Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

mercoledì 23 dicembre 2009

NEL BAMBINO GESÙ SI MANIFESTA AMORE DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Benedetto XVI si è soffermato, per l'Udienza Generale di oggi, sull'ormai imminente solennità del Natale.

  "L'Anno liturgico della Chiesa" - ha spiegato il Papa - "non si è sviluppato inizialmente partendo dalla nascita di Cristo, ma dalla fede nella sua risurrezione. Perciò la festa più antica della cristianità non è il Natale, ma è la Pasqua; la risurrezione di Cristo fonda la fede cristiana, è alla base dell'annuncio del Vangelo e fa nascere la Chiesa".

  "Il primo ad affermare con chiarezza che Gesù nacque il 25 dicembre è stato Ippolito di Roma, nel suo commento al Libro del profeta Daniele, scritto verso il 204".

  "Nella cristianità la festa del Natale" - ha ricordato il Pontefice - "ha assunto una forma definita nel IV secolo, quando essa prese il posto della festa romana del 'Sol invictus', il sole invincibile; si mise così in evidenza che la nascita di Cristo è la vittoria della vera luce sulle tenebre del male e del peccato. Tuttavia, la particolare e intensa atmosfera spirituale che circonda il Natale si è sviluppata nel Medioevo, grazie a san Francesco d'Assisi, che era profondamente innamorato dell'uomo Gesù, del Dio-con-noi".

  "Da questa particolare devozione al mistero dell'Incarnazione" - ha proseguito il Santo Padre - "ebbe origine la famosa celebrazione del Natale a Greccio. (...) Con san Francesco e il suo presepe venivano messi in evidenza l'amore inerme di Dio, la sua umiltà e la sua benignità, che nell'Incarnazione del Verbo si manifesta agli uomini per insegnare un nuovo modo di vivere e di amare".

  Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco - ha ricordato il Papa - racconta: "In quella notte di Natale, fu concessa a Francesco la grazia di una visione meravigliosa. Vide giacere immobile nella mangiatoia un piccolo bambino, che fu risvegliato dal sonno proprio dalla vicinanza di Francesco".

  "Grazie a san Francesco, il popolo cristiano ha potuto percepire che a Natale Dio è davvero diventato l''Emmanuele', il Dio-con-noi, dal quale non ci separa alcuna barriera e alcuna lontananza. In quel Bambino, Dio è diventato così prossimo a ciascuno di noi, così vicino, che possiamo dargli del tu e intrattenere con lui un rapporto confidenziale di profondo affetto, così come facciamo con un neonato".

  "In quel Bambino, infatti, si manifesta Dio-Amore" - ha sottolineato ancora il Santo Padre - "Dio viene senza armi, senza la forza, perché non intende conquistare, per così dire, dall'esterno, ma intende piuttosto essere accolto dall'uomo nella libertà; Dio si fa Bambino inerme  per vincere la superbia, la violenza, la brama di possesso dell'uomo. In Gesù Dio ha assunto questa condizione povera e disarmante per vincerci con l'amore e condurci alla nostra vera identità".

  "La sua condizione di Bambino ci indica, inoltre, come possiamo incontrare Dio e godere della Sua presenza. (...) Chi non ha capito il mistero del Natale, non ha capito l'elemento decisivo dell'esistenza cristiana. Chi non accoglie Gesù con cuore di bambino, non può entrare nel regno dei cieli: questo è quanto Francesco ha voluto ricordare alla cristianità del suo tempo e di tutti tempi, fino ad oggi".
AG/NATALE/...                                 VIS 20091223 (530)


NOTA RELATIVA DECRETO VIRTÙ EROICHE PIO XII


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2009 (VIS). Padre Federico Lombardi, S.I.,  Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha diffuso, questa mattina, la seguente Nota relativa alla firma del decreto della virtù eroiche del Servo di Dio Pio XII.

  "La firma da parte del Papa del decreto 'sulle virtù eroiche' di Pio XII ha suscitato un certo numero di reazioni nel mondo ebraico, probabilmente perché si tratta di una firma il cui significato è chiaro nell'ambito della Chiesa cattolica e degli 'addetti ai lavori', e può meritare alcune spiegazioni per un pubblico più vasto, in particolare quello ebraico, comprensibilmente molto sensibile a tutto ciò che riguarda il periodo storico della seconda guerra mondiale e dell'Olocausto".

  "Quando il Papa firma un decreto 'sulle virtù eroiche' di un Servo di Dio, cioè di una persona di cui è stata introdotta la causa di beatificazione, conferma la valutazione positiva che la Congregazione per le Cause dei Santi ha già votato. (...) Naturalmente si tiene conto in questa valutazione delle circostanze in cui la persona ha vissuto, occorre quindi un esame dal punto di vista storico, ma la valutazione riguarda essenzialmente la testimonianza di vita cristiana data dalla persona (il suo intenso rapporto con Dio e la continua ricerca della perfezione evangelica (...) e non la valutazione della portata storica di tutte le sue scelte operative".

  "In occasione della beatificazione di Giovanni XXIII e di Pio IX, Giovanni Paolo II affermava: 'La santità vive nella storia e ogni santo non è sottratto ai limiti e condizionamenti propri della nostra umanità. Beatificando un suo figlio, la Chiesa non celebra particolari opzioni storiche da lui compiute, ma piuttosto lo addita all'imitazione e alla venerazione per le sue virtù a lode della grazia divina che in esse risplende'".

  "Ciò non intende dunque minimamente limitare la discussione circa le scelte concrete compiute da Pio XII nella situazione in cui si trovava. Per parte sua, la Chiesa afferma che sono state compiute con la pura intenzione di svolgere al meglio il servizio di altissima e drammatica responsabilità del Pontefice. In ogni caso, l'attenzione e la preoccupazione di Pio XII per la sorte degli ebrei - cosa che certamente è rilevante per la valutazione delle sue virtù - sono largamente testimoniate e riconosciute anche da molti ebrei".

  Rimane quindi aperta anche in futuro la ricerca e la valutazione degli storici nel loro campo specifico. E nel caso concreto si comprende la richiesta di avere aperte tutte le possibilità di ricerca sui documenti. (...) Per l'apertura completa degli archivi - come si è detto più volte - occorre provvedere all'ordinamento e alla catalogazione di una massa enorme di documenti, che richiede un tempo tecnico ancora di alcuni anni".

  "Quanto al fatto che i decreti sulle virtù eroiche di Papa Giovanni Paolo II e Pio XII siano stati promulgati nello stesso giorno, ciò non significa un 'abbinamento' delle due Cause da ora in poi. Le due Cause sono del tutto indipendenti e seguiranno ciascuna il proprio iter. Non vi è quindi nessun motivo di ipotizzare un'eventuale beatificazione contemporanea".

  "È chiaro quindi che la recente firma del decreto non va in alcun modo letta come un atto ostile contro il popolo ebraico e ci si augura che non sia considerata un ostacolo sul cammino del dialogo fra l'ebraismo e la Chiesa cattolica. Ci si augura anzi che la prossima visita del Papa alla Sinagoga di Roma sia occasione per riaffermare e rinsaldare con grande cordialità questi vincoli di amicizia e di stima".
OP/DECRETO PIO XII/LOMBARDI                               VIS 20091223 (590)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Christian Bock, Membro del Consiglio direttivo della "Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO).
NA/.../BOCK                                         VIS 20091223 (50)

Copyright © VIS - Vatican Information Service