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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 18 novembre 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo George Pell, di Sydney (Australia).

- L'Arcivescovo Maurice Marie-Sainte, di Fort-de-France, Saint-Pierre, Martinica, (Francia), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sud III-IV), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Orlando Brandes, di Joinville.

    - Il Vescovo Luiz Carlos Eccel, di Caçador.

    - Il Vescovo João Oneres Marchiori, di Lages.

    - Il Vescovo Osório Bebber, O.F.M. Cap., di Joaçaba.

    - Il Vescovo Tito Buss, Emerito di Rio do Sul.

- Il Vescovo Domenico Calcagno, di Savona-Noli (Italia).

  Sabato 16 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Est II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Ugo Maria Van Steekelenburg, O.F.M., di Almenara.

    - Il Vescovo Dario Campos, O.F.M., di Araçuaí.

    - Il Vescovo José Mauro Pereira Bastos, C.P., di Janaúba.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/…/…                              VIS 20021118 (90)

IN BREVE


LA LETTERA PONTIFICIA DI NOMINA DEL CARDINALE CRESCENZIO SEPE, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ad Inviato Speciale del Santo Padre alle celebrazioni conclusive del Congresso Eucaristico Nazionale del Benin che si svolgeranno a Dassa-Zoumé, dal 22 al 24 novembre, è stata resa pubblica il 16 novembre. La Lettera, redatta in lingua latina, è datata 22 ottobre, 2002. Sono stati inoltre resi noti i nomi dei componenti della Missione che accompagnerà il Cardinale Inviato Speciale: il Monsignore Pierre Nguyên Van Tôt, Incaricato d'Affari della Nunziatura Apostolica in Benin; il Monsignore Raymond Bernard Goudjo, Direttore dell'Istituto "des Artisans de Justice et Paix" ed il Reverendo Théophile Akoha, Professore all'Istituto Pontificio Giovanni Paolo II di Cotonou.

L'ARCIVESCOVO JOHN P. FOLEY, PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI, è intervenuto, il 16 novembre scorso, a Trento, ad una Conferenza del Ministro Italiano delle Comunicazioni su Etica nelle Comunicazioni e ha pronunciato un discorso su "I mass media tra guerra e pace" in occasione del XXX anniversario dell'Ordine dei giornalisti della Regione Trentino Alto Adige. L'Arcivescovo Foley ha citato i Documenti pubblicati dal suo Dicastero, "Etica nelle comunicazioni sociali", "Etica in Internet" e "La Chiesa e Internet" ad ha ricordato che i tre principi base enunciati nei Documenti sono: 1) la verità; 2) la dignità della persona umana; 3) il bene comune. Il Presidente del Dicastero ha affermato, rivolgendosi ai giornalisti della Regione Trentino, che l'argomento "I mass media tra guerra e pace" è "un argomento che sta molto a cuore al nostro Santo Padre" ed ha sottolineato che i giornalisti hanno la responsabilità di fornire una totale ed accurata informazione, mentre spesso i conflitti avvengono a causa di un malinteso, che può essere evitato mediante informazioni esaurienti. Infine ha affermato che: "I mass media possono e dovrebbero contribuire alla pace nel mondo e nella società".
…/IN BREVE/…                             VIS 20021118 (310)

MESSAGGIO: LIBERAZIONE PRESULI SEQUESTRATI IN COLOMBIA


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2002 (VIS). Il Comitato Permanente della Conferenza Episcopale della Colombia ha reso pubblico un Messaggio, datato 15 novembre, giorno della liberazione del Vescovo Jorge Enrique Jiménez Carvajal, di Zipaquirá, Presidente del C.E.L.A.M., e del Padre Desiderio Orjuela, dopo il loro sequestro, l'11 novembre scorso.

  Nel Messaggio, il Cardinale Pedro Rubiano Sáenz, Arcivescovo di Bogotá e Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia e il Vescovo Fabián Marulanda López, Segretario Generale della medesima Conferenza, scrivono che il sequestro dei due Presuli "ha prodotto un'enorme reazione di rifiuto (…) e un plebiscito di solidarietà e riconoscimento alla Chiesa come Istituzione che ha dato generosi apporti alla causa della riconciliazione e della pace".

  La liberazione, si legge nel messaggio, è stata possibile "grazie alla ininterrotta preghiera. (…) Esprimiamo il nostro riconoscimento al Signor Presidente della Repubblica e al suo Governo, alle Forze di Sicurezza dello Stato, in particolare all'Esercito e alla Polizia Nazionale".

  "La comprensione e la solidarietà espresse attraverso messaggi e comunicati dentro e fuori del paese, hanno posto in evidenza l'unità del popolo colombiano e la fede delle comunità cristiane, così come la loro fiducia e amore alla Chiesa. Mentre esprimiamo la nostra soddisfazione per il superamento di questo avvenimento tanto doloroso, formuliamo voti affinché il paese possa avere presto la notizia di un accordo che ponga fine al sequestro di tanti colombiani".

  Dopo aver sottolineato che il sequestro è "un fatto detestabile, un crimine atroce, un delitto che viola i diritti fondamentali come la libertà, la vita, la dignità e la sicurezza della persona", i firmatari scrivono che "è dovere dello Stato e responsabilità di tutti i cittadini prevenire le forme estreme del crimine. Per questo, mentre condanniamo tutte le manifestazioni di violenza, esortiamo a affrontare con decisione i fenomeni che possano essere alla base di condotte delittuose, fenomeni quali la povertà, la disoccupazione, l'ingiustizia e la corruzione".

  "Il nostro messaggio vuole far arrivare a tutti i sequestrati la nostra solidarietà. Diamo ad essi la certezza che continueremo ad impegnarci nella lotta per l'eliminazione di questo flagello che li ha privati della gioia di vivere la libertà. (…) Concludiamo il presente messaggio ribadendo il nostro appello a pregare ininterrottamente per la pace in Colombia e per la liberazione di tutti i sequestrati".
…/MESSAGGIO LIBERAZIONE SEQUESTRATI/COLOMBIA                VIS 20021118 (380)

RELAZIONI DIPLOMATICHE FRA SANTA SEDE E QATAR


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2002 (VIS). La Santa Sede e lo Stato di Qatar, desiderosi di sviluppare rapporti di mutua amicizia e di promuovere la cooperazione internazionale, hanno deciso di comune accordo di stabilire tra di loro relazioni diplomatiche, a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte dello Stato di Qatar, secondo quanto stabilito dalla Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche del 18 aprile 1961.

  Lo Stato di Qatar si estende su di una superficie di 11.437 chilometri quadrati. Capitale e porto principale del paese è la città di Doha. La popolazione autoctona è formata da arabi beduini, tuttavia la grande maggioranza dei suoi quasi 800.000 abitanti è costituita da lavoratori immigrati dai vicini Stati arabi e dall'Iran, oltre che dal Pakistan, dall'India e dalle Filippine.

   La religione ufficiale del Qatar è l'Islam. Numerosi lavoratori immigrati sono cristiani e i 45.000 cattolici provengono da diverse nazioni, soprattutto dalle Filippine, dall'India e da altri Paesi del sub-continente indiano.

  Il Qatar fa parte del Vicariato Apostolico di Arabia, affidato al Vescovo Giovanni Bernardo Gremoli, O.F.M.Cap., che risiede ad Abu Dhabi. Al presente la cura pastorale dell'unica parrocchia è affidata a quattro sacerdoti, due diocesani e due cappuccini, dei quali uno filippino ed uno di rito siro-malabarico.
…/RAPPORTI DIPLOMATICI/QATAR                 VIS 20021118 (230)

PARTECIPAZIONE DOLORE VITTIME "VILE ATTACCO" AD EBRON


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2002 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, nel rivolgere ai pellegrini presenti in Piazza San Pietro, parole di saluto in diverse lingue, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato le vittime dell'attacco di venerdì scorso ad Ebron, ed in lingua francese, ha ricordato le vittime degli incidenti automobilistici.

  "Desidero esprimere" - ha detto il Pontefice - "la mia commossa partecipazione al dolore dei familiari di coloro che, venerdì scorso, sono stati vittime ad Ebron, in Terra Santa, di un vile attacco, quando la gente aveva appena finito di pregare, a pochi passi dalla tomba di colui che riconosciamo come nostro comune padre nella fede, il Patriarca Abramo. Mentre invoco il riposo eterno per quanti sono morti, prego il Signore di infondere in tutti il coraggio necessario per ritrovare la strada della giustizia e della pace".

  Il Santo Padre, parlando delle vittime degli incidenti stradali ha detto: "Ogni anno, in questa domenica, siamo invitati a ricordare le vittime della strada. Nel pregare in particolare il Signore di accogliere nel suo amore tutti coloro che sono morti tragicamente a causa di incidenti automobilistici, affido alla tenerezza della Vergine Maria i numerosi feriti, la cui guarigione è spesso un processo molto lungo, e le loro famiglie, e chiedo la solidarietà di tutti. Chiedo infine con forza agli automobilisti di essere rispettosi degli altri e di assumere una condotta prudente e responsabile".
ANG/ATTACCO TERRA SANTA/…                 VIS 20021118 (240)

CELEBRAZIONE OGGI IN ITALIA GIORNATA MIGRAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato che: "Si celebra oggi in Italia la Giornata delle Migrazioni, appuntamento annuale che invita la Comunità ecclesiale e quella civile a riflettere su quest'importante e complesso fenomeno sociale".

  "Viviamo in un'epoca di profondi mutamenti" - ha detto il Pontefice - "che investono persone, gruppi etnici e popoli. Anche oggi si registrano gravi disuguaglianze, specialmente tra nord e sud del mondo. Ciò fa si che la terra, divenuta sempre più 'villaggio globale', sia purtroppo per gli uni un luogo di povertà e di privazioni, mentre nelle mani di altri si concentrano grandi ricchezze. In questo contesto, l'altro' rischia di essere considerato spesso un concorrente, tanto più se è 'diverso' per lingua, nazionalità e cultura".

  Il Santo Padre ha detto ancora: "È per questo importante che si diffonda lo spirito dell'accoglienza, da tradurre in comportamenti sociali di attenzione specialmente a chi è nel bisogno. (…) Auspico di cuore che le famiglie, le associazioni, le comunità ecclesiali e civili diventino sempre più palestre di ospitalità, di civile convivenza, di dialogo fecondo. Gli immigrati, da parte loro, sappiano rispettare le leggi dello Stato che li accoglie e contribuire così ad un migliore inserimento nel nuovo contesto sociale".
ANG/MIGRANTI/…                         VIS 20021118 (230)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote Alapati Mataeliga, Arcivescovo Metropolita di Samoa-Apia (superficie: 2.922; popolazione: 183.000; cattolici: 30.336; sacerdoti: 50; religiosi: 117; diaconi permanenti: 24), Samoa Stato Indipendente. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1953, sull'Isola di Savaii, (Samoa), è stato ordinato sacerdote nel 1977. Finora è stato coordinatore del Centro Pastorale della medesima Arcidiocesi. L'Arcivescovo Mataeliga succede al Cardinale Pio Taofinu'u, S.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Don Cosimo Semeraro, S.D.B., Segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.

- Ha nominato il Padre Vittorino Grossi, O.S.A., Membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.
NER:RE:NA/…/…                             VIS 20021118 (130)

VESCOVO DIOCESI LUTERANA NORVEGIA RICEVUTO SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2002 (VIS). Il Molto Reverendo Finn Wagle, Vescovo della Diocesi Luterana di Nidaros (Norvegia), e Seguito, è stato ricevuto questa mattina dal Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione della Festa di San Olav, Patrono della Norvegia.

  Il Papa ha ricordato la visita in Norvegia ed in Scandinavia compiuta nel 1989 ed ha ricordato che: "il servizio ecumenico nella Cattedrale di Nidaros (…) è stato un segno di nuovi e più profondi rapporti ecumenici che nel 1993 hanno consentito alla Chiesa Luterana di permettere alla Comunità Cattolica di celebrare, nell'antica Cattedrale, il 150° anniversario del ristabilimento della Chiesa Cattolica in Norvegia.

  "Siamo impegnati" - ha affermato il Santo Padre Giovanni Paolo II - "a progredire sul cammino della riconciliazione. La Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione fra la Federazione Luterana Mondiale e la Chiesa Cattolica, firmata nel 1999, prepara la strada ad una più ampia testimonianza comune e ci fa avanzare verso la piena e visibile unità, obiettivo del nostro dialogo".
AC/LUTERANI:NORVEGIA/WAGLE                 VIS 20021118 (180)

SEMINARISTI PROTAGONISTI FORMAZIONE SACERDOTALE


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina un gruppo di 360 seminaristi, rettori e professori dei Seminari Maggiori della Sicilia accompagnati dal Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo di Palermo e i Presuli delle 18 Diocesi dell'Isola, nelle quali sono presenti i Seminari Maggiori. Il Papa ha ribadito l'importanza del ruolo dei Vescovi, dei Superiori e dei Professori nella formazione dei seminaristi ed ha affermato che il: "candidato al sacerdozio, (…) deve farsi protagonista della propria formazione".

  Il Santo Padre si è congratulato per le iniziative promosse in Sicilia attinenti la formazione dei candidati al sacerdozio e riferendosi alla formazione permanente dei sacerdoti ha citato l'Esortazione Apostolica "Pastores dabo vobis" del 1992: "'se si può comprendere un certo senso di sazietà che può prendere il giovani prete appena uscito dal Seminario di fronte a nuovi momenti di studio e di incontro, si deve respingere come assolutamente falsa e pericolosa l'idea che la formazione presbiterale si concluda con il terminare della presenza in Seminario".

  Il Papa ha reso grazie per l'incremento delle vocazioni sacerdotali in Sicilia ma ha aggiunto che occorre sviluppare la preghiera, la pastorale delle vocazioni nelle parrocchie, nei centri educativi e nelle famiglie. "Al tempo stesso" - ha detto il Pontefice - "alla crescita numerica deve accompagnarsi quella qualitativa, mediante la costante attenzione alla formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale dei giovani aspiranti".

  "La formazione umana è il fondamento dell'intera formazione sacerdotale ed è importante che il Seminario sia un luogo privilegiato in cui si coltivano le qualità umane necessarie alla costruzione di personalità equilibrate e mature, forti e libere, capaci di portare, da sacerdoti, il peso delle responsabilità pastorali".

  Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha proseguito affermando che: "La formazione umana si completa nella formazione spirituale" ed ha sottolineato l'importanza dell'ascolto della Parola di Dio, della preghiera, del dono generoso e gratuito di sé, del senso della Chiesa, dell'obbedienza sacerdotale, e la disponibilità a vivere il celibato e la povertà.

  "Nell'attuale contesto socio-culturale" - ha continuato il Papa - "segnato spesso da diffusa indifferenza religiosa, da sfiducia nelle reali capacità della ragione di raggiungere la verità oggettiva e universale (…) la formazione intellettuale esige un livello alto di impegno nello studio, in piena fedeltà al Magistero della Chiesa".

  Il Santo Padre ha dedicato la conclusione del suo discorso alla formazione pastorale affermando che essa: "è, (…) il traguardo dell'intero programma formativo nel Seminario, perché tende a 'formare veri pastori d'anime sull'esempio di nostro Signore Gesù Cristo maestro, sacerdote e pastore'".
AC/SEMINARISTI/SICILIA                     VIS 20021118 (430)

VESCOVI BRASILE: SOSTENERE SOPRATTUTTO LA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2002 (VIS). Nel suo discorso ai Presuli della Regione Est II della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", il Santo Padre Giovanni Paolo II ha parlato della necessità di sostenere in particolare la famiglia, resistendo "alle minacce disgregatrici della cultura individualista".

  Ricordando che nel corso del suo Pontificato, ha sempre sottolineato l'importanza del ruolo della famiglia nella società, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha affermato che, malgrado i valori propri della tradizione brasiliana, quali il rispetto, la solidarietà e la difesa del privato, esistono altri fattori sociali che tendono a "destabilizzare il nucleo familiare".

  "La mancanza di valori morali" - ha proseguito il Pontefice - "apre le porte all'infedeltà e alla dissoluzione del matrimonio. Le leggi civili che favoriscono il divorzio e minacciano la vita tentando di introdurre ufficialmente l'aborto; le campagne di controllo della natalità che (…) portano alla sterilizzazione di migliaia di donne, soprattutto nel nord-est e diffondono l'uso degli anticontraccettivi, comportano drammatiche conseguenze".

  Inoltre, ha detto ancora il Pontefice, "non mancano intenti, nell'opinione pubblica e nella legislazione civile, di equiparare la famiglia con le mere unioni di fatto o riconoscere come tale un'unione di persone dello stesso sesso. Queste ed altre anomalie ci portano a proclamare con fermezza pastorale la verità sul matrimonio e la famiglia. Mancare di farlo sarebbe una grave omissione pastorale".

  "È necessario dare una ferma risposta a tale situazione, soprattutto attraverso un'azione catechistica ed educativa più incisiva e costante. (…) In tal senso" - ha aggiunto il Pontefice - "desidero ricordare la necessità di rispettare la dignità inalienabile della donna, per rafforzare la sua importante missione, sia nell'ambito domestico che nella società in generale".

  Il Santo Padre ha sottolineato che non si può "dimenticare che la famiglia deve testimoniare i suoi valori davanti a se stessa e davanti alla società. (…) I coniugi devono essere i primi a dare testimonianza della grandezza della vita coniugale e familiare, fondata sulla fedeltà all'impegno assunto davanti a Dio. Grazie al sacramento del matrimonio, l'amore umano acquisisce valore soprannaturale".

  Il Papa ha invitato quanti si dedicano alla pastorale familiare a dare "nuovo impulso alla difesa e alla promozione dell'istituzione familiare" attraverso l'insegnamento della Chiesa, corsi per fidanzati e incontri con coniugi idonei o con sacerdoti di provata esperienza".

  Giovanni Paolo II ha detto che: "le opinioni contrastanti di teologi, sacerdoti e religiosi divulgate dai mezzi di comunicazione sui rapporti prematrimoniali, il controllo della natalità, l'ammissione dei divorziati ai sacramenti, l'omosessualità e il lesbismo, la fecondazione artificiale o l'uso di pratiche abortive, l'eutanasia, mostrano la grande incertezza e la confusione che perturbano e arrivano ad anestetizzare la coscienza di molti fedeli".

  Al termine del suo discorso, il Santo Padre ha fatto riferimento ai processi di nullità matrimoniale. Il giudice ecclesiastico, ha affermato, tiene conto che: "nell'applicazione autentica delle norme processuali, è in gioco non solo la credibilità della fede rivelata, ma anche la pace delle coscienze. (…) Spero che in questo delicato processo interdisciplinare" - ha concluso il Pontefice - "la fedeltà alla verità rivelata sul matrimonio e la famiglia, interpretata in modo autentico dal Magistero della Chiesa, costituisca sempre il punto di riferimento e il vero stimolo per un profondo rinnovamento di questo settore della vita ecclesiale".
AL/…/BRASILE                             VIS 20021118 (550)
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