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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 3 ottobre 2008

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 3 OTT. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate nove Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ecuador, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Carlos Aníbal Altamirano Argüello, di Azogues con il Vescovo emerito José Gabriel Díaz Cueva.

    - Il Vescovo Julio Parrilla Díaz, di Loja.

    - L'Arcivescovo Antonio Arregui Yarza, di Guayaquil con gli Ausiliari Vescovo Aníbal Nieto Guerra, O.C.D., il Vescovo Marcos Aurelio Pérez Caicedo ed il Vescovo Valter Dario Maggi.

    - Il Vescovo Fausto Gabriel Trávez Trávez, O.F.M., di Babahoyo con il Vescovo emerito Jesús Ramón Martínez de Ezquerecocha Suso.

  Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ecuador, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Wilson Abraham Moncayo Jalil, di Santo Domingo de los Colorados.

    - L'Arcivescovo Raúl Eduardo Vela Chiriboga, di Quito con gli Ausiliari Vescovo Segundo René Coba Galaraza e Vescovo Vicente Danilo Echeverría Verdesoto.

    - Il Monsignor Ricardo Flatz, Amministratore Apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" del Vicariato Apostolico di Zamora en Ecuador.
AL/.../...                                       VIS 20081003 (190)


DOMENICA 5 OTTOBRE INAUGURAZIONE SINODO PAROLA DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 3 OTT. 2008 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha illustrato lo svolgimento della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: "Verbum Domini in vita et missione Ecclesiae" ("La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa"), che si inaugura domenica 5 ottobre, con la celebrazione di una Santa Messa presieduta dal Papa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.

  "E' la prima volta che un Sinodo dei Vescovi" - ha affermato l'Arcivescovo Eterovic - "viene aperto fuori della Basilica Papale di San Pietro. La ragione è ovvia, in quanto la XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi si svolge nel corso dell'anno Paolino". La chiusura della XII Assemblea Generale  si terrà il 26 ottobre nella Basilica Vaticana.

  Alla XII Assemblea parteciperanno, ha precisato il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, 253 Padri Sinodali rappresentati di 13 Chiese Orientali Cattoliche "sui iuris", di 113 Conferenze Episcopali, di 25 Dicasteri della Curia Romana e dell'Unione dei Superiori Generali. All'Assise Sinodale assisteranno 41 esperti provenienti da 21 Paesi e 37 Uditori provenienti da 26 Paesi. Tra gli esperti vi sono 6 donne, mentre le Uditrici sono 19, una in più degli Uditori.

  All'Assise Sinodale prenderanno parte alcuni Delegati fraterni, rappresentanti di 10 Chiese e Comunità ecclesiali. Oltre al Patriarcato Ecumenico, saranno rappresentati i Patriarcati di Mosca, di Serbia e di Romania, la Chiesa Ortodossa di Grecia e la Chiesa Apostolica Armena, come pure la Comunione Anglicana, la Federazione Luterana Mondiale, la Chiesa dei Discepoli di Cristo e il Consiglio Ecumenico delle Chiese.
 
  Ai lavori sinodali parteciperanno anche 3 Invitati speciali del Santo Padre Benedetto XVI: il Rabbino Capo di Haifa Shear Yashyv Cohen che nel pomeriggio del 6 ottobre illustrerà ai Padri Sinodali come il Popolo Ebraico legge e interpreta la Sacra Scrittura. "E' la prima volta che un Rabbino, e un non cristiano, si rivolge ai Padri Sinodali", ha ricordato l'Arcivescovo Eterovic. Gli altri due Invitati Speciali sono il Reverendo Dr. A. Miller Milloy, Segretario Generale delle "United Bible Societies" ed il Fratello Alois, Priore della Comunità di Taizè.

  Il 18 ottobre prossimo si terrà un incontro ecumenico, ha ricordato ancora l'Arcivescovo Eterovic, precisando che il Santo Padre Benedetto XVI e il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I presiederanno nell'Aula del Sinodo i Primi Vespri della XXIX domenica del tempo ordinario ed interverranno sul tema della Parola di Dio con particolare riferimento all'Anno Paolino. "Sarà la prima volta che il Patriarca Ecumenico si rivolgerà ai Padri Sinodali".

  Il Regolamento del Sinodo dei Vescovi, oltre gli interventi scritti dei Padri Sinodali - ognuno avrà a disposizione cinque minuti - prevede - come nella precedente Assemblea Generale - le Discussioni libere, che avranno luogo dalle 18:00 alle 19:00, a conclusione delle Congregazioni Generali Vespertine.

  Il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi ha precisato, infine, che nel pomeriggio del 6 ottobre vi saranno momenti di Discussione libera dopo cinque relazioni - ognuna di 10 minuti - nelle quali cinque Vescovi indicheranno come il tema della Parola di Dio è percepito nei cinque continenti. E' in programma anche una relazione di circa 30 minuti, sulla ricezione dell'Esortazione Apostolica Postsinodale "Sacramentum Caritatis" di Benedetto XVI, alla quale seguirà una Discussione libera sul medesimo tema.
SE/SINODO PAROLA DIO/ETEROVIC                       VIS 20081003 (560)


CONGRESSO 40° ANNIVERSARIO ENCICLICA HUMANAE VITAE

CITTA' DEL VATICANO, 3 OTT. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un Messaggio al Monsignor Livio Melina, Preside del Pontificio Istituto "Giovanni Paolo II" per Studi su Matrimonio e Famiglia, in occasione del Congresso internazionale organizzato congiuntamente con l'Università Cattolica del Sacro Cuore, per commemorare il 40° anniversario della pubblicazione della Lettera Enciclica "Humanae vitae", del Servo di Dio Paolo VI.

  In tale importante Documento, scrive il Pontefice, "viene affrontato uno degli aspetti essenziali della vocazione matrimoniale e dello specifico cammino di santità che ne consegue. Gli sposi, infatti, avendo ricevuto il dono dell'amore, sono chiamati a farsi a loro volta dono l'uno per l'altra senza riserve".

  "La possibilità di procreare una nuova vita umana è inclusa nell'integrale donazione dei coniugi. (...) Escludere questa dimensione comunicativa mediante un'azione che miri ad impedire la procreazione significa negare la verità intima dell'amore sponsale, con cui si comunica il dono divino".

  "A distanza di 40 anni dalla pubblicazione dell'Enciclica possiamo capire meglio quanto questa luce sia decisiva per comprendere il grande 'sì' che implica l'amore coniugale. In questa luce, i figli non sono più l'obiettivo di un progetto umano, ma sono riconosciuti come un autentico dono, da accogliere con atteggiamento di responsabile generosità verso Dio, sorgente prima della vita umana".

  "E' vero, d'altronde, che nel cammino della coppia" - ricorda Papa Benedetto XVI - "possono verificarsi delle circostanze gravi che rendono prudente distanziare le nascite dei figli o addirittura sospenderle. Ed è qui che la conoscenza dei ritmi naturali di fertilità della donna diventa importante per la vita dei coniugi".

  "I metodi di osservazione, che permettono alla coppia di determinare i periodi di fertilità, le consentono di amministrare quanto il Creatore ha sapientemente iscritto nella natura umana, senza turbare l'integro significato della donazione sessuale. In questo modo i coniugi, rispettando la piena verità del loro amore, potranno modularne l'espressione in conformità a questi ritmi, senza togliere nulla alla totalità del dono di sé che l'unione nella carne esprime. Ovviamente ciò richiede una maturità nell'amore, che non è immediata, ma comporta un dialogo e un ascolto reciproco e un singolare dominio dell'impulso sessuale in un cammino di crescita nella virtù".

  Il Papa esprime particolare apprezzamento per quanto l'Università Cattolica del Sacro Cuore fa a sostegno dello "Istituto Internazionale Paolo VI di ricerca sulla fertilità e infertilità umana per una procreazione responsabile" (ISI), il cui compito è "far progredire la conoscenza delle metodiche sia per la regolazione 'naturale' della fertilità umana che per il superamento 'naturale' dell'eventuale infertilità".

  "In questa prospettiva, 'molti ricercatori si sono impegnati nella lotta contro la sterilità. Salvaguardando pienamente la dignità della procreazione umana, alcuni sono arrivati a risultati che in precedenza sembravano irraggiungibili. Gli uomini di scienza vanno quindi incoraggiati a proseguire nelle loro ricerche, allo scopo di prevenire le cause della sterilità e potervi rimediare, in modo che le coppie sterili possano riuscire a procreare nel rispetto della loro dignità personale e di quella del nascituro'".

  "Possiamo chiederci: come mai oggi il mondo, ed anche molti fedeli, trovano tanta difficoltà a comprendere il messaggio della Chiesa, che illustra e difende la bellezza dell'amore coniugale nella sua manifestazione naturale?" - si chiede il Pontefice - "Certo, la soluzione tecnica anche nelle grandi questioni umane appare spesso la più facile, ma essa in realtà nasconde la questione di fondo, che riguarda il senso della sessualità umana e la necessità di una padronanza responsabile, perché il suo esercizio possa diventare espressione di amore personale".

  "La tecnica non può sostituire la maturazione della libertà, quando è in gioco l'amore. Anzi, come ben sappiamo, neppure la ragione basta: bisogna che sia il cuore a vedere. Solo gli occhi del cuore riescono a cogliere le esigenze proprie di un grande amore, capace di abbracciare la totalità dell'essere umano".
 
  Il Papa conclude il Messaggio esprimendo l'augurio che il Congresso commemorativo della "Humanae vitae" "porti frutti abbondanti e contribuisca a sostenere i coniugi con sempre maggior saggezza e chiarezza nel loro cammino, incoraggiandoli nella loro missione ad essere, nel mondo, testimoni credibili della bellezza dell'amore".
MESS/ANNIVERSARIO HUMANAE VITAE/MELINA               VIS 20081003 (690)


CAVALIERI COLOMBO: ESSERE FERMENTO VANGELO NEL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 3 OTT. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza i Membri del Consiglio di Amministrazione dei Cavalieri di Colombo, in occasione del pellegrinaggio a Roma nell'Anno Paolino.

  Nel ricordare il Viaggio Apostolico negli Stati Uniti d'America, il Santo Padre ha esortato "i fedeli laici ad impegnarsi innanzitutto nella via della santità e nell'attiva partecipazione alla missione della Chiesa. Tale fu l'intento che ispirò l'istituzione dei Cavalieri di Colombo quale Associazione fraterna di laici cristiani che continua a trovare privilegiata espressione nelle opere caritative del vostro Ordine e nella  concreta solidarietà con il Successore di Pietro nel suo ministero a servizio della Chiesa universale".

  "Tale solidarietà si manifesta in particolare nel Fondo 'Vicarius Christi' che i Cavalieri hanno posto a disposizione della Santa Sede a favore delle necessità del Popolo di Dio nel mondo. E si dimostra anche con le preghiere e i sacrifici quotidiani di tanti Cavalieri nei Consigli, parrocchie e comunità locali. Di tutto ciò vi sono oltremodo grato".

  Benedetto XVI ha auspicato che nello spirito del Fondatore, Venerabile Michael McGivney, "i Cavalieri di Colombo scoprano sempre nuovi metodi di essere fermento del Vangelo nel mondo e forza per il rinnovamento della Chiesa nella santità e nello zelo apostolico. Esprimo il mio apprezzamento per esservi adoperati a fornire ai giovani una solida formazione nella fede e a difendere le verità morali necessarie ad una società libera e umana, incluso il diritto fondamentale alla vita di ogni essere umano".
AC/.../CAVALIERI COLOMBO                           VIS 20081003 (260)


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