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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 25 aprile 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Willy Ngumbi, M.Afr., Vescovo di Kindu (superficie: 82.883; popolazione: 500.000; cattolici: 180.000; sacerdoti: 20; religiosi: 35), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto, finora formatore al noviziato dei Padri Bianchi a Bobo Dioulasso (Burkina Faso), è nato nel 1965 a Bujumbura (Burundi), ha emesso la professione perpetua nella Società dei Missionari d'Africa (Padri Bianchi) nel 1992 ed è stato ordinato sacerdote nel 1993.
NER/.../NGUMBI                                             VIS 20070425 (80)


BUDDISTI E CRISTIANI: EDUCARE VIVERE IN ARMONIA E PACE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a firma del Cardinale Paul Poupard, Presidente del Dicastero, ai Buddisti di tutto il mondo in occasione della festività buddista di Vesakh.

  Nei paesi buddisti di tradizione Therevada, (Sri Lanka, Thailandia, Cambogia, Laos, Malesia), la festività mobile Vesakh che commemora i principali avvenimenti della vita di Buddha, si celebra il 2 maggio. Nei paesi di tradizione Mahayana (Cina, Giappone e Corea), tali avvenimenti si celebrano in giorni diversi.

  Nel Messaggio 2007, intitolato: "Cristiani e buddisti: educare le comunità a vivere in armonia e in pace", si legge: "Costruire una comunità richiede gesti concreti che riflettano il rispetto per la dignità degli altri (...). Tuttavia, vi sono persone che hanno ancora bisogno di imparare qualcosa sugli altri e sulle loro credenze, per superare pregiudizi ed incomprensioni".

  "L'Educazione alla pace è una responsabilità che deve essere sostenuta da tutti i settori della società. Naturalmente, inizia nelle case dove la famiglia, il pilastro fondamentale della società, si sforza di trasmettere valori tradizionali e sani ai bambini con il deliberato impegno di formare le loro coscienze. Le generazioni più giovani meritano di crescere, e anzi maturano, con un'educazione fondata sui valori, che rafforza il rispetto, l'accoglienza, la compassione e l'uguaglianza".

  "Il potere dei mezzi di comunicazione di modellare le menti, specialmente dei giovani, non può essere sottovalutato. Mentre si prende sempre più coscienza, per quello che realmente sono, degli elementi irresponsabili che essi veicolano, si vede anche che molte cose buone possono essere realizzate attraverso produzioni di qualità e programmi educativi. Quando le persone che lavorano nei mezzi di comunicazione usano la loro coscienza morale, è possibile dissipare l'ignoranza e trasmettere conoscenze, preservare i valori sociali e presentare la dimensione trascendente della vita che nasce dalla natura spirituale di ogni individuo".
CON-DIR/BUDDISTI/VESAKH                           VIS 20070425 (320)


APPELLO ALLA PRUDENZA SULLE STRADE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS).  Al termine dell'Udienza Generale di oggi il Papa ha ricordato che: "Per iniziativa delle Nazioni Unite, questa settimana è dedicata alla sicurezza stradale".

  "Rivolgo" - ha detto Benedetto XVI - "una parola di incoraggiamento alle Istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure e salvaguardare la vita umana con strumenti idonei; a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per ridurre i troppi incidenti sulle strade di tutto il mondo. E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie, auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada".
AG/PRUDENZA STRADE/...                           VIS 20070425 (140)


ORIGENE: MAESTRO E TESTIMONE ESEMPLARE CRISTIANESIMO


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi ad Origene alessandrino, storico del III secolo, "tra i più grandi scrittori che siano sorti nella Chiesa lungo tutta la sua storia". L'Udienza si è tenuta in Piazza San Pietro con la partecipazione di più di 25.000 persone.

  Origene, ha detto il Papa, "raccoglie l'eredità di Clemente e la rilancia verso il futuro in maniera talmente innovativa, da imprimere una svolta irreversibile allo sviluppo del pensiero cristiano. Fu un vero 'maestro' (...), un testimone esemplare della dottrina che trasmetteva".

  La "svolta irreversibile" che Origine impresse alla storia della teologia "corrisponde in sostanza" - ha affermato Papa Benedetto XVI - "alla fondazione della teologia nella spiegazione delle Scritture, o meglio alla perfetta simbiosi tra teologia ed esegesi. In verità, la sigla propria della dottrina origeniana sembra risiedere appunto nell'incessante invito a passare dalla lettera allo spirito delle Scritture, per progredire nella conoscenza di Dio".

  "Questo 'allegorismo', ha scritto Von Balthasar, coincide precisamente 'con lo sviluppo del dogma cristiano operato dall'insegnamento dei Dottori della Chiesa', quali - in un modo o nell'altro - hanno accolto la 'lezione' di Origene. Così la tradizione e il magistero, fondamento e garanzia della ricerca teologica, giungono a configurarsi come 'Scrittura in atto'".

  Il Papa ha ricordato che il raggio di interessi di Origene "si estende dall'esegesi al dogma, alla filosofia, all'apolegetica, all'ascetica e alla mistica, una visione fondamentale e globale della vita cristiana".

  "Il nucleo ispiratore" della sua opera - ha proseguito il Pontefice - è "'la triplice lettura' delle Scritture.(...) Anzitutto egli lesse la Bibbia con l'intento di accertarne al meglio il testo e di offrirne l'edizione più affidabile. Questo è sempre il primo passo" - ha sottolineato Benedetto XVI - "conoscere realmente cosa sta scritto e questa scrittura storica che cosa voleva intenzionalmente ed inizialmente dire".

  "In secondo luogo, Origene lesse sistematicamente la Bibbia (...) in forma minuziosa, ampia e approfondita, con note di carattere filologico e dottrinale. Egli lavora con grande esattezza per conoscere bene che cosa volevano dire i sacri autori. Infine, (...), Origene si dedicò moltissimo alla predicazione della Bibbia, adattandosi ad un pubblico variamente composito".

  "Anche nelle 'Omelie' Origene coglie tutte le occasioni per richiamare le diverse dimensioni del senso della Sacra Scrittura, che aiutano o esprimono un cammino ella crescita della fede: c'è il senso 'letterale', ma esso nasconde profondità che non appaiono in un primo momento"; la seconda dimensione è il senso 'morale': che cosa dobbiamo fare vivendo la parola; e infine il senso 'spirituale', cioè l'unità della Scrittura, che in tutto il suo sviluppo parla di Cristo. È lo Spirito Santo che ci fa capire il contenuto cristologico e così l'unità della Scrittura nella sua diversità".

  "Un po' ho tentato nel mio libro" - ha commentato Papa Benedetto XVI riferendosi al suo ultimo volume di recentissima pubblicazione "Gesù di Nazaret" - "di mostrare nella situazione di oggi queste molteplici dimensioni della Parola, della Sacra Scrittura, che prima deve essere rispettata proprio nel senso storico. Ma questo senso si trascende verso Cristo, alla luce dello Spirito Santo, e ci mostra la via, come vivere".

  "Origene" - ha proseguito il Pontefice - "giunge a promuovere efficacemente la 'lettura cristiana' dell'Antico Testamento, rintuzzando in maniera brillante la sfida di quegli eretici - soprattutto gnostici e marcioniti - che opponevano tra loro i due Testamenti fino a rigettare l'Antico".

  "Vi invito" - ha concluso il Santo Padre - "ad accogliere nel vostro cuore l'insegnamento di questo grande maestro nella fede. Egli ci ricorda con intimo trasporto che, nella lettura orante della Scrittura e nel coerente impegno della vita, la Chiesa sempre si rinnova e ringiovanisce. (...) E preghiamo il Signore che ci dia oggi pensatori, teologici ed esegeti che trovano questa multidimensionalità, questa attualità permanente della Sacra Scrittura, la sua novità per oggi. Preghiamo che il Signore ci aiuti a leggere in modo orante la Sacra Scrittura, a nutrirci realmente del vero pane della vita, della sua Parola".
AG/ORIGENE/...                                   VIS 20070425 (680)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Willy Ngumbi, M.Afr., Vescovo di Kindu (superficie: 82.883; popolazione: 500.000; cattolici: 180.000; sacerdoti: 20; religiosi: 35), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto, finora formatore al noviziato dei Padri Bianchi a Bobo Dioulasso (Burkina Faso), è nato nel 1965 a Bujumbura (Burundi), ha emesso la professione perpetua nella Società dei Missionari d'Africa (Padri Bianchi) nel 1992 ed è stato ordinato sacerdote nel 1993.
NER/.../NGUMBI                                             VIS 20070425 (80)


BUDDISTI E CRISTIANI: EDUCARE VIVERE IN ARMONIA E PACE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a firma del Cardinale Paul Poupard, Presidente del Dicastero, ai Buddisti di tutto il mondo in occasione della festività buddista di Vesakh.

  Nei paesi buddisti di tradizione Therevada, (Sri Lanka, Thailandia, Cambogia, Laos, Malesia), la festività mobile Vesakh che commemora i principali avvenimenti della vita di Buddha, si celebra il 2 maggio. Nei paesi di tradizione Mahayana (Cina, Giappone e Corea), tali avvenimenti si celebrano in giorni diversi.

  Nel Messaggio 2007, intitolato: "Cristiani e buddisti: educare le comunità a vivere in armonia e in pace", si legge: "Costruire una comunità richiede gesti concreti che riflettano il rispetto per la dignità degli altri (...). Tuttavia, vi sono persone che hanno ancora bisogno di imparare qualcosa sugli altri e sulle loro credenze, per superare pregiudizi ed incomprensioni".

  "L'Educazione alla pace è una responsabilità che deve essere sostenuta da tutti i settori della società. Naturalmente, inizia nelle case dove la famiglia, il pilastro fondamentale della società, si sforza di trasmettere valori tradizionali e sani ai bambini con il deliberato impegno di formare le loro coscienze. Le generazioni più giovani meritano di crescere, e anzi maturano, con un'educazione fondata sui valori, che rafforza il rispetto, l'accoglienza, la compassione e l'uguaglianza".

  "Il potere dei mezzi di comunicazione di modellare le menti, specialmente dei giovani, non può essere sottovalutato. Mentre si prende sempre più coscienza, per quello che realmente sono, degli elementi irresponsabili che essi veicolano, si vede anche che molte cose buone possono essere realizzate attraverso produzioni di qualità e programmi educativi. Quando le persone che lavorano nei mezzi di comunicazione usano la loro coscienza morale, è possibile dissipare l'ignoranza e trasmettere conoscenze, preservare i valori sociali e presentare la dimensione trascendente della vita che nasce dalla natura spirituale di ogni individuo".
CON-DIR/BUDDISTI/VESAKH                           VIS 20070425 (320)


APPELLO ALLA PRUDENZA SULLE STRADE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS).  Al termine dell'Udienza Generale di oggi il Papa ha ricordato che: "Per iniziativa delle Nazioni Unite, questa settimana è dedicata alla sicurezza stradale".

  "Rivolgo" - ha detto Benedetto XVI - "una parola di incoraggiamento alle Istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure e salvaguardare la vita umana con strumenti idonei; a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per ridurre i troppi incidenti sulle strade di tutto il mondo. E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie, auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada".
AG/PRUDENZA STRADE/...                           VIS 20070425 (140)


ORIGENE: MAESTRO E TESTIMONE ESEMPLARE CRISTIANESIMO


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi ad Origene alessandrino, storico del III secolo, "tra i più grandi scrittori che siano sorti nella Chiesa lungo tutta la sua storia". L'Udienza si è tenuta in Piazza San Pietro con la partecipazione di più di 25.000 persone.

  Origene, ha detto il Papa, "raccoglie l'eredità di Clemente e la rilancia verso il futuro in maniera talmente innovativa, da imprimere una svolta irreversibile allo sviluppo del pensiero cristiano. Fu un vero 'maestro' (...), un testimone esemplare della dottrina che trasmetteva".

  La "svolta irreversibile" che Origine impresse alla storia della teologia "corrisponde in sostanza" - ha affermato Papa Benedetto XVI - "alla fondazione della teologia nella spiegazione delle Scritture, o meglio alla perfetta simbiosi tra teologia ed esegesi. In verità, la sigla propria della dottrina origeniana sembra risiedere appunto nell'incessante invito a passare dalla lettera allo spirito delle Scritture, per progredire nella conoscenza di Dio".

  "Questo 'allegorismo', ha scritto Von Balthasar, coincide precisamente 'con lo sviluppo del dogma cristiano operato dall'insegnamento dei Dottori della Chiesa', quali - in un modo o nell'altro - hanno accolto la 'lezione' di Origene. Così la tradizione e il magistero, fondamento e garanzia della ricerca teologica, giungono a configurarsi come 'Scrittura in atto'".

  Il Papa ha ricordato che il raggio di interessi di Origene "si estende dall'esegesi al dogma, alla filosofia, all'apolegetica, all'ascetica e alla mistica, una visione fondamentale e globale della vita cristiana".

  "Il nucleo ispiratore" della sua opera - ha proseguito il Pontefice - è "'la triplice lettura' delle Scritture.(...) Anzitutto egli lesse la Bibbia con l'intento di accertarne al meglio il testo e di offrirne l'edizione più affidabile. Questo è sempre il primo passo" - ha sottolineato Benedetto XVI - "conoscere realmente cosa sta scritto e questa scrittura storica che cosa voleva intenzionalmente ed inizialmente dire".

  "In secondo luogo, Origene lesse sistematicamente la Bibbia (...) in forma minuziosa, ampia e approfondita, con note di carattere filologico e dottrinale. Egli lavora con grande esattezza per conoscere bene che cosa volevano dire i sacri autori. Infine, (...), Origene si dedicò moltissimo alla predicazione della Bibbia, adattandosi ad un pubblico variamente composito".

  "Anche nelle 'Omelie' Origene coglie tutte le occasioni per richiamare le diverse dimensioni del senso della Sacra Scrittura, che aiutano o esprimono un cammino ella crescita della fede: c'è il senso 'letterale', ma esso nasconde profondità che non appaiono in un primo momento"; la seconda dimensione è il senso 'morale': che cosa dobbiamo fare vivendo la parola; e infine il senso 'spirituale', cioè l'unità della Scrittura, che in tutto il suo sviluppo parla di Cristo. È lo Spirito Santo che ci fa capire il contenuto cristologico e così l'unità della Scrittura nella sua diversità".

  "Un po' ho tentato nel mio libro" - ha commentato Papa Benedetto XVI riferendosi al suo ultimo volume di recentissima pubblicazione "Gesù di Nazaret" - "di mostrare nella situazione di oggi queste molteplici dimensioni della Parola, della Sacra Scrittura, che prima deve essere rispettata proprio nel senso storico. Ma questo senso si trascende verso Cristo, alla luce dello Spirito Santo, e ci mostra la via, come vivere".

  "Origene" - ha proseguito il Pontefice - "giunge a promuovere efficacemente la 'lettura cristiana' dell'Antico Testamento, rintuzzando in maniera brillante la sfida di quegli eretici - soprattutto gnostici e marcioniti - che opponevano tra loro i due Testamenti fino a rigettare l'Antico".

  "Vi invito" - ha concluso il Santo Padre - "ad accogliere nel vostro cuore l'insegnamento di questo grande maestro nella fede. Egli ci ricorda con intimo trasporto che, nella lettura orante della Scrittura e nel coerente impegno della vita, la Chiesa sempre si rinnova e ringiovanisce. (...) E preghiamo il Signore che ci dia oggi pensatori, teologici ed esegeti che trovano questa multidimensionalità, questa attualità permanente della Sacra Scrittura, la sua novità per oggi. Preghiamo che il Signore ci aiuti a leggere in modo orante la Sacra Scrittura, a nutrirci realmente del vero pane della vita, della sua Parola".
AG/ORIGENE/...                                   VIS 20070425 (680)


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