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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 28 settembre 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Michael J. Hoeppner, Vescovo di Crookston (superficie: 44.574; popolazione: 250.941; cattolici: 35.780; sacerdoti: 45; religiosi: 123; diaconi permanenti: 13), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Winona (Stati Uniti d'America), nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975. Finora Vicario Generale della Diocesi di Winona (Stati Uniti d'America), succede al Vescovo Victor H. Balke, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
NER:RE/.../HOEPPNER:BALKE                           VIS 20070928 (110)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Una Delegazione della "Hochschule für katholische Kirchenmusik und Musikpädagogik", di Regensburg.

- L'Arcivescovo Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- Il Signor Giuseppe Balboni Acqua, Ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, in visita di congedo.
AP/.../...                                         VIS 20070928 (70)


CRISTIANI E MUSULMANI PROMUOVANO CULTURA DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del Messaggio annuale a tutti i musulmani per la fine del Ramadan, del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, firmato dal Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Dicastero e dall'Arcivescovo Pier Luigi Celata, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio. Tema del Messaggio di quest'anno ('Id al-Fitr E / 2007 A.D.), è: "Cristiani e Musulmani: chiamati a promuovere una cultura di pace".

 Di seguito riportiamo alcuni estratti del documento:

  "Nel travagliato periodo che stiamo attraversando, i membri delle religioni hanno soprattutto il dovere, in quanto servitori dell'Onnipotente, di operare a favore della pace, rispettando sia le convinzioni personali e comunitarie di ciascuno che la libertà della pratica religiosa. La libertà di religione, che non si riduce alla semplice libertà di culto, è infatti uno degli aspetti essenziali della libertà di coscienza, che è propria di ogni persona ed è la pietra angolare dei diritti umani. È prendendo in considerazione questa esigenza che potrà essere edificata una cultura della pace e della solidarietà fra gli uomini, e tutti potranno impegnarsi risolutamente per costruire una società sempre più fraterna, facendo tutto ciò che è in loro potere per rifiutare qualsiasi forma di violenza, per denunciare e respingere ogni ricorso alla violenza, che non può mai avere delle motivazioni religiose, poiché essa offende l'immagine di Dio nell'uomo".

  "Sappiamo tutti che la violenza, in primo luogo il terrorismo che colpisce ciecamente e fa numerose vittime soprattutto tra gli innocenti, è incapace di risolvere i conflitti e non può che mettere in moto l'ingranaggio mortale dell'odio distruttore, a discapito dell'uomo e delle società".

  "Spetta a noi tutti, in quanto persone religiose, essere anzitutto educatori a favore della pace, dei diritti dell'uomo, di una libertà rispettosa di ciascuno, ma anche di una vita sociale sempre più forte, poiché l'uomo deve prendersi cura dei propri fratelli e sorelle in umanità, senza alcuna discriminazione. Nessuno può essere escluso dalla comunità nazionale a motivo della razza, della religione, né di qualunque altra caratteristica personale. (...) Spetta a noi, in particolare, formare in questo spirito le giovani generazioni che avranno la responsabilità del mondo di domani. Prima di tutto le famiglie, poi coloro che hanno responsabilità nel campo dell'educazione e l'insieme delle Autorità civili e religiose, hanno il dovere di curare la diffusione di un insegnamento giusto e di dare a ciascuno un'educazione appropriata nei diversi campi menzionati, in particolare un'educazione civica, che invita ogni giovane a rispettare coloro che lo circondano ed a considerarli come fratelli e sorelle con i quali è chiamato a vivere quotidianamente non nell'indifferenza ma con attenzione fraterna".

  "In questo spirito, bisogna considerare importanti la continuazione e l'intensificazione del dialogo fra cristiani e musulmani, nella sua dimensione educatrice e culturale, perché si mobilitino tutte le forze a servizio dell'uomo e dell'umanità, perché le giovani generazioni non formino dei blocchi culturali o religiosi gli uni contro gli altri, ma siano autentici fratelli e sorelle in umanità. Il dialogo è uno strumento che ci può aiutare ad uscire dalla spirale senza fine dei conflitti e delle molteplici tensioni che attraversano le nostre società, perché tutti i popoli possano vivere nella serenità e nella pace, nel rispetto reciproco e nell'armonia fra le loro diverse componenti. (...) È questo l'ardente auspicio che condivido con voi: che cristiani e musulmani sviluppino sempre più delle relazioni amichevoli e costruttive per condividere le loro specifiche ricchezze, e che essi vigilino in particolare sulla qualità della loro testimonianza di credenti!".
OP/MESSAGGIO RAMADAN/TAURAN:CELATA               VIS 20070928 (590)


BENEDETTO XVI SI CONGEDA DA CASTEL GANDOLFO


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, pochi giorni prima del rientro in Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha preso congedo, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dal Vescovo Marcello Semeraro della Diocesi di Albano, da cui dipende la Residenza Estiva Castel Gandolfo, dalle comunità religiose, le Autorità civili, il personale delle Ville Pontificie, i funzionari e gli agenti delle diverse Forze dell'Ordine italiane e del Corpo della Gendarmeria Vaticana e della Guardia Svizzera, incaricati della sicurezza e della vigilanza durante il soggiorno del Papa.

  "Mi piacerebbe soffermarmi a parlare con ciascuno di voi" - ha detto il Santo Padre - "e ringraziarvi personalmente per l'apporto che, con premura e generosità, date al buon funzionamento dell'attività del Papa qui, a Castel Gandolfo".   

  "Si tratta spesso di prestazioni nascoste che vi obbligano ad orari faticosi, rimanendo lontano da casa per lunghe ore. In questo modo anche le vostre famiglie sono coinvolte nei sacrifici che dovete affrontare. Per questo, mi preme assicurarvi nuovamente della mia più viva riconoscenza, che estendo ai vostri familiari".
AC/CONGEDO/CASTEL GANDOLFO                       VIS 20070928 (170)


giovedì 27 settembre 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Andrés Stanovnick, O.F.M.Cap., Arcivescovo di Corrientes (superficie: 26.218; popolazione: 946.936; cattolici: 880.649; sacerdoti: 96; religiosi: 87; diaconi permanenti: 21), Argentina. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Reconquista (Argentina), è nato a Buenos Aires (Argentina), nel 1949, ha emesso la professione religiosa nell'Ordine Cappuccino ed è stato ordinato sacerdote nel 1978, e nel 2001 ha ricevuto l'ordinazione episcopale. L'Arcivescovo Stanovnick, succede all'Arcivescovo Domingo S. Castagna, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER/.../STANOVNICK                               VIS 20070927 (103)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2007 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Ucraina, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Markiyan Trofym'yak, di Lutsk.

    - Il Vescovo Antal Majnek, O.F.M., di Mukacheve dei Latini.

    - Il Vescovo Bronislaw Bernacki, di Odessa-Simferopol.

- Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.
AL:AP/.../...                                         VIS 20070927 (80)


IL TURISMO: PORTA APERTA PER LE DONNE


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di una Lettera che il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inviato al Segretario Generale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, Dottor Francesco Frangialli, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale del Turismo, (27 settembre), sul tema: "Il turismo: porta aperta per le donne".

  Il Cardinale Segretario di Stato ricorda che secondo i dati statistici più recenti diffusi dalla O.M.T., circa il 46% della forza lavoro dell'industria turistica mondiale è femminile.

  "Nonostante questa massiccia e funzionale presenza femminile, persiste in molti casi" - scrive il Porporato - "la segregazione verticale della donna dalla gestione dirigenziale e dalla responsabilità manageriale del turismo. La causa di tale fenomeno negativo è da ricercarsi nei forti pregiudizi che fanno ancora persistere stereotipi e tradizionali attribuzioni di ruoli subalterni secondo il genere. E questo vale ovunque, ma particolarmente in quelle parti del mondo dove la considerazione morale, culturale e civile della donna la pone in condizione di minorità e di forte ingiustizia".

  Il Cardinale Bertone sottolinea ancora che dal responsabile impegno "di tutela e di promozione della donna anche ogni turista, a qualsiasi religione, classe sociale o continente appartenga, deve sentirsi in coscienza interpellato: nessuno può considerarsene esonerato! A tal fine, bisogna operare per un'effettiva uguaglianza dei diritti delle donne, garantendone la parità nel lavoro, la libertà religiosa, il rispetto delle esigenze connesse con la maternità, la corresponsione di un salario equamente retributivo".

  "Va favorito concretamente il diritto allo studio e alla qualificazione professionale della giovane e della donna" - ribadisce ancora il Segretario di Stato - "combattendo con una legislazione positiva e concorde ogni forma di ingiusto sfruttamento del suo genere e di indegna mercificazione del suo corpo. È doveroso infatti denunciare lo scandalo intollerabile di certo turismo sessuale che umilia le donne riducendole in una situazione di pratica schiavitù".

  "Nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest'anno, il Santo Padre" - ricorda il Cardinale Bertone - "ha denunciato la non sufficiente considerazione per la condizione femminile 'come portato di divisioni antropologiche persistenti in alcune culture, che riservano alla donna ancora una collocazione fortemente sottomessa all'arbitrio dell'uomo, con conseguenze lesive per la sua dignità di persona e per l'esercizio delle stesse libertà fondamentali' (n.7). Solo superando queste forme di discriminazione sarà possibile fare del turismo una carta vincente per coniugare opportunamente la gestione della vita del turista con la garanzia della qualità di vita per i residenti".
SS/GIORNATA MONDIALE TURISMO/BERTONE     VIS 20070927 (420)


UCRAINA: UNITÀ DEI CATTOLICI NELLA DIVERSITÀ DEI RITI


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2007 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i Vescovi di rito latino dell'Ucraina al termina della Visita "ad Limina Apostolorum".

  "Con vivo apprezzamento ho preso conoscenza" - ha detto il Pontefice all'inizio del suo discorso - "dello sforzo catechetico, liturgico, apostolico e caritativo delle vostre Diocesi. (...) La vostra opera pastorale, venerati Fratelli, si dispiega in un territorio nel quale convivono cattolici di rito latino e di rito greco-cattolico".

  Ponendo in risalto che "Anche fra cattolici non sempre la collaborazione riesce facile", a causa pure della diversità delle rispettive tradizioni, Benedetto XVI ha affermato che: "L'unità dei cattolici, nella diversità dei riti, e lo sforzo di manifestarla in ogni ambito, mostra il volto autentico della Chiesa Cattolica e costituisce un segno quanto mai eloquente anche per gli altri cristiani e per l'intera società".

  "Dalla vostra analisi emerge una serie di problematiche" - ha proseguito il Pontefice - "la cui soluzione esige un'indispensabile sinergia delle forze, per un rinnovato annuncio del Vangelo. I lunghi anni della dominazione atea e comunista hanno lasciato evidenti tracce nelle generazioni attuali. Esse sono altrettante sfide che vi interpellano, (...) e che sono giustamente al centro delle vostre preoccupazioni e programmazioni pastorali".

  "Se si consolida la comunione all'interno delle comunità cattoliche sarà più agevole condurre un proficuo dialogo tra la Chiesa Cattolica e le altre Chiese e Comunità ecclesiali. L'Esigenza ecumenica è fortemente avvertita da voi, che da lunghi secoli vivete insieme ai nostri fratelli ortodossi e con loro cercate di tessere un quotidiano dialogo che abbraccia tanti aspetti della vita. Le difficoltà, gli ostacoli, e persino eventuali insuccessi non rallentino il vostro e entusiasmo nell'andare in questa direzione".

  Successivamente il Papa ha affermato: "Penso (...) alla fondamentale esigenza di formare in modo adeguato i sacerdoti, perché possano compiere al meglio la loro missione; come pure alla cura delle vocazioni, che costituisce una priorità pastorale per assicurare operai alla messe del Signore".

  "Nella grande maggioranza" - ha detto ancora il Pontefice - "i sacerdoti sono testimoni di autentica abnegazione, di generosità gioiosa, di umile adattamento alle precarie situazioni in cui si trovano ad operare, talora anche con difficoltà di tipo economico. Dio li conservi e protegga sempre! Amateli, perché sono per voi collaboratori insostituibili, sosteneteli ed incoraggiateli, pregate con e per loro. (...) Abbiate cura che nei seminari sia impartita agli aspiranti al sacerdozio una formazione armonica e completa. Accompagnate con paterna sollecitudine i giovani sacerdoti nei primi passi del loro ministero e non trascurate la formazione permanente dei presbiteri".

  Il Papa ha concluso il suo discorso ribadendo che: "La formazione di un laicato che sappia rendere ragione della fede si rende in questi nostri tempi ancor più necessaria e rappresenta uno degli obbiettivi pastorali da perseguire con impegno".
AL/VESCOVI RITO LATINO/UCRAINA                   VIS 20070927 (480)


ELOGIO SPIRITO DI SAGGEZZA EVANGELICA DI PAOLO VI


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2007 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha assistito ad un Concerto offerto dall'Orchestra del Festival Internazionale "Arturo Benedetti Michelangeli" di Brescia e Bergamo (Italia), in occasione del 110° anniversario della nascita di Papa Paolo VI, nato a Concesio, Brescia, (26 settembre 1897).

  "Questa sera" - ha detto il Papa al termine del concerto - "l'ascolto di celebri brani musicali ci ha dato occasione di ricordare un illustre Papa, Paolo VI, che ha reso alla Chiesa e al mondo un servizio quanto mai prezioso in tempi non facili ed in condizioni sociali caratterizzate da profondi mutamenti culturali e religiosi".

   "Rendiamo omaggio allo spirito di saggezza evangelica con cui questo mio amato Predecessore ha saputo guidare la Chiesa durante e dopo il Concilio Vaticano II" - ha detto ancora Papa Benedetto XVI - "Egli ha avvertito, con profetica intuizione, le speranze e le inquietudini degli uomini di quell'epoca; si è sforzato di valorizzarne le esperienze positive cercando di illuminarle con la luce della verità e dell'amore di Cristo, l'unico Redentore dell'umanità".

  "L'amore che nutriva per l'umanità con i suoi progressi" - ha proseguito il Pontefice - "le meravigliose scoperte, i vantaggi e le agevolazioni della scienza e della tecnica, non gli ha però impedito di porre in evidenza le contraddizioni, gli errori e i rischi di un progresso scientifico e tecnologico sganciato da un saldo riferimento a valori etici e spirituali".
 
  "Paolo VI è stato prudente e coraggioso nel guidare la Chiesa con un realismo ed un ottimismo evangelico, alimentati da indomita fede. Egli ha auspicato l'avvento della 'civiltà dell'amore', convinto che la carità evangelica costituisce l'elemento indispensabile per costruire un'autentica fraternità universale. (...) I suoi successori hanno raccolto l'eredità spirituale del Servo di Dio Paolo VI, e sulla stessa scia hanno camminato".
BXVI-CONCERTO/ANNIVERSARIO:PAOLO VI/...               VIS 20070927 (320)


mercoledì 26 settembre 2007

GIOVANNI CRISOSTOMO PADRE DOTTRINA SOCIALE CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI, in occasione dell'Udienza Generale di questa mattina, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 20.000 persone, ha proseguito la riflessione su San Giovanni Crisostomo.

  Benedetto XVI ha ricordato la nomina del grande Padre della Chiesa, nel 397, a Vescovo di Costantinopoli, capitale dell'Impero romano d'Oriente ed il suo progetto di "riforma della sua Chiesa: l'austerità del palazzo episcopale doveva essere di esempio per tutti - clero, vedove, monaci, persone della corte e ricchi. (...) Sollecito per i poveri, Giovanni fu chiamato anche 'l'Elemosiniere'. Da attento amministratore, infatti, era riuscito a creare istituzioni caritative molto apprezzate".

  "Come vero Pastore, trattava tutti in modo cordiale e paterno. In particolare, riservava accenti sempre teneri per la donna e cure speciali per il matrimonio e la famiglia. Invitava i fedeli a partecipare alla vita liturgica, da lui resa splendida e attraente con geniale creatività. Nonostante il cuore buono non ebbe una vita tranquilla. Pastore della capitale dell'Impero, si trovò coinvolto spesso in questioni e intrighi politici, a motivo dei suoi continui rapporti con le autorità e le situazioni civili".  Infine subì la condanna all'esilio e morì nel 407.

  "Di Giovanni Crisostomo si disse che," - ha spiegato il Santo Padre - "quando fu assiso sul trono della Nuova Roma, cioè Costantinopoli, Dio fece vedere in lui un secondo Paolo, un dottore dell'Universo. In realtà, nel Crisostomo c'è un'unità sostanziale di pensiero e di azione ad Antiochia come a Costantinopoli. (...) Meditando sulle otto opere compiute da Dio nella sequenza dei sei giorni nel commento della Genesi, il Crisostomo vuole riportare i fedeli dalla creazione al Creatore (...). Dio diventa il Dio della condiscendenza, che invia all'uomo caduto e straniero una lettera, la Sacra Scrittura, cosicché creazione e Scrittura si completano".

  "Dio è chiamato 'padre tenero', medico delle anime, madre e amico affettuoso. (...) Dio non solo ci trasmette una lettera: in definitiva, scende Lui stesso, si incarna, diventa realmente 'Dio con noi', nostro fratello fino alla morte sulla Croce. E a questi tre passi - Dio è visibile nella creazione, Dio ci dà una sua lettera, Dio scende e diventa uno di noi - si aggiunge alla fine un quarto passo. All'interno della vita e dell'azione del cristiano, il principio vitale e dinamico è lo Spirito Santo (Pneuma), che trasforma le realtà del mondo. Dio entra nella nostra stessa esistenza tramite lo Spirito Santo e ci trasforma dall'interno del nostro cuore".

  Commentando gli Atti degli Apostoli, San Giovanni Crisostomo "propone il modello della Chiesa primitiva, come modello per la società, sviluppando una 'utopia' sociale (quasi una 'città ideale'). Si trattava infatti di dare un'anima e un volto cristiano alla città. In altre parole, Crisostomo ha capito che non è sufficiente fare elemosina, aiutare i poveri di volta in volta, ma è necessario creare una nuova struttura, un nuovo modello di società; un modello basato sulla prospettiva del Nuovo Testamento. È la nuova società che si rivela nella Chiesa nascente. Quindi Giovanni Crisostomo diventa realmente così uno dei grandi Padri della Dottrina Sociale della Chiesa".

  "Crisostomo sosteneva con Paolo" - ha ricordato Papa Benedetto XVI - "il primato del singolo cristiano, della persona in quanto tale, anche dello schiavo e del povero. Il suo progetto corregge così la tradizionale visione greca della 'polis', della città, in cui larghi strati della popolazione erano esclusi dai diritti di cittadinanza, mentre nella città cristiana tutti sono fratelli e sorelle con uguali diritti".

  "Al termine della sua vita" - ha concluso il Pontefice - "dall'esilio ai confini dell'Armenia, 'il luogo più remoto del mondo', Giovanni, (...) riprese il tema a lui caro del piano che Dio persegue nei confronti dell'umanità: è un piano 'indicibile e incomprensibile', ma sicuramente guidato da Lui con amore. (...) Anche se non possiamo decifrare i dettagli della storia personale e collettiva, sappiamo che il piano di Dio è sempre ispirato dal suo amore. Così, nonostante le sue sofferenze, il Crisostomo riaffermava la scoperta che Dio ama ognuno di noi con un amore infinito, e perciò vuole la salvezza di tutti".
AG/CRISOSTOMO/...                               VIS 20070926 (580)

ALTRI ATTI PONTIFICI
CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato membro della Congregazione per i Vescovi, il Cardinale Justin Francis Rigali, Arcivescovo di Philadelphia (Stati Uniti d'America).
NA/.../RIGALI                                             VIS 20070926 (40)


martedì 25 settembre 2007

PRESENTAZIONE VOLUME BEATIFICAZIONE MARTIRI SPAGNOLI

CITTA' DEL VATICANO, 25 SET. 2007 (VIS). Venerdì 5 ottobre prossimo, si terrà a Roma la presentazione del volume: "El siglo de los mártires y la persecución religiosa en España (1934-1939)", ("Il secolo dei martiri e la persecuzione religiosa in Spagna (1934-1939)", in occasione della Beatificazione di 498 martiri del XX secolo in Spagna, il 28 ottobre prossimo.

  Un Comunicato reso pubblico nel pomeriggio di ieri rende noto che nel corso della presentazione, organizzata dalla Conferenza Episcopale Spagnola (CEE), in programma alle 18:00 presso il Pontificio Istituto Agostiniano, interverranno il Professor Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant'Egidio ed autore del volume: "Il secolo dei martiri"; Monsignor Vicente Cárcel Ortí, studioso di storia della Chiesa in Spagna e Padre Juan Antonio Martínez Camino, S.I., Segretario Generale della CEE, che presenterà il volume: "Quiénes son y de dónde vienen. 498 mártires del siglo XX España", che raccoglie le biografie dei 498 futuri Beati".
.../BEATIFICAZIONE MARTIRI SPAGNA/...                   VIS 20070925 (160)


INAUGURAZIONE MUSEO FILATELICO DELLA CITTÀ DEL VATICANO


CITTA' DEL VATICANO, 25 SET. 2007 (VIS). Questa mattina si è tenuta l'inaugurazione del nuovo Museo Filatelico e Numismatico del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, situato all'interno dei Musei Vaticani.

  Il Museo raccoglie tutta la produzione filatelica e numismatica della Città del Vaticano dal 1929 ad oggi, inclusa una selezione di bozzetti, lastre tipografiche, gessi, fusioni in bronzo ed altro materiale necessario ad illustrare le varie fasi di lavorazione per la realizzazione del francobollo e della moneta. È presente anche una retrospettiva filatelica e di storia postale (1852-1870) dello Stato Pontificio. I quadri esposti all'interno del Museo sono bozzetti originali di vari artisti e sono stati utilizzati per la realizzazione di francobolli, cartoline postali e aerogrammi.

  Inoltre, anche quest'anno, la Santa Sede parteciperà alla celebrazione delle "Giornate Europee del Patrimonio", manifestazione promossa dal Consiglio d'Europa, alla quale aderiscono attualmente oltre 40 paesi del Continente. La Giornata, in programma domenica 30 settembre, ha per tema: "Europa, un patrimonio comune: le sue radici cristiane".

  In occasione della suddetta manifestazione, domenica 30 settembre, l'accesso ai Musei Vaticani sarà gratuito per l'intera giornata; gratuito sarà anche l'accesso a tutte le Catacombe di Roma. Inoltre, presso la Catacomba di San Callisto, si inaugura la mostra fotografica sul tema: "Catacombe di Roma: una meta privilegiata dei pellegrini d'Europa", che rimarrà aperta fino al 30 ottobre 2007.
.../GIORNATE EUROPEE PATRIMONIO/...                   VIS 20070925 (240)


PROTEZIONE AMBIENTE OBBLIGO MORALE


CITTA' DEL VATICANO, 25 SET. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del discorso di Monsignor Pietro Parolin, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati, alla 62° Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dedicata ai mutamenti climatici, dal titolo: "Il futuro è nelle nostre mani: come affrontare i cambiamenti climatici".

  "I cambiamenti climatici rappresentano un serio problema ed un ineludibile dovere" - ha detto Monsignor Parolin - aggiungendo anche che "La mia Delegazione desidera ribadire che la salvaguardia dell'ambiente è un imperativo morale".

  Il Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati ha ricordato che gli studi scientifici più attendibili hanno stabilito "un collegamento fra l'attività umana e i cambiamenti  climatici. Tuttavia non si devono esagerare, né minimizzare i risultati di tali valutazioni scientifiche e le rimanenti incertezze, in nome della politica, delle ideologie o dell'interesse personale. Devono invece essere studiate approfonditamente per costituire un solido fondamento sulla base del quale sensibilizzare le coscienze ed adottare efficaci misure politiche".

  Monsignor Parolin ha definito "approccio avventato" la teoria dello sfruttamento ad oltranza delle risorse del pianeta, senza badare alle ripercussioni di tale comportamento, basandosi su di "una visione del mondo fondata sulla fede". Dall'altra parte, vi sono coloro che "ritengono che il pianeta sia l'unico bene che abbiamo e l'umanità sia un irredimibile minaccia per la terra, la cui popolazione ed attività devono essere regolamentate mediante provvedimenti drastici. Crediamo fermamente che tali asserzioni porrebbero gli esseri umani e le loro esigenze al servizio di una ecologia disumana".

  "Poiché nessun paese da solo può risolvere i problemi legati all'ambiente" - ha proseguito Monsignor Parolin - "dobbiamo anteporre l'azione comune all'interesse personale. Da parte della comunità internazionale ciò presuppone l'adozione di una strategia politica coordinata ed efficace (...) in grado di rispondere a tale complessa questione e di identificare i modi ed i mezzi (...) di promuovere uno sviluppo sostenibile ed un ambiente sano. L'aspetto economico di tali modi e mezzi deve essere seriamente preso in considerazione, tenendo conto del fatto che i paesi poveri e determinati settori della società sono particolarmente vulnerabili alle conseguenze avverse dei cambiamenti climatici, a causa delle minori risorse e minori capacità di mitigare i loro effetti e di adattarsi ad ambienti alterati".

  "L'intento di perseguire un nuovo consenso internazionale sulla questione dei cambiamenti climatici" - ha concluso il Monsignor Parolin - "non sempre si accompagna ad una messa in opera ugualmente rapida ed efficace dei protocolli. Gli Stati sono liberi di adottare trattati e convenzioni internazionali, ma se le nostre parole non si convertono in azioni efficaci e responsabili, non riusciremo a sfuggire ad un triste futuro e potremmo ritrovarci a breve termine, qui riuniti, per constatare un altro fallimento collettivo".
DELSS/CAMBIAMENTI CLIMA/O.N.U.:PAROLIN               VIS 20070925 (450)


lunedì 24 settembre 2007

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2007 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Robert Bell Clune, già Ausiliare di Toronto (Canada), il 7 settembre, all'età di 86 anni.

- Il Vescovo Giovanni Cogoni, emerito di Iglesias (Italia), il 12 settembre, all'età di 91 anni.

- L'Arcivescovo Luigi Dossena, il 9 settembre, all'età di 82 anni.

- Il Vescovo Teresio Ferraroni, emerito di Como (Italia), il 4 settembre, all'età di 93 anni.

- Il Vescovo Bernhard Huhn, già Amministratore Apostolico di Görlitz (Germania), il 14 settembre, all'età di 86 anni.

- Il Vescovo José Melgoza Osorio, emerito di Netzahualcóyotl (Messico), il 4 settembre, all'età di 95 anni.

- L'Arcivescovo José Manuel Santos Ascarza, O.C.D., emerito di Concepción (Cile), il 14 settembre, all'età di 91 anni.
.../DEFUNTI/...                                   VIS 20070924 (140)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2007 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate dieci Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ucraina, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Cardinale Marian Jaworski, Arcivescovo di Lviv dei Latini, con l'Arcivescovo Coadiutore eletto Mieczyslaw Mokrzyckic e con il Vescovo Ausiliare Leon Maly.

    - Il Vescovo Leonid Maksymilian Dubrawski, O.F.M., di Kamyanets-Podilskyi dei Latini, con il Vescovo Ausiliare Jan Niemiec.

    - Il Vescovo Stanislaw Padewski, O.F.M.Cap., di Kharkiv-Zaporizhia, con il Vescovo Coadiutore Marian Buczek.

    - Il Vescovo Jan Purwinski, di Kyiv-Zhytomyr, con i Vescovi Ausiliari Stanislav Szyrokoradiuk, O.F.M.,  e Vitaliy Skomarovskyi.

  Sabato 22 settembre il Santo Padre ha ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070924 (140)


UCRAINA: INTENSIFICARE COLLABORAZIONE DI TUTTI I VESCOVI


CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2007 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, il Santo Padre ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ucraina, all'inizio della Visita "ad Limina Apostolorum". Erano presenti i Vescovi di rito latino ed i Vescovi greco-cattolici.

  Il Papa ha ricordato l'impegno dei Presuli "di proclamare e testimoniare il Vangelo nella cara terra d'Ucraina, incontrando talora non poche difficoltà, ma sorretti sempre dalla consapevolezza che Cristo guida con mano salda il suo gregge, quel gregge che Egli stesso ha affidato alle vostre mani di suoi ministri".

  "Nella varietà dei suoi riti e delle sue storiche tradizioni, l'unica Chiesa cattolica annuncia e testimonia in ogni angolo della terra lo stesso Gesù Cristo, Parola di salvezza per ogni uomo e per tutto l'uomo. Per questo il segreto dell'efficacia di ogni nostro progetto pastorale ed apostolico è innanzitutto la fedeltà a Cristo".

  "A noi, Pastori, come a tutti i fedeli" - ha ribadito Benedetto XVI - "è chiesto di vivere un'intima e costante familiarità con Lui nella preghiera e nel docile ascolto della sua parola: è questa la sola strada da percorrere per diventare in ogni ambiente segni del suo amore e strumento della sua pace e della sua concordia".

  "Sono certo che, animati da questo spirito" - ha proseguito il Pontefice - "non è difficile per voi, cari e venerati Fratelli, intensificare una cordiale collaborazione tra Vescovi latini e Vescovi greco-cattolici, per il bene dell'intero popolo cristiano. Avete così modo di coordinare i vostri piani pastorali e le vostre attività apostoliche offrendo sempre la testimonianza di quella comunione ecclesiale, che è anche condizione indispensabile per il dialogo ecumenico con i nostri fratelli ortodossi e delle altre Chiese".

  "Mi permetto di porre alla vostra attenzione" - ha detto ancora il Santo Padre - "la proposta di almeno un incontro annuale, che veda riuniti insieme i Vescovi di rito latino e quelli di rito greco-cattolico, per un'opportuna concertazione fra tutti al fine di rendere sempre più armonica ed efficace l'azione pastorale. Sono persuaso che la fraterna cooperazione fra i Pastori sarà per tutti i fedeli incoraggiamento e stimolo a crescere nell'unità e nell'entusiasmo apostolico e favorirà anche un proficuo dialogo ecumenico".
AL/.../UCRAINA                                   VIS 20070924 (370)


AFFRONTARE SPIRITO SOLIDARIETÀ SFIDE GLOBALIZZAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel ricevere in udienza il Signor José Cuadra Chamorro, nuovo Ambasciatore del Nicaragua presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, il Santo Padre Benedetto XVI ha formulato i suoi migliori auguri alla Nazione "tanto duramente provata dal recente uragano 'Felix'".

  Benedetto XVI ha nuovamente assicurato le sue preghiere per le vittime e la sua vicinanza spirituale alle numerose persone colpite, ed ha auspicato che: "Oltre gli aiuti interni, il Paese riceva generosi contributi dalla comunità internazionale".

  Il Santo Padre ha osservato successivamente che per risolvere "i diversi problemi di ordine economico, sociale e politico" del Nicaragua, è necessario "contare sempre, non soltanto sulla buona disposizione e collaborazione dei cittadini, ma soprattutto sulla collaborazione dei responsabili delle diverse istanze politiche ed economiche. È indispensabile, poi, l'unione degli sforzi e delle volontà per rendere possibile una decisa azione dei governanti di fronte alle sfide del mondo globalizzato, che devono essere affrontate con spirito di autentica solidarietà".

  Al fine di realizzare gli obiettivi del governo nicaraguegno, quali "il traguardo della 'fame zero', la lotta alla droga, l'incremento della alfabetizzazione, l'eliminazione della povertà", come pure "la riduzione delle disuguaglianze fra coloro che hanno tutto e coloro che non hanno neanche i beni di prima necessità", è "fondamentale la trasparenza e l'onestà nella gestione pubblica che, di fronte a qualunque forma di corruzione, favorisca la credibilità delle autorità davanti ai cittadini e sia determinante per un equo sviluppo".

  "Fra questi obiettivi i responsabili delle istituzioni civili" - ha detto il Papa - "troveranno nella Chiesa in Nicaragua, nonostante la scarsità delle sue risorse ma con la fermezza dei principi ispirati dal Vangelo, una sincera collaborazione per la ricerca delle giuste soluzioni. Si devono anche riconoscere gli sforzi della Chiesa di far crescere la consapevolezza e responsabilità dei cittadini promuovendo la loro partecipazione ed impegno nel dedicarsi a quanti soffrono la povertà e l'emarginazione".

  "I Vescovi del Paese (...) fedeli alla loro missione squisitamente pastorale, offrono la loro disponibilità a mantenere un dialogo ed una comunicazione costante e sincera con il Governo, contribuendo perché si creino condizioni essenziali che favoriscano una autentica riconciliazione, instaurando un clima di pace e di autentica giustizia sociale. Tuttavia "il dovere immediato di agire in favore di un ordine giusto nella società è soprattutto dei laici (...) che devono sviluppare la loro attività politica come 'carità sociale'".

  Il Santo Padre ha espresso quindi il riconoscimento della Santa Sede al Nicaragua "per la sua posizione nei forum multilaterali sui temi sociali, specialmente il rispetto della vita, di fronte a non poche pressioni interne e internazionali" e ha considerato "molto positivo che, l'anno passato, l'Assemblea Nazionale abbia approvato la deroga dell'aborto terapeutico". Il Papa ha detto anche che è "imprescindibile incrementare l'aiuto dello Stato e della società alle donne che hanno gravi problemi con la gravidanza".

  Infine Benedetto XVI ha fatto riferimento alla "urgente necessità di riscattare e promuovere i valori umani e morali, fra le tante forme di violenza, anche nel focolare domestico, frutto della disintegrazione della famiglia e della degradazione dei costumi. La Chiesa in Nicaragua è ben consapevole di tale triste realtà e cerca di affrontarla con i suoi insegnamenti e programmi pastorali, ma è anche necessario l'intervento delle istituzioni pubbliche con programmi educativi appropriati per quel che attiene all'organizzazione della vita sociale".
CD/CREDENZIALI/NICARAGUA:CUADRA                   VIS 20070924 (560)


IL DENARO PUÒ CHIUDERE L'UOMO IN UN CIECO EGOISMO


CITTA' DEL VATICANO, 23 SET. 2007 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo ed ha recitato l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini presenti.

  Nell'introdurre la preghiera mariana, il Papa ha ricordato la Visita Pastorale compiuta la mattina alla Diocesi di Velletri ed il commento, durante l'omelia, "sul retto uso dei beni terreni, un tema che in queste domeniche l'evangelista Luca, in vari modi, ha riproposto alla nostra attenzione. Raccontando la parabola di un amministratore disonesto ma assai scaltro, Cristo insegna ai suoi discepoli quale è il modo migliore di utilizzare il denaro e le ricchezze materiali, e cioè condividerli con i poveri procurandosi così la loro amicizia, in vista del Regno dei cieli".

  "Il denaro non è 'disonesto' in se stesso, ma più di ogni altra cosa può chiudere l'uomo in un cieco egoismo. Si tratta dunque di operare una sorta di 'conversione' dei beni economici: invece di usarli solo per interesse proprio, occorre pensare anche alle necessità dei poveri, imitando Cristo stesso, il quale - scrive San Paolo - 'da ricco che era si fece povero per arricchire noi con la sua povertà' (2 Cor 8,9)".

 "Sembra un paradosso: Cristo non ci ha arricchiti con la sua ricchezza, ma con la sua povertà, cioè con il suo amore che lo ha spinto a darsi totalmente a noi. Qui potrebbe aprirsi un vasto e complesso campo di riflessione sul tema della ricchezza e della povertà, anche su scala mondiale, in cui si confrontano due logiche economiche: la logica del profitto e quella della equa distribuzione dei beni, che non sono in contraddizione l'una con l'altra, purché il loro rapporto sia bene ordinato".

  "La dottrina sociale cattolica ha sempre sostenuto che l'equa distribuzione dei beni è prioritaria. Il profitto è naturalmente legittimo e, nella giusta misura, necessario allo sviluppo economico. Giovanni Paolo II così scrisse nell'Enciclica 'Centesimus annus': 'la moderna economia d'impresa comporta aspetti positivi, la cui radice è la libertà della persona, che si esprime in campo economico come in tanti altri campi' (n. 32). Tuttavia, egli aggiunse, il capitalismo non va considerato come l'unico modello valido di organizzazione economica (cfr ivi, 35)".

  "L'emergenza della fame e quella ecologica stanno a denunciare" - ha concluso il Pontefice - "con crescente evidenza, che la logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra ricchi e poveri e un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo e sostenibile".
ANG/RICCHEZZA/...                               VIS 20070924 (450)


CONDIVISIONE E NON PROFITTO COME FINE ULTIMO


CITTA' DEL VATICANO, 23 SET. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha compiuto una Visita Pastorale a Velletri, dove ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella Piazza San Clemente, antistante la Cattedrale. Dal 1993 fino all'elezione al Pontificato, il 19 aprile 2005, Papa Benedetto XVI è stato Cardinale titolare della Chiesa suburbicaria di Velletri-Segni. Suo successore come Cardinale titolare della medesima Chiesa è il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni è S.E. Monsignor Vincenzo Apicella.

  Commentando la parabola evangelica del fattore infedele, il Papa ha presentato alle migliaia di fedeli presenti alcune riflessioni sui pericoli di un attaccamento eccessivo al denaro ed ai beni materiali.

  "La vita" - ha detto il Santo Padre - "è in verità sempre una scelta: tra onestà e disonestà, tra fedeltà e infedeltà, tra egoismo e altruismo, tra bene e male. Incisiva e perentoria la conclusione del brano evangelico: 'Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro'. In definitiva, dice Gesù, occorre decidersi: 'Non potete servire a Dio e a mammona' (Lc 16,13)".

  "È necessaria quindi una decisione fondamentale tra Dio e mammona" - ha commentato il Pontefice - "è necessaria la scelta tra la logica del profitto come criterio ultimo nel nostro agire e la logica della condivisione e della solidarietà. La logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo, per il bene comune di tutti. In fondo si tratta della decisione tra l'egoismo e l'amore, tra la giustizia e la disonestà, in definitiva tra Dio e Satana".

  "Se amare Cristo e i fratelli non va considerato come qualcosa di accessorio e di superficiale, ma piuttosto lo scopo vero ed ultimo di tutta la nostra esistenza, occorre saper operare scelte di fondo, essere disposti a radicali rinunce, se necessario sino al martirio. Oggi, come ieri" - ha concluso il Pontefice - "la vita del cristiano esige il coraggio di andare contro corrente, di amare come Gesù, che è giunto sino al sacrificio di sé sulla croce".

  Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa ha benedetto una Colonna commemorativa in bronzo, donatagli un anno fa da cento città bavaresi, in occasione del Viaggio Apostolico in Germania e per i Suoi ottanta anni. L'opera è stata prodotta in due esemplari: uno si trova a Marktl am Inn, paese natale del Santo Padre e l'altra - che oggi è stata benedetta - è stata destinata dal Santo Padre come dono alla Diocesi di Velletri-Segni.

 Congedatosi infine dalle Autorità civili e religiose di Velletri, il Santo Padre è rientrato al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per la recita dell'Angelus.
PV-ITALIA/DENARO:BENI/VELLETRI                       VIS 20070924 (490)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2007 (VIS).  Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Szczecin-Kamien (Polonia), presentata dal Vescovo Jan Galecki, per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Koszalin-Kolobrzeg (Polonia), presentata dal Vescovo Tadeusz Werno, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Membri del Pontificio Comitato di Scienze Storiche i Professori Mario Sensi, Professore di Storia della Chiesa medievale presso la Pontificia Università Lateranense; Giampaolo Romanato, Professore di Storia contemporanea presso l'Università di Padova (Italia) e Werner Maleczek, Professore di Storia medievale presso l'Università di Vienna (Austria).
RE:NA/.../...                                                       VIS 20070924 (110)


I VESCOVI SIANO INNANZITUTTO UOMINI DI PREGHIERA

CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti al tradizionale incontro dei Vescovi di recente nomina, e, nel suo discorso, si è soffermato sul carattere apostolico e pastorale della preghiera del Vescovo.

  Ribadendo che "il primo posto nella vita di una successore degli Apostoli deve essere riservato a Dio", il Papa ha affermato: "Nella vostra preghiera, cari Confratelli, un particolare posto devono avere i vostri sacerdoti, affinché siano sempre perseveranti nella vocazione e fedeli alla missione presbiterale loro affidata".

  "È quanto mai edificante per ogni sacerdote" - ha proseguito il Pontefice - "sapere che il Vescovo, dal quale ha ricevuto il dono del sacerdozio o che comunque è il suo padre e amico, gli è vicino nella preghiera, nell'affetto ed è sempre pronto ad accoglierlo, ascoltarlo, sostenerlo e incoraggiarlo. Ugualmente non deve mai mancare nella preghiera del Vescovo la supplica per le nuove vocazioni. Esse devono essere chieste con insistenza a Dio, affinché chiami 'quelli che egli vuole' per il sacro ministero".

  Benedetto XVI ha esortato ancora i Presuli dicendo loro: "Nelle città in cui vivete e operate, spesso convulse e rumorose, dove l'uomo corre e si smarrisce, dove si vive come se Dio non esistesse, sappiate creare luoghi ed occasioni di preghiera, dove nel silenzio, nell'ascolto di Dio mediante la 'lectio divina', nella preghiera personale e comunitaria, l'uomo possa incontrare Dio e fare l'esperienza viva di Gesù Cristo che rivela l'autentico volto del Padre".

  "In modo particolare" - ha detto ancora il Pontefice - "vorrei esortarvi a fare della Cattedrale un esemplare casa di preghiera, soprattutto liturgica, dove la comunità diocesana riunita con il suo Vescovo possa lodare e ringraziare Dio per l'opera della salvezza e intercedere per tutti gli uomini".

  "Siate uomini di preghiera!" - ha esclamato il Santo Padre a conclusione del suo discorso - "Nel rivolgervi a Dio per voi stessi e per i vostri fedeli abbiate la fiducia dei figli, l'audacia dell'amico, la perseveranza di Abramo, che fu instancabile nell'intercessione".
AG/PREGHIERA/VESCOVI                           VIS 20070924 (360)


venerdì 21 settembre 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- L'Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, Arcivescovo Metropolita di Minsk-Mohilev (superficie: 69.800; popolazione: 4.800.000; cattolici: 210.000; sacerdoti: 74; religiosi: 111), Bielorussia, trasferendolo dall'Arcidiocesi "della Madre di Dio" a Mosca (Federazione Russa).

- Il Reverendo Don Paolo Pezzi, FSCB, Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi "della Madre di Dio" a Mosca (superficie: 2.629.000; popolazione: 58.820.000; cattolici: 200.000; sacerdoti: 128; religiosi: 267; diaconi permanenti: 1), Russia. L'Arcivescovo eletto, finora Rettore del Seminario Maggiore "Maria Regina degli Apostoli" a San Pietroburgo (Federazione Russa), è nato nel 1960 a Russi (Italia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1990.
NER:RE/.../KONDRUSIEWICZ:PEZZI                       VIS 20070921 (110)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Il Cardinale Julián Herranz, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
AP/.../...                                         VIS 20070921 (50)


ADOPERARSI NON DIFFONDERE IDEOLOGIE OSCURANO COSCIENZA


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto, questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, i duecento partecipanti all'incontro promosso dall'Internazionale Democratica di Centro e Democratico Cristiana (IDC), Presidente della quale è l'Onorevole Pier Ferdinando Casini.

  Rivolgendosi al Comitato Esecutivo, il Papa ha affermato che l'odierna visita dà l'opportunità "di offrire alla vostra attenzione alcune considerazioni su valori e ideali che sono stati forgiati o approfonditi in maniera decisiva dalla tradizione cristiana in Europa e nel mondo intero", valori quali "la centralità della persona ed il rispetto dei diritti umani, l'impegno per la pace e la promozione della giustizia per tutti".

  Tali "principi fondamentali" - ha proseguito il Pontefice - "sono tra loro correlati, come dimostra l'esperienza della storia. Quando, in effetti, i diritti umani sono violati, è la stessa dignità della persona ad essere ferita; se la giustizia vacilla, la pace è in pericolo".

  Benedetto XVI ha esortato i politici a "proseguire nello sforzo di servire il bene comune, adoperandovi a far sì che non si diffondano, né si rafforzino ideologie che possono oscurare o confondere le coscienze e veicolare una illusoria visione della verità e del bene. Esiste, ad esempio, in campo economico una tendenza che identifica il bene con il profitto e in tal modo dissolve la forza dello 'ethos' dall'interno".

  "Alcuni ritengono che la ragione umana sia incapace di cogliere la verità e, pertanto, di perseguire il bene corrispondente alla dignità della persona", mentre - ha detto ancora Papa Benedetto - "C'è poi chi valuta legittima l'eliminazione della vita umana nella sua fase prenatale o in quella terminale. Preoccupante è inoltre la crisi in cui versa la famiglia, cellula fondamentale della società fondata sul matrimonio indissolubile di un uomo e di una donna".

  Successivamente il Papa ha parlato della "difesa della libertà religiosa, diritto fondamentale insopprimibile, inalienabile ed inviolabile", ribadendo che: "L'esercizio di tale libertà comprende anche il diritto di cambiare religione, che va garantito non soltanto giuridicamente, bensì pure nella pratica quotidiana".

  "L'apertura alla trascendenza costituisce una garanzia indispensabile per la dignità umana perché ci sono aneliti ed esigenze del cuore di ogni persona che solo in Dio trovano comprensione e risposta. Non si può pertanto escludere Dio dall'orizzonte dell'uomo e della storia! Ecco perché va accolto il desiderio comune a tutte le tradizioni autenticamente religiose di mostrare pubblicamente la propria identità, senza essere costretti a nasconderla o mimetizzarla".

  "Il rispetto della religione contribuisce, inoltre, a smentire il ripetuto rimprovero di aver dimenticato Dio, con cui alcune reti terroristiche cercano pretestuosamente di giustificare le loro minacce alla sicurezza delle società occidentali. Il terrorismo rappresenta un fenomeno gravissimo, che spesso arriva a strumentalizzare Dio e disprezza in maniera ingiustificabile la vita umana".

  "La società ha certo il diritto di difendersi, ma questo diritto, come ogni altro, va sempre esercitato nel pieno rispetto delle regole morali e giuridiche anche per quanto concerne la scelta degli obiettivi e dei mezzi. Nei sistemi democratici l'uso della forza non giustifica mai la rinuncia ai principi dello stato di diritto".

  "La dottrina sociale della Chiesa Cattolica offre, al riguardo, elementi di riflessione utili per promuovere la sicurezza e la giustizia, sia a livello nazionale che internazionale, a partire dalla ragione, dal diritto naturale ed anche dal Vangelo".

  "La Chiesa sa" - ha affermato il Pontefice - "che non è suo compito far essa stessa valere politicamente questa sua dottrina: del resto suo obbiettivo è servire la formazione della coscienza nella politica e contribuire affinché cresca la percezione delle vere esigenze della giustizia e, insieme, la disponibilità ad agire in base ad esse, anche quando ciò contrastasse con situazioni di interesse personale".

  "A quanti condividono la fede in Cristo"- ha concluso il Papa - "la Chiesa chiede di testimoniarla oggi, con ancor più grande coraggio e generosità. La coerenza dei cristiani è infatti indispensabile anche nella vita politica, perché il 'sale' dell'impegno apostolico non perda il suo 'sapore' e la 'luce' degli ideali evangelici non venga oscurata nella loro azione quotidiana".
AC/.../IDC                                       VIS 20070921 (680)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Fabio Bernardo D'Onorio, O.S.B., finora Abate Ordinario di Montecassino, Arcivescovo di Gaeta (superficie: 603; popolazione: 160.150; cattolici: 152.350; sacerdoti: 81; religiosi: 246; diaconi permanenti: 18), Italia. L'Arcivescovo eletto è nato a Veroli (Frosinone), nel 1940, nel 1962 ha emesso i voti monastici, nel 1966 è stato ordinato sacerdote e nel 2004 ha ricevuto la consacrazione episcopale. L'Arcivescovo D'Onorio succede all'Arcivescovo Pier Luigi Mazzoni, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Il Reverendo César Daniel Fernández, dal 1999 Rettore del Seminario Metropolitano di Buenos Aires (Argentina), Vescovo Ausiliare di Paraná (superficie: 30.348; popolazione: 559.710; cattolici: 503.739; sacerdoti: 124; religiosi: 211), Argentina. Il Vescovo eletto è nato a Buenos Aires (Argentina), nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.
NER:RE:NEA/.../D'ONORIO:MAZZONI:FERNÁNDEZ               VIS 20070920 (150)


ALTRI ATTI PONTIFICI

ALTRI ATTI PONTIFICI
CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- L'Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, Arcivescovo Metropolita di Minsk-Mohilev (superficie: 69.800; popolazione: 4.800.000; cattolici: 210.000; sacerdoti: 74; religiosi: 111), Bielorussia, trasferendolo dall'Arcidiocesi "della Madre di Dio" a Mosca (Federazione Russa).

- Il Reverendo Don Paolo Pezzi, FSCB, Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi "della Madre di Dio" a Mosca (superficie: 2.629.000; popolazione: 58.820.000; cattolici: 200.000; sacerdoti: 128; religiosi: 267; diaconi permanenti: 1), Russia. L'Arcivescovo eletto, finora Rettore del Seminario Maggiore "Maria Regina degli Apostoli" a San Pietroburgo (Federazione Russa), è nato nel 1960 a Russi (Italia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1990.
NER:RE/.../KONDRUSIEWICZ:PEZZI                       VIS 20070921 (110)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Il Cardinale Julián Herranz, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
AP/.../...                                         VIS 20070921 (50)


ADOPERARSI NON DIFFONDERE IDEOLOGIE OSCURANO COSCIENZA


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto, questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, i duecento partecipanti all'incontro promosso dall'Internazionale Democratica di Centro e Democratico Cristiana (IDC), Presidente della quale è l'Onorevole Pier Ferdinando Casini.

  Rivolgendosi al Comitato Esecutivo, il Papa ha affermato che l'odierna visita dà l'opportunità "di offrire alla vostra attenzione alcune considerazioni su valori e ideali che sono stati forgiati o approfonditi in maniera decisiva dalla tradizione cristiana in Europa e nel mondo intero", valori quali "la centralità della persona ed il rispetto dei diritti umani, l'impegno per la pace e la promozione della giustizia per tutti".

  Tali "principi fondamentali" - ha proseguito il Pontefice - "sono tra loro correlati, come dimostra l'esperienza della storia. Quando, in effetti, i diritti umani sono violati, è la stessa dignità della persona ad essere ferita; se la giustizia vacilla, la pace è in pericolo".

  Benedetto XVI ha esortato i politici a "proseguire nello sforzo di servire il bene comune, adoperandovi a far sì che non si diffondano, né si rafforzino ideologie che possono oscurare o confondere le coscienze e veicolare una illusoria visione della verità e del bene. Esiste, ad esempio, in campo economico una tendenza che identifica il bene con il profitto e in tal modo dissolve la forza dello 'ethos' dall'interno".

  "Alcuni ritengono che la ragione umana sia incapace di cogliere la verità e, pertanto, di perseguire il bene corrispondente alla dignità della persona", mentre - ha detto ancora Papa Benedetto - "C'è poi chi valuta legittima l'eliminazione della vita umana nella sua fase prenatale o in quella terminale. Preoccupante è inoltre la crisi in cui versa la famiglia, cellula fondamentale della società fondata sul matrimonio indissolubile di un uomo e di una donna".

  Successivamente il Papa ha parlato della "difesa della libertà religiosa, diritto fondamentale insopprimibile, inalienabile ed inviolabile", ribadendo che: "L'esercizio di tale libertà comprende anche il diritto di cambiare religione, che va garantito non soltanto giuridicamente, bensì pure nella pratica quotidiana".

  "L'apertura alla trascendenza costituisce una garanzia indispensabile per la dignità umana perché ci sono aneliti ed esigenze del cuore di ogni persona che solo in Dio trovano comprensione e risposta. Non si può pertanto escludere Dio dall'orizzonte dell'uomo e della storia! Ecco perché va accolto il desiderio comune a tutte le tradizioni autenticamente religiose di mostrare pubblicamente la propria identità, senza essere costretti a nasconderla o mimetizzarla".

  "Il rispetto della religione contribuisce, inoltre, a smentire il ripetuto rimprovero di aver dimenticato Dio, con cui alcune reti terroristiche cercano pretestuosamente di giustificare le loro minacce alla sicurezza delle società occidentali. Il terrorismo rappresenta un fenomeno gravissimo, che spesso arriva a strumentalizzare Dio e disprezza in maniera ingiustificabile la vita umana".

  "La società ha certo il diritto di difendersi, ma questo diritto, come ogni altro, va sempre esercitato nel pieno rispetto delle regole morali e giuridiche anche per quanto concerne la scelta degli obiettivi e dei mezzi. Nei sistemi democratici l'uso della forza non giustifica mai la rinuncia ai principi dello stato di diritto".

  "La dottrina sociale della Chiesa Cattolica offre, al riguardo, elementi di riflessione utili per promuovere la sicurezza e la giustizia, sia a livello nazionale che internazionale, a partire dalla ragione, dal diritto naturale ed anche dal Vangelo".

  "La Chiesa sa" - ha affermato il Pontefice - "che non è suo compito far essa stessa valere politicamente questa sua dottrina: del resto suo obbiettivo è servire la formazione della coscienza nella politica e contribuire affinché cresca la percezione delle vere esigenze della giustizia e, insieme, la disponibilità ad agire in base ad esse, anche quando ciò contrastasse con situazioni di interesse personale".

  "A quanti condividono la fede in Cristo"- ha concluso il Papa - "la Chiesa chiede di testimoniarla oggi, con ancor più grande coraggio e generosità. La coerenza dei cristiani è infatti indispensabile anche nella vita politica, perché il 'sale' dell'impegno apostolico non perda il suo 'sapore' e la 'luce' degli ideali evangelici non venga oscurata nella loro azione quotidiana".
AC/.../IDC                                       VIS 20070921 (680)


giovedì 20 settembre 2007

UDIENZE

UDIENZE
CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo,  il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale del Benin, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Fidèle Agbatchi, di Parakou.

    - Il Vescovo Paul Kouassivi Vieira, di Djougou.

    - Il Vescovo Clet Feliho, di Kandi.

    - Il Vescovo Pascal N'Koué, di Natitingou.

    - Il Vescovo Martin Adjou Moumouni, di N'Dali.

    - Il Reverendo Pascal Guezodje, Amministratore Diocesano di Abomey.
AL/.../...                                VIS 20070920 (90)


VESCOVI BENIN: CORAGGIO EVANGELICO GUIDA POPOLO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i Presuli della Conferenza Episcopale del Benin al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  "Nel corso degli anni trascorsi" - ha detto il Papa ai Presuli - "voi avete dato prova di grande coraggio evangelico nella guida del Popolo di Dio fra numerose difficoltà (...), dimostrando anche il vostro interesse pastorale per le grandi questioni che la società deve affrontare, in particolare nell'ambito della giustizia e dei diritti umani".

  Esortando i Presuli africani a "sviluppare una autentica spiritualità di comunione" fra loro stessi e fra Vescovi e sacerdoti, aiutando questi ultimi ad "assumere pienamente il loro ministero sacerdotale", il Santo Padre ha vivamente incoraggiato i presbiteri "a mantenere, nella vita apostolica, un equilibrio che riservi la dovuta preminenza ad una intensa vita spirituale".

  Ricordando quanto sottolineato dai Vescovi nei loro rapporti quinquennali, e cioè che "l'influenza delle tradizioni è ancora molto presente nella vita sociale", il Santo Padre ha ribadito: "Se occorre incoraggiare i loro aspetti migliori, è però necessario ricusare quelle manifestazioni che causano danno, alimentano la paura ed escludono il prossimo. (...) Una solida formazione cristiana sarà dunque sostegno indispensabile per aiutare i fedeli a confrontare la fede con le credenze della 'tradizione'. Questa formazione deve anche consentire loro di apprendere a pregare con fiducia, per rimanere sempre vicino a Cristo e, nei giorni di angoscia, trovare nelle comunità cristiane un sostegno, attraverso segni effettivi dell'amore di Dio che rende liberi. In tale impegnativo compito, la collaborazione dei catechisti è un contributo prezioso".

  "Cari Fratelli" - ha proseguito il Pontefice - "nelle vostre diocesi, gli istituti di vita consacrata offrono un generoso contributo alla missione. (...) Invito anche i membri delle comunità contemplative a rimanere, con la loro discreta presenza, un appello permanente per tutti i credenti a ricercare incessantemente il volto di Dio e a renderGli grazie per tutti i suoi benefici".

  Benedetto XVI ha successivamente sottolineato che: "Nel contesto culturale del vostro Paese, è necessario che la presenza della Chiesa si manifesti con segni visibili che indicano il senso autentico della sua missione fra gli uomini. Fra questi, le celebrazioni liturgiche ferventi e calorose hanno un posto eminente. Nel cuore della società esse sono una eloquente testimonianza di fede resa dalle vostre comunità. È dunque importante che i fedeli partecipino alla liturgia in maniera piena, attiva e fruttuosa".

  "Perchè elementi culturali incompatibili con la fede cristiana o azioni che diano luogo a confusione non siano introdotte nella liturgia, si deve assicurare una solida formazione liturgica ai seminaristi e ai sacerdoti, permettendo l'approfondimento della conoscenza dei fondamenti, del significato e del valore teologico dei riti liturgici".

  Il Santo Padre ha inoltre ricordato che in interventi pubblici e "in diverse circostanze" i Vescovi hanno "difeso coraggiosamente i valori della famiglia e il rispetto della vita, quando minacciati da ideologie che proponevano modelli ed atteggiamenti in contrapposizione con un autentica concezione della vita umana. Vi incoraggio a continuare a profondere questo vostro impegno, che è un servizio reso a tutta la società".

  "In tale prospettiva" - ha detto ancora il Santo Padre - "la formazione dei giovani è anche una delle vostre priorità pastorali. (...) Aiutando i giovani ad acquisire una maturità umana e spirituale, fate loro scoprire Dio, (...) gli ostacoli che essi incontrano nell'impegnarsi nel matrimonio cristiano e nel vivere nella fedeltà agli impegni presi, ostacoli spesso legati alla cultura e alle tradizioni, esigono non solamente una seria preparazione a questo sacramento, ma anche un accompagnamento permanente delle famiglie, particolarmente nei momenti di maggiore difficoltà".

  "Vorrei infine esprimervi la mia soddisfazione" - ha concluso Papa Benedetto XVI - "nel constatare che, in generale, i rapporti fra cristiani e musulmani hanno luogo in un'atmosfera di comprensione reciproca. Inoltre, per evitare di vedere svilupparsi qualche forma di intolleranza e per prevenire ogni forma di violenza, occorre incoraggiare un dialogo sincero, fondato su una conoscenza reciproca sempre più autentica, in particolare mediante relazioni umane rispettose, un'intesa sui valori della vita ed una cooperazione reciproca in tutto ciò che promuove il benessere comune. Un tale dialogo richiede anche la preparazione di persone competenti per aiutare a conoscere e a comprendere i valori religiosi che noi abbiamo in comune nel leale rispetto delle differenze".
AL/.../BENIN                                               VIS 20070920 (740)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Fabio Bernardo D'Onorio, O.S.B., finora Abate Ordinario di Montecassino, Arcivescovo di Gaeta (superficie: 603; popolazione: 160.150; cattolici: 152.350; sacerdoti: 81; religiosi: 246; diaconi permanenti: 18), Italia. L'Arcivescovo eletto è nato a Veroli (Frosinone), nel 1940, nel 1962 ha emesso i voti monastici, nel 1966 è stato ordinato sacerdote e nel 2004 ha ricevuto la consacrazione episcopale. L'Arcivescovo D'Onorio succede all'Arcivescovo Pier Luigi Mazzoni, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Il Reverendo César Daniel Fernández, dal 1999 Rettore del Seminario Metropolitano di Buenos Aires (Argentina), Vescovo Ausiliare di Paraná (superficie: 30.348; popolazione: 559.710; cattolici: 503.739; sacerdoti: 124; religiosi: 211), Argentina. Il Vescovo eletto è nato a Buenos Aires (Argentina), nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.
NER:RE:NEA/.../D'ONORIO:MAZZONI:FERNÁNDEZ               VIS 20070920 (150)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo,  il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale del Benin, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Fidèle Agbatchi, di Parakou.

    - Il Vescovo Paul Kouassivi Vieira, di Djougou.

    - Il Vescovo Clet Feliho, di Kandi.

    - Il Vescovo Pascal N'Koué, di Natitingou.

    - Il Vescovo Martin Adjou Moumouni, di N'Dali.

    - Il Reverendo Pascal Guezodje, Amministratore Diocesano di Abomey.
AL/.../...                                VIS 20070920 (90)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo,  il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale del Benin, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Fidèle Agbatchi, di Parakou.

    - Il Vescovo Paul Kouassivi Vieira, di Djougou.

    - Il Vescovo Clet Feliho, di Kandi.

    - Il Vescovo Pascal N'Koué, di Natitingou.

    - Il Vescovo Martin Adjou Moumouni, di N'Dali.

    - Il Reverendo Pascal Guezodje, Amministratore Diocesano di Abomey.
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VESCOVI BENIN: CORAGGIO EVANGELICO GUIDA POPOLO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i Presuli della Conferenza Episcopale del Benin al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  "Nel corso degli anni trascorsi" - ha detto il Papa ai Presuli - "voi avete dato prova di grande coraggio evangelico nella guida del Popolo di Dio fra numerose difficoltà (...), dimostrando anche il vostro interesse pastorale per le grandi questioni che la società deve affrontare, in particolare nell'ambito della giustizia e dei diritti umani".

  Esortando i Presuli africani a "sviluppare una autentica spiritualità di comunione" fra loro stessi e fra Vescovi e sacerdoti, aiutando questi ultimi ad "assumere pienamente il loro ministero sacerdotale", il Santo Padre ha vivamente incoraggiato i presbiteri "a mantenere, nella vita apostolica, un equilibrio che riservi la dovuta preminenza ad una intensa vita spirituale".

  Ricordando quanto sottolineato dai Vescovi nei loro rapporti quinquennali, e cioè che "l'influenza delle tradizioni è ancora molto presente nella vita sociale", il Santo Padre ha ribadito: "Se occorre incoraggiare i loro aspetti migliori, è però necessario ricusare quelle manifestazioni che causano danno, alimentano la paura ed escludono il prossimo. (...) Una solida formazione cristiana sarà dunque sostegno indispensabile per aiutare i fedeli a confrontare la fede con le credenze della 'tradizione'. Questa formazione deve anche consentire loro di apprendere a pregare con fiducia, per rimanere sempre vicino a Cristo e, nei giorni di angoscia, trovare nelle comunità cristiane un sostegno, attraverso segni effettivi dell'amore di Dio che rende liberi. In tale impegnativo compito, la collaborazione dei catechisti è un contributo prezioso".

  "Cari Fratelli" - ha proseguito il Pontefice - "nelle vostre diocesi, gli istituti di vita consacrata offrono un generoso contributo alla missione. (...) Invito anche i membri delle comunità contemplative a rimanere, con la loro discreta presenza, un appello permanente per tutti i credenti a ricercare incessantemente il volto di Dio e a renderGli grazie per tutti i suoi benefici".

  Benedetto XVI ha successivamente sottolineato che: "Nel contesto culturale del vostro Paese, è necessario che la presenza della Chiesa si manifesti con segni visibili che indicano il senso autentico della sua missione fra gli uomini. Fra questi, le celebrazioni liturgiche ferventi e calorose hanno un posto eminente. Nel cuore della società esse sono una eloquente testimonianza di fede resa dalle vostre comunità. È dunque importante che i fedeli partecipino alla liturgia in maniera piena, attiva e fruttuosa".

  "Perchè elementi culturali incompatibili con la fede cristiana o azioni che diano luogo a confusione non siano introdotte nella liturgia, si deve assicurare una solida formazione liturgica ai seminaristi e ai sacerdoti, permettendo l'approfondimento della conoscenza dei fondamenti, del significato e del valore teologico dei riti liturgici".

  Il Santo Padre ha inoltre ricordato che in interventi pubblici e "in diverse circostanze" i Vescovi hanno "difeso coraggiosamente i valori della famiglia e il rispetto della vita, quando minacciati da ideologie che proponevano modelli ed atteggiamenti in contrapposizione con un autentica concezione della vita umana. Vi incoraggio a continuare a profondere questo vostro impegno, che è un servizio reso a tutta la società".

  "In tale prospettiva" - ha detto ancora il Santo Padre - "la formazione dei giovani è anche una delle vostre priorità pastorali. (...) Aiutando i giovani ad acquisire una maturità umana e spirituale, fate loro scoprire Dio, (...) gli ostacoli che essi incontrano nell'impegnarsi nel matrimonio cristiano e nel vivere nella fedeltà agli impegni presi, ostacoli spesso legati alla cultura e alle tradizioni, esigono non solamente una seria preparazione a questo sacramento, ma anche un accompagnamento permanente delle famiglie, particolarmente nei momenti di maggiore difficoltà".

  "Vorrei infine esprimervi la mia soddisfazione" - ha concluso Papa Benedetto XVI - "nel constatare che, in generale, i rapporti fra cristiani e musulmani hanno luogo in un'atmosfera di comprensione reciproca. Inoltre, per evitare di vedere svilupparsi qualche forma di intolleranza e per prevenire ogni forma di violenza, occorre incoraggiare un dialogo sincero, fondato su una conoscenza reciproca sempre più autentica, in particolare mediante relazioni umane rispettose, un'intesa sui valori della vita ed una cooperazione reciproca in tutto ciò che promuove il benessere comune. Un tale dialogo richiede anche la preparazione di persone competenti per aiutare a conoscere e a comprendere i valori religiosi che noi abbiamo in comune nel leale rispetto delle differenze".
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VESCOVI BENIN: CORAGGIO EVANGELICO GUIDA POPOLO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i Presuli della Conferenza Episcopale del Benin al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  "Nel corso degli anni trascorsi" - ha detto il Papa ai Presuli - "voi avete dato prova di grande coraggio evangelico nella guida del Popolo di Dio fra numerose difficoltà (...), dimostrando anche il vostro interesse pastorale per le grandi questioni che la società deve affrontare, in particolare nell'ambito della giustizia e dei diritti umani".

  Esortando i Presuli africani a "sviluppare una autentica spiritualità di comunione" fra loro stessi e fra Vescovi e sacerdoti, aiutando questi ultimi ad "assumere pienamente il loro ministero sacerdotale", il Santo Padre ha vivamente incoraggiato i presbiteri "a mantenere, nella vita apostolica, un equilibrio che riservi la dovuta preminenza ad una intensa vita spirituale".

  Ricordando quanto sottolineato dai Vescovi nei loro rapporti quinquennali, e cioè che "l'influenza delle tradizioni è ancora molto presente nella vita sociale", il Santo Padre ha ribadito: "Se occorre incoraggiare i loro aspetti migliori, è però necessario ricusare quelle manifestazioni che causano danno, alimentano la paura ed escludono il prossimo. (...) Una solida formazione cristiana sarà dunque sostegno indispensabile per aiutare i fedeli a confrontare la fede con le credenze della 'tradizione'. Questa formazione deve anche consentire loro di apprendere a pregare con fiducia, per rimanere sempre vicino a Cristo e, nei giorni di angoscia, trovare nelle comunità cristiane un sostegno, attraverso segni effettivi dell'amore di Dio che rende liberi. In tale impegnativo compito, la collaborazione dei catechisti è un contributo prezioso".

  "Cari Fratelli" - ha proseguito il Pontefice - "nelle vostre diocesi, gli istituti di vita consacrata offrono un generoso contributo alla missione. (...) Invito anche i membri delle comunità contemplative a rimanere, con la loro discreta presenza, un appello permanente per tutti i credenti a ricercare incessantemente il volto di Dio e a renderGli grazie per tutti i suoi benefici".

  Benedetto XVI ha successivamente sottolineato che: "Nel contesto culturale del vostro Paese, è necessario che la presenza della Chiesa si manifesti con segni visibili che indicano il senso autentico della sua missione fra gli uomini. Fra questi, le celebrazioni liturgiche ferventi e calorose hanno un posto eminente. Nel cuore della società esse sono una eloquente testimonianza di fede resa dalle vostre comunità. È dunque importante che i fedeli partecipino alla liturgia in maniera piena, attiva e fruttuosa".

  "Perchè elementi culturali incompatibili con la fede cristiana o azioni che diano luogo a confusione non siano introdotte nella liturgia, si deve assicurare una solida formazione liturgica ai seminaristi e ai sacerdoti, permettendo l'approfondimento della conoscenza dei fondamenti, del significato e del valore teologico dei riti liturgici".

  Il Santo Padre ha inoltre ricordato che in interventi pubblici e "in diverse circostanze" i Vescovi hanno "difeso coraggiosamente i valori della famiglia e il rispetto della vita, quando minacciati da ideologie che proponevano modelli ed atteggiamenti in contrapposizione con un autentica concezione della vita umana. Vi incoraggio a continuare a profondere questo vostro impegno, che è un servizio reso a tutta la società".

  "In tale prospettiva" - ha detto ancora il Santo Padre - "la formazione dei giovani è anche una delle vostre priorità pastorali. (...) Aiutando i giovani ad acquisire una maturità umana e spirituale, fate loro scoprire Dio, (...) gli ostacoli che essi incontrano nell'impegnarsi nel matrimonio cristiano e nel vivere nella fedeltà agli impegni presi, ostacoli spesso legati alla cultura e alle tradizioni, esigono non solamente una seria preparazione a questo sacramento, ma anche un accompagnamento permanente delle famiglie, particolarmente nei momenti di maggiore difficoltà".

  "Vorrei infine esprimervi la mia soddisfazione" - ha concluso Papa Benedetto XVI - "nel constatare che, in generale, i rapporti fra cristiani e musulmani hanno luogo in un'atmosfera di comprensione reciproca. Inoltre, per evitare di vedere svilupparsi qualche forma di intolleranza e per prevenire ogni forma di violenza, occorre incoraggiare un dialogo sincero, fondato su una conoscenza reciproca sempre più autentica, in particolare mediante relazioni umane rispettose, un'intesa sui valori della vita ed una cooperazione reciproca in tutto ciò che promuove il benessere comune. Un tale dialogo richiede anche la preparazione di persone competenti per aiutare a conoscere e a comprendere i valori religiosi che noi abbiamo in comune nel leale rispetto delle differenze".
AL/.../BENIN                                               VIS 20070920 (740)


mercoledì 19 settembre 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI



CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Francisco Carlos da Silva, Vescovo di Ituiutaba (superficie: 22.742; popolazione: 345.000; cattolici: 295.000; sacerdoti: 42; religiosi: 43), Brasile. Il Vescovo eletto, è nato a Tabatinga (Brasile), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. È stato finora Parroco della Parrocchia "São Sebastião" a Borborema (Brasile).
NER/.../DA SILVA                                     VIS 20070919 (70)

SAN GIOVANNI CRISOSTOMO: ESEMPIO DI COERENZA DI VITA


CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI, proseguendo le catechesi sui Padri della Chiesa, ha dedicato la catechesi per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, a San Giovanni Crisostomo.

    Ricordando che quest'anno ricorre il sedicesimo centenario della morte di San Giovanni Crisostomo (407-2007), nato nel 349 ad Antiochia di Siria, oggi Antakya nel sud della Turchia, il Santo Padre ha detto: "Crisostomo, cioè 'Bocca d'oro' per la sua eloquenza, può dirsi vivo ancora oggi, anche a motivo delle sue opere".
 
   "Diacono nel 381 e presbitero nel 386, divenne celebre predicatore nelle chiese della sua città" - ha specificato il Pontefice - "Il 387 fu lo 'anno eroico' di Giovanni, quello della cosiddetta 'rivolta delle statue'. Il popolo abbatté le statue imperiali, in segno di protesta contro l'aumento delle tasse".

   "Il Crisostomo si colloca tra i Padri più prolifici: di lui ci sono giunti 17 trattati, più di 700 omelie autentiche, i commenti a Matteo e a Paolo (Lettere ai Romani, ai Corinti, agli Efesini e agli Ebrei), e 241 lettere. Non fu un teologo speculativo" - ha rilevato il Santo Padre - "Trasmise, però, la dottrina tradizionale e sicura della Chiesa in un'epoca di controversie teologiche suscitate soprattutto dall'arianesimo, cioè dalla negazione della divinità di Cristo".

  "La sua è una teologia squisitamente pastorale" - ha detto ancora il Papa - "in cui è costante la preoccupazione della coerenza tra il pensiero espresso dalla parola e il vissuto esistenziale. È questo, in particolare, il filo conduttore delle splendide catechesi, con le quali preparava i catecumeni a ricevere il Battesimo".

  "Giovanni Crisostomo si preoccupa di accompagnare con i suoi scritti lo sviluppo integrale della persona, nelle dimensioni fisica, intellettuale e religiosa".

  "Le varie fasi della crescita sono paragonate ad altrettanti mari di un immenso oceano: ''Il primo di questi mari è l'infanzia' (Omelia 81,5 sul Vangelo di Matteo). Infatti 'proprio in questa prima età si manifestano le inclinazioni al vizio e alla virtù'. Perciò la legge di Dio deve essere fin dall'inizio impressa nell'anima 'come su una tavoletta di cera' (Omelia 3,1 sul Vangelo di Giovanni): di fatto è questa l'età più importante".

  "Dobbiamo tener presente come è fondamentale che in questa prima fase della vita entrino realmente nell'uomo i grandi orientamenti che danno la prospettiva giusta all'esistenza. Crisostomo perciò raccomanda: 'Fin dalla più tenera età premunite i bambini con armi spirituali, e insegnate loro a segnare la fronte con la mano' (Omelia 12,7 sulla prima Lettera ai Corinzi).

  '''Alla infanzia'" - si legge in un'omelia del Santo - "segue il mare dell'adolescenza, dove i venti soffiano violenti..., perchè in noi cresce... la concupiscenza' (Omelia 81,5 sul Vangelo di Matteo). Giungono infine il fidanzamento e il matrimonio: 'Alla giovinezza succede l'età della persona matura, nella quale sopraggiungono gli impegni di famiglia: è il tempo di cercare moglie' (ibid.). Del matrimonio egli ricorda i fini, arricchendoli con il richiamo alla virtù della temperanza - di una ricca trama di rapporti personalizzati. Gli sposi ben preparati sbarrano così la via al divorzio: tutto si svolge con gioia e si possono educare i figli alla virtù. Quando poi nasce il primo bambino, questi è 'come un ponte; i tre diventano una carne sola, poiché il figlio congiunge le due parti' (Omelia 12,5 sulla Lettera ai Colossesi), e i tre costituiscono 'una famiglia, piccola Chiesa' (Omelia 20,6 sulla Lettera agli Efesini)".

  Infine il Santo Padre ha ricordato che, nei suoi scritti, San Giovanni Crisostomo si rivolge anche ai fedeli laici che "col Battesimo assumono l'ufficio sacerdotale, regale e profetico. (...) Questa lezione del Crisostomo sulla presenza autenticamente cristiana dei fedeli laici nella famiglia e nella società, rimane ancor oggi più che mai attuale".
AG/SAN GIOVANNI CRISOSTOMO/...                       VIS 20070919 (630)


martedì 18 settembre 2007

IN MEMORIAM

IN MEMORIAM
CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2007 (VIS). Riportiamo di seguito i dati relativi ai Presuli mancati negli ultimi due mesi:

- Il Vescovo Miguel Angel Araújo Iglesias, emerito di Mondoñedo-Ferrol (Spagna), il 22 luglio, all'età di 87 anni.

- Il Vescovo Alejo Benedicto Gilligan, emerito di Nueve de Julio (Argentina), il 17 luglio, all'età di 91 anni.

- Il Vescovo Endre Kovács, O.Cist., già Ausiliare di Eger (Ungheria), il 29 luglio, all'età di 79 anni.

- Il Vescovo Enrique Pélach y Feliu, emerito di Abancay (Perù), il 19 luglio, all'età di 89 anni.

- Il Vescovo Juan Félix Pepén y Soliman, già Ausiliare di Santo Domingo, (Repubblica Dominicana), il 21 luglio, all'età di 87 anni.

- Il Vescovo Hubert Patrick O'Connor, O.M.I., emerito di Prince George (Canada), il 24 luglio, all'età di 79 anni.

- L'Arcivescovo João Resende Costa, S.D.B., emerito di Belo Horizonte (Brasile), il 21 luglio, all'età di 96 anni.

- L'Arcivescovo Lawrence Khai-Saen-Phon-On, emerito di Thare and Nonseng (Tailandia), il 24 luglio, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Quirino Adolfo Schmitz, O.F.M., emerito di Teófilo Otoni (Brasile), il 20 luglio, all'età di 88 anni.

- Il Cardinale Édouard Gagnon, P.S.S., Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia e Presidente emerito del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, il 25 agosto, all'età di 89 anni.

- Il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo emerito di Parigi (Francia), il 5 agosto, all'età di 80 anni.

- Il Vescovo Máximo André Biennès, T.O.R., emerito di São Luiz de Cáceres (Brasile), il 10 agosto, all'età di 86 anni.

- L'Arcivescovo Domenico Caloyera, O.P., emerito di Izmir (Turchia), il 7 agosto, all'età di 92 anni.

- Il Vescovo Franco Dalla Valle, S.D.B., di Juína (Brasile), il 2 agosto, all'età di 62 anni.

- Il Vescovo Gerard Louis Frey, emerito di Lafayette (Stati Uniti d'America), il 16 agosto, all'età di 93 anni.

- Il Vescovo Augustine Harris, emerito di Middlesbrough (Gran Bretagna), il 30 agosto, all'età di 89 anni.

- Il Vescovo Peter Saburo Hirata, P.S.S., emerito di Fukuoka (Giappone), il 5 agosto, all'età di 93 anni.

- Il Vescovo José Ramón Santos Iztueta Mendizábal, C.P., Vescovo Prelato emerito di Moyobamba (Perù), il 27 agosto, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Vicente C. Manuel, S.V.D., già Vicario Apostolico di San Jose in Mindoro (Filippine), il 18 agosto, all'età di 68 anni.

- Il Vescovo Lino Vomboemmel, O.F.M., emerito di Santarém (Brasile), il 6 agosto, all'età di 73 anni.

- L'Arcivescovo Vicente Angelo José Marchetti Zioni, emerito di Botucatu (Brasile), il 9 agosto, all'età di 95 anni.
.../DEFUNTI/...                                   VIS 20070918 (430)


lunedì 17 settembre 2007

CLARISSE: PREZIOSO SERVIZIO OPERA APOSTOLICA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 15 SET. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, le monache clarisse del Monastero dell'Immacolata Concezione di Albano, che si trova nel territorio delle Ville Pontificie.

  Benedetto XVI ha espresso la sua sincera gratitudine alla Fraternità "per il sostegno quotidiano della preghiera e per l'intensa vostra partecipazione spirituale alla missione del Pastore della Chiesa universale. Nel silenzio della clausura e nel dono totale ed esclusivo di voi stesse a Cristo secondo il carisma francescano, voi rendete alla Chiesa un prezioso servizio".

  "Ecco (...), care Sorelle, ciò che il Papa attende da voi: che siate fiaccole ardenti di amore, 'mani giunte' che vegliano in preghiera incessante, distaccate totalmente dal mondo, per sostenere il ministero di colui che Gesù ha chiamato a guidare la sua Chiesa".

  "Non ha sempre eco nella pubblica opinione" - ha rilevato il Papa - "l'impegno silenzioso di coloro che, come voi, cercano di mettere in pratica con semplicità e gioia il Vangelo 'sine glossa', ma - siate certe - è veramente straordinario l'apporto che voi date all'opera apostolica e missionaria della Chiesa nel mondo, e Iddio continuerà a benedirvi con il dono di tante vocazioni come ha fatto sinora".

  "Care Sorelle Clarisse, San Francesco, Santa Chiara e i tanti santi e sante del vostro Ordine vi aiutino a 'perseverare fedelmente sino alla fine' nella vostra vocazione. (...) Vi ottenga la Vergine Addolorata il dono di seguire il suo divin Figlio crocifisso e di abbracciare con serenità le difficoltà e le prove dell'esistenza quotidiana".
AC/.../CLARISSE                                           VIS 20070917 (270)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna; il Cardinale Attilio Nicora, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica ed il Vescovo di Alessandria Monsignor Giuseppe Versaldi, Membri del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

- Il Cardinale Agostino Vallini, che è Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Presidente della Commissione per gli Avvocati.

- L'Arcivescovo Marco Dino Brogi, O.F.M., Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali.
NA/.../...                                         VIS 20070917 (90)


PROCLAMARE E TESTIMONIARE LA MISERICORDIA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 16 SET. 2007 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo ed ha recitato l'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti. Nell'introdurre la preghiera mariana, il Papa ha commentato il capitolo XV del Vangelo di Luca, "una delle pagine più commoventi di tutta la Sacra Scrittura", dedicato alla misericordia divina.

  "È bello pensare che nel mondo intero" - ha detto il Papa - "dovunque la comunità cristiana si raduna per celebrare l'Eucaristia domenicale, risuona in questo giorno, questa Buona Notizia di verità e di salvezza: Dio è amore misericordioso".

  "Le tre parabole della misericordia Gesù le raccontò perché i farisei e gli scribi parlavano male di Lui, vedendo che si lasciava avvicinare dai peccatori e addirittura mangiava con loro. Allora Egli spiegò, con il suo tipico linguaggio, che Dio non vuole che si perda nemmeno uno dei suoi figli e il suo animo trabocca di gioia quando un peccatore si converte. La vera religione consiste allora nell'entrare in sintonia con questo Cuore 'ricco di misericordia', che ci chiede di amare tutti, anche i lontani e i nemici, imitando il Padre celeste che rispetta la libertà di ciascuno ed attira tutti a sé con la forza invincibile della sua fedeltà".

  "Nel nostro tempo" - ha proseguito il Pontefice - "l'umanità ha bisogno che sia proclamata e testimoniata con vigore la misericordia di Dio. Intuì quest'urgenza pastorale, in modo profetico, l'amato Giovanni Paolo II, che è stato un grande apostolo della divina Misericordia. Al Padre misericordioso dedicò la sua seconda Enciclica, e lungo tutto il suo Pontificato si fece missionario dell'amore di Dio a tutte le genti. Dopo i tragici avvenimenti dell'11 settembre 2001, che oscurarono l'alba del terzo millennio, egli invitò i cristiani e gli uomini di buona volontà a credere che la Misericordia di Dio è più forte di ogni male, e che solo nella Croce di Cristo si trova la salvezza del mondo".
ANG/MISERICORDIA DIVINA/...                           VIS 20070917 (350)


DOPO L'ANGELUS: NUOVI BEATI E QUESTIONE AMBIENTALE

 
CITTA' DEL VATICANO, 16 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, al termine della recita dell'Angelus nel cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato le Beatificazioni di tre Servi di Dio, che hanno avuto luogo nella giornata di oggi e di ieri in Polonia e in Francia. Facendo inoltre riferimento alla questione ambientale, il Papa ha auspicato l'intensificarsi della cooperazione internazionale per la salvaguardia del creato.

  "Stamani in Polonia, nel Santuario di Lichen" - ha detto Papa Benedetto XVI - "il Cardinale Tarcisio Bertone, mio Segretario di Stato, a nome mio ha proclamato Beato il Padre Stanislao Papczycski, Fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani (...) sacerdote esemplare nella predicazione, nella formazione dei laici, padre dei poveri e apostolo della preghiera di suffragio per i defunti".

  "Ugualmente stamani, a Bordeaux" - ha proseguito il Pontefice - "il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, a mio nome ha proclamato Beata Suor Maria Celina della Presentazione della Beata Vergine Maria, monaca professa del Second'Ordine di San Francesco. La sua vita segnata dalla croce ha voluto essere un segno di amore a Cristo, come lei stessa diceva: 'Ho sete di essere una rosa di carità'".

  "Desidero anche ricordare il Padre Basilio Antonio Maria Moreau, fondatore della Congregazione della Santa Croce, beatificato ieri a Le Mans dal Cardinale Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. All'intercessione di questi nuovi Beati" - ha detto ancora il Santo Padre - "affido in modo speciale i loro figli spirituali, perché ne seguano con ardore la luminosa testimonianza di profeti di Dio, Signore di ogni vita".

  Successivamente il Papa ha ricordato che: "Ricorre oggi il 20° anniversario dell'adozione del 'Protocollo di Montreal' sulle sostanze che impoveriscono lo strato di ozono provocando gravi danni all'essere umano e all'ecosistema. Negli ultimi due decenni, grazie ad una esemplare collaborazione nella comunità internazionale tra politica, scienza ed economia, si sono ottenuti importanti risultati, con positive ripercussioni sulle generazioni presenti e future. Auspico che, da parte di tutti, si intensifichi la cooperazione, al fine di promuovere il bene comune, lo sviluppo e la salvaguardia del creato, rinsaldando l'alleanza tra l'uomo e l'ambiente, che dev'essere specchio dell'amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino".
ANG/BEATI:AMBIENTE/...                           VIS 20070917 (380)


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