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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 13 novembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Juan José Asenjo Pelegrina, Arcivescovo Coadiutore di Sevilla (superficie: 14.042; popolazione: 1.835.077; cattolici: 1.825.505; sacerdoti: 685; religiosi: 2.928; diaconi permanenti: 37), Spagna. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Córdoba (Spagna), è nato a Sigüenza (Spagna), nel 1945, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1969 e l'ordinazione episcopale nel 1997.

- L'Arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., che è Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, Consultore della Congregazione per i Vescovi.
NEC:NA/.../ASENJO:LADARIA                     VIS 20081113 (90)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Bolivia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Jesús Pérez Rodríguez, O.F.M., di Sucre.

    - Il Vescovo Walter Pérez Villamonte, di Potosí, con l'Ausiliare Vescovo Ricardo Ernesto Centellas Guzmán.

    - Il Vescovo Francisco Javier del Río Sendino, di Tarija, con il Vescovo emerito Adhmar Esquivel Kohenque.
AL/.../...                                                 VIS 20081113 (70)


LX ANNIVERSARIO DICHIARAZIONE UNIVERSALE DIRITTI UMANI


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha presentato il programma degli eventi commemorativi del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, promosso dal medesimo Dicastero, in programma in Vaticano il 10 dicembre prossimo.

  Il Cardinale Martino ha spiegato che le iniziative "intendono da una parte celebrare quel famoso documento delle Nazioni Unite e, dall'altra sottolinearne il valore perenne, riproponendone la valenza educativa e orientativa per la costruzione di un mondo più giusto e più solidale".

  "La Chiesa" - ha proseguito il Cardinale Martino - "ritiene che i diritti umani esprimano la trascendente dignità della persona, unica creatura amata da Dio per se stessa, fine e mai mezzo, e pensa che la 'Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo' del 1948 sia un momento di fondamentale importanza nella maturazione, da parte dell'umanità, di una coscienza morale consona alla dignità della persona".

  "La Chiesa ha dato il proprio contributo" - ha ricordato il Porporato - "sia con la riflessione sui Diritti umani alla luce della Parola di Dio e della ragione umana - si pensi alla trattazione che dell'argomento ha svolto il Beato Giovanni XXIII nella 'Pacem in Terris' - sia con un impegno di annuncio e di denuncia che ne ha fatto un'infaticabile paladina della dignità dell'uomo e dei suoi diritti in questi sessant'anni che ci separano dalla Dichiarazione del 1948".

  "L'ultima vigorosa testimonianza resa al valore della Dichiarazione Universale è stata quella del Santo Padre Benedetto XVI il 18 aprile di quest'anno in occasione della visita alle Nazioni Unite. In quella memorabile circostanza affermò: (....) Il merito della 'Dichiarazione Universale' è di aver permesso a differenti culture, espressioni giuridiche e modelli istituzionali di convergere attorno ad un nucleo fondamentale di valori e, quindi, di diritti".

  "A partire da questa visione" - ha detto ancora il Cardinale Martino - "il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, unitamente alla Prefettura della Casa Pontificia, organizzerà nell'Aula Paolo VI, come già detto, una iniziativa celebrativa divisa in due momenti particolari. Il primo momento ufficiale alle ore 16:00, che consisterà in un Atto commemorativo prevalentemente di riflessione e di studio, vedrà la partecipazione dei Responsabili dei Dicasteri della Curia Romana e del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Interverranno a questo momento, con interventi puntuali sul valore e sull'attualità della 'Dichiarazione Universale dei Diritti Umani', Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità; il Dottor Juan Somavia, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale del Laovoro (ILO); il Dottor Jacques Diouf, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O.)".

  Nel pomeriggio dello stesso giorno, 10 novembre, alle 18:00, è in programma un concerto della "Brandenburrgisches Staatsorchester di Frankfurt, diretta dalla Direttrice spagnola Signora Inma Shara, al quale assisterà il Santo Padre Benedetto XVI.

  Poco prima dell'inizio del Concerto verranno assegnati i Premi attribuiti per il 2008 dalla Fondazione San Matteo, in memoria del Cardinale Van Thuân. Fra i premiati il Dottor Corneli Sommaruga, ex Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
OP/ANNIVERSARIO DIRITTI UMANI/MARTINO               VIS 20081113 (500)


RELIGIONI VEICOLO DI RICONCILIAZIONE E DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, è intervenuto ieri alla 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., svoltasi sul tema: "Cultura e Pace".

  "L'O.N.U." - ha detto il Cardinale all'inizio del suo discorso - "per sua natura e sua missione, deve essere scuola di pace. Infatti si deve imparare a pensare e ad agire tenendo conto delle aspirazioni e degli interessi legittimi di tutti". Gli Stati membri, ha continuato il Porporato, "devono adoperarsi per superare la semplice logica dei rapporti di forza, in modo da lasciar spazio alla forza del diritto e alla saggezza dei popoli, diventando 'artigiani di Pace'".

  "In tale esigente compito" - ha ribadito il Cardinale Tauran -  "i credenti e le loro comunità hanno un ruolo da svolgere. Le religioni, malgrado le debolezze e le contraddizioni dei loro seguaci, sono veicolo di riconciliazione e di pace".

  "I credenti devono essere coerenti e credibili" - ha sottolineato il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso - "Essi non possono usare la religione per vessare la libertà di coscienza, per giustificare la violenza, per diffondere l'odio e il fanatismo o per minare l'autonomia della politica e della religione".

  "D'altra parte" - ha proseguito il Cardinale Tauran - "partecipando al dialogo pubblico nelle società di cui sono membri, i credenti si sentono chiamati a collaborare alla promozione del bene comune che poggia su di un piedistallo di valori comuni a tutti, credenti e non credenti: la sacralità della vita, la dignità della persona umana, il rispetto della libertà di coscienza e di religione, la pratica della libertà responsabile, l'accoglienza delle opinioni nella loro diversità, il giusto uso della ragione, l'apprezzamento della vita democratica, l'attenzione alle risorse naturali, per citarne alcuni".

  "Noi tutti insieme, possiamo" - ha concluso il Porporato - "senza rinunciare alle nostre specificità culturali e religiose, tracciare la via di un mondo più sicuro e più solidale! Andiamo al di là della semplice tolleranza e degli incerti compromessi. Facciamo della fraternità più che un ideale, una realtà!".
.../CULTURA:PACE/ONU:TAURAN                               VIS 20081113 (350)


UDIENZA AL PRESIDENTE DEL BRASILE


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico questa mattina il seguente Comunicato:

  "Oggi, giovedì 13 novembre 2008, il Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Sua Eccellenza il Signor Luiz Inácio Lula da Silva, è stato ricevuto in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, che era accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "I cordiali colloqui hanno permesso un fruttuoso scambio di opinioni su temi attinenti all'attuale congiuntura internazionale e regionale. Ci si è poi soffermati su alcuni aspetti della situazione in Brasile, in particolare sulle politiche sociali intese a migliorare le condizioni di vita di tante persone che vivono ancora nel disagio e nell'emarginazione e a favorire il ruolo fondamentale della famiglia nella lotta contro la violenza e il degrado sociale. Si è poi sottolineata la collaborazione tra la Chiesa e lo Stato in vista della promozione dei valori morali e del bene comune non solo nel Paese, ma in modo speciale in favore dell'Africa. Al riguardo, dopo aver ricordato la grata visita che il Santo Padre ha compiuto nel Paese nel maggio 2007, in occasione della V Assemblea Generale dell'Episcopato Latinoamericano e dei Carabi ad Aparecida, è stato espresso compiacimento per la firma dell'Accordo fra la Santa Sede e il Brasile, avvenuta successivamente nel contesto della stessa visita". 

  Un secondo Comunicato annuncia che "L'Accordo, che consolida ulteriormente i tradizionali vincoli di amicizia e di collaborazione esistenti tra le due Parti, si compone di un Preambolo e di venti articoli, che disciplinano vari ambiti, tra i quali: lo statuto giuridico della Chiesa cattolica in Brasile, il riconoscimento dei titoli di studio, l'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, il matrimonio canonico e il regime fiscale".
OP/BRASILE/LULA                                   VIS 20081113 (310)


SEPARAZIONE VITA PUBBLICA DA TRADIZIONI: STRADA CIECA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il nuovo Ambasciatore della Repubblica di San Marino, Signor Sante Canducci, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Nel suo discorso al diplomatico, Papa Benedetto XVI ha sottolineato che: "la fede cristiana, (...) ha impregnato la vita e la storia della gente e delle istituzioni sammarinesi" ed ha auspicato che: "l'attuale comunità civile e religiosa di San Marino sappia scrivere insieme una nuova pagina di progresso e di civiltà, riconoscendo il ruolo indispensabile che ogni famiglia è chiamata a svolgere nella formazione delle nuove generazioni come luogo di educazione alla pace".

  "Sono certamente mutate le condizioni ambientali e sociali in cui noi oggi viviamo" - ha rilevato il Pontefice affermando ancora che: "inalterato però resta l'obbiettivo ultimo di ogni quotidiano nostro impegno personale e comunitario: la ricerca dell'autentico benessere della persona, e la costruzione di una società aperta all'accoglienza e attenta alle reali esigenze di tutti".

  "L'insieme unitario di valori e di leggi, il comune 'alfabeto' spirituale che ha reso possibile nei secoli scorsi ai nostri popoli di scrivere nobili pagine di storia civile e religiosa, rappresenta una preziosa eredità da non disperdere, un patrimonio da incrementare con l'apporto delle moderne scoperte della scienza, della tecnica e della comunicazione, poste al servizio del vero bene dell'uomo".

  "Separare (...) totalmente la vita pubblica da ogni valore delle tradizioni" - ha posto in rilievo il Papa - "significherebbe introdursi in una strada cieca e senza uscita. Ecco perché è necessario ridefinire il senso di una laicità che sottolinei la vera differenza e autonomia tra le diverse componenti della società, ma che conservi anche le specifiche competenze in un contesto di comune responsabilità".

  "Certamente questa 'sana' laicità dello Stato" - ha aggiunto il Pontefice - "comporta che ogni realtà temporale si regga secondo proprie norme, le quali tuttavia non devono trascurare le fondamentali istanze etiche il cui fondamento risiede nella natura stessa dell'uomo, e che, proprio per questo, rinviano in ultima analisi al Creatore".

  "Quando la Chiesa cattolica" - ha ricordato il Pontefice al termine del suo discorso - "attraverso i suoi legittimi Pastori, fa appello al valore che taluni fondamentali principi etici, radicati nell'eredità cristiana dell'Europa, rivestono per la vita privata, ed ancor più per quella pubblica, è mossa unicamente dal desiderio di garantire e promuovere la inviolabile dignità della persona e l'autentico bene della società".
CD/LETTERE CREDENZIALI/SAN MARINO:CANDUCCI      VIS 20081113 (400)


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