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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 21 novembre 2005

LETTERA APOSTOLICA MOTU PROPRIO BASILICHE DI ASSISI


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha emanato con il Motu proprio "De Basilicis Sancti Francisci et Sanctae Mariae Angelorum", nuove disposizioni circa le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, la prima affidata all'Ordine dei Frati Minori Francescani Conventuali e la seconda all'Ordine Francescano dei Frati Minori.

Il Papa ricorda la fama della Basilica di San Francesco "che conserva e custodisce le spoglie mortali del Serafico Santo" e di Santa Maria degli Angeli "che racchiude in sé la insigne chiesetta della Porziuncola" e sottolinea che: "I Romani Pontefici (...) hanno sempre avuto singolari vincoli e speciale sollecitudine per questi due Templi Maggiori francescani (...) e li hanno voluti finora soggetti direttamente alla loro giurisdizione".

"Lungo i secoli" - si legge ancora nel Motu proprio - "i Frati Conventuali ed i Frati Minori con la loro sollecita opera e la loro testimonianza hanno tenuto vivo lo spirito ed il carisma di San Francesco, diffondendo nel mondo intero il suo messaggio evangelico di pace, di fraternità e di bene".

"Considerata l'esigenza di realizzare una più efficace intesa tra le attività che si svolgono" nelle due Basiliche e la pastorale diocesana, regionale e nazionale, il Papa scrive: "ci è parso utile modificare l'attuale disciplina giuridica, così come regolata dal nostro venerato Predecessore, Papa Paolo VI (...) aggiornandone le norme alle odierne necessità".

"Alla Basilica di San Francesco e all'annesso Sacro Convento, come anche alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, assegniamo come Nostro Legato un Cardinale di Santa Romana Chiesa, il quale, pur non godendo di giurisdizione, avrà il compito di perpetuare con la sua autorità morale gli stretti vincoli di comunione tra i luoghi sacri alla memoria del Poverello e questa Sede Apostolica. Egli potrà impartire la Benedizione Papale nelle celebrazioni che presiederà in occasione delle maggiori solennità liturgiche".

"Il Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino d'ora innanzi avrà la giurisdizione prevista dal diritto sulle chiese e sulle case religiose per quanto riguarda tutte le attività pastorali svolte dai Padri Conventuali della Basilica di San Francesco e dai Frati Minori di Santa Maria degli Angeli".

"I Padri Francescani, Conventuali e Minori, per tutte le iniziative che hanno risvolti pastorali, dovranno pertanto chiedere ed ottenere il consenso del Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino. Questi, poi, sentirà il parere del Presidente della Conferenza Episcopale Umbra per le iniziative che hanno riflessi sulla Regione umbra o della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per quelle a più ampio raggio".

"Quanto alla celebrazione dei sacramenti nelle Basiliche suddette valgono le norme del Codice di diritto canonico e quelle vigenti nella Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino".

Il Santo Padre conclude il Motu proprio, datato 9 novembre, anniversario della Dedicazione della Basilica Lateranense, con queste parole: "Esorto quindi i Figli di San Francesco, cui sono affidate le due menzionate Basiliche, ad attenersi con generosa disponibilità alle norme esposte in questo 'Motu proprio' in spirito di sincera comunione con il Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e, per suo tramite, con la Conferenza episcopale regionale e con quella nazionale".
MP/BASILICHE ASSISI/... VIS 20051121 (540)

DIGNITÀ DELL'UOMO NON DIMINUISCE PER DIFETTI GENETICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla XX Conferenza Internazionale promossa dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, tenutasi in Vaticano dal 17 al 19 novembre, che quest'anno verteva sul tema: "Il genoma umano".

Il Papa ha rilevato che oggi, nell'ambito dei nuovi apporti della scienza medica, è offerta alla Chiesa la possibilità "di svolgere una preziosa opera di illuminazione delle coscienze, per far sì che ogni nuova scoperta scientifica possa servire al bene integrale della persona, nel costante rispetto della sua dignità".

"Il credente" - ha affermato il Santo Padre - "sa bene che il Vangelo ha una sintonia intrinseca con i valori inscritti nella natura umana. L'immagine di Dio è così profondamente impressa nell'animo dell'uomo che difficilmente la voce della coscienza può essere messa del tutto a tacere. (...) Anche uomini che non si riconoscono più come membri della Chiesa o che hanno perduto addirittura la luce della fede restano comunque attenti ai valori umani ed ai contributi positivi che il Vangelo può apportare al bene personale e sociale".

Benedetto XVI ha sottolineato che gli uomini del nostro tempo "sono in grado di ben comprendere come la dignità dell'uomo non si identifichi con i beni del suo DNA e non diminuisca per l'eventuale presenza di diversità fisiche o di difetti genetici. Il principio di 'non discriminazione' sulla base di fattori fisici o genetici è profondamente entrato nelle coscienze ed è formalmente enunciato nelle Carte sui diritti dell'uomo. Tale principio ha la sua fondazione più vera nella dignità insita in ogni uomo per il fatto di essere creato ad immagine e somiglianza di Dio. L'analisi serena dei dati scientifici, peraltro, porta a riconoscere la presenza di tale dignità in ogni fase della vita umana, a cominciare dal primo momento della fecondazione".

Ribadendo che: "La Chiesa annuncia e propone queste verità non soltanto con l'autorità del Vangelo, ma anche con la forza derivante dalla ragione", il Santo Padre ha affermato: "Occorre infatti guardarsi dai rischi di una scienza e di una tecnologia che si pretendano completamente autonome nei confronti delle norme morali inscritte nella natura dell'essere umano".

Successivamente il Papa ha sottolineato la necessità di "dare nuovo slancio alla pastorale della salute", attraverso "un rinnovamento e un approfondimento della proposta pastorale stessa, che tenga conto dell'aumentata mole di conoscenze diffuse dai media nella società e del più alto livello di istruzione delle persone a cui ci si rivolge".

"Non si può trascurare il fatto che, sempre più spesso, su problemi anche scientificamente qualificati e difficili, non soltanto i legislatori, ma gli stessi cittadini sono chiamati ad esprimere il loro pensiero. Se manca un'istruzione adeguata, anzi una formazione adeguata delle coscienze, facilmente possono prevalere, nell'orientamento dell'opinione pubblica, falsi valori o informazioni deviate".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso facendo riferimento al campo delle applicazioni della genetica nel quale "si richiede una formazione delle coscienze approfondita e chiara. Le odierne scoperte scientifiche toccano la vita delle famiglie, impegnandole in scelte impreviste e delicate, che occorre affrontare con responsabilità. La pastorale nel campo della salute ha quindi bisogno di consulenti formati e competenti".
AC/GENOMA UMANO/... VIS 20051121 (530)

VISITA AL SANTO PADRE DEL PRESIDENTE BERLUSCONI


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2005 (VIS). Padre Ciro Benedettini, C.P., Vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato a fine mattinata, la seguente dichiarazione:

"Stamani, 19 novembre 2005, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Onorevole Silvio Berlusconi. Successivamente, l'illustre Ospite ha reso visita al Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato".

"Nel corso dei cordiali colloqui, vi è stato uno scambio di opinioni sui problemi bilaterali fra Stato e Chiesa in Italia ed è stata riaffermata la comune volontà di collaborazione fra le Parti, nel solco dei Patti Lateranensi".

"La visita del Capo del Governo Italiano ha poi permesso alcune reciproche informazioni sull'attuale situazione internazionale".
OP/STATO:CHIESA/BERLUSCONI VIS 20051121 (130)

GIOVANNI PAOLO II ARRICCHÌ IL CONCETTO DI PERSONA UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita alla Casina di Pio IV nei Giardini Vaticani, dove hanno sede la Pontificia Accademia delle Scienze, presieduta dal Professor Nicola Cabibbo e la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, presieduta dalla Professoressa Mary Ann Glendon.

Ricordando che la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali celebra la XI Sessione Plenaria sul tema: "Il concetto di persona nelle scienze sociali", il Santo Padre ha affermato che: "Gli esseri umani sono parte della natura e, tuttavia, come liberi soggetti che hanno valori morali e spirituali, essi trascendono la natura. Questa realtà antropologica è una parte integrale del pensiero cristiano, e risponde direttamente ai tentativi di abolire i confini fra scienze umane e scienze naturali, sovente proposti nella società contemporanea".

"Intesa correttamente" - ha proseguito il Pontefice - "questa realtà offre una profonda risposta alle domande che si pongono oggi relative alla condizione dell'essere umano. È un tema che deve continuare ad essere parte del dialogo con la scienza".

Benedetto XVI ha sottolineato che: "Secondo il disegno di Dio, le persone non possono essere separate dalla dimensione fisica, psicologica e spirituale della natura umana. Anche se le culture cambiano nel tempo, sopprimere o ignorare la natura che esse asseriscono di 'coltivare' può avere serie conseguenze. Ugualmente, gli individui potranno trovare la loro autentica realizzazione quando accettano gli elementi genuini della natura che li costituisce come persone".

"Il concetto di persona" - ha detto ancora il Papa - "continua a portare una profonda comprensione del carattere unico e della dimensione sociale di ogni essere umano. Ciò è particolarmente vero nelle istituzioni legali e sociali, dove la nozione di 'persona' è fondamentale. Qualche volta, tuttavia, anche quando ciò viene riconosciuto nelle dichiarazioni internazionali e negli statuti giuridici, certe culture, specialmente quando non profondamente toccate dal Vangelo, rimangono fortemente influenzate da ideologie centrate sul gruppo o da una visione della società individualista e secolarista. La dottrina sociale della Chiesa Cattolica, che pone la persona umana alla base dell'ordine sociale, può offrire un grande contributo alla considerazione contemporanea dei temi sociali".

Ricordando Giovanni Paolo II, il Papa ha sottolineato che egli "arricchì ed estese il concetto di persona nelle sue Encicliche e in altri scritti. Questi testi rappresentano un patrimonio da ricevere, raccogliere ed assimilare con attenzione, particolarmente dalle Pontificie Accademie".

Al termine del suo discorso, Benedetto XVI ha detto: "È perciò con gratitudine che colgo questa occasione per scoprire la scultura di Papa Giovanni Paolo II, e due iscrizioni commemorative. Esse ci ricordano il particolare interesse del Servo di Dio per l'opera delle Accademie, specialmente la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, da lui fondata nel 1994. Esse indicano anche il suo desiderio di raggiungere, in un dialogo di salvezza, il mondo della scienza e della cultura, un desiderio che è affidato in particolare alle Pontificie Accademie".
AC/PERSONA/ACAD:ACAD-SS VIS 20051121 (490)

IL PAPA RICORDA I MARTIRI MESSICANI BEATIFICATI OGGI

CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2005 (VIS). Dopo l'Angelus, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto parole di saluto ai Vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici che questa domenica hanno partecipato, nello Stadio Jalisco di Guadalajara (Messico), alla Beatificazione di tredici martiri della persecuzione religiosa del secolo scorso in questo Paese. Tre erano sacerdoti e dieci laici. La cerimonia è stata presieduta dal Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.

Ricordando i nomi dei martiri: Anacleto González Flores e sette compagni, José Trinidad Rangel, Andrés Solá Molist, Leonardo Pérez, Darío Acosta Zurita e il giovane di 14 anni José Sánchez del Rio, il Papa ha sottolineato che "essi hanno affrontato il martirio per difendere la loro fede cristiana".

"In questa Solennità di Cristo Re dell'Universo, che invocarono nel momento supremo di dare la propria vita" - ha detto il Santo Padre - "i nuovi Beati sono per noi un esempio permanente ed uno stimolo a dare testimonianza coerente della nostra fede nella società attuale".

Ricordando che domani, 21 novembre, memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al tempio, si celebra la Giornata 'pro orantibus', cioè per le comunità religiose di vita contemplativa, il Papa ha detto: "A nome di tutta la Chiesa, esprimo gratitudine a quanti consacrano la loro vita alla preghiera nella clausura, offrendo un'eloquente testimonianza del primato di Dio e del suo Regno. Esorto ad essere loro vicini con il nostro sostegno spirituale e materiale"

Rivolgendosi ai pellegrini di lingua francese riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha affermato che: "In questa domenica dedicata alle vittime della strada, affido all'amore del Signore tutte le persone decedute in incidenti stradali, ed anche i numerosi feriti e le loro famiglie. Invito tutti gli automobilisti ad una condotta prudente e responsabile, al fine di lottare efficacemente, con le Autorità, contro questo male sociale e di ridurre il numero delle vittime".
ANG/MARTIRI MESSICO:RELIGIOSE/... VIS 20051121 (320)

ANGELUS: IL REGNO DI CRISTO DONO OFFERTO ALL'UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina, ultima domenica dell'Anno liturgico, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus, che oggi si celebra la solennità di Cristo Re dell'universo.

"Durante la vita pubblica" - ha detto il Papa - "Gesù inaugurò il nuovo Regno, che 'non è di questo mondo', ed alla fine lo realizzò pienamente con la sua morte e risurrezione. Apparendo risorto agli Apostoli disse: 'Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra': questo potere scaturisce dall'amore, che Dio ha manifestato in pienezza nel sacrificio del suo Figlio. Il Regno di Cristo è dono offerto agli uomini di ogni tempo, perché chiunque crede nel Verbo incarnato 'non muoia, ma abbia la vita eterna".

"Cristo alfa e omega" - ha proseguito il Pontefice - "così si intitola il paragrafo che conclude la prima parte della Costituzione pastorale 'Gaudium et spes' del Concilio Vaticano II, promulgata 40 anni or sono", nella quale "leggiamo: 'Il Signore è il fine della storia umana, il punto focale dei desideri della storia e della civiltà, il centro del genere umano, la gioia d'ogni cuore, la pienezza delle loro aspirazioni'. E così prosegue: 'Nel suo Spirito vivificati e coadunati, noi andiamo pellegrini incontro alla finale perfezione della storia umana, che corrisponde in pieno col disegno del suo amore: 'ricapitolare tutte le cose in Cristo, quelle del cielo come quelle della terra'.

"Alla luce della centralità di Cristo" - ha concluso il Pontefice - "la 'Gaudium et spes' interpreta la condizione dell'uomo contemporaneo, la sua vocazione e dignità, come pure gli ambiti della sua vita: la famiglia, la cultura, l'economia, la politica, la comunità internazionale. È questa la missione della Chiesa ieri, oggi e sempre: annunciare e testimoniare Cristo, perché l'uomo, ogni uomo possa realizzare pienamente la sua vocazione".
ANG/CRISTO RE/... VIS 20051121 (310)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

Sabato 19 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Onorevole Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano e Seguito.

- Il Signor Pierre Morel, Ambasciatore di Francia, in visita di congedo.

- Il Signor Kiko Argüello, Iniziatore del Cammino Neocatecumenale.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20051121 (90)

CONFERENZA STAMPA: QUINTO CENTENARIO GUARDIA SVIZZERA


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2005 (VIS). Domani, martedì 22 novembre, alle 11:30, avrà luogo presso la Sala Stampa della Santa Sede, una Conferenza Stampa di presentazione delle diverse manifestazioni del V Centenario della fondazione della Guardia Svizzera Pontificia e dell'emissione speciale congiunta fra la Città del Vaticano e la Svizzera dei francobolli celebrativi dell'evento.

Alla Conferenza Stampa interverranno il Colonnello Elmar Th. Mäder, Comandante della Guardia Svizzera Pontificia ed il Dottor Pier Paolo Francini, Capo Ufficio dell'Ufficio Filatelico e Numismatico del Governatorato della Città del Vaticano.
OP/CENTENARIO GUARDIA SVIZZERA/... VIS 20051121 (100)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Jean-Marie Le Vert, finora Responsabile della Casa delle Vocazioni dell'Arcidiocesi di Tours (Francia), Vescovo Ausiliare di Meaux (superficie: 5.931; popolazione: 1.213.846; cattolici: 667.615; sacerdoti: 179; religiosi: 434; diaconi permanenti: 28), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1959 a Papeete (Tahiti) ed è stato ordinato sacerdote nel 1987.

- L'Arcivescovo Alessandro D'Errico, finora Nunzio Apostolico in Pakistan, Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina.

Sabato 19 novembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Domenico Sorrentino, finora Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino (superficie: 1.142; popolazione: 80.730; cattolici: 78.500; sacerdoti: 204; religiosi: 640: diaconi permanenti: 5), Italia, conservandogli il titolo di Arcivescovo. L'Arcivescovo Sorrentino succede al Vescovo Sergio Goretti, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale delle medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Alejo Zavala Castro, finora Vescovo di Tlapa (Messico), Vescovo di Chilpancingo-Chilapa (superficie: 19.970; popolazione: 900.000; cattolici: 825.000; sacerdoti: 139; religiosi: 186), Messico.
NEA:NN:NER:RE/.../... VIS 20051121 (190)
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