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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 31 ottobre 2011

CRISTIANESIMO, FATTORE ESSENZIALE SVILUPPO IN AFRICA

CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto 26 Presuli della Conferenza Episcopale dell’Angola in Visita “ad Limina Apostolorum”.

Nel ricordare all’inizio del suo discorso la sua visita a Luanda nel marzo 2009, Benedetto XVI ha detto di aver potuto “incontrarmi con voi e celebrare Gesù Cristo in mezzo ad un popolo che non si stanca di cercarlo, amarlo, servirlo con generosità e gioia”.

A novembre, ha ricordato ancora il Pontefice, è in programma un Viaggio in Africa per la firma in Benin dell’Esortazione Apostolica Postsinodale della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. Citando il Messaggio finale dell’Assemblea, il Papa ha affermato che “in quanto Chiesa, il nostro primo e più specifico contributo al popolo africano è la proclamazione del Vangelo di Gesù Cristo giacché l’annuncio di Cristo è il primo e principale fattore di sviluppo. Di fatto la dedizione al servizio allo sviluppo procede dalla trasformazione del cuore, e la trasformazione del cuore viene dalla conversione al Vangelo”.

Successivamente il Pontefice si è soffermato su tre questioni che rappresentano le difficoltà maggiori per i cristiani in Angola. Influenzati dalla “pressione dei costumi nelle società in cui vivono, i cristiano sono, però, per la grazia del battesimo, chiamati a rinunciare alle imperanti tendenze nocive e ad andare controcorrente, guidati dallo spirito delle Beatitudini”.

Il primo problema è il concubinato “che contraddice il piano di Dio per la generazione e la famiglia umana. Il ridotto numero di matrimoni cattolici nelle vostre comunità indica una ipoteca che grava sulla famiglia, di cui conosciamo l’insostituibile valore per la stabilità della società. (...) Aiutate i coniugati ad acquisire la maturità umana e spirituale necessaria per assumere responsabilmente la propria missione di coniugi e di genitori cristiani, ricordando che l’amore coniugale deve essere unico ed indissolubile come l’alleanza fra Cristo e la sua Chiesa”.

Altra importante difficoltà è causata dal fatto che “il cuore dei battezzati rimane diviso fra il cristianesimo e le religioni tradizionali africane. Afflitti dai problemi della vita, essi non esitano a ricorrere a pratiche incompatibili con la sequela di Cristo. Effetto abominevole è l’emarginazione e l’assassinio di bambini e anziani, condannati dai falsi dettami della stregoneria. Certi che la vita umana è sacra in tutte le sue fasi e situazioni, continuate, cari Vescovi, a far sentire la vostra voce a favore delle vittime”. Le comunità ecclesiali devono compiere uno sforzo congiunto in collaborazione con i governi e la società civile, per “individuare un metodo che conduca alla definitiva eliminazione” di tale piaga.

Il terzo problema che deve essere affrontato dai cristiani dell’Angola è costituito da “residui di tribalismo etnico, palpabile negli atteggiamenti delle comunità che tendono a rinchiudersi rigettando le persone originarie di altre parti della Nazione. (...) Nella Chiesa, quale nuova famiglia di tutti coloro che credono in Cristo, non c’è spazio per nessun tipo di divisione. (...) Attorno all’altare si riuniscono uomini e donne di tribù, lingue e nazioni diverse che, condividendo lo stesso Corpo e Sangue di Cristo nell’Eucaristia, si fanno autenticamente fratelli e sorelle. Tale vincolo fraterno è più forte delle nostre famiglie terrene o delle vostre tribù”.

Infine il Papa ha ripetuto l’esortazione pronunciata all’epoca della sua visita nella capitale Luanda: “Dio concede agli esseri umani di potersi elevare sulle proprie tendenze naturali, con le ali della ragione e della fede. Se voi vi farete guidare da esse, non sarà difficile riconoscere nell’altro un essere umano nato con gli stessi diritti umani fondamentali”.
AL/ VIS 20111031 (580)

VICINANZA DEL PAPA POPOLAZIONI THAILANDIA ED ITALIA

CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2011 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha commentato la Lettera con la quale l’Apostolo Paolo “ci invita ad accostare il Vangelo ‘non come parola di uomini, ma come è veramente, quale Parola di Dio’. In questo modo” – ha aggiunto il Papa – “possiamo accogliere con fede gli ammonimenti che Gesù rivolge alla nostra coscienza, per assumere un comportamento conforme ad essi. Nel brano odierno, Egli rimprovera gli scribi e i farisei, che avevano nella comunità un ruolo di maestri, perché la loro condotta era apertamente in contrasto con l’insegnamento che proponevano agli altri con rigore. (...) La buona dottrina va accolta, ma rischia di essere smentita da una condotta incoerente. (...) L’atteggiamento di Gesù è esattamente l’opposto: Egli pratica per primo il comandamento dell’amore, che insegna a tutti, e può dire che esso è un peso leggero e soave proprio perché ci aiuta a portarlo insieme con Lui”.

“Pensando ai maestri che opprimono la libertà altrui in nome della propria autorità, San Bonaventura indica chi è l’autentico Maestro, affermando: ‘Nessuno può insegnare e nemmeno operare, né raggiungere le verità conoscibili senza che sia presente il Figlio di Dio’. Siamo, pertanto, chiamati a seguire il Figlio di Dio, il Verbo incarnato, che esprime la verità del suo insegnamento attraverso la fedeltà alla volontà del Padre, attraverso il dono di se stesso. (...) Gesù condanna fermamente anche la vanagloria e osserva che operare ‘per essere ammirati dalla gente’ pone in balia dell’approvazione umana, insidiando i valori che fondano l’autenticità della persona”.

Il Santo Padre ha invocato l’intercessione di Maria Santissima, “in particolare per quanti nella comunità cristiana sono chiamati al ministero dell’insegnamento, affinché possano sempre testimoniare con le opere le verità che trasmettono con la parola”.

Dopo la recita dell’Angelus, Benedetto XVI ha espresso la sua “vicinanza alle popolazioni della Thailandia colpite da gravi inondazioni, come pure, in Italia, a quelle della Liguria e della Toscana, recentemente danneggiate dalle conseguenze di forti piogge. Assicuro per loro la mia preghiera”.
ANG/ VIS 20111031 (370)

BRASILE: PROFICUA COLLABORAZIONE STATO E CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2011 (VIS). Il nuovo Ambasciatore del Brasile presso la Santa Sede, Signor Almir Franco de Sá Barbuda, ha presentato questa mattina le Lettere Credenziali al Santo Padre che, nel suo discorso, ha ringraziato le Autorità brasiliane per la loro disponibilità nell’organizzare la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Rio de Janeiro nel 2013.

Successivamente il Papa ha rievocato la lunga storia dei rapporti diplomatici tra Brasile e Santa Sede, instaurati già poco dopo l’indipendenza del Paese, come pure la proficua collaborazione congiunta della Nazione con la Chiesa Cattolica che risale alla prima Messa celebrata il 26 aprile 1500, testimoniata dalle “tante città battezzate con nomi di santi e numerosi monumenti religiosi, alcuni dei quali simboleggiano in tutto il mondo il Brasile, come la statua del Redentore a Rio de Janeiro”.

Un capitolo importante di questa storia “condivisa e feconda”, fu redatto con l’accordo firmato tra la Santa Sede e il Governo brasiliano nel 2008 che “sancisce ufficialmente e giuridicamente l’indipendenza e la collaborazione fra queste due realtà”. Il Papa ha manifestato in proposito l’auspicio che lo Stato riconosca che “una sana laicità non deve considerare la religione come un semplice sentimento individuale da relegarsi alla sfera privata, ma come una realtà che, nell’essere organizzata in strutture visibili, necessita che la sua presenza sia riconosciuta dalla comunità pubblica”.

“Per cui” – ha proseguito il Pontefice – “è dovere dello Stato garantire la possibilità del libero esercizio del culto di ogni confessione religiosa, come pure le sue attività culturali, educative e caritative, quando non siano contrarie alla morale e all’ordine pubblico. Il contributo della Chiesa non si limita ad iniziative concrete di assistenza, umanitarie o educative, ma mira innanzitutto alla crescita etica della società, suscitata dalle molteplici manifestazioni di apertura alla trascendenza e dalla formazione delle coscienze, per compiere i doveri della solidarietà”.

Fra gli ambiti di reciproca collaborazione, Benedetto XVI ha segnalato quello dell’educazione, al quale la Chiesa contribuisce “con numerose istituzioni il cui prestigio è riconosciuto in tutta la società. Di fatto, il ruolo dell’educazione non può essere ridotto ad una mera trasmissione di conoscenze e abilità orientate alla formazione professionale, ma deve abbracciare tutti gli aspetti della persona, dall’aspetto sociale all’aspirazione alla trascendenza. Per tale ragione è necessario riaffermare che l’educazione di una confessione religiosa nelle scuole pubbliche (...) lungi dal significare che lo Stato assuma o imponga una particolare fede religiosa, indica il riconoscimento della religione come un valore necessario alla formazione della persona (....) e, lungi dal pregiudicare la laicità dello Stato, garantisca il diritto dei genitori a scegliere l’educazione dei propri figli, contribuendo così a promuovere il bene comune”.

Infine, nella sfera della giustizia sociale, “il governo brasiliano sa di poter contare sulla Chiesa quale socio privilegiato in tutte le iniziative intraprese per eliminare la fame e la povertà (....) e aiutare i più bisognosi a venir fuori dallo stato di indigenza e (...) di emarginazione”, ha concluso il Papa.
CC/ VIS 20111031 (500)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI NOVEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di novembre è la seguente: “Per le Chiese orientali cattoliche, affinché la loro venerabile tradizione sia conosciuta e stimata quale ricchezza spirituale per tutta la Chiesa”.

L'intenzione Missionaria è la seguente: “Perché il continente africano trovi in Cristo la forza di realizzare il cammino di riconciliazione e di giustizia, indicato dal secondo Sinodo dei Vescovi per l’Africa”.
BXVI-INTENZIONI/ VIS 20111031 (90)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L’Arcivescovo Ubaldo Ramón Santana Sequera, F.M.I., di Maracaibo (Venezuela); Presidente della Conferenza Episcopale Venezuelana, con:

- L’Arcivescovo Baltazar Enrique Porras Cardozo, di Mérida, primo Vice-Presidente;

- Il Vescovo Jesús González de Zarate Salas, Ausiliare di Caracas, Segretario Generale;

- Il Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, di Caracas, Presidente “ad honorem”.

- Dieci Presuli della Conferenza Episcopale di Angola, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Vescovo Almeida Kanda, di Ndalatando.

- L’Arcivescovo José Manuel Imbamba, di Saurimo.
- Il Vescovo Benedito Roberto, C.S.Sp., di Sumbe.

- Il Vescovo Emilio Sumbelelo, di Uíje, com l’emerito Vescovo José Francisco Moreira dos Santos, O.F.M.Cap.

- Il Vescovo Joaquim Ferreira Lopes, O.F.M.Cap., di Viana.

- Il Vescovo Mário Lukunde, di Menongue.

- Il Vescovo Dionisio Hisiilenapo, di Namibe.

- Il Vescovo Fernando Guimarães Kevanu, di Ondjiva.

- Il Vescovo Manuel António Mendes dos Santos, C.M.F., di São Tomé e Príncipe.

Sabato 29 ottobre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Raffaele Farina, S.D.B., Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa.

- Nove Presuli della Conferenza Episcopale di Angola, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Vescovo Eugenio Dal Corso, P,S,D.P., di Benguela, con l’emerito Vescovo Oscar Lino Lopes Fernandes Braga.

- Il Vescovo José Nambi, di Kwito-Bié.

- Il Vescovo Jesús Tirso Blanco, S.D.B., di Lwena.

- Il Vescovo Filomeno do Nascimento Vieira Dias, di Cabinda.

- Il Vescovo António Francisco Jaca, S.V.D., di Caxito.

- Il Monsignore Colm Reidy, Amministratore Diocesano di Dundo.

- Il Vescovo Luis María Pérez de Onraita Aguirre, di Malanje.

- Il Vescovo Vicente Carlos Kiaziku, O.F.M.Cap., di Mbanza Congo.

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S:, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/ VIS 20111031 (140)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare della Diocesi di Kalisz (Polonia), presentata dal Vescovo Teofil Wilski, per raggiunti limiti d’età.

Sabato 29 ottobre il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Sebastian Tudu, Vescovo della Diocesi di Dinajpur (superficie: 17.500; popolazione: 16.529.090; cattolici: 46.578; sacerdoti: 56; religiosi: 148), Bangladesh. Il Vescovo eletto è nato nel 1967 a Changura (Bangladesh) ed è stato ordinato sacerdote nel 1999. Dal 2000 al 2003 è stato Vicario parrocchiale della “St. Francis Parish” in Dinajpur; dal 2007 al 2009 è stato Vicario parrocchiale di “Fatima Rani Church” in Ruhea; dal 2009 è stato Vice-Rettore del Seminario Maggiore “Holy Spirit” a Dhaka e Direttore Diocesano delle Pontificie Opere Missionarie.

- Ha nominato il Vescovo Wiktor Pawel Skworc, Arcivescovo Metropolita di Katowice (superficie: 2.400; popolazione: 1.498.123; cattolici: 1.454.328; sacerdoti: 1.085; religiosi: 1.093), Polonia. L’Arcivescovo eletto è nato a Ruda Slaska (Polonia) nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Dal 1973 al 1975 ha svolto il ministero di Vicario parrocchiale; dal 1975-1985 è stato Segretario del Vescovo di Katowice; dal 1985 al 1992 è stato Cancelliere della Curia; dal 1992 al 1997 è stato Vicario Generale ed Economo dell’Arcidiocesi di Katowice. Nel 1997 è stato nominato Vescovo di Tarnów ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1998. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Polacca è Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Presidente del Gruppo di contatto con la Conferenza Episcopale Tedesca, delegato dell’Episcopato per l’attività di “Kirche in Not” in Polonia. Inoltre, è Presidente del Consiglio economico della Conferenza e membro della Commissione ecclesiastica Concordataria. Dal 2005 è membro della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Succede al Vescovo Damian Zimon, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha eretto la nuova Diocesi di Kabwe, in Zambia, per dismembramento della Diocesi di Mpika e dall’Arcidiocesi di Lusaka, rendendola suffraganea della medesima sede metropolitana.

- Ha nominato il Padre Clement Mulenga, S.D.B., primo Vescovo di Kabwe (superficie: 63.574; popolazione: 1.078.334; cattolici: 138.810; sacerdoti: 43; religiosi: 95), Zambia. Il Vescovo eletto è nato nel 1965 a Dismaschi (Zambia), ha emesso la professione perpetua nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco nel 1996 ed ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1998. Dal 1998 al 2001 è stato Vicario Parrocchiale di Bauleni a Lusaka; dal 2005 al 2007 è stato Superiore della Comunità Salesiana di Chingola nello Zambia, Consigliere e Delegato per la Formazione; dal 2007 al 2009 è stato Vicario, Formatore e Professore della Comunità dei post-novizi di Moshi in Tanzania; dal 2009 è stato Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Gioventù dell’Arcidiocesi di Lusaka.

- Ha nominato l’Arcivescovo Nicola Girasoli, Nunzio Apostolico in Antigua e Barbuda, Bahamas, Dominica, Giamaica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, San Vincenzo e Grenadine, Suriname, Repubblica Cooperativistica della Guyana e Delegato Apostolico nelle Antille. Finora Nunzio Apostolico in Zambia e in Malawi.
RE:NER:ECE:NN/ VIS 20111031 (470)

AVVISO

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2011 (VIS). Come precedentemente annunciato, domani martedì 1° novembre, Solennità di Tutti i Santi e mercoledì 2 novembre, Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, il servizio del V.I.S. non sarà trasmesso. Le trasmissioni riprenderanno giovedì 3 novembre.
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