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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 5 febbraio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignor Gerard Hanna, Vescovo di Wagga Wagga (superficie: 24.000; popolazione: 206.000; cattolici: 62.000; sacerdoti: 55; religiosi: 131), Australia. Il Vescovo eletto è nato ad Armidale nel 1941 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1968. Finora è stato Parroco di Moree e Vicario Generale della Diocesi di Armidale. Il Vescovo Hanna succede al Vescovo William John Brennan, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato l'Arcivescovo Marco Dino Brogi, finora Nunzio Apostolico in Sudan e Delegato Apostolico in Somalia, Nunzio Apostolico nella Repubblica Araba d'Egitto.

- Ha nominato l'Arcivescovo Giuseppe Pinto, che è Nunzio Apostolico in Senegal e Delegato Apostolico in Mauritania, Nunzio Apostolico in Mali e in Capo Verde.

- Ha nominato l'Arcivescovo Adolfo Tito Yllana, che è Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea, Nunzio Apostolico nelle Isole Salomone.
NER:RE:NN/…/ VIS 20020205 (170)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Stephen Zurbriggen, Nunzio Apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia e Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" dell'Amministrazione Apostolica di Estonia.
- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Joaquín Piña Batllevell, di Puerto Iguazú.
- Il Vescovo Antonio Juan Baseotto, di Añatuya.
- Il Vescovo Agustín Roberto Radrizzani, di Lomas de Zamora.
- Il Vescovo Rinaldo Fidel Brédice, di Santa Rosa.
AP:AL/…/… VIS 20020205 (90)

PUBBLICATO MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II QUARESIMA 2002


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2002 (VIS). Oggi è stato pubblicato il Messaggio di Giovanni Paolo II per la Quaresima 2002, sul tema: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". Il Messaggio, che porta la data del 4 ottobre, Festa di San Francesco d'Assisi, è stato pubblicato in lingua italiana, inglese, francese, spagnola, tedesca, portoghese e polacca. Di seguito ne riportiamo alcuni estratti:

"'Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date'. Queste parole evangeliche risuonino nel cuore di ogni comunità cristiana nel pellegrinaggio penitenziale verso la Pasqua. La Quaresima, richiamando allo spirito il mistero delle morte e risurrezione del Signore, porti ogni cristiano a stupirsi intimamente della grandezza di tale dono".

"Sì! Gratuitamente abbiamo ricevuto. La nostra esistenza non è forse tutta segnata dalla benevolenza di Dio? È dono lo sbocciare della vita e il suo prodigioso svilupparsi. E proprio perché è dono, l'esistenza non può essere considerata un possesso o una privata proprietà, anche se le potenzialità, di cui oggi disponiamo per migliorarne la qualità, potrebbero far pensare che l'uomo sia di essa 'padrone'".

"È bene anche qui ribadire che non tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche moralmente lecito. Se ammirevole è lo sforzo della scienza per assicurare una qualità di vita più conforme alla dignità dell'uomo, non deve però essere mai dimenticato che la vita umana è un dono, e che essa rimane un valore anche quando è segnata dalla sofferenza e dal limite. Un dono da accogliere e amare sempre: gratuitamente ricevuto e gratuitamente da porre al servizio degli altri".

"La Quaresima, riproponendoci l'esempio di Cristo, immolatosi per noi sul Calvario, ci aiuta in modo singolare a capire che la vita è in Lui redenta. Per mezzo dello Spirito Santo, Egli rinnova la nostra vita e ci rende partecipi di quella stessa vita divina che ci introduce nell'intimità di Dio e ci fa sperimentare il suo amore per noi. (…) Questa vita, a noi comunicata mediante il Battesimo, dobbiamo continuamente alimentare con una fedele risposta individuale e comunitaria, mediante la preghiera, la celebrazione dei Sacramenti e la testimonianza evangelica".

"Avendo, infatti, gratuitamente ricevuto la vita, dobbiamo, a nostra volta, donarla ai fratelli in modo gratuito. (…) E primo dono da rendere è quello d'una vita santa, testimone dell'amore gratuito di Dio. L'itinerario quaresimale sia per tutti i credenti un costante richiamo ad approfondire questa nostra peculiare vocazione".

"Il mondo valuta i rapporti con gli altri sulla base dell'interesse e del proprio tornaconto, alimentando una visione egocentrica dell'esistenza, nella quale troppo spesso non c'è posto per i poveri e i deboli. Ogni persona, anche la meno dotata, va invece accolta e amata per se stessa, al di là dei suoi pregi e difetti. Anzi, più è in difficoltà, più deve essere oggetto del nostro amore concreto. È quest'amore che la Chiesa, attraverso innumerevoli istituzioni, testimonia facendosi carico di ammalati, emarginati, poveri e sfruttati. I cristiani, in tal modo, diventano apostoli di speranza e costruttori della civiltà dell'amore".

"Fratelli e Sorelle carissimi! Sia questo lo stile con cui ci apprestiamo a vivere la Quaresima: la generosità fattiva verso i fratelli più poveri! Aprendo loro il cuore, diventiamo sempre più consapevoli che il nostro dono agli altri è risposta ai numerosi doni che il Signore continua a farci. Gratuitamente abbiamo ricevuto, gratuitamente diamo!".

"Quale periodo più opportuno del periodo della Quaresima per rendere questa testimonianza di gratuità di cui il mondo ha tanto bisogno? Nell'amore stesso che Dio ha per noi c'è la chiamata a donarci, a nostra volta, agli altri gratuitamente. Ringrazio quanti - laici, religiosi, sacerdoti - in ogni angolo del mondo rendono questa testimonianza di carità. Sia così per ogni cristiano, nelle diverse situazioni in cui egli si trova".
MESS/QUARESIMA 2002/… VIS 20020205 (620)

ARCIVESCOVO CORDES: RISPONDERE TENTAZIONE AUTOSUFFICIENZA


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", ha presentato il Messaggio di Giovanni Paolo II per la Quaresima 2002.

L'Arcivescovo Cordes ha dapprima ricordato la fondazione, ad opera di Paolo VI, del Pontificio Consiglio "Cor Unum", il 15 luglio 1971, poco più di 30 anni fa. Da allora, i Pontefici hanno ridistribuito, attraverso questo Dicastero, fino al 2001, aiuti per 87.510.201 US$ dollari. Inoltre, fino al 31 gennaio, in risposta alla colletta proposta dal Santo Padre in concomitanza con la giornata di digiuno del 14 dicembre scorso, sono giunte offerte per una somma complessiva di più di 2 milioni di Euro.

In occasione del trentesimo anniversario di fondazione, "Cor Unum" ha pubblicato il volume "Ars caritatis", che raccoglie tutti i discorsi dei Pontefici ai membri del Pontificio Consiglio, unitamente a due relazioni sulle Fondazioni "Giovanni Paolo II per il Sahel" e "Populorum Progressio" per l'America Latina.

Il Presidente di "Cor Unum" ha poi parlato del Messaggio Pontificio per la Quaresima 2002, nel quale: "troviamo un richiamo ad aiutare chi è nel bisogno. (…) Il messaggio di quest'anno" - ha affermato l'Arcivescovo Cordes - "ha come nota di fondo la convinzione che abbiamo ricevuto tanto. (…) In un'epoca in cui l'uomo vuole vivere in maniera totalmente autonoma (…), la tentazione di essere autosufficiente, di non aver bisogno dell'altro (…), si contrappone in maniera decisa ad una riflessione ripetuta spesso da Giovanni Paolo II, che ritroviamo nella Costituzione Pastorale 'Gaudium et Spes': 'L'uomo non può ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé'".

Al termine della presentazione dell'Arcivescovo Cordes, ha preso la parola il canadese Jean Vanier, fondatore della prima comunità "L'Arche", considerato "uno dei grandi iniziatori del volontariato cattolico". Obiettivo della comunità è "dare una famiglia, una comunità a chi ha handicap mentali, per dare la possibilità di apprendere il più possibile a vivere autonomi nella vita di ogni giorno, lavorando, vivendo in comunione con altri e incontrando Dio". Attualmente esistono 120 comunità "L'Arche" in 29 diversi Paesi del mondo.

"Per 37 anni" - ha precisato il Signor Vanier - "ho avuto il privilegio di vivere con uomini e donne con problemi di apprendimento che hanno spesso provato il dolore del dileggio, del rifiuto e dell'esclusione. Le persone mentalmente disabili sono fra le più oppresse, e fra le più rifiutate dal nostro mondo dove impera la competizione. (…) Vorrei testimoniare qui 'la forza' delle persone cosiddette 'impotenti', la loro capacità (…) di aiutare gli altri a diventare più autenticamente umani, a guidarli nel mistero dei Vangeli e nell'incontro con Gesù".

Parlando delle 120 comunità "L'Arche" e delle 1.500 comunità di "Fede e Luce", il Fondatore Jean Vanier ha sottolineato che i volontari condividono quotidianamente la vita con uomini e donne mentalmente disabili e "molti giovani volontari che vengono nelle nostre comunità vivono un'esperienza che li trasforma".

"Molti altri giovani" - ha proseguito il Signor Vanier - "desiderano recarsi nelle aree più povere del mondo, per condividere la vita degli abitanti delle periferie urbane degradate, dei campi profughi, nelle scuole per bambini svantaggiati. (…) Essi si rendono anche conto di quanto prima fossero chiusi e pieni di pregiudizi, di come si preoccupassero esclusivamente della famiglia, del loro gruppo, della loro religione, cultura, e cominciano a comprendere come le culture dei più ricchi opprimano i più poveri. Questa esperienza condivisa con i deboli e i sofferenti li aiuta a riscoprire cosa significhi essere parte della famiglia umana. Essi scoprono che essere umani ed essere cristiani significa amare il prossimo. (…) Molti altri giovani volontari vengono nelle nostre comunità sperando di fare del bene ai poveri, ma, invece, scoprono che sono i deboli ed i poveri che li migliorano e li trasformano".
…/MESSAGGIO QUARESIMA/CORDES:VANIER VIS 20020205 (650)
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