'Associazione Internazionale dei "Gruppi di preghiera".
GPII-LETTERA/DELEGATO:PIETRELCINA/D'AMBROSIO VIS 20040311 (430)
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