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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 16 maggio 2012

COMUNICATO FRATERNITÀ SAN PIO X


Città del Vaticano, 16 maggio 2012 (VIS). Nel primo pomeriggio di oggi la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il Comunicato che segue, relativo alla Fraternità "San Pio X".

"Come anticipato da agenzie di stampa, oggi, 16 maggio 2012, si è riunita la Sessione Ordinaria della Congregazione per la Dottrina della Fede ed è stata discussa anche la questione della Fraternità San Pio X".
"In particolare è stato esaminato il testo della risposta di S.E. Mons. Bernard Fellay, pervenuta il 17 aprile 2012, e sono state formulate alcune osservazioni che saranno tenute presenti nelle ulteriori discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X".
"In considerazione delle posizioni prese dagli altri tre Vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente e singolarmente".



NON C'É GRIDO UMANO CHE NON SIA ASCOLTATO DA DIO

Città del Vaticano, 16 maggio 2012 (VIS). Dopo le catechesi sulla preghiera negli Atti degli Apostoli, il Santo Padre ha annunciato che le prossime catechesi saranno dedicate alla preghiera nelle Lettere di San Paolo, Lettere che sono introdotte e si chiudono con espressioni di preghiera. San Paolo ci ha lasciato una preghiera che si manifesta in una grande ricchezza di forme, ha notato Benedetto XVI.

Nell'Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di oltre 11.000 persone, il Papa ha spiegato che l'Apostolo delle genti "vuole farci comprendere che la preghiera non deve essere vista come una semplice opera buona compiuta verso Dio, una nostra azione. Essa è innanzitutto un dono, frutto della presenza viva, reale, vivificante del Padre e di Gesù Cristo in noi, attraverso lo Spirito Santo".

"Nella preghiera noi sperimentiamo (...) la nostra debolezza, la nostra povertà, il nostro essere creature, poiché siamo posti di fronte all’onnipotenza e alla trascendenza di Dio" e "percepiamo il senso del nostro limite (...). Cresce allora in noi il bisogno di fidarci e affidarci sempre più a Lui (...). Ed è lo Spirito Santo che viene in aiuto a questa nostra incapacità, (...) guidando il nostro rivolgerci a Dio. Per San Paolo la preghiera è soprattutto l’operare dello Spirito nella nostra umanità, per farsi carico della nostra debolezza e trasformarci da uomini legati alle realtà materiali in uomini spirituali".

Successivamente il Papa ha evidenziato tre conseguenze nella nostra vita cristiana quando lasciamo operare in noi lo Spirito di Cristo come principio interiore di tutto il nostro agire ed ha detto: "Anzitutto con la preghiera animata dallo Spirito siamo messi in condizione di abbandonare e superare ogni forma di paura o di schiavitù, vivendo l'autentica libertà dei figli di Dio. (...) Un'altra conseguenza (...) è che il rapporto stesso con Dio diventa talmente profondo da non essere intaccato da alcuna realtà o situazione. Comprendiamo allora che con la preghiera non siamo liberati della prove o dalle sofferenze, ma possiamo viverle in unione con Cristo, con le sue sofferenze, nella prospettiva di partecipare anche della sua gloria".

"Molte volte - ha detto il Papa - nella nostra preghiera, chiediamo a Dio di essere liberati dal male fisico e spirituale (...). Tuttavia spesso abbiamo l’impressione di non essere ascoltati e allora rischiamo di scoraggiarci e di non perseverare. In realtà non c’è grido umano che non sia ascoltato da Dio (...) La risposta di Dio Padre al Figlio non è stata la liberazione immediata dalle sofferenze, dalla croce, dalla morte, ma proprio attraverso la croce e la morte, come espressione dell’amore supremo, Dio ha risposto al di là di ogni umana attesa con la risurrezione del Figlio".

"Infine la preghiera del credente si apre anche alle dimensioni dell’umanità e dell’intero creato, (...) non rimane mai chiusa in se stessa, ma si apre alla condivisione dei 'gemiti', delle sofferenze del nostro tempo. Diventa così (...) canale di speranza per tutta la creazione, espressione di quell’amore di Dio che è riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato".

"San Paolo - ha concluso il Pontefice - ci insegna che nella nostra preghiera dobbiamo aprirci alla presenza e all’azione dello Spirito Santo, il quale prega in noi (...) per portarci ad aderire a Dio con tutto il nostro cuore e con tutto il nostro essere. Lo Spirito di Cristo diventa la forza della nostra preghiera 'debole', la luce della nostra preghiera 'spenta', il fuoco della nostra preghiera 'arida', donandoci la vera libertà interiore, insegnandoci a vivere affrontando le prove dell’esistenza, nella certezza di non essere soli, aprendoci agli orizzonti dell’umanità e della creazione 'che geme e soffre le doglie del parto'".

LAVORO NON DOVREBBE OSTACOLARE LA FAMIGLIA

Città del Vaticano, 16 maggio 2012 (VIS). "Il lavoro non dovrebbe ostacolare la famiglia, ma piuttosto sostenerla e unirla", ha affermato Benedetto XVI in un appello al termine dell'Udienza Generale di oggi.

Nel ricordare che ieri si è celebrata la Giornata Internazionale delle Famiglie, che le Nazioni Unite hanno dedicato quest'anno all'equilibrio fra famiglia e lavoro, il Papa ha affermato che il lavoro deve sostenere e unire la famiglia "aiutarla ad aprirsi alla vita e ad entrare in relazione con la società e con la Chiesa.  Auspico, inoltre, - ha proseguito il Pontefice - che la Domenica, giorno del Signore e Pasqua della settimana, sia giorno di riposo e occasione per rafforzare i legami familiari".

Nelle parole di saluto nelle diverse lingue agli oltre 11.000 pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha ricordato che domani si celebra la Solennità dell'Ascensione del Signore ed ha detto che questa Solennità "ci invita a guardare a Gesù che, salendo al cielo, affida agli Apostoli il mandato di portare il suo messaggio di salvezza in tutto il mondo. (...) Il Signore ha preparato un posto per ognuno e ci attende. I nostri pensieri e le nostre opere siano rivolti verso la patria celeste".

UDIENZE


Città del Vaticano, 16 maggio 2012 (VIS). Alla fine dell’Udienza Generale il Santo Padre ha ricevuto il Vescovo Gerhard Ludwig Müller, di Regensburg (Repubblica Federale di Germania).



AVVISO


Città del Vaticano, 16 maggio 2012 (VIS). Domani, Solennità dell’Ascensione del Signore, giorno di vacanza in Vaticano, il servizio del V.I.S. non sarà trasmesso. Le trasmissioni riprenderanno venerdì 18 maggio.


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