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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 28 marzo 2014

UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI GRECIA

Città del Vaticano, 28 marzo 2014 (VIS). Stamani, venerdì 28 marzo 2014, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica Ellenica, il Signor Karolos Papoulias, il quale si è successivamente incontrato con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Nel corso dei cordiali colloqui, espressione dei buoni rapporti esistenti tra la Santa Sede e la Grecia, sono stati affrontati temi di comune interesse, tra i quali, in particolare, lo statuto giuridico delle comunità religiose, il ruolo della religione nella società e la collaborazione ecumenica.

Nel prosieguo della conversazione ci si è soffermati sulle conseguenze sociali della crisi economica mondiale, come pure sul contributo della Grecia in seno all’Unione Europea. Infine, è stata espressa preoccupazione per il futuro della presenza dei Cristiani in Medio Oriente, per l’instabilità politica e le situazioni di conflitto che interessano diverse regioni del mondo.

AI VESCOVI DEL MADAGASCAR: INTIMA CONNESSIONE FRA EVANGELIZZAZIONE E PROMOZIONE UMANA

Città del Vaticano, 28 marzo 2014 (VIS). La vitalità della Chiesa in Madagascar nonostante le difficoltà e l'impegno delle diocesi nella promozione umana sono stati gli argomenti centrali del discorso che Papa Francesco ha consegnato ai Presuli della Conferenza Episcopale del Madagascar, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

Il Papa ha parole di apprezzamento per la "coraggiosa e perseverante opera di evangelizzazione" dei Vescovi nonostante le gravi difficoltà socio-economiche del Madagascar. "Voi avete esortato - scrive - tutta la società a risollevarsi per costruire un nuovo futuro. Non posso che incoraggiarvi a riassumere il vostro ruolo in questa opera di ricostruzione, nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno. (...) È importante mantenere rapporti costruttivi con le Autorità del vostro Paese. Vostro compito sia la ricerca dell'unità, della giustizia e della pace, per meglio servire il vostro popolo, rifiutando ogni coinvolgimento in contese politiche a detrimento del bene comune".

"In questa prospettiva - scrive ancora il Papa - apprezzo l'insostituibile impegno delle vostre diocesi nelle opere sociali. In effetti, vi è una intima connessione fra evangelizzazione e promozione umana (...). Vi incoraggio a perseverare nell'attenzione ai poveri, sostenendo, materialmente e spiritualmente, tutti coloro che si dedicano a loro, in particolare le Congregazioni religiose che ringrazio di cuore per la dedizione e l'autentica testimonianza resa all'amore di Cristo per tutti gli uomini. Vi invito anche a interpellare senza timore tutta la società malgascia e in particolare i suoi leader, sulla questione della povertà, dovuta in gran parte alla corruzione e alla mancanza di attenzione al bene comune".

"L'educazione - ricorda il Papa - è un campo d'azione nel quale voi profondete considerevole impegno e so tutto il bene che la scuola cattolica, con la sua azione evangelizzatrice, fa ai giovani e alle loro famiglie. (...) Fate in modo che il più grande numero di bambini, compresi quelli appartenenti alle famiglie più modeste, siano scolarizzati, dato che molti genitori non hanno i mezzi per garantire un'educazione ai loro figli". Il Papa invita inoltre i Presuli ad adoperarsi affinché sia assicurata una presenza cristiana nelle scuole pubbliche, perché i cristiani impegnati nel mondo dell'educazione possano contribuire a formare ai valori evangelici e umani le giovani generazioni che saranno anche la classe dirigente della società futura".

Successivamente il Papa ricorda che nel messaggio di chiusura dell'Anno della Fede i Vescovi hanno deplorato la perdita dell'autentica "fihavanana", quella maniera di vivere propria della cultura malgascia che favorisce l'armonia e la solidarietà ed al riguardo afferma: "I valori che il Creatore ha infuso nella vostra cultura devono continuare ad essere trasmessi illuminandoli dall'interno con il messaggio evangelico. Così la dignità della persona umana, la cultura della pace, del dialogo e della riconciliazione potranno ritrovare il loro posto nella società per un futuro migliore".

Il Papa ha parole di apprezzamento per la realizzazione, nelle diocesi malgasce, di "un programma di formazione alla vita e all'amore, ambizioso e molto dinamico" e sottolinea che la famiglia "ha bisogno di essere protetta e difesa, perché rende alla società il servizio che essa si attende da lei, cioè dare alla società uomini e donne capaci di edificare un tessuto sociale di pace e di armonia". Relativamente alle nuove sfide nell'ambito interreligioso, il Papa ribadisce che è "urgente sviluppare, e anche talvolta intraprendere, un dialogo lucido e costruttivo al fine di conservare la pace fra le comunità e favorire il bene comune". Nell'invitare i Presuli " a non dubitare mai del dinamismo della Chiesa né della capacità di convertire i cuori a Cristo Risorto", il Papa ribadisce che "per ciò è necessario che la fede testimoniata dai cristiani sia vissuta nel quotidiano. La vita deve essere coerente con la fede perché la testimonianza sia credibile".

"Questo invito - afferma il Papa - è rivolto principalmente al clero e alle persone consacrate. Il sacerdozio e la vita consacrata non sono mezzi di ascesa sociale, ma un servizio a Dio e agli uomini". Nel ricordare che la castità e l'obbedienza sono virtù essenziali al sacerdozio, il Papa conclude: "Ugualmente essenziale è il rapporto fra beni temporali e prudenza nella loro gestione. Una testimonianza contraria al riguardo è particolarmente disastrosa in ragione dello scandalo che provoca, in particolare nei confronti di una popolazione che vive nella povertà".

LA CONFESSIONE NON È UN TRIBUNALE DI CONDANNA, MA ESPERIENZA DI PERDONO E DI MISERICORDIA!

Città del Vaticano, 28 marzo 2014 (VIS). Questa mattina, nell'Aula delle Benedizioni, il Santo Padre ha ricevuto i 600 partecipanti al Corso sul Foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica. Da un quarto di secolo la Penitenzieria offre, soprattutto ai neo-presbiteri e ai diaconi, l'opportunità di questo corso per contribuire alla formazione di buoni confessori.

Nell'invitare i presenti a fare tesoro dell'esperienza acquisita per aiutare sempre meglio la Chiesa e i confessori a svolgere "il ministero della misericordia, che è tanto importante!", il Santo Padre ha offerto alcune riflessioni sui principali aspetti della confessione.

"Anzitutto - ha detto il Papa - il protagonista del ministero della Riconciliazione è lo Spirito Santo. Il perdono che il Sacramento conferisce è la vita nuova trasmessa dal Signore Risorto per mezzo del suo Spirito (...). Pertanto, voi siete chiamati ad essere sempre 'uomini dello Spirito Santo', testimoni e annunciatori, lieti e forti, della risurrezione del Signore". Il sacerdote "accoglie i penitenti non con l’atteggiamento di un giudice e nemmeno con quello di un semplice amico, ma con la carità di Dio (...) Il cuore del sacerdote è un cuore che sa commuoversi, non per sentimentalismo o per mera emotività, ma per le 'viscere di misericordia' del Signore! Se è vero che la tradizione ci indica il duplice ruolo di medico e giudice per i confessori, non dimentichiamo mai che come medico è chiamato a guarire e come giudice ad assolvere".

"Se la Riconciliazione trasmette la vita nuova del Risorto e rinnova la grazia battesimale - ha spiegato Papa Francesco soffermandosi sul secondo aspetto - allora il vostro compito è donarla generosamente ai fratelli. Un sacerdote che non cura questa parte del suo ministero (...) è come un pastore che non si prende cura delle pecore che si sono smarrite (...). Ma la misericordia è il cuore del Vangelo! È la buona notizia che Dio ci ama, che ama sempre l’uomo peccatore, e con questo amore lo attira a sé e lo invita alla conversione. Non dimentichiamo che i fedeli fanno spesso fatica ad accostarsi al Sacramento, sia per ragioni pratiche, sia per la naturale difficoltà di confessare ad un altro uomo i propri peccati. Per questa ragione occorre lavorare molto su noi stessi, sulla nostra umanità, per non essere mai di ostacolo ma sempre favorire l’avvicinarsi alla misericordia e al perdono. (...) La Confessione non è un tribunale di condanna, ma esperienza di perdono e di misericordia!".

"Infine, tutti conosciamo le difficoltà che spesso la Confessione incontra - ha concluso il Pontefice - Sono tante le ragioni, sia storiche sia spirituali. Tuttavia, noi sappiamo che il Signore ha voluto fare questo immenso dono alla sua Chiesa, offrendo ai battezzati la sicurezza del perdono del Padre. Per questo è molto importante che, in tutte le diocesi e nelle comunità parrocchiali, si curi particolarmente la celebrazione di questo Sacramento di perdono e di salvezza. È bene che in ogni parrocchia i fedeli sappiano quando possono trovare i sacerdoti disponibili: quando c’è la fedeltà, i frutti si vedono".

IN UNA MOSTRA LA STORIA DELLA DIFFUSIONE DELLA BIBBIA NEL MONDO

Città del Vaticano, 28 marzo 2014 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell'esposizione "Seconda Mostra Verbum Domini. La Parola del Signore è diretta alle Nazioni", una rassegna espositiva di oltre 200 reperti storici, testi e rari manufatti biblici che raccontano la storia della diffusione della Bibbia nel mondo. Promossa dal Museum of the Bible, la Mostra si tiene dal 2 aprile al 22 giugno 2014, nel Braccio di Carlo Magno in Vaticano.

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Signor Cary Summers, Direttore Operativo del Museum of the Bible; Padre José María Abrego de Lacy, S.I., Rettore del Pontificio Istituto Biblico, il Dottor Ambrogio M. Piazzoni, Vice Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana e il Monsignor Melchor José Sánchez de Toca y Alameda, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura.

Le opere esposte appartengono alla Collezione Green, alla Biblioteca Vaticana, ai Musei Vaticani e ad altre collezioni istituzionali e private dagli Stati Uniti e dall'Europa. Di particolare importanza un foglio del Papiro Bodmer XIV-XV, manoscritto realizzato attorno all'anno 200 che trasmette quasi integralmente il testo dei vangeli secondo Luca e secondo Giovanni; un bifoglio del celeberrimo 'codex Vaticanus' o Codice B della Bibbia, manoscritto realizzato su pergamena nella prima metà del IV secolo e il 'codex Claromontanus, del V e del VII secolo, un precoce testimone dei vangeli tradotti in latino nella Vulgata di san Gerolamo.

In questa Mostra, ad ingresso gratuito, si potrà intraprendere un viaggio nel tempo e nello spazio scoprendo come la Parola di Dio ha raggiunto le Nazioni, accessibile a culture differenti, pur rimanendo fedele al testo originale in greco e in ebraico.

UDIENZE

Città del Vaticano, 28 marzo 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Vescovo Franz-Peter Tebartz-van Elst, emerito di Limburg (Repubblica Federale di Germania).

- Undici Presuli della Conferenza Episcopale del Madagascar,in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Fulgence Razakarivony, M.S., di Ihosy.

- Il Vescovo José Alfredo Caires de Nobrega, S.C.I., di Mananjary.

- L'Arcivescovo Désiré Tsarahazana, di Toamasina.

- Il Vescovo Antoine Scopelliti, O.SS.T., di Ambatondrazaka.

- Il Vescovo Marcellin Randriamamonjy, di Fenoarivo Antsinanana.

- Il Vescovo Gaetano Di Pierro, S.C.I., di Moramanga.

- L'Arcivescovo Fulgence Rabeony, S.I., di Toliara.

- Il Vescovo Zygmunt Robaszkiewicz, M.S.F., di Morombe.

- Il Vescovo Marie Fabien Raharilambonianina, O.C.D., di Morondava, con l'emerito Vescovo Donald Joseph Leo Pelletier, M.S.

- Il Vescovo Vincent Rakotozafy, Vescovo di Tȏlagnaro.

In data 27 marzo, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
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