Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 21 febbraio 2005

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE DEL CARDINALE BOZANIC

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2005 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato oggi che il Cardinale Josip Bozanic, Arcivescovo Metropolita di Zagreb (Croazia), prenderà possesso del Titolo di San Girolamo de' Croati, in Via Tomacelli, 132, Roma, domenica 27 febbraio 2005, alle ore 18:00.
OCL/TITOLO/BOZANIC VIS 20050221 (60)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale della Spagna in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Lluís Martínez Sistach, di Barcelona, con l'Ausiliare Vescovo Joan Carrera Planas.

- Il Vescovo Josep Ángel Saiz Meneses, di Terrassa.

- Il Vescovo Agustín Cortés Soriano, di Sant Feliu de Llobregat.

- L'Arcivescovo Jaume Pujol Balcells, di Tarragona.

Sabato 19 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sua Beatitudine Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei (Iraq).

- Il Vescovo Renato Corti, di Novara (Italia), Predicatore degli Esercizi Spirituali della Curia Romana.
AL:AP/.../... VIS 20050221 (110)

MERCOLEDÌ: SALUTO BENEDIZIONE FEDELI FINESTRA STUDIO PRIVATO

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2005 (VIS). A fine mattinata, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione: "Mercoledì 23 febbraio, alle ore 10:30, il Santo Padre si affaccerà dalla finestra del Suo Studio privato per salutare e benedire i fedeli convenuti in Piazza San Pietro per la consueta Udienza Generale del mercoledì".
OP/PAPA:UDIENZA/NAVARRO-VALLS VIS 20050221 (80)

LETTERA PONTIFICIA COMUNICAZIONE: "CAPOLAVORO INTUITO"

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2005 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha presentato la Lettera Apostolica del Santo Padre Giovanni Paolo II "Il rapido sviluppo" indirizzata agli operatori della comunicazione. Alla Conferenza Stampa hanno partecipato il Vescovo Renato Boccardo, Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ed il Dottor Angelo Scelzo, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio. Questa mattina ha inoltre avuto inizio l'Assemblea Plenaria del Dicastero.

Ricordando che il 4 dicembre 1963, sia il Santo Padre Giovanni Paolo II, allora Vescovo e Padre Conciliare, e lui stesso, sacerdote giornalista, si trovavano nella Basilica di San Pietro in occasione della promulgazione del Decreto del Concilio Vaticano II "Inter Mirifica" sulle comunicazioni sociali, l'Arcivescovo Foley ha affermato che per la prima volta un Concilio della Chiesa trattava il tema delle comunicazioni sociali e il Decreto "chiedeva la preparazione di un'istruzione pastorale sulle comunicazioni sociali" e "la costituzione di uno speciale dipartimento Vaticano che si occupasse di tutti i mezzi di comunicazione sociale".

La Lettera che presentiamo oggi, ha proseguito l'Arcivescovo Foley, è il risultato del desiderio espresso un anno fa dal Santo Padre di commemorare l'anniversario del Decreto "Inter Mirifica" con un nuovo documento. "Mi sono sinceramente emozionato" - ha detto l'Arcivescovo Foley - leggendo le parole del Papa. "Il documento è per me una meditazione personale, una sfida ed un piano di azione".

"Il Documento 'Il rapido sviluppo'" - ha sottolineato il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali - "è un capolavoro di intuizione sul significato dei mezzi di comunicazione sociale nella nostra epoca. Prestate attenzione a queste frasi riportate nel paragrafo N. 3: 'I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale strumento di guida e di ispirazione per i comportamenti individuali, familiari, sociali. (...) La nostra è un'epoca di comunicazione globale, dove tanti momenti dell'esistenza umana si snodano attraverso processi mediatici, o perlomeno con essi devono confrontarsi'".

Il Vescovo Boccardo ha detto a sua volta che: "Più volte nei suoi interventi Giovanni Paolo II ha affermato che le questioni poste dalle comunicazioni sociali nel loro nocciolo sono di natura eminentemente antropologica". Il Papa "pensa ai media come agenti attivi nella costruzione di orizzonti culturali e valoriali entro i quali ciascun uomo e ciascuna donna comprende se stesso, gli altri, il mondo".

Relativamente al alcuni problemi del mondo delle comunicazioni, il Vescovo Boccardo ha affermato che: "i media vanno costruendo modelli di percezione della realtà che spesso obbediscono a visioni antropologiche non più cristianamente determinate. Senza voler apparire apocalittici ma neppure cedendo ad ingenue visioni fin troppo ottimistiche, non possiamo tacere come la rappresentazione del senso della vita che essi oggi gettano nell'arena del pubblico dibattito sia quasi del tutto al di fuori di ogni comprensione cristiana della vita stessa. (...) Basti ricordare, inoltre, come troppo spesso la televisione diviene strumento potente di aggressioni personali, occasione di denigrazione e agorà di battaglie spesso volgari e senza gusto. A questo processo degenerativo non è esente la pubblicità".

Il Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha ribadito la necessità di avviare una seria riflessione etica sulla responsabilità personale e sociale degli operatori del mondo delle comunicazioni, in particolare con i nuovi strumenti a nostra disposizione ed ha affermato: "Internet ridefinisce in modo radicale il rapporto psicologico di una persona con lo spazio e con il tempo. Attrae l'attenzione ciò che è tangibile, utile, subito disponibile. Può venire a mancare lo stimolo ad un pensiero e a una riflessione più profondi. (...) L'uomo on line è l'uomo del presente, dell'immediata soddisfazione, delle relazioni de-somatizzate, l'uomo al quale è continuamente sottratta la necessità della scelta perché la grande Rete è magazzino di esperienze sempre disponibili".

"Di fronte a questi scenari" - si è chiesto il Vescovo Boccardo - "come è possibile per la Chiesa aiutare uomini e donne che lavorano nei media e coloro che ne fruiscono a intraprendere la strada di un nuovo umanesimo, di una rinnovata centralità della persona umana?" ed ha ricordato che: "Tra le molte strade, Giovanni Paolo II ne segnala tre: la formazione, la partecipazione e il dialogo".

"Ai credenti, uomini e donne" - ha concluso il Vescovo Boccardo - "che hanno a cuore il destino dell'umanità, è consegnata la responsabilità nel discernimento culturale. In fondo non ci viene chiesto di possedere una luccicante armatura per vincere Golia, ma semplicemente di saper scegliere pochi e giusti ciottoli con la sapienza e il coraggio di Davide".

Per consultare il testo integrale del documento cliccare qui.
OP/IL RAPIDO SVILUPPO/FOLEY:BOCCARDO VIS 20050221 (760)

SI PUÒ SACRIFICARE SALUTE SOLO RAGGIUNGIMENTO BENI SUPERIORI

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2005 (VIS). Giovanni Paolo II ha indirizzato un Messaggio al Vescovo Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ad ai partecipanti ad un Convegno di studio sul tema: "Qualità di vita ed etica della salute", in corso in Vaticano dal 21 al 23 febbraio.

Il Santo Padre scrive: "Si deve innanzitutto riconoscere la qualità essenziale che distingue ogni creatura umana per il fatto di essere creata a immagine e somiglianza del Creatore stesso. (...) Questo livello di dignità e di qualità appartiene all'ordine ontologico ed è costitutivo dell'essere umano, permane in ogni momento della vita, dal primo istante del concepimento fino alla morte naturale, e si attua in pienezza nella dimensione della vita eterna. L'uomo va dunque riconosciuto e rispettato in qualsiasi condizione di salute, di infermità o di disabilità".

"Sotto la spinta della società del benessere" - scrive ancora il Papa - "si sta favorendo una nozione di qualità di vita che è, al tempo stesso, riduttiva e selettiva: essa consisterebbe nella capacità di godere e di sperimentare piacere, o anche nella capacità di autocoscienza e di partecipazione alla vita sociale. In conseguenza, è negata ogni qualità di vita agli esseri umani non ancora o non più capaci di intendere e di volere, oppure a coloro che non sono più in grado di godere la vita come sensazione e relazione".

Giovanni Paolo II fa successivamente riferimento alla dimensione morale del concetto di salute e scrive che tale dimensione "non può essere trascurata". Ricordando la diffusione dell'alcolismo, della tossico-dipendenza e dell'Aids, esclama: "Quanta energia di vita e quante vite di giovani potrebbero essere risparmiate e mantenute in salute se la responsabilità morale di ciascuno sapesse promuovere di più la prevenzione e la conservazione di quel prezioso bene che è la salute!".

"Certo, la salute non è un bene assoluto. Non lo è sopratutto quando viene intesa come semplice benessere fisico, mitizzato fino a coartare o trascurare beni superiori, accampando ragioni di salute persino nel rifiuto della vita nascente: è quanto avviene con la cosiddetta 'salute riproduttiva'. Come non riconoscere in ciò una concezione riduttiva e deviata della salute? Rettamente intesa, essa rimane comunque uno dei beni più importanti verso i quali abbiamo una precisa responsabilità, al punto che essa può essere sacrificata soltanto per il raggiungimento di beni superiori, come talvolta è richiesto nel servizio verso Dio, verso la famiglia, verso il prossimo e verso la società intera. La salute va dunque custodita e curata come equilibrio fisico-psichico e spirituale dell'essere umano. È una grave responsabilità etica e sociale lo sperpero della salute in conseguenza di disordini di vario genere, per lo più connessi con il degrado morale della persona".
MESS/QUALITÀ VITA:ETICA SALUTE/SGRECCIA VIS 20050221 (460)

BUON USO MEZZI COMUNICAZIONE AL SERVIZIO VERITÀ E VANGELO

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2005 (VIS). Questa mattina nella Basilica di San Pietro, l'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha tenuto l'omelia della Messa di apertura per l'Assemblea Plenaria del Dicastero.

Riferendosi alla pubblicazione, questa mattina, della Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II sulle comunicazioni sociali "Il rapido sviluppo", il Presule ha affermato: "Oggi, Papa Giovanni Paolo II ci ha esortato a fare buon uso dei mezzi della comunicazione sociale, nel servizio alla verità e al Vangelo. Anche se molti aspetti dei media sono criticabili, molti altri sono comunque degni di lode, ed i media stessi sono buoni o cattivi come le persone che ne fanno uso. Sono media; dunque sono mezzi, non fini a se stessi".

"Indubbiamente, possiamo esprimere la nostra preoccupazione sul cattivo uso dei media" - ha proseguito l'Arcivescovo Foley - "pornografia, diffamazione, sensazionalismo; ma soprattutto dobbiamo lodare coloro che compiono il bene dei media, incoraggiandoli e sostenendoli. Non dobbiamo smettere di usare i media, non solo per portare la buona novella - il Vangelo - di Gesù Cristo, ma anche per diffondere le buone notizie riguardo quello che la Chiesa sta facendo nel nome di Gesù".

Ieri, alla Messa per i Membri del Comitato dei Media dei Vescovi Europei, tenutasi presso la Residenza Internazionale Paolo VI, l'Arcivescovo Foley ha ugualmente commentato la Lettera Apostolica del Santo Padre sulle comunicazioni sociali, ricordando che essa intende: "commemorare la pubblicazione del Decreto del Concilio Vaticano II 'Inter Mirifica' ed invita tutti noi nella Chiesa ad una più profonda comprensione e ad un uso saggio dei media".

"Una delle nostre più grandi preoccupazioni" - ha detto ancora l'Arcivescovo Foley - "sia quella di contribuire a promuovere l'attività delle comunicazioni cattoliche in quella che possiamo definire la Chiesa del Rinascimento Cattolico Moderno in Europa centrale ed orientale. (...) Non soltanto in Europa centrale e orientale c'è fame di Vangelo. Lì forse sono maggiori le opportunità di servirsi dei media - ma la necessità di ascoltare il Vangelo e riscontrare sani valori cristiani nei media è forse ancora più grande in una Europa occidentale sempre più secolarizzata. Come attirare l'attenzione delle persone per far loro ascoltare il messaggio più importante della nostra vita - la nostra origine, il nostro destino ed i mezzi per compierlo? Come convincere le persone ad ascoltare con attenzione il vero messaggio di Cristo - senza che se ne vadano perché pensano di averlo già sentito prima o perché lo ritengono monotono? Sarà dura per noi, ma Dio ci ha promesso la forza".
CON-CS/MEDIA:EUROPA/FOLEY VIS 20050221 (440)

ANGELUS: MINISTERO PETRINO È SERVIZIO ALL'UNITÀ DELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2005 (VIS). Migliaia di pellegrini affollavano questa mattina Piazza San Pietro per salutare ed ascoltare il Santo Padre Giovanni Paolo II apparso alla finestra del suo studio privato per recitare l'Angelus. Le ovazioni della folla hanno accolto la seconda apparizione pubblica del Santo Padre dopo la degenza di dieci giorni al Policlinico Gemelli. Il Papa ha letto un breve messaggio prima della recita dell'Angelus ed al termine della preghiera mariana ha rivolto parole di saluto a diversi gruppi, con frasi pronunciate a braccio.

"Gli Esercizi Spirituali, ai quali ho preso parte insieme a molti collaboratori della Curia Romana" - ha detto il Santo Padre - "si sono conclusi ieri con una solenne Celebrazione eucaristica, seguita dall'Adorazione. L'Eucaristia è la fonte da cui trae vigore sempre nuovo la comunione tra le membra del Corpo mistico di Cristo".

"È in questa prospettiva" - ha proseguito il Pontefice - "che acquista piena evidenza il peculiare compito affidato a Pietro e ai suoi successori: il ministero petrino è essenzialmente servizio all'unità della Chiesa. 'Tu sei Pietro e su questo pietra edificherò la mia Chiesa'. A questa promessa del Signore fanno eco quelle altre sue confortanti parole: 'Io ho pregato per te (Simone), che non venga meno la tua fede, e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli'".

"Pasci i miei agnelli (...) Pasci le mie pecorelle'. Sento particolarmente vivo nell'animo
questo invito di Gesù, quando contemplo il Mistero eucaristico. A Lui, Buon Pastore, affido l'intero Popolo di Dio in questo cammino quaresimale verso la Pasqua. Invochiamo il sostegno di Maria, Madre della Chiesa, con la consueta preghiera dell'Angelus".

Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha salutato i fedeli presenti in Piazza San Pietro, in particolare un gruppo di pellegrini provenienti dalla Slovenia, ai quali si è rivolto nella loro lingua, e successivamente, prima della Benedizione, ha improvvisato alcune parole. La folla ha salutato ed applaudito il Papa al termine dei saluti e della Benedizione.
ANG/EUCARISTIA:MINISTERO PETRINO/... VIS 20050221 (350)

CARDINALE MEISNER INVIATO SPECIALE CELEBRAZIONI HELSINKI

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2005 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II, redatta in lingua latina e datata 17 gennaio, con la quale il Papa nomina il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia (Repubblica Federale di Germania), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni dell'850° anniversario dell'arrivo in Finlandia di Sant'Enrico Vescovo e del 50° anniversario dell'erezione della Diocesi di Helsinki, che avranno luogo ad Helsinki il 27 febbraio 2005.

La Missione che accompagnerà il Cardinale Meisner è composta dal Padre Teemu Sippo, S.C.J., Vicario Episcopale della Diocesi di Helsinki per l'ecumenismo e dal Sacerdote Manuel Prado, della Prelatura dell'Opus Dei, Giudice del Tribunale Diocesano di Helsinki e Segretario del Consiglio Presbiterale.
GPII-LETTERA/INVIATO SPECIALE/HLESINKI:MEISNER VIS 20050221 (130)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Joseph Ngô Quang Kiêt, Arcivescovo di Hà Nôi (superficie: 7.000; popolazione: 6.000.000; cattolici: 304.000; sacerdoti: 49; religiosi: 219), Viêt Nam. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Lang Són et Cao Bang (Viêt Nam.) ed Amministratore Apostolico "sede plena" della medesima Arcidiocesi, succede al Cardinale Paul Joseph Pham Dinh Tung, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote François Xavier Le Van Hong, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Huê (superficie: 12.227; popolazione: 2.007.300; cattolici: 64.042; sacerdoti: 88; religiosi: 693), Viêt Nam. Il Vescovo eletto è nato a Tri Buu (Viêt Nam), nel 1940 ed è stato ordinato sacerdote nel 1969. Finora è stato Parroco di Phu Hau, Hué, e responsabile dell'aggiornamento teologico dei sacerdoti dell'Arcidiocesi.

- Ha nominato il Padre Virginio Domingo Bressanelli, S.C.I., Superiore del Teologato dei Padri Dehoniani in Argentina, Vescovo di Comodoro Rivadavia (superficie: 234.000; popolazione: 412.912; cattolici: 345.900; sacerdoti: 44; religiosi: 105), Argentina. Il Vescovo eletto è nato a Berabevú (Argentina) nel 1942, ha emesso i voti perpetui nel 1964 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966. Succede al Vescovo Pedro Luis Ronchino, S.D.B., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Bejoy Nicephorus D'Cruze, O.M.I., Vescovo di Khulna (superficie: 28.236; popolazione: 15.000.000; cattolici: 28.665; sacerdoti: 38; religiosi: 109), Bangladesh. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Tuital (Bangladesh), ha emesso i voti perpetui come Membro degli Oblati di Maria Immacolata nel 1986 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Finora Superiore della Delegazione O.M.I. per il Bangladesh e Professore nel Seminario Maggiore di Dhaka, succede al Vescovo Michael Atui D'Rozario, C.S.C., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE:NEA/.../... VIS 20050221 (330)

RINGRAZIAMENTO AL PREDICATORE DEGLI ESERICIZI SPIRITUALI

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2005 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha presieduto la Santa Messa e l'Adorazione Eucaristica, a conclusione degli Esercizi Spirituali della Curia Romana che si sono tenuti questa settimana. Il Vescovo Renato Corti, di Novara (Italia), Predicatore degli Esercizi, ha tenuto l'omelia.

Al termine della Messa, l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato, ha dato lettura di un Messaggio di ringraziamento del Santo Padre al Vescovo Corti, per le meditazioni offerte in questi giorni, sul tema: "La Chiesa al servizio della nuova ed eterna Alleanza".

Queste parole - scrive il Santo Padre - "facendo riferimento al Sangue sgorgato dalle ferite di Cristo crocifisso, in particolare dal suo costato trafitto, evocano il significato del Sacramento eucaristico. La Chiesa 'de Eucharistia vivit', perché da quel Sangue nasce e trae vigore per la quotidiana dedizione ai compiti connessi con l'annuncio del Vangelo".

"Nel cuore della Chiesa" - conclude il Santo Padre - "ci siamo radunati intorno al Mistero dell'altare, consapevoli che qui è il centro pulsante della comunione e della missione dell'intero popolo cristiano. Grazie anche al contributo che Ella ci ha offerto in questi giorni, avvalorato dalla sensibilità pastorale maturata nel ministero tra tanti sacerdoti, seminaristi e fedeli, sentiamo rinnovato e fervente lo zelo di ripartire da Cristo Eucaristia, per testimoniare al mondo la nuova ed eterna Alleanza di Dio con l'umanità".
AC/EUCARISTIA:RITIRO SPIRITUALE/CORTI VIS 20050221 (240)
Copyright © VIS - Vatican Information Service