Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 16 luglio 2012

MESSAGGIO PER 450° ANNIVERSARIO FONDAZIONE DEL CARMELO


Città del Vaticano, 16 luglio 2012 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un messaggio al Vescovo Jesús Garcia Burillo, di Avila (Spagna), in occasione del 450° anniversario della fondazione del monastero di San José di Avila e l'inizio della riforma del Carmelo ad opera di Santa Teresa di Gesù. Il testo, di cui di seguito riportiamo ampi estratti, è datato 16 luglio, dal Vaticano.

"La riforma del Carmelo, il cui anniversario ci ricolma di gioia interiore, nasce dalla preghiera e tende alla preghiera. Nel promuovere un ritorno radicale alla Regola primitiva, allontanandosi dalla Regola mitigata, Santa Teresa di Gesù intendeva promuovere una forma di vita che favorisse l'incontro personale con il Signore, per la quale è necessario 'porsi in solitudine e guardare dentro di sé, e non allontanarsi da tanto Buon Ospite".

"Santa Teresa propose un nuovo stile di vita carmelitana in un mondo nuovo. Quelli furono 'tempi duri. E in quei tempi, come disse questa Maestra di Spiritualità (...) 'Sta ardendo il mondo, vogliono tornare a condannare Cristo, vogliono radere la sua Chiesa al suolo. No, sorelle mie, non è tempo di trattare con Dio argomenti di poca importanza. Non ci risulta familiare, nella congiuntura in cui viviamo, una riflessione tanto luminosa e che ci interpella, fatta più di quattro secoli orsono dalla Santa mistica?".

"Il fine ultimo della Riforma teresiana e della creazione di nuovi monasteri, in un mondo povero di valori spirituali, era nutrire con la preghiera l'azione apostolica; proporre un modo di vita evangelica che fosse modello per coloro che cercavano una via di perfezione, convinti che ogni autentica riforma personale ed ecclesiale riproduce ogni volta meglio in noi stessi la 'forma' di Cristo. (...) Anche oggi, come nel secolo XVI, e fra rapide trasformazioni, proprio la preghiera è l'anima dell'apostolato, perché risuoni con chiarezza e grande dinamismo il messaggio redentore di Gesù Cristo. È urgente che la Parola di vita vibri nelle anime in forma armoniosa, con note sonore e attraenti".

"In questa appassionante missione, l'esempio di Teresa d'Avila ci è di grande aiuto. Possiamo affermare che, nella sua epoca, la Santa evangelizzò senza tiepidezza, con vivido ardore, con metodi lontani dall'inerzia, con espressioni soffuse di luce. Tutto ciò conserva la sua freschezza nel mondo attuale, che sente l'urgenza che i battezzati rinnovino il cuore attraverso la preghiera personale centrata anche seguendo il dettato della mistica d'Avila, nella contemplazione della Sacratissima Umanità di Cristo come unica via per incontrare la gloria di Dio".

"La forza di Cristo condusse la Santa d'Avila a raddoppiare le iniziative perché il popolo di Dio riscoprisse il suo vigore nell'unica forma possibile: dando spazio nel proprio intimo ai sentimenti del Signore Gesù, cercando in ogni circostanza di vivere in modo radicale il suo Vangelo. Il che significa, innanzitutto, consentire che lo Spirito Santo ci renda amici del Maestro e ci configuri in Lui. Significa anche accogliere tutti i suoi mandati e adottare in noi criteri tali come l'umiltà di vita, la rinuncia al superfluo, il non far torto agli altri e procedere con semplicità e mansuetudine di cuore. Così quelli che ci circondano, percepiranno la gioia che nasce dalla nostra adesione al Signore, dal non anteporre niente al suo amore, essendo sempre disposti a dar ragione della nostra speranza".

BEATI GLI OPERATORI DI PACE

Città del Vaticano, 16 luglio 2012 (VIS). "Beati gli operatori di pace" è il tema scelto dal Santo Padre per la 46° Giornata Mondiale della Pace del prossimo 1° gennaio 2013,  rende noto un Comunicato del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. L’annuale Messaggio del Pontefice, nel complesso contesto attuale intende incoraggiare tutti a sentirsi responsabili riguardo alla costruzione della pace.

Il Messaggio abbraccerà, pertanto, la pienezza e molteplicità del concetto di pace, a partire dall’essere umano: pace interiore e pace esteriore, per poi porre in evidenza l’emergenza antropologica, la natura e incidenza del nichilismo e, a un tempo, i diritti fondamentali, in primo luogo la libertà di coscienza, la libertà di espressione, la libertà religiosa. Il Messaggio, inoltre, offrirà una riflessione etica su alcune misure che nel mondo si stanno adottando per contenere la crisi economica e finanziaria, l’emergenza educativa, la crisi delle istituzioni e della politica, che è anche – in molti casi – preoccupante crisi della democrazia.

Il Messaggio guarderà anche al 50° anniversario del Concilio Vaticano II e dell’enciclica di Papa Giovanni XXIII, "Pacem in terris", secondo la quale il primato spetta sempre alla dignità umana e alla sua libertà, per l’edificazione di una città al servizio di ogni uomo, senza discriminazioni alcune, e volta al bene comune sul quale si fonda la giustizia e la vera pace.

“Beati gli operatori di pace” sarà l’ottavo Messaggio di Papa Benedetto XVI per la Celebrazione della Giornata Mondiale della Pace. Di seguito, i titoli dei precedenti Messaggi: “Nella verità la pace” (2006); “Persona umana, cuore della pace” (2007); “Famiglia umana, comunità di pace” (2008); “Combattere la povertà, costruire la pace” (2009); “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato” (2010); “Libertà religiosa, via per la pace” (2011); “Educare i giovani alla giustizia e alla pace” (2012).


LA CHIESA DEVE PREDICARE LA GIUSTIZIA E LA VERITÀ


Città del Vaticano, 15 luglio 2012 (VIS). Questa mattina il Santo Padre si è recato in Visita Pastorale alla diocesi suburbicaria di Frascati, non lontana dalla residenza estiva di Castel Gandolfo. Nel 1962 il Beato Giovanni XXIII dispose che i cardinali suburbicari di questa Diocesi mantenessero il titolo della stessa, mentre la guida pastorale era affidata ad un vescovo residenziale. Titolare della Diocesi è attualmente il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, che ha concelebrato con il Santo Padre. L'attuale visita di Benedetto XVI è la quarta visita di un Pontefice, dopo quelle di Giovanni XXIII nel 1959, di Paolo VI nel 1963 e di Giovanni Paolo II nel 1980.

Benedetto XVI è stato ricevuto dal Sindaco di Frascati, Dottor Stefano di Tommaso e dal Vescovo Raffaello Martinelli. Dopo l'ingresso in Cattedrale dove si è soffermato in adorazione dinanzi al Santissimo Sacramento, Papa Benedetto XVI ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica sul sagrato della Cattedrale, dedicata a San Pietro, nell'omonima piazza.

Di seguito riportiamo alcuni estratti dell'omelia tenuta dal Pontefice:

"Nel Vangelo di questa domenica, Gesù prende l’iniziativa di inviare i dodici Apostoli in missione. (...) Il fatto che Gesù chiami alcuni discepoli a collaborare direttamente alla sua missione, manifesta un aspetto del suo amore: cioè Egli non disdegna l’aiuto che altri uomini possono recare alla sua opera; conosce i loro limiti, le loro debolezze, ma non li disprezza, anzi, conferisce loro la dignità di essere suoi inviati. Gesù li manda a due a due e dà loro istruzioni, che l’Evangelista riassume in poche frasi. La prima riguarda lo spirito di distacco: gli apostoli non devono essere attaccati al denaro e alla comodità. Gesù poi avverte i discepoli che non riceveranno sempre un’accoglienza favorevole: talvolta saranno respinti; anzi, potranno essere anche perseguitati. Ma questo non li deve impressionare: essi devono parlare a nome di Gesù e predicare il Regno di Dio, senza essere preoccupati di avere successo. (...)  Il successo lo lasciano a Dio".

La prima Lettura proclamata ci presenta la stessa prospettiva, mostrandoci che gli inviati di Dio spesso non vengono accolti bene. Questo è il caso del profeta Amos (...) Amos predica con grande energia contro le ingiustizie, denunciando soprattutto i soprusi del re e dei notabili, soprusi che offendono il Signore e rendono vani gli atti di culto. (...) Pertanto, sia che venga accettato sia che venga respinto, egli continuerà a profetizzare, predicando ciò che Dio dice e non ciò che gli uomini vogliono sentirsi dire. E questo rimane il mandato della Chiesa: non predica ciò che vogliono sentirsi dire i potenti. Il loro criterio è la verità e la giustizia anche se sta contro gli applausi e contro il potere umano".

"L’altra indicazione molto importante del brano evangelico è che i Dodici non possono accontentarsi di predicare la conversione: alla predicazione si deve accompagnare, secondo le istruzioni e l’esempio Gesù, la cura dei malati. Cura dei malati corporale e spirituale. Parla delle guarigioni concrete delle malattie, parla anche dello scacciare i demoni cioè purificare la mente umana, pulire, pulire gli occhi dell’anima che sono oscurati dalle ideologie e perciò non possono vedere Dio, non possono vedere la verità e la giustizia. (...) Quindi la missione apostolica deve sempre comprendere i due aspetti di predicazione della parola di Dio e di manifestazione della sua bontà con gesti di carità, di servizio e di dedizione".

Il Signore chiama tutti, distribuendo diversi doni per diversi compiti nella Chiesa. Chiama al sacerdozio e alla vita consacrata, e chiama al matrimonio e all’impegno come laici nella Chiesa stessa e nella società. Importante è che la ricchezza dei doni trovi piena accoglienza, (...), che si senta la gioia di rispondere a Dio  (...), donandola nella via del sacerdozio e della vita consacrata o nella via del matrimonio, due vie complementari che si illuminano a vicenda, si arricchiscono reciprocamente e insieme arricchiscono la comunità. (...) Il Signore semina con larghezza i suoi doni, chiama a seguirlo e a prolungare nell’oggi la sua missione".

"Vi propongo di vivere intensamente l’Anno della Fede che inizierà ad ottobre, a 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II. I Documenti del Concilio contengono una ricchezza enorme per la formazione delle nuove generazioni cristiane, per la formazione della nostra coscienza. Quindi leggetelo, leggete il Catechismo della Chiesa cattolica e così riscoprite la bellezza di essere cristiani, di essere Chiesa".

MEMORIA LITURGICA DI SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO


Città del Vaticano, 15 luglio 2012 (VIS). Al rientro da Frascati, dove questa mattina si è recato in Visita Pastorale, il Santo Padre si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l'Angelus insieme ai fedeli presenti.

"Nel calendario liturgico - ha ricordato il Santo Padre - il 15 luglio è la memoria di San Bonaventura da Bagnoregio, francescano, Dottore della Chiesa, successore di San Francesco d’Assisi alla guida dell’Ordine dei Frati Minori. Egli scrisse la prima biografia ufficiale del Poverello, e alla fine della vita fu anche Vescovo di questa Diocesi di Albano".

"Tutta la vita di san Bonaventura, come pure la sua teologia hanno quale centro ispiratore Gesù Cristo. Questa centralità di Cristo la ritroviamo nel (...) celebre inno della Lettera di san Paolo agli Efesini, che inizia così: «Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo». L’Apostolo mostra quindi come si è realizzato questo disegno di benedizione, in quattro passaggi che cominciano tutti con la stessa espressione «in Lui», riferita a Gesù Cristo. «In Lui» il Padre ci ha scelti prima della creazione del mondo; «in Lui» abbiamo la redenzione mediante il suo sangue; «in Lui» siamo diventati eredi, predestinati ad essere «lode della sua gloria»; «in Lui» quanti credono nel Vangelo ricevono il sigillo dello Spirito Santo. Questo inno paolino contiene la visione della storia che san Bonaventura ha contribuito a diffondere nella Chiesa: tutta la storia ha come centro Cristo, il quale garantisce anche novità e rinnovamento ad ogni epoca. In Gesù Dio ha detto e dato tutto, ma poiché Egli è un tesoro inesauribile, lo Spirito Santo non finisce mai di rivelare e di attualizzare il suo mistero. Perciò l’opera di Cristo e della Chiesa non regredisce mai, ma sempre progredisce".

Dopo l'Angelus il Papa ha affermato che il tempo delle vacanze "può essere per ciascuno un momento favorevole per riflettere sulla propria vita e per rendere il proprio cuore disponibile agli altri e a Dio. Vi invito anche ad essere attenti a tutti coloro che soffrono a causa della solitudine e dell'abbandono, siano essi in strada, a casa, in ospedale o nelle case di riposo. Non esitate ad andare a trovare queste persone"

Infine Benedetto XVI ha ricordato che domani si celebra la memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo - la Madre di Dio dello Scapolare. Il segno del personale affidamento a Lei - lo scapolare - lo portava e lo stimava tanto il beato Giovanni Paolo II. A tutti i suoi connazionali - in Polonia, nel mondo, a voi qui presenti oggi a Castel Gandolfo - auguro che Maria, la più buona delle madri, vi avvolga con il suo manto nella lotta conto il male, interceda nella richiesta delle grazie, vi mostri le strade che conducono a Dio".

UDIENZE

Città del Vaticano, 16 luglio 2012 (VIS). Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Al termine dell'Angelus di domenica 15 luglio, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Fiorenzo Angelini.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 16 luglio 2012 (VIS).  Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Keewatin-Le Pas in Canada, presentata dal Vescovo Sylvain Lavoie, O.M.I., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. 

- Ha nominato il Padre William Stang, O.M.I., finora Vicario generale della medesima sede, Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis dell’Arcidiocesi di Keewatin-Le Pas (Canada).

- Ha eretto la nuova Diocesi di Udupi in India per dismembramento della Diocesi di Mangalore, rendendola suffraganea dell'Arcidiocesi di Bangalore.

- Ha nominato il Vescovo Gerald Isaac Lobo,  primo Vescovo di Udupi (superficie: 3.500.75; popolazione: 1.445.240; cattolici: 106.149; sacerdoti: 86; religiosi: 225), India,, finora Vescovo della Diocesi di Shimoga (India).

Sabato 14 luglio il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Gregory Bittman, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Edmonton (superficie: 81.151; popolazione: 1.589.080; cattolici: 378.545; sacerdoti: 175; religiosi: 362; diaconi permanenti: 20), Canada. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a Hamilton (Canada) ed è stato ordinato sacerdote nel 1996. Dal 1996 al 1997 è stato Amministratore della Parrocchia Sacred Heart di Gibbons; dal 1997 al 1999 è stato Parroco di Our Lady of the Prairies di Daysland;  dal 1999 al 2000 è stato Parroco di Christ King a Settler, e di Our Lady of Grace a Castor; dal 2000 al 2001 è stato Parroco di Saint Agnes e Saint Anthony; Dal 2000 è stato Cancelliere dell’Arcidiocesi di Edmonton e Membro del Collegio dei Consultori; è stato finora Vicario Giudiziale e Cancelliere della medesima arcidiocesi.
Copyright © VIS - Vatican Information Service