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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 14 febbraio 2002

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, con il Vescovo Enzo Dieci, Ausiliare di Roma per il settore pastorale Nord, con Don Romano Esposito, Parroco della Parrocchia di S. Enrico, e due Vicari parrocchiali.
AP/…/… VIS 20020214 (60)

RIUNIONE SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2002 (VIS). Il Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi ha tenuto la sua seconda riunione nei giorni dal 6 all'8 febbraio. Secondo quanto riportato in un Comunicato reso pubblico oggi, la riunione è stata presieduta dal Cardinale Jan P. Schotte, C.I.C.M., Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

Erano presenti sette Cardinali, sei Arcivescovi e quattro Membri della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. I Membri del Consiglio hanno dedicato la loro attenzione allo studio delle "Propositiones" della Decima Assemblea Generale Ordinaria, tenutasi lo scorso ottobre in Vaticano, al fine di offrire al Santo Padre suggerimenti per la composizione di un'Esortazione Postsinodale sul tema dell'Assemblea: "Il Vescovo: Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo".

Sono state anche fissate le date per le successive due riunioni: la prima prevista per i giorni 13 e 14 giugno 2002 e la seconda dal 5 al 7 novembre 2002.
SE/SEGRETERIA SINODO/SCHOTTE VIS 20020214 (170)

PREGHIERA VOCAZIONI COMPITO DI TUTTA COMUNITA' CRISTIANA


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina, come ogni anno all'inizio della Quaresima, Giovanni Paolo II ha ricevuto il Clero Romano nella Sala Clementina, in Vaticano. Dopo l'ascolto delle testimonianze di alcuni sacerdoti, il Papa ha offerto alcune riflessioni sulla necessità delle "vocazioni per la vita, la testimonianza e l'azione pastorale delle nostre comunità ecclesiali".

Il Papa ha affermato che il diminuire delle vocazioni "è spesso, (…), conseguenza dell'attenuarsi dell'intensità della fede e del fervore spirituale. Non dobbiamo dunque accontentarci facilmente della spiegazione secondo la quale la scarsità delle vocazioni sacerdotali sarebbe compensata dal crescere dell'impegno apostolico dei laici, o addirittura sarebbe voluta dalla Provvidenza per favorire la crescita del laicato. Al contrario, quanto più numerosi sono i laici che intendono vivere con generosità la propria vocazione battesimale, tanto più diventano necessarie la presenza e l'opera specifica dei ministri ordinati".

Riferendosi alle difficoltà che ostacolano una risposta positiva alla chiamata del Signore, il Santo Padre ha affermato: "Alla base dell'impegno della Chiesa per le vocazioni deve stare dunque un grande impegno comune, che chiama in causa i laici come i sacerdoti e i religiosi, e che consiste nel riscoprire quella dimensione fondamentale della nostra fede per la quale la vita stessa, ogni vita umana, è frutto della chiamata di Dio e può realizzarsi positivamente soltanto come risposta a questa chiamata".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che la vocazione sacerdotale "è un mistero", nel quale l'uomo dona a Cristo la sua umanità "perché Egli se ne possa servire come strumento di salvezza. (…) Se non si coglie il mistero di questo 'scambio', non si riesce a capire come possa avvenire che un giovane, ascoltando la parola 'Seguimi!', giunga a rinunciare a tutto per Cristo, nella certezza che per questa strada la sua personalità umana si realizzerà pienamente".

"Diventa così del tutto chiaro" - ha proseguito il Pontefice - "perché il primo e principale impegno per le vocazioni non possa essere altro che la preghiera", che "non è e non può essere il frutto della rassegnazione, come se pensassimo che per le vocazioni abbiamo già fatto tutto il possibile, con ben pochi risultati".

Il Santo Padre ha quindi sottolineato che la preghiera per le vocazioni è "certamente compito di tutta la comunità cristiana, che deve essere accompagnata da una pastorale di chiara impronta vocazionale", per cui "le famiglie cristiane hanno una grande e insostituibile missione e responsabilità. (…) Analogamente la catechesi e tutta la pastorale di iniziazione cristiana devono comprendere al proprio interno una prima proposta vocazionale". Infine "ogni parrocchia e comunità cristiana (…) deve sentirsi corresponsabile della proposta e dell'accompagnamento vocazionale".

La pastorale vocazionale "è affidata in primo luogo alla nostra preghiera, al nostro ministero, alla nostra testimonianza personale", ha soggiunto il Pontefice, affermando che per questo è difficile che "una vocazione al sacerdozio nasca senza rapporto alla figura di un sacerdote, senza contatto personale con lui, senza la sua amicizia, la sua paziente e premurosa attenzione, la sua guida spirituale".

"Se i ragazzi e i giovani vedono sacerdoti indaffarati per troppe cose, pronti allo scontento e al lamento, trascurati nella preghiera e nei compiti propri del loro ministero, come potranno essere affascinati dalla via del sacerdozio? Se, invece, sperimentiamo in noi la gioia di essere ministri di Cristo" - ha concluso il Santo Padre - "la generosità nel servizio alla Chiesa, la prontezza nel farsi carico della crescita umana e spirituale delle persone a noi affidate, saranno spinti ad interrogarsi se non possa essere questa, anche per loro, la 'parte migliore', la scelta più bella per le loro giovani vite".
AC/VOCAZIONE SACERDOTALE/… VIS 20020214 (610)

CONVERSIONE DEL CUORE DIMENSIONE FONDAMENTALE QUARESIMA


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2002 (VIS). Ieri, Mercoledì delle Ceneri, il Papa ha presieduto, nella Basilica di Santa Sabina, la Liturgia della Parola e dopo l'omelia, il rito di benedizione e di imposizione delle Ceneri. La Liturgia Eucaristica è stata presieduta dal Cardinale Jozef Tomko, del titolo di Santa Sabina.

Nell'omelia, il Santo Padre ha commentato le parole del Profeta Gioele tratte dalla liturgia introduttiva alla Quaresima, che ci indica, ha detto il Papa: "nella conversione del cuore la dimensione fondamentale del singolare tempo di grazia che ci apprestiamo a vivere" e la consapevolezza che "il Signore è misericordioso e ogni uomo è un figlio da Lui amato e chiamato a conversione".

Giovanni Paolo II ha affermato che il testo del Profeta "ricorda che l'impegno spirituale va tradotto in scelte e in gesti concreti; che l'autentica conversione non deve ridursi a forme esteriori o a vaghi propositi, ma esige il coinvolgimento e la trasformazione dell'intera esistenza".

"Tutti dobbiamo chiedere perdono al Signore per noi e per gli altri. (…) Anche noi, come i contemporanei del profeta, abbiamo davanti agli occhi e portiamo impresse nell'animo immagini di sofferenze e di immani tragedie, frutto non di rado di irresponsabile egoismo. Anche noi sentiamo il peso dello smarrimento di tanti uomini e donne di fronte al dolore degli innocenti e alle contraddizioni dell'odierna umanità. Abbiamo bisogno dell'aiuto del Signore per essere recuperati alla fiducia e alla gioia della vita. Dobbiamo ritornare a Lui, che ci apre oggi la porta del suo cuore, ricco di bontà e di misericordia".
HML/MERCOLEDÌ CENERI/TOMKO VIS 20020214 (270)
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