Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 29 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo James Kazuo Koda, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Tokyo (superficie: 7.316; popolazione: 18.290.000; cattolici: 89.300; sacerdoti: 397; religiosi: 1.494; diaconi permanenti: 1), Giappone. Il Vescovo eletto, finora Direttore della Pastorale della medesima Arcidiocesi, è nato nella Prefettura di Chiba (Giappone), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.

Sabato 27 novembre il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'Ufficio di Ausiliare della Diocesi di Erfurt (Germania), presentata dal Vescovo Hans-Reinhard Koch, per raggiunti limiti d'età.
NEA:RE/.../KODA:KOCH VIS 20041129 (100)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione V), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Robert William Muench, di Baton Rouge.

- Il Vescovo Sam Gallip Jacobs, di Houma-Thibodaux.

- Il Vescovo Michael Jarre, di Lafayette.

- L'Arcivescovo Ambrose B. De Paoli, Nunzio Apostolico in Giappone.

Sabato 27 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienza Sua Santità Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli e Seguito.
AP/.../... VIS 20041129 (90)

IN BREVE

IL PAPA HA INDIRIZZATO UN MESSAGGIO AI PARTECIPANTI al Congresso Internazionale sulla Vita Consacrata, tenutosi a Roma dal 23 al 27 novembre, sul tema: "Passione per Cristo, passione per l'umanità". Il Santo Padre scrive: "Davanti a una società in cui l'amore spesso non trova spazio per esprimersi in gratuità, i consacrati e le consacrate sono chiamati a testimoniare la logica del dono disinteressato. (...) Questa passione, questo ardore per Cristo e per le anime, questa sete inestinguibile dell'amore divino e questo desidero di portare ad esso tutti gli uomini, devono alimentare costantemente il vostro impegno di conversione personale, di santità e di evangelizzazione".

OGGI È STATO RESO PUBBLICO IL TESTO DI UNA LETTERA DEL PAPA al Cardinale Eugênio de Araújo Sales, Arcivescovo emerito di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), con la quale viene nominato Suo Inviato Speciale alle celebrazioni per il centenario dell'Incoronazione dell'immagine di "Nossa Senhora do Sameiro" e per il 150° anniversario della definizione del Dogma dell'Immacolata Concezione, che avranno luogo a Braga (Portogallo), l'8 dicembre 2004. La Missione che accompagnerà il Cardinale de Araújo Sales è composta dal Monsignore Eduardo de Melo Peixoto e dal Monsignore Domingos Soutinho Da Silva, dell'Arcidiocesi di Braga; dal Monsignore Manuel Moreira Vieira e dal Monsignore José Roberto Rodrigues Devellard, dell'Arcidiocesi di São Sebastião do Rio de Janeiro e dal Monsignore Jean-François Lantheaume, Segretario di Nunziatura a Lisbona.

UNA LETTERA DEL PAPA AL CARDINALE JAN PIETER SCHOTTE, C.I.C.M., Presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica, nomina il Cardinale Suo Inviato Speciale alle celebrazioni conclusive dell'anno dedicato al 150° anniversario della definizione del Dogma dell'Immacolata Concezione, che avranno luogo a Washington D.C. (Stati Uniti d'America), l'8 dicembre 2004. La Missione che accompagnerà il Cardinale Schotte è composta dal Monsignore Michael J. Bransfield, Rettore del Santuario Nazionale dell'Immacolata Concezione a Washignton, D.C. e dal Padre David M. O'Connell, C.M., Rettore della "Catholic University of America".
.../IN BREVE/... VIS 20041129 (320)

CONFERENZA DOHA: RIAFFERMARE VALORI FAMIGLIA TRADIZIONALE

DOHA, 29 NOV. 2004 (VIS). Oggi nella capitale del Qatar, ha avuto inizio la Conferenza Internazionale di Doha sulla Famiglia con la partecipazione di 1.500 ospiti fra i quali la Signora Skeikha Moza Bint Nasser Al-Missned, moglie dell'Emiro del Qatar e Fondatrice e Presidentessa del Consiglio Supremo del Qatar per gli Affari della Famiglia, che ha promosso la Conferenza.

In rappresentanza della Santa Sede interverrà, con alcuni Officiali del Dicastero, il Cardinale Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che domani prenderà la parola sul tema: "La complementarità di uomini e donne: edificare sulla forza delle madri e dei padri".

Alla Conferenza partecipano il Signor Richard Wilkins, Direttore del Centro Mondiale per le Politiche Familiari presso la Brigham Young University (Utah, Stati Uniti d'America); il Premio Nobel Dr. Gary Becker, Professore di economia dell'Università di Chicago (Stati Uniti d'America); membri di organizzazioni governative (ONG) e non governative (NGO), studiosi, accademici e responsabili civili e religiosi, fra i quali Papa Shenouda III della Chiesa Copta d'Egitto.

La Conferenza di Doha, che celebra il decimo anniversario del Primo Anno Internazionale della Famiglia, intende esaminare l'Articolo 16, numero 3, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo: "La famiglia è la cellula fondamentale e naturale della società e deve essere salvaguardata dalla società e dallo stato", e rivedere le politiche sulla famiglia nel mondo. La Conferenza intende dimostrare che concentrarsi sulla famiglia genera un benessere sociale durevole ed il bene della società.

Hanno preceduto l'incontro di Doha, alcune Conferenze Regionali quali: il Congresso Mondiale delle Famiglie a Città del Messico nel marzo scorso; la Giornata Internazionale della Famiglia in Svezia nel maggio scorso; il Dialogo Europeo sulla Famiglia a Ginevra, l'agosto scorso; e il Dialogo sulla Famiglia nel Pacifico ed in Asia a Kuala Lumpur, in ottobre. Si è tenuta inoltre una Conferenza preparatoria nelle Filippine.

Fra gli argomenti all'ordine del giorno della Conferenza di Doha: La famiglia nel terzo millennio in rapporto allo sviluppo, alla globalizzazione e alle politiche internazionali di salvaguardia della famiglia; Casi religiosi e giuridici della famiglia nel terzo millennio; La famiglia e l'istruzione; La famiglia e la cultura del dialogo, con uno sguardo al ruolo dei media e alla loro influenza sulla famiglia. Gli oratori discuteranno sulla dignità e il valore della vita umana, sui vantaggi del matrimonio, sulla maternità e paternità, sulla fede e la famiglia moderna, sul ruolo dei valori nella società, sulla terza età e la famiglia e sulla politica dei governi e la famiglia.

Un Comunicato annuncia che: "La Conferenza si concluderà con l'adozione della Dichiarazione di Doha latrice di un messaggio agli stati del mondo che sottolinea l'importanza di riaffermare la famiglia e invita i governi ad impegnarsi nella promozione del ruolo della famiglia e della sua salvaguardia in quanto cellula fondamentale della società".
.../CONFERENZA FAMIGLIA/DOHA TRUJILLO VIS 20041129 (480)

XXX ANNIVERSARIO "COMUNITÀ GIOVANNI XXIII"


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto 3.000 membri dell'Associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII", con il Fondatore e Responsabile Generale, Don Oreste Benzi, nel XXX anniversario di fondazione.

Ricordando che qualche mese fa la Comunità è stata riconosciuta come Associazione internazionale privata di fedeli di diritto pontificio, presente in Italia e in altri venti Paesi del mondo, il Papa ha detto che da quando Don Oreste "aprì la prima casa-famiglia, la vostra Comunità si è distinta per un peculiare servizio agli ultimi e per uno stile di autentica condivisione, tesa a rigenerare nell'amore coloro che, per vari motivi, sono senza famiglia".

Giovanni Paolo II ha affermato che l'azione caritativa verso i fratelli "assume il suo pieno valore quando si fonda sul primato dell'amore di Dio. Per dare autentico amore ai fratelli è necessario attingerlo in Dio. Per questo opportunamente voi dedicate soste prolungate alla preghiera, all'ascolto della Parola di Dio, e fondate tutta la vostra esistenza su Cristo".

"Carissimi Fratelli e Sorelle! Continuate a curare la vostra formazione spirituale e l'assidua frequenza ai Sacramenti" - ha esortato il Pontefice - "Fate, in particolare, dell'Eucaristia il cuore delle case-famiglia e di ogni altra attività sociale ed educativa. In questo anno dedicato al Sacramento dell'altare, ravvivate l'ardore contemplativo e l'amore per il divin Redentore, che nell'Eucaristia si fa per noi cibo di vita immortale. Attingete da Lui l'energia spirituale per essere infaticabili operai del suo Vangelo, testimoniandone la tenerezza a quanti vivono in condizioni di disagio e di abbandono".
AC/.../COMUNITÀ GIOVANNI XXIII VIS 20041129 (270)

ANGELUS: RISCOPRIRE IL SENSO DELLA DOMENICA


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2004 (VIS). L'inizio dell'Avvento e la preparazione del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale italiano sono stati i temi principali delle riflessioni del Santo Padre Giovanni Paolo II alla recita dell'Angelus di oggi con i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

"Inizia oggi" - ha detto il Papa - "prima Domenica di Avvento, un nuovo anno liturgico, durante il quale contempleremo con particolare fervore il volto di Cristo presente nell'Eucaristia. Gesù, Verbo incarnato, morto e risorto, è il centro della storia. La Chiesa lo adora e coglie in Lui il senso ultimo ed unificante di tutti i misteri della fede: l'amore di Dio che dona la vita".

"In Italia, proprio in questi giorni" - ha proseguito il Pontefice - "prende avvio il cammino di preparazione al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale, che si svolgerà a Bari dal 21 al 29 maggio 2005. 'Senza la Domenica non possiamo vivere': è il tema di quest'importante incontro ecclesiale che, per provvidenziale coincidenza, viene a dare ancor più rilievo all'Anno dell'Eucaristia. Invito la Comunità ecclesiale d'Italia a prepararsi con grande cura a tale appuntamento spirituale, riscoprendo 'con nuovo vigore il senso della Domenica: il suo 'mistero', il valore della sua celebrazione, il suo significato per l'esistenza cristiana ed umana'".

Al termine dell'Angelus, il Santo Padre ha salutato un gruppo di soci della Croce Rossa Italiana ai quali ha espresso il suo apprezzamento: "per le benemerite iniziative di cui si fanno promotori in tante situazioni di bisogno" ed ha auspicato "pieno successo all'azione umanitaria che svolgete in Italia e all'estero".

Infine il Papa si è rivolto ai pellegrini ucraini presenti in Piazza San Pietro assicurando le sue preghiere per la pace nella loro Patria.
ANG/DOMENICA:CROCE ROSSA:UCRAINA/... VIS 20041129 (290)

DICHIARAZIONE RELATIVA CONSEGNA RELIQUE A COSTANTINOPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2004 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Nell'imminenza della visita del Patriarca Ecumenico, Sua Santità Bartolomeo I, a Sua Santità Papa Giovanni Paolo II (26 e 27 novembre 2004), per la solenne consegna al Patriarca di una parte delle reliquie dei Santi Giovanni Crisostomo e Gregorio di Nazianzo, detto il Teologo, Vescovi e Dottori della Chiesa, conservate e venerate in questi secoli nella Patriarcale Basilica Vaticana, alcuni media hanno diffuso la notizia che il gesto di Papa Giovanni Paolo II, di grande importanza ecclesiale ed espressione della 'comunicatio in sacris' esistente tra l'Oriente e l'Occidente cristiani, sia una 'riparazione', ed un modo per il Papa di 'chiedere perdono' da parte della Chiesa cattolica per la sottrazione delle reliquie al Patriarcato ecumenico durante la crociata del XIII secolo".

"Una tale interpretazione è storicamente inesatta, poiché tra l'altro le spoglie mortali di San Gregorio di Nazianzo giunsero a Roma nell'VIII secolo, all'epoca della persecuzione iconoclasta, per metterle in salvo".

"Senza negare i tragici eventi del XIII secolo, il ritorno - non la restituzione - a Costantinopoli delle reliquie dei Santi, ugualmente venerati in Oriente ed in Occidente, esempi fulgidi della ricerca dell'unità e della pace della Chiesa di Cristo, intende, nel terzo millennio, al di là delle polemiche e delle difficoltà del passato, riprodurre tale esempio edificante, e suscitare una corale preghiera dei cattolici e degli ortodossi per la loro piena comunione".
OP/RELIQUIE SANTI/NAVARRO-VALLS VIS 20041129 (260)

CHE IL SIGNORE AFFRETTI L'ORA DELLA PIENA COMUNIONE

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto insieme con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, una Celebrazione Ecumenica per la consegna di parte delle reliquie dei Santi Gregorio di Nazianzio e Giovanni Crisostomo, Vescovi e Dottori della Chiesa.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II e il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I sono entrati insieme nella Basilica Vaticana, mentre l'assemblea cantava "Ubi caritas est vera". Dopo il saluto liturgico all'assemblea, il Santo Padre ha detto una monizione nella quale ha sottolineato il significato ecumenico della celebrazione.

Successivamente, mentre venivano cantate le Litanie dei Santi, i diaconi cattolici e i diaconi ortodossi, dalla Cappella del Coro, hanno portato in processione le reliquie dei due Santi e le hanno collocate davanti all'Altare della Confessione.

Durante la proclamazione della Parola di Dio, è stata data lettura di testi biblici e patristici e di testi dei due Santi Dottori della Chiesa. La Preghiera universale è stata introdotta dal Santo Padre e conclusa dal Patriarca Ecumenico.

Prima della consegna delle reliquie, l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari Generali, ha dato lettura di una Lettera del Santo Padre al Patriarca Bartolomeo, che ha inizio ricordando l'incontro, nella Basilica Vaticana, del 29 giugno scorso, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Il Papa scrive nella lettera che oggi, in occasione della consegna di una parte delle reliquie di San Gregorio di Nazianzo e San Giovanni Crisostomo, "il Signore (...) ci ridona la possibilità di realizzare qui, presso la tomba dell'Apostolo Pietro, un altro incontro fraterno nell'amore, nella preghiera e nella volontà di camminare insieme verso quella piena e visibile unità che Cristo vuole per i suoi discepoli".

"Nella traslazione di così sante reliquie" - si legge nella Lettera - "noi vediamo un'occasione benedetta per purificare le nostre memorie ferite, per rinsaldare il nostro cammino di riconciliazione, per confermare che la fede di questi nostri Santi Dottori è la fede delle Chiese d'Oriente e d'Occidente. Vediamo, altresì, l'ora propizia per 'mostrare con parole e gesti di oggi le immense ricchezze che le nostre Chiese conservano nei forzieri delle loro tradizioni'".

"È questo il 'momento favorevole'" - ribadisce il Pontefice - "per unire alla loro intercessione la nostra preghiera, affinché il Signore affretti l'ora in cui potremo insieme, nella celebrazione della Santa Eucaristia, vivere la piena comunione, e contribuire così in modo più efficace a far sì che il mondo creda che Gesù Cristo è il Signore".

"Amato Fratello" - conclude il Santo Padre - "non mi stancherò mai di cercare fermamente e risolutamente questa comunione tra i discepoli di Cristo, perché il mio desiderio, in risposta alla volontà del Signore, è di essere servo della comunione 'nella verità e nell'amore, affinché la barca - il bel simbolo che il Consiglio ecumenico delle Chiese ha scelto come emblema - non sia squassata dalle tempeste e possa un giorno approdare alla sua riva".

Al termine della lettura della Lettera, i diaconi sono saliti all'Altare della Confessione ed hanno consegnato le reliquie al Santo Padre, il quale, dopo averle baciate, le ha consegnate al Patriarca che ha rivolto al Papa alcune parole di ringraziamento.

"Questa benedetta traslazione" - ha detto il Patriarca Bartolomeo - "si realizza grazie alla decisione di buona volontà, gradita a loro e a noi, decisione degna di ogni onore e ringraziamento, della Vostra amata Santità, di restituirci le loro sacre reliquie. A questo riguardo, Santità, Voi seguite l'esempio di San Basilio il Grande che restituì le venerate reliquie di San Dionigi, Vescovo di Milano, addormentatosi nel Signore in esilio".

"Si celebra oggi un atto sacro, che ripara un'anomalia e ingiustizia ecclesiastica. Questo fraterno gesto della Chiesa dell'Antica Roma conferma che non esistono nella Chiesa di Cristo problemi insormontabili, quando l'amore, la giustizia e la pace si incontrano nella sacra diaconia della riconciliazione e dell'unità. (...) Ogni atto che rimargina vecchie ferite e ne previene di nuove, contribuisce alla creazione dei presupposti necessari per continuare il dialogo della verità nell'amore tra le nostre Chiese".

Nel secolo VIII; all'epoca delle persecuzioni iconoclaste degli imperatori Leone III Isaurico e Costantino, che negavano il culto delle immagini sacre e perseguitavano coloro che le veneravano, le reliquie di San Gregorio di Nazianzo furono trasportate da Costantinopoli a Roma da alcune monache religiose bizantine. Le reliquie furono custodite nella Chiesa di Santa Maria in Campo Marzio fino al 1580, quando Papa Gregorio XIII le fece trasferire in San Pietro, dove furono collocate nell'Altare della Cappella Gregoriana. Il Pontefice stabili che le monache custodissero una reliquia del braccio del Santo.

Le reliquie di San Giovanni Crisostomo, morto in esilio, furono trasferite a Costantinopoli per ordine dell'imperatore Teodosio e lì sono rimaste fino all'epoca dell'Impero Latino d'Occidente (1204-1258), quando furono trasportate a Roma e trasferite a San Pietro. Nel 1990, dopo il restauro della Cappella, furono collocate nell'Altare della Cappella del Coro in San Pietro.

Al termine della cerimonia, il Santo Padre e il Patriarca hanno benedetto l'assemblea e sono ritornati in processione alla Cappella della Pietà, preceduti dai Diaconi che hanno portato le reliquie dei due Santi Dottori della Chiesa.
AC/RELIQUIE NAZIANZO:CRISOSTOMO/BARTOLOMEO VIS 20041129 (850)
Copyright © VIS - Vatican Information Service