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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 11 novembre 2010

CONGRESSI EUCARISTICI E NUOVA EVANGELIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2010 (VIS). Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina i partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali al termine dei lavori preparatori del prossimo Congresso che si terrà a Dublino (Irlanda), nel 2012.

“I Congressi Eucaristici Internazionali hanno ormai una lunga storia nella Chiesa” – ha detto il Santo Padre – “Mediante la forma caratteristica della ‘statio orbis’, essi mettono in risalto la dimensione universale della celebrazione: infatti, si tratta sempre di una festa di fede attorno a Cristo Eucaristico, il Cristo del sacrificio supremo per l’umanità, alla quale partecipano fedeli non solo di una Chiesa particolare o di una nazione, ma, per quanto possibile, di varie parti dell’Orbe. È la Chiesa che si raccoglie attorno al suo Signore e suo Dio”.

“Compito dei Congressi Eucaristici, soprattutto nel contesto attuale” – ha proseguito il Pontefice – “è anche quello di dare un peculiare contributo alla nuova evangelizzazione, promuovendo l’evangelizzazione mistagogica, che si compie alla scuola della Chiesa in preghiera, a partire dalla liturgia e attraverso la liturgia. Ma ogni Congresso porta in sé anche un afflato evangelizzatore in senso più strettamente missionario, tanto che il binomio Eucaristia-missione è entrato a far parte delle linee guida proposte dalla Santa Sede”.

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso con un’indicazione liturgico-pastorale ed ha detto: “È importante che ogni Congresso eucaristico sappia coinvolgere ed integrare, secondo lo spirito della riforma conciliare, tutte le espressioni del culto eucaristico ‘extra missam’ che affondano le loro radici nella devozione popolare, come pure le associazioni di fedeli che a vario titolo dall’Eucaristia traggono ispirazione. Tutte le devozioni eucaristiche, raccomandate ed incoraggiate anche dall’Enciclica ‘Ecclesia de Eucharistia‘ e dall’Esortazione post-sinodale ‘Sacramentum caritatis’, vanno armonizzate secondo una ecclesiologia eucaristica orientata verso la comunione”.
AC/ VIS 20101111 (300)

ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE “VERBUM DOMINI”

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2010 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell’Esortazione Apostolica Postsinodale “Verbum Domini” di Benedetto XVI, sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi; l’Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; l’Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario del Sinodo dei Vescovi ed il Monsignor Fortunato Frezza, Sotto-Segretario.

Il Documento, datato 30 settembre, memoria di San Girolamo, risultante dalla XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, tenutasi a Roma dal 5 al 26 ottobre 2008, è stato pubblicato in lingua latina, italiana, inglese, francese, spagnola, tedesca, portoghese e polacca. Si compone di una Introduzione, tre parti e una conclusione.

L’Arcivescovo Eterovic ha spiegato che nella prima parte, intitolata “Verbum Dei”, il Papa sottolinea “il ruolo fondamentale di Dio Padre, fonte e origine della Parola, come pure la dimensione trinitaria della rivelazione. (...) Nel primo capitolo ‘Il Dio che parla’ si pone in risalto la volontà di Dio di aprire e intrattenere un dialogo con l’uomo, nel quale Dio prende l’iniziativa e si rivela in vari modi. (...) La ‘Verbum Domini’ mette in risalto l’aspetto cristologico della Parola, sottolineando al contempo anche la dimensione pneumatologica”. In questa parte si affronta il rapporto tra Tradizione e Scrittura come pure il tema dell’ispirazione e verità della Bibbia.

“’La risposta dell’uomo al Dio che parla’ è il titolo del secondo capitolo.”L’uomo è chiamato ad entrare nell’Alleanza con il suo Dio che lo ascolta e risponde alle sue domande. A Dio che parla, l’uomo risponde con la fede. La preghiera più indicata è quella fatta mediante le parole che lo stesso Dio ha rivelato e che sono mantenute scritte nella Bibbia”.

Il terzo capitolo è dedicato al tema “‘L’Ermeneutica della sacra Scrittura nella Chiesa’. (...) La Sacra Scrittura dovrebbe essere, come auspicato dalla Costituzione dogmatica ‘Dei Verbum’, sulla divina rivelazione, “l’anima della sacra Teologia”. (...) L’ermeneutica biblica del Concilio Vaticano II che occorre riscoprire anche per evitare un certo dualismo dell’ermeneutica secolarizzata. Esso potrebbe portare ad un’interpretazione fondamentalista o spiritualista della sacra Scrittura. La retta ermeneutica richiede la complementarità del senso letterale e spirituale, una armonia tra la fede e la ragione. (...) Un rapporto del tutto speciale esiste tra i cristiani e gli ebrei, che condividono buona parte delle Scritture”.

La seconda parte s’intitola “Verbum in Ecclesia”. Il Primo Capitolo “La Parola di Dio e la Chiesa”, sottolinea che grazie alla Parola di Dio e all’azione sacramentale, Gesù Cristo è contemporaneo agli uomini nella vita della Chiesa”.

“La Liturgia luogo privilegiato della Parola di Dio” è il titolo del secondo capitolo che sottolinea “il nesso vitale tra la Sacra Scrittura e i sacramenti, in particolare l’Eucaristia”. Si ricorda l’importanza del Lezionario e della proclamazione della Parola e del ministero del lettorato e, soprattutto, dell’omelia, che ha notevole importanza nell’Esortazione Apostolica Postsinodale.

Il terzo capitolo, dedicato a “La Parola di Dio nella vita ecclesiale”, pone in risalto “l’importanza dell’animazione biblica della pastorale, la dimensione biblica della catechesi, la formazione biblica dei cristiani, la Sacra Scrittura nei grandi raduni ecclesiali, la Parola di Dio in rapporto alle vocazioni. (...) Notevole parte del capitolo è riservata alla lettura orante della sacra Scrittura, in particolare, alla ‘Lectio divina’, e alla preghiera mariana”.

La terza parte, “Verbum mundo”, sottolinea “il dovere dei cristiani di annunciare la Parola di Dio nel mondo in cui vivono ed operano. Essa è divisa in quattro capitoli. Il primo, ‘La missione della Chiesa: annunciare la Parola di Dio’ (...) è orientata al primo annuncio, ‘ad gentes’, a coloro che tuttora non conoscono il Verbo, Parola di Dio, ma anche a coloro che sono stati battezzati ma non sufficientemente evangelizzati e che hanno bisogno di una nuova evangelizzazione per riscoprire la Parola di Dio”.

“Parola di Dio e impegno nel mondo” è il titolo del secondo capitolo, in cui si ricorda che: “I cristiani sono chiamati a servire il Verbo di Dio nei fratelli più piccoli e, dunque, ad impegnarsi nella società per la riconciliazione, la giustizia e la pace tra i popoli”.

“Il terzo capitolo è dedicato alla “Parola di Dio e culture”, nel quale “sarebbe auspicabile che la Bibbia fosse meglio conosciuta nelle scuole e università e che i mezzi di comunicazione sociale siano adoperati sempre meglio nella loro divulgazione, usufruendo di tutte le attuali possibilità tecniche. Il tema dell’inculturazione della sacra Scrittura è legato anche alle traduzioni e alla diffusione della Bibbia, che bisogna ulteriormente incrementare”.

“’Parola di Dio e dialogo interreligioso’ è il tema del quarto capitolo. “Dopo aver stabilito il valore e l’attualità del dialogo interreligioso, la ‘Verbum Domini’, (...) fornisce valide indicazioni circa il dialogo tra cristiani e musulmani, come pure con gli appartenenti ad altre religioni non cristiane, nel quadro della libertà religiosa che implica non solamente la libertà di professare la propria fede in privato e in pubblico, ma anche la libertà di coscienza e cioè di scegliere la propria religione”.

“Nella Conclusione, il Santo Padre Benedetto XVI ribadisce l’esortazione a tutti i cristiani ‘ad impegnarsi per diventare sempre più familiari con le Sacre Scritture’”.
EXOR/ VIS 20101111 (1070)

BIBLIOTECA VATICANA: MEMORIA STORICA CHIESA UNIVERSALE

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha indirizzato una Lettera al Cardinale Raffaele Farina, S.D.B., Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, in occasione della riapertura della Biblioteca Apostolica Vaticana e dell’inaugurazione della Mostra: “Conoscere la Biblioteca Vaticana: una storia aperta al futuro”.

“Luogo eminente della memoria storica della Chiesa universale, nel quale sono custodite venerabili testimonianze della tradizione manoscritta della Bibbia, la Biblioteca Vaticana ha però un altro motivo per essere oggetto delle cure e delle preoccupazioni dei Papi. Essa conserva, fin dalle sue origini, l’inconfondibile apertura, veramente ‘cattolica’, universale, a tutto ciò che di bello, di buono, di nobile, di degno l’umanità ha prodotto nel corso dei secoli”.

“Nulla di quanto è veramente umano è estraneo alla Chiesa, che per questo ha sempre cercato, raccolto, conservato, con una continuità che ha pochi paragoni, gli esiti migliori degli sforzi degli uomini di elevarsi al di sopra della pura materialità verso la ricerca, consapevole o inconsapevole, della Verità”.

“La Biblioteca Vaticana non è dunque una biblioteca teologica o prevalentemente di carattere religioso; fedele alle sue origini umanistiche, essa è per vocazione aperta all’umano; e così serve la cultura (...). Anche col funzionamento di codesta ‘sua’ istituzione, la Chiesa si ripromette oggi – come cinque secoli fa – di servire tutti gli uomini, inscrivendo un tale suo ministero nel quadro più vasto di quel ministero che a lei è tanto essenziale da farla essere Chiesa: Chiesa come comunità che evangelizza e che salva”.
MESS/ VIS 20101111 (250)

MESSAGGIO AL PRESIDENTE REPUBBLICA COREA IN OCCASIONE G20

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha inviato al Presidente della Repubblica di Corea, Signor Lee Myung-bak, un Messaggio in occasione della Riunione dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi più industrializzati del mondo (G20), che si inaugura oggi a Seoul.

La Riunione, scrive il Pontefice “non è soltanto di importanza globale ma anche chiaramente esprime il significato e la responsabilità che l’Asia ha acquisito sulla scena internazionale all’inizio del XXI secolo”.

“La Chiesa cattolica, secondo la sua natura specifica, si sente coinvolta e condivide le preoccupazioni dei responsabili politici che prendono parte al Vertice di Seoul. Pertanto La incoraggio a prendere in esame i numerosi e gravi problemi da affrontare – che, in un certo senso, ogni persona del mondo odierno deve affrontare – tenendo presente le più profonde ragioni della crisi economica e finanziaria e dando la dovuta considerazione alle conseguenze delle misure affrontate per superare la crisi, e per cercare soluzioni durevoli, sostenibili e eque”.

“Nell’impegnarsi in ciò, auspico che vi sia una piena consapevolezza che le soluzioni adottate, in quanto tali, saranno adeguate solamente, in ultima analisi, se volte al raggiungimento del medesimo obiettivo: l’autentico e integrale sviluppo dell’uomo. L’attenzione del mondo si concentra su di voi e si aspetta l’adozione di soluzioni appropriate per superare la crisi, con accordi comuni che non favoriscano alcuni paesi alle spese di altri”.
MESS/ VIS 20101111 (250)

LETTERA DEL SANTO PADRE AL PRESIDENTE DELL’IRAN

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2010 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica una Lettera di Benedetto XVI indirizzata al Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Signor Mahmoud Ahmadinejad, che il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ha consegnato al Capo di Stato nel corso di un incontro, il 9 novembre scorso.

Nella Lettera di risposta al Messaggio inviato dal Vice Presidente dell’Iran, il Papa esprime “la profonda convinzione che il rispetto per la dimensione trascendente della persona umana sia condizione indispensabile per l’edificazione di un giusto ordine sociale e di una pace stabile. Il proprio rapporto con Dio è invero il fondamento ultimo per la dignità inalienabile e il carattere sacro di ogni vita umana”.

“Quando la promozione della dignità della persona umana” – scrive il Pontefice – “è la primaria ispirazione dell’attività politica e sociale che è impegnata nella ricerca del bene comune, si creano solide e durevoli basi per l’edificazione della pace e dell’armonia fra i popoli”.

“I cattolici presenti in Iran” – sottolinea il Santo Padre – “e quelli nel mondo si impegnano a collaborare con i loro concittadini per contribuire lealmente e onestamente al bene comune delle rispettive società, diventando costruttori di pace e di riconciliazione”.
BXVI-LETTERA/ VIS 20101111 (220)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Tredici Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sul II), in Visita “ad Limina spostolorum”:

- Il Vescovo Volodemer Koubetch, O.S.B.M., di São João Batista em Curitiba degli Ucraini.

- Il Vescovo Antônio Braz Benevente, di Jacarezinho.

- L’Arcivescovo Anuar Battisti, di Maringá.

- Il Vescovo Francisco Javier Del Valle Paredes, di Campo Mourão.

- Il Reverendo Ilson Luiz Da Graça, Amministratore Diocesano di Paranavaí.

- Il Vescovo Sérgio Aparecido Colombo, di Bragança Paulista.

- Il Monsignor José Dantas De Sousa, Amministratore Diocesano di Umuarama.

- Il Vescovo Vicente Costa, di Jundiaí.
- L’Arcivescovo Mauro Aparrecido dos Santos, di Cascavel.

- Il Vescovo Laurindo Guizzardi, C.S., emerito di Foz do Iguaçu.

- Il Vescovo José Antônio Peruzzo, di Palmas-Francisco Beltrão.

- Il Vescovo Francisco Carlos Bach, di Toledo.

- Il Vescovo Giovanni Zerbini, S.D.B., emerito di Guarapuava.

- Il Vescovo Gerhard Ludwig Müller, di Regensburg (Germania).
AL/ VIS 20101111 (160)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Lourdes Daniel, Vescovo di Nashik (superficie: 57.532; popolazione: 21.020.000; cattolici: 93.300; sacerdoti: 105; religiosi: 422), India. Il Vescovo Nashik è stato finora Vescovo di Amravati ed Amministratore Apostolico di Nashik (India).
NER/ VIS 20101111 (50)


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