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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 11 aprile 2011

RIUNIONE COMMISSIONE VITA CHIESA CATTOLICA CINA

CITTA' DEL VATICANO, 9 APR. 2011 (VIS). Questa mattina la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

“Dall' 11 al 13 aprile 2011 si riunirà, in Vaticano, la Commissione che il Papa Benedetto XVI ha istituito nel 2007 per studiare le questioni di maggiore importanza, relative alla vita della Chiesa cattolica in Cina. Fanno parte di detta Commissione i Superiori dei Dicasteri della Curia Romana, che sono competenti in materia, e alcuni rappresentanti dell'Episcopato cinese e di congregazioni religiose”.

“La prima riunione plenaria, svoltasi nei giorni 10-12 marzo 2008, ebbe, come tema, la Lettera che il Santo Padre Benedetto XVI aveva indirizzato ai cattolici cinesi il 27 maggio 2007. Nelle due riunioni successive (30 marzo-1 aprile 2009 e 22-24 marzo 2010) si prese in esame il tema della formazione umana, intellettuale, spirituale e pastorale dei seminaristi e delle persone consacrate, nonché quello della formazione permanente dei sacerdoti”.

“Nella prossima riunione plenaria sarà presa in esame la situazione pastorale delle circoscrizioni ecclesiastiche in Cina, con particolare riferimento alle sfide che la Chiesa incontra nell'incarnare il Vangelo nelle attuali condizioni sociali e culturali”.
OP/ VIS 20110411 (200)

PREGHIERA E ZELO MISSIONARIO CARDINI VITA GIOVANNI PAOLO II

CITTA' DEL VATICANO, 9 APR. 2011 (VIS). Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre Benedetto XVI ha assistito alla proiezione del documentario "Pellegrino vestito di bianco" (Jan Paweł II. Szukałem Was..."), diretto dal regista polacco Jarosław Szmidt e prodotto da Artrama. Il film racconta i momenti-chiave del pontificato del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, con testimonianze di leaders religiosi, personalità del mondo dei media, della cultura, della scienze e della politica. Erano presenti diversi Cardinali e membri della Curia Romana e diversi ospiti fra cui, in particolare, i realizzatori del documentario a cui il Santo Padre ha rivolto le seguenti parole di apprezzamento:

“Per la serietà con cui è stato preparato, la qualità della sua fattura, questo film si pone tra i contributi più validi offerti al pubblico in occasione della prossima Beatificazione del mio amato predecessore”.

“Sono numerose ormai le opere audiovisive che hanno per oggetto la figura di Giovanni Paolo II (...). Questo film” – ha affermato Benedetto XVI – “ha lo scopo di far emergere fedelmente, sia la personalità del Papa sia la sua instancabile azione nell’arco del lungo Pontificato”.

“Vorrei sottolineare” – ha detto il Pontefice – “ancora una volta i due cardini della sua vita e del suo ministero: la preghiera e lo zelo missionario. Giovanni Paolo II è stato un grande contemplativo e un grande apostolo di Cristo. Dio lo ha scelto per la sede di Pietro e lo ha conservato a lungo per introdurre la Chiesa nel terzo millennio. Con il suo esempio, lui ci ha guidati tutti in questo pellegrinaggio e adesso continua ad accompagnarci dal Cielo”.
BXVI-FILM/ VIS 20110411 (210)

CRISTO ABBATTE IL MURO DELLA MORTE

CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2011 (VIS). Nelle meditazioni che precedono la recita dell’Angelus domenicale Benedetto XVI, rivolgendosi ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro, si è soffermato sulle Letture bibliche di questa domenica ed ha detto: “Mancano solo due settimane alla Pasqua, e le Letture bibliche di questa domenica parlano tutte della risurrezione. Non ancora di quella di Gesù, che irromperà come una novità assoluta, ma della nostra risurrezione, quella a cui noi aspiriamo e che proprio Cristo ci ha donato, risorgendo dai morti”.

“In effetti” – ha proseguito il Pontefice – “la morte rappresenta per noi come un muro che ci impedisce di vedere oltre; eppure il nostro cuore si protende al di là di questo muro, e anche se non possiamo conoscere quello che esso nasconde, tuttavia lo pensiamo, lo immaginiamo, esprimendo con simboli il nostro desiderio di eternità. (...) Anche tra i cristiani, la fede nella risurrezione e nella vita eterna si accompagna non raramente a tanti dubbi, a tanta confusione, perché si tratta pur sempre di una realtà che oltrepassa i limiti della nostra ragione, e richiede un atto di fede”.

“Nel Vangelo di oggi – la risurrezione di Lazzaro – noi ascoltiamo la voce della fede dalla bocca di Marta, la sorella di Lazzaro. A Gesù che le dice: ‘Tuo fratello risorgerà’, ella risponde: ‘So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno’. Ma Gesù replica: ‘Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà’. Ecco la vera novità, che irrompe e supera ogni barriera! Cristo abbatte il muro della morte, in Lui abita tutta la pienezza di Dio, che è vita, vita eterna. Per questo la morte non ha avuto potere su di Lui; e la risurrezione di Lazzaro è segno del suo pieno dominio sulla morte fisica, che davanti a Dio è come un sonno”.

“Ma c’è un’altra morte, che è costata a Cristo la più dura lotta, addirittura il prezzo della croce: è la morte spirituale, il peccato, che minaccia di rovinare l’esistenza di ogni uomo. Per vincere questa morte Cristo è morto, e la sua Risurrezione non è il ritorno alla vita precedente, ma l’apertura di una realtà nuova, una ‘nuova terra’, finalmente ricongiunta con il Cielo di Dio”, ha concluso il Papa.

Dopo la recita dell’Angelus Benedetto XVI si è rivolto ai pellegrini polacchi che oggi commemorano l’anniversario della catastrofe aerea nei pressi di Smolensk nella quale perse la vita il Presidente del Paese Lech Kazinsky e altre personalità che si recavano a Katyń per rendere omaggio ai soldati e ai civili polacchi lì massacrati dall’esercito sovietico durante la Seconda Guerra Mondiale. “Mi unisco a voi in questa particolare preghiera della vostra nazione” – ha detto il Papa – “Cristo, la nostra vita e risurrezione li accolga nella sua gloria e vi conforti in questa dolorosa esperienza. Di cuore, benedico la vostra Patria e tutti i Polacchi”.
ANG/ VIS 20110411 (480)

CROAZIA: DIFENDERE IDENTITÀ RELIGIOSA E CULTURALE C

ITTA' DEL VATICANO, 11 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina le Lettere Credenziali del Signor Filip Vucak, nuovo Ambasciatore della Croazia. Il 4 e 5 giugno prossimo è in programma un Viaggio del Papa in questo Paese.

Nel ricordare “la bellezza della vostra cultura e la profondità della fede dei vostri antenati”, il Papa ha sottolineato che: “Per fortificare le generazioni attuali occorre esporre con chiarezza il ricco patrimonio della storia croata e della cultura cristiana che l’ha permeata in profondità e sulla quale il vostro popolo si è sempre affidato nelle avversità”.

“La Croazia si integrerà pienamente e velocemente nell’Unione Europea. La Santa Sede non può che congratularsi quando la famiglia europea si completa e riceve Stati che storicamente ne fanno parte. Questa integrazione dovrà farsi nel pieno rispetto delle specificità della Croazia, della sua vita religiosa e della sua cultura. Sarebbe illusorio voler rinnegare la propria identità per unirsi ad un’altra nata in circostanze così diverse da quelle che hanno visto nascere e costruirsi quella della Croazia”.

“Entrando nell’Unione europea” – ha proseguito il Pontefice – “il vostro Paese non riceverà unicamente un sistema economico e giuridico che ha i suoi vantaggi e i suoi limiti, ma potrà ugualmente apportare un contributo proprio e tipicamente croato. Non temete di rivendicare con determinazione il rispetto della vostra storia e della vostra identità religiosa e culturale. Voci contrarie contestano con stupefacente regolarità la realtà delle radici religiose europee. È diventato di moda negare la memoria e le evidenze storiche. Affermare che l’Europa non ha radici cristiane, equivale a fingere che l’uomo possa vivere senza ossigeno e senza alimentarsi. (...) Sono certo che il vostro Paese saprà difendere la propria identità con convinzione e fierezza evitando le nuove insidie che si presenteranno e che, sotto il pretesto di una mal compresa libertà religiosa, sono contrarie al diritto naturale, alla famiglia, e alla morale”.

“Vorrei anche esprimere la mia soddisfazione per l’interesse dimostrato dal vostro Paese affinché i Croati in Bosnia ed Erzegovina ricoprano il ruolo che corrisponde loro come uno dei tre popoli costitutivi del Paese. (...) La Croazia non manca di apportare la sua specificità per facilitare il dialogo e la comprensione fra popoli di diversa tradizione, ma che vivono insieme da secoli. Vi incoraggio a continuare su questa strada che consoliderà la pace nel rispetto di ognuno. Sono felice di constatare che la Croazia promette la libertà religiosa e rispetta la missione specifica della Chiesa”.

“Per tutte queste ragioni” – ha detto infine il Papa all’Ambasciatore – “mi rallegro profondamente di poter visitare il vostro Paese fra qualche settimana. (...) Come lei sa, il tema del Viaggio sarà ‘Insieme, in Cristo’. (...) Insieme nonostante le innumerevoli differenze umane, insieme con queste differenze. In Cristo che ha accompagnato il popolo croato da secoli con bontà e misericordia. Per Cristo, desidero incoraggiare il vostro Paese e incoraggiare la Chiesa che si trova fra di voi e con voi”.
CD/ VIS 20110411 (500)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 11 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Cardo Lluís Martínez Sistach, Arcivescovo di Barcelona (Spagna), e Seguito.

- Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente emerito della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- L’Arcivescovo Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

- L’Arcivescovo Gérald Cyprien Lacroix, di Québec(Canada).

Sabato 9 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo emerito di Milano (Italia).
AP/ VIS 20110411 (120)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 11 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Paul Donoghue, S.M. Vescovo di Rarotonga (superficie: 234; popolazione: 12.760; cattolici: 2.531; sacerdoti: 9; religiosi: 8), Isole Cook. Il Vescovo eletto è nato nel 1949 ad Auckland (Nuova Zelanda), ha emesso la prima professione nel 1969 con la Società di Maria ed è stato ordinato sacerdote nel 1975.
Finora Superiore Provinciale dei Padri Maristi in Oceania, succede al Vescovo Stuart France O’Connell, S.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

Sabato 9 aprile il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale del Vicariato Apostolico di Machiques (Venezuela), presentata dal Vescovo Ramiro Díaz Sánchez, O.M.I., per raggiunti limiti d’età.

- Ha elevato al rango di Diocesi il Vicariato Apostolico di Machiques (Venezuela), con la medesima denominazione e configurazione territoriale e rendendola suffraganea della Chiesa Metropolitana di Maracaibo.

- Ha nominato il Vescovo Jesús Alfonso Guerrero Contreras, O.F.M. Cap., finora Vicario Apostolico di Caroní (Venezuela), primo Vescovo di Machiques (superficie: 25.350; popolazione: 325.000; cattolici: 282.000; sacerdoti: 20; religiosi: 52; diaconi permanenti: 1), Venezuela.

- Ha nominato il Vescovo György Udvardy, finora Ausiliare dell’Arcidiocesi di Esztergom-Budapest (Ungheria), Vescovo della Diocesi di Pécs (superficie: 8.196; popolazione: 662.000; cattolici: 438.000; sacerdoti: 114; religiosi: 56; diaconi permanenti: 3), Ungheria.

- Ha nominato il Vescovo John Moolachira, finora Vescovo di Diphu (India), Arcivescovo Coadiutore di Guwahati (superficie: 17.551; popolazione: 7.040.000; cattolici: 75.551; cattolici: 126; religiosi; 515), India.

- Ha nominato il Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo emerito di Palermo, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni che avranno luogo il 30 maggio 2011 a Pozzuoli (Italia), in occasione della chiusura dell’Anno Giubilare Paolino diocesano nel 1950 anniversario dell’approdo e della predicazione dell’Apostolo San Paolo in tale città.
RE:ECE:NER:NEC:NA/ VIS 20110411 (300)
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