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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 3 maggio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Basil Myron Schott, O.F.M., finora Vescovo di Parma dei Ruteni (Stati Uniti d'America), Arcivescovo Metropolita di Pittsburgh dei Bizantini (cattolici: 64.986; sacerdoti: 74; religiosi: 116), Stati Uniti d'America. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1939 a Freeland (Stati Uniti d'America), nel 1958 è entrato nel noviziato dei francescani bizantini dell'Ordine dei Frati Minori, dove ha emesso i voti ed è stato ordinato sacerdote nel 1959, ricevendo la consacrazione episcopale nel 1996.

- L'Arciprete John Kudrick, finora Amministratore Arcieparchiale di Pittsburgh e Rettore della Cattedrale (Stati Uniti d'America), Vescovo di Parma dei Ruteni (cattolici: 12.572; sacerdoti: 45; religiosi: 17; diaconi permanenti: 4), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1947 a Lloydell (Stati Uniti d'America), nel 1967 è entrato nel Terzo Ordine Regolare di San Francesco ed ha emesso i voti perpetui nel 1972, ricevendo l'ordinazione sacerdotale nel 1975.

- Il Monsignor Mark Benedict Coleridge, finora Officiale della Segreteria di Stato, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Melbourne (superficie: 27.194; popolazione: 3.365.173; cattolici: 995.797; sacerdoti: 611; religiosi: 1.988; diaconi permanenti: 1), Australia.
NER:NEA/.../... VIS 20020503

GIURAMENTO DI 28 NUOVE GUARDIE SVIZZERE PONTIFICIE


CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2002 (VIS). Il pomeriggio di lunedì 6 maggio, in commemorazione dei 147 soldati elvetici morti eroicamente, in difesa del Sommo Pontefice Papa Clemente VII durante il Sacco di Roma, il 6 maggio 1527, avrà luogo, nel cortile di San Damaso, nel Palazzo Apostolico dello Stato della Città del Vaticano, il giuramento di 28 nuove reclute della Guardia Svizzera Pontificia.

Diciotto nuove guardie presteranno giuramento in lingua tedesca, sei in lingua italiana e quattro in lingua francese. Saranno presenti autorità vaticane, rappresentanze delle legazioni diplomatiche, dell'esercito della Confederazione Elvetica e di altri paesi.

Alle 7:30, le Guardie Svizzere e i loro famigliari assisteranno alla Santa Messa, celebrata dall'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato, nell'Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico e alle ore 8:45 parteciperanno alla cerimonia di commemorazione per i Caduti del Corpo nel Cortile d'Onore della caserma davanti al Monumento ai Caduti. In mattinata è prevista un'udienza con il Santo Padre. Infine, alle ore 17:00, si svolgerà la cerimonia del giuramento delle nuove reclute.
…/GIURAMENTO GUARDIE SVIZZERE/… VIS 20020503 (180)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Geraldo Majella Agnelo, Arcivescovo di São Salvador da Bahia (Brasile).
- Sei Presuli della Conferenza Episcopale delle Antille, in Visita "ad Limina":
- L'Arcivescovo John Joseph Myers, di Newark (Stati Uniti d'America) e Superiore della Missione "sui iuris" di Turks and Caicos (Turks and Caicos).
- Il Vescovo Aloysius Ferdinandus Zichem, C.SS.R., di Paramaribo (Suriname).
- Il Vescovo Benedict Singh, di Georgetown (Repubblica Cooperativistica della Guyana).
- Il Vescovo Sydney Anicetus Charles, di Saint George's in Grenada (Grenada).
- Il Vescovo Donald James Reece, di Saint John's-Basseterre (Anguilla) (Antigua e Barbuda, Saint Kitts e Nevis).
- Il Vescovo Ernest Mesmin Lucien Cabo, di Basse-Terre (Guadalupa).
AP:AL/…/… VIS 20020503 (130)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI MAGGIO


CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2002 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera di Giovanni Paolo II per il mese di maggio è la seguente: "Perché i cristiani vivano la fede in maniera coerente e siano testimoni credibili della speranza evangelica".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché, con l'aiuto di Maria Santissima, Vergine e Madre, in ogni Paese e cultura sia tutelata e promossa la vocazione familiare e sociale della donna".
GPII-INTENZIONI PREGHIERA/MAGGIO/… VIS 20020503 (80)

EUROPA: RECUPERARE IDENTITA' AUTENTICA NEL CRISTIANESIMO

CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2002 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II all'Arcivescovo Giuseppe Verucchi, di Ravenna-Cervia (Italia), nella ricorrenza del "millenario della costruzione della prima Chiesa dedicata in Ravenna a Sant'Adalberto, Vescovo di Praga e dell'invio in Polonia dei monaci Giovanni di Classe e Benedetto di Benevento".

Il Santo Padre scrive nel Messaggio, datato 23 aprile, che il progetto di evangelizzazione di Papa Silvestro II e dell'Imperatore Ottone III "diviene stimolo per i credenti di oggi a rendersi sempre più consapevoli del fatto che il grande mosaico dell'identità sociale e religiosa del continente europeo trova nella fede cristiana uno dei principali fattori della sua unità più profonda".

"Il ricordo di Adalberto, di Romualdo, di Giovanni e di Benedetto" - si legge ancora nel Messaggio - "in questa ricorrenza giubilare, richiami codesta Comunità diocesana e ogni cristiano a salvaguardare la dimensione spirituale e morale dell'Europa, offrendo al progetto dell'unità dei popoli europei un 'ancoraggio trascendente' mediante un esplicito riconoscimento dei 'diritti di Dio'. È questa l'unica garanzia veramente inoppugnabile della dignità dell'uomo e della libertà dei popoli".

"Andando oltre le pur necessarie normative tecniche, amministrative, economiche e monetarie, si deve recuperare quell'identità autentica e quel patrimonio di civiltà, che hanno nel cristianesimo una componente fondamentale, ispiratrice di quel sogno di un universalismo europeo che è stato conservato durante tante generazioni".

Come Adalberto, Romualdo, Giovanni e Benedetto superarono grazie alla fede "le tentazioni di anguste visioni esistenziali e politiche", anche ora "sarà la piena adesione a valori di matrice cristiana, quali la spiritualità, la solidarietà, la sussidiarietà, la centralità della persona, che permetterà all'Europa di svilupparsi in maniera armonica e di svolgere un ruolo significativo nel consesso delle Nazioni".
MESS/MILLENARIO CHIESA/RAVENNA:VERUCCHI VIS 20020503 (300)

NUOVO AMBASCIATORE DEL MAROCCO RICEVUTO DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2002 (VIS). Questa mattina, il Signor Mohamed Sbihi, nuovo Ambasciatore del Regno del Marocco presso la Santa Sede, ha presentato al Santo Padre Giovanni Paolo II le Lettere Credenziali. Nei rispettivi discorsi, il Pontefice ed il nuovo Ambasciatore hanno ricordato i legami fra il Marocco e la Santa Sede risalenti al XIII secolo. Il Papa ha sottolineato come il Marocco, per la sua posizione geografica e la sua storia, sia terra d'incontro di popoli, culture e religioni e possa "ricoprire un grande ruolo" nella promozione del dialogo per la pace.

Il Santo Padre ha ricordato le circostanze difficili della situazione internazionale, in particolare in Medio Oriente, affermando che: "i responsabili delle Nazioni e le autorità spirituali hanno il dovere di adoperarsi senza sosta per sradicare la violenza che domina troppo spesso, nel mondo, i rapporti fra gli individui ed i gruppi". Essi hanno anche il dovere, ha detto ancora il Pontefice, di "denunciare chiaramente tutte le false legittimazioni della violenza, specialmente in nome della religione".

Il Santo Padre, riferendosi nuovamente alla "tragica situazione in Medio Oriente e alle preoccupazioni che ci assalgono riguardo ai Luoghi Santi della regione, in particolare la Città Santa di Gerusalemme, simbolo per tutti i credenti delle religioni monoteiste", ha lanciato un appello per la ripresa dei negoziati, perché "si faccia tutto il possibile per far cessare il conflitto armato", che "non dà prospettive né speranze ai popoli lì presenti".

"Come ho già detto" - ha affermato Giovanni Paolo II - "né la violenza cieca del terrorismo, né la violenza della guerra, possono portare ad una soluzione".

Il Santo Padre ha detto infine che il Marocco "si onora di un'antica tradizione di tolleranza e di apertura religiosa, e i fedeli di diverse religioni vivono nel rispetto reciproco, senza ostacolare le libertà fondamentali, dimostrando così che è possibile, a credenti di tradizioni religiose diverse, vivere in pace sul medesimo suolo", ed ha aggiunto che i cattolici "hanno il loro ruolo nella vita del paese e godono della stima della popolazione. Essi sperano di contribuire (…) all'edificazione di un mondo di giustizia e di pace, al servizio dell'uomo e del suo sviluppo".
CD/LETTERE CREDENZIALI/MAROCCO:SBIHI VIS 20020503 (380)
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