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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 4 dicembre 2006

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quattordici Presuli della Conferenza Episcopale Italiana, Regione Lazio, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Pier Luigi Mazzoni, di Gaeta.

    - Il Vescovo Marcello Semeraro, di Albano.

    - Il Vescovo Giuseppe Matarrese, di Frascati.

    - Il Vescovo Domenico Sigalini, di Palestrina.

    - Il Vescovo Gino Reali, di Porto-Santa Rufina.

    - Il Vescovo Lino Fumagalli, di Sabina-Poggio Mirteto.

    - Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, con gli Ausiliari Arcivescovo Luigi Moretti, Vicegerente, Vescovo Enzo Dieci, Vescovo Armando Brambilla, Vescovo Salvatore Fisichella, Vescovo Paolino Schiavon, Vescovo Ernesto Mandara e Vescovo Benedetto Tuzia.
AL/.../...                                       VIS 20061204 (120)

COMUNICATO COSTRUZIONE GRATTACIELO BUCAREST

CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2006 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico, nella tarda mattinata di oggi, il seguente Comunicato:

  "In merito alla costruzione di un grattacielo attiguo alla storica Cattedrale romano-cattolica di San Giuseppe a Bucarest, la Sala Stampa della Santa Sede desidera precisare quanto segue:

1.    Alla fine di aprile scorso, l'Arcidiocesi di Bucarest ha informato la Segreteria di Stato della costruzione di un edificio di 19 piani in superficie (e 4 sotterranei), a distanza di meno di dieci metri dalla parete nord-est della Cattedrale di San Giuseppe; essa, di conseguenza, rischia di venire irreparabilmente danneggiata. Il timore è aggravato dal precedente della Chiesa armena che, per analoghi motivi, ha subito gravi lesioni. Varie volte, l'Arcivescovo ed il Vescovo Ausiliare di Bucarest sono venuti in Segreteria di Stato per aggiornare sul caso, di cui si sta occupando anche la Nunziatura Apostolica in Romania e sul quale la Santa Sede è stata interpellata da altre persone e istanze".

  "2. In seguito a ciò, la Segreteria di Stato non ha mancato di compiere gli opportuni passi presso le Autorità rumene, sia direttamente che tramite l'Ambasciata presso la Santa Sede, per chiedere la sospensione immediata dei lavori e la revoca delle rispettive autorizzazioni, anche in considerazione delle disposizioni del Trattato dell'Unione Europea circa le Condizioni Legali e le Misure per il Mantenimento del Patrimonio Culturale, del 1993, a cui la Romania ha aderito, e del Rapporto della Commissione statale per il Monitoraggio delle Costruzioni".

  "3. La Santa Sede ha preso conoscenza della Risoluzione con cui il Senato della Romania ha approvato il Rapporto della relativa Commissione di inchiesta, che chiede l'immediata sospensione dei lavori. Ad essa dovrebbe far seguito una decisione delle competenti Autorità".

  "4. La Segreteria di Stato continua a seguire da vicino la situazione, nella speranza che si trovi una soluzione rapida e soddisfacente alla spinosa questione, nei termini più sopra menzionati, a tutela della Cattedrale di Bucarest, del patrimonio storico che essa costituisce e dei valori di fede che rappresenta, non solo per la comunità cattolica, ma per tutta la popolazione rumena".
OP/GRATTACIELO CATTEDRALE/BUCAREST               VIS 20061204 (360)


DICHIARAZIONE CARDINALE HUMMES CELIBATO SACERDOTI


CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo la dichiarazione rilasciata dal Cardinale Claudio Hummes, Prefetto della Congregazione per il Clero, relativa all'intervista riportata dal giornale "Estado de Sâo Paulo", sul celibato dei sacerdoti.

  "A proposito degli echi suscitati dalle mie parole riportate dal giornale 'Estado de São Paulo' desidero precisare quanto segue:

  "Nella Chiesa è sempre stato chiaro che l'obbligo del celibato per i sacerdoti non è un dogma, ma una norma disciplinare. Tanto è vero che essa vale per la Chiesa latina, ma non per i riti orientali, dove anche nelle comunità unite alla Chiesa cattolica è normale che vi siano sacerdoti sposati".

  "È tuttavia anche chiaro che la norma del celibato per i sacerdoti nella Chiesa latina è molto antica e poggia su una tradizione consolidata e su forti motivazioni, di carattere sia teologico-spirituale sia pratico-pastorale, ribadite anche dai Papi".

  "Anche nel recente Sinodo dei vescovi sui sacerdoti l'opinione più diffusa fra i padri era che un allargamento della regola del celibato non sarebbe stato una soluzione neppure per il problema della scarsità di vocazioni, che è da collegare piuttosto ad altre cause, a cominciare dalla cultura secolarizzata moderna, come dimostra l'esperienza anche delle altre confessioni cristiane, che hanno sacerdoti o pastori sposati".

  "Tale questione non è quindi attualmente all'ordine del giorno delle autorità ecclesiastiche, come recentemente ribadito dopo l'ultima riunione dei Capi dicastero con il Santo Padre".
.../CELIBATO SACERDOTI/HUMMES                       VIS 20061204 (240)


PRIMA VISITA UFFICIALE AL PAPA ARCIVESCOVO CHRISTODOULOS

CITTA' DEL VATICANO, 4 DIC. 2006 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede rende noto che Sua Beatitudine Christodoulos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, farà visita al Santo Padre Benedetto XVI e alla Chiesa di Roma nei giorni 13-16 dicembre 2006.

  "L'Arcivescovo era stato a Roma per i funerali di Sua Santità Giovanni Paolo II, di venerata memoria," - si legge nel Comunicato - "ma è la prima volta che il Primate della Chiesa Ortodossa di Grecia si reca in visita ufficiale al Papa e alla Chiesa di Roma".

  "Il Santo Padre riceverà Sua Beatitudine Christodoulos e il suo seguito nella mattinata di giovedì 14 dicembre. Con una cerimonia nella Basilica di S. Paolo fuori le Mura, sarà consegnata all'Arcivescovo parte della preziosa Catena della prigionia di S. Paolo, che si conserva in quella Basilica. L'Università Lateranense conferirà all'illustre ospite una Laurea 'Honoris Causa'. Nel suo soggiorno, l'Arcivescovo e il suo seguito si recheranno in pellegrinaggio in alcuni luoghi santi di Roma (Basiliche, Catacombe)".

  "Il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa di Grecia, nella sessione del 3 novembre 2006, come si riferisce nel Comunicato reso pubblico al termine dei lavori, 'ha espresso la propria gioia per la realizzazione di questa visita i cui frutti saranno positivi'".

  "L'Arcivescovo sarà ricevuto con calorosa fraternità ecclesiale e con l'onore dovuto al suo rango di Primate della Chiesa Ortodossa di Grecia. Nell'anno 2001 il Papa Giovanni Paolo II, di venerata memoria, nel suo pellegrinaggio sulle orme di San Paolo, si era recato all'Aeropago di Atene dove, dopo una cerimonia, era stata firmata una Dichiarazione comune con Sua Beatitudine l'Arcivescovo Christodoulos. Il Santo Padre era stato ricevuto nella sede del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa di Grecia. Negli anni seguenti vi è stato uno scambio di visite fra una Delegazione del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa di Grecia venuta a Roma, e una Delegazione del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani recatasi ad Atene. A queste iniziative sono seguiti altri fraterni e intensi contatti fra la Chiesa di Roma e la Chiesa Ortodossa di Grecia".
OP/VISITA CHRISTODOULOS/...                           VIS 20061204 (360)


BENEDETTO XVI RIEVOCA VIAGGIO IN TURCHIA

CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2006 (VIS). Prima della recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha rievocato il recente Viaggio Apostolico in Turchia nel quale si è sentito "accompagnato e sostenuto dalla preghiera dell'intera Comunità cristiana".

  Il Papa ha espresso la speranza che da "questa indimenticabile esperienza spirituale e pastorale (...) possano scaturire frutti di bene per una cooperazione sempre più sincera tra tutti i discepoli di Cristo e per un dialogo proficuo con i credenti musulmani". Ringraziando le Autorità della Turchia ed il popolo turco per la "accoglienza degna del suo tradizionale spirito di ospitalità", il Santo Padre ha ricordato la comunità cattolica che vive nel Paese che si trova "in condizioni spesso non facili".

  La comunità cattolica di Turchia, ha precisato il Santo Padre "È veramente un piccolo gregge, variegato, ricco di entusiasmo e di fede che, potremmo dire, vive costantemente ed in maniera forte l'esperienza dell'Avvento sostenuto dalla speranza. In Avvento la liturgia ci ripete spesso e ci assicura, quasi a vincere la naturale nostra diffidenza, che Dio 'viene': viene a stare con noi, in ogni nostra situazione; viene ad abitare in mezzo a noi, a vivere con noi e in noi; viene a colmare le distanze che ci dividono e ci separano; viene a riconciliarci con Lui e tra di noi. Viene nella storia dell'umanità, a bussare alla porta di ogni uomo e di ogni donna di buona volontà, per recare agli individui, alle famiglie e ai popoli il dono della fraternità, della concordia e della pace".

  "Per questo l'Avvento è per eccellenza il tempo della speranza (...). Per vivere nel modo più autentico e fruttuoso questo periodo (...), la liturgia ci esorta a guardare a Maria Santissima, e ad incamminarci idealmente insieme a Lei verso la Grotta di Betlemme. Quando Dio bussò alla porta della sua giovane vita, Ella lo accolse con fede e con amore. Tra qualche giorno La contempleremo nel luminoso mistero della sua Immacolata Concezione. Lasciamoci attrarre dalla sua bellezza, riflesso della gloria divina, perché 'il Dio che viene' trovi in ognuno di noi un cuore buono e aperto, che Egli possa colmare dei suoi doni".
ANG/TURCHIA:AVVENTO/...                           VIS 20061204 (370)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Anthony Swamy Thomasappa, Vescovo di Chikmagalur (superficie: 14.015; popolazione: 2.984.422; cattolici: 37.397; sacerdoti: 72; religiosi: 266), India. Il Vescovo eletto, finora Professore del "St. Peter's Pontifical Seminary" a Bangalore (India), è nato nel 1951 a Mariannapalaya (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Succede al Vescovo John Baptist Sequeira, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Paul Cremona, O.P., Arcivescovo di Malta (superficie: 246; popolazione: 395.000; cattolici: 375.000; sacerdoti: 689; religiosi: 1.454), Malta. L'Arcivescovo eletto, finora Parroco della Chiesa di Gesù Nazareno a Malta, è nato alla Valletta (Malta) nel 1946, ha emesso la Professione Solenne nell'Ordine dei Frati Predicatori nel 1967 ed è stato ordinato sacerdote nel 1969. Succede all'Arcivescovo Joseph Mercieca, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Diego Coletti, Vescovo di Como (superficie: 4.244; popolazione: 530.000; cattolici: 520.000; sacerdoti: 579; religiosi: 1.083; diaconi permanenti: 9), Italia. Finora Vescovo di Livorno (Italia), il Vescovo Coletti succede al Vescovo Alessandro Maggiolini, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Salvatore Di Cristina, Arcivescovo di Monreale (superficie: 1.509; popolazione: 232.250; cattolici: 215.000; sacerdoti: 136; religiosi: 325; diaconi permanenti: 2), Italia. L'Arcivescovo eletto, nato a Palermo (Italia), nel 1937 ed ordinato sacerdote nel 1960, è stato finora Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Palermo ed Amministratore Apostolico della medesima Arcidiocesi di Monreale (Italia).
NER:RE/.../...                                       VIS 20061204 (290)


LA PACE È LA META A CUI ASPIRA L'INTERA UMANITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2006 (VIS). Alle 17:00 di oggi pomeriggio, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Celebrazione dei Primi Vespri della Domenica I di Avvento.

  Nell'omelia pronunciata nel corso della Celebrazione il Santo Padre ha affermato: "All'inizio di un nuovo ciclo annuale, la liturgia invita la Chiesa a rinnovare il suo annuncio a tutte le genti e lo riassume in due parole: 'Dio viene'".

  "L'unico vero Dio, 'il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe'" - ha sottolineato il Pontefice - "non è un Dio che se ne sta in cielo, disinteressato a noi e alla nostra storia, ma è il-Dio-che-viene. È un Padre che mai smette di pensare a noi e, nel rispetto estremo della nostra libertà, desidera incontrarci e visitarci; vuole venire, dimorare in mezzo a noi, restare con noi. Il suo 'venire' è spinto dalla volontà di liberarci dal male e dalla morte, da tutto ciò che impedisce la nostra vera felicità. Dio viene a salvarci".

  "La liturgia dell'Avvento pone così in luce come la Chiesa dia voce all'attesa di Dio profondamente inscritta nella storia dell'umanità; un'attesa purtroppo spesso soffocata o deviata verso false direzioni".

  "Corpo misticamente unito a Cristo Capo, la Chiesa è sacramento, cioè segno e strumento efficace anche di questa attesa di Dio. In una misura nota a Lui solo la comunità cristiana può affrettarne l'avvento finale, aiutando l'umanità ad andare incontro al Signore che viene", con la preghiera e le "buone opere". "L'Avvento è più che mai adatto ad essere un tempo vissuto in comunione con tutti coloro - e grazie a Dio sono tanti - che sperano in un mondo più giusto e più fraterno".

  "In questo impegno per la giustizia" - ha proseguito il Pontefice - "possono in qualche misura ritrovarsi insieme uomini di ogni nazionalità e cultura, credenti e non credenti. Tutti infatti sono animati da un anelito comune, seppure diverso nelle motivazioni, verso un futuro di giustizia e di pace".

  Il Papa ha sottolineato ancora che: "La pace è la meta a cui aspira l'intera umanità! Per i credenti 'pace' è uno dei più bei nomi di Dio, che vuole l'intesa di tutti i suoi figli, come ho avuto modo di ricordare anche nel pellegrinaggio dei giorni scorsi in Turchia".

  "Iniziamo dunque questo nuovo Avvento - tempo donatoci dal Signore del tempo - risvegliando nei nostri cuori l'attesa del Dio-che-viene e la speranza che il suo Nome sia santificato, che venga il suo Regno di giustizia e di pace, che sia fatta la sua Volontà come in Cielo, così in terra".
HML/VESPRI AVVENTO/...                           VIS 20061204 (440)


RIUNIONE CONSIGLIO SPECIALE SINODO VESCOVI ASIA

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2006 (VIS). Un Comunicato, reso pubblico oggi, rende noto che il 17 e 18 novembre si è tenuta a Roma la X Riunione del Consiglio Speciale per l'Asia della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.

  Sotto la presidenza dell'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, i Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, hanno affrontato "due argomenti di grande attualità contenuti nell'Esortazione Apostolica Postsinodale 'Ecclesia in Asia': le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata e il dialogo interreligioso".

  Relativamente al Continente asiatico, il Comunicato della Segreteria del Sinodo rende noto che: "Dal 1978 al 2004 è aumentato il numero del clero secolare del 05,56% e quello del clero regolare del 42,55%. Le vocazioni alla vita religiosa maschile non clericale sono aumentate del 38,72% e quelle femminili del 64,59%".

  Riguardo al dialogo interreligioso, prosegue il Comunicato: "È stato incoraggiante notare i numerosi sforzi e i buoni risultati a livello delle chiese particolari e delle Conferenze Episcopali per mantenere aperto il dialogo e la collaborazione con le grandi religioni nate nel continente asiatico, in particolare l'Islam, l'Induismo e il Buddismo, anche se non mancano difficoltà provocate da certi gruppi fondamentalisti in diversi Paesi. Si tratta di gruppi minoritari, dato che la grande maggioranza degli appartenenti alle religioni è aperta al dialogo della vita ed è disposta a collaborare con i cristiani e gli uomini di buona volontà nella promozione della giustizia e della pace come pure dei valori fondamentali della convivenza sociale, tra cui un posto importante lo occupa il rispetto della libertà religiosa".

  Infine il Comunicato precisa che dal 18 al 22 ottobre 2006 si è tenuto il Primo Congresso Missionario Asiatico a Chiang Mai (Thailanda), sul tema: "La Storia di Gesù: una celebrazione di fede e di vita", al quale hanno partecipato anche alcuni osservatori rappresentanti di religioni non cristiane.

  La prossima Riunione del Consiglio Speciale per l'Asia è stata fissata nei giorni 20-21 novembre 2007.
SE/SINODO ASIA/ETEROVIC                           VIS 20061204 (340)


COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2006 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico oggi il seguente Comunicato:

  "La Santa Sede si sente in dovere di far conoscere la sua posizione in merito all'ordinazione episcopale del sacerdote Giovanni Wang Renlei, che ha avuto luogo giovedì, 30 novembre u.s., a Xuzhou nella provincia di Jiangsu (Cina Continentale)".

  "1) Il Santo Padre ha appreso la notizia con profondo dolore, poiché la suddetta ordinazione episcopale è stata conferita senza il mandato pontificio, vale a dire senza rispettare la disciplina della Chiesa cattolica circa la nomina dei Vescovi (cfr. canone 377, paragrafo 1, del Codice di Diritto Canonico)".

  "2) Quella di Xuzhou è l'ultima - in ordine di tempo - delle ordinazioni episcopali illegittime, che travagliano la Chiesa cattolica in Cina ormai da alcune decine di anni, creando divisioni nelle comunità diocesane e tormentando la coscienza di molti ecclesiastici e fedeli. Questa serie di atti estremamente gravi, che offendono i sentimenti religiosi di ogni cattolico in Cina e nel resto del mondo, è frutto e conseguenza di una visione della Chiesa, che non corrisponde alla dottrina cattolica e sovverte principi fondamentali della sua struttura gerarchica. Infatti, come precisa il Concilio Vaticano II, 'uno è costituito membro del Corpo episcopale in virtù della consacrazione sacramentale e mediante la comunione gerarchica col Capo del Collegio e con le membra' ('Lumen gentium', n. 22, primo capoverso)".

  "3) La Santa Sede, venuta a conoscenza all'ultimo momento della progettata ordinazione episcopale nella diocesi di Xuzhou, non ha mancato di fare quei passi, che erano possibili nel breve tempo a disposizione, affinché non si arrivasse a un atto che avrebbe prodotto una nuova lacerazione della comunione ecclesiale. Infatti un'ordinazione episcopale illegittima è un atto oggettivamente così grave che il diritto canonico stabilisce severe sanzioni per coloro che la conferiscono e la ricevono, sempre che l'atto sia compiuto in condizioni di vera libertà (cfr. canone 1382 del Codice di Diritto Canonico)".

  "4) È consolante constatare che, malgrado le difficoltà passate e presenti, la quasi totalità dei Vescovi, i sacerdoti, i religiosi, le religiose ed i laici in Cina, consapevoli di essere membra vive della Chiesa universale, hanno mantenuto una profonda comunione di fede e di vita con il Successore di Pietro e con tutte le comunità cattoliche sparse per il mondo".

  "5) La Santa Sede è consapevole del dramma spirituale e della sofferenza di quegli ecclesiastici - Vescovi consacranti e Ordinandi - che si trovano costretti a essere parte attiva di ordinazioni episcopali illegittime, contravvenendo in tal modo alla tradizione cattolica che in cuor loro vorrebbero seguire fedelmente. Essa, inoltre, partecipa al disagio interiore di quei cattolici - sacerdoti, religiosi, religiose e laici - che si vedono obbligati ad accogliere un Pastore, che sanno non essere in piena comunione gerarchica né col Capo del Collegio dei Vescovi né con gli altri Vescovi sparsi nel mondo".

  "6) Per quanto riguarda le ordinazioni episcopali, la Santa Sede non può accettare di essere messa di fronte a fatti compiuti. Pertanto, deplora il modo di procedere nell'ordinazione del sacerdote Wang Renlei, avvenuta a Xuzhou, e si augura che incidenti del genere non si ripetano in futuro".
OP/ORDINAZIONE EPISCOPALE ILLEGITTIMA/CINA       VIS 20061204 (530)


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