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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 13 febbraio 2012

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 11 febbraio (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Romulo G. Valles, Arcivescovo Metropolita di Davao (superficie:  2.443.; popolazione: 1.477.000; cattolici: 1.185.000; sacerdoti: 157; religiosi: 809), Filippine. Finora Arcivescovo Metropolita di Zamboanga (Filippine), l'Arcivescovo Valles succede all'Arcivescovo Fernando R. Capalla, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia alla medesima arcidiocesi metropolitana, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Nicolas Brouwet,  Vescovo di Tarbes et Lourdes (superficie: 4.535; popolazione: 229.000; cattolici: 151.000; sacerdoti: 168; religiosi: 520; diaconi permanenti: 14), Francia. Finora Vescovo Ausiliare di Nanterre (Francia), succede al Vescovo Jacques Perrier del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età. 

- Ha nominato il Vescovo Jonas Ivanauskas, Vescovo di Kaišiadorys (superficie:  6.557; popolazione: 174.000: cattolici: 141.200; sacerdoti: 61; religiosi: 27), Lituania. Finora Vescovo Ausiliare dell’arcidiocesi di Kaunas, succede al Vescovo Juozas Matulaitis, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Genadijus Linas Vodopjanovas, O.F.M., Vescovo Ausiliare della Diocesi di Telšiai (superficie: 13.373; popolazione: 725.900; cattolici: 581.000; sacerdoti: 157; religiosi: 52), Lituania. Il Vescovo eletto è nato nel 1973 a Neringa (Lituania). Nel 1993 ha emesso i primi voti nell'Ordine dei Frati Minori, nel 1996 ha emesso i voti perpetui, nel 1999 ha ricevuto l'ordinazione diaconale e nel 2000 l'ordinazione sacerdotale.  Il 15 agosto 1996 ha emesso i voti perpetui. Il 15 agosto 1999 ha ricevuto l’ordinazione diaconale e il 15 luglio 2000 quella sacerdotale. Dal 2003 al 2004 è stato Guardiano del Convento dell’Annunciazione di Kretinga; dal 2003 al 2004 è stato nominato Parroco della Parrocchia di Kretinga e Guardiano del Convento della Collina delle Croci a Šiauliai. Nel 2007 è stato nominato Maestro dei Novizi ed eletto Vice-Provinciale della Provincia lituana "San Casimiro" dei Frati Minori. Nel 2010 è stato nominato Parroco dell’Annunciazione a Kretinga.

- Ha nominato il Reverendo Pierre Claver Malgo, Vescovo della Diocesi di Fada-N'Gourma (superficie: 47.681; popolazione: 1.274.000; cattolici: 96.891; sacerdoti: 49; religiosi: 99), Burkina Faso. Il Vescovo eletto è nato nel 1954 a Dimistènga (Burkina Faso) ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Dal 1984 al1987 è stato Vicario parrocchiale della Cattedrale di Koupéla; dal 1991 al 1999 è stato Professore al Seminario Maggiore Interdiocesano Saint Pierre Claver di Koumi; dal 1999 al 2000: è stato Vicario parrocchiale a Ars-Sur-Moselle, nella Diocesi di Metz, (Francia); dal 2000 al 2005: è stato Parroco della parrocchia Saint Joseph Ouvrier di Goughin; dal 2005 al 2011: è stato Rettore del Seminario Maggiore Interdiocesano Saint Jean-Baptiste di Ouagadougou (Burkina Faso).

- Ha eretto la nuova Diocesi di Tenkodogo in Burkina Faso per dismembramento della Diocesi di
Fada-N’Gourma, rendendola suffraganea dell’Arcidiocesi di Koupéla.

- Ha nominato il Padre Prosper Kontiebo, M.I, finora Vice Provinciale dei Padri Camilliani in Burkina Faso Vescovo della nuova Diocesi di Tenkodogo (superficie: 10.777; popolazione: 954.377; cattolici: 138.212; sacerdoti: 50; religiosi: 26) Burkina Faso. Il Vescovo eletto è nato nel 1969 a Boassa (Burkina Faso), ha emesso i primi voti nel 1984 nella Congregazione dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani), e i voti perpetui nel 1988. E’ stato ordinato sacerdote nel 1990. Dal 1990 al 1993 è stato formatore allo Scolasticato Saint Camille ed Economo della Comunità; dal 1993 al1995 è stato Vicario della parrocchia Saint Camille; dal 1995 al 2001 è stato Superiore dello Scolasticato Saint Camille e Maestro dei Novizi e dei Professi; dal 2001 al 2010 è stato Parroco di Saint Camille; dal 2010 è stato Superiore Vice-Provinciale in Burkina Faso.

- Ha eretto la nuova Prefettura Apostolica di Robe in Etiopia per dismembramento del Vicariato Apostolico di Meki.

- Ha nominato il Padre Angelo Antolini, O.F.M. Cap., primo Prefetto Apostolico di Robe (superficie: 116.221; popolazione: 2.737.512; cattolici: 2000; sacerdoti: 5; religiosi: 13), Etiopia. Il Vescovo eletto è nato a Santa Vittoria in Matenano (Italia) nel 1953. Ha emesso la Professione perpetua nel 1976 ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Dal 1977 al 1981 è stato assistente al Seminario Serafico, promotore vocazionale dell'Ordine Cappuccino nella Provincia Marchigiana; dal 1981 al 2006 è stato Vicario parrocchiale, responsabile della formazione dei  catechisti e dei giovani, coordinatore del Cammino neo-catecumenale in Etiopia; dal 1987 al 1990 Parroco di Dubbo; dal 1990 al 1995 Leader pastorale della Zona centrale del Vicariato; dal 2000 Responsabile del Dipartimento diocesano di Pastorale; dal 2003 al 2006 Vicario della Vice-Provincia Cappuccina dell'Etiopia e dal 2006 Missionario nel Vicariato Apostolico di Meki e Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Etiopia.

PRESSANTE APPELLO PORRE FINE VIOLENZA IN SIRIA

Città del Vaticano, 12 febbraio 2012 VIS). "Seguo con molta apprensione i drammatici e crescenti episodi di violenza in Siria. Negli ultimi giorni essi hanno provocato numerose vittime. Ricordo nella preghiera le vittime, fra cui ci sono alcuni bambini, i feriti e quanti soffrono le conseguenze di un conflitto sempre più preoccupante. Inoltre rinnovo un pressante appello a porre fine alla violenza e allo spargimento di sangue. Infine, invito tutti - e anzitutto le Autorità politiche in Siria - a privilegiare la via del dialogo, della riconciliazione e dell’impegno per la pace. E’ urgente rispondere alle legittime aspirazioni delle diverse componenti della Nazione, come pure agli auspici della comunità internazionale, preoccupata del bene comune dell’intera società e della Regione.

AMORE DI DIO PIU' FORTE DI OGNI MALE

Città del Vaticano, 12 febbraio (VIS). Il Santo Padre si è affacciato questa mattina alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana ricordando che "Gesù, nella sua vita pubblica, ha guarito molti malati, rivelando che Dio vuole per l’uomo la vita, la vita in pienezza".

"Il Vangelo di oggi ci mostra Gesù a contatto con la forma di malattia considerata a quei tempi la più grave, tanto da rendere la persona 'impura' e da escluderla dai rapporti sociali: parliamo della lebbra. Mentre Gesù andava predicando per i villaggi della Galilea, un lebbroso gli si fece incontro e gli disse: 'Se vuoi, puoi purificarmi!'. Gesù non sfugge al contatto con quell’uomo - ha fatto notare il Papa - anzi, spinto da intima partecipazione alla sua condizione, stende la mano e lo tocca – superando il divieto legale – e gli dice: 'Lo voglio, sii purificato!'. In quel gesto e in quelle parole di Cristo c’è tutta la storia della salvezza, c’è incarnata la volontà di Dio di guarirci, di purificarci dal male che ci sfigura e che rovina le nostre relazioni".

"In quel contatto tra la mano di Gesù e il lebbroso viene abbattuta ogni barriera tra Dio e l’impurità umana, tra il Sacro e il suo opposto, non certo per negare il male e la sua forza negativa, ma per dimostrare che l’amore di Dio è più forte di ogni male, anche di quello più contagioso e orribile. Gesù ha preso su di sé le nostre infermità, si è fatto 'lebbroso' perché noi fossimo purificati. (...) La vittoria di Cristo, è la nostra guarigione profonda e la nostra risurrezione a vita nuova!.

  Infine Benedetto XVI ha esortato i fedeli a rivolgersi in preghiera alla Vergine Maria: "Attraverso sua Madre è sempre Gesù che ci viene incontro, per liberarci da ogni malattia del corpo e dell’anima. Lasciamoci toccare e purificare da Lui, e usiamo misericordia verso i nostri fratelli!".

MESSAGGIO XLIX GIORNATA MONDIALE PREGHIERA VOCAZIONI

Città del Vaticano, 13 febbraio VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre per la XLIX Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni che sarà celebrata il 29 aprile 2012, quarta domenica di Pasqua, sul tema:  "Le vocazioni dono della Carità di Dio". Di seguito riportiamo ampi estratti del Messaggio:

"La fonte di ogni dono perfetto è Dio Amore - Deus caritas est -: 'chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui' (1 Gv 4,16). La Sacra Scrittura narra la storia di questo legame originario tra Dio e l’umanità, che precede la stessa creazione. (...) Noi siamo amati da Dio 'prima' ancora di venire all’esistenza! Mosso esclusivamente dal suo amore incondizionato, Egli ci ha 'creati dal nulla' (cfr 2Mac 7,28) per condurci alla piena comunione con Sé'".

"La verità profonda della nostra esistenza è, dunque, racchiusa in questo sorprendente mistero: ogni creatura, in particolare ogni persona umana, è frutto di un pensiero e di un atto di amore di Dio, amore immenso, fedele, eterno (cfr Ger 31,3). La scoperta di questa realtà è ciò che cambia veramente la nostra vita nel profondo". (...)

  "Si tratta di un amore senza riserve che ci precede, ci sostiene e ci chiama lungo il cammino della vita e ha la sua radice nell’assoluta gratuità di Dio. Riferendosi in particolare al ministero sacerdotale, il mio predecessore, il Beato Giovanni Paolo II, affermava che 'ogni gesto ministeriale, mentre conduce ad amare e a servire la Chiesa, spinge a maturare sempre più nell’amore e nel servizio a Gesù Cristo Capo, Pastore e Sposo della Chiesa, un amore che si configura sempre come risposta a quello preveniente, libero e gratuito di Dio in Cristo' (Esort. ap. Pastores dabo vobis, 25). Ogni specifica vocazione nasce, infatti, dall’iniziativa di Dio, è dono della Carità di Dio! È Lui a compiere il 'primo passo' e non a motivo di una particolare bontà riscontrata in noi, bensì in virtù della presenza del suo stesso amore 'riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo' (Rm 5,5)".

"In ogni tempo, alla sorgente della chiamata divina c’è l’iniziativa dell’amore infinito di Dio, che si manifesta pienamente in Gesù Cristo. Come ho scritto nella mia prima Enciclica Deus caritas est (...). Nella storia d’amore che la Bibbia ci racconta, Egli ci viene incontro, cerca di conquistarci - fino all’Ultima Cena, fino al Cuore trafitto sulla croce, fino alle apparizioni del Risorto e alle grandi opere mediante le quali Egli, attraverso l’azione degli Apostoli, ha guidato il cammino della Chiesa nascente". (...)

"L’amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso (...). Occorre, pertanto, riannunciare, specialmente alle nuove generazioni, la bellezza invitante di questo amore divino, che precede e accompagna: esso è la molla segreta, è la motivazione che non viene meno, anche nelle circostanze più difficili. (...) E' a questo amore che dobbiamo aprire la nostra vita, ed è alla perfezione dell’amore del Padre (cfr Mt 5,48) che ci chiama Gesù Cristo ogni giorno! La misura alta della vita cristiana consiste infatti nell’amare 'come' Dio; si tratta di un amore che si manifesta nel dono totale di sé fedele e fecondo".

"Su questo terreno oblativo, nell’apertura all’amore di Dio e come frutto di questo amore, nascono e crescono tutte le vocazioni. Ed è attingendo a questa sorgente nella preghiera, con l’assidua frequentazione della Parola e dei Sacramenti, in particolar modo dell’Eucaristia, che è possibile vivere l’amore verso il prossimo nel quale si impara a scorgere il volto di Cristo Signore". (...)

"Queste due espressioni dell’unico amore divino, devono essere vissute con particolare intensità e purezza di cuore da coloro che hanno deciso di intraprendere un cammino di discernimento vocazionale verso il ministero sacerdotale e la vita consacrata; ne costituiscono l’elemento qualificante. Infatti, l’amore per Dio, di cui i presbiteri e i religiosi diventano immagini visibili - seppure sempre imperfette - è la motivazione della risposta alla chiamata di speciale consacrazione al Signore attraverso l’Ordinazione presbiterale o la professione dei consigli evangelici. Il vigore della risposta di san Pietro al divino Maestro: 'Tu lo sai che ti voglio bene' (Gv 21,15), è il segreto di una esistenza donata e vissuta in pienezza, e per questo ricolma di profonda gioia".

"L’altra espressione concreta dell’amore, quello verso il prossimo, soprattutto verso i più bisognosi e sofferenti, è la spinta decisiva che fa del sacerdote e della persona consacrata un suscitatore di comunione tra la gente e un seminatore di speranza. Il rapporto dei consacrati, specialmente del sacerdote, con la comunità cristiana è vitale e diventa anche parte fondamentale del loro orizzonte affettivo".

"Cari Fratelli nell’episcopato, cari presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate, catechisti, operatori pastorali e voi tutti impegnati nel campo dell’educazione delle nuove generazioni, vi esorto con viva sollecitudine a porvi in attento ascolto di quanti all’interno delle comunità parrocchiali, delle associazioni e dei movimenti avvertono il manifestarsi dei segni di una chiamata al sacerdozio o ad una speciale consacrazione. È importante che nella Chiesa si creino le condizioni favorevoli affinché possano sbocciare tanti 'sì', quali generose risposte alla chiamata di amore di Dio".

"Sarà compito della pastorale vocazionale offrire i punti di orientamento per un fruttuoso percorso. Elemento centrale sarà l’amore alla Parola di Dio, coltivando una familiarità crescente con la Sacra Scrittura e una preghiera personale e comunitaria attenta e costante, per essere capaci di sentire la chiamata divina in mezzo a tante voci che riempiono la vita quotidiana. Ma soprattutto l’Eucaristia sia il 'centro vitale' di ogni cammino vocazionale: è qui che l’amore di Dio ci tocca nel sacrificio di Cristo (...). Parola, preghiera ed Eucaristia sono il tesoro prezioso per comprendere la bellezza di una vita totalmente spesa per il Regno".

"Auspico che le Chiese locali, (...), si facciano 'luogo' di attento discernimento e di profonda verifica vocazionale, offrendo ai giovani e alle giovani un saggio e vigoroso accompagnamento spirituale. Tale dinamica (...) può trovare eloquente e singolare attuazione nelle famiglie cristiane, il cui amore è espressione dell’amore di Cristo che ha dato se stesso per la sua Chiesa (cfr Ef 5,32). Nelle famiglie (...) le nuove generazioni possono fare mirabile esperienza di questo amore oblativo. Esse, infatti, non solo sono il luogo privilegiato della formazione umana e cristiana, ma possono rappresentare 'il primo e il miglior seminario della vocazione alla vita di consacrazione al Regno di Dio' (Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 53), facendo riscoprire, proprio all’interno della famiglia, la bellezza e l’importanza del sacerdozio e della vita consacrata. I Pastori e tutti i fedeli laici sappiano sempre collaborare affinché nella Chiesa si moltiplichino queste 'case e scuole di comunione' sul modello della Santa Famiglia di Nazareth, riflesso armonico sulla terra della vita della Santissima Trinità".

Con questi auspici, impartisco di cuore la Benedizione Apostolica (...) in particolare ai giovani e alle giovani che con cuore docile si pongono in ascolto della voce di Dio, pronti ad accoglierla con adesione generosa e fedele".
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