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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 31 luglio 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 30 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Luiz Antônio Guedes, Vescovo della Diocesi di Campo Limpo (superficie: 1.560; popolazione: 2.992.000; cattolici: 2.735.000; sacerdoti: 172; religiosi: 535; diaconi permanenti: 19), Brasile. Finora Vescovo di Bauru (Brasile), succede al Vescovo Emilio Pignoli, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../GUEDES:PIGNOLI                             VIS 20080730 (80)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI AGOSTO

CITTA' DEL VATICANO, 31 LUG. 2008 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di luglio è la seguente: "Perché la famiglia umana sappia rispettare il disegno di Dio sul mondo e divenga così sempre più cosciente del grande dono di Dio che rappresenta per noi la Creazione".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché sia promossa e alimentata la risposta di tutto il popolo di Dio alla comune vocazione alla santità e alla missione, con un attento discernimento dei carismi e un costante impegno di formazione spirituale e culturale".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/AGOSTO/…                          VIS 20080731 (100)

ATTIVITÀ SANTO PADRE E SANTA SEDE APRILE-LUGLIO 2008

CITTA' DEL VATICANO, 31 LUG. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo la seconda parte del resoconto dei principali avvenimenti relativi all'attività del Santo Padre Benedetto XVI e della Santa Sede, da aprile a luglio 2008.

APRILE

- 2: In Piazza San Pietro, Santa Messa in suffragio del defunto Sommo Pontefice Giovanni Paolo II presieduta e concelebrata da Papa Benedetto XVI con i Membri del Collegio Cardinalizio.

- 2-6:  Primo Congresso Apostolico mondiale della Misericordia.

- 6: Telegramma di cordoglio del Santo Padre Benedetto XVI l'uccisione del Sacerdote Yousef Adel Abudi, della Chiesa Siro-Ortodossa, avvenuta sabato 5 aprile a Baghdad (Iraq). 

- 7: Visita del Papa al Memoriale dei Testimoni della Fede del XX e XXI secolo, nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina, in occasione del 40° anniversario di fondazione della Comunità di Sant'Egidio.

- 7: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale delle Antille, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 10: Muore all'età di 88 anni, il Cardinale Ernesto Corripio Ahumada, Arcivescovo emerito dell'Arcidiocesi di México (Messico).

- 19: Muore all'età di 72 anni, il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

- 15-21: Viaggio Apostolico del Santo Padre Benedetto XVI negli Stati Uniti d'America.

- 24: Udienza ai Presuli del Caucaso Meridionale, in occasione della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 27: Ordinazione presbiterale di 29 diaconi, di cui 28 della Diocesi di Roma e uno del Pontificio Collegio Urbano di Propaganda Fide, in una Celebrazione Eucaristica presieduta dal Santo Padre nella Basilica di San Pietro.

MAGGIO

- 2: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale Cubana, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 3: Nella Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, Preghiera del Santo Rosario presieduta dal Santo Padre.

- 6-9: Visita ufficiale alla Chiesa di Roma e al Santo Padre Benedetto XVI di Sua Santità Karekin II, eletto 132° Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni nell'ottobre 1999.

- 8: Concerto offerto dalla "China Philharmonic Orchestra" e dallo "Shanghai Opera House Chorus" in onore del Santo Padre, nell'Aula Paolo VI. L'Orchestra Filarmonica e il Coro, diretti dal Maestro Long Yu, eseguono la "Messa da Requiem" in re minore KV 626 di Wolfgang Amadeus Mozart.

- 9: La pagina web della Santa Sede si arricchisce di una versione in lingua latina, lingua ufficiale della Chiesa Cattolica. Oltre le lingue finora disponibili sulla pagina www.vatican.va - italiano, tedesco, spagnolo, francese, inglese, e portoghese - appare ora anche l'opzione "Sancta Sedes Latine".

- 10: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale Ungherese, al termine della Visita "ad Limina".

- 10: Pubblicazione di un Decreto della Penitenzieria Apostolica, con il quale il Santo Padre Benedetto XVI dispone la concessione di una speciale Indulgenza Plenaria in occasione dei duemila anni dalla nascita di San Paolo Apostolo, valida durante tutto l'Anno Paolino, (28.VI.2008-29.VI.2009).

- 12: Udienza al Signor Mordechay Lewy, nuovo Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- 13: Muore a Parigi, all'età di 86 anni, il Cardinale Bernardin Gantin, Decano emerito del Collegio Cardinalizio.

- 15: La Santa Sede aderisce alla Convezione di Vienna per la protezione dello strato di ozono ed al Protocollo di Montreal sulle sostanze che assottigliano lo strato di ozono.

- 16: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale della Thailandia, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

 - 16: Resa pubblica la Preghiera a Nostra Signora di Sheshan composta dal Santo Padre in occasione della Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina (24 maggio).

- 17-18: Visita Pastorale di Papa Benedetto XVI a Savona e Genova (Italia).

- 19: Conferenza Stampa di presentazione del Padiglione della Santa Sede all'Expo Zaragoza 2008 (Spagna), in programma dal 14 giugno al 14 settembre, sul tema: "Acqua e sviluppo sostenibile".

- 23: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale di Albania, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 24: Udienza al Presidente del Governo della Repubblica di Macedonia, Signor Nikola Gruevski, e al Vice-Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri di Bulgaria, Signor Ivajlo Kalfin, che hanno guidato la Delegazione dell'Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia e la Delegazione della Repubblica di Bulgaria in occasione delle celebrazioni in onore dei Santi Cirillo e Metodio.

- 27: Conclusi i restauri del Mausoleo dei "Valerii", uno dei monumenti più importanti della Necropoli vaticana, situato sotto la Basilica di San Pietro.

- 29: Udienza, in  occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, di nove nuovi Ambasciatori: Signor Ahmada Rweyemamu Ngemera, Ambasciatore della Tanzania; Signor Nyine S. Bitahwa, Ambasciatore dell'Uganda; Signor Wesley Momo Johnson, Ambasciatore della Liberia; Signor Hissein Brahim Taha, Ambasciatore del Ciad; Signor Debapriya Bhattacharya, Ambasciatore del Bangladesh; Signor Sergei F. Aleinik, Ambasciatore della Bielorussia; Signor Alexandre Cécé Loua, Ambasciatore della Guinea; Signor Tikiri Bandara Maduwegedera, Ambasciatore dello Sri Lanka e Signor Obed Wadzani, Ambasciatore della Nigeria.

- 30:  Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale di Myanmar, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 31: Udienza al Signor Acisclo Valladares Molina, nuovo Ambasciatore del Guatemala presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

GIUGNO

2:  Il Santo Padre, nel corso di una udienza a 7.000 fedeli dell'Arcidiocesi di Torino (Italia), annuncia che nella primavera del 2010 avrà luogo un'altra "ostensione della Sindone".

- 6: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale della Malesia, Brunei e Singapore al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 9: Nella Basilica di San Giovanni in Laterano, il Santo Padre Benedetto XVI inaugura il Convegno della Diocesi di Roma (9-12 giugno), sul tema: "Gesù è risorto: educare alla speranza nella preghiera, nell'azione, nella sofferenza".

- 12: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale del Bangladesh, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 12: Presentazione dell'"Instrumentum laboris" della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma dal 5 al 26 ottobre 2008, sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".

- 13: Udienza  al Presidente degli Stati Uniti d'America, Signor George W. Bush.

- 13: Le reliquie di Pier Giorgio Frassati (Torino 1901-1925), studente, alpinista e membro del Terz'Ordine Domenicano, proclamato Beato da Giovanni Paolo II nel 1990, vengono traslate a Sydney (Australia), in occasione della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù (15-20 luglio).

- 14-15: Visita Pastorale a Santa Maria di Leuca e a Brindisi.

- 16: Udienza al Signor Antoine Zanga, nuovo Ambasciatore del Camerun presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- 19: Udienza ai Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Pakistan, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 19: Udienza al Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Signor Joseph Cabila Kabange.

- 26: Udienza ai Vescovi della Conferenza Episcopale di Honduras, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 26: Udienza al Signor Firmin Mboutsou, nuovo Ambasciatore del Gabon, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- 27: Il Santo Padre accoglie la rinunzia presentata, per raggiunti limiti d'età, del Cardinale Camillo Ruini agli incarichi di Vicario Generale per la Diocesi di Roma e di Arciprete della Papale Arcibasilica Lateranense e chiama a succedergli, nei medesimi incarichi, il Cardinale Agostino Vallini, finora Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

- 27: Udienza ai Vescovi delle Diocesi di Hong Kong e Macao al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 28:  Udienza al Signor Anibal Cavaco Silva, Presidente del Portogallo, con la Consorte e Seguito.

- 28: Il Santo Padre Benedetto XVI presiede nella Basilica di San Paolo fuori le Mura la Celebrazione dei Primi Vespri della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, in occasione dell'apertura dell'Anno Paolino, con la partecipazione del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I e dei Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità Cristiane.

- 29: Nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Benedetto XVI celebra l'Eucaristia nella Basilica Vaticana, con la partecipazione del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. Concelebrano con il Santo Padre i 40 nuovi Arcivescovi Metropoliti, ai quali il Pontefice impone il Sacro Pallio.

LUGLIO

- 3: Udienza il Governatore Generale delle Isole Salomone, Sua Eccellenza Sir Nathaniel Rahumaea Waena.

- 4: Nel 150° anniversario delle apparizioni della Vergine a Lourdes, il Santo Padre Benedetto XVI compirà un Viaggio Apostolico in Francia, dal 12 al 15 settembre.

- 5: Un Decreto della Penitenzieria Apostolica annuncia che il Santo Padre Benedetto XVI concede l'Indulgenza plenaria in occasione della "XXIII Giornata Mondiale della Gioventù".

- 9: Ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo,  il Re del Bahrein, Sua Maestà lo Sceicco Ahmad Bin Isa Al-Khalifa.

- 12-21: Viaggio Apostolico in Australia in occasione della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù a Sidney,  sul tema: 'Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni (At 1,8)".

- 12: Pubblicazione del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 82a Giornata Missionaria Mondiale, in programma domenica 19 ottobre sul tema: "Servi e apostoli di Cristo Gesù".

- 25: Nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, udienza al Primo Ministro dell'Iraq, Signor Nouri Al-Maliki.
.../ATTIVITÀ APRILE-LUGLIO 2008/...                     VIS 20080731 (1490)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 31 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Jean-Pierre Tafunga, S.D.B., Arcivescovo Coadiutore dell'Arcidiocesi di Lubumbashi (Repubblica Democratica del Congo), finora Vescovo della Diocesi di Uvira (Repubblica Democratica del Congo).
NEC/.../TAFUNGA                             VIS 20080731 (40)

mercoledì 30 luglio 2008

ATTIVITÀ SANTO PADRE E SANTA SEDE GENNAIO-MARZO 2008


CITTA' DEL VATICANO, 30 LUG. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo un resoconto dei principali avvenimenti relativi all'attività del Santo Padre Benedetto XVI e della Santa Sede, dal gennaio al marzo 2008. Domani, 31 luglio, verrà trasmessa la seconda parte relativa ai mesi da aprile a luglio 2008.

GENNAIO

- 4: Visita del Santo Padre alla Casa "Dono di Maria" delle Missionarie della Carità in Vaticano, che il Servo di Dio Giovanni Paolo II affidò alla Beata Madre Teresa di Calcutta nel 1988.

- 12: Udienza al Presidente della Repubblica del Benin, Signor Thomas Yayi Boni.

- 19: Udienza al Presidente della Repubblica del Togo, Signor Faure Gnassingbé.

- 21: Udienza al Presidente della Repubblica Democratica di Timor Est, Signor José Manuel Ramos-Horta.

- 21: Conferenza Stampa di presentazione dello "Anno Paolino" (28 giugno 2008 - 29 giugno 2009) e del programma delle iniziative presso la Basilica papale di San Paolo fuori le Mura.

- 23: Pubblicazione della Lettera del Santo Padre alle Diocesi ed alla Città di Roma sul compito urgente dell'educazione.

- 24: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale della Slovenia, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

- 25: Udienza ai partecipanti al Convegno di Studio organizzato dal Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, in occasione del XXV anniversario della promulgazione del Codice di Diritto Canonico.

- 29: Presentazione del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la Quaresima 2008: "Cristo si è fatto povero per voi"

FEBBRAIO

- 1: Prima Visita "ad Limina Apostolorum" dopo oltre 70 anni dei Presuli della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina.

- 2: Il Signor Fatmir Sejdiu, Presidente del Kosovo, ricevuto in udienza dal Santo Padre.

- 5: Pubblicazione del Decreto con il quale si concedono ai fedeli speciali indulgenze nella ricorrenza della XVI Giornata Mondiale del Malato, (11 febbraio 2007), Memoria Liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes.

- 6: Udienza al Presidente della Repubblica di Slovenia, Dottor Danilo Türk.

- 8:  Il Santo Padre Benedetto XVI riceve per la prima volta in Vaticano, i Vescovi della Conferenza Episcopale del Costa Rica, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

-  9:  Telegramma di cordoglio del Santo Padre per la scomparsa di Sua Altezza Eminentissima Fra' Andrew Bertie, Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, il 7 febbraio, all'età di 79 anni.

- 14:  A soli tre anni dalla morte di Suor Lucia dos Santos, una delle tre veggenti di Fatima (Portogallo), il Santo Padre Benedetto XVI concede che, in deroga al quinquennio disposto dalla norma canonica (cfr. art. 9 delle 'Normae servandae'), si possa avviare la fase diocesana della sua Causa di beatificazione.

- 18: Presentazione dell'Istruzione della Congregazione delle Cause dei Santi "Sanctorum Mater" sulle norme che regolano l'avvio delle cause di beatificazione e del supplemento dello "Index ac status causarum".

- 21: Udienza al Signor Viadeta Jankovic, nuovo Ambasciatore di Serbia presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- 23: Benedetto XVI consegna alle famiglie, ai professori, agli animatori e agli educatori la "Lettera sul compito urgente dell'educazione", (23 gennaio), indirizzata alla Diocesi di Roma. 

- 24: Visita pastorale alla Parrocchia romana di Santa Maria Liberatrice a Monte Testaccio.

 - 28: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale di El Salvador, al termine della "Visita ad Limina Apostolorum".

- 29: Udienza alla Professoressa Mary Ann Glendon, nuova Ambasciatrice degli Stati Uniti d'America presso la Santa Sede, ed ex Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

MARZO

- 6: All'età di 89 anni, muore il Cardinale Peter Poreku Dery, Arcivescovo emerito di Tamale (Ghana).

- 6: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale del Guatemala, a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 7: Udienza al Primo Ministro del Granducato di Lussemburgo, Signor Jean-Claude Juncker.

- 9: Visita pastorale al Centro Internazionale Giovani e Chiesa di San Lorenzo in Piscibus, in occasione del 25° anniversario di istituzione del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, inaugurato da Papa Giovanni Paolo II il 13 marzo 1983.

- 13: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale di Haiti, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 13: Telegramma di cordoglio di Benedetto XVI al Cardinale Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei (Iraq), per l'uccisione dell'Arcivescovo Paulos Farj Rahho, di Mossul dei Caldei (Iraq), a seguito del rapimento avvenuto il 29 febbraio scorso.

- 14: Udienza al Signor Carlos Federico de la Riva Guerra, nuovo Ambasciatore di Bolivia presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- 14: Telegramma di cordoglio del Santo Padre, per la morte, all'età di 88 anni, di Chiara Lubich, Fondatrice del Movimento dei Focolari.

- 15:  Udienza al Signor Miltiadis Hiskakis, nuovo Ambasciatore di Grecia presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- 22:  Muore all'età di 81 anni, il Cardinale Adolfo Antonio Suárez Rivera, Arcivescovo emerito di Monterrey (Messico).
.../ATTIVITÀ GENNAIO-MARZO 2008/...                 VIS 20080730 (1160)


martedì 29 luglio 2008

200 PROGETTI PRO INDIGENI E CAMPESINOS AMERICA LATINA

CITTA' DEL VATICANO, 29 LUG. 2008 (VIS). Un Comunicato della Fondazione "Populorum Progressio" rende noto che la riunione annuale del Consiglio di Amministrazione si è svolta dal 9 all'11 luglio a Guadalajara (Messico), ed ha approvato 200 nuovi progetti di sviluppo a favore delle popolazioni indigene, afroamericane e meticce di campesinos poveri dell'America Latina e dei Caraibi, per un valore di US $ 2.108.300 dollari. 

  "Gli indigeni e i campesinos"   - si legge nel Comunicato - "rappresentano un'alta percentuale della popolazione in America Latina. Il rapido processo di urbanizzazione del continente e l'imposizione della cultura post-moderna hanno isolato questi popoli dal contesto sociale e dallo sviluppo al quale altri hanno potuto accedere. Hanno in tal modo subito una vasta emarginazione e la mancanza di protezione, perdendo ingiustamente, tante volte, la proprietà delle loro terre. Gli sforzi della comunità ecclesiale in difesa e in aiuto di queste popolazioni sono stati largamente sostenuti dagli ultimi Pontefici, da Paolo VI al Servo di Dio Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI. Un segno di tale preoccupazione è la Fondazione Pontificia 'Populorum Progressio'", istituita da Giovanni Paolo II il 13 febbraio 1992".

  "A presentare il maggior numero di iniziative sono stati il Brasile (39), la Colombia (35), il Perù (27) e l'Ecuador (18). Della somma distribuita, una parte rilevante è frutto della generosità della Chiesa italiana e della sua Conferenza Episcopale. La Fondazione sta riflettendo sulla possibilità di coinvolgere benefattori provenienti dal continente americano, al fine di poter aumentare e diversificare le fonti di introiti. Dal giorno della sua istituzione fino all'anno in corso, è stato possibile donare più di 24 milioni di dollari USA, distribuiti in oltre 2.200 progetti".

  "I progetti che vengono presentati alla Fondazione" - precisa ancora il Comunicato - "preparati dalle diverse comunità ecclesiali e dai gruppi pastorali delle Diocesi, sono approvati dai Vescovi delle Diocesi medesime e da ultimo esaminati dal Consiglio di Amministrazione" della "Populorum Progressio". "Sono orientati allo sviluppo integrale delle popolazioni e si riferiscono ai seguenti settori: il 29,90% alla produzione agro-pastorale e microimprenditoriale; il 33,20% a progetti di infrastruttura comunitaria: acqua potabile, recinzioni, latrine e ambienti comunitari; il 19,46% alla costruzione di scuole, alloggi o dispensari; il 12,30% all'educazione: formazione professionale, comunicazione, attrezzature, pubblicazioni; infine, il 5,14 % è costituito da progetti destinati alla sanità: strumentazione sanitaria e formazione del personale".

  Al termine della riunione si è proceduto al rinnovo dei responsabili del Consiglio secondo gli statuti della Fondazione e all'elezione, per un periodo di tre anni, in qualità di Presidente, del Cardinale Juan Sandoval Iñiguez, Arcivescovo di Guadalajara (Messico) e del Vice-Presidente, l'Arcivescovo Edmundo Luis Abastoflor Montero, di La Paz (Bolivia).
CON-CU/POPULORUM PROGRESSIO/...                       VIS 20080729 (450)


lunedì 28 luglio 2008

VISITA UFFICIALE PONTEFICE PRESIDENTE REPUBBLICA ITALIANA

CITTA' DEL VATICANO, 26 LUG. 2008 (VIS). Nel pomeriggio di ieri la Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto che il giorno 4 ottobre prossimo, festa di San Francesco di Assisi, Patrono d'Italia, Sua Santità Benedetto XVI si recherà al Quirinale in visita ufficiale, per restituire al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la visita da lui resagli in Vaticano il 20 novembre 2006.
OP/VISITA QUIRINALE/NAPOLITANO                 VIS 20080728 (80)

ANGELUS: IL PAPA RICORDA GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ

CITTA' DEL VATICANO, 27 LUG. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo ed ha recitato l'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti.

  Il Papa ha ricordato il Viaggio Apostolico in Australia, sede della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, durante il quale gli è stato dato di incontrare "il volto giovane della Chiesa", che "era come un mosaico multicolore, formato da ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte della terra, tutti uniti dall'unica fede in Gesù Cristo. 'Young pilgrims of the world' - giovani pellegrini del mondo, così li chiamava la gente con una bella espressione che coglie l'essenziale di queste Giornate internazionali iniziate da Giovanni Paolo II".

  "Questi incontri" - ha proseguito il Pontefice - "infatti formano le tappe di un grande pellegrinaggio attraverso il pianeta, per manifestare come la fede in Cristo ci renda tutti figli dell'unico Padre che è nei cieli e costruttori della civiltà dell'amore".

  "Caratteristica propria dell'incontro di Sydney è stata la presa di coscienza della centralità dello Spirito Santo, protagonista della vita della Chiesa e del cristiano. Il lungo cammino di preparazione nelle Chiese particolari aveva seguito come tema la promessa fatta da Cristo risorto agli Apostoli: 'Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni' (At 1,8). Nei giorni 16, 17 e 18 luglio, nelle chiese di Sydney, i numerosi Vescovi presenti hanno esercitato il loro ministero, proponendo le catechesi nelle varie lingue: queste catechesi sono momenti di riflessione e di raccoglimento indispensabili perché l'evento non resti solo manifestazione esterna, ma lasci una traccia profonda nelle coscienze".

  "La Veglia serale nel cuore della città, sotto la Croce del Sud" - ha rievocato ancora il Papa - "è stata una corale invocazione dello Spirito Santo; e infine, durante la grande Celebrazione eucaristica di domenica scorsa, ho amministrato il Sacramento della Confermazione a 24 giovani di vari continenti, di cui 14 australiani, invitando tutti i presenti a rinnovare le promesse battesimali".

  "Così questa Giornata Mondiale si è trasformata in una nuova Pentecoste, dalla quale è ripartita la missione dei giovani, chiamati ad essere apostoli dei loro coetanei, come tanti santi e beati, ed in particolare il Beato Piergiorgio Frassati, le cui reliquie, collocate nella Cattedrale di Sydney, sono state venerate da un ininterrotto pellegrinaggio di giovani. Ogni ragazzo e ragazza è stato invitato a seguire il loro esempio, a condividere l'esperienza personale di Gesù, che cambia la vita dei suoi 'amici' con la forza dello Spirito Santo, lo Spirito dell'amore di Dio".

  Benedetto XVI ha concluso ringraziando gli organizzatori della GMG e quanti hanno pregato per questo evento ed infine ha affidato alla Vergine Maria il periodo di riposo che inizierà domani a Bressanone (Italia), tra le montagne dell'Alto Adige.
ANG/GMG/...                                              VIS 20080728 (470)


FOCOLARI: NEL SOLCO EREDITÀ SPIRITUALE CHIARA LUBICH

CITTA' DEL VATICANO, 27 LUG. 2008 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, Papa Benedetto ha salutato in particolare i partecipanti all'Assemblea Generale del Movimento dei Focolari che hanno appena eletto Presidentessa Maria Voce, una delle collaboratrici di Chiara Lubich e Co-Presidente Giancarlo Faletti, finora Co-Responsabile del Movimento a Roma.
 
  "Mentre mi rallegro per l'elezione dei nuovi Responsabili" - ha detto il Papa - "vi esorto tutti, cari fratelli e sorelle, a proseguire con gioia e coraggio nel solco dell'eredità spirituale di Chiara Lubich, raccolta nei vostri Statuti, incrementando sempre più i rapporti di comunione nelle famiglie, nelle comunità e in ogni ambito della società".

  "Rivolgo infine un saluto a quanti si trovano nelle località di villeggiatura, augurando loro di trascorrere giorni sereni di proficua distensione fisica e spirituale. Non dimentico però" - ha concluso il Pontefice - "quanti invece non possono beneficiare di un tempo di riposo e di vacanza: penso ai malati negli ospedali e nelle case di cura, ai carcerati, agli anziani, alle persone sole e a coloro che trascorrono l'estate nel caldo delle città. A ciascuno assicuro la mia affettuosa vicinanza e un ricordo nella preghiera".
ANG/FOCOLARI:ESTATE/CASTELGANDOLFO               VIS 20080728 (200)


PERIODO DI RIPOSO DEL SANTO PADRE A BRESSANONE

CITTA' DEL VATICANO, 28 LUG. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha lasciato la Residenza Estiva di Castel Gandolfo per recarsi in autovettura all'aeroporto di Roma Ciampino ed alle ore 10:35 è partito diretto a Bolzano. Giunto alle 11:20 nell'Aeroporto "Dolomiti", in automobile ha raggiunto Bressanone per un periodo di riposo fino a lunedì 11 agosto.

  Il Papa soggiornerà nel Seminario di Bressanone, in provincia di Bolzano, dove ha trascorso vari periodi di vacanza fra il 1970 e il 2004.

  Domenica 3 e domenica 10 agosto, alle ore 12:00, il Papa reciterà la preghiera mariana dell'Angelus in Piazza Duomo a Bressanone.

  Le Udienze Generali del Mercoledì riprenderanno regolarmente a partire da mercoledì 13 agosto.

  Nelle domeniche e nelle solennità a partire dal 15 agosto, la recita dell'Angelus avrà luogo nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.
.../VACANZE PAPA/BRESSANONE                       VIS 20080728 (150)


venerdì 25 luglio 2008

UDIENZA PRIMO MINISTRO IRAQ

CITTA' DEL VATICANO, 25 LUG. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, emesso nella tarda mattinata di oggi:

 "Oggi, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza Sua Eccellenza il Signor Nouri Kamel Al-Maliki, Primo Ministro della Repubblica d'Iraq. In precedenza il Primo Ministro aveva reso visita all'Eminentissimo Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, che era accompagnato dall'Eccellentissimo Segretario per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Dominique Mamberti".

  "I colloqui, svoltisi in un clima di cordialità, hanno permesso di esaminare alcuni aspetti fondamentali della situazione irachena, prendendo in considerazione anche il contesto regionale. Particolare attenzione è stata rivolta al tema dei numerosi rifugiati iracheni, dentro e fuori del Paese, che hanno bisogno di assistenza, anche in vista di un auspicato ritorno".

  "E' stata rinnovata la condanna della violenza che quasi ogni giorno continua a colpire le diverse parti del Paese, senza risparmiare le comunità cristiane, che sentono fortemente il bisogno di una maggiore sicurezza".

  "E' stato espresso l'auspicio che l'Iraq possa trovare decisamente la strada della pace e dello sviluppo attraverso il dialogo e la collaborazione di tutti i gruppi etnici e religiosi, incluse le minoranze, che nel rispetto delle rispettive identità, e con spirito di riconciliazione e di ricerca del bene comune, provvedano insieme alla ricostruzione morale e civile del Paese. Al riguardo è stata ribadita l'importanza del dialogo interreligioso, come via alla comprensione religiosa ed alla civile convivenza. Il Primo Ministro ha rivolto al Santo Padre un invito a visitare l'Iraq".
OP/UDIENZA/MALIKI                               VIS 20080725 (260)


LUNEDÌ 28 LUGLIO PARTENZA DEL PAPA PER BRESSANONE

CITTA' DEL VATICANO, 25 LUG. 2008 (VIS). Lunedì 28 luglio il Santo Padre si recherà a Bressanone per un periodo di riposo e soggiornerà, fino a lunedì 11 agosto, presso il Seminario della cittadina che conta circa 20.000 abitanti, nella Provincia Autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige.

  "Bressanone come luogo delle vacanze è una novità rispetto agli anni passati", quando per il soggiorno estivo erano state scelte le località di Les Combes (Valle d'Aosta) e Lorenzago di Cadore (Veneto), ha spiegato in un'intervista Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede. E' una "località collegata a tanti ricordi della sua vita" - ha proseguito Padre Lombardi - "Vorrei anche dire che è un luogo di particolare valore per la cultura tedesca: quello che noi chiamiamo Alto Adige e che in tedesco si chiama Südtirol è infatti un punto fondamentale per la storia della cultura di lingua tedesca e certamente il Papa, come grande uomo di cultura, si può sentire a suo agio in questa area".

  Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha precisato che in questo periodo di due settimane in montagna "non sono previsti impegni, se non quello - che è già diventato tradizionale - dell'incontro con i sacerdoti, soprattutto della diocesi e comunque dell'area", in programma quest'anno il 6 agosto e la recita dell'Angelus, domenica 3 e domenica 10 agosto.

  Dopo il rientro a Castel Gandolfo, l'11 agosto prossimo, il Santo Padre comincerà a preparare i prossimi Viaggi: a Cagliari, il 7 settembre e in Francia, a Parigi e a Lourdes, dal 12 al 15 dello stesso mese. In ottobre si terrà il Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio "al quale naturalmente il Papa si sta già preparando. E' possibile anche che dedichi del tempo - se tutto va bene e se si trova riposato e in buone condizioni per lavorare - alla seconda parte del suo libro su Gesù o al completamento della sua Enciclica sociale, che attendiamo da tempo. Oppure, chissà che non stia pensando ad altro: anche l'anno scorso ci ha donato quell'Enciclica sulla speranza, che in certo senso non ci aspettavamo".
.../RIPOSO PAPA/LOMBARDI                           VIS 20080725 (350)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, e l'Arcivescovo José Horacio Gómez, di San Antonio (Stati Uniti d'America), Consiglieri della Pontificia Commissione per l'America Latina.

- Membri del Pontificio Consiglio "Cor Unum": il Sacerdote Marian Subocz, Direttore Generale di "Caritas Polka"; il Sacerdote Oscar Arias Bravo, Coordinatore Esecutivo di "Caritas Messico" - CEPS; il Dottor François Soulage, Presidente Nazionale del "Secours Catholique" (Francia); la Signora Lesley-Anne Knight, Segretario Generale di "Caritas Internationalis".

- Membri del Pontificio Comitato di Scienze Storiche:  il Professor Onorato Bucci, Ordinario di Istituzioni di Diritto Romano presso l'Università degli Studi del Molise (Italia), il Professor Paolo Nardi, Ordinario di Storia di Diritto Medioevale e Moderno presso l'Università degli Studi di Siena (Italia); la Professoressa Elisabeth Kieven, Ordinario di Storia dell'Architettura presso l'Università di Tübingen (Germania).
NA/.../...                                       VIS 20080725 (160)

giovedì 24 luglio 2008

NUOVI EFFICACI MODI PRESENTARE VERITÀ IMMUTABILE VANGELO

CITTA' DEL VATICANO, 24 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato un Messaggio ai Vescovi africani responsabili della pastorale culturale, partecipanti al Convegno organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, a Bagamoyo (Tanzania), sul tema: "Prospettive pastorali per la nuova evangelizzazione nel contesto della globalizzazione e i suoi effetti sulle culture africane".

  Nel Messaggio, letto in apertura del Convegno, il Papa ricorda che: "Evangelizzare la cultura e inculturare il Vangelo 'è una missione antica e tuttavia sempre nuova'" e raccomanda ai Presuli africani di trovare "nuovi ed efficaci modi di presentare l'immutabile verità del Vangelo e specialmente i valori della gioia di vita, del rispetto per il bambino non ancora nato, l'importante ruolo della famiglia, e un profondo senso di comunione e solidarietà che sono presenti nelle culture africane".

  Il Convegno, quattro giorni di studio e di dibattito, si è aperto ieri con la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Cardinale Polycarp Pengo, Arcivescovo di Dar-es-Salaam (Tanzania), seguita, dopo la lettura del Messaggio del Pontefice, dalla lettura della relazione dell'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, sul tema: "Le sfide culturali del secolarismo propagate attraverso la mondializzazione". Tra le sfide poste dalla mondializzazione, l'Arcivescovo Ravasi ha indicato"l'oblio del bene comune, i comportamenti sociali guidati da logiche di mercato, la distruzione di modelli di vita trasmessi da famiglia, scuola e parrocchia, l'esaltazione dell'individualismo".

  Sono i Paesi più poveri, rileva l'Arcivescovo Ravasi, a subire gli effetti più pericolosi di una globalizzazione male intesa che porta "la distruzione di valori veicolati dalle tradizioni culturali ancestrali, la destabilizzazione delle coscienze e lo sradicamento culturale di intere generazioni indotte in una spirale che le conduce dalla povertà alla miseria".

  In un contesto di una secolarizzazione globalizzata, la Chiesa ha la possibilità di scoprire "non solo nel suo seno, i luoghi per fare germogliare l'umanesimo cristiano" e di "proporre di nuovo i grandi valori morali", facendo risuonare "la Parola di Dio, capace di fecondare i deserti dell'indifferenza e della superficialità".
MESS/SECOLARIZZAZIONE:GLOBALIZZ/BAGAMOYO      VIS 20080724 (340)


mercoledì 23 luglio 2008

VENERDÌ 25 UDIENZA PRIMO MINISTRO IRAQ

CITTA' DEL VATICANO, 23 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI riceverà venerdì 25 luglio, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Primo Ministro dell'Iraq, Signor Nouri Al-Maliki.

  In visita in diversi paesi europei, il Primo Ministro incontrerà anche il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. In Iraq, i Caldei, cattolici di rito orientale costituiscono la principale comunità cristiana. La Chiesa caldea è una delle chiese cristiane più antiche del mondo.
.../.../AL MALIKI                                             VIS 20080723 (80)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Don Antônio Emidio Vilar, S.D.B., Vescovo di São Luiz de Cáceres (superficie: 100.000; popolazione: 416.000; cattolici: 326.000; sacerdoti: 41; religiosi: 96), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Guardinha (Brasile), ha emesso la prima professione religiosa nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco nel 1976 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Finora Parroco della Parrocchia "Nossa Senhora Auxiliadora" e Direttore della Comunità Salesiana in Bom Retiro, nell'Arcidiocesi di São Paulo, succede al Vescovo José Vieira de Lima, T.O.R., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../VILAR:DE LIMA                                   VIS 20080723 (120)


martedì 22 luglio 2008

NUOVA EVANGELIZZAZIONE E CULTURE AFRICANE

CITTA' DEL VATICANO, 22 LUG. 2008 (VIS). "Prospettive Pastorali per la Nuova Evangelizzazione nel Contesto della Globalizzazione e i suoi Effetti sulle Culture Africane" è il tema dell'Incontro in programma dal 23 al 26 luglio, a Bagamoyo (Tanzania), presieduto dall'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.

  All'Incontro che "fa parte di una serie di iniziative che hanno lo scopo di promuovere la pastorale della cultura nelle diverse parti del mondo" - si legge in un Comunicato - saranno presenti i Membri e i Consultori Africani del Dicastero e i Vescovi responsabili della pastorale della cultura nelle loro rispettive Conferenze Episcopali.

  L'ultimo incontro di questo genere ha avuto luogo a Johannesburg (Sudafrica) nel 2004 - precisa il Comunicato - mentre l'attuale appuntamento offrirà l'occasione di riflettere sull'evangelizzazione delle culture, con particolare enfasi sulle questioni riguardanti la secolarizzazione".

  "Nel contesto attuale, fortemente segnato dagli effetti della globalizzazione sull'ambiente culturale e sul modo di vivere delle persone, la Chiesa si sforza di promuovere l'inculturazione della fede e un nuovo umanesimo cristiano che permetterà agli uomini e alle donne in Africa di essere pienamente Africani e pienamente Cristiani. Il Cardinale Polycarp Pengo, Membro del Pontificio Consiglio della Cultura e Presidente del SECAM, terrà la relazione conclusiva sul tema: 'La Chiesa, famiglia di Dio, e la risposta alle sfide poste dalla diffusione di modelli culturali estranei alle culture africane".

  "Ospiterà l'Incontro il Centro Culturale Cattolico Bagamoyo dei Padri Spiritati. Bagamoyo, che in Swahili significa deponi il tuo cuore, è stato uno dei maggiori porti per il commercio degli schiavi che partivano dall'Africa Centrale e Orientale e venivano dirottati ai mercati di Zanzibar. Centinaia di migliaia di persone venivano catturate nelle zone interne del continente e poi imbarcate da questo porto. Nel 1868 è stata aperta una missione per persone scampate dai commercianti di schiavi o riscattate dagli stessi missionari. Nello scegliere il tema gli organizzatori non ignorano il fatto che la secolarizzazione comporta una forma di schiavitù moderna, non meno opprimente o meno lesiva della dignità della persona umana, rispetto alla schiavitù del passato".

 "La Chiesa" - conclude il Comunicato - "è consapevole della fondamentale dimensione culturale di uno sviluppo sostenibile, indispensabile per il futuro del continente Africano. Perciò, sarà dato particolare rilievo ai diversi valori culturali presenti in Africa che sono al servizio della dignità della persona umana".
CON-C/NUOVA EVANGELIZZAZIONE/TANZANIA               VIS 20080722 (400)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare di México, (Messico), presentata dal Vescovo Abelardo Alvarado Alcántara, per raggiunti limiti d'età.
RE/.../ALVARADO ALCÁNTARA                                     VIS 20080722 (40)

lunedì 21 luglio 2008

INCONTRO SANTO PADRE VITTIME ABUSI SESSUALI

CITTA' DEL VATICANO, 21 LUG. 2008 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Comunicato accompagnato da una Nota del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., relativa all'incontro del Santo Padre con alcune vittime di abusi sessuali da parte di esponenti del clero.

  "Come espressione della sua sollecitudine pastorale nei confronti di coloro che hanno subito abusi da parte del clero, Sua Santità Benedetto XVI ha celebrato oggi una Santa Messa alla presenza di un gruppo rappresentativo di vittime. Il Papa ha ascoltato le loro storie e li ha consolati. Assicurando la sua vicinanza spirituale, ha promesso di continuare a pregare per loro, per le loro famiglie e per tutte le vittime. Con questo gesto paterno, il Santo Padre ha voluto dimostrare ancora una volta la sua sollecitudine nei confronti di tutti coloro che hanno sofferto per gli abusi sessuali".

  Nella Nota che accompagna il Comunicato, Padre Lombardi precisa: "L'incontro ha avuto luogo in occasione della celebrazione della Messa nella piccola Cappella della Cathedral House di Sydney dove il Papa ha abitato in questi giorni. La celebrazione è iniziata alle 7:00".

  "Erano presenti quattro persone, due uomini e due donne, con i loro accompagnatori e un sacerdote incaricato della pastorale di sostegno".

  "Con il Papa hanno concelebrato il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney e l'Arcivescovo Fernando Filoni, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e i due Segretari particolari."

  "Al termine della Messa gli ospiti hanno potuto parlare singolarmente con il Papa che ha rivolto loro affettuose parole di partecipazione e di conforto".

  "L'incontro è terminato poco prima delle 8:00 e tutto si è svolto in un clima di rispetto, di spiritualità e di intensa commozione".

  "Come già avvenuto negli Stati Uniti, il Papa ha desiderato incontrare alcune vittime come gesto concreto per esprimere i sentimenti da lui già manifestati più volte nei suoi interventi sul dramma degli abusi sessuali".

  "In Australia ha desiderato farlo dopo la conclusione degli eventi della Giornata Mondiale della Gioventù, perché questi erano il motivo specifico del suo viaggio".
OP/VITTIME ABUSI/SYDNEY:LOMBARDI                   VIS 20080721 (350)


TESTIMONI DIRETTI GIOIA CHE MIGLIAIA GIOVANI TROVANO FEDE

CITTA' DEL VATICANO, 21 LUG. 2008 (VIS). Questa mattina, dopo il congedo dalla Cathedral House, il Santo Padre si è diretto in auto panoramica al Domain di Sydney per il saluto ai dodicimila volontari che hanno contribuito all'organizzazione della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù.

  "In questi giorni" - ha detto il Papa - "siamo stati testimoni diretti della gioia che trovano nella propria fede tante migliaia di giovani, e abbiamo potuto esprimere la nostra lode e la nostra gratitudine a Dio per la sua bontà nei nostri confronti. Abbiamo potuto gustare il calore e la generosità dell'ospitalità australiana, e insieme gettare uno sguardo sullo splendido paesaggio di questo bel Continente. È stata una settimana davvero memorabile".

  "Desidero ringraziare tutti voi" - ha proseguito il Pontefice - "per il generoso impegno di tempo e di energia che avete speso, per permettere uno svolgimento senza intoppi di ciascuno degli eventi che abbiamo celebrato insieme. (...) I vostri sforzi  hanno preparato il terreno perché lo Spirito scendesse con forza, plasmando vincoli di unità e amicizia fra i giovani provenienti da ambienti culturali profondamente diversi, e rafforzando il loro amore per Cristo e per la sua Chiesa. Nelle folle che si sono radunate qui a Sydney abbiamo visto una vivida espressione dell'unità nella diversità della Chiesa universale, abbiamo avuto una visione in piccolo di quella famiglia umana unita alla quale aneliamo. Nella potenza dello Spirito, possano questi giovani fare di tale visione una realtà nel mondo di domani".

  "Mentre mi accingo a ritornare a Roma, porto con me come un tesoro la memoria dei molti eventi pieni di grazia che abbiamo sperimentato insieme", ha detto Benedetto XVI prendendo congedo dai volontari.

  "Prego affinché anche voi vi portiate nell'animo molti preziosi ricordi e intuizioni spirituali, così da tornare nelle vostre case e nelle vostre famiglie con nuovo slancio per diffondere il Vangelo di Gesù Cristo" - ha concluso il Pontefice esortando i giovani con queste parole: "Nella potenza dello Spirito, andate ora a rinnovare la faccia della terra!".

  Al termine del suo breve discorso il Papa si è diretto in automobile all'aeroporto internazionale di Sydney dove erano ad attenderlo Autorità politiche, civili e religiose dell'Australia per la cerimonia di congedo, prima di intraprendere il viaggio di ritorno a Roma.
PV-AUSTRALIA/VOLONTARI/SYDNEY                   VIS 20080721 (390)


LA CHIESA PUÒ ESSERE COLMA SPERANZA MONDO DI DOMANI

CITTA' DEL VATICANO, 21 LUG. 2008 (VIS). Al termine dell'Incontro con i volontari della GMG nel Domain di Sydney, il Santo Padre si è diretto all'aeroporto internazionale di Sydney dove si è svolta la cerimonia di congedo.

  Il Papa è stato accolto dal Governatore Generale, Generale Maggiore Michael Jeffery, dal Primo Ministro, Onorevole Kevin Rudd e dai Rappresentanti della società civile del New South Wales. Fra le Autorità religiose il Presidente della Conferenza Episcopale Australiana, Arcivescovo Philip Edward Wilson, il Cardinale Gorge Pell, Arcivescovo di Sydney e il Coordinatore della Giornata Mondiale della Gioventù, Vescovo Anthony Colin Fisher.

  "Cari amici" - ha detto il Santo Padre - "desidero dire a coloro che mi hanno ospitato quanto abbia gustato la mia visita qui e quanto sia grato per l'ospitalità ricevuta. (...) Nel caratteristico stile australiano, voi avete offerto un caloroso benvenuto a me e ad innumerevoli giovani pellegrini che si sono riversati qui da ogni angolo del mondo".

  "Sul palcoscenico, nei giorni scorsi" - ha detto ancora il Papa - "gli attori principali sono stati, ovviamente, i giovani stessi. La Giornata Mondiale della Gioventù appartiene a loro. Sono stati loro a fare di questa Giornata un evento ecclesiale di carattere globale, una grande celebrazione della gioventù, una grande celebrazione di ciò che deve essere la Chiesa, il Popolo di Dio in mezzo al mondo, unito nella fede e nell'amore e reso capace dallo Spirito di recare la testimonianza del Cristo risorto sino ai confini della terra".

  "Nel volgere lo sguardo indietro a questi giorni emozionanti, emergono nella mia mente scene significative. Sono stato molto toccato dalla visita alla tomba di Mary MacKillop, e ringrazio le Suore di San Giuseppe per l'opportunità che ho avuto di pregare presso il Santuario della loro co-Fondatrice. Le Stazioni della 'Via Crucis' per le strade di Sydney ci hanno ricordato con efficacia che Cristo ci ha amati 'sino alla fine' ed ha condiviso le nostre sofferenze affinché noi potessimo condividere la sua gloria".

  "L'incontro con i giovani a Darlinghurst" - ha ricordato il Pontefice - "è stato un momento di gioia e di grande speranza, un segno che Cristo ci può sollevare dalle situazioni più difficili, ridandoci la nostra dignità e permettendoci di guardare avanti verso un futuro migliore. L'incontro con i responsabili ecumenici ed interreligiosi è stato contrassegnato da uno spirito di genuina fraternità e da un profondo desiderio di maggiore collaborazione nell'impegno di edificare un mondo più giusto e pacifico".

  "E senza dubbio gli incontri di Barangaroo e della Croce del Sud" - ha detto infine  il Papa - "sono stati i punti culminanti  della mia visita. Quelle esperienze di preghiera, la nostra gioiosa Celebrazione dell'Eucaristia, sono state una testimonianza eloquente dell'opera vivificante dello Spirito Santo, presente ed attivo nel cuore dei nostri giovani. La Giornata Mondiale della Gioventù ci ha mostrato che la Chiesa può rallegrarsi dei giovani di oggi ed essere colma di speranza per il mondo di domani".

  Al termine del suo discorso il Papa è salito a bordo dell'aereo diretto a Darwin per uno scalo tecnico ed il rifornimento di carburante ed ha proseguito il viaggio di ritorno a Roma, dove l'arrivo all'aeroporto di Roma-Ciampino è previsto alle 23:00. Infine il Papa raggiungerà il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.
PV-AUSTRALIA/CONGEDO/SYDNEY                       VIS 20080721 (540)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Enrique Sánchez Martínez, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Durango (superficie: 109.422; popolazione: 1.824.000; cattolici: 1.407.000; sacerdoti: 225; religiosi: 478), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Cuencamé (Messico), nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Finora Parroco della Parrocchia di Sant'Elena e Vicario regionale di Pastorale, succede al Vescovo Juan de Dios Caballero Reyes, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare presentata per raggiunti limiti d'età.
NEA:RE/.../SÁNCHEZ MARTINEZ:CABALLERO REYES     VIS 20080721 (90)

domenica 20 luglio 2008

GIOVANI COSTRUITE FUTURO DI SPERANZA PER L'UMANITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 20 LUG. 2008 (VIS). Questa mattina dall'eliporto di Victoria Barracks, il Santo Padre si è imbarcato sull'elicottero sorvolando il Centennial Park, parco pubblico risalente al 1888 e, in autovettura panoramica ha raggiunto l'Ippodromo di Randwick, che ha percorso per intero salutando e impartendo la benedizione ai 350.000 giovani di tutto il mondo che hanno partecipato alla Santa Messa conclusiva della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù. Nel corso della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre ha amministrato il Sacramento della Confermazione a 24 giovani.

  Ricordando il tema della GMG: "Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni" , il Santo Padre ha detto nell'omelia che: "Come sorgente della nostra nuova vita in Dio, lo Spirito Santo è anche, in un modo molto vero, l'anima della Chiesa, l'amore che ci lega al Signore e tra di noi e la luce che apre i nostri occhi per vedere le meraviglie della grazia di Dio in tutti noi".

  "La forza dello Spirito non cessa mai di riempire di vita la Chiesa. (...) Tuttavia questa forza, la grazia dello Spirito, non è qualcosa che possiamo meritare o conquistare; possiamo solamente riceverla come puro dono".

  "Noi dobbiamo permettergli di penetrare" - ha proseguito il Pontefice - "nella dura crosta della nostra indifferenza, della nostra stanchezza spirituale, del nostro cieco conformismo allo spirito di questo nostro tempo. Solo allora possiamo permettergli di accendere la nostra immaginazione e plasmare i nostri desideri più profondi. Ecco perché la preghiera è così importante: la preghiera quotidiana, quella privata nella quiete dei nostri cuori e davanti al Santissimo Sacramento e la preghiera liturgica nel cuore della Chiesa".

  "Ringraziamo il Signore per il dono della fede, che è giunto fino a noi, in questo tempo e in questo luogo, come un tesoro trasmesso di generazione in generazione nella comunione della Chiesa. Qui, in Oceania, ringraziamo in modo speciale tutti quegli eroici missionari, sacerdoti e religiosi impegnati, genitori e nonni cristiani, maestri e guide che hanno edificato la Chiesa in queste terre. Testimoni come la Beata Maria MacKillop, San Pietro Chanel, il Beato Pietro To Rot e molti altri!".
  Rivolgendosi ad ognuno dei giovani presenti, il Santo Padre ha chiesto loro: "Che cosa lascerete voi alla prossima generazione? State voi costruendo le vostre esistenze su fondamenta solide, state costruendo qualcosa che durerà? State vivendo le vostre vite in modo da fare spazio allo Spirito in mezzo ad un mondo che vuole dimenticare Dio, o addirittura rigettarlo in nome di un falso concetto di libertà? Come state usando i doni che vi sono stati dati, la 'forza' che lo Spirito Santo è anche ora pronto a effondere su di voi?".

  "Rafforzata dallo Spirito e attingendo ad una ricca visione di fede, una nuova generazione di cristiani è chiamata a contribuire all'edificazione di un mondo in cui la vita sia accolta, rispettata e curata amorevolmente, non respinta o tenuta come una minaccia e perciò distrutta. Una nuova era in cui l'amore non sia avido ed egoista, ma puro, fedele e sinceramente libero, aperto agli altri, rispettoso della loro dignità, un amore che promuova il loro bene e irradi gioia e bellezza. Una nuova era nella quale la speranza ci liberi dalla superficialità, dall'apatia e dalla chiusura che mortificano le nostre anime e avvelenano i rapporti umani. Cari giovani amici, il Signore vi sta chiedendo di essere profeti di questa nuova era, messaggeri del suo amore, capaci di attrarre la gente verso il Padre e di costruire un futuro di speranza per tutta l'umanità".

  "Il mondo ha bisogno di questo rinnovamento!" - ha sottolineato il Pontefice - "In molte nostre società, accanto alla prosperità materiale, si sta allargando il deserto spirituale: un vuoto interiore, una paura indefinibile, un nascosto senso di disperazione. Quanti dei nostri contemporanei sono come cisterne screpolate e vuote in una disperata ricerca di significato, di quell'ultimo significato che solo l'amore può dare?".

  "Anche la Chiesa ha bisogno di questo rinnovamento!" - ha esclamato il Papa - "Ha bisogno della vostra fede, del vostro idealismo e della vostra generosità, così da poter essere sempre giovane nello Spirito".

  Il Papa ha esortato i giovani e le giovani ad aprire il cuore alla forza dello Spirito Santo ed ha continuato dicendo: "Rivolgo questa appello in modo speciale a coloro che sono chiamati alla vita sacerdotale e consacrata. Non abbiate paura di dire il vostro 'sì' a Gesù, di trovare la vostra gioia nel fare la sua volontà, donandovi completamente per arrivare alla santità e facendo uso dei vostri talenti a servizio degli altri!".

  In riferimento al Sacramento della Confermazione, il Papa ha affermato: "Che cosa significa ricevere il 'sigillo' dello Spirito Santo? Significa essere indelebilmente segnati, inalterabilmente cambiati, significa essere nuove creature. (...) significa inoltre" - ha concluso - "non avere paura di difendere Cristo, lasciando che la verità del Vangelo permei il nostro modo di vedere, pensare ed agire, mentre lavoriamo per il trionfo della civiltà dell'amore"
PV-AUSTRALIA/MESSA GMG/SYDNEY                   VIS 20080720 (830)


MADRID SEDE GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ 2011

CITTA' DEL VATICANO, 20 LUG. 2008 (VIS). Alla recita dell'Angelus Domini che ha seguito la celebrazione della Santa Messa, Papa Benedetto XVI ha proposto ai giovani una riflessione sulla Vergine Maria "giovane donna in colloquio con l'angelo che la invita, a nome di Dio, ad una particolare donazione di se stessa, della propria vita, del proprio futuro di donna e di madre".

    "Possiamo immaginare come Maria dovette sentirsi in quel momento: piena di trepidazione, completamente sopraffatta dalla prospettiva che le era posta dinanzi. L'angelo comprese la sua ansia e immediatamente cercò di rassicurarla: 'Non temere, Maria... Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo' (Lc 1, 30, 35). Fu lo Spirito a darle la forza e il coraggio di rispondere alla chiamata del Signore. (...) ad aiutarla a comprendere il grande mistero che stava per compiersi per mezzo di lei".

  "Questa scena costituisce forse il momento cardine nella storia del rapporto di Dio con il suo popolo. Nell'Antico Testamento, Dio si era rivelato in modo parziale e in modo graduale, come tutti noi facciamo nei nostri rapporti personali. (...) L'Alleanza con Israele fu come un periodo di corteggiamento, un lungo fidanzamento. Venne quindi il momento definitivo, il momento del matrimonio, la realizzazione di una nuova ed eterna alleanza. In quel momento Maria, davanti al Signore, rappresentava tutta l'umanità. Nel messaggio dell'angelo, era Dio ad avanzare una proposta di matrimonio con l'umanità. E a nome nostro, Maria disse di sì".

  "Nelle fiabe, i racconti terminano qui, e tutti 'da quel momento vivono felici e contenti'. Nella vita reale non è così facile. Molte furono le difficoltà con cui Maria dovette cimentarsi nell'affrontare le conseguenze di quel 'sì' detto al Signore. Simeone profetizzò che una spada le avrebbe trafitto il cuore. Quando Gesù ebbe dodici anni, ella sperimentò i peggiori incubi che ogni genitore può provare, quando, per tre giorni, dovette affrontare lo smarrimento del Figlio. E dopo l'attività pubblica di Gesù, ella soffrì l'agonia di essere presente alla sua crocifissione e morte. Attraverso le varie prove ella rimase sempre fedele alla sua promessa, sostenuta dallo Spirito di fortezza. E ne fu ricompensata con la gloria".

  "Cari giovani, anche noi dobbiamo rimanere fedeli al 'sì' con cui abbiamo accolto l'offerta di amicizia da parte del Signore. Sappiamo che Egli non ci abbandonerà mai. Sappiamo che Egli ci sosterrà sempre con i doni dello Spirito. Maria accolse la 'proposta' del Signore a nome nostro. Ed allora, volgiamoci a lei e chiediamole di guidarci nelle difficoltà per rimanere fedeli a quella relazione vitale che Dio ha stabilito con ciascuno di noi".
 
  Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha salutato in lingua italiana, francese, tedesca, spagnola e portoghese i giovani provenienti da diversi paesi che gremivano l'Ippodromo ed ha preso congedo rivolgendo loro queste parole: "È ora giunto il momento di dirci addio, o piuttosto, 'arrivederci'! Vi ringrazio tutti per aver partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù 2008, qui a Sydney, e spero di rivedervi fra tre anni. La Giornata Mondiale della Gioventù 2011 si svolgerà a Madrid, in Spagna. Fino a quel momento, preghiamo gli uni per gli altri, e rendiamo davanti al mondo la nostra gioiosa testimonianza a Cristo. Dio vi benedica tutti".
PV-AUSTRALIA/ANGELUS/SYDNEY                       VIS 20080720 (550)


GRATITUDINE DEL PAPA FIDUCIA DIMOSTRATA AI GIOVANI

CITTA' DEL VATICANO, 20 LUG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha incontrato alle 18:00 di oggi pomeriggio i benefattori e gli organizzatori della Giornata Mondiale della Gioventù. L'incontro si è svolto in due tempi: prima nella Reception Hall della Cathedral House e poi nella Sala del Capitolo.

"Desidero esprimere la mia gratitudine" - ha detto il Papa - "a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa Giornata Mondiale della Gioventù. (...) Intendo ringraziarvi uno ad uno, non solo per quei sacrifici, ma ancor più per la fiducia che avete dimostrato verso i nostri giovani e per la vostra confidenza nella grazia di Dio che opera nei loro cuori. Preghiamo affinché l'investimento di speranza che molti di voi hanno posto in loro porti frutto nelle loro esistenze, per la vita della Chiesa di Cristo e per il futuro di questo nostro mondo!".

"Cari amici, San Paolo, che spese l'intera sua vita nel servizio del Vangelo, ci ricorda che 'vi è più gioia nel dare che nel ricevere'. La vostra generosità e il vostro sacrificio sono stati un apporto essenziale, anche se spesso nascosto, al successo di questa Giornata Mondiale della Gioventù. Possano la gioia spirituale, la soddisfazione e l'appagamento, che tutti abbiamo sperimentato in questi giorni, costituire una sorgente inesauribile di benedizioni per le vostre vite. Non dubitate mai della verità della promessa di nostro Signore, secondo cui ogni volta che noi Gli offriamo la nostra creatività, le nostre risorse, la nostra stessa persona, noi le riceviamo poi in cambio con abbondanza".

Alla fine dell'incontro, il Santo Padre ha consumato la cena in privato ed ha pernottato nella Cathedral House.
PV-AUSTRALIA/ORGANIZZATORI/SYDNEY VIS 20080720 (260)


sabato 19 luglio 2008

RINNOVAMENTO INTERA CHIESA IN AUSTRALIA


CITTA' DEL VATICANO, 19 LUG. 2008 (VIS). Alle 9:30 di questa mattina il Papa ha celebrato la Santa Messa con i Vescovi australiani, i sacerdoti, i diaconi, le persone consacrate e i laici, nella St. Mary's Cathedral di Sydney, dedicata alla Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, Patrona dell'Australia.

  "Ci apprestiamo a celebrare la dedicazione del nuovo altare di questa venerabile cattedrale" - ha detto il Papa all'inizio dell'omelia - "Nell'odierna liturgia la Chiesa ci rammenta che, come questo altare, anche noi siamo stati consacrati, messi 'a parte' per il servizio di Dio e l'edificazione del suo Regno. Troppo spesso, tuttavia, ci ritroviamo immersi in un mondo che vorrebbe mettere Dio 'da parte'. Nel nome della libertà ed autonomia umane, il nome di Dio viene oltrepassato in silenzio, la religione è ridotta a devozione personale e la fede viene scansata nella pubblica piazza. Talvolta una simile mentalità, così totalmente opposta all'essenza del Vangelo, può persino offuscare la nostra stessa comprensione della Chiesa e della sua missione".

  "Anche noi" - ha proseguito il Pontefice - "possiamo essere tentati di ridurre la vita di fede ad una questione di semplice sentimento, indebolendo così il suo potere di ispirare una visione coerente del mondo ed un dialogo rigoroso con le molte altre visioni che gareggiano per conquistarsi le menti e i cuori dei nostri contemporanei".

  "E tuttavia la storia, inclusa quella del nostro tempo, ci dimostra che la questione di Dio non può mai essere messa a tacere, come pure che l'indifferenza alla dimensione religiosa dell'esistenza umana in ultima analisi diminuisce e tradisce l'uomo stesso. (...) Non è forse questo il mistero della fede che viene annunciato da questo altare in ogni celebrazione dell'Eucaristia?".

  "Laddove l'uomo viene sminuito, è il mondo che ci attornia ad essere sminuito; perde il proprio significato ultimo e manca il suo obiettivo. Ciò che ne emerge è una cultura non della vita, ma della morte. Come si può considerare questo un 'progresso'? Al contrario, è un passo indietro, una forma di regressione, che in ultima analisi inaridisce le sorgenti stesse della vita sia degli individui che dell'intera società".

  "La liturgia odierna ci offre un simbolo eloquente di quella trasformazione spirituale progressiva alla quale ciascuno di noi è chiamato" - ha ribadito il Pontefice, esclamando: "Cari amici, possa questa celebrazione, alla presenza del Successore di Pietro, essere un momento di ri-dedicazione e di rinnovamento dell'intera Chiesa in Australia!".

  "Desidero qui fare una pausa per riconoscere la vergogna che tutti abbiamo sentito a seguito degli abusi sessuali sui minori da parte di alcuni sacerdoti o religiosi in questa Nazione. Mi affliggono grandemente il dolore e le sofferenze subite dalle vittime, e assicuro che, come loro pastore, condivido le loro sofferenze. Questi misfatti, che costituiscono un così grave tradimento della fiducia, devono essere condannati in modo inequivocabile. Essi hanno causato grande dolore ed hanno danneggiato la testimonianza della Chiesa. Chiedo a tutti voi di sostenere e assistere i vostri Vescovi e di collaborare con loro per combattere questo male. Le vittime devono ricevere compassione e cura e i responsabili di questi mali devono essere portati davanti alla giustizia. E' una priorità urgente quella di promuovere un ambiente più sicuro e più sano, specialmente per i giovani".

  Rivolgendosi ai religiosi e ai giovani seminaristi, il Papa ha avuto parole di esortazione, dicendo loro: "Entrate con sincerità e in maniera profonda nella disciplina e nello spirito dei vostri programmi di formazione. Camminate ogni giorno nella luce di Cristo mediante la fedeltà alla preghiera personale e liturgica, nutriti dalla meditazione della parola ispirata di Dio. (...) Fate della celebrazione quotidiana dell'Eucaristia il centro della vostra vita".

  "Modellate quotidianamente la vostra vita" - ha esortato ancora il Papa - "sull'amorevole auto-oblazione del Signore stesso in obbedienza alla volontà del Padre. In tal modo scoprirete la libertà e la gioia che possono attrarre altri a quell'Amore che è oltre ogni altro amore come sua fonte e suo compimento ultimo".

  "Non dimenticate mai" - ha aggiunto il Pontefice - "che la castità per il Regno significa abbracciare una vita dedicata completamente all'amore, un amore che vi rende capaci di dedicare voi stessi senza riserve al servizio di Dio per essere pienamente presenti ai fratelli e alle sorelle, specialmente a quanti sono nel bisogno. I tesori più grandi che condividete con altri giovani - il vostro idealismo, la generosità, il tempo e le energie - sono questi i veri sacrifici che deponete sull'altare del Signore. Possiate sempre tenere in gran conto questo stupendo carisma che Dio vi ha dato per la sua gloria e per l'edificazione della Chiesa!".

  Al termine della Santa Messa il Papa ha consumato la seconda colazione con i Vescovi australiani e con il Seguito Papale nella Reception Hall della St. Mary's Cathedral di Sydney.
PV-AUSTRALIA/MESSA ST.MARY'S/SYDNEY               VIS 20080719 (770)


TRASFORMATE LA VOSTRA VITA ACCOGLIENDO SPIRITO SANTO


CITTA' DEL VATICANO, 19 LUG. 2008 (VIS). Poco prima delle 19:00 il Santo Padre è giunto all'Ippodromo di Randwick, il più importante di tutta l'Australia, per la celebrazione della Veglia con i giovani della Giornata Mondiale della Gioventù. L'ippodromo che può accogliere 300.000 persone, ha ospitato grandi eventi quali la Visita di Papa Paolo VI nel 1970, di Giovanni Paolo II ne 1986 e nel 1995 in occasione della Beatificazione di Suor Mary MacKillop.

  La Veglia ha avuto inizio con l'Ippodromo al buio. La luce è apparsa sul podio portata dai ballerini che mimavano l'apertura allo Spirito Santo. La Croce e l'Icona della GMG sono state portate sul podio in attesa del Papa che è entrato accompagnato da 12 pellegrini, mentre l'Assemblea cantava l'inno "Nostra Signora della Croce del Sud".

  Una donna indigena ha acceso le lampade dei 12 pellegrini che a loro volta hanno acceso quelle dell'Assemblea e quelle dei Vescovi. Infine 7 giovani hanno presentato la loro testimonianza ed hanno invocato lo Spirito Santo per l'intercessione dei Patroni della GMG.

  "Questa sera fissiamo la nostra attenzione sul 'come' diventare testimoni" - ha detto Benedetto XVI - "Voi già sapete che la nostra testimonianza cristiana è offerta ad un mondo che per molti aspetti è fragile. L'unità della creazione di Dio è indebolita da ferite che vanno in profondità, quando le relazioni sociali si rompono o quando lo spirito umano è quasi completamente schiacciato dallo sfruttamento e dall'abuso delle persone. Di fatto, la società contemporanea subisce un processo di frammentazione a causa di un modo di pensare che è per sua natura di corta visione, perché trascura l'intero orizzonte della verità - della verità riguardo a Dio e riguardo a noi. Per sua natura il relativismo non riesce a vedere l'intero quadro. Ignora quegli stessi principi che ci rendono capaci di vivere e di crescere nell'unità, nell'ordine e nell'armonia".

  "L'unità e la riconciliazione non possono essere raggiunte con i nostri sforzi soltanto. Dio ci ha fatto l'uno per l'altro (cfr Gn 2,24) e soltanto in Dio e nella sua Chiesa possiamo trovare quell'unità che cerchiamo. Eppure, a fronte delle imperfezioni e delle delusioni, individuali e istituzionali, noi siamo tentati a volte di costruire artificialmente una comunità 'perfetta'. Non si tratta di una tentazione nuova. La storia della Chiesa contiene molti esempi di tentativi di aggirare o scavalcare le debolezze ed i fallimenti umani per creare un'unità perfetta, un'utopia spirituale".

  "Tali tentativi di costruire l'unità in realtà la minano!" - ha esclamato ancora il Papa - "Separare lo Spirito Santo dal Cristo presente nella struttura istituzionale della Chiesa comprometterebbe l'unità della comunità cristiana, che è precisamente  dono dello Spirito!. (...) Purtroppo la tentazione di 'andare avanti da soli' persiste. Alcuni parlano della loro comunità locale come di un qualcosa di separato dalla cosiddetta Chiesa istituzionale, descrivendo la prima come flessibile ed aperta allo Spirito, e la seconda come rigida e priva dello Spirito".

  "L'unità appartiene all'essenza della Chiesa" - ha esclamato il Santo Padre - "è un dono che dobbiamo riconoscere e aver caro. Questa sera preghiamo per il nostro proposito di coltivare l'unità: di contribuire ad essa! di resistere ad ogni tentazione di andarcene via! Poiché è esattamente l'ampiezza, la vasta visione della nostra fede - solida ed insieme aperta, consistente e insieme dinamica, vera e tuttavia sempre protesa ad una conoscenza più profonda - che possiamo offrire al nostro mondo".

  "Cari giovani (...) Sappiate ascoltare!" - ha esortato Benedetto XVI - "Attraverso le dissonanze e le divisioni del mondo, potete voi udire la voce concorde dell'umanità? (...) dalle profondità del vostro cuore, emerge il medesimo grido umano che anela ad un riconoscimento, ad un'appartenenza, all'unità. Chi soddisfa questo desiderio umano essenziale ad essere uno, ad essere immerso nella comunione, ad essere edificato, ad essere guidato alla verità? Lo Spirito Santo! Questo è il suo ruolo: portare a compimento l'opera di Cristo. Arricchiti dei doni dello Spirito, voi avrete la forza di andare oltre le visioni parziali, la vuota utopia, la precarietà fugace, per offrire la coerenza e la certezza della testimonianza cristiana!".

  "Lo Spirito Santo è stato in vari modi la Persona dimenticata della Santissima Trinità. Una chiara comprensione di lui sembra quasi fuori della nostra portata"  ha affermato il Pontefice e, citando Sant'Agostino, ha ricordato le tre grandi intuizioni del Vescovo di Ippona sullo Spirito Santo che ne aiutano la comprensione 'come vincolo di unità all'interno della Santissima Trinità: unità come comunione, unità come amore durevole, unità come donante e dono'.

  Sant'Agostino, ha spiegato ancora il Papa,  "annota che le due parole 'Spirito' e 'Santo' si riferiscono a ciò che appartiene alla natura divina; in altre parole, a ciò che è condiviso dal Padre e dal Figlio, alla loro 'comunione'. Per cui, se la caratteristica propria dello Spirito è di essere ciò che è 'condiviso' dal Padre e dal Figlio, Agostino ne conclude che la qualità peculiare dello Spirito è l'unità'".

  "Una vera unità non può mai essere fondata su relazioni che neghino l'uguale dignità delle altre persone. E neppure l'unità è semplicemente la somma totale dei gruppi mediante i quali noi a volte cerchiamo di 'definire' noi stessi. Di fatto, solo nella vita di comunione l'unità si sostiene e l'identità umana si realizza appieno: riconosciamo il comune bisogno di Dio, rispondiamo all'unificante presenza dello Spirito Santo e ci doniamo vicendevolmente nel servizio degli uni agli altri".

  "L'amore è il segno della presenza dello Spirito Santo!" - ha commentato il Papa - "Le idee o le parole che mancano di amore - anche se appaiono sofisticate o sagaci - non possono essere 'dello Spirito'. Di più: l'amore ha un tratto particolare; lungi dall'essere indulgente o volubile, ha un compito o un fine da adempiere: quello di permanere. Per sua natura l'amore è durevole. Ancora una volta, cari amici, possiamo gettare un ulteriore colpo d'occhio su quanto lo Spirito Santo offre al mondo: amore che dissolve l'incertezza; amore che supera la paura del tradimento; amore che porta in sé l'eternità; il vero amore che ci introduce in una unità che permane!".

  "Lo Spirito Santo è Dio che eternamente si dona" - ha detto ancora Benedetto XVI riferendosi al terzo dono dello Spirito - "al pari di una sorgente perenne, egli offre niente di meno che se stesso. Osservando questo dono incessante, giungiamo a vedere i limiti di tutto ciò che perisce, la follia di una mentalità consumistica. In particolare, cominciamo a comprendere perché la ricerca di novità ci lascia insoddisfatti e desiderosi di qualcos'altro. Non stiamo noi forse ricercando un dono eterno? La sorgente che mai si esaurirà?".

  "Carissimi giovani, abbiamo visto che è lo Spirito Santo a realizzare la meravigliosa comunione dei credenti in Cristo Gesù. Fedele alla sua natura di datore e insieme di dono, egli è ora all'opera mediante voi. Ispirati dalle intuizioni di Sant'Agostino, fate sì che 'l'amore unificante' sia la vostra misura; 'l'amore durevole' sia la vostra sfida; 'l'amore che si dona' la vostra missione!".

  "Invochiamo lo Spirito Santo: è lui l'artefice delle opere di Dio" - ha concluso il Pontefice - "Lasciate che i suoi doni vi plasmino! Come la Chiesa compie lo stesso viaggio con l'intera umanità, così anche voi siete chiamati ad esercitare i doni dello Spirito tra gli alti e i bassi della vita quotidiana. Fate sì che la vostra fede maturi attraverso i vostri studi, il lavoro, lo sport, la musica, l'arte. Fate in modo che sia sostenuta mediante la preghiera e nutrita mediante i Sacramenti (...). Alla fine, la vita non è semplicemente accumulare, ed è ben più che avere successo. Essere veramente vivi è essere trasformati dal di dentro, essere aperti alla forza dell'amore di Dio. Accogliendo la potenza dello Spirito Santo, anche voi potete trasformare le vostre famiglie, le comunità, le nazioni. Liberate questi doni! Fate sì che sapienza, intelletto, fortezza, scienza e pietà siano i segni della vostra grandezza!".

  Al termine del discorso, sono stati presentati al Pontefice i 24 candidati alla Cresima ai quali Benedetto XVI amministrerà domani il Sacramento della Confermazione. La Veglia dei giovani proseguirà tutta la notte con l'Adorazione Eucaristica, alternata a momenti di silenzio in preparazione alla Santa Messa di domenica mattina.
PV-AUSTRALIA/VEGLIA:GIOVANI/SYDNEY                      VIS  20080719 (1350)


venerdì 18 luglio 2008

CAMMINO ECUMENICO MIRA COMUNE CELEBRAZIONE EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 18 LUG. 2008 (VIS). Questa mattina, al termine della celebrazione della Santa Messa in privato nella Cappella della Cathedral House, il Santo Padre ha ricevuto in udienze private, il Governatore del New South Wales, Professor Marie Bashir, il Primo Ministro del New South Wales, Signor Morris Iemma e il Sindaco di Sydney, Signora Clover Moore, con i rispettivi familiari.

  Poco prima delle 10:30, Benedetto XVI si è recato nella Cripta della St. Mary's Cathedral dove ha presieduto un Incontro Ecumenico con 40 Rappresentanti di altre Chiese e Confessioni cristiane e con i Membri del New South Wales Ecumenical Council. Dopo il saluto dell'Arcivescovo di Sydney, Cardinale Gorge Pell e del Vescovo anglicano di Sydney, Monsignor Robert Forsyth, il Papa ha tenuto un discorso.

  "L'Australia è un Paese contrassegnato da grande diversità etnica e religiosa" - ha detto il Pontefice - "Gli immigranti giungono ai lidi di questa maestosa terra con la speranza di trovarvi felicità e buone opportunità di occupazione. Anche la vostra è una Nazione che riconosce l'importanza della libertà religiosa. Questo è un diritto fondamentale che, se rispettato, consente ai cittadini di agire sulla base di valori radicati nelle loro più profonde convinzioni, contribuendo così al benessere dell'intera società".

  "Quest'anno celebriamo il bimillenario della nascita di San Paolo" - ha ricordato il Pontefice - "lavoratore instancabile a favore dell'unità nella Chiesa primitiva. Nel brano della Scrittura che abbiamo appena udito, Paolo ci ricorda l'enorme grazia che abbiamo ricevuto nel divenire membra del Corpo di Cristo mediante il Battesimo. Questo Sacramento, che è la porta d'ingresso nella Chiesa e il 'vincolo di unità' per quanti grazie ad esso sono rinati (cfr Unitatis redintegratio, 22), è conseguentemente il punto di partenza dell'intero movimento ecumenico. E tuttavia non è la destinazione finale. Il cammino dell'Ecumenismo mira in definitiva ad una comune celebrazione dell'Eucaristia (cfr Ut unum sint, 23-24.45), che Cristo ha affidato ai suoi Apostoli come il Sacramento per eccellenza dell'unità della Chiesa".

  "Per questa ragione un sincero dialogo concernente il posto dell'Eucaristia - stimolato da un rinnovato ed attento studio della Scrittura, degli scritti patristici e dei documenti dei due millenni della storia cristiana (cfr Ut unum sint, 69-70) - gioverà indubbiamente a far avanzare il movimento ecumenico e ad unificare la nostra testimonianza davanti al mondo".

  "Cari amici in Cristo, penso sarete d'accordo nel ritenere che il movimento ecumenico sia giunto ad un punto critico. Per andare avanti, dobbiamo continuamente chiedere a Dio di rinnovare le nostre menti con la grazia dello Spirito Santo (cfr Rm 12,2), che ci parla attraverso le Scritture e ci guida alla verità tutta intera (cfr 2 Pt 1,20-21; Gv 16,13). Dobbiamo stare in guardia contro ogni tentazione di considerare la dottrina come fonte di divisione e perciò come impedimento a quello che sembra essere il più urgente ed immediato compito per migliorare il mondo nel quale viviamo".

  "Quanto più assiduamente ci dedichiamo a raggiungere una comune comprensione dei divini misteri" - ha sottolineato il Pontefice - "tanto più eloquentemente le nostre opere di carità parleranno dell'immensa bontà di Dio e del suo amore verso tutti. (...) Il dialogo ecumenico avanza non soltanto mediante uno scambio di idee, ma condividendo doni che ci arricchiscono mutuamente (cfr Ut unum sint, 28,57). Un''idea' è finalizzata al raggiungimento della verità; un 'dono' esprime l'amore. Ambedue sono essenziali al dialogo. L'aprire noi stessi ad accettare doni spirituali da altri cristiani stimola la nostra capacità di percepire la luce della verità che viene dallo Spirito Santo".

  "San Paolo insegna che è nella 'koinonia' della Chiesa che noi abbiamo la facoltà di difendere la verità del Vangelo e i mezzi per tale difesa, perché la Chiesa è edificata 'sopra il fondamento degli Apostoli e dei Profeti', avendo lo stesso Gesù quale pietra angolare".

  "Ogni elemento della struttura della Chiesa è importante" - ha concluso il Papa - "ma tutti vacillerebbero e crollerebbero senza la pietra angolare che è Cristo. Quali 'concittadini' di questa 'casa di Dio', i cristiani devono operare insieme per far sì che l'edificio rimanga saldo così che altre persone siano attratte ad entrarvi e a scoprire gli abbondanti tesori di grazia che si trovano al suo interno. Nel promuovere i valori cristiani, non dobbiamo temere di proclamarne la fonte dando comune testimonianza a Gesù Cristo  Signore".

  Al termine della cerimonia Papa Benedetto XVI ha raggiunto la Sala Capitolare della St. Mary's Cathedral per l'incontro con 40 Rappresentanti di altre religioni.
PV-AUSTRALIA/INCONTRO ECUMENICO/SYDNEY               VIS 20080718 (740)


IMPEGNARSI TRASMETTERE GIOVANI VALORI RELIGIOSI

CITTA' DEL VATICANO, 18 LUG. 2008 (VIS). Al termine dell'Incontro Ecumenico, il Santo Padre ha raggiunto la Sala Capitolare della St. Mary's Cathedral di Sydney per l'Incontro con i Rappresentanti delle altre religioni.

  Dopo le parole di benvenuto di un Rappresentante di religione ebraica e di un Rappresentante di religione musulmana, il Santo Padre ha affermato che: "L'Australia è (...) una nazione che tiene in grande considerazione la libertà di religione".

  "L'armoniosa correlazione tra religione e vita pubblica è tanto più importante in un'epoca nella quale alcuni sono giunti a ritenere la religione causa di divisione piuttosto che forza di unità. In un mondo minacciato da sinistre e indiscriminate forme di violenza, la voce concorde di quanti hanno spirito religioso stimola le nazioni e le comunità a risolvere i conflitti con strumenti pacifici nel pieno rispetto della dignità umana".

  "Il senso religioso" - ha proseguito il Pontefice - "radicato nel cuore dell'uomo (...) ci guida a  venire incontro alle necessità degli altri e a cercare vie concrete per contribuire al bene comune. Le religioni svolgono un particolare ruolo a questo riguardo, in quanto insegnano alla gente che l'autentico servizio richiede sacrificio e autodisciplina, che a loro volta si devono coltivare attraverso l'abnegazione, la temperanza e l'uso moderato dei beni naturali".

  "Amici, questi valori - sono certo che siete d'accordo - sono particolarmente importanti per un'adeguata formazione dei giovani, che tanto sovente sono tentati di considerare la vita stessa come un prodotto di consumo".

  "Le religioni del mondo rivolgono costante attenzione alla meraviglia dell'esistenza umana" - ha ribadito Papa Benedetto XVI - "Uomini e donne sono dotati della capacità non solo di immaginare in che modo le cose potrebbero essere migliori, ma anche di investire le loro energie per renderle migliori. Da parte sua,  la religione, nel rammentarci la limitatezza e la debolezza dell'uomo, ci spinge a non riporre le nostre speranze ultime in questo mondo che passa".

  "La Chiesa" - ha sottolineato il Santo Padre - "si accosta al dialogo nella convinzione che la vera sorgente della libertà si trova nella persona di Gesù di Nazaret. I cristiani credono che è Lui che ci rivela appieno le potenzialità umane per la virtù e il bene; è lui che ci libera dal peccato e dalle tenebre. L'universalità dell'esperienza umana, che trascende ogni confine geografico e ogni limite culturale, rende possibile ai seguaci delle religioni di impegnarsi nel dialogo per affrontare il mistero delle gioie e delle sofferenze della vita".

  "Cari amici, sono venuto in Australia" - ha concluso Benedetto XVI - "come ambasciatore di pace. (...) Il nostro sforzo per arrivare alla riconciliazione tra i popoli sgorga da, ed è diretto verso, quella verità che dà alla vita uno scopo. La religione offre la pace, ma - ancor più importante - suscita nello spirito umano la sete della verità e la fame della virtù. Ci sia dato di incoraggiare tutti, specialmente i giovani, ad ammirare con stupore la bellezza della vita, a ricercarne il significato ultimo e ad impegnarsi a realizzarne il sublime potenziale!".

  Al termine dell'Incontro il Santo Padre ha fatto ritorno alla Cathedral House, dove ha consumato la seconda colazione con il Cardinale George Pell e con dodici giovani di varie nazionalità: un ragazzo e una ragazza per ciascun continente, più un ragazzo e una ragazza di nazionalità australiana.
PV-AUSTRALIA/INCONTRO INTERRELIGIOSO/SYDNEY   VIS 20080718 (550)


CHI COMPIE SCELTE SBAGLIATE PARTICOLARMENTE AMATO GESÙ


CITTA' DEL VATICANO, 18 LUG. 2008 (VIS). Alle 15:00 (ora locale), il Santo Padre ha guidato dal sagrato della St. Mary's Cathedral a Sydney la preghiera al termine della Prima Stazione della Via Crucis, la cui celebrazione è divenuta un evento ormai stabile delle Giornate Mondiali della Gioventù. Dopo la preghiera il Papa si è trasferito nella Cripta della Cattedrale per seguire in televisione la Via Crucis che si svolge in varie parti della città, dove si è provveduto a collocare alcuni schermi giganti per permetterne a tutti la visione.

  Terminata la Via Crucis il Papa ha raggiunto in auto la "University of Notre Dame Australia", che, fondata nel 1989 da un Atto del Parlamento dell'Australia Occidentale, ha avviato la sua attività accademica nel 1992. Le diverse facoltà del prestigioso ateneo sono ritenute come un fucina di eccellenza in un contesto di pastorale cattolica attenta ai valori etici ed umanistici.

  All'arrivo il Papa è stato accolto dal Cancelliere dell'Università che lo ha accompagnato alla Cappella del Sacro Cuore per un Incontro con un gruppo di giovani disadattati della Comunità di recupero dell'Università che partecipano al programma "Alive".

  Il nome del programma "Alive" è stato il filo conduttore del discorso del Pontefice che ha ricordato le parole di Mosé rivolte a quanti vivevano l'Antico Testamento: "Ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita (Dt 30, 19-20)".

  "Era chiaro ciò che (tutti i membri del Popolo di Dio n.d.r.) dovevano fare: dovevano prendere le distanze dagli altri dei e adorare il vero Dio che si era rivelato a Mosè - e dovevano obbedire ai suoi comandamenti" - ha spiegato Benedetto XVI - "Potreste pensare che sia improbabile che nel mondo di oggi la gente adori altri dei. Ma a volte la gente adora 'altri dei' senza rendersene conto. I falsi 'dei', (...), sono quasi sempre collegati all'adorazione di tre realtà: i beni materiali, l'amore possessivo, il potere".

  "I beni materiali, in sé, sono cose buone. Non sopravviveremmo a lungo senza denaro, abiti e un'abitazione. (...) Ma, se siamo ingordi, se rifiutiamo di condividere quanto abbiamo con l'affamato e con il povero, allora noi trasformiamo questi beni in una falsa divinità. Quante voci, nella nostra società materialistica, ci dicono che la felicità si trova procurandosi il maggior numero possibile di beni e di oggetti di lusso! Ma questo significa trasformare i beni in false divinità. Invece di portare la vita, portano la morte".

  "L'amore autentico è certamente qualcosa di buono" - ha proseguito il Pontefice -  "e quando amiamo, (...) noi (...) diventiamo più pienamente umani. Ma quanto facilmente l'amore può essere trasformato in una falsa divinità! La gente sovente pensa di amare quando in realtà tende a possedere l'altro o a manipolare l'altro. La gente a volte tratta gli altri come oggetti per soddisfare i propri bisogni piuttosto che come persone da apprezzare e amare. Quanto è facile essere ingannati dalle molte voci che nella nostra società sostengono un approccio permissivo alla sessualità, senza prestare riguardo alla modestia, al rispetto di sé e ai valori morali che conferiscono qualità alle relazioni umane!"

  "Il potere che Dio ci ha dato di plasmare il mondo intorno a noi è certamente qualcosa di buono. Utilizzato in modo appropriato e responsabile, ci permette di trasformare la vita della gente. (...) Ma quanto forte è la tentazione di attaccarsi al potere per se stesso, di cercare di dominare gli altri o di sfruttare l'ambiente naturale per i propri egoistici interessi!".

  "Il culto dei beni materiali, il culto dell'amore possessivo e il culto del potere spesso portano la gente a 'comportarsi da Dio': cercare di assumere il controllo totale, senza prestare nessuna attenzione alla sapienza o ai comandamenti che Dio ci ha fatto conoscere. Questa è la via che conduce alla morte. Al contrario, l'adorazione dell'unico vero Dio vuol dire riconoscere in lui la sorgente di tutto ciò che è bene, affidare noi stessi a lui, aprirci alla forza risanatrice della sua grazia e obbedire ai suoi comandamenti: questa è la via per scegliere la vita".

  Riferendosi quindi alla storia personale di molti membri della comunità di recupero il Santo Padre ha  detto: "Forse avete compiuto scelte delle quali ora vi rammaricate, scelte che vi hanno portato lungo una via che, per quanto potesse al momento apparire attraente, vi ha soltanto condotto a un ancor più profondo stato di miseria e di abbandono. (...) Prendo atto volentieri del coraggio dimostrato nello scegliere di ritornare sulla via della vita".

  "Cari amici" - ha detto infine il Papa - "vedo in voi degli ambasciatori di speranza per quanti si trovano in situazioni simili. Voi potete convincerli della necessità di scegliere la via della vita e di rifuggire dalla via della morte, perché parlate in base all'esperienza. In tutti i Vangeli, sono coloro che hanno operato scelte sbagliate ad essere particolarmente amati da Gesù, perché, quando si sono resi conto del loro errore, si sono aperti più degli altri alla sua parola risanatrice. (...) Erano coloro che desideravano ricostruire la loro vita che si dimostravano i più disponibili a dare ascolto a Gesù e a diventare suoi discepoli. Voi potete seguire le loro orme; anche voi potete crescere particolarmente vicini a Gesù proprio perché avete scelto di ritornare a Lui".
PV-AUSTRALIA/GIOVANI DISADATTATI/SYDNEY             VIS 20080718 (900)


giovedì 17 luglio 2008

CERIMONIA DI BENVENUTO E VISITA TOMBA BEATA MCKILLOP

CITTA' DEL VATICANO, 17 LUG. 2008 (VIS). Celebrata la Santa Messa in privato nella Cappella della "St. Mary's Cathedral House" di Sydney, il Papa si è recato alla "Government House", elegante edificio in stile gotico edificato fra il 1837 e il 1845, dove ha avuto luogo la cerimonia di benvenuto.

  Il Santo Padre è stato accolto nel parco della residenza dal Governatore Generale, Generale Maggiore Michael Jeffery e dal Primo Ministro Signor Kevin Rudd, presenti anche alcune autorità politiche e civili ed alcuni Presuli della Chiesa australiana.

  "Qualcuno potrebbe chiedersi quale ragione vi sia per affrontare un viaggio così lungo e impegnativo in vista di una celebrazione della gioventù" - ha affermato Papa Benedetto XVI all'inizio del suo discorso. I giovani "sono desiderosi di prendere parte ad un evento che pone in evidenza i grandi ideali che li ispirano, e tornano alle loro case colmi di speranza, rinnovati nella decisione di costruire un mondo migliore. Per me è una gioia essere con loro, pregare con loro e celebrare l'Eucaristia insieme con loro. La Giornata Mondiale della Gioventù mi riempie di fiducia per il futuro della Chiesa e per il futuro del nostro mondo".

  "Già per migliaia di anni prima dell'arrivo degli emigranti occidentali" - ha proseguito il Pontefice - "i soli abitanti di questo suolo erano persone originarie del Paese, aborigeni e isolani dello Stretto di Torres. (...)  Grazie alla coraggiosa decisione del Governo australiano di riconoscere le ingiustizie commesse nel passato contro i popoli indigeni, si stanno ora facendo passi concreti al fine di raggiungere una riconciliazione basata sul rispetto reciproco. Giustamente voi state cercando di colmare il divario fra Australiani indigeni e non indigeni circa le aspettative di vita, i traguardi educativi e le opportunità economiche. Questo esempio di riconciliazione offre speranza in tutto il mondo a quei popoli che anelano a vedere affermati i loro diritti e riconosciuto e promosse il loro contributo alla società".

  Il Papa ha ricordato il contributo dei coloni cattolici europei alla Nazione australiana "particolarmente nei campi dell'educazione e della sanità" ed ha ricordato che "Una delle figure eminenti della storia di questo Paese è la Beata Mary McKillop".

  "Le meraviglie della creazione di Dio" - ha proseguito il Pontefice - "ci ricordano la necessità di proteggere l'ambiente ed esercitare un'amministrazione responsabile dei beni della terra. A questo riguardo noto che l'Australia si sta seriamente impegnando per affrontare la propria responsabilità nel prendersi cura dell'ambiente naturale. Alla stessa maniera, nei confronti dell'ambiente umano, questo Paese ha sostenuto generosamente operazioni internazionali per il mantenimento della pace, contribuendo alla risoluzione di conflitti nel Pacifico, nell'Asia del Sud e altrove".

  Ricordando che il tema scelto per la Giornata Mondiale della Gioventù 2008 è preso dalla parole rivolte da Gesù ai suoi discepoli 'Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni... fino agli estremi confini della terra'", il Papa ha affermato: "Prego perché lo Spirito Santo rechi un rinnovamento spirituale a questo Paese, al popolo australiano, alla Chiesa in Oceania e veramente fino all'estremità della terra".

"Mediante l'azione dello Spirito possano i giovani riuniti qui per la Giornata Mondiale della Gioventù avere il coraggio di divenire santi! Questo è ciò di cui ha bisogno il mondo, più di qualunque altra cosa".

  Al termine della cerimonia il Papa si è recato in visita al "Mary MacKillop Memorial" dove si trova la tomba della prima Beata australiana, CoFondatrice delle Religiose di San Giuseppe. Infine ha raggiunto la "Admiralty House" di Sydney per la visita di cortesia al Governatore Generale, Generale Maggiore Michael Jeffery ed al Primo Ministro Signor Kevin Rudd.
PV-AUSTRALIA/BENVENUTO:MCKILLOP/SYDNEY               VIS 20080717 (590)


DISCOSTARSI DISEGNO DI DIO CREATORE PROVOCA DISORDINE


CITTA' DEL VATICANO, 17 LUG. 2008 (VIS). Alle 14.35 (ora locale), il Santo Padre è giunto al Molo di Rose Bay, dove è stato accolto dai capi anziani della popolazione aborigena dell'Australia. Durante la cerimonia sono stati eseguiti canti di benvenuto nel dialetto aborigeno locale e nelle varie lingue delle popolazioni indigene dell'Oceania.

  Poco dopo il Papa è salito a bordo della nave "Sydney 2000" per percorrere le sei miglia marittime che lo separavano dal Barangaroo East Darling Harbour dove ha avuto luogo la Festa di Accoglienza da parte dei giovani partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù. Il Santo Padre Benedetto XVI, con i Cardinali Tarcisio Bertone, George Pell e Stanislaw Rylko, ha preso posto a prua sulla terrazza del secondo ponte di bordo, mentre sul primo e sul terzo ponte erano i giovani con le bandiere della GMG.

  Una flottiglia di piccole imbarcazioni con i giovani a bordo accompagnava la "nave papale" durante la navigazione fino al molo di Barangaroo che prende il nome della moglie del capo della popolazione aborigena locale, a ricordo della radici di Sydney. All'arrivo il Papa è stato accolto da un gruppo di giovani aborigeni australiani e da un gruppo di giovani dell'area del Pacifico che hanno intonato canti indigeni e il canto "Tu es Petrus".

  Il Papa ha ringraziato gli Anziani degli Aborigeni per il loro toccante benvenuto pregandoli di trasmettere i suoi saluti a tutti i loro popoli. "Sono profondamente commosso di trovarmi nella vostra terra" - ha detto il Papa - "sapendo delle sofferenze e delle ingiustizie che essa ha sopportato, ma cosciente anche del risanamento e della speranza ora in atto, con legittimo orgoglio di tutti i cittadini australiani".

  "Di fronte a me" - ha proseguito il Pontefice - "vedo un'immagine vibrante della Chiesa universale. La varietà di Nazioni e di culture dalle quali provengono i vostri saluti dimostra che davvero la Buona Novella di Cristo è per tutti e per ciascuno; essa ha raggiunto i confini della terra. E tuttavia so anche che un buon numero fra voi è tuttora alla ricerca di una patria spirituale. Alcuni fra voi, assolutamente benvenuti tra noi, non sono cattolici o cristiani. Altri tra voi, forse, si muovono ai confini della vita della parrocchia e della Chiesa. A voi desidero offrire il mio incoraggiamento: avvicinatevi all'amorevole abbraccio di Cristo; riconoscete la Chiesa come vostra casa. Nessuno è obbligato a rimanere all'esterno, poiché dal giorno di Pentecoste la Chiesa è una e universale".

  Benedetto XVI ha rievocato "il maestoso splendore della bellezza naturale dell'Australia" che "suscita un profondo senso di reverente timore. È come se uno gettasse rapidi sguardi sulla storia della creazione raccontata nella Genesi: la luce e le tenebre, il sole e la luna, le acque, la terra e le creature viventi. Tutto ciò è 'buono' agli occhi di Dio".

  "Forse con riluttanza giungiamo ad ammettere che vi sono anche delle ferite che segnano la superficie della terra: l'erosione, la deforestazione, lo sperpero delle risorse minerali e marine per alimentare un insaziabile consumismo. (...) E scopriamo che non soltanto l'ambiente naturale, ma anche quello sociale - l'habitat che ci creiamo noi stessi - ha le sue cicatrici; ferite che stanno ad indicare che qualcosa non è a posto, (...) un veleno che minaccia di corrodere ciò che è buono, riplasmare ciò che siamo e distorcere lo scopo per il quale siamo stati creati. Gli esempi abbondano, come voi ben sapete. Fra i più in evidenza vi sono l'alcool e l'abuso di droghe, l'esaltazione della violenza e il degrado sessuale, presentati spesso dalla televisione e da internet come divertimento".

  "Mi domando" - ha rilevato il Papa - "come potrebbe uno che fosse posto faccia a faccia con persone che soffrono al presente violenza e sfruttamento sessuale spiegare che queste tragedie, riprodotte in forma virtuale, sono da considerare semplicemente come 'divertimento'. Vi è dunque qualcosa di sinistro che sgorga dal fatto che libertà e tolleranza sono così spesso separate dalla verità. Questo è alimentato dall'idea, oggi ampiamente diffusa, che non vi sia una verità assoluta a guidare le nostre vite. Il relativismo, dando valore in pratica indiscriminatamente a tutto, ha reso l''esperienza' importante più di tutto".

  "Cari amici, la vita non è governata dalla sorte, non è casuale!" - ha esclamato il Pontefice  - "La vostra personale esistenza è stata voluta da Dio, benedetta da lui e ad essa è stato dato uno scopo (cfr Gn 1,28)! (...) È una ricerca del vero, del bene e del bello. Proprio per tale fine compiamo le nostre scelte, esercitiamo la nostra libertà e in questo, cioè nella verità, nel bene e nel bello, troviamo felicità e gioia. Non lasciatevi ingannare da quanti vedono in voi semplicemente dei consumatori in un mercato di possibilità indifferenziate, dove la scelta in se stessa diviene il bene, la novità si contrabbanda come bellezza, l'esperienza soggettiva soppianta la verità".

  "Cristo offre di più! Anzi, offre tutto! Solo lui, che è la Verità, può essere la Via e pertanto anche la Vita. (...) Il compito di testimone non è facile. Vi sono molti, oggi, i quali pretendono che Dio debba essere lasciato ai margini e che la religione e la fede, opportune per gli individui, debbano essere o escluse dalla vita pubblica o utilizzate solo per perseguire limitati scopi pragmatici. Questa visione secolarizzata tenta di spiegare la vita umana e di plasmare la società con pochi riferimenti o con nessun riferimento al Creatore. Si presenta come una forza neutrale, imparziale e rispettosa di ciascuno. In realtà, come ogni ideologia, il secolarismo impone una visione globale. Se Dio è irrilevante nella vita pubblica, allora la società potrà essere plasmata secondo un'immagine priva di Dio, e il dibattito e la politica riguardanti il bene comune saranno condotti più alla luce delle conseguenze che dei principi radicati nella verità".

  "Tuttavia" - ha osservato il Papa - "l'esperienza mostra che il discostarsi dal disegno di Dio creatore provoca un disordine che ha inevitabili ripercussioni sul resto del creato (cfr Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1990, 5). Quando Dio viene eclissato, la nostra capacità di riconoscere l'ordine naturale, lo scopo e il 'bene' comincia a svanire".

  Benedetto XVI ha invitato i giovani a rimanere "vigili quanto ai segni del nostro volgere le spalle alla struttura morale di cui Dio ha dotato l'umanità" e a "riconoscere che l'innata dignità di ogni individuo poggia sulla sua più profonda identità, quale immagine del Creatore, e che perciò i diritti umani sono universali, basati sulla legge naturale, e non qualcosa dipendente da negoziati o da condiscendenza, men che meno da compromesso. E così siamo condotti a riflettere su quale posto hanno nelle nostre società i poveri, i vecchi, gli immigranti, i privi di voce. Come può essere che la violenza domestica tormenti tante madri e bambini? Come può essere che lo spazio umano più bello e sacro, il grembo materno, sia diventato luogo di violenza indicibile?".

  "La creazione di Dio è unica ed è buona" - ha concluso Papa Benedetto XVI - "Le preoccupazioni per la non violenza, lo sviluppo sostenibile, la giustizia e la pace, la cura del nostro ambiente sono di vitale importanza per l'umanità. Tutto ciò non può però essere compreso a prescindere da una profonda riflessione sull'innata dignità di ogni vita umana dal concepimento fino alla morte naturale, una dignità che è conferita da Dio stesso e perciò inviolabile".

  "Il nostro mondo si è stancato dell'avidità, dello sfruttamento e della divisione, del tedio di falsi idoli e di risposte ipocrite, e della pena di false promesse. Il nostro cuore e la nostra mente anelano ad una visione della vita dove regni l'amore, dove i doni siano condivisi, dove si edifichi l'unità, dove la libertà trovi il proprio significato nella verità, e dove l'identità sia fondata in una comunione rispettosa. Questa è opera dello Spirito Santo! Questa è la speranza offerta dal Vangelo di Gesù Cristo!"

  Al termine della cerimonia, il Santo Padre ha raggiunto in auto panoramica la St. Mary's Cathedral House per la cena in privato e il pernottamento. Durante il percorso Benedetto XVI ha salutato numerose persone che si affollavano nelle adiacenze della Sydney Opera House, simbolo della città e dal 2007, patrimonio mondiale dell'umanità.
PV-AUSTRALIA/ACCOGLIENZA/SYDNEY                 VIS 20080717 (1360)


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