Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

venerdì 27 febbraio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Pablo Lizama Riquelme, Arcivescovo Coadiutore di Antofagasta (superficie: 84.506; popolazione: 347.939; cattolici: 243.558; sacerdoti: 43; religiosi: 118; diaconi permanenti: 17), Cile, conservandogli l'attuale incarico di Ordinario Militare per il Cile. L'Arcivescovo eletto è nato a Santiago de Chile (Cile), nel 1941, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1967 e l'ordinazione episcopale nel 1986.
NEC/…/LIZAMA RIQUELME VIS 20040227 (70)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo François Maupu, di Verdun.

- L'Arcivescovo Joseph Doré, P.S.S., di Strasbourg, con l'Ausiliare Vescovo Christian Kratz.

- Il Monsignore Beranrd Clément, Vicario Generale di Metz.
- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

Nel pomeriggio di oggi è previsto che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/…/… VIS 20040227 (100)

VII RIUNIONE CONSIGLIO ASSEMBLEA SPECIALE OCEANIA

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Un Comunicato della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, pubblicato questa mattina, informa che nei giorni 18 e 19 febbraio, si è riunito per la settima volta il Consiglio per l'Assemblea Speciale per l'Oceania del Sinodo dei Vescovi, presieduto dal Cardinale Jan P. Schotte, C.I.C.M., Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

Alla riunione hanno partecipato quattro Cardinali, cinque Arcivescovi e quattro Officiali della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.

Dopo la presentazione di una relazione del Cardinale Schotte, sull'attività della Segreteria nel periodo intercorso tra la sesta e la settima riunione, è stata data lettura delle relazioni scritte, con successivo dibattito, circa le diverse iniziative svolte nel Continente miranti alla diffusione e applicazione dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Oceania".

L'ottava riunione dell'Assemblea Speciale per l'Oceania si terrà a Suva, (Isole Fiji), nel 2006, in concomitanza con l'Assemblea Plenaria della "Federation of Catholic Bishops' Conferences of Oceania (F.C.B.C.O.)".
SE/RIUNIONE:OCEANIA/SCHOTTE VIS 20040227 (170)

MESSAGGIO PER LA "CAMPAGNA DELLA FRATELLANZA" 2004

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Come di consueto all'inizio della Quaresima, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha inviato un Messaggio in occasione della Campagna della Fratellanza, che la Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile promuove da quaranta anni e che quest'anno ha per tema: "L'acqua, fonte di vita".

Nel Messaggio, datato 7 gennaio ed indirizzato al Cardinale Geraldo Majella Agnelo, Arcivescovo di São Salvador da Bahia e Primate del Brasile, il Santo Padre scrive che l'acqua, oltre ad essere importante per la terra e per dissetare, serve a lavare e purificare, però "è nel Battesimo cristiano che acquista il suo pieno significato spirituale di fonte di vita soprannaturale".

"Come dono di Dio, l'acqua è uno strumento vitale, imprescindibile per la sopravvivenza, per cui è un diritto di tutti. È necessario prestare attenzione ai problemi che derivano dalla sua evidenza scarsità in molte parti del mondo, e non solo in Brasile".
MESS/CAMPAGNA FRATELLANZA BRASILE/… VIS 20040227 (160)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SCOMPARSA PRESIDENTE MACEDONIA

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha inviato un telegramma di cordoglio alle Autorità della Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, tramite la Nunziatura Apostolica in Bosnia ed Erzegovina, per la scomparsa del Presidente della Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, Signor Boris Trajkovski, avvenuta ieri in un incidente aereo in cui hanno perso la vita gli altri passeggeri e i membri dell'equipaggio dell'aereo presidenziale:

"Profondamente rattristato nell'apprendere la notizia del tragico incidente aereo che ha causato la morte di Sua Eccellenza Signor Boris Trajkovski, Presidente della Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, e degli altri passeggeri e membri dell'equipaggio, invio sentite condoglianze al Governo ed al popolo della Macedonia, ed assicuro i familiari delle vittime delle mie preghiere. Raccomando il Presidente e le altre vittime all'amorosa misericordia di Dio Onnipotente. Prego anche che il fermo impegno che il Presidente Trajkovski ha profuso a favore della pace, ispiri la Nazione a proseguire risolutamente sulla strada del dialogo, del rispetto reciproco e della riconciliazione. Sul diletto popolo della Macedonia invoco i doni divini della consolazione e della fortezza".
TGR/SCOMPARSA PRESIDENTE MACEDONIA/… VIS 20040227 (200)

VALORI MORALI SPIRITUALI CRISTIANI FORGIATO IDENTITÀ EUROPA

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi della Provincia Ecclesiastica di Besançon e l'Arcivescovo ed il Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Strasbourg (Francia), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum". Nel suo discorso il Papa ha voluto ringraziare, ora che le visite dei Presuli delle diverse Provincie Ecclesiastiche di Francia si avviano a conclusione, i Vescovi ed i fedeli per il loro coraggioso impegno nell'annuncio del Vangelo.

Il Papa ha reso omaggio alla memoria dell'Arcivescovo Michael A. Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, assassinato nel dicembre scorso, che fu Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo, ricordando che: "Egli fu convinto artefice della cooperazione degli Stati del Continente europeo. Invito oggi le Chiese locali ad impegnarsi sempre più fermamente in favore dell'integrazione europea. Per conseguire tale risultato, occorre rileggere la storia e ricordarsi, che nel corso dei secoli, i valori antropologici, morali e spirituali cristiani hanno grandemente contribuito a forgiare le diverse nazioni europee e a tessere i loro profondi legami. (…) L'unione non si può conseguire a detrimento di quegli stessi valori o in opposizione ed essi".

Giovanni Paolo II ha ribadito che "I rapporti tra i diversi paesi non possono fondarsi unicamente sugli interessi economici e politici, (…) o su alleanze di convenienza. (…) Tali legami devono avere come obiettivo la costituzione di un'Europa dei popoli, che consenta anche di superare definitivamente e radicalmente i conflitti che hanno insanguinato il Continente nel ventesimo secolo". Solo così potrà nascere "un'Europa la cui identità si fondi su di una comunità di lavoro, un'Europa della fraternità e della solidarietà", la quale persegue "la promozione dell'uomo, il rispetto dei suoi diritti inalienabili e la ricerca del bene comune".

"La Chiesa, attraverso la sua presenza plurisecolare nei diversi paesi del Continente," - ha proseguito il Pontefice - "attraverso la sua partecipazione all'unità fra i popoli e le culture, ed alla vita sociale, in particolare in ambito educativo, caritativo, sanitario e sociale, desidera contribuire all'unità del continente". In merito il Papa ha anche ricordato che in occasione dell'ultima Assemblea, la Conferenza Episcopale di Francia ha affrontato la questione del ruolo della Chiesa nella società.

Riferendosi successivamente alla "formazione integrale dei giovani, che saranno domani i responsabili e i dirigenti della nazione", il Papa ha affermato che: "La Chiesa desidera offrire loro la luce del Vangelo e del Magistero. Le Università cattoliche hanno in questo ambito una missione specifica (…) per aiutare i giovani ad analizzare le situazioni particolari e a comprendere come porre sempre l'uomo al centro delle decisioni".

Ribadendo che attraverso la partecipazione alla vita sociale in tutte le sue forme, i cristiani realizzano la loro vocazione e missione, Giovanni Paolo II ha affermato: "Nella vita politica, nell'economia, nei luoghi di lavoro e nella famiglia, è compito dei fedeli rendere presente Cristo e far risplendere i valori evangelici, che manifestano in modo particolare la dignità dell'uomo ed il suo posto centrale nell'universo, riconfermando così il primato umano su ogni interesse personale o meccanismo istituzionale".

"La partecipazione dei cristiani alla vita pubblica, la presenza visibile della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose non mettono in causa il principio della laicità, né le prerogative dello Stato. (…) Una laicità ben intesa non deve essere confusa con il laicismo; essa non può cancellare le credenze personali e comunitarie". Allo stesso tempo, però "La religione non può essere unicamente relegata alla sfera del privato, rischiando di negare la connotazione collettiva nella sua esistenza e nelle azioni sociali e caritative svolte nella società a favore di tutti, senza distinzione di credenze filosofiche o religiose".

Il Santo Padre ha infine ribadito l'importanza di conoscere le proprie tradizioni religiose e le tradizioni delle altre religioni, tenendo conto della forte presenza musulmana in Francia con la quale i Vescovi "cercano di intrattenere buoni rapporti e promuovere il dialogo interreligioso, che è, come ho avuto occasione di dire, un dialogo di vita. Tale dialogo deve anche ravvivare nei cristiani la consapevolezza della propria fede ed il proprio attaccamento alla Chiesa".

A conclusione del suo discorso il Papa ha esortato i Presuli ad "intensificare (…) i rapporti con le Autorità civili e con le diverse categorie degli eletti del Paese, nel Parlamento nazionale ed europeo, in particolare con i parlamentari cattolici e con le istituzioni internazionali".
AL/…/FRANCIA VIS 20040227 (730)

BOSNIA ERZEGOVINA: RISOLVERE PROBLEMI POPOLAZIONI LOCALI

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Miroslav Palameta, nuovo Ambasciatore di Bosnia ed Erzegovina, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali e nel suo discorso ha ribadito che occorre adoperarsi per risolvere i problemi delle popolazioni locali, adottando soluzioni vantaggiose per tutti, poiché "È questa la sfida di una società multietnica, multireligiosa e multiculturale, quale è appunto la Bosnia ed Erzegovina".

In primo luogo il Papa ha fatto riferimento "alla questione irrisolta dei profughi e degli esuli della regione di Banja Luka, di Bosanska Posavina e di altre zone della Bosnia ed Erzegovina. (…) Più passa il tempo, più urgente diventa il dovere di dare una risposta alle loro legittime attese: la loro sofferenza interpella la nostra solidarietà".

"Eventuali situazioni di ingiustizia e di emarginazione vanno affrontate e risolte" - ha proseguito il Pontefice - "garantendo a ciascun Popolo della Bosnia ed Erzegovina i rispettivi diritti e doveri, assicurando loro pari opportunità in ogni ambito della vita sociale attraverso strutture democratiche in grado di contrastare la tentazione di prevaricare gli uni sugli altri. (…) La democrazia va costruita con paziente tenacia giorno dopo giorno, utilizzando strumenti e metodi sempre degni e rispettosi di una società civile".

Esortando le popolazioni della Bosnia ed Erzegovina "a percorrere senza esitare il cammino della pace e della giustizia", il Santo Padre ha sottolineato ancora che "è opportuno creare le condizioni per un perdono sincero e per una riconciliazione autentica, liberando la memoria dai rancori e dagli odi scaturiti dalle ingiustizie subite e dai pregiudizi costruiti artificialmente. Questo grande compito esige la collaborazione fattiva e l'impegno serio di tutte le componenti della società, compresi i responsabili politici".

"Non vanno certo ignorate le differenze esistenti; occorre, al contrario rispettarle", ha ribadito il Pontefice. "Quanti hanno responsabilità a vari livelli sono chiamati a porre maggiore impegno per risolvere i problemi che assillano le popolazioni locali".

"La Bosnia ed Erzegovina desidera unirsi agli altri Paesi europei per costruire una casa comune. Possa questa aspettativa realizzarsi quanto prima. (…) La Santa Sede" - ha concluso il Pontefice - "appoggia questo cammino di unificazione ed auspica che, grazie all'apporto di tutti, si costruisca in Europa una grande famiglia di Popoli e culture. L'Unità Europea non è, infatti, solo allargamento di confini, ma crescita solidale nel rispetto di ogni tradizione culturale, nell'impegno per la giustizia e la pace nel Continente e nel mondo".
CD/CREDENZIALI/BOSNIA:PALAMETA VIS 20040227 (420)

giovedì 26 febbraio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Pablo Varela Server, finora Rettore dell'Università Santa María la Antigua, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Denia (Spagna) nel 1942 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970.

- Il Padre José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A., finora Vicario Provinciale dell'Ordine di Sant'Agostino in Panamá e Parroco della Cattedrale di San Juan Bautista in Chitré, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Chitré (Panamá), nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983 ed ha emesso la professione solenne nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1991.

- Il Monsignor Stanislav Stolárik, finora Parroco della Parrocchia di San Nicola a Presov e Vice-Decano della Facoltà Teologica di Bratislava, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Kosice (superficie: 10.403; popolazione: 1.120.136; cattolici: 678.174; sacerdoti: 403; religiosi: 469; diaconi permanenti: 2), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Roznava (Slovacchia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
NEA/…/SERVER:MENDIETA:STOLARIK VIS 20040226 (200)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, con il Vescovo Vincenzo Apicella, Ausiliare di Roma per il settore pastorale Ovest, Don Jean Jacques Boeglin, Parroco della Parrocchia di Santa Brigida, i Vicari Parrocchiali, Don Romano Matrone, Parroco della Parrocchia di Sant'Ilario ed il Vicario Parrocchiale e Don Domano Deb, Parroco della Parrocchia di San Massimo.
AP/…/… VIS 20040226 (90)

AI PARROCI: DEDICATE VOSTRO TEMPO ED ENERGIE ALLA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, come di consueto all'inizio della Quaresima, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Parroci della Diocesi di Roma, ai quali ha annunciato che presto riprenderanno gli incontri, in Vaticano, con le comunità parrocchiali di Roma che non ha ancora potuto visitare.

Dopo le parole del Cardinale Vicario, Camillo Ruini e gli interventi dei sacerdoti dedicati ai vari aspetti del programma pastorale incentrato sulla famiglia, il Papa si è rivolto ai presenti.

Il discorso del Santo Padre al Cardinale Ruini ed al clero di Roma è stato interamente pronunciato a braccio, e viene qui di seguito riportato. Segue una sintesi del discorso preparato, del quale il Santo Padre non ha dato lettura, ma che è stato pubblicato.

"'Est tempus concludendi', specialmente guardando a quei nostri fratelli che per tutto il tempo sono rimasti in piedi perché mancava per loro una sedia, una sedia in più: siamo numerosi". Il Santo Padre ha salutato il Cardinale Ruini ed il Collegio episcopale di Roma, e poi ha detto: "Vorrei adesso un po' sintetizzare".

"In primo luogo, Roma: cosa vuol dire Roma? Città petrina. E ogni parrocchia è petrina. Sono 340 le parrocchie di Roma. 300 le ho già visitate. Ne mancano 40. Ma cominceremo già questo sabato a completare il numero delle visite. Speriamo che tutto vada bene".

Il Papa ha proseguito il suo discorso dicendo: "Il tema è la famiglia. Famiglia vuol dire: ' Maschio e femmina li creò'. Vuol dire: amore e responsabilità. Da queste due parole scaturiscono tutte le conseguenze. Si è sentito molto parlare di queste conseguenze a proposito del matrimonio, della famiglia, dei genitori, dei figli, della scuola".

"Sono molto grato a tutti voi perché avete illustrato queste conseguenze, queste realtà. Certamente questa preoccupazione appartiene alla parrocchia. Ho imparato da tempo, da quanto ero a Cracovia, a vivere accanto alle coppie, alle famiglie. Ho anche seguito da vicino il cammino che conduce due persone, un uomo e una donna, a creare una famiglia e, con il matrimonio, a divenire sposi, genitori, con tutte le conseguenze che conosciamo".

"Grazie a voi perché la vostra sollecitudine pastorale va verso le famiglie e, perché cercate di risolvere tutti quei problemi che la famiglia può portare con sé. Vi auguro una buona continuazione in questo campo importantissimo, perché attraverso la famiglia passano il futuro della Chiesa e il futuro del mondo. Vi auguro di preparare questo futuro buono per Roma, per la vostra Patria, l'Italia, e per il mondo. Tanti auguri!".

"Qui c'è il testo che avevo preparato, ma l'ho scavalcato! Lo troverete su 'L'Osservatore Romano'".

"Qui sono scritte alcune frasi in romanesco: 'Damose da fa!', 'Volèmose bene!', 'Semo romani!'. Non ho imparato il romanesco: vuol dire che non sono un buon Vescovo di Roma?".

Nel discorso preparato del Santo Padre si legge: "Riconoscere la centralità della famiglia nel disegno di Dio sull'uomo e quindi nella vita della Chiesa e della società, è un compito irrinunciabile, che ha animato questi miei venticinque anni di Pontificato, e già prima il mio ministero di Sacerdote e di Vescovo e anche il mio impegno di studioso e di Docente universitario".

Creando l'uomo e la donna a sua immagine, si legge ancora nel discorso preparato, "Dio ha iscritto nell'uomo e nella donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell'amore e della comunione. Questa vocazione può realizzarsi in due modi specifici: il matrimonio e la verginità".

"Il matrimonio e la famiglia non possono dunque essere considerati un semplice prodotto delle circostanze storiche, o una sovrastruttura imposta dall'esterno all'amore umano. Al contrario, essi sono un'esigenza interiore di questo amore, affinché esso possa realizzarsi nella sua verità e nella sua pienezza di reciproca donazione. Anche quelle caratteristiche dell'unione coniugale, che oggi sono spesso misconosciute e rifiutate, come la sua unità, indissolubilità e apertura alla vita, sono invece richieste perché sia autentico il patto di amore. E proprio così il vincolo che unisce l'uomo e la donna diventa immagine e simbolo dell'alleanza fra Dio e il suo popolo. (…) Perciò tra i battezzati il matrimonio è sacramento, segno efficace di grazia e di salvezza".

"Carissimi Sacerdoti di Roma, non stanchiamoci mai di proporre, annunciare e testimoniare questa grande verità dell'amore e del matrimonio cristiano. (…) Ho tante volte sottolineato il ruolo fondamentale e insostituibile che compete alla famiglia sia nella vita della Chiesa che in quella della società civile. Ma proprio per sostenere le famiglie cristiane nei loro impegnativi compiti è necessaria la sollecitudine pastorale di noi sacerdoti".

"Non abbiate dunque paura di spendervi per le famiglie, di dedicare a loro il vostro tempo e le vostre energie, i talenti spirituali che il Signore vi ha dato. Siate per loro amici premurosi e affidabili, oltre che pastori e maestri. Accompagnatele e sostenetele nella preghiera, proponete loro con verità e con amore, senza riserve o interpretazioni arbitrarie, il Vangelo del matrimonio e della famiglia. Siate vicini a loro spiritualmente nelle prove che la vita spesso riserva, aiutandole a comprendere che la Chiesa è sempre per loro madre, oltre che maestra. E ancora educate i giovani a capire e ad apprezzare il vero significato dell'amore e a prepararsi così a formare famiglie cristiane autentiche".

"I comportamenti sbagliati e non di rado aberranti che vengono pubblicamente proposti, e anche ostentati ed esaltati, e lo stesso contatto quotidiano con le difficoltà e le crisi che molte famiglie attraversano, possono far sorgere anche in noi la tentazione della sfiducia e della rassegnazione. (…) Proprio questa tentazione con l'aiuto di Dio dobbiamo sconfiggere. (…) Non è meno forte oggi l'azione dello Spirito Santo. (…) Perciò, quanto più grandi sono le difficoltà, tanto più forte la nostra fiducia nel presente e nel futuro della famiglia e tanto più generoso e appassionato deve essere il nostro servizio di Sacerdoti alle famiglie".

Versione integrale del discorso preparato del Santo Padre in italiano.
AC/FAMIGLIA/PARROCI ROMA VIS 20040226 (620)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Pablo Varela Server, finora Rettore dell'Università Santa María la Antigua, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Denia (Spagna) nel 1942 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970.

- Il Padre José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A., finora Vicario Provinciale dell'Ordine di Sant'Agostino in Panamá e Parroco della Cattedrale di San Juan Bautista in Chitré, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Chitré (Panamá), nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983 ed ha emesso la professione solenne nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1991.

- Il Monsignor Stanislav Stolárik, finora Parroco della Parrocchia di San Nicola a Presov e Vice-Decano della Facoltà Teologica di Bratislava, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Kosice (superficie: 10.403; popolazione: 1.120.136; cattolici: 678.174; sacerdoti: 403; religiosi: 469; diaconi permanenti: 2), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Roznava (Slovacchia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
NEA/…/SERVER:MENDIETA:STOLARIK VIS 20040226 (200)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, con il Vescovo Vincenzo Apicella, Ausiliare di Roma per il settore pastorale Ovest, Don Jean Jacques Boeglin, Parroco della Parrocchia di Santa Brigida, i Vicari Parrocchiali, Don Romano Matrone, Parroco della Parrocchia di Sant'Ilario ed il Vicario Parrocchiale e Don Domano Deb, Parroco della Parrocchia di San Massimo.
AP/…/… VIS 20040226 (90)

AI PARROCI: DEDICATE VOSTRO TEMPO ED ENERGIE ALLA FAMIGLIA

CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, come di consueto all'inizio della Quaresima, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Parroci della Diocesi di Roma, ai quali ha annunciato che presto riprenderanno gli incontri, in Vaticano, con le comunità parrocchiali di Roma che non ha ancora potuto visitare.

Dopo le parole del Cardinale Vicario, Camillo Ruini e gli interventi dei sacerdoti dedicati ai vari aspetti del programma pastorale incentrato sulla famiglia, il Papa si è rivolto ai presenti.

Il discorso del Santo Padre al Cardinale Ruini ed al clero di Roma è stato interamente pronunciato a braccio, e viene qui di seguito riportato. Segue una sintesi del discorso preparato, del quale il Santo Padre non ha dato lettura, ma che è stato pubblicato.

"'Est tempus concludendi', specialmente guardando a quei nostri fratelli che per tutto il tempo sono rimasti in piedi perché mancava per loro una sedia, una sedia in più: siamo numerosi". Il Santo Padre ha salutato il Cardinale Ruini ed il Collegio episcopale di Roma, e poi ha detto: "Vorrei adesso un po' sintetizzare".

"In primo luogo, Roma: cosa vuol dire Roma? Città petrina. E ogni parrocchia è petrina. Sono 340 le parrocchie di Roma. 300 le ho già visitate. Ne mancano 40. Ma cominceremo già questo sabato a completare il numero delle visite. Speriamo che tutto vada bene".

Il Papa ha proseguito il suo discorso dicendo: "Il tema è la famiglia. Famiglia vuol dire: ' Maschio e femmina li creò'. Vuol dire: amore e responsabilità. Da queste due parole scaturiscono tutte le conseguenze. Si è sentito molto parlare di queste conseguenze a proposito del matrimonio, della famiglia, dei genitori, dei figli, della scuola".

"Sono molto grato a tutti voi perché avete illustrato queste conseguenze, queste realtà. Certamente questa preoccupazione appartiene alla parrocchia. Ho imparato da tempo, da quanto ero a Cracovia, a vivere accanto alle coppie, alle famiglie. Ho anche seguito da vicino il cammino che conduce due persone, un uomo e una donna, a creare una famiglia e, con il matrimonio, a divenire sposi, genitori, con tutte le conseguenze che conosciamo".

"Grazie a voi perché la vostra sollecitudine pastorale va verso le famiglie e, perché cercate di risolvere tutti quei problemi che la famiglia può portare con sé. Vi auguro una buona continuazione in questo campo importantissimo, perché attraverso la famiglia passano il futuro della Chiesa e il futuro del mondo. Vi auguro di preparare questo futuro buono per Roma, per la vostra Patria, l'Italia, e per il mondo. Tanti auguri!".

"Qui c'è il testo che avevo preparato, ma l'ho scavalcato! Lo troverete su 'L'Osservatore Romano'".

"Qui sono scritte alcune frasi in romanesco: 'Damose da fa!', 'Volèmose bene!', 'Semo romani!'. Non ho imparato il romanesco: vuol dire che non sono un buon Vescovo di Roma?".

Nel discorso preparato del Santo Padre si legge: "Riconoscere la centralità della famiglia nel disegno di Dio sull'uomo e quindi nella vita della Chiesa e della società, è un compito irrinunciabile, che ha animato questi miei venticinque anni di Pontificato, e già prima il mio ministero di Sacerdote e di Vescovo e anche il mio impegno di studioso e di Docente universitario".

Creando l'uomo e la donna a sua immagine, si legge ancora nel discorso preparato, "Dio ha iscritto nell'uomo e nella donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell'amore e della comunione. Questa vocazione può realizzarsi in due modi specifici: il matrimonio e la verginità".

"Il matrimonio e la famiglia non possono dunque essere considerati un semplice prodotto delle circostanze storiche, o una sovrastruttura imposta dall'esterno all'amore umano. Al contrario, essi sono un'esigenza interiore di questo amore, affinché esso possa realizzarsi nella sua verità e nella sua pienezza di reciproca donazione. Anche quelle caratteristiche dell'unione coniugale, che oggi sono spesso misconosciute e rifiutate, come la sua unità, indissolubilità e apertura alla vita, sono invece richieste perché sia autentico il patto di amore. E proprio così il vincolo che unisce l'uomo e la donna diventa immagine e simbolo dell'alleanza fra Dio e il suo popolo. (…) Perciò tra i battezzati il matrimonio è sacramento, segno efficace di grazia e di salvezza".

"Carissimi Sacerdoti di Roma, non stanchiamoci mai di proporre, annunciare e testimoniare questa grande verità dell'amore e del matrimonio cristiano. (…) Ho tante volte sottolineato il ruolo fondamentale e insostituibile che compete alla famiglia sia nella vita della Chiesa che in quella della società civile. Ma proprio per sostenere le famiglie cristiane nei loro impegnativi compiti è necessaria la sollecitudine pastorale di noi sacerdoti".

"Non abbiate dunque paura di spendervi per le famiglie, di dedicare a loro il vostro tempo e le vostre energie, i talenti spirituali che il Signore vi ha dato. Siate per loro amici premurosi e affidabili, oltre che pastori e maestri. Accompagnatele e sostenetele nella preghiera, proponete loro con verità e con amore, senza riserve o interpretazioni arbitrarie, il Vangelo del matrimonio e della famiglia. Siate vicini a loro spiritualmente nelle prove che la vita spesso riserva, aiutandole a comprendere che la Chiesa è sempre per loro madre, oltre che maestra. E ancora educate i giovani a capire e ad apprezzare il vero significato dell'amore e a prepararsi così a formare famiglie cristiane autentiche".

"I comportamenti sbagliati e non di rado aberranti che vengono pubblicamente proposti, e anche ostentati ed esaltati, e lo stesso contatto quotidiano con le difficoltà e le crisi che molte famiglie attraversano, possono far sorgere anche in noi la tentazione della sfiducia e della rassegnazione. (…) Proprio questa tentazione con l'aiuto di Dio dobbiamo sconfiggere. (…) Non è meno forte oggi l'azione dello Spirito Santo. (…) Perciò, quanto più grandi sono le difficoltà, tanto più forte la nostra fiducia nel presente e nel futuro della famiglia e tanto più generoso e appassionato deve essere il nostro servizio di Sacerdoti alle famiglie".

Versione integrale del discorso preparato del Santo Padre in italiano.
AC/FAMIGLIA/PARROCI ROMA VIS 20040226 (620)

mercoledì 25 febbraio 2004

INTERVENTO CARDINALE MARTINO UNIVERSITÀ CATTOLICA NAIROBI


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2004 (VIS). Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, è intervenuto, nel pomeriggio di ieri, ad un Congresso Internazionale dell'Università Cattolica dell'Africa Orientale a Nairobi (Kenya), sul tema: "Problemi contemporanei per uno sviluppo integrale e sostenibile". Un Comunicato del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace rende noto che il Congresso Internazionale è stato organizzato dall'Istituto di Servizio Sociale dell'Università Cattolica dell'Africa Orientale.

Il Porporato ha lanciato un appello in favore di quei paesi dell'Africa afflitti da conflitti sanguinosi, da devastanti pandemie e soffocati dal debito estero. In merito al problema del commercio delle armi, il Cardinale Martino ha ribadito quanto riprovevole sia il fatto che alcuni paesi continuino a trarre profitto da tale commercio che provoca tragedie umane ed è causa di immensi disastri ecologici.

Il Cardinale Martino ha definito "inaccettabile la pretesa di gruppi terroristici" che intendono ristabilire la giustizia e la pace attraverso la cieca violenza non esitando a distruggere vite umane innocenti ed ha denunciato "l'uso scandaloso dei bambini-soldato da parte di Stati e gruppi armati". Definendo l'Aids "piaga del secolo e del millennio", causa di disastrose conseguenze demografiche, sanitarie, economiche e sociali, il Cardinale ha richiamato l'attenzione della comunità internazionale sulla necessità di medicinali a prezzi sostenibili. Ed ancora il Presidente del Pontificio Consiglio ha rinnovato l'appello per una riduzione, se non l'abbattimento, del debito estero dei Paesi africani più poveri.

Il Comunicato, riporta inoltre, che il Cardinale Martino, per sedici anni Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, "non ha escluso che nel prossimo futuro la Santa Sede possa passare dallo status di Osservatore a quello di membro dell'O.N.U." ed ha ribadito "l'urgenza di una riforma delle Nazioni Unite che permetta all'istituzione di svolgere pienamente il suo ruolo sulla scena internazionale".
CON-IP/…/KENYA:MARTINO VIS 20040225 (320)

PUBBLICATE RELAZIONI E DISCUSSIONI CONFERENZA ABUSI SESSUALI


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2004 (VIS). La Pontificia Academia Pro Vita ha curato la pubblicazione del volume: "Sexual Abuse and the Catholic Church. Scientific and Legal Perspectives" (Gli abusi sessuali e la Chiesa Cattolica. Prospettive scientifiche e giuridiche), che raccoglie le relazioni e discussioni della conferenza sul tema: "Abuso sessuale di bambini e giovani da parte di sacerdoti cattolici e religiosi", organizzata dalla medesima Pontificia Academia, dal 2 al 5 aprile 2003.

Il volume, inviato a tutte le Conferenze Episcopali, uscirà a fine marzo. Una copia è stata messa a disposizione dei giornalisti accreditati presso la Santa Sede.

Un Comunicato dalla Pontificia Academia Pro Vita rende noto che obiettivo della Conferenza dell'Aprile 2003 "era esclusivamente quello di presentare lo stadio raggiunto dalla ricerca scientifica sul tema. Ovviamente, non è stato possibile invitare tutti gli esperti del settore, tuttavia alcuni di essi, scienziati di alto livello, si sono resi disponibili a venire a Roma ed a pubblicare i loro contributi, anche se nessuno degli otto esperti è cattolico".

Il Vescovo Elio Sgreccia, Vice Presidente della Pontificia Academia Pro Vita, scrive nell'introduzione al volume, che la Conferenza del 2003 si è occupata "di un terribile fenomeno che, negli ultimi anni, ha causato crescente inquietudine nella Chiesa e nei mezzi di comunicazione. Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha chiaramente e vigorosamente richiamato l'attenzione sul grave danno inflitto alle vittime, ed ha esortato la Chiesa a fare tutto ciò che è in suo potere per mitigare le sofferenze che ne risultano, e per impedire futuri abusi. Numerosi cattolici, uomini e donne si sono dedicati a questa importante missione, le Conferenze Episcopali hanno redatto alcune norme e la Santa Sede ha dedicato grande attenzione alla questione, attraverso l'opera di diversi Dicasteri. L'abuso sessuale costituisce un'enorme sfida. La formulazione di soluzioni responsabili deve tener conto della prospettiva psicologica, medica, etica, antropologica, teologica, pastorale e giuridica. Evidentemente tale obiettivo oltrepassa la portata di una singola conferenza".

Il Vice Presidente dell'Academia Pro Vita ha aggiunto che gli scienziati intervenuti alla Conferenza: "hanno potuto esaminare il tema nella sua complessità (…) e hanno presentato le diverse opinioni esistenti nel mondo scientifico. (…) Le personalità ecclesiastiche internazionali, attivamente coinvolte nel trattamento di sacerdoti e religiosi" sono intervenute alla Conferenza anche se "non hanno partecipato in qualità di esperti, ma di ascoltatori ed hanno posto domande. (…) Sono stati invitati a partecipare alla Conferenza in qualità di rappresentanti delle istituzioni, che si occupano del trattamento di sacerdoti e religiosi, ed alle quali si rivolgono le Conferenze Episcopali".

Definendo il volume "un primo passo", il Vescovo Sgreccia ha affermato che: "Ancora non sono stati affrontati importanti aspetti della questione. È auspicabile che il volume sia uno stimolo ed un supporto per tutti coloro che si occupano di questo complesso ed inquietante problema".
ACAD-V/VOLUME:ABUSO SESSUALE/… VIS 20040225 (470)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO VITTIME TERREMOTO IN MAROCCO


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2004 (VIS). Riportiamo di seguito il telegramma di cordoglio, fatto pervenire dal Santo Padre Giovanni Paolo II, tramite il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, all'Arcivescovo Antonio Sozzo, Nunzio Apostolico in Marocco, a seguito del terremoto che ha colpito ieri notte il Marocco settentrionale, causando circa 600 vittime:

"Informato del devastante terremoto che ha colpito il Marocco settentrionale, il Santo Padre mi ha incaricato di trasmettere alle famiglie ed al popolo marocchino colpiti da questa tragedia, la sua vicinanza al loro dolore nella preghiera. Il Papa invoca l'Onnipotente affinché accolga nel suo regno le vittime, e porti conforto e coraggio ai feriti, ai loro cari ed alle persone che partecipano ai soccorsi, ed auspica gesti di solidarietà per alleviare il dolore dei fratelli e delle sorelle".
TGR/TERREMOTO MAROCCO/SODANO:SOZZO VIS 20040225 (150)

QUARESIMA: CAMMINO PREGHIERA, PENITENZA, ASCESI CRISTIANA


CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2004 (VIS). Oggi, Mercoledì delle Ceneri ed inizio della Quaresima, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto, alle 10:30, nella Basilica Vaticana, la Liturgia della Parola, con la benedizione ed imposizione delle Ceneri.

Al termine del rito di introduzione e della Liturgia della Parola, il Santo Padre ha pronunciato l'omelia.

La Quaresima, ha detto il Papa, "cammino di preghiera, di penitenza e di autentica ascesi cristiana", ha inizio con "l'imposizione delle ceneri, austero gesto penitenziale, tanto caro alla tradizione cristiana. Esso sottolinea la consapevolezza dell'uomo peccatore di fronte alla maestà e alla santità di Dio. Allo stesso tempo, ne manifesta la disponibilità ad accogliere e tradurre in scelte concrete l'adesione al Vangelo".

"I gesti esteriori di penitenza hanno valore se sono espressione di un atteggiamento interiore, se manifestano la ferma volontà di allontanarsi dal male e di percorrere la strada del bene. Sta qui il senso profondo dell'ascesi cristiana. 'Ascesi': la parola stessa evoca l'immagine del salire verso mete elevate. Ciò comporta necessariamente sacrifici e rinunce. (…) Per diventare autentici discepoli di Cristo, è necessario rinunciare a se stessi, prendere la propria croce ogni giorno e seguirlo. È il sentiero arduo della santità, che ogni battezzato è chiamato a percorrere".

Giovanni Paolo II ha ricordato che la Chiesa indica alcuni mezzi per camminare su questa via: "È anzitutto l'umile e docile adesione al volere di Dio accompagnata da incessante preghiera; sono le forme penitenziali tipiche della tradizione cristiana, come l'astinenza, il digiuno, la mortificazione e la rinuncia anche a beni di per sé legittimi; sono i gesti concreti di accoglienza nei confronti del prossimo che l'odierna pagina del Vangelo evoca con la parola 'elemosina'. Tutto questo viene riproposto con maggiore intensità durante il periodo quaresimale, che rappresenta, al riguardo, un 'tempo forte' di allenamento spirituale e di generoso servizio ai fratelli".

Riferendosi al Messaggio per la Quaresima 2004 il Papa ha detto di aver voluto attirare l'attenzione "sulle difficili condizioni in cui versano tanti bambini del mondo" ed ha concluso con queste parole: "Molte e complesse sono le problematiche che investono il mondo dell'infanzia. Auspico vivamente che a questi nostri fratelli più piccoli, spesso abbandonati a se stessi, venga riservata la dovuta cura grazie anche alla nostra solidarietà. È questo un modo concreto di tradurre il nostro sforzo quaresimale".

Al termine dell'omelia, si è svolta la Benedizione e l'imposizione delle ceneri che il Papa ha ricevuto dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, e i fedeli presenti da vari sacerdoti. Infine dopo la preghiera dei fedeli e la preghiera del Signore, si sono svolti i riti di conclusione.

Testo integrale dell'omelia del Santo Padre in lingua italiana
HML/MERCOLEDÌ CENERI/… VIS 20040225 (450)

INTERVENTO CARDINALE MARTINO UNIVERSITÀ CATTOLICA NAIROBI

CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2004 (VIS). Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, è intervenuto, nel pomeriggio di ieri, ad un Congresso Internazionale dell'Università Cattolica dell'Africa Orientale a Nairobi (Kenya), sul tema: "Problemi contemporanei per uno sviluppo integrale e sostenibile". Un Comunicato del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace rende noto che il Congresso Internazionale è stato organizzato dall'Istituto di Servizio Sociale dell'Università Cattolica dell'Africa Orientale.

Il Porporato ha lanciato un appello in favore di quei paesi dell'Africa afflitti da conflitti sanguinosi, da devastanti pandemie e soffocati dal debito estero. In merito al problema del commercio delle armi, il Cardinale Martino ha ribadito quanto riprovevole sia il fatto che alcuni paesi continuino a trarre profitto da tale commercio che provoca tragedie umane ed è causa di immensi disastri ecologici.

Il Cardinale Martino ha definito "inaccettabile la pretesa di gruppi terroristici" che intendono ristabilire la giustizia e la pace attraverso la cieca violenza non esitando a distruggere vite umane innocenti ed ha denunciato "l'uso scandaloso dei bambini-soldato da parte di Stati e gruppi armati". Definendo l'Aids "piaga del secolo e del millennio", causa di disastrose conseguenze demografiche, sanitarie, economiche e sociali, il Cardinale ha richiamato l'attenzione della comunità internazionale sulla necessità di medicinali a prezzi sostenibili. Ed ancora il Presidente del Pontificio Consiglio ha rinnovato l'appello per una riduzione, se non l'abbattimento, del debito estero dei Paesi africani più poveri.

Il Comunicato, riporta inoltre, che il Cardinale Martino, per sedici anni Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, "non ha escluso che nel prossimo futuro la Santa Sede possa passare dallo status di Osservatore a quello di membro dell'O.N.U." ed ha ribadito "l'urgenza di una riforma delle Nazioni Unite che permetta all'istituzione di svolgere pienamente il suo ruolo sulla scena internazionale".
CON-IP/…/KENYA:MARTINO VIS 20040225 (320)

martedì 24 febbraio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la Provincia ecclesiastica di Lódz, elevando a Chiesa metropolitana la Diocesi di Lódz (superficie: 5.200; popolazione: 1.540.000; cattolici: 1.460.000; sacerdoti: 692; religiosi: 906), Polonia, ed assegnandole come suffraganea la Diocesi di Lowicz. In pari tempo ha promosso il Vescovo Wladyslaw Ziólek, finora Vescovo di Lódz, alla dignità di Arcivescovo Metropolita della medesima sede.

- Ha eretto la Diocesi di Bydgoscz, con territorio dismembrato dall'Arcidiocesi di Gniezno e dalla Dicoesi di Koszalin-Kolobrzeg e di Pelplin, rendendola suffraganea della Chiesa Metropolitana di Gniezno, Polonia.

- Ha nominato il Vescovo Jan Tyrawa, finora ausiliare di Wroclaw (Polonia), primo Vescovo della Diocesi di Bydgoscz (superficie: 4.000; popolazione: 596.202; sacerdoti: 377; religiosi: 4), Polonia.

- Ha eretto la Diocesi di Swidnica, con territorio dismembrato dall'Arcidiocesi di Wroclaw e dalla Diocesi di Legnica, rendendola suffraganea della Chiesa metropolitana di Wroclaw, Polonia.

- Ha nominato il Monsignor Ignacy Dec, finora Rettore della Pontificia Facoltà Teologica di Wroclaw (Polonia), primo Vescovo di Swidnica, (superficie: 4.500; popolazione 687.514; cattolici 653.138; sacerdoti: 366; religiosi: 508), Polonia. Il Vescovo eletto è nato nel 1944 a Hucisko (Polonia) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1969.

- Ha nominato il Monsignore Stanislaw Budzik, finora Rettore del Seminario Diocesano di Tarnów (Polonia), Vescovo Ausiliare della Diocesi di Tarnów (superficie: 7.566; popolazione: 1.126.920; cattolici: 1.121.252; sacerdoti: 1.301; religiosi: 1.328), Polonia. Il Vescovo eletto è nato nel 1952 a Lekawica (Polonia), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1977.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Warmia (Polonia), presentata dal Vescovo Julian Wojtkowski, per raggiunti limiti d'età.
ECE:NER:NEA:RE/…/… VIS 20040224 (270)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

- L'Arcivescovo Jozef Wesolowski, Nunzio Apostolico in Kazakhstan, Tadjikistan, Kyrgyzstan e in Uzbekistan.

- Il Vescovo Paul-Marie Guillaume, di Saint-Dié (Francia), in Visita "ad Limina Apostolorum".
AP:AL/…/… VIS 20040224 (70)

INCONTRO COMMISSIONE CONGIUNTA ISLAMO-CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2004 (VIS). La Commissione Congiunta del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso e del Comitato Permanente di Al-Ahzar per il Dialogo con le Religioni Monoteistiche, istituita il 28 maggio 1998, si riunisce oggi a Roma sul tema: "Evitare generalizzazioni relativamente ad altre religioni o comunità, capacità di autocritica". Alle 16:00 di oggi si terrà una sessione pubblica presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e di Islamistica.

Nel 1998, fu concluso un Accordo Speciale con l'Istituto Al-Azher, fondato su contatti già esistenti, ed in ragione della storia millenaria di questa istituzione e della sua rappresentatività presso i musulmani di tutto il mondo.

Secondo l'Arcivescovo Michael Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, obiettivo della Commissione Congiunta "è promuovere la ricerca dei valori comuni, operare insieme per la promozione della giustizia, della pace e per il rispetto delle religioni. Questa istituzione rappresenta, inoltre, un centro di scambio di interessi comuni, quali la difesa della dignità e dei diritti umani, e la promozione della conoscenza e rispetto reciproci fra cattolici e musulmani. La Commissione riserva particolare attenzione al ruolo dei rappresentanti religiosi nella promozione di tali valori".

L'Arcivescovo Fitzgerald e lo Sceicco Fawzy al-Zafzaf, Presidente del Comitato Permanente di Al-Azhar per il Dialogo con le Religioni Monoteistiche, sono Co-Presidenti della Commissione Congiunta che si avvale anche di un Co-Segretario e di un massimo di tre membri per parte. Se necessario, esperti sono invitati a partecipare agli incontri.

La Commissione Congiunta si riunisce una volta l'anno, alternativamente a Il Cairo ed a Roma, solitamente intorno alla data del 24 febbraio, in commemorazione della storica visita del Santo Padre Giovanni Paolo II all'Istituto Al-Azhar il 24 febbraio 2000.
CON-DIR/MUSULMANI:CATTOLICI/FITZGERALD VIS 20040224 (290)

CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL PAPA: FEBBRAIO - APRILE 2004


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2004 (VIS). Riportiamo il calendario delle celebrazioni liturgiche presiedute dal Santo Padre Giovanni Paolo II nei mesi di febbraio, marzo e aprile:

FEBBRAIO

- Mercoledì 25: Mercoledì delle Ceneri. Basilica Vaticana, ore 10:30: Celebrazione della Parola, benedizione e imposizione delle Ceneri.

- Sabato 28: Aula Paolo VI, alle ore 18:00. Santa Messa con le comunità della Parrocchie romane di Sant'Anselmo, Santa Maria Stella dell'Evangelizzazione, San Carlo Borromeo e San Giovanni Battista de la Salle.

- Domenica 29: I Domenica di Quaresima: Palazzo Apostolico, Cappella "Redemptoris Mater", ore 18:00: inizio degli Esercizi Spirituali per la Curia Romana.

MARZO

- Sabato 6: Cappella "Redemptoris Mater", alle ore 9:00: Conclusione degli Esercizi Spirituali. Aula Paolo VI, alle ore 18:00: Santa Messa con le comunità della Parrocchie romane di Santa Brigida, Sant'Ilario e San Massimo.

- Sabato 13: Alle ore 18:30, Santo Rosario con gli universitari.

- Sabato 20: Aula Paolo VI, alle ore 18:00: Santa Messa con le comunità delle Parrocchie romane di San Massimiliano Kolbe al Prenestino, San Patrizio, Santa Maria Mediatrice e Santa Margherita Maria Alacoque.

- Domenica 21: IV Domenica di Quaresima. Ore 9:30: Beatificazione dei Servi di Dio: Luigi Talamoni, Matilde del Sagrado Corazón Téllez Robles, Piedad de la Cruz Ortiz Real e Maria Candida dell'Eucaristia.

- Sabato 27: Aula Paolo VI, alle ore 18:00: Santa Messa con le comunità delle Parrocchie romane di San Giovanni della Croce, Santa Felicita e Santi Crisante e Daria.

APRILE

- Domenica 4: Domenica delle Palme e della passione del Signore. XIX Giornata Mondiale della Gioventù. Piazza San Pietro, alle ore 10:00: Benedizione delle Palme, Processione, Santa Messa.

- Giovedì 8: Giovedì Santo: Basilica Vaticana, ore 9:30: Santa Messa del Crisma.
Basilica Vaticana, ore 17:30: Inizio del Triduo Pasquale. Santa Messa nella Cena del Signore.

- Venerdì 9: Venerdì Santo: Basilica Vaticana, ore 17:00: Celebrazione della Passione del Signore. Colosseo, alle ore 21:15: "Via Crucis".

- Sabato 10: Sabato Santo: Basilica Vaticana, ore 19:00: Veglia Pasquale nella Notte Santa.

- Domenica 11: Domenica di Pasqua: Piazza San Pietro, alle ore 10:30: Santa Messa del Giorno. Benedizione "Urbi et Orbi".

- Domenica 25: III Domenica di Pasqua. Piazza San Pietro, alle ore 10:00: Beatificazione dei Servi di Dio: Augusto Czartoryski, Laura Montoya, María Guadalupe García Zavala, Giulia Nemesia Valle, Eusebia Palomino Yenes, Alexandrina Maria da Costa.
…/CALENDARIO:FEBBRAIO:APRILE/… VIS 20040224 (400)

ISTITUZIONI STATO GARANTISCANO DIRITTO LIBERTÀ RELIGIOSA


CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, il Signor Javier Moctezuma Barragán, nuovo Ambasciatore del Messico presso la Santa Sede, è stato ricevuto dal Santo Padre Giovanni Paolo II, che ha ricordato che proprio il Messico fu la destinazione del primo Viaggio Apostolico del suo Pontificato, 25 anni fa. Il Papa ha anche precisato che il prossimo ottobre si terrà a Guadalajara, il 48° Congresso Eucaristico Internazionale.

Ricordando la ripresa delle relazioni diplomatiche fra il Messico e la Santa Sede nel settembre 1992, il Santo Padre ha affermato: "In questi anni, caratterizzati da rapidi e profondi mutamenti nel tessuto politico, sociale ed economico del Paese, la Chiesa Cattolica, fedele alla propria missione pastorale, ha continuato a promuovere il bene comune del popolo messicano, cercando il dialogo e l'intesa con le diverse istituzioni pubbliche e difendendo il proprio diritto a partecipare alla vita nazionale".

"È da auspicare che la Chiesa in Messico" - ha proseguito il Pontefice - "possa godere di piena libertà in tutti quei settori dove esercita la sua missione pastorale e sociale. La Chiesa non chiede privilegi, né intende occupare sfere che non le sono proprie, ma desidera compiere la sua missione a favore del bene spirituale ed umano del popolo messicano senza ostacoli ed impedimenti. A questo scopo è necessario che le istituzioni dello Stato garantiscano il diritto alla libertà religiosa degli individui e dei gruppi, evitando ogni forma di intolleranza o di discriminazione. È auspicabile anche che, in un futuro non lontano, (…) si progredisca in settori come l'educazione religiosa nei diversi ambienti, nell'assistenza spirituale negli ospedali, nei centri di accoglienza ed assistenza del settore pubblico, e nella presenza nei mezzi di comunicazione sociale".

"Non si deve cedere alle pretese di coloro che, fondandosi su di un erroneo concetto del principio di separazione fra Chiesa e Stato e del carattere laico dello Stato" - ha ribadito il Pontefice - "tentano di ridurre la religione alla sfera meramente privata dell'individuo, non riconoscendo alla Chiesa il diritto di insegnare la sua dottrina e di emettere giudizi morali su avvenimenti che influiscono sull'ordine sociale".

Occorre lo sforzo di tutti, ha detto ancora il Santo Padre, "per edificare una cultura democratica e consolidare lo Stato di diritto. A tale riguardo, recentemente i Vescovi messicani, (…) hanno rivolto un pressante appello all'unità nazionale e al dialogo fra i responsabili della vita sociale".

Successivamente, riferendosi al "doloroso e grave problema della povertà, (…) sfida urgente per i governanti e i responsabili della vita pubblica", il Santo Padre ha affermato che: "La sua eliminazione esige indubbiamente mezzi di carattere tecnico e politico", ma "non si può dimenticare che tali mezzi sono insufficienti se non animati da valori etici autentici. (…) Un modello di sviluppo che non affronti con decisione gli squilibri sociali non può prosperare nel futuro".

Il Santo Padre ha dedicato le osservazioni conclusive del suo discorso alle popolazioni indigene, tanto numerose in Messico, alle quali è necessario dedicare particolare attenzione "perché troppo spesso dimenticate". Infine il Papa ha espresso la sua preoccupazione per "il crescente fenomeno dell'emigrazione di molti messicani verso altri paesi, soprattutto gli Stati Uniti", fenomeno che contribuisce in maniera notevole alla disgregazione familiare. Per cui "occorre individuare e porre rimedio alle cause che costringono tanti messicani ad abbandonare la propria terra" e fare in modo che "i messicani residenti all'estero, non si sentano dimenticati dalle Autorità del loro Paese natale".
CD/…/MESSICO VIS 20040224 (580)

lunedì 23 febbraio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha confermato, per il prossimo triennio, il Vescovo Francesco Lambiasi, emerito di Anagni-Alatri (Italia), Assistente Ecclesiastico Generale dell'Azione Cattolica Italiana.

Sabato 21 febbraio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Vescovo Héctor Sabatino Cardelli, finora Vescovo di Concordia (Argentina), Vescovo di San Nicolás de los Arroyos (superficie: 14.500; popolazione: 427.000; cattolici: 390.000; sacerdoti: 114; religiosi: 95; diaconi permanenti: 6), Argentina.
NA:NER/…/LAMBIASI:CARDELLI VIS 20040223 (80)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Adolfo Tito Yllana, Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone.

- Quattro presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo André Lacrampe, di Besançon.

- Il Vescovo Claude Schockert, di Belfort-Montbéliard.

- Il Vescovo Jean-Louis Papin, di Nancy.

- Il Vescovo Yves Patenôtre, di Saint-Claude.

- Il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con il Vescovo Paolo Schiavon, Ausiliare della Diocesi di Roma per il Settore Sud; Don Mario Sanfilippo, Parroco della Parrocchia di Sant'Anselmo alla Cecchignola, con il Vicario Parrocchiale; Don Feranando Altieri, Parroco della Parrocchia di San Carlo Borromeo, con il Vicario Parrocchiale; Don Ilija Perleta, Parroco della Parrocchia di San Giovanni Battista de la Salle e Don Francesco De Franco, Parroco della Parrocchia di Santa Maria Stella dell'Evangelizzazione, con il Vicario Parrocchiale.

Sabato 21 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20040223 (190)

MESSAGGIO INTEGRALE DEL SANTO PADRE PER LA QUARESIMA


CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2004 (VIS). In occasione dell'inizio della Quaresima, mercoledì 25 febbraio, i lettori che lo desiderano, possono leggere il Messaggio del Santo Padre per la Quaresima in versione integrale, cliccando su: testo integrale.
…/…/… VIS 20040223 (50)

TELEGRAMMA VITTIME ATTENTATO SUICIDA GERUSALEMME


CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio per le vittime dell'attentato suicida compiuto questa mattina a Gerusalemme, fatto pervenire dal Santo Padre Giovanni Paolo II, tramite il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, all'Arcivescovo Pietro Sambi, Delegato Apostolico a Gerusalemme ed in Palestina:

"Il Sommo Pontefice esprime la sua ferma deplorazione per il nuovo e brutale attentato compiuto a Gerusalemme, e, nell'assicurare la sua spirituale vicinanza ai parenti delle vittime, esorta le Autorità e i cittadini a non lasciarsi trascinare nella dinamica assurda della violenza, ma ad intensificare l'impegno per affrettare l'ora tanto desiderata della pace".
TGR/ATTACCO GERUSALEMME/SODANO:SAMBI VIS 20040223 (110)

ANGELUS: FESTA CATTEDRA PIETRO, QUARESIMA, LINGUA LATINA


CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2004 (VIS). Nel tradizionale incontro domenicale con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro per recitare l'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha parlato oggi della festa della Cattedra di Pietro, dell'inizio della Quaresima, il prossimo Mercoledì delle Ceneri e dello studio della lingua latina.

"Ricorre oggi, 22 febbraio, la festa liturgica della Cattedra di San Pietro" - ha detto il Santo Padre - "che pone in luce il singolare ministero, affidato dal Signore al Capo degli Apostoli, di confermare e guidare la Chiesa nell'unità della fede. Consiste in questo il 'ministerium petrinum', quel servizio peculiare che il Vescovo di Roma è chiamato a rendere all'intero popolo cristiano. Missione indispensabile, che non poggia su prerogative umane, ma su Cristo stesso quale pietra angolare della Comunità ecclesiale. Preghiamo affinché la Chiesa, nella varietà delle culture, delle lingue e delle tradizioni, sia unanime nel credere e nel professare le verità di fede e di morale trasmesse dagli Apostoli".

Successivamente il Santo Padre ha ricordato: "E la Quaresima, che mercoledì prossimo inizieremo con l'austero e significativo rito dell'imposizione delle ceneri, costituisce un tempo privilegiato per intensificare questo impegno di conversione a Cristo. L'itinerario quaresimale diverrà così un'occasione propizia per esaminare con sincerità e verità se stessi, per rimettere ordine nella propria vita e nelle relazioni con gli altri e con Dio".

Dopo l'Angelus, il Papa, esprimendosi in latino, si è rivolto ad un gruppo di professori e studenti del Pontificio Istituto Superiore di Latinità, creato quaranta anni orsono da Papa Paolo VI con il Motu proprio "Studia Latinitatis", presso la Pontificia Università Salesiana.
ANG/CATTEDRA PIETRO:QUARESIMA/… VIS 20040223 (280)

SEMINARISTI: FUTURO E SPERANZA DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, si è svolto un incontro di preghiera, presieduto dal Santo Padre Giovanni Paolo II, con i membri della Comunità del Pontificio Seminario Romano Maggiore in occasione della Festa di Maria Madre della Fiducia, Patrona dell'Istituto. Hanno partecipato gli studenti de Seminari Capranica, Redemptoris Mater e Divino Amore. Il Coro del Pontificio Seminario Romano Maggiore e l'Orchestra e Coro della Diocesi di Roma hanno interpretato un Oratorio ispirato all'opera "Trittico Romano", volume di poesie di Giovanni Paolo II, pubblicato lo scorso anno.

Al termine dell'Incontro, il Santo Padre, parlando a braccio, ha ringraziato i giovani seminaristi per l'esecuzione dell'opera musicale, con queste parole: "Debitor factus sum. Sono debitore del mio Seminario Romano per la bella esecuzione che ci hanno offerto dell'oratorio ispirato al Trittico Romano. Un'opera poetica sulla quale molti hanno scritto. (…) È la prima volta che ho sentito questa interpretazione musicale".

"Voglio dire" - ha detto ancora il Papa - "che questa mattina ho celebrato la Messa per le intenzioni del mio Seminario Romano". Al termine Giovanni Paolo II ha ripetuto: "Debitor factus sum', sono diventato debitore e debbo pagare (…), forse un giusto, piuttosto un dovuto prezzo. Cercherò di farlo".

Nel discorso preparato per l'incontro con i seminaristi, il Papa ha detto che essi "sono, in un modo tutto speciale, il futuro e la speranza della Chiesa; la loro presenza in Seminario attesta la forza di attrazione che Cristo esercita sul cuore dei giovani. Una forza che nulla toglie alla libertà, anzi, le permette di realizzarsi appieno scegliendo il bene più grande: Dio, al cui servizio esclusivo ci si dedica per sempre".

"Per sempre!" - ha esclamato il Pontefice - "In questi tempi si avverte l'impressione di una certa riluttanza da parte della gioventù dinanzi ad impegni definitivi e totali. È come se si avesse paura di assumere decisioni che durino l'intera esistenza. Grazie a Dio, nella Diocesi di Roma sono numerosi i giovani disposti a consacrare la propria vita a Dio e ai fratelli nel ministero sacerdotale. Tuttavia, dobbiamo pregare incessantemente il Padrone della messe, perché mandi sempre nuovi operai nella sua messe, e li sostenga nell'impegno di coerente adesione alle esigenze del Vangelo".

Il Papa ha concluso il suo discorso proponendo il sublime esempio della Vergine ed ha detto: "Senza l'umile abbandono alla volontà di Dio, che fece fiorire il più bel 'sì' nel cuore di Maria, chi potrebbe assumersi la responsabilità del Sacerdozio? Questo vale pure per voi, cari giovani, che vi preparate al Matrimonio cristiano".
AC/…/SEMINARIO ROMANO MAGGIORE VIS 20040223 (440)

GRUPPO LAVORO CHIESA ORTODOSSA RUSSA E CHIESA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina è stato pubblicato un Comunicato del Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, in visita nella Federazione Russa dal 16 febbraio.

"Il 19 febbraio 2004, a Mosca" - si legge nel Comunicato - "ha avuto luogo un incontro tra il Capo del Dipartimento per la Relazioni Ecclesiastiche Estere del Patriarcato di Mosca, il Metropolita di Smolensk e Kaliningrad, Kirill, e il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Cardinale Walter Kasper. Nel corso delle conversazioni, sono state esaminate dalle Parti le materie in questione nelle relazioni tra la Chiesa Ortodossa Russa e la Chiesa Cattolica, specialmente in Russia e in Ucraina. In particolare, il Cardinale Kasper ha confermato che la Santa Sede ha ricevuto la risposta scritta della Chiesa Ortodossa russa circa la possibile istituzione di un Patriarcato Greco-Cattolico in Ucraina, come pure le risposte di tutte le Chiese Ortodosse locali sulla questione".

"Il Cardinale Kasper ha indicato che la posizione unanime delle Chiese Ortodosse è stata presa in seria considerazione dalle autorità della Chiesa Cattolica. La parte cattolica ha assicurato quella ortodossa che è desiderio della Santa Sede mantenere e ulteriormente rafforzare positive relazioni con le Chiese Ortodosse. Le due parti hanno convenuto che, per la soluzione di singole questioni nelle relazioni tra la Chiesa Ortodossa Russa e la Chiesa Cattolica, si dovrebbe costituire un gruppo congiunto di lavoro, composto di rappresentanti di entrambe le Chiese, che esaminerà tali questioni e formulerà proposte per la loro soluzione".

"All'incontro hanno partecipato l'Arcivescovo Antonio Mennini, Rappresentante della Santa Sede nella Federazione Russa, il Vescovo Brian Farrell, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Padre Jozef M. Maj, Officiale del medesimo Pontificio Consiglio, i due Vice-Capo del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Estere del Patriarcato di Mosca, il Vescovo Mark Di Egoryevsk e l'Arciprete Vsevolod Chaplin, oltre al Padre Igor Vyzhanov, facente funzione di Segretario per gli Affari Intercristiani.
CON-UC/INCONTRO ORTODOSSI/MOSCA:KASPER VIS 20040223 (340)

EVITARE PERICOLOSE MANIPOLAZIONI PROCREAZIONE ARTIFICIALE


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti alla Decima Assemblea Generale della Pontificia Academia Pro Vita, dedicata quest'anno al problema della procreazione artificiale.

Sottolineando che il tema trattato "si rivela carico di gravi problemi ed implicazioni, che meritano un attento esame", Giovanni Paolo II ha affermato: "Sono in gioco valori essenziali non soltanto per il fedele cristiano, ma anche per l'essere umano come tale".

"L'atto in cui lo sposo e la sposa diventano padre e madre" - ha proseguito il Pontefice - "attraverso il reciproco dono totale li rende cooperatori del Creatore nel mettere al mondo un nuovo essere umano, chiamato alla vita per l'eternità. Un gesto così ricco, che trascende la stessa vita dei genitori, non può essere sostituito da un mero intervento tecnologico, impoverito di valore umano e sottoposto ai determinismi dell'attività tecnica e strumentale".

"Compito dello scienziato è piuttosto quello di investigare sulle cause dell'infertilità maschile e femminile" - ha ribadito il Pontefice - "Proprio per questo, desidero incoraggiare le ricerche scientifiche volte al superamento naturale della sterilità nei coniugi, così come desidero esortare gli specialisti a mettere a punto quegli interventi che possono risultare utili a tale scopo. L'Auspicio è che, sulla strada della vera prevenzione e dell'autentica terapia, la comunità scientifica - l'appello va in particolare agli scienziati credenti - possa ottenere confortanti progressi".

Infine, affermando che la Pontificia Academia pro Vita non mancherà di fare quanto è in suo potere per incoraggiare iniziative volte ad "evitare le pericolose manipolazioni che accompagnano i processi di procreazione artificiale", il Santo Padre ha concluso il suo discorso con queste parole: "La stessa comunità dei fedeli si impegni a sostenere gli autentici percorsi della ricerca, resistendo nei momenti decisionali alle suggestioni di una tecnologia sostitutiva della vera paternità e maternità e per ciò stesso lesiva della dignità sia dei genitori che dei figli".
AC/PROCREAZIONE/… VIS 20040223 (330)

DIGNITÀ E DIRITTI UMANI INDISSOLUBILMENTE LEGATI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere, in occasione della Presentazione delle Lettere Credenziali, il Signor Osman Durak, nuovo Ambasciatore di Turchia presso la Santa Sede, ha ricordato, nel suo discorso pronunciato in inglese, che il quarto Viaggio Apostolico del suo Pontificato, nel novembre 1979, ebbe come meta la Turchia, e che "i ricordi di quello storico viaggio sono rimasti indelebili".

Il Santo Padre ha precisato che: "La Turchia beneficia dello status di Stato democratico fondato sul potere legislativo, nel quale tutti i cittadini godono degli stessi diritti. Le norme legislative e l'uguaglianza dei diritti sono tratti essenziali di ogni moderna società che autenticamente intenda salvaguardare e promuovere il bene comune. Nel realizzare tale obiettivo, la chiara distinzione fra sfera civile e sfera religiosa consente effettivamente a ciascuno dei due settori di esercitare le proprie responsabilità, nel reciproco rispetto e nella piena libertà di coscienza".

"Mentre la Turchia si prepara a stabilire nuovi rapporti con l'Europa" - ha proseguito il Pontefice - "mi unisco alla popolazione cattolica che chiede il riconoscimento, da parte delle Autorità ed istituzioni della Turchia, dello status giuridico della Chiesa nella Nazione". Il Papa ha ribadito che: "Chiesa e Stato non sono rivali, ma partner. (…) Mi auguro vivamente che il Comitato Parlamentare sui Diritti Umani dell'Assemblea Nazionale Turca risponda in modo adeguato alla petizione presentata nel settembre scorso, relativa alle comuni necessità religiose e pastorali dei cristiani e delle minoranze non musulmane che vivono in Turchia".

Citando il Beato Giovanni XXIII, il Santo Padre ha affermato che: "La questione della pace non può essere disgiunta da quella della dignità umana e dei diritti umani. In altre parole, il grande problema dell'ordine negli affari mondiali non può essere propriamente affrontato senza tener conto delle questioni legate ai principi e comportamenti morali. (…) Papa Giovanni chiamò il mondo ad una più nobile visione della vita pubblica e 'con audacia, spinse il mondo a proiettarsi al di là del proprio presente stato di disordine, e ad immaginare nuove forme di ordine internazionale che fossero a misura della dignità umana'".

"Uno degli strumenti più importanti per assicurare l'ordine mondiale, e conseguentemente il perseguimento della pace, è il diritto internazionale, chiamato oggi ad essere sempre più frequentemente strumento di pace, nella giustizia e nella solidarietà. (…) La Chiesa Cattolica sostiene pienamente le attività volte al ristabilimento della pace ed alla riconciliazione. Per cui mi rallegro alla notizia del progresso compiuto nella direzione di una giusta composizione della questione cipriota. Incoraggio vivamente le parti coinvolte ad adoperarsi per realizzare la riunificazione e pacificazione dell'isola".

Infine Giovanni Paolo II ha ribadito che: "Nell'ambito della più ampia comunità internazionale, le Nazioni Unite hanno un ruolo particolare" e "tuttora rappresentano l'istituzione più consona per affrontare i gravi problemi della famiglia umana nel ventunesimo secolo", fra i quali "il mortale flagello del terrorismo, problema particolarmente grave" e "crimine odioso". Il Papa ha ripetuto "la sua solidarietà nella preghiera per la Nazione, alla luce dei recenti attacchi terroristici che hanno colpito il Paese".
CD/…/TURCHIA VIS 20040223 (530)

venerdì 20 febbraio 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Jean-Yves Riocreux, di Pontoise.

- Il Vecovo Olivier de Berranger, di Saint-Denis.

- Il Vescovo Eric Aumonier, di Versailles.

- Il Vescovo Patrick Le Gal, Ordinario Militare.

- Il Vescovo Francesco Lambiasi, emerito di Anagni-Alatri, Assistente Ecclesiastico Generale dell'Azione Cattolica Italiana e la Dottoressa Paola Bignardi, Presidente Nazionale della medesima associazione.
AL:AP/…/… VIS 20040220 (90)

CONIUGARE RIGORE SCIENTIFICO ED ETICA CRISTIANA


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II ai partecipanti alla Giornata commemorativa per il decennale di fondazione della Pontificia Academia Pro Vita. Nel pomeriggio di ieri, nel corso dell'Assemblea Generale, il Vescovo Elio Sgreggia, Vice Presidente dalla Pontificia Academia, ha dato lettura del Messaggio, datato 17 febbraio.

Giovanni Paolo II scrive: "Col passare degli anni diventa sempre più evidente l'importanza della Pontificia Accademia per la Vita. I progressi delle scienze biomediche, infatti, mentre fanno intravedere prospettive promettenti per il bene dell'umanità e la cura di malattie gravi ed affliggenti, non di rado però presentano seri problemi in relazione al rispetto della vita umana e della dignità della persona".

"Il dominio crescente della tecnologia medica sui processi della procreazione umana, le scoperte nel campo della genetica e della biologia molecolare, i cambiamenti intervenuti nella gestione terapeutica dei pazienti gravi, insieme al diffondersi di correnti di pensiero di ispirazione utilitarista ed edonista, sono fattori che possono portare a condotte aberranti, nonché alla stesura di leggi ingiuste in relazione alla dignità della persona e al rispetto che esige la inviolabilità della vita innocente".

Ricordando che l'apporto degli accademici "è prezioso per gli intellettuali, specialmente cattolici", il Santo Padre fa riferimento al compito "di alta responsabilità nella complessa materia oggi denominata 'bioetica'" e scrive: "Vi ringrazio per l'impegno che ponete nell'esaminare questioni specifiche di alto interesse, ed ugualmente nel favorire il dialogo tra l'investigazione scientifica e la riflessione filosofica e teologica guidata dal Magistero. È necessario sensibilizzare sempre più i ricercatori, specie quelli dell'ambito biomedico, sul benefico arricchimento che può scaturire dal coniugare il rigore scientifico con le istanze dell'antropologia e dell'etica cristiane".
MESS/SCIENZA BIOMEDICA/ACAD-V VIS 20040220 (300)

VIVERE E TRASMETTERE INTEGRALMENTE LA FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi della Provincia Ecclesiastica di Parigi e dell'Ordinariato Militare per la Francia, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum", ed ha dedicato il suo discorso alla crescente secolarizzazione della società francese, ribadendo che "c'è bisogno di un rinnovato annuncio del Vangelo" e frequentemente di "una prima evangelizzazione".

"I rapporti quinquennali" - ha ribadito il Pontefice - "mettono in luce la secolarizzazione della società francese, spesso intesa come rifiuto, nella vita sociale, dei valori antropologici, religiosi e morali che la contraddistinguevano profondamente", per cui "c'è bisogno di un rinnovato annuncio anche per chi è già battezzato ed "oltre ad una nuova evangelizzazione, si impone, in certi casi, una prima evangelizzazione". In merito alla catechesi per i bambini e i giovani, il Papa, ricordando che i Vescovi riferiscono della diminuzione del numero di giovani e bambini che ricevono una educazione religiosa, ha affermato: "È importante offrire loro una educazione religiosa e morale di qualità, fornendo elementi chiari e solidi di fede dai quali scaturisce una intensa vita spirituale".

"La formazione catechetica" - ha proseguito il Pontefice - "deve essere accompagnata da una pratica religiosa regolare. Come può l'insegnamento proposto ai bambini davvero radicarsi in essi e come Cristo può trasformare interiormente il loro essere e le loro azioni, se non incontrano regolarmente Cristo?". È importante lasciare spazio alla catechesi ed alla pratica religiosa personale e comunitaria dei fedeli, "ricordando che questa dimensione dell'esistenza ha un'influenza positiva sui legami sociali e sulla vita degli individui".

La fede, ha affermato il Santo Padre, deve essere profondamente radicata nel Magistero, ma soprattutto, deve essere vissuta quotidianamente, in particolare nel nostro rapporto con gli altri. "I pastori e i catechisti devono ugualmente ricordare che, i bambini e i giovani sono particolarmente sensibili alla coerenza fra le parole e l'esistenza concreta delle persone. Infatti, come possono i giovani prendere coscienza della necessità della partecipazione alla Messa domenicale o della pratica del sacramento della riconciliazione, se i genitori o gli educatori non vivono essi stessi una vita religiosa ed ecclesiale?".

"Vi invito" - ha esortato il Papa - "a preoccuparvi della formazione dei giovani, ricorrendo a forme di insegnamento che, tenendo conto del loro desiderio di fare un'esperienza umana appassionante, propongano loro di conoscere il Cristo e di incontrarlo in una pratica di preghiera personale e comunitaria forte e formativa".

"È importante proporre ai fedeli una pratica di intelligenza della fede" - ha ribadito il Santo Padre "che consenta loro di meglio armonizzare le loro conoscenze religiose con il sapere umano, al fine di realizzare una sintesi sempre più solida fra le acquisizioni scientifiche e tecniche e l'esperienza religiosa". Il Papa si è successivamente congratulato con "La Scuola Cattedrale di Parigi" che "invita ognuno ad approfondire instancabilmente il mistero della fede, per (…) trasmetterlo in un linguaggio adeguato, senza tuttavia alterarne il contenuto".

Giovanni Paolo II ha concluso il suo discorso richiamando l'attenzione sulla "funzione catechetica ed evangelizzatrice della liturgia, che deve essere intesa come via di santità, forza interiore del dinamismo apostolico e del carattere missionario della Chiesa. (…) I pastori si preoccupino prima di tutto, con la collaborazione dei laici, della preparazione della liturgia domenicale, con un'attenzione particolare al rito ed alla bellezza della celebrazione. (…) Nelle omelie, i sacerdoti avranno cura di insegnare ai fedeli i fondamenti dottrinali e scritturali della fede. Lancio ancora una volta un forte appello a tutti i fedeli a radicare la loro esperienza spirituale e la loro missione nell'Eucaristia, accanto al Vescovo, ministro e garante della comunione nella Chiesa diocesana, poiché 'dove è il Vescovo, è la Chiesa'".
AL/CATECHESI/FRANCIA VIS 20040220 (620)

giovedì 19 febbraio 2004

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli deceduti nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Opilio Rossi, Presidente emerito della Commissione Cardinalizia per i Pontifici Santuari di Pompei, Loreto e Bari, il 9 febbraio, all'età di 93 anni.

- Il Vescovo Guido Maria Casullo, emerito di Cândido Mendes (Brasile), il 10 gennaio, all'età di 94 anni.

- Il Vescovo Noel Desmond Daly, emerito di Sandhurst (Australia), il 14 gennaio, all'età di 74 anni.

- Il Vescovo Walter Jansen, già Ausiliare dell'Arcidiocesi di Köln (Repubblica Federale di Germania), il 29 gennaio, all'età di 80 anni.

- L'Arcivescovo Denis Eugene Hurley, O.M.I., emerito di Durban (Sud Africa), il 13 febbraio, all'età di 88 anni.

- Il Vescovo Paul Mambe Mukanga, di Kindu (Repubblica Democratica del Congo), il 26 gennaio, all'età di 74 anni.

- Il Vescovo Gabriel Marie Joseph Matagrin, emerito di Grenoble (Francia), il 2 febbraio, all'età di 85 anni.

- Il Vescovo Francis Xavier Mugadzi, di Gweru (Zimbabwe), il 6 febbraio, all'età di 72 anni.

- Il Vescovo Timothée Pirigisha Mukombe, emerito di Kasongo (Repubblica Democratica del Congo), il 12 febbraio, all'età di 83 anni.

- Il Vescovo Angel Adolfo Polachini Rodríguez, emerito di Guanare (Venezuela), il 10 gennaio, all'età di 84 anni.

- Il Vescovo Maurice Pourchet, emerito di Saint-Flour (Francia), il 2 gennaio, all'età di 97 anni.

- L'Arcivescovo Cándido Genaro Rubiolo, emerito di Mendoza (Argentina), il 9 febbraio, all'età di 83 anni.

- Il Vescovo George Henry Speltz, emerito di Saint Cloud (Stati Uniti d'America), il 1° febbraio, all'età di 91 anni.

- Il Vescovo Leonce Albert Van Peteghem, emerito di Gent (Belgio), il 7 gennaio, all'età di 87 anni.

- Il Vescovo Franz Zak, emerito di Sankt Pölten (Austria), il 28 gennaio, all'età di 86 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20040219 (300)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato l'Arcivescovo Dominique François Joseph Mamberti, che è Nunzio Apostolico in Sudan, Nunzio Apostolico in Eritrea.
NN/…/MAMBERTI VIS 20040219 (30)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/…/… VIS 20040219 (30)

DIGNITÀ PROCREAZIONE UMANA E TECNOLOGIE RIPRODUTTIVE


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina si è aperta in Vaticano, la Decima Assemblea Generale della Pontificia Academia Pro Vita, con una Santa Messa di commemorazione del decennale di fondazione ad opera del Santo Padre Giovanni Paolo II. L'Assemblea, in corso dal 19 al 22 febbraio, comprende sessioni antimeridiane e pomeridiane durante le quali interverranno 26 Officiali della Curia Romana e medici e studiosi di genetica, bioetica, etica medica, riproduzione umana, teologia morale e psicologia. È in programma anche un'udienza speciale del Santo Padre Giovanni Paolo II.

Tema dell'Assemblea Generale 2004 è: "La dignità della procreazione umana e le tecnologia riproduttive: aspetti antropologici ed etici".

Ogni giornata ha inizio con la celebrazione della Santa Messa nella Cappella dello Spirito Santo nella Casa Santa Marta in Vaticano. La sessione antimeridiana di oggi è stata dedicata alla figura spirituale e morale del Professor Jérôme Lejeune, scomparso poco dopo la nomina a primo Presidente della Pontificia Academia e all'insegnamento del Santo Padre Giovanni Paolo II sulla vita umana. Nel pomeriggio è in programma un Concerto del "Coro Cappella" del Pontificio Seminario Romano Maggiore.

Venerdì 20 febbraio, i partecipanti si soffermeranno sui temi: il significato biblico-teologico della procreazione umana e la paternità e la maternità di fronte alle tecnologie di procreazione artificiale umana: considerazioni antropologiche.

Sabato 21 febbraio sarà dedicato all'esame delle ripercussioni della procreazione artificiale sulla donna e sulla famiglia e gli atteggiamenti antropologici alternativi, ed agli aspetti giuridici nell'elaborazione delle leggi nella società pluralistica per il diritto alla vita. Nel pomeriggio sono previste sei tavole rotonde.

Il giorno conclusivo dell'Assemblea Generale, domenica 22 febbraio, sono in programma comunicazioni del Presidente, Professor Juan de Dios Vial Correa e del Vice-Presidente, Vescovo Elio Sgreccia, seguite da una discussione generale e dalle proposte di temi per l'Assemblea Generale del 2005. Infine avrà luogo la presentazione agli Accademici della prima stesura del documento finale.
ACAD-V/PLENARIA:PROCREAZIONE/… VIS 20040219 (320)

CANONIZZAZIONE SEI BEATI 16 MAGGIO PROSSIMO


CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha tenuto il Concistoro Ordinario Pubblico, durante il quale è stata fissata la data del 16 maggio prossimo per la Canonizzazione dei Beati:

- Luigi Orione, Presbitero, Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e
della Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità.

- Annibale Maria Di Francia, Presbitero, Fondatore della Congregazione dei Padri Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Suore Figlie del Divino Zelo.

- Giuseppe Manyanet y Vives, Presbitero, Fondatore della Congregazione dei Figli della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe e delle Missionarie Figlie della Sacra Famiglia di Nazareth.

- Nimatullah Al Hardini, Presbitero dell'Ordine Libanese Maronita.

- Paola Elisabetta (al secolo Costanza Cerioli, vedova Busecchi-Tassis), Fondatrice dell'Istituto dei Religiosi e delle Religiose della Sacra Famiglia.

- Gianna Beretta Molla, madre di famiglia.
…/CONCISTORO CANONIZZAZIONE/… VIS 20040219 (170)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SCIAGURA FERROVIARIA IN IRAN

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del telegramma di cordoglio per le vittime della sciagura ferroviaria, avvenuta ieri mattina in Iran, inviato dal Santo Padre Giovanni Paolo II, tramite il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, alle Autorità iraniane:

"Informato del tragico incidente verificatosi in Iran, il Santo Padre esprime il suo profondo cordoglio alle Autorità ed al popolo iraniano, ancora una volta in lutto a causa di questa catastrofe. Il Pontefice affida le numerose vittime alla misericordia dell'Onnipotente ed auspica che le famiglie colpite da questo dramma, possano ricevere il conforto della solidarietà pubblica. Il Papa invoca su tutte le persone colpite da questo terribile incidente, in particolare sui feriti ed i soccorritori, le Benedizioni dell'Altissimo".
TGR/CATASTROFE IRAN/SODANO VIS 20040219 (140)

mercoledì 18 febbraio 2004

UDIENZA GENERALE: RICAPITOLARE IN CRISTO TUTTE LE REALTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2004 (VIS). Il Cantico "Dio Salvatore", inno di benedizione che apre la Lettera agli Efesini e viene proclamato ogni lunedì nella Liturgia dei Vespri, è stato il tema della meditazione del Santo Padre Giovanni Paolo II per la catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI.

Giovanni Paolo II ha affermato che questo testo esalta "la meravigliosa opera di Dio, attuata per noi in Cristo. (…) In questo progetto trascendente, che ingloba la creazione e la redenzione, il cosmo e la storia umana, Dio aveva prestabilito, 'nella sua benevolenza', di 'ricapitolare in Cristo', cioè di riportare a un ordine e a un senso profondo tutte le realtà, quelle celesti e quelle terrene".

"La signoria di Cristo si estende, perciò, sia al cosmo sia a quell'orizzonte più specifico che è la Chiesa", ha proseguito il Pontefice. "Cristo svolge una funzione di 'pienezza', così che in Lui si riveli il 'mistero' nascosto nei secoli e tutta la realtà realizzi - nel suo ordine specifico e nel suo grado - il disegno concepito dal padre fin dall'eternità".

Il Santo Padre ha concluso la catechesi ricordando che il Cantico sottolinea l'esaltazione della 'redenzione mediante il sangue' della croce, la 'remissione dei peccati', l'abbondante effusione 'della ricchezza della grazia'. Ecco la filiazione divina del cristiano e la 'conoscenza del mistero della volontà' di Dio, mediante la quale si entra nell'intimo della stessa vita trinitaria".
AG/CANTICO EFESINI/… VIS 20040218 (250)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Carlo Ellena, sacerdote "fidei donum" dell'Arcidiocesi di Torino e finora Segretario esecutivo del Regionale "Nordeste 5" della Conferenza Episcopale del Brasile, Vescovo di Zé Doca (superficie: 40.000; popolazione: 300.000; cattolici: 260.000; sacerdoti: 20; religiosi: 31), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Valperga (Torino, Italia), nel 1938 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1962.
NER/…/ELLENA VIS 20040218 (80)

VIVERE CON COERENZA IL VANGELO NELLA QUOTIDIANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2004 (VIS). Nel corso dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, con la partecipazione di 9.000 fedeli, il Santo Padre ha rivolto parole di saluto ad un gruppo di Vescovi amici del Movimento dei Focolari, ai quali ha consegnato un Messaggio in occasione del Convegno annuale. Presente anche la Signora Chiara Lubich, Fondatrice del Movimento dei Focolari.

Esprimendo il suo apprezzamento perché la santità è il tema di riflessione scelto per l'Incontro annuale, il Santo Padre scrive nel Messaggio: "Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha ricordato che la santità è la vocazione di ogni battezzato. (…) Solo, infatti, una comunità cristiana splendente di santità può compiere efficacemente la missione affidatale da Cristo, quella cioè di diffondere il Vangelo sino agli estremi confini della terra".

"'Per una santità di popolo': questa specificazione pone proprio l'accento sul carattere universale della vocazione alla santità nella Chiesa, verità che rappresenta uno dei pilastri della Costituzione conciliare 'Lumen gentium'". - ha proseguito il Pontefice - "Due aspetti generali vanno opportunamente sottolineati. Anzitutto il fatto che la Chiesa è intimamente santa ed è chiamata a vivere e a manifestare questa santità in ogni suo membro. In secondo luogo, l'espressione 'santità' di popolo' fa pensare all'ordinarietà, cioè all'esigenza che i battezzati sappiano vivere con coerenza il Vangelo nella quotidianità: in famiglia, nell'attività lavorativa, in ogni relazione e occupazione. È proprio nell'ordinario che si deve vivere lo straordinario, così che la 'misura' della vita tenda all'alto', cioè alla 'piena maturità di Cristo'".
MESS/FOCOLARE:SANTITÀ/… VIS 20040218 (260)

martedì 17 febbraio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Lawrence Burke, S.I., Arcivescovo Metropolita di Kinstgon in Giamaica (superficie: 3.267; popolazione: 1.407.000; cattolici: 92.000; sacerdoti: 51; religiosi: 209; diaconi permanenti: 21), Giamaica. Finora Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi di Nassau (Bahamas), l'Arcivescovo Burke succede all'Arcivescovo Edgerton Roland Clarke, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Patrick Pinder, Arcivescovo Metropolita di Nassau (superficie: 13.872; popolazione: 310.000; cattolici: 47.688; sacerdoti: 28; religiosi: 43; diaconi permanenti: 14), Bahamas, finora Vescovo Ausiliare della medesima Arcidiocesi.
NER:RE/…/BURKE:CLARKE:PINDER VIS 20040217 (110)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
- Il Vescovo Gérard Daucourt, di Nanterre (Francia), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Signor Fouad Aoun, Ambasciatore del Libano, in visita di congedo.
AL:AP/…/… VIS 20040217 (50)

CELEBRAZIONE MERCOLEDÌ CENERI PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2004 (VIS). Una nota dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice annuncia che il 25 febbraio prossimo Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima e giorno di digiuno, il Santo Padre Giovanni Paolo II, presiederà, alle 10:30, nella Basilica di San Pietro, la Celebrazione della Parola, nella quale saranno benedette e imposte le ceneri.

La Celebrazione comprenderà i riti di introduzione, la liturgia della Parola e l'omelia del Santo Padre, la benedizione e imposizione delle ceneri, la preghiera dei fedeli e l'orazione del Signore ed i riti di conclusione.
OCL/MERCOLEDÌ CENERI/… VIS 20040217 (100)

CONFERIMENTO AL SANTO PADRE LAUREA HONORIS CAUSA


CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza venti Rappresentanti dell'Università di Opole (Polonia), i quali, in occasione del decimo anniversario di fondazione dell'istituzione, hanno voluto conferire al Pontefice il titolo di Dottore honoris causa. Ricordando l'unificazione della Scuola Superiore di Pedagogia e dell'Istituto Teologico Pastorale che diede inizio all'Università di Opole con la Facoltà di Teologia, il Papa ha affermato: "Quando acconsentii all'istituzione di quella Facoltà e al suo inserimento nelle strutture di una Università statale, ero consapevole che la nascita dell'Ateneo era molto importante per la terra di Opole".

"Rendo grazie a Dio per il fatto che l'Università" - ha affermato il Pontefice - "coopera con la Chiesa nell'opera di integrazione della società della terra di Opole. (…). Se, infatti, parliamo dell'integrazione della società, non possiamo intenderla nel senso dell'annullamento delle differenze, dell'unificazione del modo di pensare, della dimenticanza della storia - spesso segnata da eventi che creavano divisioni - ma come una perseverante ricerca di quei valori che sono comuni agli uomini, che hanno radici diverse, una diversa storia e, derivante da ciò, una propria visione del mondo e dei riferimenti alla società nella quale è toccato loro di vivere".

"Oggi" - ha ricordato ancora il Santo Padre - "si parla tanto delle radici cristiane dell'Europa. Se segno di esse sono le cattedrali, le opere d'arte, di musica e di letteratura, esse in un certo senso parlano in silenzio. Le Università, invece, possono parlarne ad alta voce. (…) Sì, questa voce può essere non accolta da coloro che vengono storditi dall'ideologia del laicismo del nostro continente, ma questo non dispensa gli uomini di scienza, (…) dal compito di rendere testimonianza (…) della scienza e della sapienza, cresciute sul fertile terreno del cristianesimo".
AC/…/OPOLE VIS 20040217 (280)

lunedì 16 febbraio 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo di Paris, con gli Ausiliari Vescovo Michel Pollien e Vescovo Pierre d'Ornellas.

- Il Vescovo Daniel Labille, di Créteil.

- Il Vescovo Michel Dubost, C.I.M., di Evry-Corbeil-Essonnes.

- Il Vescovo Albert-Marie de Monléon, O.P., di Meaux.

Sabato 14 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Rudolf Schuster, Presidente della Repubblica Slovacca, con la Consorte.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20040216 (110)

PRESA DI POSSESSO TITOLI E DIACONIE CARDINALI SCOLA E JOOS


CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2004 (VIS). Una Nota dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, resa pubblica oggi, annuncia che il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia), prenderà possesso del Titolo dei Santi XII Apostoli, in Piazza Santi Apostoli, 51, sabato 21 febbraio, alle 18:30.

Il Cardinale Gustaaf Joos prenderà possesso della Diaconia di San Pier Damiani ai Monti di San Paolo, Via Guido Biagi, 16, domenica 22 febbraio, alle 11:30.
OCL/POSSESSO/SCOLA:JOOS VIS 20040216 (90)

INCONTRO VANGELO CULTURE: EUROPA RESPIRA CON DUE POLMONI


CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2004 (VIS). Nelle riflessioni precedenti la recita dell'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro, ha sottolineato ancora una volta il ruolo e l'influenza del Cristianesimo nella storia d'Europa e nel processo di integrazione dell'Unione Europea, che nel maggio prossimo interesserà alcuni Paesi dell'Est Europeo.

"Abbiamo celebrato ieri, 14 febbraio" - ha detto il Papa - "la festa dei Santi Cirillo e Metodio, Apostoli dei popoli slavi e Patroni d'Europa insieme con San Benedetto Abate. Evangelizzando le regioni centro-orientali del Continente, essi hanno contribuito in modo determinante a far sì che l'Europa cristiana potesse respirare con due polmoni: quello dell'occidente e quello dell'oriente. In effetti, come è impossibile pensare alla civiltà europea senza l'opera e l'eredità benedettina, così non si può prescindere dall'azione evangelizzatrice e sociale dei due Santi Fratelli di Salonicco".

"In questi mesi" - ha proseguito il Pontefice - "sono coinvolti nel processo di integrazione politica del Continente alcuni Paesi dell'est europeo dove operarono i Santi Cirillo e Metodio. Sono Nazioni portatrici di una specifica ricchezza culturale e spirituale: in esse il Cristianesimo ha esercitato una straordinaria forza di coesione, nel rispetto delle loro peculiari caratteristiche. Esemplare fu, in proposito, il metodo di evangelizzazione dei Santi Cirillo e Metodio, i quali, mossi dall'ideale di unire in Cristo i nuovi credenti, adattarono alla lingua slava i testi liturgici e alle consuetudini dei nuovi popoli il diritto greco-romano".

"L'incontro tra il Vangelo e le culture" - ha concluso Giovanni Paolo II - "ha fatto sì che l'Europa diventasse un 'laboratorio' dove, nel corso dei secoli, si sono consolidati valori significativi e duraturi. Preghiamo perché, anche ai nostri giorni, il messaggio universale di Cristo, affidato alla Chiesa, sia luce di verità e sorgente di giustizia e di pace per i popoli del Continente e del mondo intero".
ANG/CRISTIANESIMO:EUROPA/… VIS 20040216 (300)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Miguel Angel Aguilar Miranda, finora Vescovo di Guaranda (Ecuador), Vescovo Ordinario Militare per l'Ecuador (sacerdoti: 63; religiosi: 15), Ecuador.

- Ha nominato il Vescovo Carlos Aníbal Altamirano Argüello, finora Ausiliare di Quíto (Ecuador), Vescovo di Azogues (superficie: 4.515; popolazione: 206.953; cattolici: 196.605; sacerdoti: 37; religiosi: 77), Ecuador. Succede al Vescovo Clímaco Jacinto Zarauz Carrillo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Julio César Terán Dutari, S.I., finora Ausiliare di Quito (Ecuador), Vescovo di Ibarra (superficie: 4.986; popolazione: 345.781; cattolici: 335.000; sacerdoti: 91; religiosi: 140; diaconi permanenti: 4), Ecuador.

- Ha nominato il Vescovo Baldomero Carlos Martini, finora Vescovo di San Francisco (Argentina), Vescovo di San Justo (superficie: 130; popolazione: 800.000; cattolici: 720.000; sacerdoti: 66; religiosi: 184; diaconi permanenti: 26), Argentina.
NER:RE/…/… VIS 20040216 (170)

ASSISTENZA ALLE VITTIME DELLE MINE ANTIUOMO


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Silvano Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite e le Istituzioni Specializzate a Ginevra, è intervenuto, il 10 febbraio scorso, alla Prima Riunione del Comitato Permanente di Esperti della Convenzione sull'interdizione dell'uso, stoccaggio, produzione, disseminazione delle mine antiuomo e sulla loro distruzione.

L'Arcivescovo Tomasi ha affermato che: "Dove esista mancata conoscenza, incapacità o mancata volontà di prendere decisioni politiche o provvedimenti di ordine pratico per impedire la produzione e disseminazione delle mine antiuomo, le autorità nazionali e la comunità internazionale non devono sottrarsi alle rispettive responsabilità di fronte alle tragiche conseguenze delle mine antiuomo".

Sottolineando che le vittime delle mine antiuomo "sono testimoni innocenti di un approccio errato alla sicurezza", l'Osservatore Permanente ha affermato che: "Nella maggior parte dei casi, sono gli abitanti dei paesi utilizzatori di queste armi ad esserne le principali vittime ed a subirne le più disastrose conseguenze". Per questa ragione, l'Arcivescovo ha proposto che la Prima Conferenza di Revisione della Convenzione, in programma a Nairobi (Kenya), "riservi un posto di primo piano in agenda all'impegno per contrastare tale flagello e all'elaborazione di un programma di assistenza alle vittime delle mine antiuomo".

"Liberare intere popolazioni dalle conseguenze della guerra e dei conflitti armati, specialmente le persone più direttamente colpite e che hanno sofferto di più, è il miglior investimento per edificare una sicurezza autentica ed una pace duratura".
DELSS/MINE ANTIUOMO/GINEVRA:TOMASI VIS 20040216 (240)

CONTRIBUTO DETERMINANTE CRISTIANESIMO FORMAZIONE EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha accolto in Vaticano un gruppo di pellegrini provenienti dalla Slovacchia, accompagnati dai Cardinali Ján Chryzostom Korec e Jozef Tomko e dal Presidente della Repubblica Rudolf Schuster. Il Santo Padre ha ricordato le tre visite compiute nel Paese, nel 1990, dopo la caduta del regime comunista, nel 1995 e nel 2003.

Ricordando che la visita in Vaticano del pellegrinaggio nazionale della Slovacchia coincide con la festa dei Santi Cirillo e Metodio, Patroni della Slovacchia e Compatroni d'Europa, il Papa ha affermato che: "La testimonianza di questi due grandi apostoli degli slavi costituisce un forte richiamo a riscoprire le radici dell'identità europea del vostro popolo, radici che voi condividete con le altre nazioni del Continente". La vostra fede, ha detto ancora il Papa, "rappresenta il più ricco e solido patrimonio del vostro popolo. Questa fede vi invito a custodire integralmente, ed anzi ad alimentare mediante la preghiera, un'adeguata catechesi e una formazione continua. Essa non va nascosta, ma proclamata e testimoniata con coraggio".

Il Santo Padre ha ricordato l'insegnamento di Gesù ai discepoli "'Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo! Essere 'sale' e 'luce' comporta per voi far risplendere la verità evangelica nelle scelte personali e comunitarie di ogni giorno. Significa mantenere inalterata l'eredità spirituale dei Santi Cirillo e Metodio contrastando la diffusa tendenza di uniformarsi a modelli omologati e standardizzati".

"La Slovacchia e l'Europa del terzo millennio vanno arricchendosi di molteplici apporti culturali, ma sarebbe deleterio dimenticare che alla formazione del Continente ha contribuito in modo determinante il Cristianesimo. Alla auspicata costruzione dell'unità europea voi, cari Slovacchi, offrite il vostro significativo apporto facendovi interpreti di quei valori umani e spirituali che hanno dato senso alla vostra storia. È indispensabile che questi ideali da voi vissuti con coerenza continuino ad orientare un'Europa libera e solidale, capace di armonizzare le sue diverse tradizioni culturali e religiose".
AC/SLOVACCHIA:CRISTIANESIMO/… VIS 20040216 (330)

Copyright © VIS - Vatican Information Service