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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 9 febbraio 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Jean-Pierre Ricard, di Bordeaux, con l'Ausiliare, Vescovo Jean-Claude Hertzog.

- Il Vescovo Jean-Charles Descubes, di Agen.

- Il Vescovo Philippe Breton, di Aire et Dax.

- Il Vescovo Pierre Molères, di Bayonne.

Sabato 7 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Carlo Caffarra, di Bologna (Italia).

- Il Signor Wilfrid-Guy Licari, Ambasciatore del Canada, in visita di congedo.

- Il Signor Francisco A. Alba, Ambasciatore delle Filippine, in visita di congedo.

- L'Arcivescovo Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, con il Vescovo Josef Clemens, Segretario e con il Professor Guzmán, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
AL:AP/…/… VIS 20040209 (140)

RELIGIOSE DI SANTA BRIGIDA "SPECIALISTE DELLO SPIRITO"


CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto le partecipanti al Capitolo Generale dell'Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida, con l'Abbadessa Generale Madre Tekla Famiglietti, riconfermata per i prossimi sei anni.

Ricordando il tema di riflessione scelto per l'Assemblea Capitolare: "Ritornare alle radici... per un rinnovamento della vita religiosa", il Papa ha affermato: "Ogni autentico rinnovamento richiede un saggio recupero dello spirito delle origini, in modo da tradurre il carisma fondazionale in scelte apostoliche consone alle esigenze dei tempi. Per questo, fedeli alla peculiare vocazione monastica che contraddistingue la famiglia brigidina, vi siete preoccupate di ribadire il primato assoluto che Dio deve occupare nell'esistenza di ciascuna di voi e delle vostre comunità. Siete chiamate anzitutto ad essere 'specialiste dello spirito', anime cioè infuocate di amore divino, contemplative e costantemente dedicate all'orazione".

"Solamente se sarete 'specialiste dello spirito' come fu Santa Brigida, potrete incarnare fedelmente in questa nostra epoca il carisma di radicalità evangelica e di unità, ereditato dalla Beata Elisabetta Hesselblad. Attraverso l'ospitalità e l'accoglienza che offrite nelle vostre case, potrete testimoniare l'amore misericordioso di Dio verso ogni uomo e l'anelito all'unità che Cristo ha lasciato ai suoi discepoli".

Il Santo Padre ha incoraggiato le religiose ad "essere dappertutto costruttrici infaticabili del 'grande ecumenismo della santità'. La vostra azione ecumenica è particolarmente apprezzata, perché interessa nazioni del Nord-Europa, dove minore è la presenza dei cattolici ed importante è la promozione del dialogo con i fratelli di altre Confessioni cristiane".
AC/ECUMENISMO/ORDINE SANTA BRIGIDA VIS 20040209 (260)

150° ANNIVERSARIO DOGMA IMMACOLATA CONCEZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2004 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus, la celebrazione della Giornata Mondiale del Malato l'11 febbraio prossimo ed il 150° anniversario del Dogma dell'Immacolata Concezione.

"Mercoledì prossimo, 11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes" - ha detto Giovanni Paolo II - "si terrà la Giornata Mondiale del Malato", Giornata istituita da Giovanni Paolo II e celebrata per la prima volta a Lourdes l'11 febbraio 1993. Il Papa ha detto ancora: "Le manifestazioni principali avranno luogo proprio a Lourdes, dove Maria Santissima apparve a Santa Bernadette Soubirous, presentandosi come 'L'Immacolata Concezione'. Quest'anno poi, ricorre il 150° anniversario del Dogma dell'Immacolata Concezione, proclamato dal mio venerato predecessore il Beato Pio IX, di cui ieri abbiamo celebrato la festa".

"È noto lo stretto legame che esiste tra Nostra Signora di Lourdes e il mondo della sofferenza e della malattia." - ha proseguito il Pontefice - "Nel Santuario sorto presso la grotta di Massabielle, i malati sono da sempre i protagonisti, e Lourdes è diventata, nel corso degli anni, un'autentica cittadella della vita e della speranza. Come poteva essere altrimenti? L'Immacolata Concezione di Maria è, infatti, la primizia della redenzione compiuta da Cristo e pegno della sua vittoria sul male. Quella polla d'acqua sorgente dalla terra, alla quale la Vergine invitò Bernadette a bere, richiama alla mente la potenza dello Spirito di Cristo, che risana integralmente l'uomo e gli dona la vita eterna".

Il Papa ha quindi precisato che il Cardinale Lozano Barragán, Presidente dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, sarà Suo inviato Speciale alle celebrazioni in programma a Lourdes e presiederà la solenne Celebrazione Eucaristica dell'11 febbraio.

Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha detto: "Saluto i lavoratori delle acciaierie di Terni, venuti in pellegrinaggio a piedi per richiamare l'attenzione sulla crisi occupazionale di quel grande complesso industriale. Non posso dimenticare che proprio là, il 19 marzo 1981, feci la mia prima visita pastorale ad una fabbrica italiana. Cari lavoratori, come dissi allora, apprezzo in voi la ferma volontà di 'difendere il vostro lavoro e la sua dignità'. Vi sono vicino nella presente difficoltà ed auspico che ad essa si possa trovare una soluzione equa per voi e per le vostre famiglie".
ANG/GIORNATA MONDIALE MALATO/… VIS 20040209 (400)

DECIMO ANNIVERSARIO ISTITUZIONE PONTIFICIA ACCADEMIA VITA

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2004 (VIS). Un Comunicato reso pubblico oggi, annuncia che nei giorni dal 19 al 22 febbraio prossimo, nell'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, si svolgerà la Decima Assemblea Generale della Pontificia Academia pro Vita.

L'incontro di quest'anno coincide con la ricorrenza del decimo anniversario di istituzione dell'Accademia. La giornata del 19 febbraio sarà interamente dedicata alla celebrazione di questa ricorrenza, attraverso l'esame di tre tematiche: i primi dieci anni di attività della Pontificia Academia pro Vita; il ricordo della figura del Professor Jérome Lejeune, primo Presidente della Pontificia Academia ed illustre scienziato genetista e l'insegnamento di Giovanni Paolo II sulla vita umana. La giornata del 19 si concluderà con un concerto per coro ed orchestra, diretto dal Maestro Marco Frisina, nell'Aula Paolo VI.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II sarà vicino all'Accademia per la Vita, da lui voluta ed istituita dieci anni fa, ricevendo in partecipanti in udienza privata oppure attraverso l'invio di un Suo messaggio.

I giorni dal 20 al 22 febbraio saranno dedicati ai lavori dell'Assemblea Generale, che quest'anno ha per tema: "La dignità della procreazione umana e le tecnologie riproduttive: aspetti antropologici ed etici". La tematica sarà affrontata con una prospettiva pluridisciplinare: le tecnologie di riproduzione artificiale saranno esaminate dal punto di vista scientifico, antropologico, teologico, etico e giuridico.

L'Assemblea si concluderà con l'emanazione di un Comunicato Finale che riassumerà i principali contenuti e le conclusioni emerse dai lavori assembleari. Gli Atti conclusivi saranno raccolti in volume e pubblicati in italiano ed in inglese nei mesi successivi.
ACAD-V/DECIMO ANNIVERSARIO/… VIS 20040209 (260)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Torit (Sudan), presentata dal Vescovo Paride Taban, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
RE/…/TABAN VIS 20040209 (50)

LO STATO DEVE PROTEGGERE DIRITTI INALIENABILI FAMIGLIA

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha preso ieri la parola alla XLII Sessione della Commissione dello Sviluppo Sociale, in occasione del decimo anniversario dell'Anno Internazionale della Famiglia ed ha sottolineato "il ruolo fondamentale" della famiglia nella società, "primo luogo di integrazione sociale poiché costituisce la prima cellula della società ed il suo fondamento".

"Per la Santa Sede" - ha affermato il Nunzio Apostolico - "la famiglia è un'istituzione naturale fondata sul matrimonio - unione intima e complementare di un uomo e di una donna - che, in quanto tale, è titolare di diritti propri ed inalienabili. Molto più che una mera unità giuridica, sociologica o economica, la famiglia costituisce una comunità di amore e di solidarietà. Per ciò essa è particolarmente adatta a realizzare l'integrazione di tutti i membri che la compongono, giovani, anziani o disabili. Si può quindi facilmente affermare che una famiglia così concepita potrebbe servire da modello di integrazione sociale su più vasta scala".

Tuttavia, ha rilevato l'Arcivescovo Migliore, il mondo attuale pone notevoli sfide alla famiglia, fra le quali: "i giovani che vivono in famiglie definite disfunzionali, caratterizzate da conflitti, da controllo genitoriale inadeguato, (…) abuso di droghe", famiglie svantaggiate. "Tali sfide fanno sì che la mia Delegazione insista sull'urgenza di adottare politiche familiari adeguate alle esigenze attuali. Siamo convinti che tali politiche costituiscano la maniera più etica e concreta di risolvere le crisi della società e garantire un futuro possibile alla democrazia".

L'Arcivescovo Migliore ha infine ribadito che la società deve aiutare la famiglia e citando la "Familiaris consortio", ha ricordato che: "'(…) lo Stato non può né deve sottrarre alle famiglie quei compiti che esse possono ugualmente svolgere bene da sole o liberamente associate, ma positivamente favorire e sollecitare al massimo l'iniziativa responsabile delle famiglie'. (…) Lo Stato ha la responsabilità di difendere la 'sovranità' della famiglia. (…) In definitiva, difendere la sovranità della famiglia significa contribuire alla sovranità delle nazioni".
DELSS/FAMIGLIA/ONU:MIGLIORE VIS 20040209 (350)

AMORE AI POVERI SEGNO DISTINTIVO COMUNITÀ SANT'EGIDIO


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Vescovo Vincenzo Paglia, di Terni-Narni-Amelia ed ai partecipanti al VI Incontro Internazionale dei Vescovi e dei Sacerdoti amici della Comunità di Sant'Egidio, radunati a Roma, provenienti da vari Paesi, "per vivere insieme momenti di riflessione e di preghiera in un clima di fraternità, arricchito anche dalla presenza di responsabili di altre Chiese e Comunità ecclesiali".

Ciò che accomuna i partecipanti, ha sottolineato il Papa, è: "il legame alla Comunità di Sant'Egidio, associazione che da 36 anni svolge un apprezzato servizio di evangelizzazione e di carità nella città di Roma e in altre località dell'Europa, dell'Africa, dell'America Latina e dell'Asia". Ricordando il tema di riflessione scelto per l'Incontro: "Il Vangelo della carità", il Papa ha rievocato la figura del suo predecessore, il Beato Giovanni XXIII, che "amava dire che la Chiesa è di tutti, ma in special modo dei poveri. (…) Il Regno di Dio appartiene ai poveri, i quali, secondo alcuni Padri, possono essere nostri avvocati presso Dio".

"Venerato Fratello" - scrive il Papa al termine del suo Messaggio - "per la Comunità di Sant'Egidio e per quanti intendono condividerne lo spirito, l'amore ai poveri continui ad essere il segno distintivo. Ognuno sappia farsi 'prossimo' di chi si trova nel bisogno e sperimenterà così la verità delle parole della Bibbia: 'Vi è più gioia nel dare che nel ricevere'".
MESS/POVERI:SANT'EGIDIO/PAGLIA VIS 20040209 (270)

RIFORMA O.N.U. PRECISO OBBLIGO MORALE E POLITCO


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano il Signor Julian Robert Hunte, Presidente della LVIII Sessione dell'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.

"La Santa Sede" - ha detto il Papa nel suo discorso in lingua inglese - "come lei sa, considera l'Organizzazione delle Nazioni Unite un significativo strumento di promozione del bene comune universale. È stata da voi intrapresa una riorganizzazione volta a rendere più efficace la sua azione. Questa iniziativa non solo garantirà azioni più efficaci ed incisive per la giusta soluzione delle controversie internazionali, ma renderà le Nazioni Unite un'autorità morale sempre più rispettata dalla comunità internazionale".

Citando il suo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, il Santo Padre ha detto: "Auspico che gli Stati Membri considerino tale riforma come 'un preciso obbligo morale e politico che richiede prudenza e determinazione' e requisito necessario per lo sviluppo dell'ordine internazionale al servizio dell'intera famiglia umana. Assicuro le mie preghiere per i vostri sforzi nella realizzazione di tale obiettivo ed invoco sui di voi ed i vostri colleghi le benedizioni divine della saggezza, della fortezza e della pace".
AC/PRESIDENTE ASSEMBLEA GENERALE/HUNTE VIS 20040209 (200)

AI VESCOVI DI FRANCIA: VITA CHIESA DIOCESANA


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, ha ricevuto i Vescovi francesi delle Provincie Ecclesiastiche di Lyon e Clermont, al termine della loro Visita "ad Limina Apostolorum", ed ha dedicato il suo discorso alla vita della Chiesa diocesana.

Il Papa ha ricordato che, all'indomani dell'ultima Visita "ad Limina" dei Vescovi francesi nel 1997, molte Diocesi hanno "intrapreso una riflessione importante sulla vita ed il ruolo delle parrocchie, resa necessaria dall'evoluzione demografica e dalla crescente urbanizzazione, ma anche dalla diminuzione del numero di sacerdoti".

"Non limitandosi semplicemente ad una riforma amministrativa (…) questa riflessione pastorale" - ha continuato il Santo Padre - "ha consentito di svolgere una reale opera di formazione permanente e di catechesi con i fedeli, permettendo loro di appropriarsi in modo più consapevole delle ricchezze della vita della parrocchia, come, le tre grandi missioni ecclesiali": la missione profetica, sacerdotale e reale.

Il Santo Padre ha sottolineato che: "Tutta la comunità ecclesiale, e particolarmente la parrocchia, cellula fondamentale della vita della Chiesa diocesana, deve annunciare il Vangelo, celebrare il culto dovuto a Dio e servire alla maniera di Cristo. Ugualmente importante è vigilare affinché la comunità parrocchiale esprima la diversità dei membri che la compongono e la varietà dei loro carismi, e che si apra alla vita delle associazioni e dei movimenti. Sarà così espressione viva della comunione ecclesiale".

"La riscoperta della natura sacramentale della Chiesa, che è anche 'comunione missionaria', deve dunque esprimersi in una nuova dinamica orientata all'evangelizzazione".

Il Papa ha espresso gioia per le manifestazioni diocesane per i giovani, promosse dai Vescovi, che: "consentono di comprendere meglio il significato della Chiesa-Comunione, poiché raggruppano persone provenienti da gruppi, luoghi e sensibilità diverse".

"Per essere fedeli al senso della missione (…) occorre aprirsi ad altre dimensioni prestando grande attenzione ai fenomeni sociali nuovi e a tutti gli 'areopaghi moderni'. Per meglio conseguire tale scopo, alcune Diocesi hanno deciso di associare le loro forze apostoliche, mettendo al servizio delle Diocesi con un minor numero di sacerdoti, sacerdoti disponibili per la missione".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che: "Servire alla maniera di Cristo è la missione reale di ogni battezzato e di ogni comunità ecclesiale, che la Diocesi deve concretamente manifestare. In certo modo, il ministero dei diaconi permanenti onora questo impegno". I laici, ha detto ancora il Pontefice, "sono i primi attori di questa missione ecclesiale di servizio, nella testimonianza che essi rendono quotidianamente al Vangelo, attraverso il loro lavoro e nei ruoli ricoperti nel mondo. Attraverso le realtà della vita politica e sociale, nei molteplici ambiti dell'attività economica e nell'azione culturale, essi operano nella società al fine di promuovere rapporti fra gli uomini che rispettino ed onorino la dignità di ogni individuo in tutte le sue dimensioni. Essi manifestano anche il loro senso di giustizia e di solidarietà vero i meno privilegiati, (…) in particolare sostenendo le opere missionarie. I cattolici di Francia hanno infatti un'antica tradizione missionaria".

Al termine del suo discorso, il Santo Padre ha avuto parole di incoraggiamento per "tutte le persone che operano nelle istituzioni diocesane e che compiono un servizio ecclesiale, del quale è evidente la dimensione missionaria".
AL/…/FRANCIA VIS 20040209 (530)

TELEGRAMMA VITTIME ATTENTATO TERRORISTICO A MOSCA


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2004 (VIS). Riportiamo il testo del telegramma, reso pubblico oggi, che il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha fatto pervenire, a nome del Santo Padre, all'Arcivescovo Antonio Mennini, Nunzio Apostolico e Rappresentante della Santa Sede nella Federazione Russa, per le vittime dell'attentato terroristico nella metropolitana di Mosca:

"Profondamente addolorato per la tragica notizia dell'attentato nella Metropolitana di Mosca, il Sommo Pontefice incarica Vostra Eccellenza di presentare i suoi sentimenti di vivo cordoglio ai familiari delle vittime. Nell'affidare alla misericordia del Signore le anime di questi defunti, come pure tutte le vittime della violenza, Sua Santità invoca su quanti sono stati colpiti da così drammatico evento, la confortatrice Benedizione Apostolica".
TGR/ATTENTATO/MOSCA/SODANO VIS 20040209 (130)

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