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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 7 febbraio 2011

ORIENTARE STUDENTI E PROFESSORI LUCE DEL MONDO

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza i partecipanti all’Assemblea Plenaria della Congregazione per l’Educazione Cattolica.

“Le tematiche che affrontate in questi giorni” – ha detto il Papa nel suo discorso – “hanno come denominatore comune l'educazione e la formazione, che costituiscono oggi una delle sfide più urgenti che la Chiesa e le sue istituzioni sono chiamate ad affrontare. L'opera educativa sembra diventata sempre più ardua perché, in una cultura che troppo spesso fa del relativismo il proprio credo, viene a mancare la luce della verità, anzi si considera pericoloso parlare di verità, instillando così il dubbio sui valori di base dell'esistenza personale e comunitaria”.

“La vostra Congregazione, creata nel 1915 da Benedetto XV” – ha ricordato il Pontefice – “da quasi cento anni svolge la sua opera preziosa a servizio delle varie Istituzioni cattoliche di formazione. Tra di esse, senza dubbio, il seminario è una delle più importanti per la vita della Chiesa ed esige pertanto un progetto formativo che tenga conto del contesto sopra accennato”.

“In questi giorni studiate anche la bozza del documento su Internet e la formazione nei seminari. (...) Con il necessario discernimento per un suo uso intelligente e prudente” – ha sottolineato il Pontefice – “è uno strumento che può servire non solo per gli studi, ma anche per l'azione pastorale dei futuri presbiteri nei vari campi ecclesiali, quali l'evangelizzazione, l'azione missionaria, la catechesi, i progetti educativi, la gestione delle istituzioni. Anche in questo campo è di estrema importanza poter contare su formatori adeguatamente preparati perché siano guide fedeli e sempre aggiornate, al fine di accompagnare i candidati al sacerdozio all'uso corretto e positivo dei mezzi informatici”.

“Quest'anno” – ha ricordato ancora il Pontefice – “ricorre il LXX anniversario della Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali, istituita dal Venerabile Pio XII per favorire la collaborazione tra la Santa Sede e le Chiese locali nella preziosa opera di promozione delle vocazioni al ministero ordinato. Tale ricorrenza potrà essere l'occasione per conoscere e valorizzare le iniziative vocazionali più significative promosse nelle Chiese locali. Occorre che la pastorale vocazionale, (...) insista più chiaramente sul profilo del sacerdozio ministeriale, caratterizzato dalla sua specifica configurazione a Cristo, che lo distingue essenzialmente dagli altri fedeli e si pone al loro servizio”.

“Avete avviato, inoltre, una revisione di quanto prescrive la Costituzione apostolica ‘Sapientia christiana’ sugli studi ecclesiastici (...). Un settore su cui riflettere particolarmente è quello della teologia. (...) È indispensabile, quindi, tenere strettamente unite la teologia con la preghiera personale e comunitaria, specialmente liturgica”.

“Le Università cattoliche” – ha affermato ancora il Papa – “con la loro identità ben precisa e la loro apertura alla ‘totalità’ dell’essere umano, possono svolgere un’opera preziosa per promuovere l’unità del sapere, orientando studenti ed insegnanti alla Luce del mondo”.

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso ponendo in rilievo “Il ruolo educativo dell’insegnamento della Religione cattolica come disciplina scolastica in dialogo interdisciplinare con le altre. Infatti, esso contribuisce largamente non solo allo sviluppo integrale dello studente, ma anche alla conoscenza dell’altro, alla comprensione e al rispetto reciproco. Per raggiungere tali obiettivi dovrà essere prestata particolare cura alla formazione dei dirigenti e dei formatori, non solo da un punto di vista professionale, ma anche religioso e spirituale, perché, con la coerenza della propria vita e con il coinvolgimento personale, la presenza dell’educatore cristiano diventi espressione di amore e testimonianza della verità”.
AC/ VIS 20110207 (560)

PERSEVERANZA, COMUNIONE, EUCARISTIA E PREGHIERA


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2011 (VIS). Questa mattina, Papa Benedetto XVI ha presieduto nella Basilica Vaticana la celebrazione eucaristica nel corso della quale ha conferito l’Ordinazione Episcopale ai Presbiteri: Monsignor Savio Hon Tai-Fai, S.D.B., Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; Monsignor Marcello Bartolucci, Segretario della Congregazione per le Cause dei Santi; Monsignor Celso Morga Iruzubieta, Segretario della Congregazione per il Clero; Monsignor Antonio Guido Filipazzi, Nunzio Apostolico e Monsignor Edgar Peña Parra, Nunzio Apostolico in Pakistan.

Nel commentare nell’omelia il Vangelo della Messa di oggi: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!”, il Papa ha affermato: “Anche se può sembrare che grandi parti del mondo moderno, degli uomini di oggi, volgano le spalle a Dio e ritengano la fede una cosa del passato – esiste tuttavia l’anelito che finalmente vengano stabiliti la giustizia, l’amore, la pace, che povertà e sofferenza vengano superate, che gli uomini trovino la gioia”.

“La liturgia della giornata odierna” – ha proseguito il Pontefice – “ci dà quindi due definizioni della vostra missione di Vescovi, di sacerdoti di Gesù Cristo: essere operai nella messe della storia del mondo con il compito di risanare aprendo le porte del mondo alla signoria di Dio, affinché la volontà di Dio sia fatta sulla terra come in cielo. E poi il nostro ministero viene descritto quale cooperazione alla missione di Gesù Cristo, quale partecipazione al dono dello Spirito Santo, dato a Lui in quanto Messia, il Figlio unto da Dio”.

San Luca, negli Atti degli Apostoli, ha sottolineato Benedetto XVI, illustra “quali sono gli elementi fondamentali dell’esistenza cristiana nella comunione della Chiesa di Gesù Cristo. Si esprime così: ‘Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere’ (At 2,42). In questi quattro elementi portanti dell’essere Chiesa è descritto al contempo anche il compito essenziale dei suoi Pastori”.

“La perseveranza, l’assiduità, appartiene all’essenza dell’essere cristiani ed è fondamentale per il compito dei Pastori, degli operai nella messe del Signore. (...) L’essere intrepido, il coraggio di opporsi alle correnti del momento appartiene in modo essenziale al compito del Pastore. (...) Solo dove c’è stabilità c’è anche crescita”.

Nel riferirsi al secondo pilastro della Chiesa “la comunione”, il Santo Padre ha sottolineato: “Con lo stare in comunione con gli Apostoli, con lo stare nella loro fede, noi stessi stiamo in contatto con il Dio vivente. Cari amici, a tale scopo serve il ministero dei Vescovi: che questa catena della comunione non si interrompa. È questa l’essenza della Successione apostolica: conservare la comunione con coloro che hanno incontrato il Signore in modo visibile e tangibile”.

“Offrite il vostro aiuto” – ha detto il Papa rivolgendosi ai neo Vescovi – “perché rimanga viva la gioia per la grande unità della Chiesa, per la comunione di tutti i luoghi e i tempi, per la comunione della fede che abbraccia il cielo e la terra”.

“Con ciò siamo già giunti al successivo elemento fondamentale dell’esistenza ecclesiale, menzionato da san Luca: lo spezzare il pane” – ha proseguito il Papa - “Spezzare il pane – la santa Eucaristia è il centro della Chiesa e deve essere il centro del nostro essere cristiani e della nostra vita sacerdotale. Il Signore si dona a noi. Il Risorto entra nel mio intimo e vuole trasformarmi per farmi entrare in una profonda comunione con Lui”.

“Cerchiamo di celebrare l’Eucaristia con una dedizione, un fervore sempre più profondo, cerchiamo di impostare i nostri giorni secondo la sua misura, cerchiamo di lasciarci plasmare da essa. Spezzare il pane – con ciò è espresso insieme anche il condividere, il trasmettere il nostro amore agli altri. La dimensione sociale, il condividere non è un’appendice morale che s’aggiunge all’Eucaristia, ma è parte di essa”.

Nel commentare l’ultimo elemento dell’esistenza ecclesiale, “le preghiere”, il Papa ha detto: “La preghiera, da una parte, deve essere molto personale, un unirmi nel più profondo a Dio. (...) Tuttavia, non è mai soltanto una cosa privata del mio ‘io’ individuale, che non riguarda gli altri. Pregare è essenzialmente anche sempre un pregare nel ‘noi’ dei figli di Dio. Solo in questo ‘noi’ siamo figli del nostro Padre, che il Signore ci ha insegnato a pregare. (...) Così il pregare, in ultima analisi, non è un’attività tra le altre, un certo angolo del mio tempo. Pregare è la risposta all’imperativo che sta all’inizio del Canone nella Celebrazione eucaristica: Sursum corda – in alto i cuori!”.

“Duc in altum – dice il Signore in quest’ora a voi, cari amici” – ha concluso il Pontefice – “Siete stati chiamati per incarichi che riguardano la Chiesa universale. Siete chiamati a gettare la rete del Vangelo nel mare agitato di questo tempo per ottenere l’adesione degli uomini a Cristo; per tirarli fuori, per così dire, dalle acque saline della morte e dal buio nel quale la luce del cielo non penetra. Dovete portarli sulla terra della vita, nella comunione con Gesù Cristo”.
HML/ VIS 20110207 (820)

ESERCIZI SPIRITUALI DEL PAPA E DELLA CURIA ROMANA

CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2011 (VIS). Il 13 marzo, prima domenica di Quaresima, avranno inizio gli Esercizi Spirituali del Papa e della Curia Romana. Le meditazioni saranno dettate da Padre François-Marie Léthel, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, Prelato Segretario della Pontificia Accademia di Teologia.

Tema degli Esercizi Spirituali, che avranno luogo nella Cappella “Redemptoris Mater” in Vaticano, è: "La luce di Cristo nel cuore della Chiesa - Giovanni Paolo II e la teologia dei Santi".

Gli Esercizi si concluderanno sabato 19 marzo. Nel corso degli Esercizi saranno sospese tutte le udienze pontificie, inclusa l’Udienza Generale di mercoledì 16 marzo.
PD/ VIS 20110207 (110)

ANGELUS: MALATI, DIGNITÀ PERSONA E PREGHIERE PER EGITTO

CITTA' DEL VATICANO, 6 FEB. 2011 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

“Nel Vangelo di questa domenica il Signore Gesù dice ai suoi discepoli: ‘Voi siete il sale della terra … Voi siete la luce del mondo’ (Mt 5,13.14). Mediante queste immagini ricche di significato” – ha spiegato il Papa – “Egli vuole trasmettere ad essi il senso della loro missione e della loro testimonianza. Il sale, nella cultura mediorientale, evoca diversi valori quali l’alleanza, la solidarietà, la vita e la sapienza. La luce è la prima opera di Dio Creatore ed è fonte della vita; la stessa Parola di Dio è paragonata alla luce”.

“La sapienza” – ha proseguito il Pontefice – “riassume in sé gli effetti benefici del sale e della luce: infatti, i discepoli del Signore sono chiamati a donare nuovo ‘sapore’ al mondo, e a preservarlo dalla corruzione, con la sapienza di Dio, che risplende pienamente sul volto del Figlio, perché Egli è la ‘luce vera che illumina ogni uomo’ (Gv 1,9). Uniti a Lui, i cristiani possono diffondere in mezzo alle tenebre dell’indifferenza e dell’egoismo la luce dell’amore di Dio, vera sapienza che dona significato all’esistenza e all’agire degli uomini”.

“Il prossimo 11 febbraio, memoria della Beata Vergine di Lourdes, celebreremo la Giornata Mondiale del Malato” – ha ricordato il Santo Padre – “Essa è occasione propizia per riflettere, per pregare e per accrescere la sensibilità delle comunità ecclesiali e della società civile verso i fratelli e le sorelle malati. Nel Messaggio per questa Giornata, ispirato ad una espressione della Prima Lettera di Pietro: ‘Dalle sue piaghe siete stati guariti’ (2,24), invito tutti a contemplare Gesù, il Figlio di Dio, il quale ha sofferto, è morto, ma è risorto. Dio si oppone radicalmente alla prepotenza del male. Il Signore si prende cura dell’uomo in ogni situazione, condivide la sofferenza e apre il cuore alla speranza. Esorto, pertanto tutti gli operatori sanitari a riconoscere nell’ammalato non solo un corpo segnato dalla fragilità, ma prima di tutto una persona, alla quale donare tutta la solidarietà e offrire risposte adeguate e competenti”.

“In questo contesto ricordo, inoltre” – ha detto ancora il Papa – “che oggi ricorre in Italia la ‘Giornata per la vita’. Auspico che tutti si impegnino per far crescere la cultura della vita, per mettere al centro, in ogni circostanza, il valore dell’essere umano. Secondo la fede e la ragione la dignità della persona è irriducibile alle sue facoltà o alle capacità che può manifestare, e pertanto non viene meno quando la persona stessa è debole, invalida e bisognosa di aiuto”.

Dopo la recita dell’Angelus, Benedetto XVI ha detto: “In questi giorni, seguo con attenzione la delicata situazione della cara Nazione egiziana. Chiedo a Dio che quella Terra, benedetta dalla presenza della Santa Famiglia, ritrovi la tranquillità e la pacifica convivenza, nell’impegno condiviso per il bene comune”.
ANG/ VIS 20110207 (510)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L’Arcivescovo Onesimo C. Gordoncillo, di Capiz.

- Il Vescovo Crispin B.Varquez, di Borongan.

- Il Vescovo Isabelo C. Abarquez, di Calbayog.

- Il Vescovo Filomeno G. Bactol, di Naval.

Sabato 5 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/ VIS 20110207 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Linus Lee Seong-hyo, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Suwon (superficie: 5.371; popolazione: 7.146.120; cattolici: 718.638; sacerdoti: 417; religiosi: 1.604), Corea. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 in Gi-dong Paldal-gu (Corea), ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. È stato finora Professore e Direttore del Centro per Ricerche Accademiche di Suwon (Corea).
Sabato 5 febbraio il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Karaganda (Kazakhstan), presentata dal Vescovo Jan Pawel Lenga, M.I.C., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Janusz Kaleta, Vescovo della Diocesi di Karaganda (superficie: 711.300; popolazione: 3.440.500; cattolici: 30.575; sacerdoti: 16; religiosi: 40), Kazakhstan, lasciandogli in pari tempo, ‘donec aliter provideatur’, l’incarico di Amministratore Apostolico di Atyrau (Kazakhstan).

- Ha nominato il Vescovo Athanasius Schneider, O.R.C., Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana (superficie: 576.400; popolazione: 4.000.000; cattolici: 78.000; sacerdoti: 41; religiosi: 92), Kazakhstan. Il Vescovo Schneider è stato finora Ausiliare di Karaganda (Kazakhstan).
NEA:RE:NER/ VIS 20110207 (180)
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