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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 5 dicembre 2005

DICHIARAZIONE DIRETTORE SALA STAMPA SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2005 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza questa mattina il Presidente dell'Autorità Palestinese Mahmud Abbas, e Seguito".

"Nel corso del cordiale colloquio si è passata in rassegna la situazione del Medio Oriente. In particolare è stata sottolineata l'esigenza di integrare nel processo di pace tutte le componenti del popolo palestinese. Si è parlato anche delle difficoltà dei cattolici in Palestina e del loro contributo alla società palestinese".

"Successivamente il Presidente Abbas ha incontrato anche il Segretario di Stato Cardinale Angelo Sodano".
OP/PRESIDENTE AUTORITÀ PALESTINESE/ABBAS VIS 20051205 (120)

ANNUNCIARE VANGELO FAMIGLIA CAMMINO DI REALIZZAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti all'incontro dei Presidenti delle Commissioni Episcopali per la Famiglia e la Vita dell'America Latina, promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, il cui Presidente è il Cardinale Alfonso López Trujillo.

Ricordando la sollecitudine per la famiglia sempre dimostrata da Giovanni Paolo II, Papa Benedetto ha affermato: "Anche io assumo la medesima preoccupazione che riguarda in gran misura il futuro della Chiesa e dei popoli".

"Il vostro dovere di Pastori" - ha proseguito il Pontefice - "è di presentare in tutta la sua ricchezza il valore straordinario del matrimonio che, come istituzione naturale, è 'patrimonio dell'umanità'. D'altra parte, la sua elevazione all'altissima dignità di sacramento deve essere contemplata con gratitudine e stupore, come già ho espresso recentemente nell'affermare che: 'il valore di sacramento che il matrimonio assume in Cristo significa, pertanto, che il dono della creazione fu elevato a grazia di redenzione. La grazia di Cristo non arriva dall'esterno alla natura umana, non le fa violenza, ma la libera e la restaura, precisamente l'eleva molto al di là dei suoi limiti".

"L'amore e l'offerta totale degli sposi, con le sue note peculiari di esclusività, fedeltà, permanenza nel tempo e apertura alla vita, è alla base di questa comunità di vita e di amore che è il matrimonio. Oggi è importante annunciare con rinnovato entusiasmo che il vangelo della famiglia è un cammino di realizzazione umana e spirituale, con la certezza che il Signore è sempre presente con la sua grazia".

Successivamente il Santo Padre Benedetto XVI ha spiegato che "anche nell'ambito della vita stanno sorgendo nuove impostazioni che sottopongono a giudizio questo diritto fondamentale. Di conseguenza, si facilita l'eliminazione dell'embrione o il suo uso arbitrario in nome del progresso della scienza che, nel non riconoscere i suoi limiti e nel non accettare tutti i principi morali che permettono di salvaguardare la dignità della persona, si converte in una minaccia per l'essere umano".

Il Papa ha affermato che: "In America Latina, come in tante parti, i figli hanno il diritto di nascere e crescere in seno ad una famiglia fondata sul matrimonio. (...) Per questo è necessario aiutare tutte le persone a prendere coscienza del male intrinseco del crimine dell'aborto che, nell'attentare contro la vita umana nel suo inizio, è anche un'aggressione contro la stessa società. Per cui i politici e i legislatori, come servitori del bene sociale, hanno il dovere di difendere il diritto fondamentale alla vita, frutto dell'amore di Dio".

"È indubbio che per l'azione pastorale, in una materia tanto delicata e complessa, nella quale intervengono diverse discipline e si trattano questioni tanto fondamentali, si richiede una accurata preparazione degli agenti pastorali nelle Diocesi. (...) In quanto ai laici, soprattutto coloro che dedicano le loro energie a questo servizio delle famiglie, hanno bisogno di una valida ed elevata formazione che li aiuti a testimoniare la grandezza e il valore permanente del matrimonio nella società attuale".

Infine il Papa ha ricordato che il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie si terrà a Valencia (Spagna), sul tema: "La trasmissione della fede nella famiglia".
AC/FAMIGLIA E VITA/LOPEZ TRUJILLO VIS 20051203 (540)

L'ARCIVESCOVO DZIWISZ INVITA IL PAPA IN POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il secondo gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale di Polonia, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Nel suo discorso il Papa ha ricordato che "uno dei primi interventi del mio grande Predecessore" Giovanni Paolo II fu il tema della nuova evangelizzazione. "Sotto la sua guida siamo entrati in questo nuovo millennio del cristianesimo, prendendo coscienza della costante attualità della sua esortazione ad una nuova evangelizzazione".

Ribadendo che "il primo responsabile per l'opera dell'evangelizzazione è il Vescovo", il Papa ha sottolineato il suo dovere di prestare "particolare attenzione alla qualità della formazione" nei seminari, tenendo presente "non soltanto la preparazione intellettuale dei futuri sacerdoti per i loro futuri compiti, ma anche la loro formazione spirituale ed emotiva". In merito il Papa ha esortato i Vescovi a porre in atto le indicazioni contenute nel documento della Congregazione per l'Educazione Cattolica riguardo all'ammissione dei candidati agli Ordini sacri, di recente pubblicazione.

"È importante che il processo di formazione intellettuale e spirituale non termini con il seminario. È necessaria una costante formazione sacerdotale. (...) So che nelle diocesi polacche (...) vengono organizzati dei corsi, giorni di ritiro, esercizi spirituali ed altri incontri, durante i quali i sacerdoti possono condividere i loro problemi e i loro successi pastorali".

Invitando i Vescovi ad ascoltare attentamente e ad aiutare nelle difficoltà i presbiteri, Benedetto XVI ha reso grazie a Dio per le numerose vocazioni in Polonia ed ha esortato i Vescovi con queste parole: "Vi prego di incoraggiare i vostri presbiteri ad intraprendere il servizio missionario, oppure l'impegno pastorale nei Paesi dove c'è scarsità di clero".

"La diversità dei carismi e dei servizi" - ha proseguito il Pontefice - "che compiono i religiosi e le religiose, oppure i membri degli istituti laici di vita consacrata, è una grande ricchezza della Chiesa. (...) Vi incoraggio molto, Fratelli, a circondare della vostra premura le comunità religiose femminili, che si trovano nella vostre diocesi. Le suore che assumono svariati servizi nella Chiesa, meritano sommo rispetto, e il loro lavoro deve essere riconosciuto ed opportunamente apprezzato. Non devono essere private di un adeguato sostegno spirituale e di possibilità di sviluppo intellettuale e di crescita nella fede. In modo particolare vi raccomando di prendere a cuore le sorti degli Ordini contemplativi".

Riguardo al laicato, il Papa ha affermato che: "Uno dei principali scopi dell'attività del laicato è il rinnovamento morale della società, che non può essere superficiale, parziale ed immediato. (...) Compito specifico del laicato è la partecipazione alla vita pubblica e a quella politica. (...) La Chiesa non si identifica con nessun partito, con nessuna comunità politica né con un sistema politico, ricorda invece sempre che i laici impegnati nella vita politica devono dare una coraggiosa e leggibile testimonianza dei valori cristiani, che vanno affermati e difesi nel caso che siano minacciati. Lo faranno pubblicamente, sia nei dibattiti di carattere politico che nei mass media".

"Il dialogo condotto dal laicato cattolico a livello di questioni politiche si dimostrerà efficace e servirà il bene comune quando alla base ci saranno: l'amore della verità, lo spirito di servizio e la solidarietà nell'impegno a favore del bene comune".

Nelle parole di saluto rivolte al Papa a nome di tutti i Vescovi, l'Arcivescovo di Cracovia Stanislaw Dziwisz, ha detto: "A nome di tutti i Vescovi qui presenti voglio esprimere sentimenti di rispetto, di filiale devozione e di benevolenza. C'è poi, un altro motivo per il quale vogliamo esprimerLe i nostri ringraziamenti in questa occasione: è la Sua adesione alla persona e all'opera del Servo di Dio Giovanni Paolo II. Prima di tutto vogliamo dirLe grazie per la Sua discreta, competente e fedele collaborazione in tutto lo svolgersi del suo Pontificato, così ricco e significativo. Possiamo solamente immaginarci quanto fosse prezioso per Giovanni Paolo il Suo saggio consiglio sia nelle più difficili questioni teologiche, sia anche in quelle legate alla vita quotidiana della Chiesa universale. La ringraziamo per la delicatezza, con la quale ha accompagnato il Suo caro Predecessore negli ultimi giorni di agonia e per quanto ha testimoniato come Decano del Collegio Cardinalizio durante i solenni funerali. E non possiamo dimenticare il Suo continuo ritornare all'insegnamento e all'esempio di Giovanni Paolo II nei Suoi discorsi e nelle azioni pastorali. E come non ringraziare per la decisione di Vostra Santità di abbreviare i tempi dell'inizio del processo di beatificazione del nostro amato Papa. Grazie, Santità!".

"Questo popolo è ansioso di accoglierLa. Tutti aspettiamo la Sua venuta nel nostro Paese e la visita alla chiesa che La ama e La sostiene con la costante preghiera. Può essere certo di questi sentimenti. Come sa, l'amato Papa Giovanni Paolo II non ha cercato di legare la gente a se stesso, ma sempre al Successore di Pietro. La nostra gente ha colto questo concetto con prontezza. Non cessa di amare il compianto Papa, ma ugualmente ama Colui che Gli succede. Mi sento in dovere di comunicarLe che sono stati soprattutto i giovani a chiederci di dire a Vostra Santità che loro vorrebbero tanto incontrarLa durante il Suo viaggio in Polonia. Sarei onorato se tale incontro potesse svolgersi a Cracovia".
AL/.../POLONIA VIS 20051205 (830)

PROMUOVERE RIFLESSIONE RAPPORTO MUSICA SACRA E LITURGIA


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2005 (VIS). In occasione della giornata di studio sulla musica sacra, promossa dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che si tiene oggi in Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un Messaggio al Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione.

Nel Messaggio, datato 1° dicembre, il Papa scrive: "Il Convegno intende corrispondere alla volontà del venerato Papa Giovanni Paolo II, il quale, nel Chirografo emanato in occasione del centenario del 'motu proprio' 'Tra le sollecitudini', ha chiesto a codesto Dicastero di intensificare l'attenzione al settore della musica sacra liturgica. Facendo mia l'istanza dell'amato Predecessore, desidero incoraggiare i cultori della musica sacra a proseguire su tale cammino. È importante stimolare, come è intenzione anche del presente Simposio, la riflessione e il confronto sul rapporto tra musica e liturgia, sempre vigilando sulla prassi e sulle sperimentazioni, in costante intesa e collaborazione con le Conferenze Episcopali delle varie Nazioni".

Il Santo Padre conclude il Messaggio con l'invio della Benedizione Apostolica a tutti i partecipanti al Convegno.
MESS/GIORNATA MUSICA SACRA/ARINZE VIS 20051205 (190)

LIBERTÀ RELIGIOSA LONTANA ESSERE OVUNQUE ASSICURATA


CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico per recitare l'Angelus con le migliaia di persone riunite in Piazza San Pietro.

"In questo tempo di Avvento" - ha detto il Santo Padre - "la Comunità ecclesiale, mentre si prepara a celebrare il grande mistero dell'Incarnazione, è invitata a riscoprire e approfondire la propria relazione personale con Dio. (...) Dio attende una risposta d'amore. In questi giorni la liturgia ci presenta come modello perfetto di tale risposta la Vergine Maria, che giovedì prossimo 8 dicembre contempleremo nel mistero dell'Immacolata Concezione".

"La Vergine" - ha sottolineato il Santo Padre - "è esempio per il credente che vive nella ricerca di Dio. A questo tema, come pure al rapporto tra verità e libertà, il Concilio Vaticano II ha dedicato un'attenta riflessione": la Dichiarazione "Dignitatis humanae", sulla libertà religiosa.

Questo diritto umano fondamentale, ha detto Papa Benedetto, "deriva dalla singolare dignità dell'uomo che, fra tutte le creature di questa terra, è l'unica in grado di stabilire una relazione libera e consapevole con il suo Creatore".

"Il Vaticano II" - ha proseguito il Pontefice - "riafferma così la dottrina tradizionale cattolica per cui l'uomo, in quanto creatura spirituale, può conoscere la verità e, quindi, ha il dovere e il diritto di cercarla. Posto questo fondamento, il Concilio insiste ampiamente sulla libertà religiosa, che deve essere garantita sia ai singoli che alle comunità, nel rispetto delle legittime esigenze dell'ordine pubblico".

Il Papa ha sottolineato che questo insegnamento conciliare, dopo quaranta anni "resta ancora di grande attualità. Infatti la libertà religiosa è ben lontana dall'essere ovunque effettivamente assicurata: in alcuni casi essa è negata per motivi religiosi o ideologici; altre volte, pur riconosciuta sulla carta, viene ostacolata nei fatti dal potere politico oppure, in maniera più subdola, dal predominio culturale dell'agnosticismo e del relativismo"

"Preghiamo" - ha concluso il Papa - "perché ogni uomo possa realizzare pienamente la vocazione religiosa che porta inscritta nel proprio essere".

Al termine della recita dell'Angelus, il Papa Benedetto XVI ha ricordato che il 9 dicembre prossimo ricorre il trentesimo anniversario della Dichiarazione sui diritti delle persone disabili, proclamata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite. "In questa occasione" - ha detto il Papa - "invito tutti ad adoperarsi a favore dell'inserimento delle persone disabili nella società, nel mondo del lavoro, ma anche nella comunità cristiana, ricordando che tutta la vita umana è degna di rispetto e deve essere protetta dal momento del concepimento fino alla fine naturale. Assicuro il mio sostegno e la mia preghiera a tutti coloro che si dedicano a questo immenso compito".
ANG/LIBERTÀ RELIGIOSA/... VIS 20051205 (440)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Paul Kenjiro Koriyama, Vescovo di Kagoshima (superficie: 9.133; popolazione: 1.773.000; cattolici: 9.287; sacerdoti: 46; religiosi: 187), Giappone. Il Vescovo eletto, finora Parroco a Shibushi, è nato nel 1942 ad Amamioshima (Giappone) ed è stato ordinato sacerdote nel 1972. Succede al Vescovo Paul Shinichi Itonaga, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Juan de Dios Hernández Ruiz, S.I., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di San Cristóbal de La Habana (superficie: 7.542; popolazione: 3.900.000; cattolici: 2.800.000; sacerdoti: 111; religiosi: 427; diaconi permanenti: 23), Cuba. Il Vescovo eletto, finora Direttore del Centro di Spiritualità "Pedro Arrupe" è nato a Holguín (Cuba), nel 1948, ha emesso i voti solenni nella Compagnia di Gesù nel 1985 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1976.
NER:RE/.../KORIYAMA:HERNÁNDEZ VIS 20051203 (160)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco e Seguito.

- Il Cardinale Alfons Maria Stickler, Archivista e Bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa.

- Sua Eminenza Damaskinos Papandreou, Metropolita di Adrianoupolis.

Sabato 3 dicembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Mahmud Abbas, Presidente dell'Autorità Palestinese e Seguito.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Kazimierz Górny, di Rzeszów, con l'Ausiliare Vescovo Edward Eugeniusz Bialoglowski.

- Il Vescovo Jan Srutwa, di Zamosc-Lubaczów, con l'Ausiliare Vescovo Mariusz Leszczynski.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../... VIS 20051205 (120)

PRESA POSSESSO TITOLO DEL CARDINALE AGUSTONI


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2005 (VIS). L'ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice comunica che il giorno 11 dicembre 2005, III domenica d'Avvento, alle ore 10:00, il Cardinale Gilberto Agustoni, Prefetto emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, prenderà possesso del Titolo dei Santi Urbano e Lorenzo a Prima Porta, Diaconia elevata 'pro hac vice' a Titolo presbiterale, Vicolo di Prima Porta, 6.
OP/POSSESSO CARDINALIZIO/AGUSTONI VIS 20051205 (80)
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