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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 27 giugno 2012

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA SU RIUNIONI IOR


Città del Vaticano, 27 giugno 2012 (VIS).- “Questa mattina si è riunito il Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione, attualmente composto – com’è noto - dal Vice Presidente, Dr Ronaldo Hermann Schmitz, dal prof. Carl Albert Anderson, dal Dr Antonio Maria Marocco e dal Dr Manuel Soto Serrano”.

Successivamente, il Consiglio ha riferito alla Commissione cardinalizia di vigilanza, presieduta dal Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato”

Si è trattato di due incontri molto utili per condividere informazioni e proposte sia per la gestione ordinaria, sia per l’individuazione dei criteri di professionalità ed esperienza universalmente riconosciuti in vista della scelta del nuovo Presidente del Consiglio di Sovrintendenza”.

Papa Benedetto XVI segue da vicino l’attuale situazione dell’Istituto per le Opere di Religione e viene costantemente informato dal Cardinale Segretario di Stato”.

IL SIGNORE CHE ADORIAMO È COLUI CHE SI CHINA A LAVARE I PIEDI AGLI APOSTOLI NELL'ULTIMA CENA

Città del Vaticano, 27 giugno 2012 (VIS). La Lettera ai Filippesi, testamento spirituale di San Paolo, è stato il tema della catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI.

L'Apostolo delle genti dettò la Lettera ai Filippesi mentre era in prigione e sentiva prossima la morte. Nell'ultimo capitolo c'è un forte invito alla gioia "caratteristica fondamentale del nostro essere cristiani", ha spiegato il Santo Padre.  "Ma come si può gioire di fronte a una condanna a morte ormai imminente? Da dove o meglio da chi san Paolo trae la serenità, la forza, il coraggio di andare incontro al martirio e all’effusione del sangue?".

Troviamo la risposta al centro della Lettera ai Filippesi, in quello che la tradizione cristiana denomina 'carmen Christo', il canto per Cristo, o (...) 'inno cristologico'; un canto "che riassume l'itinerario divino e umano del Figlio di Dio" e che si apre con una esortazione: "Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù". "Si tratta - ha detto il Papa - non solo di seguire l’esempio di Gesù, ma di coinvolgere tutta l’esistenza nel suo modo di pensare e di agire".

Questo Inno a Cristo parte dal suo essere "nella condizione di Dio"; una condizione che "Gesù, vero Dio e vero uomo, non vive (...) per trionfare  o per imporre la sua supremazia (...), Anzi, 'spogliò', svuotò se stesso, assumendo (...) la 'forma di schiavo', la realtà umana segnata dalla sofferenza, dalla povertà, dalla morte; si è assimilato pienamente agli uomini, tranne che nel peccato".

San Paolo continua delineando il quadro "storico" nel quale trascorse la vita terrena di Gesù fino alla morte di Croce. "Sulla croce Gesù Cristo ha raggiunto il massimo grado dell’umiliazione, perché la crocifissione era la pena riservata agli schiavi e non alle persone libere". Però "Nella Croce di Cristo l’uomo viene redento e l’esperienza di Adamo è rovesciata. Adamo, creato a immagine e somiglianza di Dio, pretese di essere come Dio, (...). Gesù, invece, pur essendo 'nella condizione di Dio', si è abbassato, si è immerso nella condizione umana, nella totale fedeltà al Padre, per redimere l’Adamo che è in noi e ridare all’uomo la dignità che aveva perduto".

"La logica umana, invece - ha proseguito il Pontefice - ricerca spesso la realizzazione di se stessi nel potere, nel dominio, nei mezzi potenti. L’uomo continua a voler costruire con le proprie forze la torre di Babele per raggiungere l’altezza di Dio, per essere come Dio. L’Incarnazione e la Croce ci ricordano che la piena realizzazione sta nel conformare la propria volontà umana a quella del Padre, nello svuotarsi di sé stessi, del proprio egoismo, per riempirsi dell’amore, della carità di Dio e così diventare veramente capaci di amare gli altri".

"Nella seconda parte di questo 'inno cristologico' della Lettera ai Filippesi, il soggetto cambia; non è più Cristo, ma è Dio Padre. (...) Colui che si è profondamente abbassato prendendo la condizione di schiavo, viene esaltato, innalzato sopra ogni cosa dal Padre, che gli dà il nome di (...), 'Signore', la suprema dignità e signoria. (...) Il Gesù che viene esaltato è quello dell’Ultima Cena" che "si china a lavare i piedi agli Apostoli. (...) Questo è importante ricordarlo sempre nella nostra preghiera e nella nostra vita".

"L’inno della Lettera ai Filippesi ci offre qui due indicazioni importanti per la nostra preghiera. La prima è l’invocazione 'Signore' rivolta a Gesù Cristo, (...) è Lui l’unico Signore della nostra vita, in mezzo ai tanti 'dominatori' che la vogliono indirizzare e guidare. Per questo, è necessario avere una scala di valori in cui il primato spetta a Dio". 

"La seconda indicazione è la prostrazione, il 'piegarsi di ogni ginocchio' nella terra e nei cieli, (...) l’adorazione che tutte le creature devono a Dio. (...) Quando ci inginocchiamo davanti al Signore noi confessiamo la nostra fede in Lui, riconosciamo che è Lui l’unico Signore della nostra vita".

"All’inizio della catechesi - ha concluso Benedetto XVI - ci siamo chiesti come san Paolo potesse gioire di fronte al rischio imminente del martirio e della sua effusione del sangue. Questo è possibile soltanto perché l’Apostolo non ha mai allontanato il suo sguardo da Cristo sino a diventargli conforme nella morte".


RITO DI BENEDIZIONE E IMPOSIZIONE DEI PALLI E NOMI ARCIVESCOVI METROPOLITI

 7 giugno 2012 (VIS). In una Nota, la Sala Stampa della Santa Sede informa circa il nuovo svolgimento del Rito di benedizione e imposizione del Pallio che sarà imposto ai nuovi Arcivescovi Metropoliti, il 29 giugno prossimo, Solennità di Pietro e Paolo, Apostoli.

Lo svolgimento del Rito di benedizione e imposizione dei palli agli Arcivescovi Metropoliti rimane sostanzialmente invariato. Tuttavia, da quest’anno, nella logica di uno sviluppo nella continuità, si è pensato semplicemente a una diversa collocazione del Rito stesso, che avrà luogo prima dell’inizio della Celebrazione eucaristica.

La modifica è stata approvata dal Santo Padre ed è dovuta ai seguenti motivi:

1. Abbreviare la lunghezza del Rito. Infatti, si darà lettura dell’elenco dei nuovi Arcivescovi Metropoliti appena prima dell’ingresso della processione iniziale e del canto del “Tu es Petrus”, al di fuori della Celebrazione. Quando il Santo Padre sarà giunto all’altare avrà poi subito luogo il Rito dei palli.

2. Evitare che la Celebrazione eucaristica sia “interrotta” da un Rito piuttosto lungo (il numero dei Metropoliti si aggira ormai ogni anno intorno ai 45), che potrebbe rendere più difficile la partecipazione attenta e raccolta alla Santa Messa.

3. Attenersi maggiormente allo svolgimento del Rito di imposizione del pallio, così come previsto nel Cæremoniale Episcoporum, ed evitare che, a motivo della collocazione dopo l’omelia – come avveniva in precedenza - si possa pensare a un Rito sacramentale. Infatti i Riti che vengono inseriti nella Celebrazione eucaristica dopo l’omelia sono normalmente riti sacramentali: battesimo, confermazione, ordinazione, matrimonio, unzione degli infermi. La imposizione del pallio non ha invece in alcun modo natura sacramentale.

Di seguito riportiamo i nomi degli Arcivescovi Metropoliti che ricevono quest'anno il Sacro Pallio:

1. Cardinale Rainer Maria Woelki, Arcivescovo di Berlino (Germania).

2. Cardinale Francisco Robles Ortega, Arcivescovo di Guadalajara (Messico).

3. Arcivescovo Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia (Italia).

4. Arcivescovo Alfredo Horacio Zecca, di Tucumán (Argentina).

5. Arcivescovo Mario Alberto Molina Palma, O.A.R., di Los Altos, Quetzaltenango - Totonicapán (Guatemala).

6. Arcivescovo Charles Joseph Chaput, O.F.M.Cap., di Philadelphia (Stati Uniti d'America).

7. Arcivescovo Luc Cyr, di Sherbrooke (Canada).

8. Arcivescovo Salvador Piñeiro Garcia-Calderón, di Ayacucho o Huamanga (Perù).

9. Arcivescovo Francesco Panfilo, S.D.B., di Rabaul (Papua Nuova Guinea).

10. Arcivescovo Ulises Antonio Gutiérrez Reyes, O. de M., di Ciudad Bolivar (Venezuela).

11. Arcivescovo Stanislaw Budzik, di Lublin (Polonia).

12. Arcivescovo Wilson Tadeu Jönck, S.C.I., di Florianópolis (Brasile).

13. Arcivescovo Paul-André Durocher, di Gatineau (Canada).

14. Arcivescovo Luis Antonio G. Tagle, di Manila (Filippine).

15. Arcivescovo Patrick D'Rozario, C.S.C., di Dhaka (Bangladesh).

16. Arcivescovo Wiktor Pawel Skworc, Arcivescovo di Katowice (Polonia).

17. Arcivescovo Jose F. Advincula, di Capiz (Filippine.

18. Arcivescovo Filippo Santoro, di Taranto (Italia).

19. Arcivescovo José Francisco Rezende Dias, di Niterói (Brasile).

20. Arcivescovo Esmerealdo Barreto de Farias, Ist. del Prado, di Porto Velho (Brasile).

21. Arcivescovo Jaime Vieira Rocha, di Natal (Brasile).

22. Arcivescovo Joseph Harris, C.S.Sp., di Port of Spain (Trinidad e Tobago).

23. Arcivescovo Waclaw Depo, di Czestochowa (Polonia).

24. Arcivescovo Ignatius Chama, di Kasama (Zambia).

25. Arcivescovo Pascal Wintzer, di Poitiers (Francia).

26. Arcivescovo John Moolachira, di Guwahati (India).

27. Arcivescovo William Charles Skurla, di Pittsburgh dei Bizantini (Stati Uniti d'America).

28. Arcivescovo Joseph Coutts, di Karachi (Pakistan).

29. Arcivescovo Romulo Geolina Valles, di Davao (Filippine).

30 Arcivescovo Airton José dos Santos, di Campinas (Brasile).

31. Arcivescovo Timothy Costelloe, S.D.B., di Perth (Australia).

32. Arcivescovo Jacinto Furtado de Brito Sobrinho, di Teresina (Brasile).

33. Arcivescovo Thomas D'Souza, di Calcutta (India).

34. Arcivescovo Arrigo Miglio, di Cagliari (Italia).

35. Arcivescovo John F. Du, di Palo (Filippine).

36. Arcivescovo Paulo Mendes Peixoto, di Uberaba (Brasile).

37. Arcivescovo Christian Lépine, di Montréal (Canada).

38. Arcivescovo William Edward Lori, di Baltimore (Stati Uniti d'America).

39. Arcivescovo Mark Benedicty Coleridge, di Brisbane (Australia).

40. Arcivescovo Jesús Carlos Cabrero Romero, di San Luis Potosí (Messico).

41. Arcivescovo Andrew Yeom Soo Jung, di Seoul (Corea).

42. Arcivescovo Benedito Roberto, C.S.Sp., di Malanje (Angola).

43. Arcivescovo Alfred Adewale Martins, di Lagos (Nigeria).

44. Arcivescovo Samuel Joseph Aquila, di Denver (Stati Uniti d'America).


Ai seguenti Presuli il Pallio verrà consegnato nelle loro Sedi Metropolitane:

45. Arcivescovo Gabriel Justice Yaw Anokye, di Kumasi (Ghana).

46. Arcivescovo Valéry Vienneau, di Moncton (Canada).

ALTRI ATTI PONTIFICI


Città del Vaticano, 27 giugno 2012 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignor Peter Brignall, Vescovo di Wrexham (superficie: 8.361; popolazione: 715.000; cattolici: 38.706; sacerdoti: 60; religiosi: 140; diaconi permanenti: 10), Gran Bretagna. Il Vescovo eletto è nato a Londra (Gran Bretagna) nel 1953 ed è stato ordinato sacerdote nel 1978. Fino al 1980 è stato Vicario Parrocchiale nelle Parrocchie  "Blessed Sacrament" e "Our Lady Star of the Sea". Dal 1980 al 1984 ha servito come Cappellano all"University College North Wales, Bangor e al NHS Hospital, Bangor. Successivamente è stato Parroco di Knighton & Presteigne. Dal 1987 al 1997 è stato Parroco di "Our Lady of the Immaculate Conception", Bangor. Nel 1999 è diventato Decano della Cattedrale di "Our Lady of Sorrows". Finora Vicario Generale della Diocesi di Wrexham, succede al Vescovo Edwin Regan, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote José Eudes Campos do Nascimento, Vescovo della Diocesi di Leopoldina (superficie: 8.491; popolazione: 595.000; cattolici: 416.000; sacerdoti: 63; religiosi: 20), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1966 a Barbacena (Brasile) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1995. Nell'Arcidiocesi di Mariana ha svolto gli incarichi di Vicario parrocchiale, Amministratore parrocchiale, Assessore arcivescovile per la Pastorale giovanile, Parroco, Direttore Spirituale del Seminario Maggiore, Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori, Rappresentante dei Presbiteri dell'Arcidiocesi presso gli organismi ecclesiali regionali e nazionali. È stato finora Vicario Episcopale della regione nord dell'Arcidiocesi di Mariana e Parroco della Parrocchia "Santa Efigênia" a Ouro Preto.

- Ha nominato il Vescovo Eduardo Carmona Ortega, C.O.R.C., Vescovo di Parral (superficie: 43.624; popolazione: 323.000; cattolici: 293.000; sacerdoti: 58; religiosi: 70; diaconi permanenti: 10). È stato finora Vescovo di Puerto Escondido (Messico).

- Ha nominato il Sacerdote Sérgio de Deus Borges, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di São Paulo (superficie: 1.645; popolazione: 685.000; cattolici: 5.611.000; sacerdoti: 867; religiosi: 2.153; diaconi permanenti: 63), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1966 a Alfredo Wagner (Brasile) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1993 nella Diocesi  di Cornélio Procópio, nella quale ha svolto gli incarichi di Parroco, Assessore della pastorale per la gioventù, per la famiglie e per i carcerati; è stato Direttore Spirituale del Movimento "Serra Clube"; dal 1993 al 1994 è stato Professore del Seminario "Menino Deus" e dal 1995 al 2011 è stato Professore e Rettore del Seminario Maggiore "São José" a Jataizinho. Dal 2007 è stato Docente e Direttore di Studio dell'Istituto di Teologia di Londrina e Presidente del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano di Londrina. Dal 2011 è stato Parroco della Parrocchia "Immaculada Conceição a Jataizinho.
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